INDICAZIONI PER LA CORRETTA PRESCRIZIONE DI ALCUNE PRESTAZIONI AMBULATORIALI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI RADIOGRAFIA COMPLETA DELLA COLONNA E’ necessario che il medico prescrittore richieda “Rx colonna in toto” nei casi in cui il quesito diagnostico sia scoliosi, cifosi, cifoscoliosi e similari tipiche dell’età giovanile; per altre condizioni, ed in particolare per le forme degenerative articolari, risulta plausibile la prescrizione dei tre segmenti distinti: • radiografia della colonna cervicale • radiografia della colonna toracica/dorsale • radiografia della colonna lombosacrale Le Linee guida regionali infatti specificano che le prescrizioni generiche “ Radiografia della colonna” o “Radiografia del rachide” devono intendersi come richieste di “Radiografia completa della colonna e del bacino sotto carico” vale a dire esame radiografico in due proiezioni eseguito in ortostatismo, esame che non consente di esprimere valutazioni sulla struttura ossea e sulle condizioni articolari, e pertanto si ritiene indicato nei casi sopramenzionati. RX RACHIDE CERVICALE E’ necessario che il medico prescrittore formuli dettagliatamente il quesito clinico per orientare correttamente lo specialista nell’esecuzione dell’indagine mentre non è tenuto ad indicare sulla prescrizione numero e/o tipo di prioiezioni . Infatti le Linee Guida Regionali specificano che la scelta del numero di proiezioni e/o radiogrammi utili a perseguire il risultato diagnostico atteso, compete al radiologo e la tariffa corrisposta alla struttura remunera la prestazione indipendentemente dal numero di radiogrammi o proiezioni effettivamente eseguiti. ESAMI RADIOLOGICI COMPARATI E’ necessario che in tutti i casi in cui vi sia la possibilità di comparazione (es. radiografia del polso ds/sn), il medico prescrittore espliciti la mono o bilateralità dell’indagine. Nei casi in cui tale indicazione non è presente, si ritiene plausibile l’esecuzione di esami comparati solo in talune situazioni attinenti la patologia ortopedica e traumatologica, specie in età pediatrica (M. di Osgood Schlatter, osteocondrosi, valgismi e similari). RADIOGRAFIA DELLO SCHELETRO IN TOTO E’ indicata la prescrizione di “radiografia scheletro in toto“ nei casi in cui si indaghi una patologia sistemica dello scheletro: ad esempio malattie neoplastiche degli stipiti cellulari del midollo osseo (mielopatie, mieloma, plasmocitoma), collagenopatie e malattie ematologiche ereditarie o acquisite. In tutti gli altri casi è opportuno che lo studio dell’apparato scheletrico sia mirato a singoli segmenti definiti che possano essere elettivamente coinvolti dalla patologia degenerativa, neoplastica o metabolica. L’utilizzo di studi estensivi e ripetuti non trova inoltre indicazione per la ricerca delle localizzazioni secondarie o di alterazioni dell’osso (IRC in trattamento dialitico) per le quali sono da preferire la scintigrafia ossea o studi elettivi su segmenti più frequentemente e precocemente interessati. ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO E’ necessario che il medico prescrittore prescriva l’indagine “ecografia dell’addome completo” tutte le volte in cui si richieda lo studio completo dell’addome o di apparati anatomicamente collocati sia nel settore addominale superiore che inferiore (es. apparato urinario). Deve invece prescrivere distintamente. l’ecografia dell’addome superiore o l’ecografia dell’addome inferiore per lo studio specifico degli organi collocati in uno dei due segmenti: • Eco Addome Superiore: per lo studio di fegato e vie biliari, pancreas, milza, reni e surreni, retroperitoneo; • Eco Addome Inferiore per lo studio di ureteri, vescica, pelvi maschile o femminile. Allegato al numero di Assistenza Primaria – novembre 2004 Pagina 1 di 2 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ADDOME COMPLETO E’ necessario che il medico prescrittore si attenga a quanto già detto a proposito dell’ecografia dell’addome completo con le seguenti determinazioni: • TC addome superiore: per lo studio di fegato e vie biliari, pancreas, milza, reni e surreni, retroperitoneo, stomaco, duodeno, tenue, grandi vasi addominali; • TC addome inferiore: per lo studio di pelvi, colon e retto, vescica, utero e annessi o prostata. ECOGRAFIA PELVICA - ECOCOLORDOPPLER ADDOME INFERIORE L’indagine “ecografia pelvica” non è inclusa nel nomenclatore tariffario e può essere prescritta come “ecografia dell’addome inferiore”. Qualora venga richiesta per diagnosi ostetrico-ginecologiche può essere richiesta come “eco(color)doppler addome inferiore,” esame che comprende lo studio della vescica e pelvi, con flussimetria doppler ed afferisce sia alla disciplina radiologica che ostetrico ginecologica (vedi allegato 3 al nomenclatore). In linea generale, si ricorda il Decreto Legislativo 230/95, “Protezione dei pazienti e criteri e modalità di impiego delle radiazioni in campo medico”, al capo IX, sezione II, art.111 prevede che ”il medico radiologo ha la responsabilità nel valutare la motivazione delle richieste di esame e nello scegliere tecniche sostitutive, ove possibile, o metodologie idonee per evitare esami superflui”. Richiamata dunque la Responsabilità dei medici radiologi nei confronti della tutela del paziente , è evidente che mentre è diretta responsabilità di detto specialista la scelta dei mezzi diagnostici appropriati - che potrà essere o non essere conforme alle richieste del curante -, compete a quest’ultimo la responsabilità di orientare tale scelta tecnica attraverso l’indicazione, più dettagliata possibile, del sospetto clinico o del sintomo. Tale enunciato viene preso in considerazione in quanto può determinare in taluni casi la modifica o la diversa rappresentazione della prescrizione medica. LABORATORIO ANALISI Si rimandano alle “Linee Guida Regionali per la corretta applicazione del tariffario” le regole generali di corretta prescrizione per le prestazioni di diagnostica di laboratorio; in particolare qui si rammenta che per talune richieste generiche è possibile eseguire, direttamente da parte dello specialista di laboratorio, prestazioni non espressamente specificate nella prescrizione, ma necessarie per l’esecuzione dell’esame richiesto o per il corretto completamento dell’iter diagnostico (es.: richiesta generica “tampone uretrale”: esecuzione di ricerca microscopica, esame colturale, eventuali identificazione ed antibiogramma.). In tali casi la partecipazione alla spesa, quando dovuta, si applica anche alle prestazioni eseguite a completamento e la riscossione di questo ticket non prevedibile a priori, può essere effettuata solo dopo l’esecuzione della prestazione della qual cosa è necessario che il cittadino venga chiaramente informato dal proprio medico. Ad ogni buon conto, anche per le prestazioni di laboratorio vale la regola della più completa e corretta prescrizione e della esplicita formulazione della diagnosi o quesito diagnostico ANTIBIOGRAMMA con metodica della MINIMA CONCENTRAZIONE INIBENTE Il medico prescrittore, in talune situazioni cliniche (infezioni recidivanti in pediatria, geriatria, infezioni nosocomiali, ecc.) può ritenere opportuna l’esecuzione della minima concentrazione inibente (MIC) e in tal caso deve specificatamente richiederla nella prescrizione. Si sottolinea che l’esecuzione da parte dello specialista di laboratorio dell’ANTIBIOGRAMMA prevede l’utilizzo delle metodiche di Kirbj Bauer o Break Point.(90851) e non della minima concentrazione inibente. ANTIMICOGRAMMA Il medico prescrittore, per inquadramento diagnostico terapeutico di micosi sistemiche deve espressamente richiedere l’esecuzione dell’antimicogramma, indagine altrimenti non effettuabile dal medico specialista di laboratorio. (vedi allegato 2 al nomenclatore: prestazioni erogabili secondo linee guida). Si ricorda che i principali riferimenti sulla prescrizione specialistica sono rappresentati dal Nomenclatore Tariffario di cui alla DGR n. VI/42606 del 23.04.1999 e successive modifiche, dalle Linee Guida per l’applicazione dello stesso, Decreto n. 32731 del 18.12.2000, dalle diverse disposizioni a suo tempo emanate dalla Direzione Generale Sanità e sono consultabili nel sito www.aslbrescia.it nella sezione Normativa del Dipartimento. Allegato al numero di Assistenza Primaria – novembre 2004 Pagina 2 di 2