Esercitazione 4 Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Esercitazioni di Fisica a.a. 2010 - 2011 Emanuele Biolcati Ringraziamenti speciali a Monica Casale per la preparazione delle slides Quantità di moto ed impulso – Esercizio Un’automobile avente massa pari a 103 kg si muove su un rettilineo con velocità di 108 km/h. Supponendo che durante una frenata agisca una forza costante e sapendo che il tempo di arresto è di 20 s, determinare: • la forza frenante • lo spazio percorso durante la frenata Velocità auto Forza frenante 2 Quantità di moto ed impulso – Esercizio Si ricorda che la variazione di quantità di moto è data da ∆p = pf – pi = 0 – mv = – pi poiché la variazione della quantità di moto è uguale all’impulso della forza frenante I = Ft = – pi = – mv F = – mv / t 108 km/h = 108*0.28 m/s = 30.24 m/s F = – (103 kg * 30.24 m/s) / 20 s = – 1512 N il segno “-” significa che la forza è diretta in verso opposto al moto Durante la frenata, poiché la forza è costante, si parla di MOTO UNIFORMEMENTE DECELERATO (a < 0) a = F/m = – 1512 N / 103 kg = 1.512 m/s2 quindi lo spazio percorso durante la frenata sarà s = s0 + v0t + ½ at2 = (30.24 m/s)(20s) – ½(1.512 m/s2)(20s)2 = 302.4 m 3 Urti – Esercizio 1 Una palla da biliardo di massa m1 urta elasticamente con velocità v1 una seconda palla di massa m2 (uguale ad m1). Dopo l’urto l’angolo formato dalla traiettoria della prima palla rispetto alla direzione di v1 è θ ≠ 0, calcolare: la velocità di ciascuna palla da biliardo dopo l’urto l’angolo ϕ formato dalla traiettoria della seconda palla dopo l’urto 4 Urti – Esercizio 1 y DOPO L’URTO PRIMA DELL’URTO 1 v1’ x 1 v1 θ ϕ 2 v 2’ URTO ELASTICO 2 Tenendo conto della conservazione della quantità di moto e dell’energia cinetica m1v1 = m1v1’ cosθ + m2v2’ cosϕ asse x 0 = m1v1’ senθ - m2v2’ senϕ asse y asse y ½ m1v12 = ½ m1v1’2 + ½ m2v2’2 5 nega tivo Urti – Esercizio 1 Dalle prime due relazioni segue m1v1 - m1v1’ cosθ = m2v2’ cosϕ m1v1’ senθ = m2v2’ senϕ Elevando al quadrato ambo i membri m12 v12 + m12 v1’2 cos2θ - 2 m12v1v1’ cosθ = m22 v2’2 cos2ϕ m12 v1’2 sen2θ = m22 v2’2 sen2ϕ e sommando membro a membro m12 v12 + m12 v1’2 (cos2θ + sen2θ) - 2 m12v1v1’ cosθ = m22 v2’2 (cos2ϕ + sen2ϕ) ½ m1v12 = ½ m1v1’2 + ½ m2v2’2 eliminando v2’2 dalla seconda relazione v2’2 = (m1/m2) v12 – (m1/m2)v1’2 e sostituendo nella prima, si ottiene un’equazione di 2° grado (m12 + m1 m2) v1’2 - 2 m12v1v1’ cosθ + m12 v12 - m1 m 6 2 v12 = 0 Urti – Esercizio 1 (m12 + m1 m2) v1’2 - 2 m12v1v1’ cosθ + m12 v12 - m1 m2 v12 = 0 ponendo ora m1 = m2 = M 2M2 v1’2 - 2M2v1v1’ cosθ + M2 v12 - M2 v12 = 0 2M2 v1’2 - 2M2v1v1’ cosθ + M2 v12 - M2 v12 = 0 v1’(v1’ – v1cosθ) = 0 y Escludo questa soluzione perché, dai dati del problema, la palla 1 continua il suo moto dopo l’urto v1’ = 0 oppure v1’ = v1cosθ PRIMA DELL’URTO DOPO L’URTO 1 v 1’ x 1 v1 θ ϕ 2 v2’ 7 2 Urti – Esercizio 1 Proviamo a risolvere l’esercizio inserendo alcuni valori numerici … M = 10 g v1 = 5 m/s θ = 60° Sostituendo il valore di v1 nella soluzione dell’equazione di secondo grado in v 1’: v1’ = v1cosθ = (5 m/s) cos 60° = 2.5 m/s Riprendendo ora l’equazione per la conservazione dell’energia cinetica: ½ M v12 = ½ M v1’2 + ½ M v2’2 ½ M v12 = ½ M v1’2 + ½ M v2’2 v2’2 = v12 - v1’2 da cui infine v2’ = √v12 - v1’2 = √(25 – 6.25) m2/s2 = 4.3 m/s Per determinare l’angolo di deviazione dopo l’urto della palla 2 rispetto alla direzione iniziale, si parte dall’equazione per la conservazione della quantità di moto sull’asse x: 0 = Μ v1’ senθ – M v2’ senϕ senϕ = (v1’ senθ) / v2’ ed infine ϕ = arcsen [(v1’ senθ) / v2’] = arcsen [(2.5 m/s sen 60°)/ 4.3 m/s] = 30° 8 Urti – Esercizio 2 Una biglia, avente la massa di 50 g, si muove su un tavolo alla velocità di 2 m/s. Essa va ad infilarsi in una scatoletta aperta appoggiata sul tavolo, rimanendovi intrappolata; tuttavia non si ferma: la biglia spinge la scatola e continua con essa la sua corsa. La massa del contenitore vuoto è di 30 g e l’attrito è trascurabile. Calcolare la velocità della biglia dopo l’impatto. vb v b’ 9 Urti – Esercizio 2 URTO ANELASTICO In questo tipo di urto si ha soltanto la conservazione della quantità di moto (non si conserva invece l’energia cinetica) p = mv prima dell’urto dopo l’urto pi = mb vb pf = (mb + ms) vb’ mb vb = (mb + ms) vb’ vb’ = (mb vb ) / (mb + ms) = (50 g * 2 m/s) / (50 + 30) g = 1.25 m/s N.B. All’aumentare della massa del sistema, si riduce la velocità dello stesso, per la conservazione della quantità di moto 10 Moto circolare – Esercizio 1 Una giostra circolare di diametro 8 m (øgiostra)compie 20 giri al minuto. La giostra è costituita da una serie di macchinine disposte a circa 50 cm (d) dal bordo esterno, mentre, nella parte interna, trovano posto alcuni aerei, che si sollevano descrivendo una circonferenza di 4 m di diametro (øaerei). Calcolare: • • • • il periodo del moto la velocità angolare della giostra la velocità periferica delle macchinine la velocità periferica degli aerei 11 Moto circolare – Esercizio 1 Si determina innanzitutto la frequenza del moto in unità standard f = 20 giri / 1 minuto = 20 giri / 60 s = 1/3 Hz per ottenere quindi il periodo T = 1/f = 3 s La velocità angolare è data da ω = 2π / T = (2*3.14) / 3 s = 2.1 rad/s Per determinare la velocità periferica v=ωr è necessario prima calcolare il raggio delle circonferenze descritte rispettivamente dalle macchinine e dagli aerei… rm = rgiostra – d = (øgiostra /2) – d = (4 – 0.5) m = 3.5 m vm = ω rm = (2.1 rad/s)(3.5 m/rad) = 7.35 m/s 1m*r = 1 arco radiante rm = (øaerei /2) = 2 m va = ω ra = (2.1 rad/s)(2 m/rad) = 4.2 m/s r = fattore di proporzionalità da arco radiante a metro 12 Moto circolare – Esercizio 2 Un’automobile si muove alla velocità costante di 90 km/h; ad un certo istante, visto un ostacolo, il guidatore frena e l’auto si ferma in 10 s. Sapendo che le ruote hanno diametro pari a 50 cm (øruota), • • • • determinare: la velocità angolare delle ruote prima della frenata la frequenza di rotazione delle ruote la decelerazione angolare subita ad opera dei freni il numero di giri (#giri) fatti dalle ruote prima di fermarsi 13 Moto circolare – Esercizio 2 La velocità angolare è legata alla velocità periferica nella relazione v=rω ω ruote = v / r = (90 km/h) / [(0.5/2) m/rad] = [(90*0.28)m/s] / [(0.25) m/rad] = 100 rad/s La frequenza di rotazione delle ruote si ottiene dalla velocità angolare ω = (2π) / T = (2π) f con T = 1/f fruote = ωruote / (2π) = (100 rad/s) / (2*3.14) = 15.9 s-1 = 15.9 Hz L’accelerazione angolare si determina secondo la relazione α = ∆ω / ∆t α = [(0 − 100) rad/s] / 10 s = − 10 rad/s2 De cel era zio ne! Il numero di giri compiuti dalle ruote prima di fermarsi si ricava dal rapporto tra lo spazio totale percorso e la circonferenza della ruota #giri = ∆stot / circonferenzaruota = (s0 + v0t - ½ at2) / (π øruota) = (v0t - ½ at2) / (π øruota) = (v0t - ½ v0t) / (π øruota) 0 = s0 = 0; v 0 = (½ v0t) / (π øruota) 2 = t a a = v/ t 2 = (½ * 25m/s * 10 s) / (3.14 * 0.5 14 m) = 80 t / t) t = v (v Moto circolare – Esercizio 2 NOTE PER GLI STUDENTI # giri = ∆stot / circonferenzaruota = (s0 + v0t - ½ at2) / (π øruota) = (v0t - ½ at2) / (π øruota) = (v0t - ½ v0t) / (π øruota) Moto decelerato accelerazione negativa s0 = 0 v0 ≠ 0 !!! devo tenere conto della velocità iniziale della macchina (quindi delle ruote) per calcolare lo spazio totale percorso nella frenata dalle ruote = (½ v0t) / (π øruota) = (½ * 25m/s * 10 s) / (3.14 * 0.5 m) = 80 15 Biomeccanica – Esercizio Un “apprendista” acrobata, con una massa di 80 kg, effettua un salto dall’altezza di un metro verso il suolo e cade rigidamente su una gamba. Al momento di toccare il suolo la velocità del corpo è di 4.5 m/s e se l’imbottitura della scarpa e del piede viene schiacciata di 1 cm, il corpo si arresta in circa 0.005 s. Valutare la forza che si esercita sulla gamba. La tibia si romperà??? [sforzo limite = 2.13 *108 N/m2] 16 Biomeccanica – Esercizio Si ricorda l’identità tra la quantità di moto e l’impulso, da cui sarà possibile ricavare il valore della forza esercitata sulla gamba dell’acrobata: ∆p = F ∆t La variazione della quantità di moto risulta essere ∆p = ∆(mv) = (80 kg * 4.5 m/s) – (80 kg * 0 m/s) = 360 kg m/s La forza esercitata sulla gamba, supposta rigida, è quindi data dalla relazione F = ∆p / ∆t = (360 kg m/s) / 0.005 s = 7.2 *104 N La tibia, con sezione (A) pari a circa 3.3 cm 2, sarà sottoposta ad uno sforzo compressivo σ=F/A σ = (7.2 *104 N) / (3.3 *10-4 m2) = 2.18 *108 N/m2 Lo sforzo risultante è molto vicino al valore limite, per cui è probabile che la tibia dell’acrobata si rompa! 17 Biomeccanica – Esercizio Una persona avente massa 70 kg esegue delle flessioni sulle braccia a gambe tese. Realizzare lo schema del problema Determinare le forze che sono esercitate su mani e piedi del ginnasta, sapendo che la distanza piedi-baricentro è pari a 100 cm, mentre quella mani-baricentro è di 60 cm. 18 Biomeccanica – Esercizio SCHEMA DEL PROBLEMA CM Fp Fm 100 cm 60 cm P Si determina innanzitutto la forza peso (modulo) esercitata sul corpo del ginnasta e rivolta verso il basso, che dovrà essere vinta da piedi e mani … P = mg = 70 kg * 9.81 m/s2 = 686.7 N Per calcolare la frazione di forza peso vinta dai piedi e dalle mani si valuta la distanza del punto di applicazione di ciascuna forza rispetto al baricentro (centro di massa CM) Fp 100cm /160 cm = 5/8 Fp = 5/8 P = 5/8 * 686.7 N = 429.2 N 19N = 257.5 N Fm 60cm /160 cm = 3/8 Fm = 3/8 P = 3/8 * 686.7