Università degli Studi di Milano
Facoltà di Scienze Politiche
corso di Economia del Lavoro
prova finale completa del 22/06/10 – 9 crediti
tempo concesso: 120 minuti
Cognome e nome
Matricola
Corso di studi
Il candidato risponda a tutte le domande di macroeconomia (quindi 1.a-1.b-1.c + 2.a-2.b-2.c – totale massimo
10 punti) e a due su tre dei gruppi di domande di economia del lavoro (quindi per esempio 3.a-3.b-3.c e 5.a5.b-5.c – totale massimo 10 punti a ogni gruppo di domande), facendo uso, ove necessario, dell’opportuno
apparato grafico e analitico. Il candidato scriva in modo leggibile oppure il compito non verrà valutato.
1.a – Lo studente spieghi perché un abbassamento dei tassi di interesse possa far crescere gli investimenti in
attrezzature delle imprese.
Se le imprese si indebitano per investire, un abbassamento del tasso di interesse riduce il costo
dell’indebitamento.
1.b – Quale teoria può essere formulata sulle determinanti dell’investimento in attrezzature
Gli imprenditori seguono le aspettative sulla domanda futura dei propri prodotti. Se la domanda corrente è
collegata alla domanda futura, un aumento della domanda di oggi fa crescere gli investimenti. Ma se per
contro gli imprenditori non credono ad una espansione in futuro, non aumenteranno gli investimenti correnti.
1.c – Lo studente spieghi perché un abbassamento dei tassi di interesse possa far diminuire gli investimenti
delle famigli in attività finanziarie
Se le famiglie compongono il loro portafoglio scegliendo tra moneta e titoli, un aumento dei prezzi dei titoli
(ovvero un abbassamento del loro rendimento) ne riduce la domanda.
2.a – Si definisca il reddito disponibile delle famiglie secondo la contabilità nazionale, e si discuta se un
aumento dei trasferimenti alle famiglie produca un aumento dei consumi. Cosa accade invece se si ha un
aumento della tassazione ?
Il reddito disponibile si definisce come (Reddito-tasse+sussidi). Un aumento dei sussidi fa crescere il reddito
disponibile, mentre un aumento della tassazione lo riduce.
2.b – Si immagini una manovra fiscale che aumenti le tasse per finanziare maggiori trasferimenti. Produce
effetti sulla domanda di consumo delle famiglie ? Motivate la risposta.
Se aumento delle tasse e aumento dei sussidi si equivalgono, non cambierà il reddito disponibile, e quindi
neppure il consumo delle famiglie.
2.c – Si immagini infine una manovra fiscale che aumenti le tasse per finanziare maggiore spesa pubblica.
Produce effetti sulla domanda aggregata ? Motivate la risposta.
Un aumento delle tasse riduce il consumo meno che proporzionalmente, perché Y  C  c  T . Invece
la spesa pubblica fa crescere la domanda in modo equivalente Y  G . Quindi il saldo netto sarà positivo
perché Y  C  G  c  T  G  c  G  G  1  cG .
3.a – Qual è la ragione per cui le persone scelgono di investire in istruzione all’inizio della loro vita lavorativa ?
Perché il periodo di godimento dei benefici è più lungo. Si veda l’esercizio 2.3 del manuale.
3.b – Quali interpretazioni si possono fornire del fatto che i profili di reddito lungo l’arco di vita hanno un
andamento a gobba ?
Il tratto crescente è spiegabile con l’accumulo di capitale umano attraverso l’esperienza (learning by doing); il
tratto decrescente è spiegabile con l’obsolescenza del capitale umano.
3.c – Quale differenza esiste tra capitale umano generico e capitale umano specifico all’impresa ? Chi
dovrebbe accollarsi l’onere dell’investimento in queste due tipologie di capitale ?
Il primo riguarda competenze che sono spendibili in tutti i settori produttivi, mentre il secondo accresce la
produttività solo all’interno di un settore (o addirittura di una singola impresa). Per questa ragione il lavoratore
dovrebbe accollarsi il costo dell’investimento nella prima tipologia, mentre l’impresa dovrebbe pagare
l’investimento nella seconda.
4.a – Si definisca cosa descrive il concetto di NAIRU e come lo si individua nello spazio w  p, u  .
Il Nairu è il tasso di disoccupazione che rende compatibili le richieste salariali dei lavoratori con la disponibilità
a concedere delle imprese. Non è un tasso a cui il sistema tenda spontaneamente, ma è il tasso che assicura
la compatibilità tra domanda salariale dei lavoratori e disponibilità a pagare delle imprese.
4.b – Quali ipotesi giustificano una funzione del salario inclinata negativamente nel medesimo spazio
La funzione di salario è decrescente perché al crescere della disoccupazione si abbassa il potere negoziale
dei sindacati. Anche in assenza di sindacati, quando le imprese fissassero i salari, avrebbero bisogno di minor
incentivazione in presenza di maggior disoccupazione.
4.c – Quali ipotesi giustificano una funzione del prezzo orizzontale o inclinata positivamente nel medesimo
spazio.
La funzione di prezzo è orizzontale quando la produttività del lavoro non varia al variare dei livelli
occupazionali, oppure è crescente quando l’effetto “produttività marginale del lavoro” supera quello della
variabilità prociclica del margine di markup.
5.a – Si elenchino le politiche attive e le politiche passive del lavoro.
Politiche attive: aumentano l’occupabilità delle persone, senza comportare trasferimento di reddito. Politiche
passive: sostengono il reddito dei disoccupati senza necessariamente aumentarne l’occupabilità. Vedi pg.252
del manuale.
5.b – Si illustri quali problemi si pongono al policy maker nel momento in cui debba fissare il grado di
protezione assicurato dalle politiche passive.
Vi è un conflitto tra obiettivo assicurativo (garantire al massimo i soggetti deboli) e obiettivo occupazionale
(tenere il livello dei salari basso).
5.c – Come si può ovviare alla trappola della disoccupazione generata da un sussidio che cessa
completamente al superamento di una certa soglia di ore/reddito ?
Bisogna introdurre una riduzione graduale del sussidio al crescere del reddito guadagnato autonomamente
(phasing out) in modo da lasciare un incentivo a lavorare di più.