1 La Memoria e l`Età L`importanza dei Ricordi

Azienda Sanitaria Locale
di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e
Nichelino
Distretto Socio-Sanitario ASL To5 di Carmagnola
S.C. Geriatria ASL To5
La Memoria e l’Età
L’importanza dei Ricordi
A cura del dr. Guido Barberis Geriatra
La memoria è la capacità di conservare una grande quantità di informazioni e di poterle recuperare
quando ci servono. Per questo motivo è considerata una delle più importanti funzioni della nostra
mente.
La possibilità di ricordare volti, luoghi, cose ed esperienze della vita, influenza le nostre azioni,
condiziona le nostre scelte, facilita la soluzione dei problemi quotidiani, migliora la qualità del
lavoro e delle relazioni, e mette solide basi per la creatività e l’operatività futura.
Citando una frase dal libro “ La memoria degli anziani” (ed. Erickson), si può affermare che “ La
Memoria oltre ad entrare come componente principale nei processi di apprendimento, conserva
l’aspetto emotivo della nostra esperienza e la sua connotazione sociale, costituendo perciò un
aspetto essenziale dell’identità personale e insieme di quella collettiva”contribuendo alla
costruzione della “memoria storica”.
Conservare la memoria vuol dire infatti mantenere a lungo la consapevolezza di sé, del proprio
ruolo, della propria autobiografia, consentendoci di vivere con gli altri e di essere riconosciuti
all’interno di una comunità o di un gruppo.
Perdere gravemente la memoria (come succede nelle demenze) significa progressivamente perdere
la propria identità nei rapporti familiari e lavorativi, diventando dipendenti, non più autonomi nelle
azioni della vita e bisognosi di tutela e protezione.
Ma non tutti i problemi di Memoria sono sintomo di Demenza, e gli esperti ci dicono che
l’eccellenza della memoria non è prerogativa dei giovani, e il calo della memoria non è inevitabile
nell’invecchiamento, piuttosto si modificano i processi di rievocazione dei ricordi e di
apprendimento.
Se i giovani infatti hanno più facilità a spostare e focalizzare l’attenzione e ad apprendere fatti
nuovi, gli anziani hanno possibilità di apprendere ugualmente facendo riferimento alla mole di
ricordi ed esperienze passate, consolidate dal tempo e dalle emozioni, colmando spesso in modo
comunque molto efficace la minor efficienza della memoria rispetto ai giovani.
Infatti a tutti capita di dimenticare dove abbiamo messo le chiavi, o la macchina o un
appuntamento.
Oltre i 45-50 anni e soprattutto oltre i 60 anni, ci vuole un po’ più di tempo per riportare i ricordi
alla mente (tipiche amnesie ”sulla punta della lingua”). Questi mutamenti sono piccoli fastidi che
dipendono da una efficienza un po’ ridotta di alcune aree cervello (affaticamento), ma anche dalla
diminuzione, frequente con l’età, della efficienza di organi di senso come la vista e l’udito che sono
i principali canali per immagazzinare i ricordi.
La Memoria è condizionata da sconvolgimenti emotivi (stress, traumi, depressione) e spesso
anche dall’uso di farmaci, che riducono la nostra attenzione e concentrazione nel fissare un ricordo.
Esiste poi il fenomeno dell’Ingorgo di Informazioni, che ci impediscono di memorizzare un
ricordo se siamo impegnati a ricordarne un’altro. Non ci concediamo abbastanza tempo per ”
Ricordare Bene “ le cose, abbiamo spesso troppa fretta e corriamo il rischio di creare anche dei
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Falsi Ricordi. La disinformazione, la iperinformazione e la pressione sociale a cui siamo sottoposti
facilitano questo fenomeno. Nel cervello certe aree stimolate per eventi fantastici, finiscono per
essere vissuti come reali.
In conclusione, quando ci accorgiamo di avere qualche problema di memoria, o
qualche piccola amnesia, non entriamo subito in crisi ma cerchiamo di mettere un pò
di ordine nella nostra mente, perché il cervello ci sta avvisando che fa fatica a
trattenere tutte le informazioni che gli stiamo proponendo. In un certo senso cerca di
proteggerci.
Bisogna avere cura del cervello, mantenendolo in efficienza ma senza sovraccaricarlo, in modo da
favorire la sua plasticità, cioè la sua capacità di rigenerazione. Naturalmente se i disturbi
persistono o peggiorano consulterete il vostro medico a per fare qualche indagine in più.
Utile è l’Allenamento della Memoria ad es. attraverso Memory training o Palestre Cognitive,
luoghi in cui si impara a conservare la memoria.
PRESTO NE AVREMO UNA A CARMAGNOLA PER GIOVANI E MENO GIOVANI.
Decalogo
Come mantenere in efficienza e migliorare la memoria
1) Non esistono farmaci miracolosi per la memoria, si può però affermare che la memoria
perde forza se non la si tiene allenata.
2) Concedersi più tempo per imparare cose nuove. Cercare il rilassamento per rieducare
l’Attenzione e la Concentrazione.
3) Usare meglio i sensi per migliorare l’attenzione. Ascoltare, odorare, guardare, toccare. La
musica stimola il cervello, e suonare uno strumento attiva le capacità cognitive complesse.
4) Abbinare al ricordo delle immagini o luoghi familiari che ci aiutino a rievocarlo. La
memoria dipende molto dai collegamenti. Ricordiamo meglio un volto se associamo
immagini o luoghi che ce lo rendono più familiare.
5) Non pretendere di ricordare posti o nomi immediatamente come da giovani, altrimenti
insorgerà un’ansia inutile e dannosa che accentua l’amnesia. A volte le amnesie nascondono
ciò che non si vuole ricordare o che non interessa.
6) Fare un Nodo al fazzoletto, metodo antico, è sempre utile quando il ricordo è unico e
importante.
7) Coltivare interesse per gli avvenimenti quotidiani (giornale, riviste, TV, internet),
commentando i fatti con familiari e amici.
8) Il contesto affettivo e ambientale migliora la rievocazione. E’ più facile ricordare un fatto
se ci si trova in un contesto analogo a quando è successo il fatto o con la stessa
partecipazione emotiva.
9) Ripetere e scrivere le notizie e le informazioni aiuta a consolidare i ricordi. Utilizzare i
giochi per la memoria come i cruciverba ect. Tenere un diario, Fare rime o usare sigle o
simboli.
10) Dormire bene. Il Sonno favorisce la memorizzazione. L’elaborazione di un ricordo a lungo
termine necessita di tempo, e nel sonno il ricordo è protetto dalle interferenze esterne.
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