Età del Cervello
“Credo che il mio cervello, sostanzialmente sia lo stesso di quando ero
ventenne. Il mio modo di esercitare il pensiero non è cambiato negli anni. E non
dipende certo da una mia particolarità, ma da quell’organo magnifico che è il
cervello: se lo coltivi, funziona, se lo lasci andare e lo metti in pensione si
indebolisce. La sua plasticità è formidabile: per questo bisogna continuare a
pensare”.
Rita Levi Montalcini, 97 anni
Premio Nobel per la medicina 1986
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PRESENTAZIONE
L’età della pensione: un tempo da vivere e condividere.
Nell’ultimo decennio le pratiche delle politiche sociali sono state profondamente ripensate e
ridefinite. Si è passati da un sistema assistenziale che possiamo definire “riparativo”
(caratterizzato per lo più da azioni poste in essere ex post) ad un sistema orientato alla
prevenzione ed alla promozione del benessere anche di tipo sociale. Conseguentemente i
servizi sociali si strutturano in modo da essere più centrati sulle persone e sui loro bisogni,
personalizzando gli interventi e privilegiando “servizi aperti” e diffusi, come l’assistenza
domiciliare, il trasporto protetto, il Centro Diurno di Borgo Maggiore e il Centro Ricreativo di
Serravalle. Si tratta di servizi istituiti principalmente con l’intento di promuovere azioni di
sostegno all’autonomia e alla vita indipendente e sostenere la permanenza al proprio
domicilio e che per questo non esauriscono i loro compiti all’interno delle mura di una
struttura e in modo predefinito. Al contrario impongono modelli che debbono rivelarsi capaci
di modulare e rimodulare gli interventi cercando di mettere assieme le risorse dell’utente con
quelle dei suoi famigliari magari interfacciandole con l’apporto di altri soggetti ed altre risorse
della comunità (il vicinato, il medico di base, l’associazione di volontariato, gli altri servizi
territoriali). Una politica, insomma, che crede profondamente all’invecchiamento attivo e che
combattere i pregiudizi legati alla terza e quarta età per restituire un ruolo di primo piano a
tutti gli over 60enni, al di là dei loro gradi di autosufficienza.
La società nella quale viviamo nel guardare all’individuo, purtroppo dà ancora un’eccessiva
importanza alle sue caratteristiche di efficienza e di produttività, soprattutto in termini
materiali. Così facendo l’interesse per le persone che sono uscite dal ciclo produttivo del
lavoro rischia di rivelarsi marginale o comunque insufficiente. Ma come recentemente
sostenuto dal “Patto europeo per la salute mentale e il benessere” siglato a Bruxelles nel
giugno 2008, è nel mantenere attiva la popolazione anziana, specialmente dal punto di vista
cognitivo, la vera scommessa del terzo millennio per i diversi Paesi e i loro servizi sociali.
Certamente, e a maggior ragione se si continua a pensare agli individui in funzione delle loro
capacità produttive, uscire dal mondo del lavoro significa molto spesso solitudine,
dipendenze e disturbi dell’umore. Ma ciò è destinato a cambiare. L’Europa moderna, infatti,
caratterizzandosi composta da una popolazione sempre meno giovane, è giocoforza costretta
ad imporsi politiche sociali che ritornino a valorizzare le persone in quanto tali. Politiche quasi
mai sperimentate prima, o almeno non su così larga scala, e basate sui concetti di:
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prevenzione, sostegno e assistenza alla persona. Interventi, cioè, che al lato pratico, possano
garantire il più a lungo possibile l’autonomia e il benessere dell’individuo. Certo non esiste
ancora nessuna “pillola miracolosa” capace di realizzare tutto questo, ma per iniziare
possiamo contare, anche a San Marino, sulla volontà di ognuno di noi unitamente al
supporto di operatori sociali qualificati e di strutture adeguate di socializzazione, come i
centri diurni e i centri ricreativi.
E già oggi le cose stanno cambiando. Fino a poco tempo fa prevaleva una concezione dello
sviluppo mentale che negava alle persone anziane la capacità di apprendimento e crescita
psicologica. Invecchiare era per molti una sorta di “non vivere” o di “vita in perdita”, che
immaginava la totale scomparsa della capacità di adattarsi a nuovi stili di vita. Nell’ultimo
decennio è nato all’interno della psicologia e della sociologia un rinnovato interesse per l’età
avanzata, che ha cominciato ad essere reinterpretata per quello che in realtà è: un tempo
ancora vitale, nel quale si può continuare ad imparare. Da questa nuova visione evolutiva,
anche i disturbi della memoria acquistano una nuova luce. Spesso, gli anziani lamentano
problemi di memoria, che vivono come un grave difetto o come la prova del loro deperimento
rispetto ad un mondo sempre più efficiente, veloce e giovane in eterno. In realtà, la memoria
è una funzione complessa. Non può essere separata, scomposta ed infine aggiustata come
un pezzo di ricambio dell’automobile. Le facoltà mentali, compresa anche la memoria stessa,
funzionano indissolubilmente legate all’individuo e non possono funzionare bene in chi, pur
sano o colpito da acciacchi rimediabili, perde la stima di sé e che si sente solo e inutile, che,
in altri termini, si sente vecchio.
Certo vale anche il contrario e per questo i disturbi della memoria vanno affrontati
prontamente. Come? Ad esempio agendo preventivamente attraverso progetti mirati e
continuativi. Ecco perché anche a San Marino, una realtà che non vuole di certo estraniarsi
dal contesto europeo, è nato un importante progetto che sin dal 2006 si propone di evitare la
comparsa dei disturbi della memoria attraverso semplici esercizi quotidiani (memory training)
capaci di coinvolgere la sfera psicologica (terapia della reminiscenza) dell’emotività (gruppi di
ascolto) e della socializzazione (mantenimento e sviluppo della abilità relazionali). Questo
progetto, denominato “laboratorio permanente per la prevenzione dei disturbi della
memoria”, viene portato avanti dagli operatori del Servizio Territoriale Domiciliare col
supporto di una psicologa ed è proposto a numerosi anziani frequentatori delle strutture
diurne. Fra i suoi vari obiettivi vi è in particolare quello che si propone, con tecniche apposite,
di accompagnare i partecipanti nel mantenimento delle loro capacità mnemoniche residue
sino al più difficile processo di ricostruzione delle stesse o di possibile evoluzione e
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apprendimento di nuove competenze. Tutto questo è possibile grazie a operatori e
professionisti qualificati e utilizzando un approccio terapeutico che non solo è “non medico”,
ma anche definibile, per certi versi, ludico.
L’idea di far sì che sempre più sammarinesi mantengano la memoria è proposito ambizioso.
Ma la sfida appare molto interessante e a tale prova non ci si vuole sottrarre. A partire dal
mese di gennaio 2009, il Servizio Territoriale Domiciliare avrà attivato specifici incontri di
esercitazione e di ascolto emotivo settimanali e nel corso dell’anno pubblicherà, un
innovativo volume contenente tutti i tipi di esercitazioni mnesiche che normalmente si
svolgono in gruppo presso il Centro Ricreativo “Vivi la Vita” di Serravalle e il Centro Diurno di
Borgo Maggiore, per far sì che i partecipanti possano continuare il percorso formativo
autonomamente a casa propria.
Naturalmente tali propositi sarebbero vani senza l’impegno e la dedizione degli operatori e
degli stessi anziani che in questi mesi hanno partecipato ai laboratori della memoria. A loro
va un sentito ringraziamento.
Aurelia Zafferani
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INTRODUZIONE
La “memoria1” è uno degli strumenti centrali della vita. Grazie ad essa si è, infatti, in grado di
socializzare e di relazionarsi con gli altri. Purtroppo con l’aumento dell’età si va incontro ad
un graduale deterioramento della capacità di ricordare ma, tenendosi sempre in esercizio la
memoria può restare stazionaria o addirittura migliorare soprattutto se si riesce a potenziare
attenzione, concentrazione e spinta motivazionale.
Questi ultimi tre concetti se debitamente presenti in ognuno di noi, risultano fondamentali
per:
•
migliorare l’autostima;
•
combattere il pensiero secondo cui chiunque abbia raggiunto una certa età anagrafica
avanzata è da considerarsi anziano;
•
promuovere il recupero dei ricordi;
•
assicurare la diminuzione di ansia e stress;
•
aumentare la spinta alla socializzazione e all’aggregazione di gruppo, aumentando
così il tono dell’umore;
•
creare nuove attitudini, grazie lo sviluppo di nuovi interessi.
Come molti sanno i disturbi cognitivi sono tra i maggiori responsabili della perdita di
memoria. Questi disturbi vengono anche chiamati “disturbi delle funzioni alte” e, oltre la
memoria, riguardano l’intelligenza generale, l’attenzione, la capacità di giudizio, di
pianificazione, l’inibizione, le abilità di muoversi agilmente nello spazio fisico, il linguaggio, la
lettura, la scrittura. Una loro alterazione, più frequente nelle età avanzate, può causare
elevate difficoltà nell’adattamento sociale e nelle faccende quotidiane, ed è spesso associata
a problemi relazionali ed emotivi come ansia, insicurezza, depressione.
Il progetto di “ALLENAMENTO
DELLA MEMORIA”
promosso dalla U.O.C. Servizio Territoriale
Domicilare dell’Istituto per la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino, si rivolge alle
persone che hanno più di 60 anni. E’ un intervento volto alla prevenzione del decadimento
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La memoria, secondo un approccio fisio-psicologico, è quella funzione psichica volta all’assimilazione alla
ritenzione e al richiamo di informazioni apprese durante l’esperienza. Non esiste alcun tipo di azione o condotta senza
memoria (ad esempio nelle condotte sociale, oppure nei fenomeni di rinforzo nell’apprendimento animale). La
memoria, detta anche funzione mnesica, non risulta necessariamente stabile a parità di contenuti o classi di stimoli. E’
influenzata da elementi affettivi (come emozioni e motivazioni) oltre che da elementi riguardanti il tipo di
informazione da ricordare. Questa funzione psichica si delinea come un processo legato a molti fattori, sia cognitivi
che emotivi, e come un processo eminentemente attivo, non, o almeno non solo, di un processo automatico o
incidentale. Tale processo si configura allora come un percorso di ricostruzione e concatenamento di tracce piuttosto
che come un semplice immagazzinamento in uno statico spazio mentale. (tratto da www.wikipedia.org)
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cognitivo e allo sviluppo di situazioni che possano promuovere benessere costituendo, al
contempo, un importante strumento di socializzazione ed aggregazione. Nella nostra realtà
territoriale con l’aumento dell’aspettativa di vita della popolazione, sta aumentando la quota
di popolazione anziana. Purtroppo una parte di questi anziani, soprattutto mano a mano che
invecchiano ulteriormente, rischiano di soffrire di demenza. Il disturbo riguarda oggi circa il
16% dell’intera popolazione anziana. La cosa positiva è che chi è abituato all’esercizio
mentale presenta una minore incidenza di tale disturbo.
I disturbi della memoria possono dunque spesso essere prevenuti e curati con successo.
Allenare ed esercitare le capacità mentali migliora la qualità di vita, in quanto rallenta la
velocità dell’invecchiamento cerebrale e riduce il rischio di perdita delle abilità cognitive.
Proprio questa consapevolezza sta alla base del progetto, un’esperienza che può essere
definita come “di comunità” poiché collega Istituzioni, attori della società civile, associazioni,
volontari, personale sanitario e socio-sanitario.
Il progetto “ALLENAMENTO DELLA MEMORIA” Si articola in tre punti specifici:
1. I corsi di allenamento della memoria, che consistono in vere e proprie “lezioni” frontali e
interattive durante le quali vengono proposti esercizi e tecniche per migliorare le capacità
cognitive e la memoria dei partecipanti. Ad oggi sono stati organizzati 6 corsi a cui hanno
partecipato più di 120 anziani.
2. I gruppi di aiuto della memoria che si svolgono in gruppo e sono finalizzati
all’elaborazione di tutti quei fattori che sono fonte di ansia e stress e in chi li prova
contribuiscono a deconcentrare producendo effetti negativi sulla capacità di ricordare.
3. La realizzazione del “calendario 2009”, disponibile dal mese di dicembre 2008, che
contiene vari esercizi per la memoria in modo da consentire a chi lo possiede di
continuare ad esercitarsi in modo autonomo e quotidiano presso il proprio domicilio.
Il corso di allenamento della memoria mira a potenziare nelle persone anziane, sane ed
attive, la capacità di reagire alla percezione del declino della propria memoria, strutturando
percorsi appropriati capaci di indirizzare, attraverso l’utilizzo di apposite strategie, ad
maggiore impiego delle risorse mentali che consentono il ricordo.
Il corso si propone di soddisfare i seguenti obiettivi:
•
aumentare la conoscenza del funzionamento della memoria e della possibilità di
controllarla;
•
aumentare la consapevolezza del ruolo riconosciuto al proprio impegno strategico e
all’efficacia del proprio sistema cognitivo;
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•
migliorare la qualità della vita delle persone anziane.
Ogni corso ha durata annuale e prevede due incontri settimanali di 1 ora e mezzo ciascuno in
cui si svolgono gli esercizi veri e propri. Dal 2008 a cadenza quindicinale si svolgono dei
gruppi di aiuto con la collaborazione di una psicologa. Nell’arco dell’anno ci si occupa, inoltre,
dei seguenti contenuti:
•
Conoscere la memoria e i suoi tipi
•
Il ruolo della motivazione e delle emozioni sul ricordo.
•
Il livello di fiducia e autostima nelle proprie capacità;
•
Strategie di memoria: quali utili e quali superflue;
•
La memoria e l’organizzazione della propria vita quotidiana.
Come si può notare, la realizzazione di questo tipo di attività garantisce un approccio
multidisciplinare, in quanto prevede:
• attività specialistiche didattiche, come la realizzazione di schede, domande, esercizi
per tutti i partecipanti;
• attività motorie, come la ginnastica dolce e i corsi specifici di rilassamento muscolare
o di carattere più propriamente sportivo purché adeguati all’età dei partecipanti e alle
condizioni fisiche di base;
• attività occupazionali, quali l’operato degli autisti per i trasporti protetti, i laboratori
(lettura, scrittura, educazione civica, quelli di carattere manuale relativi ai “vecchi
mestieri”) i giochi di società e qualunque altra attività volta a combattere solitudine e
noia.
In definitiva si cerca di promuovere:
1. una cultura di apprezzamento dei piccoli passi, incentrata sulla speranza che anche il
soggetto più in difficoltà possa recuperare in qualche modo anche se in tempi molto
lunghi;
2. una cultura di solidarietà e relazioni affettive, che fino ad ora si riteneva non fossero
pertinenti all’identificazione del concetto di salute propriamente inteso come assenza
di malattia fisica.
Alla base di questo progetto ci sono le nuove teorie della mente sulle capacità di
adattamento e flessibilità del cervello (plasticità cerebrale).
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1. LA TEORIA
LA MEMORIA
La definizione del dizionario Garzanti dà un’idea abbastanza ampia di cosa può essere la
memoria: “ciò che fa rivivere nell’animo il passato; documento, testimonianza, ricordo". Il
termine memoria viene però usato frequentemente per indicare qualcosa che conserva
informazioni, sia esso un luogo, un file o una parte del computer, un’opera d’arte, un libro e
così via.
Tuttavia se si prova a cercare il significato del termine memoria all’interno del “Dizionario
della memoria e del ricordo2” ne viene fuori una sorpresa: pur dando ventisette espressioni
che contengono tutte la parola memoria - da “memoria a breve termine” a “memoria
autobiografica”, da “memoria collettiva” a “memoria iconica” fino a “memoria visiva”- non
viene fornita una definizione vera e propria del concetto di “memoria”. Poiché poi il termine
memoria può riferirsi ad una fase storica, nel senso che esistono tante “memorie” definite
nel corso del tempo a seconda del periodo che le caratterizzava, diventa interessante cercare
di arrivare a definire un concetto attuale di memoria, legato cioè alla fase storica che stiamo
attraversando.
CHE COS’È LA MEMORIA
La memoria è la capacità di conservare le informazioni nel tempo. Con il termine memoria ci
si riferisce a meccanismi interconnessi ma molto differenti collegati con l’elaborazione, il
mantenimento ed il recupero dell’informazione.
Avere più o meno memoria condiziona ognuno di noi anche nelle azioni quotidiane, è infatti
una delle capacità più importanti nell'uomo. Perdere la memoria significa perciò rischiare di
perdere la propria storia personale e la propria identità. Quante volte ci è capitato di far fatica
a ricordare certi eventi del nostro passato e avere la sensazione che quella parte di noi fosse
perduta per sempre. Quando immagazziniamo un'informazione, stimoliamo varie aree del
cervello (innanzitutto ippocampo e amigdala ma anche altre). Ogni informazione corrisponde
ad una configurazione specifica all’interno del nostro cervello. La memoria è fortunatamente
distribuita nelle varie aree cerebrali, cosicché la distruzione o la disfunzione di una parte di
essa non compromette completamente la perdita delle conoscenze e si possono, quindi,
2
di Nicolas Pethes e Jens Ruchatz, edito da Bruno Mondadori.
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recuperare, più o meno facilmente, molte informazioni. Inoltre, poiché l'ippocampo si trova
nel sistema limbico, ossia nella zona delle emozioni e delle funzioni primarie (sete, fame,
relazioni sessuali e termoregolazione), è dimostrato che l'apprendimento e l'oblio sono
notevolmente influenzati dalle emozioni.
QUANTI TIPI DI MEMORIA ESISTONO
Si diceva che le “memorie” sono tante. Una distinzione comune dei diversi tipi di memorie, è
stata proposta sin dagli anni ‘60 dagli scienziati Atkinson e Schiffrin che hanno teorizzato la
memoria come composta da tre magazzini specifici: un magazzino a lungo termine, un
magazzino a breve termine e una memoria sensoriale. Ogni magazzino occupa una funzione
molto specifica ed è dotato di una propria capacita e durata.
ALCUNI TIPI DI MEMORIA
1) La memoria sensoriale, specifica per ognuno dei sistemi sensoriali, trattiene una quantità
di informazione molto limitata e per unità di tempo brevissime. La funzione di questa
memoria è di conservare le informazioni quel tanto che basta per permettere ai meccanismi
mentali inconsci di decidere se trasferirli o meno al livello successivo (il magazzino della
memoria a breve termine). La memoria sensoriale si divide in visiva (iconica), uditiva (eroica)
e memoria percettiva immediata (basata sulle percezioni che ci arrivano dagli altri organi di
senso). E' un sistema di memoria capace di mantenere le informazioni sensoriali per circa
due secondi. Tra tutte le informazioni che arrivano agli organi di senso, circa il 75% vengono
scartate dalla memoria sensoriale. Rispetto al rimanente solo l'1% viene immagazzinato nella
memoria a breve termine. Purtroppo la memoria sensoriale non è altrettanto utile quanto
quella a lungo termine. Esempio se dobbiamo copiare una parola, la leggiamo la teniamo a
mente quanto basta per trascriverla (di solito meno di un secondo).
2) La memoria a breve termine (o memoria di lavoro) è il comparto principale
dell’elaborazione mentale, in quanto sede del pensiero conscio. E’ un magazzino di limitata
capacità e di breve durata, nel quale l’informazione viene mantenuta per pochi secondi, per
poi decadere. Esso riceve dati sia dalla memoria sensoriale che da quella a lungo termine.
Questo tipo di memoria è formata da tre componenti che interagiscono fra di loro: un circuito
che mantiene per circa 2 secondi quanto detto (il circuito fonologico-articolatorio); un circuito
responsabile del trattamento dell’informazione visiva e spaziale; un circuito esecutivo
centrale responsabile del coordinamento di tutte le attività mentali e dell’ingresso nella
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memoria a breve termine delle informazioni provenienti dal magazzino sensoriale e dalla
memoria a lungo termine.
La memoria a breve termine è definita dagli psicologi come quella che dura un massimo di 5
secondi. E’ una memoria di lavoro e soltanto una ripetizione continua può mantenerla viva.
Un esempio di memoria a breve termine è quella che si utilizza nella composizione di un
numero di telefono che si è appena preso dall’elenco: bisogna continuare a ripeterlo
mentalmente fino a che non si è finito di comporlo. La memoria a breve termine si distingue
in uditiva (verbale e non verbale) e visiva (spaziale e verbale). L'1% delle informazioni ricevute
e codificate dalla memoria sensoriale permane per circa 30 secondi, dopodiché si verifica un
rapido deterioramento. L'informazione può essere restaurata attraverso la reiterazione
(ripetizione prolungata). Dopo varie reiterazioni l'informazione passa nella memoria a lungo
termine. È importante rilevare che tale passaggio non avviene solo attraverso ripetizioni ma
anche organizzandole per categorie, secondo ordini strutturati da ognuno di noi che si
integrano con le conoscenze pregresse.
3) La memoria a lungo termine corrisponde alla nozione comune di memoria: in essa sono
conosciute tutte le informazioni che una persona conosce. E’ la memoria più duratura (può
conservare l’informazione per tutto l’arco dell’esistenza) e ha una capacità pressoché
illimitata.
La memoria a lungo termine è un magazzino di elevata capacità. L'aumento di attività e la
costruzione di nuove sinapsi attraverso la sintesi di nuove proteine è alla base di questo tipo
di memoria. La memoria a lungo termine è generalmente divisa in due grosse sottocategorie:
la memoria procedurale e la memoria dichiarativa.
La memoria procedurale è l’insieme di conoscenze implicite che si apprendono
automaticamente o in parallelo con altri processi (in genere sono sequenze di movimenti,
abilità percettive, abilità cognitive) e consta delle informazioni apprese per condizionamento
classico della memoria procedurale (le abilità motorie, le abitudini, le regole implicite) e delle
informazioni apprese per associazione attraverso l’attivazione di informazioni simili presenti
nella memoria a lungo termine a seguito di specifici stimoli sensoriali.
La memoria dichiarativa riguarda invece tutte le conoscenze esplicite ed esprimibili a parole
e si suddivide in tre sottocategorie:
•
Memoria episodica (ricordi di eventi della vita personale passata)
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•
Memoria semantica (il sapere enciclopedico di termini, significati, cose, eccetera)
•
Memoria emozionale (ricordo di eventi emotivamente piacevoli o spiacevoli);
Ma come viene codificata l’informazione nella memoria a lungo termine? L’informazione
viene codificata attraverso la ripetizione, perpetuata tramite strategie, fra le quali le più
efficaci sono l’elaborazione/rielaborazione, l’organizzazione e la visualizzazione. Per
elaborazione si intende il processo di riflessione profonda su un oggetto (un problema, un
concetto, un dato), il cui fine è la comprensione, non il ricordo. Tuttavia proprio per averci
riflettuto a lungo finisce per produrre nella memoria delle tracce molto profonde quando non
indelebili. L’organizzazione è direttamente collegata con l’elaborazione, perché senza
quest’ultima non si potrebbero creare i collegamenti giusti fra informazioni diverse. Le
strategie di organizzazione più efficaci si ottengono raggruppando e l’organizzando
gerarchicamente (dal più al meno importante) le informazioni. La visualizzazione è una
strategia di associazione mentale di immagini visive.
I primi due tipi di memoria non comportano processi mentali elaborati e sono pertanto
superficiali e facilmente soggetti all'interferenza esterna. Se vi interrompono mentre state
pronunciando una frase o componendo un numero di telefono appena preso dall'elenco,
dovete ricominciare da capo.
La memoria a lungo termine implica invece che venga sollecitata in modo permanente e
operazioni mentali più complesse. Senza di essa sarebbe impossibile apprendere. La
memoria a lungo termine richiede una registrazione cosciente di un’informazione
significativa. Es. I ricordi di quando si era bambini, le storie, le filastrocche, le tabelline, ecc.
PERCHÉ SI DIMENTICA
La dimenticanza è un processo molto diverso dalla dispersione dei dati che avviene durante
la prima selezione nella memoria sensoriale. È un fenomeno che si manifesta dopo aver
immagazzinato l'informazione ma che poi non si riesce a recuperare.
Molto spesso ci accade di non ricordare un nome, un evento, o di non ricordare dove
abbiamo messo un oggetto: di seguito sono elencati i fenomeni psichici che determinano la
dimenticanza.
1) Il fattore più ovvio della dimenticanza è il passare del tempo, quando l'intervallo tra
l'apprendimento e la rievocazione è lungo;
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2) Il secondo fattore è la distrazione. Se si è distratti quando l'informazione viene presentata
per la prima volta, ci si può trovare nella condizione di non ricordarla più. Quindi
l'attenzione durante l'immagazzinamento è molto importante.
3) Il terzo fattore è l'interferenza con gli altri ricordi. La capacità di ricordare può essere
disturbata da informazioni già immagazzinate, che sono simili o legate concettualmente a
quello che è effettivamente da ricordare.
4) Il quarto fattore è l'emozione. Uno dei criteri con i quali la nostra memoria seleziona gli
elementi da ricordare o da dimenticare è la sensazione, piacevole o meno, legata a tali
elementi: gli studi di Freud hanno dimostrato che dimentichiamo più facilmente qualcosa
quando questo ha provocato in noi sensazioni negative.
LE REGOLE DELLA MEMORIA
I fattori che predispongono ad un buon apprendimento possono essere sintetizzati in 10
regole:
•
Migliorare l'attenzione durante l'immagazzinamento delle informazioni.
•
Memorizzare le informazioni utilizzando tutti gli organi di senso, in particolare quello
visivo.
•
Articolare le sessioni di apprendimento affinché le informazioni vengano codificate
con attenzione.
•
Rendere il contesto di codifica (immagazzinamento) ed il contesto di ricordo (recupero
delle informazioni) coerente e somigliante
•
Suscitare curiosità ed interesse nel compito da affrontare, facilitando il processo di
memorizzazione.
•
Se l'informazione da memorizzare è legata ad un significato emotivo particolare,
utilizzare ogni associazione pertinente a quell'informazione.
•
Categorizzare le informazioni secondo aree tematiche o secondo processi logici
riconoscibili
•
Ripassare ed utilizzare ogni tanto ciò che è stato appreso.
•
Allenare il cervello ad affrontare compiti stimolanti ed interessanti sia sul piano fisico
sia sul piano intellettuale.
•
Considerare il sonno un momento molto importante per il consolidamento delle
informazioni apprese durante il giorno.
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LE TECNICHE PER LA MEMORIA (MNEMOTECNICHE)
Con il termine mnemotecniche si fa riferimento a quelle pratiche che servono ad esercitare la
memoria attraverso appropriati esercizi e che permettono di ricordare più facilmente nomi,
parole, concetti, ecc...
La memoria umana può essere migliorata se al momento di acquisire nuove informazioni
esse vengono codificate ed elaborate in modo ottimale. I metodi per avere una maggiore
capacità di memoria sono le tecniche ed i sistemi, che a loro volta possono essere distinti in
verbali e visivi.
Le tecniche permettono l’apprendimento di materiali precisi e non possono essere usati per
scopi diversi rispetto a quelli per cui sono state create.
TECNICHE VERBALI, TRA LE QUALI TROVIAMO:
- La rima: tra le più note possiamo citare “trenta giorni ha novembre…” che ci aiuta a
ricordare il numero dei giorni in ogni mese dell’anno. Il recupero dell’informazione è facilitato
dai suggerimenti derivanti dalle parole che rimano fra loro.
- L’acronimo: è una parola artificiale, le cui lettere componenti fungono da suggerimento per
il recupero di altre parole. Sigle che incontriamo quotidianamente sono acronimi, ad esempio
CE, AVIS, ENEL, S.p.A., eccetera
- L’acrostico: è una frase in cui le prime lettere di ogni parola che la compone fungono da
suggerimento per il recupero di altre informazioni. Ad esempio con l’acrostico “Come Quando
Fuori Piove” nel gioco del poker si individua il vincitore nel caso di parità di punteggio ma di
differenza nel colore del seme (Cuori, Quadri, Fiori, Picche).
TECNICHE VISIVE, TRA LE QUALI TROVIAMO:
- La storia: è un racconto inventato dotato di significato in cui le parole da ricordare sono
collegate tra di loro per mezzo della trama. Le parole da ricordare devono riferirsi a oggetti
concreti, altrimenti risulterà molto difficile immaginarsi la storia. Ad esempio, se le parole da
ricordare sono “fanciullo”, “libro”, “latte”, “aereo”, posso pensare ad una storia che inizia:
“era tarda sera, il fanciullo ormai stanco stava sfogliando un libro di fiabe sorseggiando il suo
latte, quando si udì il frastuono di un aereo da guerra…”
- Le associazioni visive: consistono nel creare delle catene di parole. Nella prima fase si
costruisce una vivida immagine di ogni parola da apprendere, poi si lega la prima parola alla
seconda, la seconda alla terza… Riprendendo le parole dell’esempio sopra riportato, si può
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immaginare un fanciullo che legge un libro, poi un libro sporco di latte appena versato, ed
infine, un aereo su cui si stanno caricando dei cartoni di latte.
I sistemi sono mnemotecniche elaborate e complesse, possono essere utilizzate per
memorizzare dei materiali molto differenti.
TRA I SISTEMI DI TIPO VERBALE SI PUÒ RICORDARE:
- Il metodo fonetico: è il sistema di memoria più noto e complesso, consente il ricordo di una
lunga serie di parole o numeri con molte cifre. Nella prima fase si associano una o più
consonanti alle cifre da 0 a 9, nel seguente modo: 1 (T-D), 2 (N), 3 (M), 4 (R ), 5 (L), 6 (C-G
dolci), 7 (K-C-G dure), 8 (F-V), 9 (P-B), 0 (Z-S, C dolce). Nella seconda fase si deve creare un
casellario, di dimensioni variabili a seconda della quantità di materiale da immagazzinare. Il
casellario deve essere composto da parole concrete, le consonanti che le contraddistinguono
devono corrispondere a quelle relative a ciascun numero, da 0 a 9. Ad esempio, al numero 6
può essere collegata la parola cielo (6-C dolce), al numero 19 topo (1-T, 9-B). In una terza
fase, si costruiscono immagini interattive tra le parole da ricordare e quelle presenti sul
casellario. Ad esempio, se devo ricordare il numero di collegamento alla Rete Civica di Milano
via modem, 55182133 memorizzerò la frase: il latte viene da mamma.
TRA I SISTEMI DI TIPO VISIVO CI SONO:
- La mnemotecnica dei luoghi: si scelgono dei luoghi famigliari e li si memorizza in modo
accurato. I luoghi devono essere memorizzati secondo una sequenza fissa, non devono
essere interscambiabili tra loro (il primo non può diventare il terzo). Successivamente, si deve
creare un’immagine interattiva tra la parola ed il luogo. Per recuperare le informazioni, sarà
sufficiente ripercorrere mentalmente i luoghi rievocando il materiale associato. Ad esempio,
Maria deve ricordare la lista della spesa: pane, uova, pomodori, lattuga, ecc.. il percorso è la
sua casa. Quindi immagina il pane sulla porta d’ingresso, le uova in cucina spiaccicate sul
fornello, i pomodori che riempiono il lavello e la lattuga enorme che esce dal frigorifero.
- Il peg-system: è simile al metodo fonetico ma consente il recupero di sole dieci unità. Per
poterlo usare, si deve imparare una filastrocca, originariamente in inglese, che in italiano è
stata così tradotta: uno-pruno, due-bue, tre-re, quattro-gatto, cinque-pingue, sei-nei, settevette, otto-dotto, nove-piove, dieci-ceci. Successivamente, si formano delle immagini
interattive tra le parole da memorizzare e quelle della mnemotecnica. Ad esempio,
riprendendo il primo esempio (fanciullo, libro, latte, aereo), si può immaginare un fanciullo
seduto sotto un pruno, un bue con un libro in bocca, un re che beve del latte…
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COME CONSERVARE E MIGLIORARE LA MEMORIA.
Esistono metodi ed esercizi che possono aiutare a mantenere giovane la memoria oppure a
compensarne le lacune. Molti usano semplici espedienti per ricordare il nome di qualcuno o
altri concetti; chi si sforza di organizzare le informazioni nuove che riceve, le ripete ad alta
voce o le associa a qualche immagine visiva, migliora sensibilmente la sua capacità di
memoria. L’esercizio può essere costituito da riassunti di letture o di programmi televisivi,
mentalmente oppure ad alta voce, almeno una volta al giorno. Un’alternativa è la ripetizione,
che ricorda i tempi della scuola, di filastrocche, poesie o storielle. La creazione di
collegamenti tra nomi, oggetti o fatti, oppure la trasposizione di immagini, colori o numeri
richiedono l’elaborazione del contenuto di una cosa da ricordare e costituiscono un altro
metodo diffusamente impiegato per facilitare il ricordo. E’ utile anche aumentare interessi ed
attività in modo da esercitare indirettamente e spontaneamente anche la memoria. Se non ci
si fida della memoria, è possibile aiutarla ricorrendo ad alcuni ausili (calendari, block-notes o
agende, elenchi di articoli da acquistare, etc.). Per chi ha problemi di vista non correggibili, è
possibile ricorrere a registratori sui quali incidere i messaggi e gli appuntamenti; esistono
oggi apparecchi di piccole dimensioni ed economici. Un problema frequente, soprattutto fra
gli anziani, è costituito dalla perdita degli oggetti: chiavi, penne, forbici, utensili. Per ovviare a
questo inconveniente è importante cercare di essere organizzati assegnando a ciascun
oggetto una collocazione stabile; è utile rendere più visibili i piccoli oggetti che si nascondono
facilmente: un nastro rosso legato alle forbici, il cordoncino per assicurare gli occhiali al collo.
Un altro consiglio importante consiste nel portare a termine le azioni cominciate per non
rischiare di lasciarle in sospeso e rischiare così di dimenticare il gas aperto oppure le luci
accese.
•
La memoria può essere migliorata imparando ad usare l'immaginazione.
L'immaginazione ha il potere di formare immagini, attraverso questa si potrà
migliorare la registrazione dei ricordi e il loro richiamo. Usare l'immaginazione è
necessario per sviluppare la capacità di visualizzare; visualizzazione e immaginazione
sono essenziali per una buona memoria. Gli psicologi hanno studiato i processi
mentali delle persone dalla memoria straordinaria e hanno trovato che la maggior
parte di esse sono dotate di una memoria fotografica capace di riprendere ogni
stimolo percepito dal cervello. Questo tipo di memoria l'abbiamo tutti ed è una
capacità che ha un ruolo fondamentale nella formazione delle immagini.
16
•
La mente è una macchina fotografica; usatela per tradurre in immagini l'esperienza.
La memoria visiva o memoria fotografica è la più utile e su di essa è fondata la
maggior parte delle tecniche mnemoniche. Anni di ricerche hanno dimostrato che
chiunque, a qualsiasi età, può migliorare l’efficienza della memoria visiva, perché tutti
abbiamo la capacità potenziale di visualizzare.
•
Tecniche di associazione: in genere le associazioni ci riportano i ricordi senza nessun
sforzo. Le associazioni permettono un più facile richiamo, ricercare specifiche
associazioni - somiglianze, differenze, categorie - favorisce sia la registrazione che il
richiamo dell'informazione. L'associazione di immagini combina la visualizzazione con
elaborati processi intellettivi. L'immaginazione rifinisce il processo e persona lizza i
ricordi per un richiamo migliore.
IN SINTESI
™ La memoria è la capacità di conservare traccia delle esperienze passate e di rievocarle per
poterle utilizzare nel presente e nel futuro.
™ In che modo? Attraverso tre operazioni di base, ciascuna delle quali rappresenta uno
stadio dell’elaborazione del ricordo:
-
la codifica, immettere nella memoria;
-
l’immagazzinamento, la ritenzione, il mantenere in memoria;
-
il recupero, riuscire a recuperare i dati dalla memoria.
™ Secondo il modello della memoria di Atkinson e Shiffrin (1968) distinguiamo 3 tipi di
memoria:
-
memoria sensoriale: registri temporanei associati agli organi di senso (udito, vista,
tatto, gusto, olfatto), informazione sensoriale non elaborata, grande capacità, non
richiede attenzione ma ha una persistenza dell’informazione bassissima (visiva 0,5
sec, uditiva 2 sec);
-
memoria a breve termine (MBT) o memoria di lavoro: mantiene ed elabora le
informazioni durante l’esecuzione di compiti cognitivi, capacità limitata e può
mantenere l’informazione solo per brevi periodi di tempo (visuo-spaziale a BT la cui
traccia dura circa 2 sec e uditivo-verbale a BT la cui traccia dura da 2 a 20 sec);
-
memoria a lungo termine: la capacità di ritenere per lunghi periodi di tempo (da
alcuni minuti a tutta la vita) le informazioni raccolte; si distingue in memoria
episodica (specifici eventi, contiene informazioni spazio-temporali, è organizzata
cronologicamente) e memoria semantica (conoscenze astratte, trascende le
17
condizioni spazio-temporali in cui si è formata la traccia, è organizzata in modo
tassonomico e associativo).
STRUTTURA DELLA MEMORIA
SUGGERIMENTI UTILI PER CONSERVARE UNA BUONA MEMORIA
1.
Concedersi più tempo, rispetto al passato, per imparare cose nuove; apprendere può
richiedere più tempo ed una maggiore concentrazione.
2.
Predisporre un ambiente adatto per l'apprendimento: la luce deve essere viva, devono
essere eventualmente usati occhiali o apparecchi acustici. Se si è incerti circa le
informazioni ricevute, è necessario richiedere che queste vengano ripetute.
3.
Non aspettarsi di ricordare fatti o nomi velocemente come nella giovinezza.
4.
Proporsi di esercitare la memoria facendo mentalmente o ad alta voce brevi riassunti
di letture o di trasmissioni televisive, almeno una volta al giorno.
5.
Allenarsi a visualizzare ciò che si legge, si gusta, si odora e anche ciò che si sente (ad
esempio se fate una telefonata cercate di visualizzare il viso della persona con la
quale parlate; se dovete ricordarvi di un appuntamento cerchiate la data sul foglio).
6.
Le amnesie talvolta "nascondono"quello che non si vuoi ricordare o che non interessa.
7.
Non esiste alcun farmaco miracoloso per la memoria
18
Il questionario che segue aiuterà a identificare i settori nei quali gravitano i principali
problemi di memoria. A questo questionario si dovrà rispondere sia all’inizio che alla fine del
laboratorio, una volta completato l'addestramento: probabilmente le risposte non saranno
più le stesse e la valutazione positiva dei progressi sarà oltremodo gratificante.
COME VI SEMBRA LA VOSTRA MEMORIA IN CIASCUNO DEI SEGUENTI SETTORI ?
Buona
Media
Scarsa
a. Memoria in generale
123
456
7
b. Nomi e visi
123
456
7
c. Appuntamenti
123
456
7
d. Dove si mettono le cose, per esempio le chiavi
123
456
7
e. Parole
123
456
7
f. Quello che si è letto
123
456
7
g. Che si stava facendo prima di essere interrotti
123
456
7
h. Che cosa ci dice la gente
123
456
7
i. I luoghi dove si è stati
123
456
7
1. Indicazioni e istruzioni
123
456
7
2. ALLENARE LA MEMORIA: PERCHE’?
Allenare la memoria serve a:
- Potenziare le capacità sensoriali;
19
- Migliorare le funzioni come attenzione, concentrazione, scrittura, funzioni esecutive di
programmazione, esecuzione e giudizio;
- Perfezionare le strategie di apprendimento come la visualizzazione, la categorizzazione, il
fare associazioni, che di solito si usano spontaneamente in modo inconsapevole;
- Migliorare la metamemoria;
- Migliorare il tono dell’umore;
- Facilitare la socializzazione, l’aggregazione e la comunicazione verbale;
- Promuovere benessere e qualità della vita.
Memorizzazione
CODIFICA
Funzioni
REGISTRARE
Riattivare
Percezione e
comprensione
Esercizi
Attenzione
Acutezza sensoriale
Strutturazione
CONSOLIDAMENTO
FISSARE
organizzazione e
immaginazione
Tecniche di associazione
Linguaggio
RITENZIONE
Punti di riferimento
spaziali
EVOCARE
RICORDO
reclutamento
Punti di riferimento
temporali
Reclutamento associativo
LA CODIFICA
La registrazione della traccia della memoria richiede acutezza percettiva che viene
potenziata da esercizi di stimolazione sensoriale e di attenzione volontaria:
20
1. acutezza visiva, la presentazione di immagini focalizzando l’attenzione sui colori che
dovranno poi essere rievocati e successivamente abbinati agli oggetti corrispondenti.
2. acutezza uditiva, l’esposizione dei testi chiedendo di fare attenzione a specifici suoni
come ad esempio i dittonghi o specifiche vocali.
3. attenzione volontaria visiva o uditiva, l’abilità di base per la realizzazione dei compiti
come ad esempio il ricopiare forme.
Nella vita quotidiana ci si può esercitare nel seguente modo:
- osservare i colori e le sfumature dei vestiti e dei capelli, degli accessori delle persone
che si incontrano nei vari luoghi di frequentazione;
- servirsi dei colori tipici degli oggetti per facilitare il ricordo delle informazioni per noi
importanti;
- allenarsi ad ascoltare le parole delle canzoni, i rumori dei luoghi affollati;
- leggere a voce alta cercando di individuare le vocali, i nomi dei colori o i numeri;
- esercitare il gusto, l’odorato e il tatto come ancore dei ricordi.
IL CONSOLIDAMENTO
E’ il momento in cui noi fissiamo la traccia del ricordo e richiede capacità di organizzazione
del materiale e capacità di immaginazione. Queste capacità si possono potenziare con i
seguenti esercizi:
1. strutturazione, esercizi di classificazione in base a un denominatore comune;
2. associazioni, esercizi per imparare a costruire associazioni logiche e non tra oggetti e
parole;
3. rappresentazioni mentali, cioè la capacità di creare mentalmente immagini di ciò che
percepiamo.
Nella vita quotidiana ci si può esercitare nel seguente modo:
-
osservare con attenzione gli ambienti che si visitano o i percorsi abituali cercando poi
di riprodurli nella mente;
-
allenarsi ad analizzare immagini reali o rappresentate come foto, quadri, disegni e a
riprodurle mentalmente,
LA RITENZIONE
21
E’ l’evocazione del materiale ritenuto nella memoria e avviene attraverso attività di
reclutamento spaziale, temporale e associativo. Queste abilità si possono potenziare con i
seguenti esercizi:
1. memoria spaziale, esercizi di posizionamento di pedine su griglie, riproduzione di
forme geometriche, puzzle;
2. riferimento temporale, esercizi di rievocazione delle azioni svolte in successione
secondo un ordine a ritroso;
3. reclutamento associativo, esercizi di evocazione di oggetti appartenenti a una data
categoria.
Nella vita quotidiana ci si può esercitare cercando di eseguire le mansioni abituali in modo
meno automatico e con maggiore presa di coscienza:
-
cosa e come faccio una determinata cosa?
-
In che ordine cronologico la svolgo?
22
3. GLI ESERCIZI
LE LISTE
Spiegazione dell’esercizio: osserva con attenzione la lista di immagini proposta.
Trascorsi 5 minuti e dopo aver associato il corretto nome ad ogni immagine, gira
pagina e rispondi alle domande che ti vengono richieste.
23
DOMANDE:
1. A quale categoria appartengono le immagini che hai appena osservato?
Metti una croce sul punto che identifica la risposta esatta.
□
□
□
□
Frutta
Verdura
Legumi
Frutta estiva
2. Quante immagini hai osservato? Metti una croce sul punto che identifica
la risposta esatta.
□
□
□
□
7
9
11
12
3. Qual è il colore delle immagini predominante? Metti una croce sul punto
che identifica la risposta esatta.
□ Rosso
□ Giallo
□ Verde
4. Elenca i giusti nomi delle immagini appena viste:
24
Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………..………..
Spiegazione dell’esercizio: osserva con attenzione la lista di immagini proposta.
Trascorsi 5 minuti e dopo aver associato il corretto nome ad ogni immagine, gira
pagina e rispondi alle domande che ti vengono richieste.
25
Adesso riporta nella tabella qui sotto il maggior numero di
oggetti che ricordi .
26
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………………..……..
GLI INDOVINELLI
Servono a mantenere e/o sviluppare le abilità logiche e a potenziare l’attenzione.
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca il giusto ordine delle caselle per decifrare il
testo dell’indovinello e fornisci le risposte richieste sotto.
o e fa m
aura.
e il lamp
Preced
27
olta p
Testo dell’indovinello: …………………………………………………………..…………………………
Soluzione: ……………………………………………………………………………………………………...
Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………..………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca il giusto ordine delle caselle per decifrare il testo
dell’indovinello e fornisci le risposte richieste sotto.
rbid
E’ mo
esco.
a nel p
28
ane fr
Testo dell’indovinello: …………………………………………………………..…………………………
Soluzione: ……………………………………………………………………………………………………...
Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………..………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca il giusto ordine delle caselle per decifrare il testo
dell’indovinello e fornisci le risposte richieste sotto.
riva
gli alberi
quando ar
29
l’autunno.
Cadono da
Testo dell’indovinello: ……………………………………………………..………………………………
Soluzione: ……………………………………………………………………………………………………...
Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………………..
PAROLE INTRUSE
Serve a migliorare la conoscenza delle parole
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: otto delle nove parole che seguono contengono al loro
interno un’altra parola, secondo l’ordine delle lettere. Scopri la parola intrusa
della lista, cioè quella che non contiene al suo interno un’altra parola.
FUTILE
MOLLICA
CATENE
GOVERNATI
30
QUADERNETTO
PANDORO
COLORATO
ALAMBICCO
PALERMO
Parola intrusa: …………………………………………………………………………..……………………
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..…………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: otto delle nove parole che seguono contengono al loro
interno un’altra parola, secondo l’ordine delle lettere. Scopri la parola intrusa
della lista, quella che non contiene al suo interno un’altra parola.
CHINOTTO
LUCIGNOLO
GRAVISSIMO
PALOMBARO
VASELLAME
MEGATTERA
CASELLA
TASCA
BAMBINO
31
Parola intrusa: ……………………………………………………………..…………………………………
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..…………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: otto delle nove parole che seguono contengono al loro
interno un’altra parola, secondo l’ordine delle lettere. Scopri la parola intrusa
della lista, quella che non contiene al suo interno un’altra parola.
CANESTRO
MULINO
RAPIMENTO
SUDATO
LUCCIOLE
SERBATOIO
GIULLARE
RITMO
BASTIONI
32
Parola intrusa: ……………………………………………………………..…………………………………
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..……………..
LISTE DI PAROLE
Serve per migliorare le funzioni cognitive correlate alla memoria come
l’attenzione e la scrittura
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: nella lista proposta, tutte le parole contengono altre
parole. Cerca di scoprire la parola nascosta all’interno di ogni parola senza
mescolare l’ordine delle lettere. E’ possibile anche che ci siano più parole
nascoste all’interno della stessa parola.
PAROLE NASCOSTE
PAROLE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
NUVOLA
FRANCOFORTE
RINOCERONTE
PRECIPITOSA
RICCIOLO
PRECIPITOSA
ARRANCARE
GIRAMONDO
ANTARTIDE
33
10. ALAMBICCO
11. CHINOTTO
12.RUGIADA
13. SOPRATTUTTO
14. CORAGGIOSA
15. IPERATTIVO
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..…………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: nella lista proposta, tutte le parole contengono altre
parole. Cerca di scoprire la parola nascosta all’interno di ogni parola senza
mescolare l’ordine delle lettere. E’ possibile anche che ci siano più parole
nascoste all’interno della stessa parola.
PAROLE
1. PASSANTE
2. INFERRIATA
3. APPRENDISTATO
4. CLASSIFICA
5. CVILIZZAZIONE
6. GIGANTESCO
7. DIFETTOSO
8. ESTRATTO
9. FORMAGGIO
10. GENUFLESSIONE
11. GENETICA
12. INCHIOSTRO
13. ORDINAZIONE
14. INFIAMMARE
15. SBRICIOLARE
PAROLE NASCOSTE
34
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………………..……..
PAROLE INCATENATE
Servono a potenziare le abilità di ragionamento e associazione
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: inserisci le parole elencate sotto considerando che la
sillaba iniziale sia la stessa della sillaba finale della parola precedente. Scoprirai
che una parola della lista resterà esclusa.
35
VINO
.......................
.......................
………….......
………….......
Parole da inserire: STRANI, GIOSTRA, NOLEGGIO, DAVI, STRADA.
Parola esclusa: ……………………………………………………………………………………………
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: inserisci le parole elencate sotto considerando che la
sillaba iniziale sia la stessa della sillaba finale della parola precedente. Scoprirai
che una parola della lista resterà esclusa.
36
CESTO
.......................
.......................
………….......
………….......
Parole da inserire: MONTE, ROCCA, TESORO, STORMO, ROCCE.
Parola esclusa: …………………………………………………….…………………………………………
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………………..……..
I NOMI
Serve a migliorare la fluenza verbale e semantica e a potenziare la capacità di
concentrazione
37
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca di fornire 15 nomi di cose che inizino con la
lettera S e 15 nomi di animali la cui lettera iniziale sia C o T.
NOMI DI ANIMALI
NOMI DI COSE
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………………..…..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca di fornire 15 nomi di cose che inizino con la
lettera B e 15 nomi di persona la cui lettera iniziale sia G o D.
38
NOMI DI PERSONA
NOMI DI COSE
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..……………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca di fornire 15 nomi di cose che inizino con la
lettera P e 15 nomi di animali la cui lettera iniziale sia L o R.
39
NOMI DI ANIMALI
NOMI DI COSE
Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………..………………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: Cerca di fornire 15 nomi di piante e 15 nomi di fiori.
40
NOMI DI FIORI
NOMI DI PIANTE
Data di esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………………..
LISTE DI PAROLE
Servono ad esercitare la memoria istantanea, a potenziare l’attenzione e a
utilizzare le tecniche di associazione.
41
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente le parole per 5 minuti, cercando di
ricordarne il maggior numero possibile applicando le tecniche di associazione.
Passati i 5 minuti, gira il foglio e riscrivi tutte le parole che ricordi.
Suggerimento: cerca di applicare una tecnica per poterti ricordare le parole. Ad
esempio: memorizza le parole in base alla lettera iniziale, oppure in base ad
una loro caratteristica comune.
MARGHERITA
FALCE
FIORE
ZAPPA
SEGA
LEGNAME
MARTELLO
ALBERO
ERBA
PETALO
Consiglio: cerca di applicare la massima concentrazione possibile, senza
distrarti e senza pensare ad altro!
Ora cerca di scrivere le parole che ricordi. Resisti dalla tentazione di andare a
rileggere la lista che hai studiato poco fa!
Non spaventarti se non ricordi alcune parole. Scrivi prima tutte quelle che
ricordi, senza fermarti. Poi chiudi gli occhi, rilassati, fai un respiro profondo e
concentrati.
42
Lista da completare:
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..……………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente le parole per 5 minuti, cercando di
ricordarne il maggior numero possibile applicando le tecniche di associazione.
Passati i 5 minuti, gira il foglio e riscrivi tutte le parole che ricordi.
Suggerimento: cerca di applicare una tecnica per poterti ricordare le parole. Ad
esempio: memorizza le parole in base alla lettera iniziale, oppure in base ad
una loro caratteristica comune.
43
Lista da ricordare:
TETTO
COSTA
CALCIO
CARTA
FINESTRA
LETTO
SEDIA
CONTO
CESTO
MURO
Consiglio: cerca di applicare la massima concentrazione possibile, senza
distrarti e senza pensare ad altro!
Ora cerca di scrivere le parole che ricordi. Resisti dalla tentazione di andare a
rileggere la lista che hai studiato poco fa!
Non spaventarti se non ricordi alcune parole. Scrivi prima tutte quelle che
ricordi, senza fermarti. Poi chiudi gli occhi, rilassati, fai un respiro profondo e
concentrati.
Lista da completare:
44
Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………..………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente i numeri della lista riportata sotto
per 5 minuti, cercando di ricordarne il maggior numero possibile applicando le
tecniche di associazione. Passati i 5 minuti, gira il foglio e riscrivi tutti i numeri
che ricordi.
Suggerimento: come per l’esercizio della pagina precedente, cerca di applicare
una tecnica per poterti ricordare i numeri. Ad esempio: memorizza i numeri in
45
base ad una data di compleanno che ricordi bene, oppure in base alla targa
della tua automobile, oppure in base alle date di festività importanti.
Lista da ricordare:
12
24
48
1000
1001
2244
12345
2010
7117
3366
Ora cerca di scrivere tutti i numeri che ricordi. Resisti dalla tentazione di andare
a rileggere la lista che hai studiato poco fa!
Non spaventarti se non ricordi qualche numero. Scrivi prima tutti quelli che
ricordi, senza fermarti. Poi chiudi gli occhi, rilassati, fai un respiro profondo e
concentrati.
46
Lista da completare:
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………..…………………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente i numeri della lista riportata sotto
per 5 minuti, cercando di ricordarne il maggior numero possibile applicando le
tecniche di associazione. Passati i 5 minuti, gira il foglio e riscrivi tutti i numeri
che ricordi.
Suggerimento: come per l’esercizio della pagina precedente, cerca di applicare
una tecnica per poterti ricordare i numeri. Ad esempio: memorizza i numeri in
47
base ad una data di compleanno che ricordi bene, oppure in base alla targa
della tua automobile, oppure in base alle date di festività importanti.
Lista da ricordare:
0110
4422
66
4386
1133
223344
1508
54321
6768
8990
Ora cerca di scrivere tutti i numeri che ricordi. Resisti dalla tentazione di andare
a rileggere la lista che hai studiato poco fa!
Non spaventarti se non ricordi qualche numero. Scrivi prima tutti quelli che
ricordi, senza fermarti. Poi chiudi gli occhi, rilassati, fai un respiro profondo e
concentrati.
48
Lista da completare:
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………………..……..
I PROVERBI
Servono ad esercitare la memoria a lungo termine e a mantenere vivo il ricordo
dei detti popolari
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: Completa il proverbio proposto. Considera che molto
spesso i detti popolari e i proverbi sono in rima; è quindi facile che tornino in
mente subito se ci si pensa un po’!
49
Proverbi da completare:
1. Anno nuovo……………………………………………………………………………………….….
2. Batti il ferro ……………………………………………………….…………………………………..
3. Buon sangue………………………………………………….…………………………………….
4. Campa cavallo………………………………………………………………………………………..
5. Ne uccide più la gola……………………………………………….……………………………
6. Non c'è il due………………………………………………………..………………………………
7. Ogni lasciata………………………………………………………..……………………………….
8. Ognuno è fabbro …………………………………………..……………………………………...
9. Una mela al giorno ……………………………………………..………………………………...
10. Una rondine …………………………………………………….………………………………….
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..…………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: Completa il proverbio proposto. Considera che molto
spesso i detti popolari e i proverbi sono in rima; è quindi facile che tornino in
mente subito se ci si pensa un po’!
Proverbi da completare:
50
1. Il sole del mattino………………………………………………………………………………….
2. Tanto la gatta va al lardo……………………………………..………………………………..
3. Non dire quattro …………………………………………………………………………………...
4. Cielo a pecorelle …………………………………………………………………………………...
5. Rosso di sera ………………………………………………………….…………………………….
6. Chi troppo in alto sale, ………………………………………….……………………………….
7. Una rondine …………………………………………..……………………………………………..
8. Non cade foglia …………………………………………………………………………………....
9. Marzo pazzerello, ………………………………………………………………………………….
10. Chi fa da sé ……………………………………………….………………………………………..
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..……………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: abbina le immagini dei Papi con i loro nomi e il loro
periodo di papato.
Elenco delle immagini:
Immagine 1
Immagine 2
Immagine 3
51
Immagine 4
Immagine 5
Immagine 6
Immagine 7
Immagine 8
Elenco dei nomi dei Papi con le rispettive date di papato:
• Benedetto XVI: 2005• Pio XI: 1922-1939
• Paolo VI: 1963-1978
• Giovanni XXIII: 1958-1963
• Pio XII: 1939-1958
• Pio X: 1903-1914
• Giovanni Paolo II: 1978-2005
• Giovanni Paolo I (Papa Luciani): 26/08/1978-28/09/1978
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………..…………………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: abbina le immagini dei monumenti con i loro nomi e il
luogo in cui si trovano.
Elenco delle immagini:
Immagine 1
Immagine 2
Immagine 3
52
Immagine 4
Immagine 5
Immagine 6
Immagine 7
Immagine 8
Elenco dei nomi dei monumenti con i rispettivi luoghi di appartenenza:
•
•
•
•
•
•
•
•
Piazza Rossa, Mosca
Torre Eiffel, Parigi
Muraglia cinese, Cina
Golden Gate, San Francisco
Piramidi di Giza, Egitto
Colosseo, Roma
Arco d’Augusto, Rimini
Arco di Trionfo, Parigi
Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: abbina le immagini dei personaggi con i loro nomi.
Elenco delle immagini:
Immagine 1
Immagine 2
Immagine 3
53
Immagine 4
Immagine 5
Immagine 6
Immagine 7
Immagine 8
Elenco dei nomi dei personaggi:
•
•
•
•
•
•
•
•
Adolf Hitler
Stalin
Mussolini
Pinocet
Che Guevara
Josip Broz Tito
Ceausescu
Francisco Franco
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………….……………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: osserva attentamente la fotografia proposta relativa
ad una stagione e cerca di descriverne le sue caratteristiche, con particolare
attenzione a ciò che suscita in te.
54
…………………………………………………………………………………………..……………………………
……………..…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………….…………………………………….…………………
……………………………………….………………………………………………………….……………………
……………….………………………………………………………………………………..……………….……
…………………………………………………………………………………….………….………………………
……………………………………………………….………………………………………………….……………
…………………………………….…………………………………………………………….……………………
………….………………………………………………………………………………………….…………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
….…………………………………………………………………………….……………………….……………
………………………………………………………………………………………………………………….……
………………………………………………………………………………………………………………….……
….…………………………………………………………………………….………………..……………………
………………………………………………………………………………………………………………….……
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………..……………………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: osserva attentamente la fotografia proposta relativa
ad una stagione e cerca di descriverne le sue caratteristiche, con particolare
attenzione a ciò che suscita in te.
55
…………………………………………………………………………………………..…………………………
……………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………….………………………………………………………………………….…
………………….………………………………………………………………………………………….………
……………….…………………………………………………………………….………………………………
……….………………………………………………….…………………………………………………………
………….…………………….……………………………………………………………………………………
…….………………………………………………………………………………………….……………………
………….………………………………………………………….………………………………………………
………………………………………………………………………..……………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………..………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………………….
LE DOMANDE
Servono a mantenere la consapevolezza del mondo circostante attraverso la
lettura in generale, la partecipazione attiva alla vita sociale e l’attenzione
prestata ai mezzi di comunicazione di massa;
56
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: rispondi alle domande proposte.
1. Elenca, nel giusto ordine, tutte le lettere dell’alfabeto.
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
2. Elenca almeno cinque città presenti in Emilia Romagna.
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
3. In quale Stato si trova la città di Pechino?
…………………………………………………………………………………………………………………
4. A quanti metri sorge la Repubblica di San Marino?
……………………………………………………………………………………………………………….…
5. Quanti abitanti ci sono all’incirca a San Marino?
…………………………………………………………………………………………………………………
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………..………….…………….
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: rispondi alle domande proposte.
1. Elenca almeno 5 paesi situati nel riminese.
57
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
2. Da quanti membri è composto il Consiglio Grande e Generale?
…………………………………………………………………………….……………………………………
3. Elenca almeno 5 importanti monumenti italiani, di valore storico o
artistico.
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
4. Perché il 3 settembre è un giorno così importante per San Marino?
……………………………………………………………………………….…………………………………
………………………………………………………………………………………………………………….
5. Qual è la figura istituzionale più importante in Italia?
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
Data d’esecuzione dell’ esercizio:…………………………………………..…………………….....
LA RITENZIONE
Serve a potenziare la comprensione e l’attenzione esercitando la memoria
istantanea
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente il brano riportato sotto per circa 10
minuti cercando di memorizzarlo bene. Trascorso il tempo, gira pagina e
rispondi a quanto ti viene richiesto.
58
Laura: una ragazza davvero impegnata!
Laura abita a Bologna e, come tutti i lunedì pomeriggio, va a
scuola di musica in via Mazzini 12. La sua mamma, Clara, è una
grande appassionata di Mozart ed è veramente molto felice che la
figlia studi musica. A Laura, come al suo papà Mauro, piace molto
lo sport e la sua settimana è sempre ricca di impegni: il lunedì
mattina gioca a tennis con Luca, il suo amico d’infanzia; il martedì
va al campo di atletica ad allenarsi per il salto in lungo; il mercoledì
pomeriggio va in piscina; il venerdì va al corso di canoa, mentre il
sabato e la domenica sono dedicati allo sci. Laura è decisamente
una ragazza sportiva!
Rispondi alle 10 domande riportate sotto mettendo una crocetta sulla risposta
giusta.
1. Quale autore piace molto alla mamma?
• Bach
• Verdi
59
• Beethoven
• Mozart
2. Come si chiama la mamma di Laura?
• Clara
• Anna
• Paola
• Sara
3. Come si chiama l’amico d’infanzia di Laura?
• Luca
• Paolo
• Marco
• Mauro
4. Qual è l’indirizzo della scuola di musica?
• Roma, via Bologna
• Bologna, via Mazzini
• Torino, via Roma
• Milano, via Garibaldi
5. In quale giorno Laura non ha impegni?
• Giovedì
• Lunedì
• Venerdì
• Sabato
6. Quale sport, tra quelli elencati sotto, non pratica Laura?
• Sci
• Canoa
• Salto in alto
• Nuoto
7. Quando gioca a tennis Laura?
• Lunedì mattina
• Giovedì mattina
• Martedì pomeriggio
• Venerdì pomeriggio
60
8. Come si chiama il papà di Laura?
• Luca
• Antonio
• Paolo
• Mauro
9. Quando va in piscina Laura?
• Giovedì pomeriggio
• Mercoledì pomeriggio
• Venerdì mattina
• Lunedì mattina
10.
•
•
•
•
In quale giorno Laura va a scuola di musica?
Martedì mattina
Lunedì pomeriggio
Lunedì mattina
Martedì pomeriggio
Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………………..…..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: rispondi alle domande di logica richieste mettendo
una crocetta sulla risposta esatta.
1. In questa serie quale numero viene subito dopo?
18-24-21-27-24-30
• 31
61
• 32
• 36
• 35
2. In questa serie quale numero viene subito dopo?
66-63-57-45
•
•
•
•
21
42
25
33
3. Quanti animali ha portato Mosè sull’arca, più o meno di 10.000?
•
•
•
•
Errata domanda
Meno
10.000
Più
4. Una mano quante dita ha? E due mani? E 10 mani?
•
•
•
•
5-20-40
5-10-50
4-8-40
10-20-100
5. In questa serie quale numero viene subito dopo?
2-9-6-7-18-5
•
•
•
•
10
59
54
19
6. In questa serie quale numero viene subito dopo?
65-68-72-77-83
•
•
•
•
86
90
89
92
62
7. Quanti mesi hanno 28 giorni sapendo che sono tutti di 30 o 31?
• Tre
• Nessuno
• Uno
8. In questa serie quale numero o lettera viene subito dopo?
2 A 9 B 6 C 13 D
•
•
•
•
8
E
F
10
9. Quante lettere vengono dopo la K ma prima della R e dopo la T nella
serie: AABKMNDTTVCRRPL?
•
•
•
•
4
6
2
8
10.
Entri in una stanza buia e non esiste elettricità. Hai un fiammifero e
nella stanza ci sono una candela, una cucina a gas e una lampada a
petrolio. Cosa accendi per prima?
•
•
•
•
Altro
Cucina a gas
Lampada
La candela
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..……………..
SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: rispondi alle domande di logica richieste.
1. Utilizzando 15 matite realizziamo 6 quadrati, come in figura (5 di una
matita per lato, e 1 di due matite per lato). Togliendo 3 matite è possibile
fare scomparire interamente 3 dei 6 quadrati. Come?
63
2. Un uccello si differenzia da qualsiasi altro animale perché:
•
•
•
•
Ha il becco,
Ha le piume,
Depone le uova,
Fa le uova.
3. Quante volte tra mezzogiorno e mezzanotte le lancette dell’orologio sono
sovrapposte?
•
•
•
•
10
11
12
13
4. Più ne perdi, più ne hai. Di che cosa si tratta?
•
•
•
•
Energia
Fortuna
Sonno
Soldi
5. Risolvi la seguente sequenza, trovando le lettere mancanti al posto dei
punti interrogativi.
GF?A?GLASOND
6. Se la prima ruota a sinistra ruota in senso orario, in che senso ruoterà
l’ultima ruota a destra?
64
• Senso orario
• Senso antiorario
7. In tasca ho due monete americane la cui somma è 30 centesimi.
Una non è da 5 centesimi. Le monete correnti sono da 1, 5, 10 e 25
centesimi. Che monete ho in tasca?
8. Quale numero va inserito, secondo logica, nella casella con il punto
interrogativo per completare la serie dei cinque domino?
23
8
12
27
31
16
20
35
?
24
9. Siano dati 9 punti posizionati come da figura: 4 nei vertici di un quadrato,
4 nel centro dei lati e 1 al centro della figura. Cerca di unirli tutti con 4
tratti, senza mai staccare la penna dal foglio.
10.
Quanto fa 1 Kg di uva più 1 Kg di pesche?
• 2 Kg di pesche
• 2 Kg di uva
• 2 Kg di frutta
Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..……………..
VISUALIZZA
Serve per migliorare la concentrazione e la memoria a breve termine
65
ESERCIZIO: osserva attentamente la piramide alimentare qui sotto per cinque
minuti, cercando di mettere a fuoco tutti gli alimenti presenti….poi gira pagina
Inserisci gli alimenti sotto riportati nella giusta posizione, sulle righe riportate ai
margini della piramide.
66
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--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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Lista degli alimenti:
pane
pasta
verdure
cereali
olio extra-vergine
carne
frutta
formaggi
pesce
tuberi
riso
latte
uova
data di esecuzione:……………………………………………………..…………………………………..
4. IL DIARIO DI BORDO
Serve per registrare gli esercizi, i progressi, le proprie esperienze, le cose da
ricordare.
67
68
69
70
71
72
Vi riproponiamo alla fine degli esercizi lo stesso questionario di
autovalutazione che vi avevamo dato all’inizio del percorso
73
COME VI SEMBRA LA VOSTRA MEMORIA IN CIASCUNO DEI SEGUENTI SETTORI ?
Buona
Media
Scarsa
a. Memoria in generale
123
456
7
b. Nomi e visi
123
456
7
c. Appuntamenti
123
456
7
d. Dove si mettono le cose, per esempio le chiavi
123
456
7
e. Parole
123
456
7
f. Quello che si è letto
123
456
7
g. Che si stava facendo prima di essere interrotti
123
456
7
h. Che cosa ci dice la gente
123
456
7
i. I luoghi dove si è stati
123
456
7
1. Indicazioni e istruzioni
123
456
7
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