Età del Cervello “Credo che il mio cervello, sostanzialmente sia lo stesso di quando ero ventenne. Il mio modo di esercitare il pensiero non è cambiato negli anni. E non dipende certo da una mia particolarità, ma da quell’organo magnifico che è il cervello: se lo coltivi, funziona, se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce. La sua plasticità è formidabile: per questo bisogna continuare a pensare”. Rita Levi Montalcini, 97 anni Premio Nobel per la medicina 1986 1 2 PRESENTAZIONE L’età della pensione: un tempo da vivere e condividere. Nell’ultimo decennio le pratiche delle politiche sociali sono state profondamente ripensate e ridefinite. Si è passati da un sistema assistenziale che possiamo definire “riparativo” (caratterizzato per lo più da azioni poste in essere ex post) ad un sistema orientato alla prevenzione ed alla promozione del benessere anche di tipo sociale. Conseguentemente i servizi sociali si strutturano in modo da essere più centrati sulle persone e sui loro bisogni, personalizzando gli interventi e privilegiando “servizi aperti” e diffusi, come l’assistenza domiciliare, il trasporto protetto, il Centro Diurno di Borgo Maggiore e il Centro Ricreativo di Serravalle. Si tratta di servizi istituiti principalmente con l’intento di promuovere azioni di sostegno all’autonomia e alla vita indipendente e sostenere la permanenza al proprio domicilio e che per questo non esauriscono i loro compiti all’interno delle mura di una struttura e in modo predefinito. Al contrario impongono modelli che debbono rivelarsi capaci di modulare e rimodulare gli interventi cercando di mettere assieme le risorse dell’utente con quelle dei suoi famigliari magari interfacciandole con l’apporto di altri soggetti ed altre risorse della comunità (il vicinato, il medico di base, l’associazione di volontariato, gli altri servizi territoriali). Una politica, insomma, che crede profondamente all’invecchiamento attivo e che combattere i pregiudizi legati alla terza e quarta età per restituire un ruolo di primo piano a tutti gli over 60enni, al di là dei loro gradi di autosufficienza. La società nella quale viviamo nel guardare all’individuo, purtroppo dà ancora un’eccessiva importanza alle sue caratteristiche di efficienza e di produttività, soprattutto in termini materiali. Così facendo l’interesse per le persone che sono uscite dal ciclo produttivo del lavoro rischia di rivelarsi marginale o comunque insufficiente. Ma come recentemente sostenuto dal “Patto europeo per la salute mentale e il benessere” siglato a Bruxelles nel giugno 2008, è nel mantenere attiva la popolazione anziana, specialmente dal punto di vista cognitivo, la vera scommessa del terzo millennio per i diversi Paesi e i loro servizi sociali. Certamente, e a maggior ragione se si continua a pensare agli individui in funzione delle loro capacità produttive, uscire dal mondo del lavoro significa molto spesso solitudine, dipendenze e disturbi dell’umore. Ma ciò è destinato a cambiare. L’Europa moderna, infatti, caratterizzandosi composta da una popolazione sempre meno giovane, è giocoforza costretta ad imporsi politiche sociali che ritornino a valorizzare le persone in quanto tali. Politiche quasi mai sperimentate prima, o almeno non su così larga scala, e basate sui concetti di: 3 prevenzione, sostegno e assistenza alla persona. Interventi, cioè, che al lato pratico, possano garantire il più a lungo possibile l’autonomia e il benessere dell’individuo. Certo non esiste ancora nessuna “pillola miracolosa” capace di realizzare tutto questo, ma per iniziare possiamo contare, anche a San Marino, sulla volontà di ognuno di noi unitamente al supporto di operatori sociali qualificati e di strutture adeguate di socializzazione, come i centri diurni e i centri ricreativi. E già oggi le cose stanno cambiando. Fino a poco tempo fa prevaleva una concezione dello sviluppo mentale che negava alle persone anziane la capacità di apprendimento e crescita psicologica. Invecchiare era per molti una sorta di “non vivere” o di “vita in perdita”, che immaginava la totale scomparsa della capacità di adattarsi a nuovi stili di vita. Nell’ultimo decennio è nato all’interno della psicologia e della sociologia un rinnovato interesse per l’età avanzata, che ha cominciato ad essere reinterpretata per quello che in realtà è: un tempo ancora vitale, nel quale si può continuare ad imparare. Da questa nuova visione evolutiva, anche i disturbi della memoria acquistano una nuova luce. Spesso, gli anziani lamentano problemi di memoria, che vivono come un grave difetto o come la prova del loro deperimento rispetto ad un mondo sempre più efficiente, veloce e giovane in eterno. In realtà, la memoria è una funzione complessa. Non può essere separata, scomposta ed infine aggiustata come un pezzo di ricambio dell’automobile. Le facoltà mentali, compresa anche la memoria stessa, funzionano indissolubilmente legate all’individuo e non possono funzionare bene in chi, pur sano o colpito da acciacchi rimediabili, perde la stima di sé e che si sente solo e inutile, che, in altri termini, si sente vecchio. Certo vale anche il contrario e per questo i disturbi della memoria vanno affrontati prontamente. Come? Ad esempio agendo preventivamente attraverso progetti mirati e continuativi. Ecco perché anche a San Marino, una realtà che non vuole di certo estraniarsi dal contesto europeo, è nato un importante progetto che sin dal 2006 si propone di evitare la comparsa dei disturbi della memoria attraverso semplici esercizi quotidiani (memory training) capaci di coinvolgere la sfera psicologica (terapia della reminiscenza) dell’emotività (gruppi di ascolto) e della socializzazione (mantenimento e sviluppo della abilità relazionali). Questo progetto, denominato “laboratorio permanente per la prevenzione dei disturbi della memoria”, viene portato avanti dagli operatori del Servizio Territoriale Domiciliare col supporto di una psicologa ed è proposto a numerosi anziani frequentatori delle strutture diurne. Fra i suoi vari obiettivi vi è in particolare quello che si propone, con tecniche apposite, di accompagnare i partecipanti nel mantenimento delle loro capacità mnemoniche residue sino al più difficile processo di ricostruzione delle stesse o di possibile evoluzione e 4 apprendimento di nuove competenze. Tutto questo è possibile grazie a operatori e professionisti qualificati e utilizzando un approccio terapeutico che non solo è “non medico”, ma anche definibile, per certi versi, ludico. L’idea di far sì che sempre più sammarinesi mantengano la memoria è proposito ambizioso. Ma la sfida appare molto interessante e a tale prova non ci si vuole sottrarre. A partire dal mese di gennaio 2009, il Servizio Territoriale Domiciliare avrà attivato specifici incontri di esercitazione e di ascolto emotivo settimanali e nel corso dell’anno pubblicherà, un innovativo volume contenente tutti i tipi di esercitazioni mnesiche che normalmente si svolgono in gruppo presso il Centro Ricreativo “Vivi la Vita” di Serravalle e il Centro Diurno di Borgo Maggiore, per far sì che i partecipanti possano continuare il percorso formativo autonomamente a casa propria. Naturalmente tali propositi sarebbero vani senza l’impegno e la dedizione degli operatori e degli stessi anziani che in questi mesi hanno partecipato ai laboratori della memoria. A loro va un sentito ringraziamento. Aurelia Zafferani 5 INTRODUZIONE La “memoria1” è uno degli strumenti centrali della vita. Grazie ad essa si è, infatti, in grado di socializzare e di relazionarsi con gli altri. Purtroppo con l’aumento dell’età si va incontro ad un graduale deterioramento della capacità di ricordare ma, tenendosi sempre in esercizio la memoria può restare stazionaria o addirittura migliorare soprattutto se si riesce a potenziare attenzione, concentrazione e spinta motivazionale. Questi ultimi tre concetti se debitamente presenti in ognuno di noi, risultano fondamentali per: • migliorare l’autostima; • combattere il pensiero secondo cui chiunque abbia raggiunto una certa età anagrafica avanzata è da considerarsi anziano; • promuovere il recupero dei ricordi; • assicurare la diminuzione di ansia e stress; • aumentare la spinta alla socializzazione e all’aggregazione di gruppo, aumentando così il tono dell’umore; • creare nuove attitudini, grazie lo sviluppo di nuovi interessi. Come molti sanno i disturbi cognitivi sono tra i maggiori responsabili della perdita di memoria. Questi disturbi vengono anche chiamati “disturbi delle funzioni alte” e, oltre la memoria, riguardano l’intelligenza generale, l’attenzione, la capacità di giudizio, di pianificazione, l’inibizione, le abilità di muoversi agilmente nello spazio fisico, il linguaggio, la lettura, la scrittura. Una loro alterazione, più frequente nelle età avanzate, può causare elevate difficoltà nell’adattamento sociale e nelle faccende quotidiane, ed è spesso associata a problemi relazionali ed emotivi come ansia, insicurezza, depressione. Il progetto di “ALLENAMENTO DELLA MEMORIA” promosso dalla U.O.C. Servizio Territoriale Domicilare dell’Istituto per la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino, si rivolge alle persone che hanno più di 60 anni. E’ un intervento volto alla prevenzione del decadimento 1 La memoria, secondo un approccio fisio-psicologico, è quella funzione psichica volta all’assimilazione alla ritenzione e al richiamo di informazioni apprese durante l’esperienza. Non esiste alcun tipo di azione o condotta senza memoria (ad esempio nelle condotte sociale, oppure nei fenomeni di rinforzo nell’apprendimento animale). La memoria, detta anche funzione mnesica, non risulta necessariamente stabile a parità di contenuti o classi di stimoli. E’ influenzata da elementi affettivi (come emozioni e motivazioni) oltre che da elementi riguardanti il tipo di informazione da ricordare. Questa funzione psichica si delinea come un processo legato a molti fattori, sia cognitivi che emotivi, e come un processo eminentemente attivo, non, o almeno non solo, di un processo automatico o incidentale. Tale processo si configura allora come un percorso di ricostruzione e concatenamento di tracce piuttosto che come un semplice immagazzinamento in uno statico spazio mentale. (tratto da www.wikipedia.org) 6 cognitivo e allo sviluppo di situazioni che possano promuovere benessere costituendo, al contempo, un importante strumento di socializzazione ed aggregazione. Nella nostra realtà territoriale con l’aumento dell’aspettativa di vita della popolazione, sta aumentando la quota di popolazione anziana. Purtroppo una parte di questi anziani, soprattutto mano a mano che invecchiano ulteriormente, rischiano di soffrire di demenza. Il disturbo riguarda oggi circa il 16% dell’intera popolazione anziana. La cosa positiva è che chi è abituato all’esercizio mentale presenta una minore incidenza di tale disturbo. I disturbi della memoria possono dunque spesso essere prevenuti e curati con successo. Allenare ed esercitare le capacità mentali migliora la qualità di vita, in quanto rallenta la velocità dell’invecchiamento cerebrale e riduce il rischio di perdita delle abilità cognitive. Proprio questa consapevolezza sta alla base del progetto, un’esperienza che può essere definita come “di comunità” poiché collega Istituzioni, attori della società civile, associazioni, volontari, personale sanitario e socio-sanitario. Il progetto “ALLENAMENTO DELLA MEMORIA” Si articola in tre punti specifici: 1. I corsi di allenamento della memoria, che consistono in vere e proprie “lezioni” frontali e interattive durante le quali vengono proposti esercizi e tecniche per migliorare le capacità cognitive e la memoria dei partecipanti. Ad oggi sono stati organizzati 6 corsi a cui hanno partecipato più di 120 anziani. 2. I gruppi di aiuto della memoria che si svolgono in gruppo e sono finalizzati all’elaborazione di tutti quei fattori che sono fonte di ansia e stress e in chi li prova contribuiscono a deconcentrare producendo effetti negativi sulla capacità di ricordare. 3. La realizzazione del “calendario 2009”, disponibile dal mese di dicembre 2008, che contiene vari esercizi per la memoria in modo da consentire a chi lo possiede di continuare ad esercitarsi in modo autonomo e quotidiano presso il proprio domicilio. Il corso di allenamento della memoria mira a potenziare nelle persone anziane, sane ed attive, la capacità di reagire alla percezione del declino della propria memoria, strutturando percorsi appropriati capaci di indirizzare, attraverso l’utilizzo di apposite strategie, ad maggiore impiego delle risorse mentali che consentono il ricordo. Il corso si propone di soddisfare i seguenti obiettivi: • aumentare la conoscenza del funzionamento della memoria e della possibilità di controllarla; • aumentare la consapevolezza del ruolo riconosciuto al proprio impegno strategico e all’efficacia del proprio sistema cognitivo; 7 • migliorare la qualità della vita delle persone anziane. Ogni corso ha durata annuale e prevede due incontri settimanali di 1 ora e mezzo ciascuno in cui si svolgono gli esercizi veri e propri. Dal 2008 a cadenza quindicinale si svolgono dei gruppi di aiuto con la collaborazione di una psicologa. Nell’arco dell’anno ci si occupa, inoltre, dei seguenti contenuti: • Conoscere la memoria e i suoi tipi • Il ruolo della motivazione e delle emozioni sul ricordo. • Il livello di fiducia e autostima nelle proprie capacità; • Strategie di memoria: quali utili e quali superflue; • La memoria e l’organizzazione della propria vita quotidiana. Come si può notare, la realizzazione di questo tipo di attività garantisce un approccio multidisciplinare, in quanto prevede: • attività specialistiche didattiche, come la realizzazione di schede, domande, esercizi per tutti i partecipanti; • attività motorie, come la ginnastica dolce e i corsi specifici di rilassamento muscolare o di carattere più propriamente sportivo purché adeguati all’età dei partecipanti e alle condizioni fisiche di base; • attività occupazionali, quali l’operato degli autisti per i trasporti protetti, i laboratori (lettura, scrittura, educazione civica, quelli di carattere manuale relativi ai “vecchi mestieri”) i giochi di società e qualunque altra attività volta a combattere solitudine e noia. In definitiva si cerca di promuovere: 1. una cultura di apprezzamento dei piccoli passi, incentrata sulla speranza che anche il soggetto più in difficoltà possa recuperare in qualche modo anche se in tempi molto lunghi; 2. una cultura di solidarietà e relazioni affettive, che fino ad ora si riteneva non fossero pertinenti all’identificazione del concetto di salute propriamente inteso come assenza di malattia fisica. Alla base di questo progetto ci sono le nuove teorie della mente sulle capacità di adattamento e flessibilità del cervello (plasticità cerebrale). 8 1. LA TEORIA LA MEMORIA La definizione del dizionario Garzanti dà un’idea abbastanza ampia di cosa può essere la memoria: “ciò che fa rivivere nell’animo il passato; documento, testimonianza, ricordo". Il termine memoria viene però usato frequentemente per indicare qualcosa che conserva informazioni, sia esso un luogo, un file o una parte del computer, un’opera d’arte, un libro e così via. Tuttavia se si prova a cercare il significato del termine memoria all’interno del “Dizionario della memoria e del ricordo2” ne viene fuori una sorpresa: pur dando ventisette espressioni che contengono tutte la parola memoria - da “memoria a breve termine” a “memoria autobiografica”, da “memoria collettiva” a “memoria iconica” fino a “memoria visiva”- non viene fornita una definizione vera e propria del concetto di “memoria”. Poiché poi il termine memoria può riferirsi ad una fase storica, nel senso che esistono tante “memorie” definite nel corso del tempo a seconda del periodo che le caratterizzava, diventa interessante cercare di arrivare a definire un concetto attuale di memoria, legato cioè alla fase storica che stiamo attraversando. CHE COS’È LA MEMORIA La memoria è la capacità di conservare le informazioni nel tempo. Con il termine memoria ci si riferisce a meccanismi interconnessi ma molto differenti collegati con l’elaborazione, il mantenimento ed il recupero dell’informazione. Avere più o meno memoria condiziona ognuno di noi anche nelle azioni quotidiane, è infatti una delle capacità più importanti nell'uomo. Perdere la memoria significa perciò rischiare di perdere la propria storia personale e la propria identità. Quante volte ci è capitato di far fatica a ricordare certi eventi del nostro passato e avere la sensazione che quella parte di noi fosse perduta per sempre. Quando immagazziniamo un'informazione, stimoliamo varie aree del cervello (innanzitutto ippocampo e amigdala ma anche altre). Ogni informazione corrisponde ad una configurazione specifica all’interno del nostro cervello. La memoria è fortunatamente distribuita nelle varie aree cerebrali, cosicché la distruzione o la disfunzione di una parte di essa non compromette completamente la perdita delle conoscenze e si possono, quindi, 2 di Nicolas Pethes e Jens Ruchatz, edito da Bruno Mondadori. 9 recuperare, più o meno facilmente, molte informazioni. Inoltre, poiché l'ippocampo si trova nel sistema limbico, ossia nella zona delle emozioni e delle funzioni primarie (sete, fame, relazioni sessuali e termoregolazione), è dimostrato che l'apprendimento e l'oblio sono notevolmente influenzati dalle emozioni. QUANTI TIPI DI MEMORIA ESISTONO Si diceva che le “memorie” sono tante. Una distinzione comune dei diversi tipi di memorie, è stata proposta sin dagli anni ‘60 dagli scienziati Atkinson e Schiffrin che hanno teorizzato la memoria come composta da tre magazzini specifici: un magazzino a lungo termine, un magazzino a breve termine e una memoria sensoriale. Ogni magazzino occupa una funzione molto specifica ed è dotato di una propria capacita e durata. ALCUNI TIPI DI MEMORIA 1) La memoria sensoriale, specifica per ognuno dei sistemi sensoriali, trattiene una quantità di informazione molto limitata e per unità di tempo brevissime. La funzione di questa memoria è di conservare le informazioni quel tanto che basta per permettere ai meccanismi mentali inconsci di decidere se trasferirli o meno al livello successivo (il magazzino della memoria a breve termine). La memoria sensoriale si divide in visiva (iconica), uditiva (eroica) e memoria percettiva immediata (basata sulle percezioni che ci arrivano dagli altri organi di senso). E' un sistema di memoria capace di mantenere le informazioni sensoriali per circa due secondi. Tra tutte le informazioni che arrivano agli organi di senso, circa il 75% vengono scartate dalla memoria sensoriale. Rispetto al rimanente solo l'1% viene immagazzinato nella memoria a breve termine. Purtroppo la memoria sensoriale non è altrettanto utile quanto quella a lungo termine. Esempio se dobbiamo copiare una parola, la leggiamo la teniamo a mente quanto basta per trascriverla (di solito meno di un secondo). 2) La memoria a breve termine (o memoria di lavoro) è il comparto principale dell’elaborazione mentale, in quanto sede del pensiero conscio. E’ un magazzino di limitata capacità e di breve durata, nel quale l’informazione viene mantenuta per pochi secondi, per poi decadere. Esso riceve dati sia dalla memoria sensoriale che da quella a lungo termine. Questo tipo di memoria è formata da tre componenti che interagiscono fra di loro: un circuito che mantiene per circa 2 secondi quanto detto (il circuito fonologico-articolatorio); un circuito responsabile del trattamento dell’informazione visiva e spaziale; un circuito esecutivo centrale responsabile del coordinamento di tutte le attività mentali e dell’ingresso nella 10 memoria a breve termine delle informazioni provenienti dal magazzino sensoriale e dalla memoria a lungo termine. La memoria a breve termine è definita dagli psicologi come quella che dura un massimo di 5 secondi. E’ una memoria di lavoro e soltanto una ripetizione continua può mantenerla viva. Un esempio di memoria a breve termine è quella che si utilizza nella composizione di un numero di telefono che si è appena preso dall’elenco: bisogna continuare a ripeterlo mentalmente fino a che non si è finito di comporlo. La memoria a breve termine si distingue in uditiva (verbale e non verbale) e visiva (spaziale e verbale). L'1% delle informazioni ricevute e codificate dalla memoria sensoriale permane per circa 30 secondi, dopodiché si verifica un rapido deterioramento. L'informazione può essere restaurata attraverso la reiterazione (ripetizione prolungata). Dopo varie reiterazioni l'informazione passa nella memoria a lungo termine. È importante rilevare che tale passaggio non avviene solo attraverso ripetizioni ma anche organizzandole per categorie, secondo ordini strutturati da ognuno di noi che si integrano con le conoscenze pregresse. 3) La memoria a lungo termine corrisponde alla nozione comune di memoria: in essa sono conosciute tutte le informazioni che una persona conosce. E’ la memoria più duratura (può conservare l’informazione per tutto l’arco dell’esistenza) e ha una capacità pressoché illimitata. La memoria a lungo termine è un magazzino di elevata capacità. L'aumento di attività e la costruzione di nuove sinapsi attraverso la sintesi di nuove proteine è alla base di questo tipo di memoria. La memoria a lungo termine è generalmente divisa in due grosse sottocategorie: la memoria procedurale e la memoria dichiarativa. La memoria procedurale è l’insieme di conoscenze implicite che si apprendono automaticamente o in parallelo con altri processi (in genere sono sequenze di movimenti, abilità percettive, abilità cognitive) e consta delle informazioni apprese per condizionamento classico della memoria procedurale (le abilità motorie, le abitudini, le regole implicite) e delle informazioni apprese per associazione attraverso l’attivazione di informazioni simili presenti nella memoria a lungo termine a seguito di specifici stimoli sensoriali. La memoria dichiarativa riguarda invece tutte le conoscenze esplicite ed esprimibili a parole e si suddivide in tre sottocategorie: • Memoria episodica (ricordi di eventi della vita personale passata) 11 • Memoria semantica (il sapere enciclopedico di termini, significati, cose, eccetera) • Memoria emozionale (ricordo di eventi emotivamente piacevoli o spiacevoli); Ma come viene codificata l’informazione nella memoria a lungo termine? L’informazione viene codificata attraverso la ripetizione, perpetuata tramite strategie, fra le quali le più efficaci sono l’elaborazione/rielaborazione, l’organizzazione e la visualizzazione. Per elaborazione si intende il processo di riflessione profonda su un oggetto (un problema, un concetto, un dato), il cui fine è la comprensione, non il ricordo. Tuttavia proprio per averci riflettuto a lungo finisce per produrre nella memoria delle tracce molto profonde quando non indelebili. L’organizzazione è direttamente collegata con l’elaborazione, perché senza quest’ultima non si potrebbero creare i collegamenti giusti fra informazioni diverse. Le strategie di organizzazione più efficaci si ottengono raggruppando e l’organizzando gerarchicamente (dal più al meno importante) le informazioni. La visualizzazione è una strategia di associazione mentale di immagini visive. I primi due tipi di memoria non comportano processi mentali elaborati e sono pertanto superficiali e facilmente soggetti all'interferenza esterna. Se vi interrompono mentre state pronunciando una frase o componendo un numero di telefono appena preso dall'elenco, dovete ricominciare da capo. La memoria a lungo termine implica invece che venga sollecitata in modo permanente e operazioni mentali più complesse. Senza di essa sarebbe impossibile apprendere. La memoria a lungo termine richiede una registrazione cosciente di un’informazione significativa. Es. I ricordi di quando si era bambini, le storie, le filastrocche, le tabelline, ecc. PERCHÉ SI DIMENTICA La dimenticanza è un processo molto diverso dalla dispersione dei dati che avviene durante la prima selezione nella memoria sensoriale. È un fenomeno che si manifesta dopo aver immagazzinato l'informazione ma che poi non si riesce a recuperare. Molto spesso ci accade di non ricordare un nome, un evento, o di non ricordare dove abbiamo messo un oggetto: di seguito sono elencati i fenomeni psichici che determinano la dimenticanza. 1) Il fattore più ovvio della dimenticanza è il passare del tempo, quando l'intervallo tra l'apprendimento e la rievocazione è lungo; 12 2) Il secondo fattore è la distrazione. Se si è distratti quando l'informazione viene presentata per la prima volta, ci si può trovare nella condizione di non ricordarla più. Quindi l'attenzione durante l'immagazzinamento è molto importante. 3) Il terzo fattore è l'interferenza con gli altri ricordi. La capacità di ricordare può essere disturbata da informazioni già immagazzinate, che sono simili o legate concettualmente a quello che è effettivamente da ricordare. 4) Il quarto fattore è l'emozione. Uno dei criteri con i quali la nostra memoria seleziona gli elementi da ricordare o da dimenticare è la sensazione, piacevole o meno, legata a tali elementi: gli studi di Freud hanno dimostrato che dimentichiamo più facilmente qualcosa quando questo ha provocato in noi sensazioni negative. LE REGOLE DELLA MEMORIA I fattori che predispongono ad un buon apprendimento possono essere sintetizzati in 10 regole: • Migliorare l'attenzione durante l'immagazzinamento delle informazioni. • Memorizzare le informazioni utilizzando tutti gli organi di senso, in particolare quello visivo. • Articolare le sessioni di apprendimento affinché le informazioni vengano codificate con attenzione. • Rendere il contesto di codifica (immagazzinamento) ed il contesto di ricordo (recupero delle informazioni) coerente e somigliante • Suscitare curiosità ed interesse nel compito da affrontare, facilitando il processo di memorizzazione. • Se l'informazione da memorizzare è legata ad un significato emotivo particolare, utilizzare ogni associazione pertinente a quell'informazione. • Categorizzare le informazioni secondo aree tematiche o secondo processi logici riconoscibili • Ripassare ed utilizzare ogni tanto ciò che è stato appreso. • Allenare il cervello ad affrontare compiti stimolanti ed interessanti sia sul piano fisico sia sul piano intellettuale. • Considerare il sonno un momento molto importante per il consolidamento delle informazioni apprese durante il giorno. 13 LE TECNICHE PER LA MEMORIA (MNEMOTECNICHE) Con il termine mnemotecniche si fa riferimento a quelle pratiche che servono ad esercitare la memoria attraverso appropriati esercizi e che permettono di ricordare più facilmente nomi, parole, concetti, ecc... La memoria umana può essere migliorata se al momento di acquisire nuove informazioni esse vengono codificate ed elaborate in modo ottimale. I metodi per avere una maggiore capacità di memoria sono le tecniche ed i sistemi, che a loro volta possono essere distinti in verbali e visivi. Le tecniche permettono l’apprendimento di materiali precisi e non possono essere usati per scopi diversi rispetto a quelli per cui sono state create. TECNICHE VERBALI, TRA LE QUALI TROVIAMO: - La rima: tra le più note possiamo citare “trenta giorni ha novembre…” che ci aiuta a ricordare il numero dei giorni in ogni mese dell’anno. Il recupero dell’informazione è facilitato dai suggerimenti derivanti dalle parole che rimano fra loro. - L’acronimo: è una parola artificiale, le cui lettere componenti fungono da suggerimento per il recupero di altre parole. Sigle che incontriamo quotidianamente sono acronimi, ad esempio CE, AVIS, ENEL, S.p.A., eccetera - L’acrostico: è una frase in cui le prime lettere di ogni parola che la compone fungono da suggerimento per il recupero di altre informazioni. Ad esempio con l’acrostico “Come Quando Fuori Piove” nel gioco del poker si individua il vincitore nel caso di parità di punteggio ma di differenza nel colore del seme (Cuori, Quadri, Fiori, Picche). TECNICHE VISIVE, TRA LE QUALI TROVIAMO: - La storia: è un racconto inventato dotato di significato in cui le parole da ricordare sono collegate tra di loro per mezzo della trama. Le parole da ricordare devono riferirsi a oggetti concreti, altrimenti risulterà molto difficile immaginarsi la storia. Ad esempio, se le parole da ricordare sono “fanciullo”, “libro”, “latte”, “aereo”, posso pensare ad una storia che inizia: “era tarda sera, il fanciullo ormai stanco stava sfogliando un libro di fiabe sorseggiando il suo latte, quando si udì il frastuono di un aereo da guerra…” - Le associazioni visive: consistono nel creare delle catene di parole. Nella prima fase si costruisce una vivida immagine di ogni parola da apprendere, poi si lega la prima parola alla seconda, la seconda alla terza… Riprendendo le parole dell’esempio sopra riportato, si può 14 immaginare un fanciullo che legge un libro, poi un libro sporco di latte appena versato, ed infine, un aereo su cui si stanno caricando dei cartoni di latte. I sistemi sono mnemotecniche elaborate e complesse, possono essere utilizzate per memorizzare dei materiali molto differenti. TRA I SISTEMI DI TIPO VERBALE SI PUÒ RICORDARE: - Il metodo fonetico: è il sistema di memoria più noto e complesso, consente il ricordo di una lunga serie di parole o numeri con molte cifre. Nella prima fase si associano una o più consonanti alle cifre da 0 a 9, nel seguente modo: 1 (T-D), 2 (N), 3 (M), 4 (R ), 5 (L), 6 (C-G dolci), 7 (K-C-G dure), 8 (F-V), 9 (P-B), 0 (Z-S, C dolce). Nella seconda fase si deve creare un casellario, di dimensioni variabili a seconda della quantità di materiale da immagazzinare. Il casellario deve essere composto da parole concrete, le consonanti che le contraddistinguono devono corrispondere a quelle relative a ciascun numero, da 0 a 9. Ad esempio, al numero 6 può essere collegata la parola cielo (6-C dolce), al numero 19 topo (1-T, 9-B). In una terza fase, si costruiscono immagini interattive tra le parole da ricordare e quelle presenti sul casellario. Ad esempio, se devo ricordare il numero di collegamento alla Rete Civica di Milano via modem, 55182133 memorizzerò la frase: il latte viene da mamma. TRA I SISTEMI DI TIPO VISIVO CI SONO: - La mnemotecnica dei luoghi: si scelgono dei luoghi famigliari e li si memorizza in modo accurato. I luoghi devono essere memorizzati secondo una sequenza fissa, non devono essere interscambiabili tra loro (il primo non può diventare il terzo). Successivamente, si deve creare un’immagine interattiva tra la parola ed il luogo. Per recuperare le informazioni, sarà sufficiente ripercorrere mentalmente i luoghi rievocando il materiale associato. Ad esempio, Maria deve ricordare la lista della spesa: pane, uova, pomodori, lattuga, ecc.. il percorso è la sua casa. Quindi immagina il pane sulla porta d’ingresso, le uova in cucina spiaccicate sul fornello, i pomodori che riempiono il lavello e la lattuga enorme che esce dal frigorifero. - Il peg-system: è simile al metodo fonetico ma consente il recupero di sole dieci unità. Per poterlo usare, si deve imparare una filastrocca, originariamente in inglese, che in italiano è stata così tradotta: uno-pruno, due-bue, tre-re, quattro-gatto, cinque-pingue, sei-nei, settevette, otto-dotto, nove-piove, dieci-ceci. Successivamente, si formano delle immagini interattive tra le parole da memorizzare e quelle della mnemotecnica. Ad esempio, riprendendo il primo esempio (fanciullo, libro, latte, aereo), si può immaginare un fanciullo seduto sotto un pruno, un bue con un libro in bocca, un re che beve del latte… 15 COME CONSERVARE E MIGLIORARE LA MEMORIA. Esistono metodi ed esercizi che possono aiutare a mantenere giovane la memoria oppure a compensarne le lacune. Molti usano semplici espedienti per ricordare il nome di qualcuno o altri concetti; chi si sforza di organizzare le informazioni nuove che riceve, le ripete ad alta voce o le associa a qualche immagine visiva, migliora sensibilmente la sua capacità di memoria. L’esercizio può essere costituito da riassunti di letture o di programmi televisivi, mentalmente oppure ad alta voce, almeno una volta al giorno. Un’alternativa è la ripetizione, che ricorda i tempi della scuola, di filastrocche, poesie o storielle. La creazione di collegamenti tra nomi, oggetti o fatti, oppure la trasposizione di immagini, colori o numeri richiedono l’elaborazione del contenuto di una cosa da ricordare e costituiscono un altro metodo diffusamente impiegato per facilitare il ricordo. E’ utile anche aumentare interessi ed attività in modo da esercitare indirettamente e spontaneamente anche la memoria. Se non ci si fida della memoria, è possibile aiutarla ricorrendo ad alcuni ausili (calendari, block-notes o agende, elenchi di articoli da acquistare, etc.). Per chi ha problemi di vista non correggibili, è possibile ricorrere a registratori sui quali incidere i messaggi e gli appuntamenti; esistono oggi apparecchi di piccole dimensioni ed economici. Un problema frequente, soprattutto fra gli anziani, è costituito dalla perdita degli oggetti: chiavi, penne, forbici, utensili. Per ovviare a questo inconveniente è importante cercare di essere organizzati assegnando a ciascun oggetto una collocazione stabile; è utile rendere più visibili i piccoli oggetti che si nascondono facilmente: un nastro rosso legato alle forbici, il cordoncino per assicurare gli occhiali al collo. Un altro consiglio importante consiste nel portare a termine le azioni cominciate per non rischiare di lasciarle in sospeso e rischiare così di dimenticare il gas aperto oppure le luci accese. • La memoria può essere migliorata imparando ad usare l'immaginazione. L'immaginazione ha il potere di formare immagini, attraverso questa si potrà migliorare la registrazione dei ricordi e il loro richiamo. Usare l'immaginazione è necessario per sviluppare la capacità di visualizzare; visualizzazione e immaginazione sono essenziali per una buona memoria. Gli psicologi hanno studiato i processi mentali delle persone dalla memoria straordinaria e hanno trovato che la maggior parte di esse sono dotate di una memoria fotografica capace di riprendere ogni stimolo percepito dal cervello. Questo tipo di memoria l'abbiamo tutti ed è una capacità che ha un ruolo fondamentale nella formazione delle immagini. 16 • La mente è una macchina fotografica; usatela per tradurre in immagini l'esperienza. La memoria visiva o memoria fotografica è la più utile e su di essa è fondata la maggior parte delle tecniche mnemoniche. Anni di ricerche hanno dimostrato che chiunque, a qualsiasi età, può migliorare l’efficienza della memoria visiva, perché tutti abbiamo la capacità potenziale di visualizzare. • Tecniche di associazione: in genere le associazioni ci riportano i ricordi senza nessun sforzo. Le associazioni permettono un più facile richiamo, ricercare specifiche associazioni - somiglianze, differenze, categorie - favorisce sia la registrazione che il richiamo dell'informazione. L'associazione di immagini combina la visualizzazione con elaborati processi intellettivi. L'immaginazione rifinisce il processo e persona lizza i ricordi per un richiamo migliore. IN SINTESI La memoria è la capacità di conservare traccia delle esperienze passate e di rievocarle per poterle utilizzare nel presente e nel futuro. In che modo? Attraverso tre operazioni di base, ciascuna delle quali rappresenta uno stadio dell’elaborazione del ricordo: - la codifica, immettere nella memoria; - l’immagazzinamento, la ritenzione, il mantenere in memoria; - il recupero, riuscire a recuperare i dati dalla memoria. Secondo il modello della memoria di Atkinson e Shiffrin (1968) distinguiamo 3 tipi di memoria: - memoria sensoriale: registri temporanei associati agli organi di senso (udito, vista, tatto, gusto, olfatto), informazione sensoriale non elaborata, grande capacità, non richiede attenzione ma ha una persistenza dell’informazione bassissima (visiva 0,5 sec, uditiva 2 sec); - memoria a breve termine (MBT) o memoria di lavoro: mantiene ed elabora le informazioni durante l’esecuzione di compiti cognitivi, capacità limitata e può mantenere l’informazione solo per brevi periodi di tempo (visuo-spaziale a BT la cui traccia dura circa 2 sec e uditivo-verbale a BT la cui traccia dura da 2 a 20 sec); - memoria a lungo termine: la capacità di ritenere per lunghi periodi di tempo (da alcuni minuti a tutta la vita) le informazioni raccolte; si distingue in memoria episodica (specifici eventi, contiene informazioni spazio-temporali, è organizzata cronologicamente) e memoria semantica (conoscenze astratte, trascende le 17 condizioni spazio-temporali in cui si è formata la traccia, è organizzata in modo tassonomico e associativo). STRUTTURA DELLA MEMORIA SUGGERIMENTI UTILI PER CONSERVARE UNA BUONA MEMORIA 1. Concedersi più tempo, rispetto al passato, per imparare cose nuove; apprendere può richiedere più tempo ed una maggiore concentrazione. 2. Predisporre un ambiente adatto per l'apprendimento: la luce deve essere viva, devono essere eventualmente usati occhiali o apparecchi acustici. Se si è incerti circa le informazioni ricevute, è necessario richiedere che queste vengano ripetute. 3. Non aspettarsi di ricordare fatti o nomi velocemente come nella giovinezza. 4. Proporsi di esercitare la memoria facendo mentalmente o ad alta voce brevi riassunti di letture o di trasmissioni televisive, almeno una volta al giorno. 5. Allenarsi a visualizzare ciò che si legge, si gusta, si odora e anche ciò che si sente (ad esempio se fate una telefonata cercate di visualizzare il viso della persona con la quale parlate; se dovete ricordarvi di un appuntamento cerchiate la data sul foglio). 6. Le amnesie talvolta "nascondono"quello che non si vuoi ricordare o che non interessa. 7. Non esiste alcun farmaco miracoloso per la memoria 18 Il questionario che segue aiuterà a identificare i settori nei quali gravitano i principali problemi di memoria. A questo questionario si dovrà rispondere sia all’inizio che alla fine del laboratorio, una volta completato l'addestramento: probabilmente le risposte non saranno più le stesse e la valutazione positiva dei progressi sarà oltremodo gratificante. COME VI SEMBRA LA VOSTRA MEMORIA IN CIASCUNO DEI SEGUENTI SETTORI ? Buona Media Scarsa a. Memoria in generale 123 456 7 b. Nomi e visi 123 456 7 c. Appuntamenti 123 456 7 d. Dove si mettono le cose, per esempio le chiavi 123 456 7 e. Parole 123 456 7 f. Quello che si è letto 123 456 7 g. Che si stava facendo prima di essere interrotti 123 456 7 h. Che cosa ci dice la gente 123 456 7 i. I luoghi dove si è stati 123 456 7 1. Indicazioni e istruzioni 123 456 7 2. ALLENARE LA MEMORIA: PERCHE’? Allenare la memoria serve a: - Potenziare le capacità sensoriali; 19 - Migliorare le funzioni come attenzione, concentrazione, scrittura, funzioni esecutive di programmazione, esecuzione e giudizio; - Perfezionare le strategie di apprendimento come la visualizzazione, la categorizzazione, il fare associazioni, che di solito si usano spontaneamente in modo inconsapevole; - Migliorare la metamemoria; - Migliorare il tono dell’umore; - Facilitare la socializzazione, l’aggregazione e la comunicazione verbale; - Promuovere benessere e qualità della vita. Memorizzazione CODIFICA Funzioni REGISTRARE Riattivare Percezione e comprensione Esercizi Attenzione Acutezza sensoriale Strutturazione CONSOLIDAMENTO FISSARE organizzazione e immaginazione Tecniche di associazione Linguaggio RITENZIONE Punti di riferimento spaziali EVOCARE RICORDO reclutamento Punti di riferimento temporali Reclutamento associativo LA CODIFICA La registrazione della traccia della memoria richiede acutezza percettiva che viene potenziata da esercizi di stimolazione sensoriale e di attenzione volontaria: 20 1. acutezza visiva, la presentazione di immagini focalizzando l’attenzione sui colori che dovranno poi essere rievocati e successivamente abbinati agli oggetti corrispondenti. 2. acutezza uditiva, l’esposizione dei testi chiedendo di fare attenzione a specifici suoni come ad esempio i dittonghi o specifiche vocali. 3. attenzione volontaria visiva o uditiva, l’abilità di base per la realizzazione dei compiti come ad esempio il ricopiare forme. Nella vita quotidiana ci si può esercitare nel seguente modo: - osservare i colori e le sfumature dei vestiti e dei capelli, degli accessori delle persone che si incontrano nei vari luoghi di frequentazione; - servirsi dei colori tipici degli oggetti per facilitare il ricordo delle informazioni per noi importanti; - allenarsi ad ascoltare le parole delle canzoni, i rumori dei luoghi affollati; - leggere a voce alta cercando di individuare le vocali, i nomi dei colori o i numeri; - esercitare il gusto, l’odorato e il tatto come ancore dei ricordi. IL CONSOLIDAMENTO E’ il momento in cui noi fissiamo la traccia del ricordo e richiede capacità di organizzazione del materiale e capacità di immaginazione. Queste capacità si possono potenziare con i seguenti esercizi: 1. strutturazione, esercizi di classificazione in base a un denominatore comune; 2. associazioni, esercizi per imparare a costruire associazioni logiche e non tra oggetti e parole; 3. rappresentazioni mentali, cioè la capacità di creare mentalmente immagini di ciò che percepiamo. Nella vita quotidiana ci si può esercitare nel seguente modo: - osservare con attenzione gli ambienti che si visitano o i percorsi abituali cercando poi di riprodurli nella mente; - allenarsi ad analizzare immagini reali o rappresentate come foto, quadri, disegni e a riprodurle mentalmente, LA RITENZIONE 21 E’ l’evocazione del materiale ritenuto nella memoria e avviene attraverso attività di reclutamento spaziale, temporale e associativo. Queste abilità si possono potenziare con i seguenti esercizi: 1. memoria spaziale, esercizi di posizionamento di pedine su griglie, riproduzione di forme geometriche, puzzle; 2. riferimento temporale, esercizi di rievocazione delle azioni svolte in successione secondo un ordine a ritroso; 3. reclutamento associativo, esercizi di evocazione di oggetti appartenenti a una data categoria. Nella vita quotidiana ci si può esercitare cercando di eseguire le mansioni abituali in modo meno automatico e con maggiore presa di coscienza: - cosa e come faccio una determinata cosa? - In che ordine cronologico la svolgo? 22 3. GLI ESERCIZI LE LISTE Spiegazione dell’esercizio: osserva con attenzione la lista di immagini proposta. Trascorsi 5 minuti e dopo aver associato il corretto nome ad ogni immagine, gira pagina e rispondi alle domande che ti vengono richieste. 23 DOMANDE: 1. A quale categoria appartengono le immagini che hai appena osservato? Metti una croce sul punto che identifica la risposta esatta. □ □ □ □ Frutta Verdura Legumi Frutta estiva 2. Quante immagini hai osservato? Metti una croce sul punto che identifica la risposta esatta. □ □ □ □ 7 9 11 12 3. Qual è il colore delle immagini predominante? Metti una croce sul punto che identifica la risposta esatta. □ Rosso □ Giallo □ Verde 4. Elenca i giusti nomi delle immagini appena viste: 24 Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………..……….. Spiegazione dell’esercizio: osserva con attenzione la lista di immagini proposta. Trascorsi 5 minuti e dopo aver associato il corretto nome ad ogni immagine, gira pagina e rispondi alle domande che ti vengono richieste. 25 Adesso riporta nella tabella qui sotto il maggior numero di oggetti che ricordi . 26 Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………………..…….. GLI INDOVINELLI Servono a mantenere e/o sviluppare le abilità logiche e a potenziare l’attenzione. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca il giusto ordine delle caselle per decifrare il testo dell’indovinello e fornisci le risposte richieste sotto. o e fa m aura. e il lamp Preced 27 olta p Testo dell’indovinello: …………………………………………………………..………………………… Soluzione: ……………………………………………………………………………………………………... Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………..……….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca il giusto ordine delle caselle per decifrare il testo dell’indovinello e fornisci le risposte richieste sotto. rbid E’ mo esco. a nel p 28 ane fr Testo dell’indovinello: …………………………………………………………..………………………… Soluzione: ……………………………………………………………………………………………………... Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………..……….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca il giusto ordine delle caselle per decifrare il testo dell’indovinello e fornisci le risposte richieste sotto. riva gli alberi quando ar 29 l’autunno. Cadono da Testo dell’indovinello: ……………………………………………………..……………………………… Soluzione: ……………………………………………………………………………………………………... Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………………….. PAROLE INTRUSE Serve a migliorare la conoscenza delle parole SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: otto delle nove parole che seguono contengono al loro interno un’altra parola, secondo l’ordine delle lettere. Scopri la parola intrusa della lista, cioè quella che non contiene al suo interno un’altra parola. FUTILE MOLLICA CATENE GOVERNATI 30 QUADERNETTO PANDORO COLORATO ALAMBICCO PALERMO Parola intrusa: …………………………………………………………………………..…………………… Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: otto delle nove parole che seguono contengono al loro interno un’altra parola, secondo l’ordine delle lettere. Scopri la parola intrusa della lista, quella che non contiene al suo interno un’altra parola. CHINOTTO LUCIGNOLO GRAVISSIMO PALOMBARO VASELLAME MEGATTERA CASELLA TASCA BAMBINO 31 Parola intrusa: ……………………………………………………………..………………………………… Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: otto delle nove parole che seguono contengono al loro interno un’altra parola, secondo l’ordine delle lettere. Scopri la parola intrusa della lista, quella che non contiene al suo interno un’altra parola. CANESTRO MULINO RAPIMENTO SUDATO LUCCIOLE SERBATOIO GIULLARE RITMO BASTIONI 32 Parola intrusa: ……………………………………………………………..………………………………… Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..…………….. LISTE DI PAROLE Serve per migliorare le funzioni cognitive correlate alla memoria come l’attenzione e la scrittura SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: nella lista proposta, tutte le parole contengono altre parole. Cerca di scoprire la parola nascosta all’interno di ogni parola senza mescolare l’ordine delle lettere. E’ possibile anche che ci siano più parole nascoste all’interno della stessa parola. PAROLE NASCOSTE PAROLE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. NUVOLA FRANCOFORTE RINOCERONTE PRECIPITOSA RICCIOLO PRECIPITOSA ARRANCARE GIRAMONDO ANTARTIDE 33 10. ALAMBICCO 11. CHINOTTO 12.RUGIADA 13. SOPRATTUTTO 14. CORAGGIOSA 15. IPERATTIVO Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: nella lista proposta, tutte le parole contengono altre parole. Cerca di scoprire la parola nascosta all’interno di ogni parola senza mescolare l’ordine delle lettere. E’ possibile anche che ci siano più parole nascoste all’interno della stessa parola. PAROLE 1. PASSANTE 2. INFERRIATA 3. APPRENDISTATO 4. CLASSIFICA 5. CVILIZZAZIONE 6. GIGANTESCO 7. DIFETTOSO 8. ESTRATTO 9. FORMAGGIO 10. GENUFLESSIONE 11. GENETICA 12. INCHIOSTRO 13. ORDINAZIONE 14. INFIAMMARE 15. SBRICIOLARE PAROLE NASCOSTE 34 Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………………..…….. PAROLE INCATENATE Servono a potenziare le abilità di ragionamento e associazione SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: inserisci le parole elencate sotto considerando che la sillaba iniziale sia la stessa della sillaba finale della parola precedente. Scoprirai che una parola della lista resterà esclusa. 35 VINO ....................... ....................... …………....... …………....... Parole da inserire: STRANI, GIOSTRA, NOLEGGIO, DAVI, STRADA. Parola esclusa: …………………………………………………………………………………………… Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..……….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: inserisci le parole elencate sotto considerando che la sillaba iniziale sia la stessa della sillaba finale della parola precedente. Scoprirai che una parola della lista resterà esclusa. 36 CESTO ....................... ....................... …………....... …………....... Parole da inserire: MONTE, ROCCA, TESORO, STORMO, ROCCE. Parola esclusa: …………………………………………………….………………………………………… Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………………..…….. I NOMI Serve a migliorare la fluenza verbale e semantica e a potenziare la capacità di concentrazione 37 SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca di fornire 15 nomi di cose che inizino con la lettera S e 15 nomi di animali la cui lettera iniziale sia C o T. NOMI DI ANIMALI NOMI DI COSE Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………………..….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca di fornire 15 nomi di cose che inizino con la lettera B e 15 nomi di persona la cui lettera iniziale sia G o D. 38 NOMI DI PERSONA NOMI DI COSE Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..…………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: cerca di fornire 15 nomi di cose che inizino con la lettera P e 15 nomi di animali la cui lettera iniziale sia L o R. 39 NOMI DI ANIMALI NOMI DI COSE Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………..……………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: Cerca di fornire 15 nomi di piante e 15 nomi di fiori. 40 NOMI DI FIORI NOMI DI PIANTE Data di esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………………….. LISTE DI PAROLE Servono ad esercitare la memoria istantanea, a potenziare l’attenzione e a utilizzare le tecniche di associazione. 41 SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente le parole per 5 minuti, cercando di ricordarne il maggior numero possibile applicando le tecniche di associazione. Passati i 5 minuti, gira il foglio e riscrivi tutte le parole che ricordi. Suggerimento: cerca di applicare una tecnica per poterti ricordare le parole. Ad esempio: memorizza le parole in base alla lettera iniziale, oppure in base ad una loro caratteristica comune. MARGHERITA FALCE FIORE ZAPPA SEGA LEGNAME MARTELLO ALBERO ERBA PETALO Consiglio: cerca di applicare la massima concentrazione possibile, senza distrarti e senza pensare ad altro! Ora cerca di scrivere le parole che ricordi. Resisti dalla tentazione di andare a rileggere la lista che hai studiato poco fa! Non spaventarti se non ricordi alcune parole. Scrivi prima tutte quelle che ricordi, senza fermarti. Poi chiudi gli occhi, rilassati, fai un respiro profondo e concentrati. 42 Lista da completare: Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..…………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente le parole per 5 minuti, cercando di ricordarne il maggior numero possibile applicando le tecniche di associazione. Passati i 5 minuti, gira il foglio e riscrivi tutte le parole che ricordi. Suggerimento: cerca di applicare una tecnica per poterti ricordare le parole. Ad esempio: memorizza le parole in base alla lettera iniziale, oppure in base ad una loro caratteristica comune. 43 Lista da ricordare: TETTO COSTA CALCIO CARTA FINESTRA LETTO SEDIA CONTO CESTO MURO Consiglio: cerca di applicare la massima concentrazione possibile, senza distrarti e senza pensare ad altro! Ora cerca di scrivere le parole che ricordi. Resisti dalla tentazione di andare a rileggere la lista che hai studiato poco fa! Non spaventarti se non ricordi alcune parole. Scrivi prima tutte quelle che ricordi, senza fermarti. Poi chiudi gli occhi, rilassati, fai un respiro profondo e concentrati. Lista da completare: 44 Data d’esecuzione dell’esercizio: …………………………………………………………..……….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente i numeri della lista riportata sotto per 5 minuti, cercando di ricordarne il maggior numero possibile applicando le tecniche di associazione. Passati i 5 minuti, gira il foglio e riscrivi tutti i numeri che ricordi. Suggerimento: come per l’esercizio della pagina precedente, cerca di applicare una tecnica per poterti ricordare i numeri. Ad esempio: memorizza i numeri in 45 base ad una data di compleanno che ricordi bene, oppure in base alla targa della tua automobile, oppure in base alle date di festività importanti. Lista da ricordare: 12 24 48 1000 1001 2244 12345 2010 7117 3366 Ora cerca di scrivere tutti i numeri che ricordi. Resisti dalla tentazione di andare a rileggere la lista che hai studiato poco fa! Non spaventarti se non ricordi qualche numero. Scrivi prima tutti quelli che ricordi, senza fermarti. Poi chiudi gli occhi, rilassati, fai un respiro profondo e concentrati. 46 Lista da completare: Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………..………………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente i numeri della lista riportata sotto per 5 minuti, cercando di ricordarne il maggior numero possibile applicando le tecniche di associazione. Passati i 5 minuti, gira il foglio e riscrivi tutti i numeri che ricordi. Suggerimento: come per l’esercizio della pagina precedente, cerca di applicare una tecnica per poterti ricordare i numeri. Ad esempio: memorizza i numeri in 47 base ad una data di compleanno che ricordi bene, oppure in base alla targa della tua automobile, oppure in base alle date di festività importanti. Lista da ricordare: 0110 4422 66 4386 1133 223344 1508 54321 6768 8990 Ora cerca di scrivere tutti i numeri che ricordi. Resisti dalla tentazione di andare a rileggere la lista che hai studiato poco fa! Non spaventarti se non ricordi qualche numero. Scrivi prima tutti quelli che ricordi, senza fermarti. Poi chiudi gli occhi, rilassati, fai un respiro profondo e concentrati. 48 Lista da completare: Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………………..…….. I PROVERBI Servono ad esercitare la memoria a lungo termine e a mantenere vivo il ricordo dei detti popolari SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: Completa il proverbio proposto. Considera che molto spesso i detti popolari e i proverbi sono in rima; è quindi facile che tornino in mente subito se ci si pensa un po’! 49 Proverbi da completare: 1. Anno nuovo……………………………………………………………………………………….…. 2. Batti il ferro ……………………………………………………….………………………………….. 3. Buon sangue………………………………………………….……………………………………. 4. Campa cavallo……………………………………………………………………………………….. 5. Ne uccide più la gola……………………………………………….…………………………… 6. Non c'è il due………………………………………………………..……………………………… 7. Ogni lasciata………………………………………………………..………………………………. 8. Ognuno è fabbro …………………………………………..……………………………………... 9. Una mela al giorno ……………………………………………..………………………………... 10. Una rondine …………………………………………………….…………………………………. Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………..………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: Completa il proverbio proposto. Considera che molto spesso i detti popolari e i proverbi sono in rima; è quindi facile che tornino in mente subito se ci si pensa un po’! Proverbi da completare: 50 1. Il sole del mattino…………………………………………………………………………………. 2. Tanto la gatta va al lardo……………………………………..……………………………….. 3. Non dire quattro …………………………………………………………………………………... 4. Cielo a pecorelle …………………………………………………………………………………... 5. Rosso di sera ………………………………………………………….……………………………. 6. Chi troppo in alto sale, ………………………………………….………………………………. 7. Una rondine …………………………………………..…………………………………………….. 8. Non cade foglia ………………………………………………………………………………….... 9. Marzo pazzerello, …………………………………………………………………………………. 10. Chi fa da sé ……………………………………………….……………………………………….. Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..…………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: abbina le immagini dei Papi con i loro nomi e il loro periodo di papato. Elenco delle immagini: Immagine 1 Immagine 2 Immagine 3 51 Immagine 4 Immagine 5 Immagine 6 Immagine 7 Immagine 8 Elenco dei nomi dei Papi con le rispettive date di papato: • Benedetto XVI: 2005• Pio XI: 1922-1939 • Paolo VI: 1963-1978 • Giovanni XXIII: 1958-1963 • Pio XII: 1939-1958 • Pio X: 1903-1914 • Giovanni Paolo II: 1978-2005 • Giovanni Paolo I (Papa Luciani): 26/08/1978-28/09/1978 Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………..………………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: abbina le immagini dei monumenti con i loro nomi e il luogo in cui si trovano. Elenco delle immagini: Immagine 1 Immagine 2 Immagine 3 52 Immagine 4 Immagine 5 Immagine 6 Immagine 7 Immagine 8 Elenco dei nomi dei monumenti con i rispettivi luoghi di appartenenza: • • • • • • • • Piazza Rossa, Mosca Torre Eiffel, Parigi Muraglia cinese, Cina Golden Gate, San Francisco Piramidi di Giza, Egitto Colosseo, Roma Arco d’Augusto, Rimini Arco di Trionfo, Parigi Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: abbina le immagini dei personaggi con i loro nomi. Elenco delle immagini: Immagine 1 Immagine 2 Immagine 3 53 Immagine 4 Immagine 5 Immagine 6 Immagine 7 Immagine 8 Elenco dei nomi dei personaggi: • • • • • • • • Adolf Hitler Stalin Mussolini Pinocet Che Guevara Josip Broz Tito Ceausescu Francisco Franco Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………….…………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: osserva attentamente la fotografia proposta relativa ad una stagione e cerca di descriverne le sue caratteristiche, con particolare attenzione a ciò che suscita in te. 54 …………………………………………………………………………………………..…………………………… ……………..………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………….…………………………………….………………… ……………………………………….………………………………………………………….…………………… ……………….………………………………………………………………………………..……………….…… …………………………………………………………………………………….………….……………………… ……………………………………………………….………………………………………………….…………… …………………………………….…………………………………………………………….…………………… ………….………………………………………………………………………………………….………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… ….…………………………………………………………………………….……………………….…………… ………………………………………………………………………………………………………………….…… ………………………………………………………………………………………………………………….…… ….…………………………………………………………………………….………………..…………………… ………………………………………………………………………………………………………………….…… Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………..…………………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: osserva attentamente la fotografia proposta relativa ad una stagione e cerca di descriverne le sue caratteristiche, con particolare attenzione a ciò che suscita in te. 55 …………………………………………………………………………………………..………………………… …………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………….………………………………………………………………………….… ………………….………………………………………………………………………………………….……… ……………….…………………………………………………………………….……………………………… ……….………………………………………………….………………………………………………………… ………….…………………….…………………………………………………………………………………… …….………………………………………………………………………………………….…………………… ………….………………………………………………………….……………………………………………… ………………………………………………………………………..…………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………..……………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………………………. LE DOMANDE Servono a mantenere la consapevolezza del mondo circostante attraverso la lettura in generale, la partecipazione attiva alla vita sociale e l’attenzione prestata ai mezzi di comunicazione di massa; 56 SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: rispondi alle domande proposte. 1. Elenca, nel giusto ordine, tutte le lettere dell’alfabeto. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 2. Elenca almeno cinque città presenti in Emilia Romagna. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 3. In quale Stato si trova la città di Pechino? ………………………………………………………………………………………………………………… 4. A quanti metri sorge la Repubblica di San Marino? ……………………………………………………………………………………………………………….… 5. Quanti abitanti ci sono all’incirca a San Marino? ………………………………………………………………………………………………………………… Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………..………….……………. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: rispondi alle domande proposte. 1. Elenca almeno 5 paesi situati nel riminese. 57 ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 2. Da quanti membri è composto il Consiglio Grande e Generale? …………………………………………………………………………….…………………………………… 3. Elenca almeno 5 importanti monumenti italiani, di valore storico o artistico. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 4. Perché il 3 settembre è un giorno così importante per San Marino? ……………………………………………………………………………….………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………. 5. Qual è la figura istituzionale più importante in Italia? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… Data d’esecuzione dell’ esercizio:…………………………………………..……………………..... LA RITENZIONE Serve a potenziare la comprensione e l’attenzione esercitando la memoria istantanea SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: leggi attentamente il brano riportato sotto per circa 10 minuti cercando di memorizzarlo bene. Trascorso il tempo, gira pagina e rispondi a quanto ti viene richiesto. 58 Laura: una ragazza davvero impegnata! Laura abita a Bologna e, come tutti i lunedì pomeriggio, va a scuola di musica in via Mazzini 12. La sua mamma, Clara, è una grande appassionata di Mozart ed è veramente molto felice che la figlia studi musica. A Laura, come al suo papà Mauro, piace molto lo sport e la sua settimana è sempre ricca di impegni: il lunedì mattina gioca a tennis con Luca, il suo amico d’infanzia; il martedì va al campo di atletica ad allenarsi per il salto in lungo; il mercoledì pomeriggio va in piscina; il venerdì va al corso di canoa, mentre il sabato e la domenica sono dedicati allo sci. Laura è decisamente una ragazza sportiva! Rispondi alle 10 domande riportate sotto mettendo una crocetta sulla risposta giusta. 1. Quale autore piace molto alla mamma? • Bach • Verdi 59 • Beethoven • Mozart 2. Come si chiama la mamma di Laura? • Clara • Anna • Paola • Sara 3. Come si chiama l’amico d’infanzia di Laura? • Luca • Paolo • Marco • Mauro 4. Qual è l’indirizzo della scuola di musica? • Roma, via Bologna • Bologna, via Mazzini • Torino, via Roma • Milano, via Garibaldi 5. In quale giorno Laura non ha impegni? • Giovedì • Lunedì • Venerdì • Sabato 6. Quale sport, tra quelli elencati sotto, non pratica Laura? • Sci • Canoa • Salto in alto • Nuoto 7. Quando gioca a tennis Laura? • Lunedì mattina • Giovedì mattina • Martedì pomeriggio • Venerdì pomeriggio 60 8. Come si chiama il papà di Laura? • Luca • Antonio • Paolo • Mauro 9. Quando va in piscina Laura? • Giovedì pomeriggio • Mercoledì pomeriggio • Venerdì mattina • Lunedì mattina 10. • • • • In quale giorno Laura va a scuola di musica? Martedì mattina Lunedì pomeriggio Lunedì mattina Martedì pomeriggio Data d’esecuzione dell’esercizio: ………………………………………………………………..….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: rispondi alle domande di logica richieste mettendo una crocetta sulla risposta esatta. 1. In questa serie quale numero viene subito dopo? 18-24-21-27-24-30 • 31 61 • 32 • 36 • 35 2. In questa serie quale numero viene subito dopo? 66-63-57-45 • • • • 21 42 25 33 3. Quanti animali ha portato Mosè sull’arca, più o meno di 10.000? • • • • Errata domanda Meno 10.000 Più 4. Una mano quante dita ha? E due mani? E 10 mani? • • • • 5-20-40 5-10-50 4-8-40 10-20-100 5. In questa serie quale numero viene subito dopo? 2-9-6-7-18-5 • • • • 10 59 54 19 6. In questa serie quale numero viene subito dopo? 65-68-72-77-83 • • • • 86 90 89 92 62 7. Quanti mesi hanno 28 giorni sapendo che sono tutti di 30 o 31? • Tre • Nessuno • Uno 8. In questa serie quale numero o lettera viene subito dopo? 2 A 9 B 6 C 13 D • • • • 8 E F 10 9. Quante lettere vengono dopo la K ma prima della R e dopo la T nella serie: AABKMNDTTVCRRPL? • • • • 4 6 2 8 10. Entri in una stanza buia e non esiste elettricità. Hai un fiammifero e nella stanza ci sono una candela, una cucina a gas e una lampada a petrolio. Cosa accendi per prima? • • • • Altro Cucina a gas Lampada La candela Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..…………….. SPIEGAZIONE DELL’ESERCIZIO: rispondi alle domande di logica richieste. 1. Utilizzando 15 matite realizziamo 6 quadrati, come in figura (5 di una matita per lato, e 1 di due matite per lato). Togliendo 3 matite è possibile fare scomparire interamente 3 dei 6 quadrati. Come? 63 2. Un uccello si differenzia da qualsiasi altro animale perché: • • • • Ha il becco, Ha le piume, Depone le uova, Fa le uova. 3. Quante volte tra mezzogiorno e mezzanotte le lancette dell’orologio sono sovrapposte? • • • • 10 11 12 13 4. Più ne perdi, più ne hai. Di che cosa si tratta? • • • • Energia Fortuna Sonno Soldi 5. Risolvi la seguente sequenza, trovando le lettere mancanti al posto dei punti interrogativi. GF?A?GLASOND 6. Se la prima ruota a sinistra ruota in senso orario, in che senso ruoterà l’ultima ruota a destra? 64 • Senso orario • Senso antiorario 7. In tasca ho due monete americane la cui somma è 30 centesimi. Una non è da 5 centesimi. Le monete correnti sono da 1, 5, 10 e 25 centesimi. Che monete ho in tasca? 8. Quale numero va inserito, secondo logica, nella casella con il punto interrogativo per completare la serie dei cinque domino? 23 8 12 27 31 16 20 35 ? 24 9. Siano dati 9 punti posizionati come da figura: 4 nei vertici di un quadrato, 4 nel centro dei lati e 1 al centro della figura. Cerca di unirli tutti con 4 tratti, senza mai staccare la penna dal foglio. 10. Quanto fa 1 Kg di uva più 1 Kg di pesche? • 2 Kg di pesche • 2 Kg di uva • 2 Kg di frutta Data d’esecuzione dell’esercizio: ……………………………………………………..…………….. VISUALIZZA Serve per migliorare la concentrazione e la memoria a breve termine 65 ESERCIZIO: osserva attentamente la piramide alimentare qui sotto per cinque minuti, cercando di mettere a fuoco tutti gli alimenti presenti….poi gira pagina Inserisci gli alimenti sotto riportati nella giusta posizione, sulle righe riportate ai margini della piramide. 66 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Lista degli alimenti: pane pasta verdure cereali olio extra-vergine carne frutta formaggi pesce tuberi riso latte uova data di esecuzione:……………………………………………………..………………………………….. 4. IL DIARIO DI BORDO Serve per registrare gli esercizi, i progressi, le proprie esperienze, le cose da ricordare. 67 68 69 70 71 72 Vi riproponiamo alla fine degli esercizi lo stesso questionario di autovalutazione che vi avevamo dato all’inizio del percorso 73 COME VI SEMBRA LA VOSTRA MEMORIA IN CIASCUNO DEI SEGUENTI SETTORI ? Buona Media Scarsa a. Memoria in generale 123 456 7 b. Nomi e visi 123 456 7 c. Appuntamenti 123 456 7 d. Dove si mettono le cose, per esempio le chiavi 123 456 7 e. Parole 123 456 7 f. Quello che si è letto 123 456 7 g. Che si stava facendo prima di essere interrotti 123 456 7 h. Che cosa ci dice la gente 123 456 7 i. I luoghi dove si è stati 123 456 7 1. Indicazioni e istruzioni 123 456 7 74