G.W.F.Hegel 1) Quali i contenuti degli Scritti Teologi Giovanili? In questi scritti, pubblicati nel 1907, Hegel prende in esame le religioni (pubblica greca, ebraica, cristiana), come elemento di coesione e identità di un popolo. A giudizio dei critici la “ triade” esprime in embrione l’ articolazione della dialettica hegeliana 2) Quale il senso della fenomenologia dello Spirito? E’ il viaggio verso la verità, il passaggio dalla coscienza individuale a quella filosofica, percorso all’ interno del processo storico. Si articola in sei figure storico – fenomenologiche e porta a due fondamentali conclusioni il Vero è l’ Intero (ogni momento del processo va compreso in relazione alla totalità), il Vero è un risultato (dimostrazione) 3) Quale critica Hegel rivolge a Fichte? Hegel afferma che l’ Io puro di Fichte è un’ infinita tendenza morale, un divenire senza termine che non trova mai appagamento, e lo paragona ad una semiretta di cui si conosce l’ inizio (lo stesso Io puro), ma non la conclusione. 4) A che cosa paragona Hegel il suo sistema filosofico? Hegel paragona il suo sistema filosofico ad un processo circolare, che raggiunge il suo termine in quella stessa realtà (il Pensiero) da cui inizia, processo in cui si ritrovano l’ unità e lo sviluppo. 5) Qual è, secondo Hegel, il principio unico, fondamento di tutta la realtà? Secondo Hegel il principio di ogni cosa è la Ragione, o Assoluto, o Idea, da cui tutto deriva mediante determinazioni, il mondo della natura e il mondo dello spirito. Anzi, tutte le manifestazioni del mondo materiale, vegetale, animale e umano non sono create né hanno origine o procedono da questa Ragione preesistente; è questa Ragione stessa che procede e si attua nelle singole cose le quali sono il modo in cui essa si rende visibile. La Ragione, perciò, è il principio immanente di tutta la realtà, e la realtà non è che la Ragione immanente in atto e svolgimento. La Ragione è intesa come unità che contiene tutto il reale, tutte le possibilità e distinzioni, ma non è un’ unità statica, bensì dinamica perché si attua divenendo tutti gli esseri finiti. 6) Che cosa significa Idea nella concezione filosofica di Hegel? L’ Idea – da non confondere con l’ idea del pensiero individuale – è la stessa esplicazione della Ragione nel suo attuarsi dalla sua posizione immediata e inconscia fino all’ autocoscienza. In altre parole, la Ragione diviene dialetticamente come Idea che si pone, si contrappone e si supera raggiungendo la sintesi, lo stesso punto di partenza, ma in una superiore unità armonica. 7) Perché in Hegel Logica e Metafisica si identificano? La Ragione si manifesta nelle singole cose ed è principio immanente di tutta la realtà: perciò l’ attuarsi della realtà non è altro che l’ attuarsi del pensiero: di conseguenza la logica – che è lo svolgersi del pensiero – si identifica con la metafisica che è l’ essenza della realtà. Le categorie non sono più, come secondo Kant, modo di pensare, ma modo di essere della realtà, perché sono forme di un processo che è contemporaneamente del pensiero (logica) e dell’ essere (metafisica). 8) Che cos’ è la dialettica? E’ il processo attraverso il quale si attua la Ragione. Tale processo o sviluppo è triadico: posizione, negazione, negazione della negazione - superamento e conservazione, in tedesco aufheben – aufhebung – , unificazione dei due opposti in una determinazione superiore, in cui i primi due, presi isolatamente sono astratti. Ogni sintesi è “ provvisoria” : poiché essa diventa posizione di un successivo processo triadico. 9) Perché la logica di Hegel è diversa da quella aristotelica? Hegel rifiuta la logica aristotelica fondata sul principio di identità (A uguale A) e di non contraddizione (A diverso da NON A) perché la realtà è divenire e quindi A implica il NON A, cioè il suo opposto, in una sintesi superiore in cui entrambi sono unificati. Il divenire della Ragione si identifica con il divenire del reale. 10) Quali sono i tre momenti attraverso i quali la Ragione diviene? La ragione si attua, nel suo divenire, in IDEA (posizione), NATURA (negazione, l’ Idea che si aliena, che si pone come altro da sé) SPIRITO (Negazione della negazione e superamento). L’ Idea è l’ Idea in sé nella sua indeterminatezza; rappresenta la pensabilità del reale ed è puro pensiero che per attuarsi deve esteriorizzarsi, uscire fuori di sé facendosi Natura. L’ Idea è oggetto della Logica La Natura, o Idea fuori di sé, è l’ esteriorizzarsi (l’ alienarsi) dell’ idea che si distende nello spazio e nel tempo e si concretizza nei vari esseri, e che da semplice possibilità diventa realtà. La Natura è in antitesi con l’ Idea, perché essa è l’ Idea che, uscendo fuori di sé, alienandosi, diventa altro da sé, contrapponendosi a se stessa. La Natura è oggetto della Filosofia della natura. Lo Spirito, o Idea che ritorna in sé, è la sintesi in cui l’ Idea si riconosce nella Natura, che considera come suo sviluppo e diventa così consapevole di se stessa attuando il suo divenire, in cui si conciliano l’ essere della tesi e il non essere dell’ antitesi. 11) Qual è la triade fondamentale della Natura? La triade attraverso la quale la Natura si attua è costituita da Meccanica (la Natura in sé, considerata nella sua esteriorità, come massa informe e inanimata, regolata solo da rapporti quantitativi), Fisica (la Natura per sé, considera le proprietà dei corpi dal punto di vista qualitativo), Organica (la Natura in sé e per sé, riunisce la materia propria della meccanica, e le qualità, proprie della fisica, in un organismo vivente nel quale si passa dal mondo naturale a quello spirituale e si ha la prima affermazione della libertà (uomo). 12) Quali sono i tre momenti dello Spirito? I momenti attraverso i quali si esprime lo Spirito sono lo Spirito soggettivo (lo spirito individuale finito e limitato), lo Spirito oggettivo (lo Spirito individuale in relazione agli altri spiriti individuali, da cui deriva la vita in comune che comporta limitazione della propria libertà), lo Spirito assoluto (lo Spirito infinito e libero che riassume in sé ogni realtà concreta. In esso soggettivo e oggettivo si riuniscono consapevolmente, assumendo la legge universale come propria legge costitutiva e come principio del proprio operare nella libertà. 13) Come si articola dialetticamente lo Spirito soggettivo? Si articola in antropologia (l’ individuo costituito di corpo e anima e capace di conoscere e sentire), fenomenologia (l’ individuo che riflette su se stesso diventando consapevole della propria universalità in quanto manifestazione della Ragione), psicologia (l’ individuo come soggetto che sa e vuole essere libero e che tende ad attuare questa libertà attraverso il conoscere e l’ agire). 14) Qual è la triade dello Spirito oggettivo? Lo Spirito oggettivo, per conciliare la libertà individuale dei singoli io, si dialettizza in Diritto, Moralità, Eticità. Il Diritto è il complesso delle norme che regolano i rapporti fra gli individui assicurando ad ognuno la libertà entro i limiti in cui tale libertà non violi la libertà degli altri. Queste norme concrete sono imposte e quindi conducono solo alla legalità, senza implicare l’ intima adesione della coscienza. La Moralità implica l’ interiorizzazione della legge universale e la subordinazione volontaria della volontà al dovere e quindi, come tale, si presenta in antitesi al diritto. Ma la moralità non assegna un fine specifico all’ azione e non dice quale sia il dovere degli uomini e che cosa essi debbano fare: essa è priva di un contenuto concreto. L’ Eticità concilia il diritto e la moralità perché promuove l’ obbedienza alle leggi dello Stato (concretezza) in modo tale che esse non siano considerate come obbligo imposto dall’ esterno, ma vengano consapevolmente accettate in quanto corrispondenti all’ intima spiritualità (interiorizzazione). 15) In quale triade si attua l’ Eticità? L’ Eticità si concretizza attraverso le tre fondamentali istituzioni: la famiglia, la società civile, lo Stato. La famiglia è costituita da vari individui che, oltre ad essere uniti da legami di sangue, cioè istintivi e naturali, sono legati spiritualmente da reciproco amore al di là di ogni egoismo. La società civile è costituita da un insieme di famiglie distinte in classi sociali e in gruppi secondo attività e interessi. Essa, che costituisce la collettività, si presenta in forma antitetica alla famiglia, che rappresenta invece l’ individualità. Lo Stato è la sintesi di Famiglia e Società, perché rappresenta la volontà universale che riassume e dà valore alle volontà individuali. Esso è individualità rispetto agli altri stati e collettività rispetto ai cittadini. Lo Stato è l’ incarnazione della Ragione, in esso i singoli individui attuano la vera libertà, identificando i loro fini particolari con lo Spirito universale. 16) Come concepisce Hegel la Storia? La Storia è lo svolgimento di tutti gli stati, in ciascuno dei quali si incarna la Ragione. Ognuno di essi lotta contro gli altri per conservare la propria indipendenza: in tal modo la guerra è giustificata come mezzo di civiltà e di progresso. Con la guerra si attua la storia del mondo che è sviluppo e affermazione sempre più larga e completa della Ragione. Ogni conflitto di popoli e di stati si conclude col trionfo del più forte, con la vittoria di quello che più e meglio incarna la Ragione e che diventa il popolo eletto, il popolo guida. Ma quando la sua energia spirituale è esaurita, esso sparisce dalle scene della storia consegnando la fiaccola del progresso ad un altro popolo più giovane che, nel suo fervore di affermazione, esprime meglio la Ragione. 17) Che cos’ è l’ astuzia della Ragione? E’ il procedere della Ragione che attua i suoi fini universali. Gli individui e i popoli lottano illudendosi di agire per mire e interessi particolari, ma essi sono strumento della Ragione, e le loro passioni, spesso ambiziose, servono, senza che essi se ne rendano conto, ad attuare fini che trascendono i loro scopi contingenti. 18) Qual è la triade dello Spirito assoluto? Lo Spirito assoluto raggiunge la sua piena autocoscienza nelle forme dell’ Arte, della Religione e della Filosofia. Nell’ Arte lo Spirito Assoluto si rende visibile nel finito, rappresentandosi e contemplandosi in una forma particolare e sensibile. Nella Religione lo Spirito si rivela a se stesso mediante la rappresentazione dei suoi attributi. Secondo Hegel la religione assoluta è il Cristianesimo, perché nella Trinità divina si ritrovano i tre momenti dialettici dell’ Idea: Idea in sé (Padre), Idea fuori di sé (Figlio), Idea che ritorna in sé (Spirito Santo). Nella Filosofia vengono superati i momenti astratti di Arte e Religione. In questa sintesi lo Spirito assoluto non si contempla nelle forme sensibili, o si rivela a se stesso nelle rappresentazioni, ma prende coscienza di sé come Ragione universale e si pensa come Pensiero logico e dialettico, libero da ogni limitazione. 19) Perché il sistema filosofico di Hegel si chiama Idealismo logico o panlogismo? Perché è una dottrina secondo la quale tutta la realtà è pensiero, ossia Ragione (da pan = tutto e logos = pensiero) 20) Che cosa significa l’ espressione hegeliana “ ciò che è razionale è reale; ciò che è reale è razionale” ? Significa che la Ragione (razionale) è reale perché si attua nella realtà, in forme concrete; e che tutto ciò che esiste (reale) è manifestazione concreta della Ragione. Nella realtà non c’ è posto per qualcosa che non sia pensiero, ed ogni fatto che si manifesta ha la ragione del suo sorgere: non esiste contrasto e nemmeno differenza tra la Ragione e la realtà. Che cos’ è la Filosofia? La Filosofia per Hegel è come la nottola di Minerva (civetta) che esce sul far della sera. Hegel ritiene che le grandi filosofie sorgano sempre nei periodi di transizione; spetta ad essa mostrare la razionalità profonda delle contraddizioni proprie dei momenti di passaggio (come la sera). “ La filosofia è comprensione del proprio tempo nell’ ordine del pensiero” , scrive Hegel. Il presente va compreso nella sua genesi storico – spirituale, nel movimento conflittuale che lo ha prodotto e che lo attraversa. La Filosofia sarà quindi una logica del mutamento e della contraddizione: una dialettica.