Le proposizioni subordinate I testi sui quali si è lavorato durante il corso presentano caratteristiche strutturali riconducibili ad una unica tipologia: quella dei testi informativi a carattere divulgativo. Si tratta di testi che presentano una sintassi semplice articolata in frasi brevi. I tempi verbali maggiormente usati sono il Präsent e il Perfekt. Il Präsent assume talvolta valore "atemporale", per indicare uno stato di cose universalmente valido. Nei testi informativi è frequente il ricorso a termini settoriali. A differenza dei testi argomentativi, i testi informativi non si propongono di convincere il destinatario della bontà di alcune tesi, ma si limitano ad esporre un argomento nel modo più oggettivo possibile, l’autore, in altre parole, non deve far “pesare la propria presenza” sul testo. Proprio per questo si ricorre spesso alle forme impersonali ed all’uso della forma passiva. Il compito di chi compone un testo informativo consiste spesso nel tradurre i dati contenuti in forma schematica nelle fonti (per esempio, le cifre relative al commercio estero dell'Italia nell'ultimo decennio) in un testo non schematico (per esempio, un saggio sul mutamento dei consumi degli italiani). Le caratteristiche dei testi informativi sono: a. impiego di ripetizioni, di iperonimi ed iponimi o di sostituenti ma anche di sinonimi; b. uso modico di lessico attinto a terminologie iperspecialistiche e/o di lessico altamente formalizzato; loro sostituzione con lessico più accessibile; uso frequente di parafrasi esplicative; c. uso di esempi; d. ricorso normale ad artifici tipografici di messa in rilievo dei concetti salienti del testo; e. uso di incidentali; f. uso modico di legamenti testuali (o di congiunzioni coordinative e subordinative con funzione di connettivo testuale). È stata scelta questa tipologia testuale perché è quella usata per i testi di studio e per quelli di consultazione, come le enciclopedie, quella, quindi, alla quale gli studenti sono maggiormente abituati. Per quanto questi testi siano caratterizzati da un uso ridotto di frasi subordinate, pur tuttavia esse sono presenti. Il presente capitolo, tendo in considerazione che il corso si rivolge ad un pubblico principiante, intende presentare le frasi subordinate maggiormente in uso in questo tipo di testi. Occorre tenere presente in primo luogo quanto è già stato detto a proposito della “Struttura della frase tedesca”. Se un periodo è complesso, formato cioè da una (o più) principale/i e una (o più) secondaria/e, alla Rechtsatzklammer, dove si trova V2 (seconda parte non coniugata del verbo), segue il Nachfeld dove si colloca la/le frase/i secondaria/e. La frase secondaria segue rigidamente l’ordine SOV della lingua tedesca ponendo il verbo (anche la parte coniugata) all’ultimo posto della frase. Vorfeld Linke Satzklammer Mittelfeld Ich habe Menschen Rechtesatzklammer kennengelernt (conosciuto), Nachfeld die Deutsch gelernt haben Le proposizioni subordinate relative Le frasi relative sono proposizioni secondarie che dipendono da un sostantivo del quale intendono fornire spiegazioni. Generalmente vengono collocate immediatamente dopo il sostantivo al quale si riferiscono: Es.: Der Bundesrat, der die Vertretung der Länder ist, wird nicht direkt gewählt. I pronomi relativi maggiormente usati in tedesco si identificano con le forme dell’articolo determinativo; essi concordano per genere e numero con il nome al quale si riferiscono, mentre il caso dipende dal ruolo che essi assumono all’interno della frase. Der Kandidat, den ich gewählt habe, hat gewonnen. Akk. masc, sing Il genitivo del pronome relativo differisce da quello dell’articolo determinativo: maschile/neutro femminile/plurale dessen deren Esso sostituisce il complemento di specificazione e concorda per genere e numero con il sostantivo al quale si riferisce Es.: Der Bundestag, dessen Abgeordnete 622 sind, wurde im 2009 gewählt. Die Abgeordnete des Bundestages Anche se un pronome relativo viene preceduto da una preposizione, esso concorda per genere e numero con il nome al quale si riferisce, mentre dipende dalla preposizione per quanto riguarda il caso. Es.: Der Freund, mit dem ich arbeite, ist sehr nett. La preposizione in + pronome relativo, usata come complemento di luogo, può essere sostituita da wo. Es.: Das Reichstagsgebäude ist das Gebäude, wo das Parlament der Bundesrepublik Deutschland tagt. Dopo alles (tutto), nichts (niente), etwas (qualcosa), einiges (qualcosa), weniges (poco) e quando una frase relativa si riferisce all’intera affermazione della proposizione principale, la frase relativa è introdotta da was in funzione di pronome relativo. Es.: Alles, was du mir gesagt hast, habe ich schon gehört. Meine Mutter hat nicht konservativ gewählt, was ich nicht glauben kann. Le frasi relative introdotte da wer, wen, wem, si riferiscono a persone indefinite. Es.: Wer 18 Jahre vollendet hat, kann wählen. Le proposizioni subordinate finali Quando il soggetto della proposizione principale e quello della proposizione secondaria coincidono si usa um …. zu+ inf. Es.: Der Wähler hat zwei Stimme zur Verfügung, um Bundestagsabgeordneten zu wählen. Quando il soggetto della proposizione principale è diverso da quello della proposizione secondaria si usa damit Es.: Der Wähler hat zwei Stimme zur Verfügung, damit die Bundestagsabgeordneten gewählt werden können. Le proposizioni subordinate causali Le proposizioni subordinate causali sono introdotte dalle congiunzioni weil e da. Weil viene usata in risposta ad una domanda diretta. Es.: Warum kaufst du eine Cola? Weil ich Durst habe. Ich kaufe eine Cola, da ich Durst habe. Le proposizioni subordinate dichiarative. Le proposizioni subordinate dichiarative, o esplicative precisano il significato di un elemento nominale contenuto nella proposizione principale, sono introdotte in tedesco da dass. Esse possono avere luogo dall’espansione di un complemento oggetto (frasi oggettive): Io penso (questo) che tu studi diligentemente. Ich denke, dass du fleiβig lernst. Possono anche avere la funzione di soggetto (frasi soggettive): Dass Italien eine Demokratie ist, ist sicher. Che l’Italia sia una democrazia è sicuro. A differenza di quanto accade in italiano, questo tipo di frasi non richiede in tedesco il congiuntivo. Le proposizioni subordinate consecutive Le proposizioni subordinate consecutive indicano la conseguenza di un’azione espressa nella frase principale. Esse sono introdotte in tedesco da so …, dass. Si usa so …, dass quando nella principale c’è un aggettivo che determina una certa conseguenza: Es.: Ich bin so müde, dass ich nicht mehr arbeiten kann. Sono così stanca, che non posso più lavorare. Altrimenti si usa so dass. Ich habe für 10 Stunden gearbeitet, so dass jetzt sehr müde bin. Ho lavorato 10 ore, conseguentemente sono stanca. Le proposizioni subordinate condizionali Chiamiamo frasi condizionali le frase che stabiliscono una relazione tra due azioni in maniera tale che una dipende dalla realizzazione dell'altra. Esistono tre tipi di frasi corrispondenti alle frasi condizionali italiane. Due di essi si rendono con il Congiuntivo II perché presentano condizioni che non si sono realizzate o che non si possono realizzare: il tipo “Irrealis der Vergangenheit”, che presenta la condizione come qualche cosa che definitivamente non si è realizzato nel passato il tipo “Irrealis der Gegenwart”, che presenta la condizione come qualche cosa che non è molto probabile benchè non sia impossibile Il terzo tipo di frase condizionale presenta la condizione come qualche cosa di molto probabile. Questo tipo di frase si chiama in tedesco “Realis der Gegenwart” e richiede l’uso dell’indicativo: es.: Se ho guadagnato abbastanza soldi, mi compro una Wenn ich genug Geld verdient habe, kaufe ich mir ein macchina. Auto. Nei testi analizzati abbiamo trovato sempre frasi appartenenti al terzo tipo. La congiunzione maggiormente usata per introdurre le frasi condizionali in tedesco è “wenn”, ma può accadere, come in molti casi nei nostri testi, che la congiunzione “wenn” venga sottintesa. In questo caso l’ordine degli elementi all’interno della frase è quello della frase principale, con il verbo al primo posto, perché il posto occupato dalla congiunzione rimane vuoto, es.: Vorfeld Ø Linke Satzklammer Habe Mittelfeld ich genug Geld Rechtesatzklammer verdient, Nachfeld kaufe ich mir ein Auto.