Regolamento stralcio per la definizione dei piani di studio provinciali

Formazione area espressiva
“CRESCERE CON LA MUSICA”
Il canto corale per lo sviluppo integrale della persona
Trento, 20 dicembre 2010
Relatore: LORENZO PIERAZZI
INTRODUZIONE
Il primo compito dell’educatore non è tanto
quello di dare ma di scoprire, facilitare, stimolare,
evidenziare, conoscere e analizzare nel singolo e
nel gruppo-classe le ricchezze e/o le mancanze
dell’Homo Musicus che è in tutti noi.
Un Homo Musicus che è “pelle” contenitrice
degli homo audiens, movens, loquens, cantans,
sonans, videns e sapiens, cioè di tutte quelle varie e
diverse modalità di affrontare e vivere l’esperienza
sonora-musicale umana.
(Maurizio Spaccazocchi)
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CRESCERE CON LA MUSICA
3
NORMATIVA NAZIONALE
IL CANTO CORALE
Scuola dell’infanzia
Nelle scuole dell’infanzia le maestre intrattengono i
bambini, in vari momenti della giornata, con giochi cantati,
canzoncine tratte dal repertorio cosiddetto infantile o da
cartoni animati, spettacoli televisivi o quant’altro.
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola dell’infanzia
Abbastanza diffuso anche l’ascolto e l’esecuzione (stile
karaoke) utilizzando i CD.
CD
Non c’è festa o ricorrenza (Natale, Carnevale, fine anno)
che non sia accompagnata da canti di vario genere, talvolta
sostenuti anche da qualche strumento suonato da esperti
esterni o da qualche volenteroso genitore.
genitore
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola dell’infanzia
È abbastanza singolare che nella parte delle Indicazioni
nazionali del 2007 relative alla scuola dell’infanzia la parola
canto/cantare non compaia nemmeno una volta.
L’unico riferimento indiretto al canto è nella frase:
«Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di
percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo,
oggetti»!
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola primaria
Nelle scuole primarie il cantare si affina,
affina anche se
sembra diminuire l’apporto canoro delle/dei maestre/maestri.
L’attività musicale sarebbe obbligatoria,
obbligatoria ma il più delle
volte le tante cose da fare relativamente ad altre discipline
ritenute più importanti unite all’autodichiarazione di
“ignorante in musica” fatta spesso dagli insegnanti stessi,
fanno sì che la musica emerga solo in qualche occasione di
festa o in qualche momento di svago.
svago
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola primaria
In molte scuole l’attività musicale è inserita in progetti
che prevedono anche l’attività vocale, unitamente alla pratica
di strumenti (prevalentemente piccole percussioni o flauto
dolce).
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola primaria
Anche per quanto riguarda la scuola primaria le
Indicazioni nazionali del 2007 sono abbastanza avare in fatto
di canto: il termine compare solo una volta nella seguente
frase:
«Il canto, la pratica degli strumenti musicali, la
produzione creativa, l’ascolto e la riflessione critica
favoriscono lo sviluppo della musicalità che è in ciascuno»,
mentre …
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola primaria
… in un’altra frase compare l’espressione “attività
corale”:
«L’apprendimento della musica consta di pratiche e di
conoscenze, e nella scuola si articola su due livelli
esperienziali: a) il livello della produzione, mediante l’azione
diretta (esplorativa, compositiva, esecutiva) con e sui materiali
sonori, b) il particolare attraverso l’attività corale e di musica
d’insieme».
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola primaria
Tra i traguardi per lo sviluppo di competenze al termine
della scuola primaria figura:
«Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e
vocali appartenenti a generi e culture differenti», mentre …
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola primaria
… tra gli obiettivi di apprendimento troviamo, al
termine della classe terza:
terza
«Eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali
curando l’espressività e l’accuratezza esecutiva in relazione ai
diversi parametri sonori», e al termine della classe quinta:
quinta
«Eseguire collettivamente e individualmente brani
vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione,
l’espressività e l’interpretazione».
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola secondaria di I grado
La scuola secondaria di I grado è quella che dal punto di
vista vocale presenta le maggiori problematiche, legate
prevalentemente ai problemi fisiologici (e psicologici) della
cosiddetta “muta della voce”.
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola secondaria di I grado
La questione del cantare si fa qui però più complessa,
legata in particolare a “modelli” sociali:
sociali cantare significa, per
i ragazzi, ripetere da soli o in gruppo il repertorio dei cantanti e
dei gruppi più in vista nelle hit parade del momento, avendo
una particolare attenzione soprattutto al “messaggio”
contenuto nei testi delle canzoni.
canzoni
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola secondaria di I grado
In ogni caso il canto è inserito nelle attività curricolari di
MUSICA con un docente che di norma ha un diploma di
conservatorio (o una laurea di discipline musicali) e una
specifica abilitazione per la didattica musicale.
Anche nelle scuole secondarie di I grado non mancano
significative esperienze di coralità.
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola secondaria di I grado
Nelle Indicazioni nazionali del 2007,
2007 tra i traguardi per
lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di I grado troviamo:
«L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di
esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione
di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti», mentre …
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola secondaria di I grado
… tra gli obiettivi di apprendimento si legge:
«Eseguire in modo espressivo, collettivamente e
individualmente, brani vocali/strumentali di diversi generi e
stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche» e
«Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e/o
strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici
schemi ritmico-melodici».
Anche qui, però, il termine coro non compare mai.
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola Media a Indirizzo Musicale S.M.I.M.
Un cenno va fatto anche per i corsi a indirizzo musicale
(le cosiddette SMIM – Scuole Medie ad Indirizzo Musicale)
messi in ordinamento nel 1999 (Legge 3 maggio 1999, n. 124
e DM 6 agosto 1999).
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola Media a Indirizzo Musicale S.M.I.M.
Nei Programmi di insegnamento si fa riferimento anche
all’attività corale:
«Adeguata attenzione viene riservata a quegli aspetti del
far musica, come la pratica corale e strumentale di insieme,
che pongono il preadolescente in relazione consapevole e
fattiva con altri soggetti. […]
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Scuola Media a Indirizzo Musicale S.M.I.M.
[…] Particolare attenzione va data alla pratica vocale
adeguatamente curata a livello del controllo della fonazione,
sia come mezzo più immediato per la partecipazione all’evento
musicale e per la sua produzione, sia come occasione per
accedere alla conoscenza della notazione e della relativa teoria
al fine di acquisire dominio nel campo della lettura intonata».
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CRESCERE CON LA MUSICA
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NORMATIVA PROVINCIALE
LA MUSICA
Qualsiasi approfondimento della normativa provinciale
deve prendere le mosse dalla conoscenza approfondita della
Legge Provinciale 7 agosto 2006, n. 5
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CRESCERE CON LA MUSICA
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LINEE GUIDA PER
L’ELABORAZIONE DEI
PIANI DI STUDIO D’ISTITUTO
Linee guida per l’elaborazione
dei piani di studio d’istituto
Pagina 112
MUSICA – Competenze al termine della scuola primaria
Pagina 113
MUSICA – Competenze al termine della scuola secondaria di
primo grado
Pagina 114
Laboratorio di coro per la scuola primaria
Pagina 114-115
Laboratorio corale e strumentale per la scuola secondaria di
primo grado
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CRESCERE CON LA MUSICA
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REGOLAMENTO STRALCIO
PER LA DEFINIZIONE DEI
PIANI DI STUDIO PROVINCIALI
RELATIVI AL PERCORSO DEL
PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 1
Il Regolamento definisce i piani di studio provinciali
del primo ciclo di istruzione
• in attuazione dell’art. 55 della legge provinciale 7 agosto 2006,
n. 5
(Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino)
• nel rispetto dell’art. 7 del D.P.R. 15 luglio 1988, n. 405
(Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione
Trentino – Alto Adige in materia di ordinamento scolastico in
provincia di Trento)
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 2
Gli obiettivi del processo formativo sono
la progettazione e l’attuazione
di percorsi didattici mirati
• al pieno sviluppo culturale e sociale della persona
• a contrastare e prevenire la dispersione scolastica
• a favorire il successo formativo per tutti gli studenti
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A
• L’educazione e la fruizione della MUSICA è promossa dalle
istituzioni scolastiche, valorizzando le iniziative e le scelte dei
giovani e delle comunità
• La MUSICA concorre alla costruzione di competenze
disciplinari, comprendenti conoscenze, abilità e atteggiamenti
• La MUSICA favorisce la maturazione di competenze chiave di
cittadinanza
• La MUSICA concorre a contrastare la dispersione scolastica e a
favorire il successo formativo di tutti gli studenti
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 3
La disciplina d’insegnamento MUSICA (obbligatoria)
è raggruppata nell’area di apprendimento
MUSICA, ARTE E IMMAGINE, CORPO-MOVIMENTO-SPORT
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 3
L’area di apprendimento
MUSICA, ARTE E IMMAGINE,
CORPO-MOVIMENTO-SPORT
• concorre alla formazione armonica e integrale della persona
nelle sue dimensioni “fisiche, mentali, spirituali, morali e
sociali” secondo le indicazioni della Convenzione sui diritti
dell’infanzia, approvata dall’Assemblea generale dell’ONU il 2011-1989
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 3
L’area di apprendimento
MUSICA, ARTE E IMMAGINE,
CORPO-MOVIMENTO-SPORT
• promuove lo sviluppo delle competenze chiave per
l’apprendimento permanente riportate nella Raccomandazione
del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
del 18-12-2006
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 3
L’area di apprendimento
MUSICA, ARTE E IMMAGINE,
CORPO-MOVIMENTO-SPORT
aiuta lo studente a elaborare
• le linee fondamentali di un progetto di vita
• le linee fondamentali di un progetto di studio
• le linee fondamentali di un progetto di lavoro futuro
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A
La MUSICA concorre alla definizione del profilo globale dello
studente al termine del primo ciclo di istruzione che comprende
processi atti a sviluppare
•
•
•
•
l’identità e l’orientamento
la relazione con gli altri e la cittadinanza attiva
la progettualità e la dimensione del fare
gli strumenti culturali
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Artt. 4-5
•
•
•
•
•
La quantificazione oraria annuale si compone di
858 ore d’insegnamento di discipline obbligatorie e aree di
apprendimento nella scuola primaria
990 ore d’insegnamento di discipline obbligatorie e aree di
apprendimento nella scuola secondaria di I grado
20% di flessibilità oraria
massimo 132 ore di attività opzionali facoltative nella scuola
primaria
massimo 99 ore annuali di attività opzionali facoltative nella
scuola secondaria di I grado
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A
La quantificazione oraria annuale di MUSICA
– nella scuola primaria, viene stabilito autonomamente dalla
singola istituzione scolastica fatto salvo il monte ore
obbligatorio riservato a italiano, matematica, religione,
lingue comunitarie
– nella scuola secondaria di I grado, fa parte delle 165 ore che
costituiscono
l’orario
complessivo
dell’area
di
apprendimento MUSICA, ARTE E IMMAGINE, CORPOMOVIMENTO-SPORT
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 5
La disciplina MUSICA
è definita nel progetto d’istituto al fine di
• (eventualmente) potenziare l’area di apprendimento
• soddisfare specifici bisogni del contesto educativo e territoriale
tenendo conto delle
• esigenze organizzative
• risorse disponibili
• domanda formativa delle famiglie
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 6
L’attuazione
progressiva
dei piani di
studio
provinciali
interessa
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09-10
10-11
11-12
12-13
I prim
PSP
PSP
PSP
PSP
II prim
-
PSP
PSP
PSP
III prim
-
-
PSP
PSP
IV prim
-
-
-
PSP
V prim
-
-
PSP
PSP
I secon
-
PSP
PSP
PSP
II secon
-
-
PSP
PSP
III secon
-
-
-
PSP
CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 7
Le misure di accompagnamento all’attuazione progressiva dei
piani di studio provinciali consistono
• nella realizzazione di apposite linee guida con la messa a
disposizione delle istituzioni scolastiche di proposte
organizzative, metodologiche e didattiche
• nell’attivazione di alcuni progetti pilota affidati alle singole
scuole o a reti di scuole
• nel coinvolgimento dei docenti in un piano straordinario di
formazione in servizio
• nella pubblicazione di una guida dedicata alle famiglie
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Art. 8
Successivi regolamenti disciplineranno
• gli standard formativi
• le competenze di base specifiche dei percorsi e delle attività di
educazione permanente
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A
La MUSICA concorre a …
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
• soddisfare l’esigenza comunicativa dell’uomo
• promuovere specifiche modalità di pensiero
• promuovere competenze specifiche e trasversali
(attraverso la centralità della sensorialità e della corporeità)
• sviluppare l’attenzione e la memoria
• comprendere l’attuale contesto tecnologico
• far interagire i vari codici artistici
• far comprendere e realizzare prodotti artistici ed espressivi
(sotto forma multimediale, drammatizzazioni, ipertesti)
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A
La MUSICA deve …
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
• permettere l’espressione di idee, esperienze ed emozioni
attraverso il linguaggio del suono, del corpo
• favorire l’interazione con le altre discipline
• mettere in grado di saper comprendere i codici artistici
• mettere in condizione di poter apprezzare il patrimonio artistico
e culturale
(a partire dal territorio di appartenenza, dall’identità locale, con
l’ausilio di strumenti telematici e multimediali)
continua →
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
→
• Dare gli strumenti necessari per una partecipazione
consapevole alle esperienze musicali vissute dallo studente
nell’ambito personale, scolastico e sociale
(a partire dalle realtà musicali presenti sul territorio)
• Aiutare lo studente nel costruire un atteggiamento costruttivo
manifestando interesse, creatività, un’idea positiva di sé
(anche e soprattutto attraverso una valutazione che metta in
risalto e premi le competenze acquisite rispetto a censurare
quando non raggiunto)
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A
Competenze di MUSICA
al termine del primo ciclo di istruzione
1.
• eseguire
in
modo
espressivo,
collettivamente
e
individualmente, brani vocali e/o strumentali di diversi generi e
stili, avvalendosi anche di strumentazioni elettroniche
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A
Competenze di MUSICA
al termine del primo ciclo di istruzione
2.
• riconoscere e analizzare elementi formali e strutturali costitutivi
del linguaggio musicale facendo uso della notazione
tradizionale e di altri sistemi di scrittura e di un lessico
appropriato
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A
Competenze di MUSICA
al termine del primo ciclo di istruzione
3.
• conoscere e analizzare opere musicali, eventi, materiali, anche
in relazione al contesto storico-culturale e alla loro funzione
sociale
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A
Competenze di MUSICA
al termine del primo ciclo di istruzione
4.
• improvvisare, rielaborare, comporre brani vocali e/o
strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici
schemi ritmico-melodici, integrando altre forme artistiche quali
danza, teatro, arti plastiche, multimedialità
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Regolamento stralcio per la definizione
dei piani di studio provinciali
relativi al percorso del primo ciclo di istruzione
Allegato A – Obiettivi
• passare dai piani di studio provinciali ai piani di studio d’istituto
di MUSICA (stesura suddivisa in quattro bienni)
• passare dalle unità di lavoro alle competenze musicali tenendo
conto
• dell’unitarietà pedagogica del percorso curricolare
• della centralità dello studente all’interno della “comunità
educativa”
• della progressività e diversificazione del percorso educativo
• di consentire una forte saldatura tra primaria e secondaria di I
grado
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CRESCERE CON LA MUSICA
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PIANI DI STUDIO D’ISTITUTO
CURRICOLO DI MUSICA
Curricolo di MUSICA
1)
2)
3)
4)
5)
IL CANTO CORALE
(il corpo, l’orecchio, la voce)
IL SUONO
(il ritmo, gli strumenti non formali, gli strumenti formali)
IL RAPPORTO SUONO-SEGNO
(la notazione formale, non formale, informale)
L’ASCOLTO
(la struttura musicale, i fenomeni storici)
LA COMPOSIZIONE
(l’improvvisazione, la rielaborazione, la composizione)
20/12/2010
CRESCERE CON LA MUSICA
55
Curricolo di MUSICA
I
Biennio
Cantare e/o
suonare
Rapporto
suono/segno
Ascoltare
Comporre
Traguardi
Minimi
Traguardi
Minimi
Traguardi
Minimi
Traguardi
Minimi
II
Biennio
Traguardi
Traguardi
in evoluzione in evoluzione
Traguardi
in evoluzione
Traguardi
in evoluzione
III
Biennio
Traguardi in Traguardi in
continuità
continuità
Traguardi in
continuità
Traguardi in
continuità
Traguardi
Finali
Traguardi
Finali
IV
Biennio
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Traguardi
Finali
Traguardi
Finali
CRESCERE CON LA MUSICA
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Curricolo di MUSICA
Tenendo sempre presenti le indicazioni del Regolamento
stralcio nel corso dei quattro bienni dovremo quindi:
“… far (gradualmente) interagire i vari codici artistici”
-
La MUSICA e la pittura;
La MUSICA e il teatro;
La MUSICA e la poesia;
La MUSICA e il cinema.
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CRESCERE CON LA MUSICA
57
Curricolo di MUSICA
Tenendo sempre presenti le indicazioni del Regolamento
stralcio, nel corso dei quattro bienni dovremo quindi
“… favorire (una graduale) interazione con le
altre discipline”
-
La MUSICA e l’italiano;
La MUSICA e la matematica;
La MUSICA e le lingue comunitarie;
La MUSICA e le nuove tecnologie.
20/12/2010
CRESCERE CON LA MUSICA
58
Curricolo di MUSICA
Tenendo sempre presenti le indicazioni del Regolamento
stralcio, nel corso dei quattro bienni dovremo quindi
“… mettere (gradualmente) in condizione di poter
apprezzare il patrimonio artistico e culturale, a
partire dal territorio di appartenenza, dall’identità
locale)
La BANDA;
Il CORO DEGLI ALPINI;
Gli STRUMENTI TRADIZIONALI;
La MUSICA nelle FESTE POPOLARI TRENTINE.
20/12/2010
CRESCERE CON LA MUSICA
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Curricolo di MUSICA
Tenendo sempre presenti le indicazioni del Regolamento
stralcio, nel corso dei quattro bienni dovremo quindi
“… Aiutare (gradualmente) lo studente nel
costruire
un
atteggiamento
costruttivo
manifestando interesse, creatività, un’idea positiva
di sé, anche e soprattutto attraverso una
valutazione che metta in risalto e premi le
competenze acquisite rispetto a censurare
quando non raggiunto”
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CRESCERE CON LA MUSICA
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PEDAGOGIA DELLA MUSICA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Émile Jacques Dalcroze: ritmica, solfeggio, improvvisazione
Metodo Kodály: il canto e il repertorio di tradizione popolare
Metodo Suzuki
Justine Ward: il metodo del DO mobile
Laura Bassi: la “ritmica integrale”
Boris Porena: la composizione come esercizio logico
Orff-Schulwerk: musica elementare
Gino Stefani: la competenza musicale di base
Edgar Willems: l’orecchio musicale
John Paynter: progetti sonori per le classi
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CRESCERE CON LA MUSICA
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IL “PIACERE DELLA MUSICA”
SECONDO
MAURIZIO SPACCAZOCCHI
LA SCOPERTA DEL SUONO
Come il bambino vive il piacere e il gusto della scoperta
del mondo, allo stesso modo vive e si avventura nel vasto
mondo delle scoperte sonore.
Tutti i suoi sensi si ritrovano piacevolmente coinvolti in
questa storia di azioni e reazioni: la bocca, la mano, il corpo e
gli oggetti circostanti sembrano fare la parte degli attori
principali del teatro della vita sonora.
E gli uomini di tutto il mondo, nel loro più evoluto e
consistente sviluppo, non possono fare a meno di seguire le
tracce di questa piacevole condotta bambina, sonora e
musicale.
20/12/2010
CRESCERE CON LA MUSICA
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VOX GUSTOSA
La vox gustosa
Sembra che dal momento dello svezzamento in poi, cioè
da quando la nostra bocca si è dovuta allontanare dal seno
materno, ci sia rimasta la voglia, il piacere, il desiderio di
ciucciare, di succhiare, di assaporare, di tenere e di gustare
qualche cosa che possiamo gestire fra le labbra e all’interno
della bocca.
Ebbene fra gli “oggetti” del piacere orale umano,
proponiamo anche il suono.
Il suono come piacere della vibrazione, come
stimolazione della pelle interna alla bocca, ricca di sensibilità,
come vera e propria possibilità di degustazione sonora.
20/12/2010
CRESCERE CON LA MUSICA
67
La vox gustosa
Avremo a che fare, quindi, con un uso improprio del
suono, ciò non finalizzato tanto alla comune produzione
musicale, quanto invece vissuto come materia vibrante che
nello stesso tempo può essere interpretato:
• come piacevole e vibrante massaggio interno;
• come un personale assaggio che permette di sentire e gustare
nello stesso momento tanto il suono-dentro quanto le
specifiche parti della zona buccale (labiali, palatali, linguali,
nasali);
• come messaggio,
messaggio cioè la possibilità di trasmettere i propri
desideri, le proprie voglie i propri piaceri.
20/12/2010
CRESCERE CON LA MUSICA
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La vox gustosa
La vox gustosa si può individuare in varie situazioni:
• Il bambino che mette in atto i suoi intrattenimenti personali di
voce, o play vocali che, come versi interiori, tanto
assomigliano a vere e proprie moine;
• L’uomo che la esalta tutte le volte che mette in atto, all’interno
del parlare quotidiano, quelle espressioni che definiamo
interiezioni (mmm…, uhm…, aah…, ahm…);
• Il cantare che la esalta manifestando un suono prevalentemente
tenuto in bocca (portamento, distensione, dilatazione),
rendendo così questa azione un chiaro e palese atto di trattenimento del suono, di piacevole introiezione.
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CRESCERE CON LA MUSICA
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La vox gustosa
Ed è proprio quest’ultimo caso che ci interessa poiché ci
troviamo di fronte da una chiara metafora musicale della
degustazione sonora: il consumare a poco a poco, il sentirsi
sciogliere in bocca una nota come fosse una caramella o un
saporito caffè o the.
Come ci dimostrano, ad esempio, i Manhattan Transfer: le
loro interpretazioni tendono a realizzare al massimo e con
raffinatezza il senso della degustazione sonora, per far sì che
ogni suono cantato possa meglio sostare e vibrare in bocca, fra
le labbra e nelle cavità nasali, le zone maggiormente coinvolte
dall’azione sensoriale gustativa.
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La vox gustosa
Nelle relazioni umane, la vox gustosa è la voce del
piacere, del gusto, la voce dei sensi.
Prendere coscienza (il “sapere”) della vox gustosa ci
invita a sostenere che la prima sensazione del gusto-piacere
non è mentale ma fisica: è cosa primariamente legata alle
sensazioni di pelle che interessano la bocca non tanto per
soddisfare il primario bisogno di fame, ma piuttosto il nostro
antico bisogno-piacere di “mettere in bocca” il mondo esterno,
di gustare i suoni per degustare la vita.
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SCARABOCCHI
Scarabocchi
Se dovessimo pensare ad una esperienza davvero
primaria, se non quasi originaria, all’interno della quale tutti i
bambini del mondo hanno forse potuto esercitare con piacere e
gioia la conoscenza nei confronti delle cose e soprattutto nei
confronti delle loro stesse potenziali capacità-possibilità,
questa si potrebbe di sicuro far corrispondere a quella pratica
del fare che, in vari modi e contesti, possiamo definire con il
termine scarabocchio.
scarabocchio
Quando parliamo dello scarabocchio intendiamo, oltre a
quello grafico più noto, tutte quelle espressioni messe in atto in
base a quella tattica tipica della condotta mentale e fisica del
fare-scarabocchiando.
scarabocchiando
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Scarabocchi
La nostra cultura musicale sembra mostrare un evidente
disinteresse nei confronti di questa prima forma del fare
sonoro e musicale, perché non sembra ancora in grado di
vedere in questa attività esplorativa e ludica una funzione
evolutiva ed emotiva molto importante, come al contrario
fanno ormai da anni sia la cultura grafico-pittorica, con gli
studi condotti sullo scarabocchio in merito alla evoluzione
manuale e visiva del bambino, che quella linguistica, con gli
studi svolti in merito allo sviluppo del linguaggio infantile.
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Scarabocchi
Ed invece in questi primi comportamenti di esplorazione
vocale e manipolatoria del suono, basati sul principio
operativo tipico dello scarabocchio, il bambino trova la
possibilità di maturare moltissimi aspetti utili alla
strutturazione della sua identità generale e musicale: il
rapporto fra causa-effetto, la gestione energetica della sua
azione corporea, la scoperta delle proprie potenzialità fisiche,
la maturazione attentiva e audio-percettiva, la consistenza
ritmico-temporale quantitativa e qualitativa delle diverse
articolazioni fisico-sonore, la possibilità di interpretare
fantasticamente i tanti e vari suoni esercitati, il gusto del
rischio giocoso.
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Scarabocchi
Lo scarabocchio contribuisce:
• alla maturazione psicofisica del bambino;
• al piacere dell’esplorazione, del perdersi in labirinti possibili;
• al coinvolgimento sia di chi produce il suono sia di chi lo
ascolta.
La meraviglia e lo stupore dell’uomo dinanzi alla
produzione sonora sono ancora aspetti molto importanti per la
produzione di interesse e di piacere, specialmente nei primi
approcci con i suoni e con le musiche.
Quindi sosteniamo il recupero della pratica dello
scarabocchio inteso come momento piacevole e disimpegnato,
come gioco di gioia e libertà.
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Scarabocchi
Per far questo ci si potrebbe far aiutare anche dalla
visione di alcune tipologie grafiche di scarabocchio.
È così che possiamo iniziare a dare forma a tanti
Sonorous Scrubbles,
Scrubbles ovvero a tanti Scarabocchi Sonori.
Sonori
E chissà quanti altri ne potremmo fare stimolati da
scarabocchi grafici che potremmo creare noi stessi o “rubare”
qua e là fra le tante opere d’arte astratta.
Da qui il passo per giungere a improvvisare Sonorous
Scrubbles direttamente con la voce o con gli strumenti è
davvero breve.
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ROMPERE LA VOCE
Rompere la voce
Le voci umane, oltre a coinvolgere emotivamente, sono
un grande esempio di sonorità diverse e ricche.
E quando diciamo comunemente che ogni voce ha un suo
tono, non parliamo solo delle sue capacità di intonazione o
della sua possibilità di estensione o di manifestazione
energetica, ma anche e soprattutto della sua grana, del suo
colore, cioè di quella qualità che la rende più o meno
consistente sul piano armonico.
Una delle tattiche più elementari per cercare e provare la
voce come varietà timbrica ci viene indicata dai bambini che,
ad osservarli attentamente, sono i primi a praticare il piacere di
rompere la voce,
voce per tentare di toglierla dalla poco stimolante
postura sonora del parlare quotidiano.
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Rompere la voce
Fra i tanti esempi di questo rompere la voce messo in atto
dai bambini possiamo indicare i seguenti:
• la voce “mossa” (il bambino nei tanti atti di vocalizzazione
realizzati durante il movimento scopre che uno scatto, un
passo pesante, un piegamento improvviso, una veloce
roteazione del capo o del busto possono mutare la qualità
risonante della voce;
• la voce “percossa” (il bambino nel farsi abbracciare dalla
madre, dal padre, o giocando a lotta con altri bambini ha la
possibilità di scoprire che una pressione, un battito, un colpo
nel petto o nella schiena, ricevuto mentre emette un suono,
produce una ricca e piacevole mutazione ritmico-armonica.
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Rompere la voce
Rompere il suono è una vera e propria forma di gioco che
ogni bambino può attivare sia da solo che richiedendo dei
veloci battiti sul petto e sulla schiena.
Si creano una serie di piaceri interni ed esterni, un io-dadentro e io-da-fuori,
fuori che il bambino percepisce come azioni
eufoniche, cioè “buone sonorità”.
à”
“Buone sonorità” che da adulti è possibile ritrovare in
altre pratiche d’eufonia vocale provenienti dalle varie parti del
mondo: le grida “scosse” emesse dai veloci movimenti della
lingua degli indiani d’America o delle donne berbere; i canti
armonici tipici dello Jodler tirolese o del Khoomey mongolo.
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Rompere la voce
Tutte queste pratiche del rompere la voce, pur assolvendo
a diverse funzioni sociali, lasciano chiaramente intravedere
una caratteristica comune: sono tutte “figlie” di effetti
sorprendenti, stupefacenti, a volte così fuori dal normale da
apparire sonorità aliene, non umane.
umane
Ed è anche questa dote umana in grado di dar forma a
sonorità che possono apparire non umane, ad offrire all’uomo
la possibilità di astrazione, di uscire dal proprio sé, di andare
oltre, di diventare altro da sé, per amplificare la personalità.
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Rompere la voce
Ritornando ai semplici giochi del bambino, proporremo
una delle sue tattiche per rompere la voce cantata: sceglieremo
un canto abbastanza disteso, né molto ritmico né molto veloce,
che potremo cantare anche con un semplice lalalà,
aggiungendo un ritmo regolare percosso con le nostre mani
sulla parte superiore sinistra del petto.
Questa percussione offrirà al canto un inedito e piacevole
accompagnamento ritmico-armonico, che prenderà forma dai
colpi che imporranno al torace (cassa di risonanza) una
scomposizione delle nostre note cantate che andranno ad
arricchirsi con altri suoni armonici.
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VOX CITANTE
La vox citante
Le filastrocche infantili, prima di destare un qualsiasi
interesse per un loro possibile senso o significato, esaltano
un’esigenza primaria che tutti bambini del mondo hanno: il
bisogno-piacere di articolare, di ritmare, di scandire la propria
presenza vitale al cospetto del mondo.
Se nella vox gustosa abbiamo a che fare con un suono
con-tenuto e trattenuto, con la vox citante recuperiamo il
piacere dell’azione, dell’articolazione, della parcellizzazione
dei suoni che la nostra voce, come uno strumento a
percussione, cerca di esaltare, di esternare, di ritmare, di
rendere palesemente muscolari, piacevolmente motori,
danzanti.
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La vox citante
Questa è anche la ragione per la quale è possibile
sostenere che il rap fonda le sue prime radici nel gioco vocale
articolato infantile.
Ma forse tutte le espressioni vocali che in musica fanno
ampio uso di accentuazioni molto scandite a livello ritmicomotorio-muscolare sono, in un modo o nell’altro, tutte “figlie”
del bisogno infantile di articolare, di dar vita all’azione
ritmica.
E forse non è un caso che la Walt Disney in Cenerentola
proponga un atto di stupore e magia, con un canto (“Bibbidibobbidi-boo”) che si diverte ad articolare piacevolmente dei
non-sense assieme a parole normali.
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La vox citante
Con la vox gustosa l’uomo trova il piacere di vivere i
suoni in termini di sensualità, di distensione, dilatazione,
degustazione, volgendosi verso quelle sonorità più ricche di
femminilità, di quel calore caratteristico dell’antica relazione
devota tipicamente materna.
Con la vox citante l’uomo attiva il piacere articolatorio, il
gusto della scansione, dell’attivazione ritmica tipica del
corporeo muscolare maschile e ben assimilabile alla figura
paterna.
Ecco che attraverso la musica si completa la strutturazione
del sé umano: “La melodia è la madre, il ritmo è il padre”
(antico detto Sanscrito).
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L’INSEGNANTE
E IL CANTO CORALE
L’insegnante
L’insegnante-direttore deve aver avuto un’esperienza
musicale e possibilmente vocale, perché la sensibilità
all’ascolto non è un concetto.
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L’insegnante
L’esperienza, e solo l’esperienza fatta in prima persona
può stimolare e sviluppare l’attenzione verso il canto corale.
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L’insegnante
La sensibilità all’ascolto e alla contemporanea produzione
di suoni sta alla base della valenza formativa del bambino e del
ragazzo.
Ancor prima del “com’è bello cantare questa canzone”,
l’attività corale dovrebbe far sorgere il concetto “com’è bello
cantare INSIEME questa canzone”.
Un’attività vocale impostata su ascolto e canto matura
risultati anche in ambito non musicale.
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L’insegnante
Chi conduce un coro dovrebbe sapere che ogni gruppo
corale sviluppa una propria identità, e che il fatto che i suoi
membri si riconoscano in questa identità è una parte non
marginale del tutto.
Questa identità si potrebbe realizzare benissimo in
ambiente scolastico a condizione che sia perseguita con
strumenti adeguati da chi conduce, e che il coro possa essere
vissuto come espressione della comunità scolastica.
Forse questo aspetto – il senso di comunità scolastica –
non è molto diffuso.
Cantare è mettersi in gioco e il coro potrebbe essere una
delle squadre della scuola (oltre a quella di basket, pallavolo,
ecc).
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L’insegnante
Il coro della scuola non deve essere legato alla volontà di
una singola persona ma deve esistere per volontà della scuola
nel suo insieme.
Un coro scolastico deve progettare un’attività a mediolungo termine, senza una scadenza precisa: è una cultura
corale che va costruita nella scuola.
scuola
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CRESCERE CON LA MUSICA
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L’insegnante
Perché la coralità attiva divenga un nucleo culturale di
una scuola servono a volte anni.
Per questo è necessario progettare in avanti, cercare
alleanze culturali, stimolare la sensibilità dei muri delle scuole,
trovare pian piano un luogo idoneo alle prove e all’ascolto,
non pensare solo allo spettacolo di fine anno, ma sentire questa
esperienza come una necessità formativa che la scuola deve
fornire agli allievi.
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L’insegnante
Fondamentale diventa la formazione dell’insegnantedirettore di coro.
È auspicabile una formazione specifica rivolta ai docenti
di MUSICA della scuola primaria.
Sarebbe necessaria un’educazione al canto anche per gli
insegnanti che non propongono attività musicali a scuola ma
che hanno certamente bisogno di conoscere meglio la loro
voce e quella dei bambini.
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CRESCERE CON LA MUSICA
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L’insegnante
È auspicabile l’attivazione di un servizio di informazione
– documentazione che metta in contatto i direttori dei cori
della Provincia, valorizzando le buone pratiche, soprattutto le
esperienze innovative e/o didatticamente efficaci.
Sarebbe interessante la nascita del coro della scuola in
sinergia con le associazioni corali locali che svolgono già
attività di carattere formativo.
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CRESCERE CON LA MUSICA
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LABORATORI
GIOCARE CON LA MUSICA
OGGETTI SONORI
CRESCERE
CON IL CANTO
CRESCERE
CON IL FLAUTO DOLCE
SPERIMENTAZIONI
L’ESPERIENZA DELL’IC ARCO
SCUOLA
SECONDARIA DI I GRADO
Sperimentazione I.C. ARCO
Classi coinvolte:
Classi prime della scuola secondaria di I grado
Alunni coinvolti:
20 alunni
Strumenti coinvolti:
Pianoforte (8 alunni), Flauto traverso (6), Chitarra (6)
Docenti coinvolti:
Docenti di Pianoforte, Flauto, Chitarra, Formazione
Lezioni settimanali:
Un’ora di strumento, un’ora di formazione
(il mercoledì pomeriggio)
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Sperimentazione I.C. ARCO
Quadro orario:
Piano
Flauto
Chitarra Formazione
4 alunni 3 alunni 3 alunni
Gr. A
Gr. A
Gr. A
4 alunni 3 alunni 3 alunni
a
2 ora
Gr. B
Gr. B
Gr. B
1a ora
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CRESCERE CON LA MUSICA
10 alunni
Gr. B+B+B
10 alunni
Gr. A+A+A
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SCUOLA PRIMARIA
Sperimentazione I.C. ARCO
Classi coinvolte:
Classi quarte e quinte della scuola primaria
Alunni coinvolti:
Circa 350 circa
Docenti coinvolti:
Docenti della Scuola Musicale Alto Garda (SMAG)
Lezioni settimanali:
Un’ora di flauto dolce la settimana
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Sperimentazione I.C. ARCO
Quadro orario:
Periodo
Flauto
1a e 3a settimana
Lezione del docente SMAG
2a e
Lezione della/del maestra/o
della classe
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4a
settimana
CRESCERE CON LA MUSICA
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BIBLIOGRAFIA
Allorto R., D’Agostino Schnirlin V.,
La moderna didattica dell’educazione musicale in Europa,
Europa Ricordi, Milano, 1967
Bova A.,
Giocare con la musica,
musica Erickson, Trento 2003
Ferrari F., Spaccazocchi M.,
Guida all’esame di educazione musicale,
musicale La Scuola, Brescia, 1985
Lombardo F., Donati L., Piatti M.,
Scuola e coralità, (atti del convegno “Un coro in ogni scuola”, 24 maggio 2010 – Firenze)
Spaccazocchi M.,
Crescere con il canto,
canto Progetti Sonori, Pesaro, 2003
Spaccazocchi M.,
Crescere con il flauto dolce,
dolce Progetti Sonori, Pesaro, 2006
Spaccazocchi M., a cura di
Storie di suoni cattivi e buoni,
buoni Progetti Sonori, Pesaro, 2010
Spaccazocchi M.,
Suoni vissuti suoni narrati,
narrati Progetti Sonori, Pesaro, 2008
Spaccazocchi M., Strobino E.,
Piacere musica,
musica Progetti Sonori, Pesaro, 2006
20/12/2010
CRESCERE CON LA MUSICA
111
FINE
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CRESCERE CON LA MUSICA
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Formazione area espressiva
“CRESCERE CON LA MUSICA”
Il canto corale per lo sviluppo integrale della persona
Trento, 20 dicembre 2010
Relatore: LORENZO PIERAZZI