0BINTRODUZIONE:
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Miracolo per Acufeni™
Un programma in 5 fasi unico
e semplice da seguire per curare
gli acufeni con una strategia
olistica testata
Di Thomas Coleman
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programma di nutrizione, esercizio fisico o cura. Consultando il medico di base si
potrà comprendere e affrontare nel modo più efficace possibile i sintomi e la
situazione specifica.
Come in qualunque caso, prima di effettuare qualsiasi trattamento o sperimentare
qualche pratica descritta in questo libro, o in caso di dubbio, l’utente dovrebbe
consultare il proprio medico e usare il proprio giudizio. Se non ciò non avviene,
l’utente deve essere consapevole di agire a proprio rischio e pericolo. L’utente,
acquirente o lettore di questo libro, si assume ogni rischio per qualsiasi pratica
imparata tramite questa lettura. MiracoloperAcufeni.com, l’Editore Higher Ways
Publishing Inc e Thomas Coleman non sono responsabili per un aumento della
gravità degli acufeni dell’utente o per qualsiasi problema di salute sopraggiunto in
caso di abbandono delle cure mediche.
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INDICE DEI CONTENUTI
INTRODUZIONE: ............................................................................................................ 12
La storia dell’acufene ................................................................................................... 12
La mia storia................................................................................................................. 13
Di cosa parla questo libro ....................................................................................... 21
Com’è organizzato questo libro ........................................................................... 22
Perchè accontentari senza provare a curarsi? .............................................. 25
Capitolo Uno: ................................................................................................................... 27
Come funzionano le orecchie.................................................................................... 27
L’orecchio esterno ..................................................................................................... 28
L’orecchio medio ........................................................................................................ 31
L’orecchio interno ..................................................................................................... 35
Conservare l’equilibrio ............................................................................................ 37
Il nervo vestibolococleare ...................................................................................... 42
Quando qualcosa va storto .................................................................................... 43
Capitolo due: .................................................................................................................... 50
Tutto quello che devi sapere..................................................................................... 50
Sull’acufene ...................................................................................................................... 50
Che cos’è questo rumore nella mia testa? ....................................................... 50
APPROFONDIAMO: Sei in buona compagnia ................................................ 54
Indentificare il tuo tipo di acufene ..................................................................... 55
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Il rumore che senti .................................................................................................... 60
Che cosa causa l’acufene? ....................................................................................... 62
Facciamo parlare le statistiche: un’occhiata a due importanti studi ... 73
Trattementi odierni per l’acufene....................................................................... 78
Capitolo tre:...................................................................................................................... 88
Diagnosticare l’acufene ............................................................................................... 88
Confrontare i tuoi stimoli con quelli altrui ..................................................... 88
Le caratteristiche della personalità ................................................................... 90
Che cosa ha in comune chi ne è colpito ............................................................ 90
Trovare aiuto: la consulenza ed esame dell’acufene .................................. 93
Test per acufene ......................................................................................................... 97
Il lato emotivo dell’acufene .................................................................................100
Cose che possono aiutare il tuo acufene ........................................................103
Scopri il tuo livello di negatività ........................................................................105
Casi studio ...................................................................................................................111
Capitolo quattro: ..........................................................................................................120
Acufene e cervello emotivo .....................................................................................120
La percezione fantasma ........................................................................................120
E’ tutto nell’orecchio?.............................................................................................121
APPROFONDIAMO:
Le tre categorie che causano l’acufene ..............122
Acufene e orecchio interno ..................................................................................124
Acufene e cervello emotivo..................................................................................125
Il volume e la frequenza dei suoni alle tue orecchie .................................127
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0BINTRODUZIONE:
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Capire e spezzare il circolo vizioso dell’acufene ........................................129
Capitolo cinque: ............................................................................................................131
L’approccio olistico a 5 fasi per liberarsi degli acufeni ...............................131
Fase 1: ...............................................................................................................................132
Cambiamenti dietetici e integratori di erbe/vitamine testati nella cura
dell’acufene ....................................................................................................................132
In che modo le allergie possono aggravare gli acufeni ............................133
Una dieta salutare per chi soffre di acufeni ..................................................134
Cibo benefico in caso di acufeni .........................................................................135
Cibo nocivo in caso di acufeni.............................................................................138
Che cosa si dovrebbe fare per migliorare gli acufeni ...............................140
Integratori erboristici che possono essere utili ..........................................141
Le vitamine di cui hai bisogno per ridurre gli acufeni .............................147
In che modo fare esercizio può aiutare ..........................................................148
Fase 2: ...............................................................................................................................151
un efficace programma di rafforzamento del sistema immunitario per
ridurre gli acufeni ........................................................................................................151
Che cos’è il sistema immunitario? ....................................................................151
Come funziona il sistema immunitario?.........................................................153
Come funzionano i globuli sanguigni? ............................................................155
Rafforzare il sistema immunitario....................................................................158
In che modo l’acufene attacca il sistema immunitario?...........................164
In che modo le vitamine possono aiutare il sistema immunitario? ...166
Cibi che rafforzano il sistema immunitario ..................................................169
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0BINTRODUZIONE:
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8 importanti potenziatori del sistema immunitario .................................172
Erbe per un sistema immunitario in salute ..................................................173
In che modo fare esercizio può aiutare AD AVERE UN SISTEMA
IMMUNITARIO PIU’ SANO....................................................................................174
Fase 3: ..............................................................................................................................177
programma in 4 punti per riconvertire gli acufeni .......................................177
Introduzione:
La natura insidiosa degli acufeni ....................................177
Come funziona il modello neurofisiologico ..................................................178
Sezione uno: Le componenti del modello neurofisiologico .................187
Sezione due: le basi del programma di riabilitazione ..............................196
Sezione tre: il programma in 4 punti per liberarsi degli acufeni ........198
Fase 4: ..............................................................................................................................234
Disintossicarsi e depurarsi nel percorso verso la liberazione dagli
acufeni ..............................................................................................................................234
Perchè depurarsi? ....................................................................................................234
Linee guida generali per il digiuno ...................................................................241
la depurazione di tre giorni con i succhi di Miracolo per Acufeni ......246
Durante la depurazione con i succhi ...............................................................258
Aiutare gli organi ad eliminare le tossine......................................................260
Prevenire il riassorbimento delle tossine nel flusso sanguigno ..........264
IRRIGAZIONI DEL Colon .......................................................................................271
La crisi della salute e come sopravvivergli ...................................................273
Eliminare i parassiti - Programma di una settimana ................................275
Depurazione del fegato .........................................................................................278
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Fase 5: ..............................................................................................................................281
L’utilizzo dell’ipnosi per ridurre gli acufeni .....................................................281
La terapia della regressione ................................................................................283
La terapia dello stato dell’Io (della parte) .....................................................283
Terapia della suggestione ....................................................................................284
Sessione di ipnosi per ridurre gli acufeni ......................................................285
Cosa fare durante il programma ...........................................................................296
Ridurre l’impatto di rumori forti.......................................................................302
Terapia di ricerca dell’assuefazione ................................................................304
Consigli utili per affrontare gli acufeni al mattino .....................................306
In che modo lo stress aggravia gli acufeni ....................................................306
Ridurre lo stress .......................................................................................................307
Controllare la rabbia...............................................................................................310
Dormire a sufficienza .............................................................................................311
Assumere un ruolo attivo nel sconfiggere l’acufene .................................312
Appendice I: ...................................................................................................................314
Trattamenti di medicina alternativa per gli acufeni .....................................314
Omeopatia ...................................................................................................................314
Agopuntura.................................................................................................................318
Yoga ...............................................................................................................................320
Osteopatia ...................................................................................................................321
HEALING E terapie simili .....................................................................................322
Appendice 2: ..................................................................................................................324
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FARMACI per gli acufeni ...........................................................................................324
Ansiolitici.....................................................................................................................324
Antidepressivi ...........................................................................................................325
Anti-epilettici .............................................................................................................326
Nota speciale: ............................................................................................................327
Appendice 3: ..................................................................................................................328
Associazioni sugli acufeni ........................................................................................328
L’ American Tinnitus Association .....................................................................329
Tinnitus Association of Canada..........................................................................329
British Tinnitus Association ................................................................................330
Hope for Hearing Foundation .............................................................................330
H.E.A.R. (Hearing Education & Awareness for Rockers) .........................331
The National Institute of Deafness e Other Communication Disorders
.........................................................................................................................................331
Vestibular Disorders Association......................................................................332
American Speech Language Hearing Association ......................................332
American Academy of Audiology ......................................................................333
Link e altre risorse ..................................................................................................333
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INTRODUZIONE:
LA STORIA DELL’ACUFENE
Se soffri o conosci qualcuno che soffre di acufene, sai quale devastazione
può causare e come ti può sconvolgere la vita. Al di là del semplice
ronzio alle orecchie l’acufene provoca un intenso rumore continuo alla
testa. Alcune persone di fatto impazziscono e addirittura si suicidano
nel tentativo di fermare questi “pensieri.”
Se stai leggendo questo libro sai già tutto del danno in decibel che gli
acufeni causano al tuo stato fisico ed emotivo. Nessuno può veramente
capire lo sconforto e la frustrazione che senti a meno che non abbiano
provato loro stessi il dolore di tali rumori. Io invece posso! Sai, ho
passato esattamente quello che stai passando ora tu – gli implacabile
ronzii, brusii e colpi nella testa che avevano fatto vacillare la mia salute
mentale. Anche io ero affetto da acufene, dove la parola più importate è
ero.
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1BLa storia dell’acufene
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LA MIA STORIA
Avevo 29 anni e la mia vita era nel pieno dell’attività. I miei giorni erano
frenetici. Gestivo responsabilità al lavoro e quando tornavo a casa
aiutavo i bambini con i compiti; correndo da una cosa all’altra; cercando
di trovare spazio per me e la mia sposa e per tutte quegli aspetti che una
famiglia moderna deve affrontare. Lo stress aumentava, ma lo tenevo
sotto controllo. Sfortunatamente le cose stavano per cambiare.
Una sera dopo il lavoro andai in un ristorante della zona con alcuni
amici per un meritato R&R. Dopo aver passato tre ore in quel ristorante
rumoroso, seduto accanto al pianista, la testa mi faceva male e i rumori
della serata continuavano a rimbombarmi in testa per ore.
La mattina seguente mi sorpresi nel sentire ancora un leggero suono
nell'orecchio sinistro. Senza pensarci troppo mi preparai per un'altra
impegnativa giornata in ufficio. Non avevo idea che la mia vita stava per
subire una svolta inaspettata.
In pochi giorni quel leggero suono divenne un ronzio ben distinto
seguito da periodici picchi di volume. Dopo un certo periodo il rumore
da fastidio divenne un vero e proprio tormento per i miei nervi. Mi
sentivo la testa esplodere. Non c'era nulla che mi liberasse da quel
suono che bucava le orecchie -- era presente di giorno e di notte e
incominciava ad avere ripercussioni.
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1BLa storia dell’acufene
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La visita al mio medico generico non portò beneficio. Pensò si trattasse
di mal di testa causato dallo stress. Cercai di rilassarmi di più e questo
servì (un poco), ma tuttavia non fu in grado di eliminare quel brusio
costante dalle mie orecchie.
Molte settimane e molte visite dopo il medico cominciò a sospettare che
forse c'era davvero qualcosa di serio e mi fece fare una serie di test per
escludere problemi gravi. Dopo essere stato sottoposto ad una serie di
test che mi sembrò interminabile finalmente ebbi la diagnosi: Acufene.
“Bene” Pensai. “Ora possiamo curarlo.” Il passaggio da sollievo a
panico fu breve non appena il medico mi spiegò che non esiste una cura
o un trattamento per questa malattia e che semplicemente avrei dovuto
imparare a conviverci come altre migliaia di persone che ne soffrono al
mondo.
“Vivere con questo martellamento costante nella testa!” Pensai. “In
quale modo posso mai farcela?”
Dopo un paio di mesi andai da un dottore (che era anche uno
psichiatra), gli descrissi la situazione insopportabile in cui mi trovavo e
lui mi prescrisse molti medicamenti, ansiolitici, rilassanti dei muscoli e
una sfilza di antidepressivi.
Inutile dirlo, non servì a nulla.
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1BLa storia dell’acufene
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Andai di dottore in dottore cercando qualche beneficio – qualsiasi
beneficio! Il rumore stava peggiorando – alcuni giorni raggiungeva i 70
o anche 80 decibel – e avevo bisogno di aiuto!
Non ero più padrone della mia vita. Non potevo lavorare (il forte rumore
alle orecchie non mi rendeva possibile gestire la miriade di
responsabilità in ufficio), ero irritabile in famiglia (dopotutto, non
capivano che ogni piccolo rumore che facevano aggravava la mia già
precaria situazione?), la mia salute ne soffriva (non potevo più dormire
normalmente) e mi deprimevo sempre di più. Stavo per toccare il punto
di non ritorno e lo sapevo. Dovevo fare qualcosa e al più presto o avrei
perso la testa. Era tempo di entrare in azione!
Presi alcune settimane di permesso dall'ufficio. Visitai diversi dottori e
descrissi le sonore pulsazioni lancinanti e gli altri sintomi che provavo.
Ma l'unica risposta che ottenni fu la possibilità di ricorrere alla
chirurgia. Incredibile, pensai, solo per scoprire successivamente che
nella stragrande maggioranza dei casi la chirurgia è completamente
inutile e spesso porta a risultati irreversibili.
Dal baratro sentii che ci doveva essere un'altra opzione, un'alternativa
più salutare.
Smisi di assumere i farmaci prescritti e i rilassanti per muscoli. Ero
deciso a trovare una soluzione naturale al mio problema nonostante
quello che mi avevano raccomandato i dottori.
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Mi immersi totalmente nel mondo delle medicine naturali e
dell'alimentazione. Volevo sapere tutto quello che c'era da sapere sul
modo di curare gli acufeni e prevenirli in modo definitivo- Mi votai
completamente a questa ricerca. Cominciai a documentarmi - e
alacremente! Comprai ogni libro sulle infezioni delle orecchie, danni ai
nervi, problemi di sinusite, terapie del suono, medicine orientali, diete
disintossicanti, digiuni e alimentazione che riuscii a trovare.
Passavo ore in biblioteca sfogliando tomi di libri, giornali e riviste sugli
acufeni, perdita di udito e nutrizione, leggendo parola dopo parola. Ho
consumato letteralmente centinaia di libri di medicina dalla prima
all'ultima pagina. La mia libreria in breve tempo si ingrandì di oltre 537
libri su nutrizione e salute che avevo interamente letto parola per
parola al punto di memorizzarli.
Ma non mi limitai a leggere. Intervistai altri innumerevoli malati di
acufene ed ogni dottore, erborista, omeopata e naturopata...abbastanza
gentile da dedicarmi un po' del suo tempo per trasmettermi i frammenti
della sua esperienza e competenze solo per trovare una soluzione
efficace ai miei acufeni.
La conoscenza dei libri e le interviste sono una cosa, ma l'esperienza in
prima persona è un'altra. I dati scientifici, le cifre e le teorie non sono
sufficienti.
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Provai altri tipi di farmaci (ansiolitici e antidepressivi) e rilassanti per
muscoli, vitamine e medicamenti erboristici orientali su base quotidiana
sperando in un cambiamento. Comprai molti CD di "rumore bianco" e mi
sottoposi a molte terapie del suono, ma senza successo.
Tentai anche con ogni trattamento per acufeni conosciuto
scientificamente e di medicina naturale con la convinzione, il desiderio e
la speranza che avrebbe fatto la differenza e avrei finalmente eliminato
gli acufeni tornando ad una vita normale.
Negli anni ho speso una piccola fortuna provando ogni tipo di prodotto e
trattamento possibile. Ho provato: rimedi erboristici, Ossigeno Cellfood,
tonici, pratiche, diete disintossicanti, terapie vitaminiche, idroterapia,
aromaterapia, macrobiotica, riflessologia, Medicina Cinese,
vegetarianesimo, dieta Wai, magnetoterapia, dieta anti-muco, dieta per
gruppo sanguigno, trattamenti psichiatrici e quant’altro.
Anche se trovavo qualche leggero miglioramento era sempre
temporaneo e il rumore alle orecchie continuava a tornare con forza alle
volte più forte che prima del trattamento. Non riuscivo a dormire. Ero
costantemente stressato e depresso. L'estrema carenza di sonno e la
profonda ansia e stress che provavo presero il sopravvento ed iniziai ad
avere le allucinazioni. Vedevo luci accecanti durante il giorno mentre
camminavo o guidavo oltre ad altre strane esperienze dovute allo stato
emozionale estremo in cui mi trovavo. La mia malattia era diventata
molto più pericolosa e spaventosa quando mi trovai sul punto di andare
a sbattere contro un segnale stradale mentre andavo dal mio dottore.
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Gli acufeni erano ora molto più di un rumore tormentoso nelle orecchie.
Erano diventati una vera e propria minaccia per la mia vita.
Non vedendo altra soluzione per il mio stato estremo e potenziali
conseguenze programmai un intervento chirurgico con la speranza che
finalmente avrei ottenuto qualche beneficio. Non ero eccitato all'idea ma
il mio dottore insisteva sull'efficacia della chirurgia del nervo uditivo,
quindi decisi che valeva la pena finire sotto ai ferri.
L'intervento durò circa 4 ore e dopo mi sentii meravigliosamente
sollevato. Molti giorno dopo le dimissioni dall'ospedale l'operazione
sembrava aver funzionato. Il volume dei suoni alle orecchie era calato e
sembrava che finalmente ci sarebbero state speranze per me. Iniziai a
dormire meglio la notte e ridiventai quel tipo tranquillo che i miei cari
erano abituati ad avere accanto.
Ma le mie speranze svanirono presto. In meno di un mese cominciai a
sentire un dolore lancinante e una pressione alle orecchie e i suoni
ripresero, ma questa volta più forti che mai. Mi sentii seriamente come
se i miei timpani esplodessero. Che INCUBO! pensai. I miei peggiori
timori si erano avverati. Chiamai immediatamente il dottore e gli urlai
che gli acufeni erano tornati ed anzi erano peggiorati. Sapevo che cosa
avrebbe detto: che ci sarebbero voluti molti mesi per vedere i risultati e
che alle volte la condizione diventava peggiore prima di ottenere il
miglioramento (come avevo letto anni prima nel processo di
riabilitazione dell'intervento sugli acufeni) ma questo non era un
processo di guarigione! Provai con tutte le mie forze a convincere il
dottore che un rumore così forte non poteva esser parte di alcuna
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guarigione e che probabilmente l'intervento era fallito ma tutti i miei
argomenti incontrarono orecchie da sordo.
Passarono tre mesi lenti e dolorosi e al quarto mese gli acufeni erano
peggio che mai. Andai dal mio dottore, che si scusò in modo molto
formale ed educato e si disse dispiaciuto che l'operazione non fosse
riuscita e che non potesse aiutarmi.
Nella più completa disperazione comprai altri libri di medicina
alternativa sugli acufeni e mi stupii di scoprire che in pratica tutti
offrivano consigli parziali sulla dieta e integratori di vitamine ed erbe
particolari. Questi approcci non funzionavano! Lo sapevo perché li
avevo sperimentati tutti e continuavo a soffrire di acufeni.
Non essendo il tipo di persona che si scoraggia facilmente, decisi che ne
avevo avuto abbastanza. Se le decine di dottori che avevo visto non
potevano offrirmi alcun aiuto, avrei trovato io il sistema. Forse era la
frustrazione o forse l'istinto di conservazione che mi guidava in questa
ricerca per curare personalmente gli acufeni, ma ero determinato a
trovare il rimedio me e gli altri come me – e indovinate -- funzionò!
Certo, mi costò mesi di letture, studi e sperimentazioni ma finalmente
trovai la giusta combinazione di trattamenti che da allora mi ha portato
ad eliminare il rumore nelle mie orecchie. Ho recuperato la mia vita e
anche tu puoi farlo!
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Dopo più di 12 anni di diligente lavoro e approfondita ricerca
quotidiana, numerosi lampi di scoperta e un lungo processo di tentativi
ed errori, decine di interviste e prove su me stesso, impiegai i miei anni
di studio per scoprire finalmente la soluzione agli acufeni. Da tutte le
verità ed evidenze, concetti e teorie sbagliati... il puzzle dell'acufene fu
finalmente risolto. Mi costò oltre un anno perfezionare e raffinare la mia
scoperta e alla fine applicandomi con grandi speranza e passione e con
mia profonda meraviglia- dopo poche settimane di cura gli acufeni
svanirono del tutto.
Ho impiegato diversi anni di dura ricerca per arrivare dove sono oggi,
per sapere esattamente ciò che funziona e ciò che non lo fa. Si, dopo
tentativi ed errori disperati, innumerevoli inutili trattamenti, delusione
ed agonia, un semplice sistema olistico ha aperto la porta alla mia nuova
e più luminosa vita senza acufeni. E' stato emozionante sentire i miei
acufeni e altri sintomi correlati (come la lieve perdita di udito) svanire
completamente. Dopo anni di sofferenza ero finalmente libero dagli
acufeni!
Ora, non sono un dottore e non posso prometterti che troverai sollievo
istantaneo dai sintomi degli acufeni. Ma so che cosa è d’aiuto in questo
caso. Negli anni ho combattuto la mia battaglia contro questo male
orrendo e sono a conoscenza di decine di rimedi omeopatici
normalmente non utilizzati per trattare e curare gli acufeni, che
condividerò con te nelle pagine seguenti.
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21
DI COSA PARLA QUESTO LIBRO
Questo non è un libro standard sugli acufeni. La mia guida va oltre la
spiegazione di che cos’è un acufene (sebbene tratti anche questo). Ho
strutturato questo libro per essere una guida verso la guarigione,
passando attraverso ogni fase dalla diagnosi della malattia alla
sperimentazione di trattamenti tradizionali ed olistici, per aiutarti a
trovare il tuo proprio percorso verso la liberazione dai rumori che
stanno invadendo e distruggendo la tua vita .
Mi sono trovato nella situazione che oggi stai vivendo tu ed ecco perché
ho scritto questo libro: per condividere ciò che ho imparato con le altre
persone che soffrono di acufene e aiutarle a superarli, superando
finalmente quei costanti brusii, sibili, ronzii, fruscii, scricchiolii, squilli e
altri suoni che riempiono le orecchie e rovinano la vita.
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1BLa storia dell’acufene
22
COM’È ORGANIZZATO QUESTO LIBRO
Ho organizzato questo libro in diverse sezioni a partire
dall’introduzione e funzionamento delle orecchie. Infatti se non si
comprende interamente come dovrebbe funzionare il corpo come si può
identificare il metodo migliore per curarlo quando le cose vanno storte ?
Nella parte successiva spiego che cos’è l’acufene e che cosa causa i
sintomi che senti. Fornisco poi alcune semplici pratiche giornaliere che
possono essere adottare come abitudine per alleviare alcuni dei rumori
alle orecchie fino a quando non si trovi la completa guarigione .
Nella sezione tre la guida si concentra sulle statistiche degli acufeni,
offrendoti un questionario da svolgere per vedere il livello dei tuoi
sintomi in modo da poter identificare il piano di trattamento migliore.
Una volta che sai cosa è l’acufene, come si origina e di che tipo di
acufene soffri, è giunto il momento di vedere alcuni trattamenti di base
esistenti. Questo costituirà il primo aiuto nel viaggio verso la guarigione,
mentre apprenderai di più su diagnosi, cause scatenanti ed altro.
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1BLa storia dell’acufene
23
Alcune cure tradizionale ed olistiche trattate in questa sezione:
• Agopuntura
• Terapie con vitamine e minerali
• Fitoterapia
• Trattamenti laser
• Riconversione degli acufeni
• ECT
• Maschere
• Farmaci e steroidi
• Neuronomics
• Sistema DTM
• Candele per orecchi
• Hydergina
• Ipnosi e biofeedback
Naturalmente non è possibile individuare il giusto trattamento per gli
acufeni fino a quando non si disponga di una diagnosi certa. E’ quello
che discuteremo nel prossimo capitolo: riconoscere i sintomi, fare test
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1BLa storia dell’acufene
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sugli acufeni, capire il ruolo che rivestono le emozioni nella cura e nella
diagnosi, capire che cosa scatena i sintomi individuali, misurare i suoni
nelle orecchie e altro ancora.
Ho incluso come bonus aggiuntivo una sezione su acufene e cervello
emotivo. Questa sezione descrive la Percezione Fantasma; come
l’acufene colpisce l’orecchio interno e il cervello emotivo.
Infine, nell’ultima sezione del libro, illustro il mio programma olistico in
5 fasi per liberarsi dagli acufeni chiamato “Dal rumore al silenzio.”
La considero la parte più importante del libro in quanto offre una via
pratica per la liberare la testa dai rumori definitivamente. Ecco una
breve anticipazione di ciò che imparerai in questa sezione del libro:
Fase Uno: In che modo la dieta peggiora i tuoi sintomi, come alcuni
semplici cambiamenti alimentari integratori di vitamine possono di
fatto diminuire il livello di rumore alle orecchie e nella testa?
Fase Due: Come servirsi del sistema immunitario per avere un
maggiore controllo (e possibilmente eliminare) i sintomi degli acufeni?
Fase Tre: Un efficace programma in 4 punti per riconvertire gli acufeni
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1BLa storia dell’acufene
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Fase Quattro: Miracolo per gli acufeni – Una pratica unica di
disintossicazione e depurazione del fegato.
Fase Cinque: Utilizzare l’ipnosi per disinnescare gli acufeni. Questa
sezione include istruzioni uniche di auto ipnosi comprovate
nell’abbassare il volume, l’intensità e la frequenza degli acufeni e può
aiutare a rilassarti ed riacquistare la pace interiore.
Nell’affrontare la fase Cinque del programma imparerai anche il ruolo
che ha lo stress nell’aumentare i sintomi dell’acufene e come diventare
più attivo nel combattere lo stress quotidiano per poter vivere senza
acufeni. Altri importanti aspetti che apprenderai sono:
• Come avere benefici da sonno ed esercizio
• Riconoscere ed eliminare le tossine pericolose
nell’ambiente che ti circonda
• Ridurre l’impatto di rumori forti nel tuo trattamento
• Trattare gli acufeni con la Terapia di assuefazione
PERCHÈ ACCONTENTARI SENZA PROVARE A CURARSI?
Probabilmente hai sentito questa frase molte volte: non c’è cura per gli
acufeni – impara a conviverci. Ti chiedo: Perché ? Solo perché ad oggi gli
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1BLa storia dell’acufene
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scienziati non hanno ancora trovato un “farmaco” che funziona per
curare tutti i tipi di acufene non significa che non vi via un modo per
frenare quei sintomi e vivere liberi da rumore! L’acufene colpisce una
persona su dieci. Non è tempo di trovare sollievo? Io dico di si e ti
spiegherò anche come!
Se sei pronto a riprendere il controllo sulla tua vita che gli acufeni ti
hanno strappato e vivere un’esistenza più quieta e calma allora continua
a leggere: stai per iniziare il percorso che ti porterà ad una vita
completamente nuova. Ancora scettico? Continua a leggere. Dopo tutto,
che cosa hai da perdere se non un po’ di rumore in eccesso?
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2BCapitolo Uno:
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CAPITOLO UNO:
COME FUNZIONANO LE ORECCHIE
Prima anche solo di cominciare a indagare le cause dell’acufene e il
modo per liberarsene, è importante capire come funzionano le orecchie.
Quindi diamo un’occhiata più approfondita al loro meccanismo …
Anche se utilizziamo il senso dell’udito tutto il giorno, ogni giorno, molti
di noi non se ne curano fino a quando non si verifica un problema. Sia
che si tratti di uno squillo di telefono ininterrotto o di dolci sussurri
d’amore, l’udito è uno dei mezzi più importanti che abbiamo per
sperimentare ed interagire con il mondo. Gli scienziati imparano
sempre di più sul modo con cui i suoni che entrano nelle orecchie si
trasformino nelle informazioni di cui abbiamo bisogno per capire la
realtà che ci circonda. Il processo con cui il suono è catturato e
incanalato nelle orecchie è semplicemente meccanico – non è un
processo chimico come altri relativi ai nostri sensi quali la vista, il gusto
o l’olfatto. Come vedremo ogni parte dell’orecchio ha un ruolo da
svolgere nel raccogliere e trasportare il suono al cervello.
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L’ORECCHIO ESTERNO
Quando pensiamo alle nostre orecchie normalmente abbiamo in mente i
padiglioni auricolari (pinnae), che sono la parte esterna visibile delle
orecchie. Alcuni di noi hanno orecchie grandi, altri più piccole, ma la
funzione è sempre la stessa: raccogliere i suoni intorno a noi e
trasportarli verso l’orecchio interno, dove vengono inviati sotto forma
di segnali al nostro cervello. La forma delle orecchie è ingegnosa — le
curve dell’orecchio esterno, fatte di cartilagine, non sono solo
decorative, ma agiscono come un imbuto per i suoni dell’atmosfera
verso il condotto uditivo. L’orecchio è di fatto molti di più di quello che
si può vedere dall’esterno.
Come si crea e come è trasportato il suono
Per capire il funzionamento delle orecchie dobbiamo vedere come si
crea il suono e in che modo si muove. Le onde del suono sono il risultato
di vibrazioni che viaggiano nell’atmosfera – di base il risultato della
collisione tra particelle di materia e particelle di aria.
Il suono verrà propagato dovunque si verifichi la vibrazione, anche in
acqua o nella terra.
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La velocità delle vibrazioni create da un oggetto che emette un suono
determina la differenza dei toni di suono che riusciamo ad udire. Un
suono dai toni altri è il risultato di vibrazioni molto veloci, un suono dai
toni bassi al contrario è l’effetto di vibrazioni lente. Tali onde del suono
sono catturate dall’orecchio esterno e incanalate verso le componenti
interne dell’orecchio.
Progettati per ascoltare
Gli essere umani sono dotati di padiglioni auricolari (la parte più
esterna delle orecchie) puntati verso l’esterno e forniti di una miriade di
pieghe che catturano i suoni in circolazione intorno a noi. A differenza di
altri mammiferi gli umani sono in grado di orientare le orecchie in
direzione di un suono. Se hai un cane ti sarà capitato di osservarlo
mentre drizza le orecchie e le gira di lato poi nuovamente di fronte, per
cercare la fonte di un dato rumore. Anche predatori e prede utilizzano le
orecchie, rispettivamente per cacciare e nascondersi. La posizione delle
orecchie umane è più adatta dalla comunicazione che alla caccia, ma
puoi aumentare la capacità uditiva mettendo una mano dietro
l’orecchio, per canalizzare e potenziare la ricezione del suono. Se hai
orecchie più grandi del normale, animo – effettivamente ci senti meglio
dei tuoi amici con orecchie più piccole, perché i tuoi grandi padiglioni
auricolari possono raccogliere più suono di quelli piccoli!
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Il nostro cervello è in grado di interpretare la distanza e la provenienza
di un suono grazie al modo con cui il suono incontra l’orecchio esterno.
Un suono prodotti davanti a noi sarà ricevuto e incanalato, e
successivamente tradotto in modo diverso da altri suoni provenienti da
dietro la schiena. Siamo in grado di localizzare il suono orizzontalmente
– se proviene da sinistra o destra perché le onde vengono
effettivamente ricevute dall’orecchio più velocemente. Se quando tuo
figlio ti chiama sta alla tua sinistra le vibrazioni create raggiungeranno il
tuo orecchio sinistro prima di raggiungere quello destro. Le
informazioni trasferite al cervello ti diranno che il suono proviene dal
lato sinistro.
Il condotto uditivo
Con misure di circa 20-25 millimetri di lunghezza e 8 millimetri di
diametro, il condotto uditivo conduce il suono catturato dal padiglione
auricolare all’orecchio medio – al timpano. Il canale è a forma di imbuto
e inclinato per assicurare che in condizioni normali non si depositi
acqua vicino al timpano. Ha misura e forma ottimali per portare il suono
all’orecchio medio e interno e per proteggere l’area da infezioni.
Il cerume
Il cerume è prodotto dalla parte esterna del condotto uditivo per
lubrificare e pulire la parte interna del canale. Il cerume non causa
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problemi alla maggior parte delle persone in quando serve per liberare
il condotto uditivo dalle cellule morte. Il cerume inoltre protegge
l’orecchio da sporcizia ed infezioni. Chi solito utilizza i cotton fioc per
rimuovere il cerume finisce spesso per fare più danno che altro dal
momento che con questo sistema la cera è spinta nel condotto uditivo
verso il timpano. In caso di cerume sarebbe bene utilizzare le mani
dall’esterno e non si dovrebbe inserire nulla nel condotto uditivo.
L’ORECCHIO MEDIO
Il timpano
Le onde sonore viaggiano attraverso il condotto uditivo e superano
velocemente l’orecchio esterno raggiungendo quello che è definito
generalmente come timpano. Si tratta di una membrana che separa
l’orecchio esterno dall’orecchio medio e ha la funzione di componente
sensoriale per l’orecchio. Questa sottile membrana non misura più di 0,1
mm ma è costantemente attiva e risponde alle varie fluttuazioni d’aria
che si verificano nell’atmosfera. Ogni onda sonora entra nel condotto
uditivo attraverso l’orecchio esterno raggiungendo il timpano
provocherà una reazione.
La membrana di pelle dura e rigida viene spinta avanti e indietro dalle
particelle d’aria del suono a seconda del loro tono, volume e distanza.
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Un suono dai toni alti vibrerà nel timpano molto velocemente, un suono
rumoroso vibrerà ad intervalli più lunghi a rappresentarne l’intensità.
Il timpano è là dove avviene la prima interpretazione delle onde sonore
come informazioni nel processo di trasmissione al cervello.
In concomitanza di diversi livelli di suono il timpano aiuterà la ricezione
privilegiando i suoni dai toni più alti e scartando essenzialmente quelli
dai toni più bassi e forti. E’ ciò che avviene quando stai giocando con i
tuoi figli in un campo e cerchi di parlare con un tuo amico. I tuoi
timpani non ti aiuteranno per niente a capire che cosa sta dicendo il tuo
amico e relegherà i rumori del campo nel sottofondo. Quando le
condizioni di ascolto non sono ottimali il timpano ti proteggerà in effetti
dai rumori forti e dannosi. Un forte suono dai toni bassi causerà la
repentina contrazione del timpano e non vibrerà come di consueto, in
modo da ridurre la quantità di suono inviata al cervello.
Gli ossicini
Fino ad ora le onde sonore hanno viaggiato attraverso l’aria. Prima sono
state raccolte dal padiglione auricolare e spinte verso il condotto
uditivo;poi il timpano ha reagito al suono vibrando a seconda del suo
tono e volume. La successiva area dell’orecchio medio farà in modo di
amplificare quel sono in modo che una volta raggiunta la linfa
dell’orecchio interno sarà in grado di resistere all’inerzia maggiore che
lo aspetta. Gli ossicini sono una serie di ossa che rispondono alle
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vibrazioni create dal timpano. Si può immaginare una serie di tasselli
del domino uno accanto all’altro – per avere l’idea di come lavorano tali
ossa in congiunzione le une con le altre per trasferire le vibrazioni dai
timpani verso l’orecchio interno.
Come abbiamo già scoperto l’orecchio medio è uno spazio pieno di aria
occupato da tre piccole ossa. Sono il martello, l’incudine e la staffa.
Benché molto piccole hanno un ruolo importante nel far procedere i
suoni verso l’orecchio interno. Nel vibrare il timpano trasferisce tale
energia al martello, che è di fatto connesso con il timpano. Il martello si
muove avanti e indietro, da un lato ad un altro, facendo muovere a sua
volta l’osso successivo adiacente, l’incudine. L’incudine riceve tale
energia e la trasferisce alla staffa. La staffa è collocata in modo da
colpire la coclea, che raggiunge la camera fluida dell’orecchio interno.
Nell’orecchio medio si verifica l’amplificazione perché le ossa sono
progettate per lavorare in perfetta correlazione e la loro interazione
aumenta la potenza della pressione sulla coclea nell’urto. La misura del
timpano rispetto a quella delle ossa facilita il processo di amplificazione.
Dal momento che il timpano è più grande degli ossicini, l’energia può
essere infatti moltiplicata al passare attraverso tali ossa. Le parti più
piccole ricevono un impatto maggiore e passano di conseguenza più
energia al componente successivo di quanto potrebbe fare il timpano da
solo.
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La Tromba di Eustachio
Chiunque abbia sofferto di raffreddore sa che le orecchie sono collegate
al naso. Questa connessione avviene nell’orecchio medio attraverso la
Tromba di Eustachio. Un piccolo canale conduce dall’orecchio medio
alla Rinofaringe. Questo canale fornisce la contropressione all’aria
verso il timpano, bilanciando la pressione dell’aria in entrambe le parti
accanto al timpano. Aiuta anche a pulire l’orecchio medio dalla
congestione e in questo modo previene le infezioni. Se hai mai sentito la
sensazione di orecchie tappate si tratta della pressione dell’aria sulla
Tromba di Eustachio contro la pressione esterna del condotto uditivo.
Quando sbadigli, mastichi o soffi normalmente senti un leggero click
all’orecchio – si tratta della regolarizzazione della pressione tra la
Tromba di Eustachio e il Condotto uditivo. Se hai mai volato in aereo ti
può essere capitato di aver sentito le orecchie schioccare o intasate –
forse hai masticato una gomma ho hai cercato di sbadigliare per
liberarti di quella spiacevole sensazione. Stavi facendo in modo che la
pressione interna fornita dalla Tromba di Eustachio attraverso la
rinofaringe aumentasse in egual misura con quella che passava nel
condotto uditivo. Se non ci si riesce, come quando si vola con il
raffreddore o la sinusite, può essere doloroso e anche causare uno
scoppio del timpano.
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L’ORECCHIO INTERNO
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Per continuare il nostro viaggio dentro l’orecchio vediamo di
ricapitolare quanto visto fin’ora. I suoni creati dalla compressione e
rarefazione nell’atmosfera sono catturati dalle orecchie – dai padiglioni
auricolari o propaggine esteriore dell’orecchio esterno. I suoni
viaggiano attraverso il condotto uditivo ad imbuto fino a raggiungere il
timpano. Questa membrana vibra in relazione alle particelle mobili di
aria che provocano il suono. La vibrazione attiva gli ossicini – le piccole
strutture ossee che trasferiscono l’energia meccanica del suono e
l’amplificano nel passare da ciascuno di loro rispettivamente: il
martello, l’incudine e la staffa. Una volta che la staffa riceve le vibrazioni
amplificate colpisce la coclea che ci conduce nell’orecchio interno.
Fino ad ora i suoni hanno viaggiato attraverso l’aria. Ma nell’orecchio
interno il suono incontra per la prima volta la linfa e il suo modo di
viaggiare verso il cervello cambia drasticamente. L’orecchio interno è
comunemente definito come labirinto a causa delle forma a chiocciola
della coclea che costituisce tale spazio. Molta dell’attività uditiva si
svolge nell’orecchio interno ed è l’ultima tappa dei suoni prima di
passare al cervello sotto forma di informazioni.
La scala tympani, la scala vestibuli e la scala media sono i canali
dell’orecchio interno e sono curvati insieme in una forma simile a una
conchiglia o chiocciola. Questi canali sono separati tra di loro da sottili
membrane che muovono il suono lungo i canali e spostano la pressione
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creata quando la staffa si muove contro la coclea. La membrana di base
è costituita di sottili cellule ciliate – ve ne sono migliaia, che reagiscono
alle diverse sequenze del suono che viene spinto attraverso la coclea. Le
cellule ciliate identificano le frequenze di risonanza nelle onde del
suono che sono trasferite attraverso la coclea. Questo crea impulsi
elettrici che vengono trasportati al cervello ed interpretati come suoni
riconoscibili.
Gli scienziati stanno ancora cercando di capire il modo preciso in cui il
cervello interpreta tali impulsi elettrici come lingua, musica, o semplice
rumore. L’orecchio è un sistema complesso e sofisticato che prende uno
stimolo esterno e utilizza l’energia meccanica per trasferire tale
informazione al cervello. Più scopriamo come funziona nei dettagli il
sistema uditivo e più ci appare eccezionale!
CONSERVARE L’EQUILIBRIO
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Ma nell’orecchio c’è qualcosa di più oltre all’udito, che è di per sé
un’attività molto importante. L’orecchio ha un ruolo nel meccanismo di
equilibrio del corpo che coinvolge vista, impulsi muscolari e sistema
vestibolare dell’orecchio interno. Il sistema vestibolare è il comando
centrale dell’equilibrio nei nostri corpi e, se le cose non funzionano
come dovrebbero in questa piccola parte dell’orecchio interno, ne può
risultare un grande problema per l’intero organismo. E’ difficile
immaginare che un’area così minuscola possa controllare tanto! Ma
l’orecchio interno è responsabile sia dell’udito sia della conservazione
dell’equilibrio.
The sistema vestibolare
Vi sono tre canali semi circolari nell’orecchio interno e questi, assieme
all’utricolo e al sacculo, costituiscono il sistema vestibolare, che
controlla l’equilibrio e dà il senso della posizione al nostro corpo.
Se hai mai girato su te stesso (o hai visto qualcun altro farlo), avrai
probabilmente sperimentato come funziona questo sistema. La linfa dei
canali semi-circolari agisce in risposta ai nostri movimenti: in questo
caso la rotazione. Quando ti sei fermato la linfa ha continuato a girare
ancora per un po’. Se hai girato per molto tempo avrai constatato una
sensazione di squilibrio. Hai essenzialmente ingannato il tuo sistema
vestibolare per farti venire le vertigini e i muscoli hanno risposto a tale
trucco funzionando in maniera non corretta, dando come risultato la
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difficoltà a rimanere in piedi. In pratica il tuo sistema vestibolare ha
dato al cervello il segnale che tu stavi ancora ruotando mentre in realtà
ti eri fermato.
Vediamo più da vicino che cosa succede nell’orecchio interno in
relazione all’equilibrio per capire meglio l’importanza di questa
funzione.
L’utricolo e il sacculo determinano la posizione della tua testa in ogni
momento della tua giornata. Nel girare la testa da una parte all’altra
queste cavità piene di linfa inviano segnali al resto del tuo corpo per
farlo regolare ed adattare ai cambiamenti. Siamo progettati per
mantenere la testa in linea con il corpo e sono questi due componenti a
permetterlo. Infatti contengono non solo fluido ma anche sottili peletti
sospesi in una sostanza gelatinosa così come sostanze cristalloidi o
gessose che interagiscono con i peli nell’utricolo e sacculo. Tali cristalli
vengono sospinti verso i peli che dipendono dal movimento percepito
dall’orecchio interno.
I tre canali semicircolari servono allo stesso proposito ma sono sensibili
al movimento più che alla posizione della testa. Sono disposti in modo
perpendicolare gli uni rispetto agli altri così che possono rilevare ogni
tipo di movimento e inviare i segnali necessari al cervello per
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mantenere l’equilibrio attraverso il corpo. Contengono inoltre cellule
ciliate che agiscono in risposta al movimento generando le informazioni
che sono portate al cervello e quindi i muscoli nel tuo corpo ti
proteggono dalle vertigini.
Gli altri componenti
L’orecchio interno è come la base del sistema dell’equilibrio su cui
contiamo ogni giorno, spesso senza neanche pensarci. Anche gli altri
componenti che lavorano in correlazione con l’orecchio interno sono
essenziali per mantenere l’equilibrio ed interpretare i segnali che si
originano nel’orecchio interno.
La vista ad esempio è un altro fattore importante per conservare
l’equilibrio. I segnali inviati dall’orecchio interno sulla posizione e
movimento della testa saranno in genere allineati con i segnali inviati
dagli occhi. In principal modo è per questo che vediamo quello che
sentiamo. In alcune situazioni tuttavia vi sono delle discrepanze e
questo può generare una sensazione di nausea o portare ad un terribile
mal di testa. Vediamo ad esempio il dramma del bambino con mal
d’auto. Stare seduti in macchina può non essere un movimento a cui
normalmente pensiamo. In altre parole il bambino non sta correndo o
girando su sé stesso, o giocando, ma il suo corpo, in particolare
l’orecchio interno, invia il segnale che è in movimento. Se guarda verso il
basso o legge durante la guida, i suoi occhi invieranno il segnale che è
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fermo, ma il suo sistema vestibolare reagisce invece ad ogni curva della
strada. La vista non corrisponde alla sensazione e il risultato è un senso
di malessere.
Il cervelletto è la parte del cervello collegata al nervo vestibolare che
trasmette segnali relativi all’equilibrio al cervello. Quando si verifica
un’improvvisa perdita di equilibrio (ad esempio un gradino dimenticato
nel salire le scale o l’inciampare sulla punta del piede) il cervello riceve
un messaggio immediato che l’equilibrio è in pericolo. Istintivamente si
mette davanti un braccio o si sposta il peso sull’altro piede per
mantenere l’equilibrio ed evitare la caduta. Questo è il sistema
vestibolare che entra in gioco.
I muscoli sono la componente finale del sistema e, quando tutto
funziona correttamente, ricevono le informazioni dal cervello per
mantenere il corpo allineato. Immagina un bambino che cammina lungo
una parete o su una trave: il bambino senza sforzo sa quando mettere
una mano di lato o corregge la sua postura per mantenere l'equilibrio e
rimanere dritto. Ora, immagina un adulto ubriaco che cerca di superare
il test alcolico. La funzione del cervello è compromessa per via
dell’alcool e i messaggi dal cervello ai muscoli sono deboli e lenti.
Indipendentemente da quanto si sforzi non sarà in grado di camminare
in linea retta mettendo un piede davanti all'altro.
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IL NERVO VESTIBOLOCOCLEARE
Il nervo che porta le informazioni, sia acustiche (suono) sia vestibolari
(equilibrio) al cervello è conosciuto come nervo vestibolococleare. Uno
dei 12 nervi cranici, questo nervo sensoriale è responsabile della
trasmissione delle informazioni sui suoni che entrano nel condotto
uditivo e del movimento della testa o del corpo.
Immagina di essere sulle montagne russe di un parco giochi. Le orecchie
sono su di giri a causa delle grida intorno a te, e forse delle tue, che ti
entrano dentro. Al tempo stesso il tuo sistema vestibolare è attivo per
dare un senso agli stimoli che sta ricevendo sia in termini di movimento
che di posizione della testa. I tuoi occhi stanno probabilmente inviando
segnali contrastanti al cervelletto e sentirai quel vuoto allo stomaco
tutte le volte che percorrerai la discesa del dosso. Il nervo
vestibolococleare prende tutte queste informazioni e le passa al
cervello, che a sua volta dà un senso a tutto e invia informazioni
adeguate ai muscoli per compensare i diversi segnali contrastanti tra di
loro.
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QUANDO QUALCOSA VA STORTO
Abbiamo trattato estesamente il funzionamento dell’orecchio, il modo in
cui raccoglie e interpreta i suoni e come la linfa nelle orecchie è utile nel
mantenere l'equilibrio. Ciò succede per lo più ogni giorno, minuto dopo
minuto e senza che ce ne accorgiamo. Ci ricordiamo di certi suoni uditi,
il pianto del proprio bambino, la voce della propria madre al telefono, le
risate dei figli, senza pensare troppo ai meccanismi dell'udito o
dell’equilibrio, fino a quando qualcosa smette di funzionare come
dovrebbe.
Sono molti i fattori che influenzano la capacità di ascoltare e sentire
bene, così pure il senso di equilibrio. Anche la più piccola cosa, come un
eccesso di cerume, può attaccare l'udito. Naturalmente, ci sono anche
seri problemi di udito ed equilibrio che devono essere trattati con
terapia medica. Diamo uno sguardo ai problemi più comuni legati ad
udito ed equilibrio.
Otite del nuotatore
Il nome è dovuto al fatto che si verifica generalmente quando l'orecchio
è stato esposto ad acqua o umidità per un lungo periodo di tempo.
Questa malattia è nota anche come otite esterna perché è un'infezione
del condotto uditivo. Quando le orecchie sono immerse spesso
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nell’acqua la produzione di cerume e la sua acidità (che normalmente
protegge il canale) diminuiscono. Ciò rende il condotto uditivo
vulnerabile alle infezioni batteriche.
Anche se l'otite del nuotatore generalmente non è grave dovrebbe
essere trattata da un medico per evitare una cronicizzazione o anche
una possibile infezione del tessuto profondo che può diventare molto
grave. Chi soffre di otite del nuotatore prova dolore soprattutto quando
l'orecchio esterno (il padiglione auricolare) viene toccato o mosso. Può
verificarsi una riduzione dell'udito, così come un ottundimento dei
rumori, perché la capacità di raccogliere suoni del condotto uditivo
viene compromessa. Generalmente trattata con gocce alle orecchie,
l'otite del nuotatore è una malattia comune, ma di solito non grave,
all’orecchio.
Tappo di Cerume
Una delle cause più comuni di una diminuzione dell'udito è costituita
dall’eccesso di cerume nel condotto uditivo. Alcune persone producono
più cerume di altre e le loro orecchie non riescono a liberarsi facilmente
delle cellule morte e degli altri corpi estranei che il cerume raccoglie.
Inoltre molte erroneamente utilizzano i cotton fioc e, nel tentativo di
rimuovere il cerume, inconsapevolmente aggravano il problema perché
spingono la cera più in profondità nel canale al timpano. Il medico ti dirà
che non si dovrebbe immettere mai niente nel condotto uditivo. Si
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dovrebbe invece utilizzare un panno sulla parte esterna dell'orecchio.
Ciò dovrebbe essere sufficiente a mantenere le orecchie pulite.
Esistono molti parafarmaci utili nella rimozione del cerume. La maggior
parte è composta da una combinazione di oli e perossidi per
ammorbidire e rimuovere il cerume lentamente. Se il problema diventa
troppo difficile da gestire si dovrebbe consultare un medico per
rimuovere completamente il tappo di cerume. Molte persone con questo
problema non si rendono nemmeno conto che il loro udito era stato
compromesso fino a quando non rimuovono il cerume.
Infezione all’orecchio
L’otite media, o infezione dell’orecchio medio, sembra essere legata
all'infanzia e in effetti è una delle malattie infantili più comuni. Il
National Institute on Deafness e Other Communication Disorders stima
che tre bambini su quattro abbiano avuto almeno un’infezione
all'orecchio all'età di tre anni. Se non trattate le infezioni all’orecchio
possono portare alla perdita permanente dell'udito. Molti bambini che
soffrono di infezione all’orecchio cronica riscontrano una perdita
dell’udito. La prima linea di difesa contro l’infezione all'orecchio è
costituita dall'utilizzo di antibiotici. Quando un bambino diventa
resistente ai farmaci o semplicemente continua a soffrire con di
infezione all'orecchio indipendentemente dal trattamento si esegue una
miringotomia. Tale procedura, eseguita in anestesia generale, prevede il
posizionamento di tubi di drenaggio nel condotto uditivo che
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rimuovono l'accumulo di liquidi associati con infezioni all'orecchio
frequenti.
Raramente le infezioni all’orecchio medio sono un problema per gli
adulti, ma possono comunque verificarsi. Questa malattia curabile, se
viene diagnosticata in tempo e trattata in modo appropriato, non
dovrebbe portare a perdita di udito a lungo termine.
Malattia di Ménière
Seria malattia dell’orecchio interno che compromette sia l'equilibrio che
l'udito, la Malattia di Ménière colpisce circa mezzo milione di persone
negli Stati Uniti. Comunemente attribuita ad uno squilibrio nella linfa
dell’orecchio interno, responsabile dell'udito e dell’equilibrio, questa
malattia è più comune nelle persone di mezza età. I principali sintomi
della Malattia di Ménière sono vertigini, perdita dell'udito, acufeni e
sensazione di orecchio intasato.
Le vertigini consistono nell'improvvisa sensazione di perdita di
equilibrio, in contrasto con l'ambiente circostante reale. L’acufene (che
vedremo nella prossima sezione) è la sensazione di ronzio alle orecchie.
La sensazione di intasamento consiste nell’avvertire il condotto uditivo
bloccato. Nella malattia di Ménière, i sintomi relativi all’udito sono in
genere unilaterali. La malattia può causare complicazioni al proprio stile
di vita e chi ne è colpito deve lottare contro perdita di udito e vertigini.
Inoltre, condivide alcuni sintomi con altre malattie più gravi come
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l'ipertensione e le malattie cardiache, si dovrebbe quindi consultare un
medico per escludere altri e gravi disturbi e per la cura della malattia.
Trattamenti comuni per la Malattia di Ménière sono i farmaci diuretici e
anti-nausea ed alcune pratiche abitudinarie come riduzione nell’uso del
sale e astensione dalla caffeina. Nei casi più gravi, la chirurgia può
essere l'unica opzione per ritrovare l'equilibrio.
Acufeni
L'acufene è ovviamente è il motivo per cui stai leggendo questo libro,
quindi cerchiamo di dare una rapida descrizione della malattia.
Comunemente conosciuto come un ronzio nelle orecchie, l’acufene è un
disturbo che colpisce molte persone, le cause possono variare da un
semplice tappo di cerume, stress, o come conseguenza di una forma
severa di arteriosclerosi. Chi soffre di acufene lamenta squilli, fischi,
ronzii o altri rumori persistenti, in assenza di una fonte reale. Per alcuni
si tratta di un suono costante, per altri di brevi scatti. In tutti i casi è un
fastidio che può essere segnale di problemi di fondo nelle orecchie o in
altre parti del corpo. L'acufene soggettivo è una forma in cui solo la
persona che ne soffre è in grado di sentirne i suoni, mentre l’acufene
obiettivo può essere percepito dal medico durante l'esame del paziente.
Alcune possibili cause possibili dell’ acufene:
• Ostruzione da cerume
• Perdita di udito dovuta all’età
• Esposizione prolungata a forti rumori
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• Danno all’orecchio interno
• Presenza di tumori nella testa o nel collo
• Ipertensione
• Arteriosclerosi
• Uso di farmaci come antibiotici e diuretici o anche di
aspirine
L’acufene può verificarsi in persone di ogni età, ma è più comune negli
uomini di età superiore ai 65 anni. Si rischia di sviluppare la malattia
anche se si è stati ripetutamente esposti ad elevati livelli di rumore per
un lungo periodo di tempo, come ad esempio in caso di lavori in cantiere
senza protezioni per le orecchie.
Sono pochi i rimedi che possono curare in modo sicuro ed efficace gli
acufeni - la modifica dello stile di vita e la rimozione del cerume sono
un buon modo per cominciare ad alleviarne i sintomi. Cambiamento dei
farmaci e cura dell’ipertensione sono altre azioni utili, così come una
pulizia completa (ad opera dal medico) del condotto uditivo. Gli
apparecchi acustici possono essere di aiuto, così come i generatori di
rumore bianco che servono a mascherare il rumore costante percepito
nelle orecchie. I medici hanno scoperto che alcuni farmaci anti-
depressivi possono migliorare gli acufeni ma gli effetti collaterali li
rendono l'ultima risorsa da prendere in considerazione. La prevenzione
è ovviamente la migliore difesa contro l'acufene, se non si è già
provveduto. Proteggere le orecchie da rumori forti, se si utilizza il
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tosaerba o si va a un concerto, costituisce la strada giusta per garantire
la salute uditiva a lungo termine e nel futuro. Mantenere il proprio
sistema cardiovascolare sano è un altro modo indiretto per proteggersi
contro una miriade di malattie, anche quelle non direttamente associate
al cuore.
Quanto è sorprendente l’orecchio
Quel piccolo organo sensoriale che va dall’orecchio esterno all'orecchio
interno fa un grande lavoro che di solito lo diamo per scontato fino a
quando tutto funziona come dovrebbe. Osservando con più attenzione
invece è stupefacente scoprire quanto sia perfetto e ingegnoso il sistema
che fa funzionare le nostre orecchie. Mentre stai leggendo queste righe
te tue orecchie stanno rispondendo alle onde sonore dell'aria intorno a
te - forse hai la radio accesa con la musica che suona o forse qualcuno
della tua famiglia sta parlando al telefono. Mentre ti concentri sulla
lettura di questo testo sei in grado al tempo stesso di dare un senso a
tali stimoli.
Le orecchie catturano il suono e lo trasferiscono come energia
meccanica al cervello, dove viene tradotto e inteso come linguaggio,
suono e musica. Sei in grado di distinguere la differenza tra le voci delle
persone e anche a capire se il tuo migliore amico ha il raffreddore
mentre parla con te al telefono. L'orecchio umano è un organo
incredibile, in grado di controllare sia l’equilibrio che il suono e
mantenere il corpo dritto.
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4BCapitolo due:
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CAPITOLO DUE:
TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE
SULL’ACUFENE
Se soffri di acufene sappi non sei il solo. Quasi 66 milioni di persone solo
negli Stati Uniti è destinato ad avere in una certa misura gli acufeni
nell’arco della propria vita. Nella maggioranza dei casi l'insorgere
improvviso di rumore all’orecchio se ne andrà in tempi relativamente
brevi. Purtroppo per una persona su 10 non sarà così. Se fai parte di
quei sfortunati che si ritrovano a sentire rumori in costante
peggioramento hai bisogno di sapere di più su questa malattia pazzesca.
Dovrai sapere perché questo ronzio nelle orecchie appare dal nulla e ti
snerva notte e giorno senza fine.
CHE COS’È QUESTO RUMORE NELLA MIA TESTA?
Per capire veramente l’acufene è necessario conoscere il funzionamento
dell'orecchio. È per questo che abbiamo dedicato così tanto tempo a
trattare l'udito nel capitolo precedente. La basi sono queste: il suono
viene trasportato nelle orecchie come un'onda in movimento. Quando
l’onda colpisce il timpano fa vibrare lui e le piccole ossa all’interno
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dell'orecchio. Queste vibrazioni creano un suono. Se qualcosa
interferisce con le vibrazioni normali il cervello può pensare di sentire il
suono quando invece non c’è. Questo è l’acufene.
Molti sono i fattori che possono causare questa spaccatura tra orecchio
e testa ma per ora vediamo solo le tre cause principali dell’acufene:
1. Lesioni Cerebrali
Prima che qualcuno entri nel panico specifichiamo che si tratta di lesioni
cerebrali non mortali. Tali lesioni semplicemente causano gli acufeni,
non causano (e non causeranno) malfunzionamenti in altre parti del
corpo.
E' stato stimato che più del 90 per cento delle persone che soffrono di
acufene centrale - che cioè ha origine nel cervello e non nell'orecchio -
ha asimmetrie di perfusione collaterali che coinvolgono il sistema
mediale del lobo temporale visibili con la scansione avanzata SPECT.
La maggior parte dei neuroscienziati ritiene che questa sia la zona del
cervello dove lo stress e la memoria si incontrano ed è probabilmente la
zona che collega le emozioni alla memoria - tra cui la memoria del
suono. Il concetto chiave qui è ricordare che l'acufene è semplicemente
la ri-esecuzione di memorie già sentite ripetute in un circolo infinito.
Pertanto, quando si vive l'emozione legata ad un certo suono il paziente
sente di nuovo il suono, anche se al momento non esiste. Rompendo il
legame emotivo dell’acufene, alcuni ricercatori ritengono che il malato
possa fermare completamente il rumore. Discuteremo una varietà di
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modi in cui puoi spezzare sia il legame tra emozioni e acufene sia il
circolo della memoria. Ma prima impariamo qualcos’altro sull'acufene.
2. Danneggiamento della Coclea
Come abbiamo già visto la Coclea è quella piccola parte dell'orecchio
interno che assomiglia un po' ad una chiocciola. Anche se piccola è
fondamentale perché ci aiuta a sentire bene. All'interno di questo guscio
di tessuto si trovano minuscoli peli sensoriali che avvertono il cervello
quando arriva il suono. Eventuali danni a questi rilevatori sonori in
miniatura possono seriamente danneggiare l'udito. Una cosa semplice
come l'esposizione a una sola volta ad un suono forte (come sparatorie
o esplosioni) o anche stare seduti ad un concerto forte per qualche ora
può causare problemi di udito temporanei. Ma a volte, se il danno da
rumore è più grave, può provocare il piegamento o la rottura di questi
piccoli peli, danneggiandoli in modo permanente.
Quando l’acufene è causato da un rumore eccessivo è dovuto alla rottura
di questi peli sensoriali e si traduce in impulsi elettrici errati che
informano il cervello dell’esistenza di un suono che non c’è.
3. Stress
Sappiamo tutti che lo stress può causare problemi al cuore, sistema
immunitario ed altri organi vitali. Ma sapevi che è anche uno dei
principali colpevoli dell’ acufene?
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L'ipotalamo controlla molti sistemi nel nostro corpo, tra cui la ghiandola
pituitaria, che regola il sistema endocrino e gli organi del sistema
nervoso autonomo. Uno dei compiti principali dell’ipotalamo è produrre
le sostanze chimiche necessarie per il funzionamento normale del
corpo. Purtroppo è molto sensibile a stress, dolore e shock, e queste
cause possono interferire con la sua produzione chimica. Quando ciò
accade ci può essere una rottura di comunicazione tra orecchio e
cervello, provocando una risposta del cervello ad un suono che nella
realtà non trova corrispondenza. Si tratta di acufene.
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APPROFONDIAMO: SEI IN BUONA COMPAGNIA
Un giorno ti sembra di sentire normalmente e quello dopo avverti un
inquietante ronzio e sibilo all’orecchio che nessun altro sente. In un
primo momento potresti pensare di essere l’unico sul pianeta Terra a
sentire queste cose. Niente affatto! Sei in buona compagnia. E 'stato
stimato che una persona su 10 va in giro accompagnata dai rumori
dell’acufene, tra cui personaggi famosi l'ex presidente Ronald Reagan, la
nota cantante Barbara Streisand e gli attori Peter Townsend, William
Shatner e Tony Randall.
Vuoi saperne di più di chi intorno a te soffre di acufene? Ecco qui alcuni
dati compilati dai ricercatori della Oregon Health Sciences University:
• Il 42% degli affetti da acufene non sa collegare una causa
diretta ai propri acufeni
• Il 51% degli affetti da acufene nota che l’insorgenza è stata
graduale, mentre il 39% riporta la comparsa di sintomi
improvvisi
• Il 53% degli affetti da acufene afferma di sentire un unico
rumore, gli altri dicono di sentire tre o più rumori
contemporaneamente
• Il 44% afferma di avere problemi di sonno almeno qualche
notte dovuti al rumore costante nelle orecchie
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• Solo il 2% afferma di aver avuto una riduzione del rumore
senza alcun tipo di terapia
INDENTIFICARE IL TUO TIPO DI ACUFENE
Ci sono molti diversi tipi di acufene e il trattamento deve variare
significativamente a seconda della propria tipologia. Per esempio,
mentre la maggior parte soffre di rumori che non sono presenti,
alcuni sentono amplificati sia i rumori esterni nel loro ambiente che i
rumori interni prodotti dal loro corpo costantemente.
Per vedere che tipo di acufene puoi avere, diamo uno sguardo ad
alcune delle categorie principali di questa afflizione:
Acufene Oggettivo
Forse non te ne accorgi ma il tuo corpo produce molti rumori
durante il giorno. Tra gli altri il battito del cuore, il riempimento dei
polmoni e le pulsazioni arteriose. Anche se questi suoni sono costanti
solo pochi di noi se ne accorgono sempre. Se quindi i nostri corpi
sono così rumorosi perché non sentiamo quello che succede? Vi sono
diversi fattori. In primo luogo la maggior parte degli organi è isolata
da tessuti protettivi, pelle e muscoli e ciò attutisce il rumore. La
ragione più importante per cui normalmente non sentiamo le attività
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del nostro corpo è però che il cervello filtra (o semplicemente ignora)
questi rumori normali. Fino a quando non cambiano, segnalando
problemi, il cervello semplicemente non ci permette di "sentire" i
rumori dell'interno. Questo è un bene dal momento che
probabilmente potrebbe farci impazzire dover fare attenzione ad
ogni suono prodotto dai nostri organi interni.
Tuttavia vi sono persone che riescono a sentire i suoni interni al
corpo. Si tratta di acufene oggettivo.
Per chi soffre di acufene oggettivo i rumori interni del corpo sono
percepiti come più acuti (e non ignorabili), con conseguente stress
uditivo e non sembrano presentare alcun sistema per liberarsi dalla
loro persistenza.
Un modo per capire meglio l’acufene oggettivo è prendere coscienza
di alcuni dei rumori più comuni prodotti dal corpo umano:
1. Il flusso sanguigno - una delle cause più comuni di acufene
oggettivo è la circolazione del sangue nei vasi sanguigni del
capo o anche nelle piccole arterie dell’orecchio, o in quelle
che portano all’orecchio.
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2. Il cuore – il cuore può battere molto forte a volte e le
persone molto sensibili ai rumori possono facilmente
coglierne il suono.
3. Lo scheletro – forse pensi che il tuo scheletro rimanga
relativamente silenzioso durante le tue giornate, ma non è
così! Insieme alla circolazione del sangue lo scheletro (in
particolare le ossa della mascella, del collo e della schiena)
costituisce la fonte maggiore di acufene oggettivo. La causa
principale include alcuni tipi di lesioni, logoramento e
artrite. Naturalmente alcuni riportano rumori in altre parti
del corpo, come le articolazioni, ma in caso di acufene i
rumori più sentiti sono quelli delle aree più vicine alla testa
e alle orecchie.
4. Il palato molle. Anche se i muscoli raramente provocano
rumori da acufene, la contrazione del palato molle fa
eccezione ed è stata segnalata come causa di acufene
oggettivo.
Acufene soggettivo
Fin troppo spesso il paziente che descrive i suoni che percepisce si
sente dire che si trovano unicamente nella sua testa. Quando non
esiste alcun rumore esterno o interno come causa principale di
acufene si parla di acufene soggettivo. Questo non significa affatto
che il malato non senta tali suoni o che siano solo immaginari. I suoni
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degli acufeni sono reali. Solo che a volte nessun altro li può sentire o
è in grado di trovarne la causa.
Si trovi o meno la causa dello scompenso è comunque da riconoscere
che il cervello del malato registra o riproduce nella testa suoni
ascoltati in precedenza. È un dato di fatto che gli acufeni soggettivi
siano collegati ad un qualche tipo di malfunzionamento all'interno
del corpo, compreso il centro uditivo e il sistema nervoso. Quando
questo accade l'organo o malfunzionamento del sistema può
effettivamente inviare impulsi sonori al cervello informandolo
dell’esistenza di un suono che non c’è. Ciò può causare confusione tra
la comunità medica sui suoni effettivamente ascoltati e quelli solo
percepiti.
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Acufene Stereo o Mono
L'acufene si presenta in molti aspetti diversi, ma viene catalogato più
comunemente in base al volume con cui si presenta (la sua
frequenza), quanto spesso è sentito (la durata) e alla quantità di
rumori percepiti. Anche se la maggior parte degli affetti da acufene
afferma di sentire solo un rumore alla volta, ben il 26% dichiara di
sentirne due mentre il 6% può sentire tre o più rumori in un dato
momento.
Inoltre gli affetti possono sentire rumori in una o entrambe le
orecchie per volta, oppure il rumore può spostarsi da un orecchio
all'altro con una sorta di effetto stereo. In rari casi è stato osservato
che alcuni malati percepiscono la sensazione di rumore senza
sentirlo veramente.
Questi tipi di acufene stereo possono essere ancora più gravi se i
rumori sono dotati di frequenza particolarmente elevata in modo
continuativo.
Acufene significativo o non significativo
Può essere molto difficile determinare quanto sia significativo
l’acufene di un individuo per via del semplice fatto che persone
diverse reagiscono al rumore creato dal disturbo in modi diversi.
Mentre una persona può essere in grado di tollerare diversi rumori
ad una frequenza inferiore, un'altra può trovare invalidante un solo
ronzio continuo ad alto volume.
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In generale se l'acufene è più sporadico, nonostante il suo volume e
frequenza, il paziente sarà in grado di affrontare meglio i suoi
sintomi. Molti malati ammettono che non è necessariamente il
volume del rumore ad essere così preoccupante, ma la sua natura
costante. "Se solo potessi avere una pausa," dicono molti "ce la
potrei fare."
Ai fini della diagnosi un acufene non significativo è semplicemente un
acufene che si avverte di tanto in tanto e con cui il paziente è in grado
di "convivere" durante la sua manifestazione. L’acufene significativo
invece è considerato più debilitante e può causare altri problemi
gravi come la depressione, deficit immunitario e anche la perdita
dell'udito.
IL RUMORE CHE SENTI
L'acufene può interessare la percezione di qualsiasi possibile tipo di
rumore, ma i più comuni sono:
• Squillo. Il sintomo più comune di acufene, cioè un rumore
squillante alle orecchie, è normalmente descritto come
qualcosa di simile allo squillo costante di un telefono.
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• Gorgoglio di ruscello. E’ un suono quasi indefinito in natura,
ma comunque fastidioso.
• Sibilo. Simile al rumore del vapore che esce dal bollitore
questo è suono dai toni acuti particolarmente fastidioso.
• Brusio
• Ronzio
• Ticchettio. Proprio come il ticchettio dei tasti sul computer
o macchina da scrivere, può essere percepito in forma
casuale o in una sequenza o ritmo uniformi.
• Fischio. Sebbene il tipo di fischi vari, una cosa che di solito
accomuna tutti i malati è la sua costanza.
• Cinguettio. Molto simile al cinguettio di un uccello.
• Battito a bassa frequenza
• Ringhio
Naturalmente alcuni malati descrivono suoni come:
• Note musicali
• Voci stridule
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• Pezzi di conversazione. Ciò può essere dovuto alla
riproduzione nel cervello di pezzi di vecchie conversazioni o
ipersensibilità a voci vicine.
• Tintinnio o sferragliamento. Simile al suono che senti
quando i metalli sbattono tra di loro.
CHE COSA CAUSA L’ACUFENE?
Mentre la medicina tradizionale cura i sintomi del paziente con una data
combinazione di farmaci, la terapia omeopatica si concentra nello
scoprire cosa c'è di sbagliato nel corpo e risolverlo. Ciò comporta
l’identificazione della causa principale dell’acufene per trattarlo. Non è
sempre facile. L'acufene può essere causato da vari fattori e spesso i
malati scoprono che i sintomi sono causati da una combinazione di
cause scatenanti.
Per aiutarti a scoprire la probabile causa principale del disturbo diamo
un'occhiata ad alcuni delle cause principali di acufene:
Rumore
Considerato come una delle cause primarie dell’acufene il rumore può
colpire l’orecchio in due modi:
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•
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Un singolo evento ad alto volume, quali un’esplosione o una
sparatoria vicino alle orecchie con rumore di grande
impatto. Se particolarmente forte un unico rumore ad alto
volume può di fatto distruggere i ricettori ciliati delle
orecchie, responsabili di informare il cervello che è stato
udito un rumore e ciò causa la ripetizione continua nel
cervello dell’ultimo rumore udito.
• Esposizione prolungata al rumore. Quando tua madre ti
diceva di abbassare lo stereo per non danneggiare le
orecchie non stava scherzando. Chi lavora in ambienti
rumorosi per un periodo prolungato di tempo può ritrovarsi
la coclea danneggiata, cosa che può causare l’acufene.
Se noti che l’acufene peggiora quando ti trovi in ambienti rumorosi,
assicurati di prendere le seguenti importanti precauzioni per evitare
un attacco doloroso dei sintomi:
• Indossa adeguate protezioni per le orecchie
• Evita di stare accanto al palco o agli amplificatori ai
concerti, film o eventi che producono rumore
• Controlla le tue orecchie regolarmente
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Rimozione del cerume
Una giusta quantità di cerume ti fa bene. Protegge i timpani respingendo
l’umidità e funziona da barriera contro gli insetti, infezioni e minacce
prima che possano raggiungere l'orecchio interno. Naturalmente troppo
cerume può causare problemi.
L’ostruzione di cerume (specialmente nel timpano) è stata messa in
relazione all’acufene. La buona notizia è che la maggior parte dei
pazienti affermano di guarire completamente una volta rimosso il
cerume in eccesso. Quindi accertati di farti pulire il condotto uditivo da
un medico per evitare danni.
In alcuni rari casi i pazienti hanno accusato sintomi di acufene dopo la
rimozione del cerume. Tuttavia non vi è alcuna prova scientifica a
sostegno di tali affermazioni. La maggior parte dei medici ritengono che
i pazienti probabilmente soffrivano già di certo grado di acufene prima
della rimozione della cera e se ne siano resi conto solo una volta che
l’ottundimento delle loro orecchie era stato rimosso dalla pulizia.
Un urto alla testa
Le orecchie possono essere danneggiate da molti fattori che alle volte
non hanno molto a che fare con le orecchie stesse, ma più con la testa.
L’acufene è stato messo spesso in relazione a gravi colpi alla testa;
chirurgia dentistica e anche incidenti sportivi.
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Infezione all’orecchio
Anche gravi e ripetute infezioni all’orecchio possono danneggiare la
coclea, causando l’acufene. Nella maggioranza delle persone il problema
si verifica durante l’infezione e continua una volta terminata la fase di
riabilitazione.
Trauma
Dal momento che lo stress può essere un grave propulsore di acufene,
non c'è da meravigliarsi che imprevisti eventi traumatici della nostra
vita lo possano scatenare. Non è raro per le persone che hanno vissuto
la morte di una persona cara, un grave incidente, un incendio,
un’inondazione, una catastrofe naturale, o qualche altro evento
traumatico sperimentare temporaneamente (e in alcuni rari casi in
modo permanente) l’acufene.
Infezioni sinusali
Sinusiti croniche e allergie possono portare la mucosa dell’orecchio
interno ad addensarsi e questo in ultima analisi aumenta la pressione
nell’orecchio interno, causando l’acufene.
Gli acufeni provocati da sinusite o allergie sono di solito un risultato
diretto di una reazione avversa ai farmaci assunti per alleviare i sintomi
della sinusite. Sono tali farmaci a causare un accumulo di pressione
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nella mucosa dell'orecchio, provocando l’acufene. I suoni più comuni
associati all’acufene da sinusite sono:
• Un suono schioccante o grattante
• Uno squillo dai toni acuti
• Suoni gorgoglianti o ronzanti
• Uno squillo periodico che va e viene nell’orecchio colpito
Malattia di Ménière
Malattia cronica dell’orecchio interno, la Malattia di Ménière è causata
da un aumento di liquido nel condotto uditivo. Questo può limitare
severamente l'equilibrio, causare vertigini, vomito e ovviamente
l’acufene. Se la stessa Ménière può essere trattato con successo, anche i
sintomi dell'acufene spesso se ne vanno. In caso contrario la malattia
progredisce, privando il malato dell’udito anche completamente, cosa
che elimina anche l’acufene.
Aspirina
Chi ha un’ elevata sensibilità o allergia all’aspirina può avverte un ronzio
costante nelle orecchie dopo l'assunzione.
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Farmaci prescritti dal medico
Tutti i farmaci hanno effetti collaterali. Purtroppo per alcune persone,
l’acufene può essere uno di questi. Di seguito è riportato un elenco di
farmaci noti per causare l’acufene in alcuni pazienti, se assunti in
eccesso:
Aspirina e farmaci contenenti Aspirina
Farmaci anti-infiammatori non-steroidei (FANS) come Advil, Aleve,
Anaprox, Clinoril, Feldene, Indocin, Lodine, Motrin, Nalfon, Naprosyn,
Nuprin, Poradol e Voltarin.
Antibiotici – Aminoglicosidi, Eritromicina, Vancomicina
Diuretici come Lasix, Endecrin, Bumex
Agenti chemioterapici - Cisplatino, mostarda azotata, vincristina
Chinino - Aralen, Atabrine (per il trattamento della malaria), Legatrin,
Q-Vel Rilassanti Muscolari (per il trattamento di crampi notturni)
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Antidepressivi – mentre alcuni antidepressivi possono ridurre gli
acufeni in molte persone, ce ne sono altri che in realtà li causano o li
peggiorano.
Per un elenco completo di tutti i farmaci che possono causare acufene o
peggiorare i suoi sintomi, visitare il sito web dell 'American Tinnitus
Association all'indirizzo www.ata.org.
NEGATIVITA’ (stress, panico, ansia, depressione e malattie emotive)
Sì, esiste un legame tra stress, attacchi di panico, depressione e malattia
emotiva (in inglese SPADE) - e questa è una buona notizia! Perché?
Questo perché ognuna di queste malattie può essere trattata con
successo, e quindi, se il tuo acufene deriva da tali cause, potrà essere
curato allo stesso modo.
Stress
Lo stress è una dei fattori scatenanti più trascurati di acufene. Anche se
lo stress di per sé non è causa di acufene può comunque metterti in
condizioni di averlo inibendo il sistema immunitario, causando un
errore nelle onde del suono / onde cerebrali e danneggiando il sistema
nervoso, tra le altre cose.
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Panico
Più della metà di chi soffre di attacchi di panico ha anche una qualche
forma di acufene. Anche se la ricerca ha fatto poco per spiegare perché
questo accada, dalle indagini effettuate è chiaro che i disturbi di panico e
acufene sono legati tra di loro. Quindi, se si può eliminare gli attacchi di
panico è possibile ottenere sollievo dall'acufene e dai suoi sintomi.
Ansia
Anche se stress e ansia possono apparire simili in realtà non sono la
stessa cosa. L'ansia crea una lotta interna o una risposta di emergenza
tra coloro che ne soffrono e ciò acusice i sensi, tra cui l’udito. Questo può
essere uno dei motivi per cui gli affetti di acufene spesso sono più
ansiosi rispetto ai sani. Non è necessariamente l'acufene che è aumenta
la loro ansia, ma è la loro ansia ad innescare un elevato senso dell'udito
e questo è ciò che provoca l’acufene oggettivo.
Depressione
Gli affetti da acufene spesso si deprimono a causa di una mancanza di
controllo sui loro sintomi. Naturalmente, questo può peggiorare il
problema e, quando accade, la persona sperimenta maggiori attacchi di
acufene - volume e frequenza sembrano peggiorare. Se l’acufene sia la
causa la depressione o la depressione la causa dell’acufene non è stato
appurato, ma è chiaro che esiste un legame tra i due e deve essere
considerato nel trattamento di entrambi i disturbi.
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Malattie emotive
Come abbiamo già visto qualsiasi presenza di grave turbamento
emotivo o sconvolgimento (tra cui alcune malattie mentali) può essere
un fattore scatenante dell’acufene. Questo naturalmente non significa
che chi soffre di acufene è pazzo! Significa che stress elevato, problemi
da trauma emotivo possono causare la malattia ed aumentarne la
gravità.
Perdita dell’udito
Qualsiasi tipo di ipoacusia può causare un fenomeno che è conosciuto
come il reclutamento del volume. Questo provoca forti oscillazioni di
volume e tono avvertiti dal paziente, come il suo cervello e le orecchie
cercassero di adattarsi alla perdita di udito. Questa fluttuazione può
causare i sintomi dell'acufene poiché la persona interessata può
improvvisamente scoprire di essere diventato molto più sensibile a certi
tipi di suono e rumori.
Ototossicità
La parola ototossico letteralmente significa "velenoso per l’orecchio",
cosa sorprendente dal momento che i farmaci che contengono queste
proprietà sono spesso causa di problemi di udito. Tra i colpevoli
ototossici più comuni troviamo antinfiammatori e antibiotici. Per
qualche ragione questi farmaci sono spesso causa di acufene in alcune
persone. La buona notizia è che se un farmaco anti-infiammatorio, come
l'aspirina o ibuprofene, è la causa del tuo acufene, è probabile che i
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sintomi diminuiscono o scompaiono dopo aver smesso di prendere il
farmaco. Gli antibiotici invece spesso causano danni permanenti. Se
senti quindi ronzii (o qualsiasi altro rumore) alle orecchie dopo
l'assunzione di un farmaco specifico dovresti segnalarlo
immediatamente al medico per vedere se è possibile passare ad un altro
farmaco per eliminare le eventuali tossicità che potrebbero verificarsi.
ATM
L'articolazione temporo-mandibolare (ATM) collega la mascella con il
timpano. Se è usurata o danneggiata in qualche modo può interferire
con le onde sonore, causando l’acufene. Un modo per capire se l’ATM
può essere una causa del ronzio nelle orecchie è vedere se il volume o
l'Intensità del rumore cambiano quando si stringono i denti. Se sì allora
l’ ATM può essere causa di acufene. La buona notizia è che l’ ATM può
essere curata alleviando quindi gran parte del tuo disagio dovuto
all’acufene. Alcuni semplici trucchi che si possono utilizzare per
alleviare i problemi relativi all’acufene da ATM includono:
1. Stringere fortemente la parte posteriore dei denti
2. Fare resistenza sulla fronte con la mano a pugno mentre al
tempo stesso si spinge la testa in avanti
3. Aprire la bocca il più ampiamente possibile
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Tumori
La parola tumore spesso genera la paura del cancro. Bada bene, quando
ci riferiamo alla possibilità della presenza di un tumore in relazione al
tinnito, intendiamo un gonfiore insolito nei tessuti dell'orecchio o un
tipo di massa benigna che può influenzare l'udito.
Il tumore più comune in caso di acufene è chiamato un neuroma
acustico, che colpisce il nervo che va da L'orecchio interno al cervello.
Anche se la chirurgia può essere usato per rimuovere la massa, solo la
metà circa dei pazienti che hanno provato tale operazione hanno
trovato sollievo dai sintomi dell'acufene.
Età
Con l'avanzare dell'età, la maggior parte di noi inizia a sperimentare un
certo grado di ipoacusia. Per alcuni questa perdita può essere più
pronunciata e debilitante. Purtroppo quando si inizia a perdere l'udito a
causa dell'età, alcuni picchi di suoni possono giungerci più forti di
prima, provocando un certo grado di acufene temporaneo.
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FACCIAMO PARLARE LE STATISTICHE: UN’OCCHIATA A DUE
IMPORTANTI STUDI
L’indagine sugli acufeni dell’OHSU
Sono necessarie ulteriori ricerche in materia di acufene se vogliamo
continuare ad aiutare chi ne soffre. Questo è il motivo per cui la
Oregon Health Sciences University ha collaborato con la National
Tinnitus Association per condurre una serie di studi di ricerca
attraverso l'iniziativa di Ricerca Clinica dell'Università presso
dell’Oregon Hearing Research Center.
Diretto da William Hal Martin, Ph.D., il Centro comprende una vasta
gamma di aree di studio, tra cui l’acufene. Alcuni dei loro risultati hanno
contribuito sia i malati che o medici a capire meglio questa malattia e a
capire come curarla.
Alcuni dei punti emersi dalla loro ricerca sono:
Come si manifesta l’acufene
Secondo la ricerca dell’OHSU più della metà di tutti i malati di acufene
inizia a notare i sintomi a poco a poco, mentre il 39% registra
un’improvvisa comparsa di sintomi (in meno di una settimana) e circa il
7% ha riferito che l’acufene è progredito in un periodo di circa un mese.
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Che cosa i pazienti ritengono aver causato i propri sintomi
Mentre il 42% di tutti i malati acufene non ha alcuna idea di cosa abbia
generato al principio i propri sintomi, molti hanno messo in relazione
l'insorgenza della malattia con eventi specifici, tra cui:
• Esposizione prolungata a rumore
• Un urto alla testa o al collo
• Un rumore improvviso come fuochi d’artificio, una vettura
in fiamme, un’esplosione, ecc.
• Una malattia o un farmaco
L’entità degli acufeni
Come visto in precedenza l’ acufene può presentarsi in molte forme. Può
essere ad alto contenuto di velocità o frequenza, leggero o forte, di lunga
durata o intermittente, essere formato da uno o più rumori in un dato
momento.
Dove vengono sentiti tali rumori?
In circa il 12 % dei casi, il rumore dell’acufene si sposta da un orecchio
all’altro senza motivo apparente.
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Effetti collaterali
Secondo lo studio dell’OHSU il sonno è uno degli aspetti più importanti
per chi soffre di acufene. Quasi la metà dei soggetti studiati ha riferito
che il loro acufene ha influenzato la capacità di dormire e anche la
qualità del sonno, almeno qualche volta, con un 25% di intervistati che
afferma di aver problemi di sonno praticamente sempre.
Altri effetti collaterali dell’acufene sono irritabilità e nervosismo. Più
del 70% degli intervistati ha ammesso che l’acufene li ha resi nervosi e
irritabili, a volte o nella maggior parte del tempo.
Il sondaggio online più significativo sull’acufene mai realizzato
Nel tentativo di raccogliere più informazioni possibili sull’acufene è
stato condotto un sondaggio online informale su pazienti affetti da
acufene con i seguenti risultati:
Demografica del Paziente:
Secondo le informazioni raccolte dal questionario on-line si evidenzia il
seguente quadro:
• La maggioranza degli affetti da acufene ha un età tra i 50 e
59 anni
• Il disturbo colpisce più gli uomini delle donne
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• La maggioranza degli intervistati soffriva della malattia da
più di 5 anni, seguiti da pazienti che ne soffrivano da poco
come successivo gruppo più numeroso a rispondere al
questionario
• Circa la metà degli intervistati riferisce di aver riscontrato i
sintomi crescere gradualmente nell’arco di un mese
Cause dell’acufene
Nel momento di citare le cause dell’acufene gli intervistati hanno
risposto il seguente:
• La causa più comune di acufene è un danno alla coclea
(75%), esposizione al rumore (27%), esposizione a rumore
non esplosivo (10%); esplosione come arma da fuoco o
fuochi d’artificio (11%), un urto alla testa (5%), una lesione
al collo tipo colpo di frusta (3%); barotraumi (meno dell’
1%); Infezione delle orecchie o infiammazione dell’orecchio
interno (14%)
• Stress (35%)
• Farmaci (15%)
• Infezioni sinusali (15%)
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I sintomi dell’acufene
Sulle domande relative ai sintomi gli intervistati hanno risposto come
segue:
• Per la maggioranza (74%) l’acufene nel tempo è peggiorato
• La localizzazione del rumore nella maggior parte dei
pazienti è rimasta invariata
• Circa il 20% dei pazienti ha riferito che l’acufene si è
spostato da una parte all’altra
• Circa la metà degli intervistati riferisce che il volume degli
acufeni si è intensificato nel tempo
• Circa il 67% lamenta un acufene costante
• L’orecchia sinistra sembra essere più colpita di quella
destra in molti dei pazienti
• Più di metà degli intervistati riferisce di un unico suono
predominante nel proprio acufene
• Il suono più comune dell’acufene è lo squillo
Sebbene non si tratti di un questionario “scientifico” questo
questionario online informale fornisce molti spunti sulla situazione
media di chi soffre di acufene e della sua situazione.
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TRATTEMENTI ODIERNI PER L’ACUFENE
Ecco la sezione che stavi aspettando - quella dei trattamenti per
l'acufene. Ora, aspetta! Non è ancora tempo di addentrarsi nel piano
completo in 5 fasi per liberarsi dell’acufene. Vorrei prima esporre una
varietà di opzioni di trattamento attualmente disponibili per darti una
panoramica più completa della scelta esistente.
Il trattamento per ciascuno di noi è individuale. La causa del mio
acufene probabilmente non è la causa del tuo e quindi ciò che utilizzo
per trattare i miei sintomi può non avere lo stesso effetto su di te. Ecco
perché è importante conoscere tutte le opzioni di trattamento
disponibili. Probabilmente andando ad elaborare il tuo piano di
trattamento se non sai cosa c'è là fuori per aiutarti potresti perdere un
qualche elemento importante della cura.
Iniziamo con una breve introduzione di alcune delle forme basilari per
curare gli acufeni:
L’approccio olistico
L’approccio omeopatico o olistico per curare gli acufeni è probabilmente
una delle migliori opzioni disponibili ai nostri giorni. I trattamenti
naturali per gli acufeni funzionano bene nel curare i sintomi invalidanti
senza provocare effetti collaterali pesanti, che è ciò che accade con i
trattamenti tradizionali. Le ragioni sono semplici: la medicina
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omeopatica permette al corpo di riparare se stesso. Tuttavia ciò non
significa che la medicina omeopatica non stia agendo. Sta cercando
infatti di scoprire che cosa provoca il tuo acufene e intervenire su
quello, non direttamente sul rumore come fa la terapia tradizionale
basata sui farmaci. In secondo luogo la medicina omeopatica ricorre
solo in minima misura a sostanze per alleviare lo stress provocato da
effetti collaterali indesiderati.
Per molti pazienti, la combinazione del trattamento omeopatico con la
dieta, esercizio e gestione dello stress è in grado di offrire un sollievo
maggiore rispetto a qualsiasi altro programma di cura.
Agopuntura
Da oltre 2.000 anni l’agopuntura è ampiamente accettata come una
forma omeopatica di trattamento per tutti i tipi di malattie e disturbi
come l'acufene. Usata come un metodo per riequilibrare l'energia del
corpo e trattare quasi ogni disturbo, l’agopuntura utilizza l'inserimento
di aghi sottili in specifici punti focali per inviare messaggi in tutto il
corpo. Anche se la medicina tradizionale occidentale non riconosce gli
effetti positivi dell’agopuntura nel trattamento di acufene molti malati
sostengono di aver trovato sollievo usandola.
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Terapia con vitamine e Sali minerali
Le ultime ricerche mostrano che la carenza di vitamine e minerali può
essere una delle principali cause di acufene. L'apporto di un livello
sufficiente di vitamine del gruppo B come B-1, B-6, B-12 ha mostrato
una grande efficacia nell’alleviare i sintomi dell'acufene.
Anche la carenza di ferro può anche causare i sintomi dell'acufene in
caso di anemia. Per vedere la causa del tuo acufene è il troppo poco
ferro o se stai peggiorando la situazione assicurati di ingerire almeno 12
- 18 mg di alimenti ricchi di ferro tutti i giorni, compresi verdure a foglia
verde, pesce, fagioli, carne magra, cereali integrali.
Alcuni minerali che si dovrebbe essere sicuri di assumere a sufficienza
per ottenere sollievo dagli acufeni includono manganese (2,5 a 5 mg al
giorno), che si trova in banane, cereali integrali, legumi, cereali a foglia
verde e verdura e colina (500 mg al giorno), che si trova nella soia,
lievito di birra, pesce, frattaglie e fagioli.
Fitoterapia
Le piante sono state usate per migliaia di anni per trattare sia la malattia
che i suoi sintomi. Anche se esiste una serie di erbe (di cui parleremo in
modo approfondito in un capitolo successivo) note per il trattamento
dell’acufene è importante ricordare che lo scopo della fitoterapia è
quello di trovare le cause dell’acufene di un paziente e trattarle con
estratti naturali di piante. Dal momento che in ogni persona l’acufene è
causato da qualcosa di diverso è probabile che la cura a base di piante
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sarà diversa da persona a persona. Mentre uno può trovare sollievo
bevendo un tipo specifico di tisana per un altro potrebbe essere
necessaria una pomata o qualcosa di completamente diverso al fine di
eliminare i sintomi. Ecco perché è così importante trovare un erborista
qualificato per determinare le proprie opzioni di trattamento
individuali.
Terapia Laser
Anche se non considerata come un trattamento principale la terapia
laser ha mostrato benefici per qualche persona affetta da acufeni.
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Riconvertire gli acufeni
La “Terapia di riprogrammazione” degli acufeni (TRT) è stata elaborata
dal famoso neuroscienziato Pawel Jastreboff nel 1980. Il concetto è
semplice: quando non vi è alcuna prova medica per spiegare la causa di
acufene di un paziente Jastreboff ritiene che il cervello possa
riconvertirsi per fermare la ricezione del rumore. Questo si ottiene
introducendo una terapia del suono precisa sul paziente utilizzando un
generatore di rumore bianco. Aumentando lentamente il volume del
rumore bianco che la persona sente per tutto il giorno, il cervello è
costretto a concentrarsi su questo rumore vero e proprio, e smettere di
"sentire" i rumori dell’acufene. Sebbene questo tipo di assuefazione
richieda tempo i dati confermano che funziona in più dell’80% di tutti i
pazienti, alleviando completamente o almeno riducendo il rumore
dovuto all’acufene.
Arricchimento sonoro
Può essere difficile rilassarsi quando il rumore dell’acufene ti dà sui
nervi. Invece tentare di rilassarsi è fondamentale perché aiuta a tenere
l’acufene sotto controllo, soprattutto se è scaturito per cause di stress.
Mascherarlo può essere un buon modo per calmare i sintomi e bloccare
fuori il mondo. Ascoltare rumore bianco può essere molto rilassante per
il malato di acufene perché può camuffare i suoni nella testa. Questa
tecnica può essere particolarmente indicata quando si cerca di dormire.
Alcuni pazienti affermano che suoni rilassanti come lo scorrere
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dell'acqua, la brezza e altri eventi naturali hanno l’effetto di aiutare a
mascherare il fastidio dovuto al rumore dell’acufene.
Esistono molti modi per incorporare l’arricchimento sonoro nella vita di
tutti i giorni:
• Tenere le cuffie alle orecchie. Simile a un apparecchio
acustico inserito nell'orecchio, i dispositivi elettronici di
arricchimento sonoro sono disponibili in molte variazioni.
Alcuni permettono di mantenere il controllo completo il
volume, intonazione e il tono dei suoni di schermo, mentre
altri offrono un controllo minimo su ciò che si sente.
Bisogna tenere a mente che anche se il dispositivo può
funzionare bene nel mascherare il rumore dell’acufene sarà
necessario ascoltare di continuo tale suono e ciò può
richiedere un po 'per abituarsi.
• Radio, Player MP3 e altro. Alle volte mascherare il suono
dell’acufene è semplice come ascoltare musica soft o suoni
della natura.
• Arricchimento sonoro specifico per acufene. Per chi non è
sicuro del tipo di suono adatto a mascherare l’acufene delle
registrazioni ad hoc possono essere la risposta. Composte e
registrate pensando agli affetti da acufene possiedono una
varietà di suoni che la maggior parte dei malati trova
d’aiuto.
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Il modo migliore per capire quali suoni funzionano meglio nel tuo caso
è quello di prendere nota di qualsiasi suono che riduce i sintomi durante
il giorno. Quando ne trovi uno, registralo e ascoltalo per avere sollievo.
Terapia a base di farmaci
Ci sono molti farmaci tradizionali che possono essere utilizzati per
controllare i sintomi dell'acufene. Ecco alcuni dei più comunemente
utilizzati:
Gli Ansiolitici sono spesso utilizzati per il trattamento di acufene in
quanto si ritiene che, riducendo l'attività eccitatoria del sistema nervoso
centrale e del cervello,saranno in grado di ridurre l'iper-sensibilità che
può causare il rumore dell’acufene. Alcuni dei più comuni ansiolitici
utilizzati per il trattamento dell’acufene sono benzodiazepine, Xanax,
Serax e Klonopin.
Antiepilettici. Anche se hanno lo scopo di prevenire le convulsioni gli
antiepilettici possono essere altamente efficaci nel trattamento
dell’acufene - agiscono riducendo la stimolazione eccessiva del cervello.
Due degli antiepilettici più comunemente usati per il trattamento
dell’acufene sono Tegretol e Klonopin.
Antidepressivi. Che ci crediate o no, alcuni antidepressivi hanno curato
completamente l’acufene di alcuni pazienti. Due tipi che funzionano
bene nel trattamento di acufene includono triciclici e SSRI.
Neuronomics
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Uno dei più recenti progressi nel trattamento degli acufeni è
rappresentato dal dispositivo Neuronomics, progettato per ridurre i
sintomi rapidamente trattando le causa alla base dell’acufene. E’ in
grado di arrecare sicuramente sollievo dal rumore nel lungo termine.
Efficaci in quasi il 90% di tutti i pazienti che ne fanno uso, le piccole
cuffie vengono utilizzate per riprodurre musica integrata con un
piacevole stimolo acustico neurale per il cervello e le orecchie. I
suoni usati nel dispositivo sono personalizzati in base al profilo
audiologico di ciascun utente per stimolare il percorso uditivo e
promuovere cambiamenti plastici neurali. Nel corso del tempo
queste nuove connessioni aiutano il cervello a filtrare i disturbi
dell’acufene e fornire sollievo a lungo termine dai sintomi.
Se indossato due ore al giorno per diversi mesi, il dispositivo aiuta il
cervello a sviluppare i trasmettitori necessari a bloccare il rumore
dell’acufene naturalmente. Diverso dalla terapia della
riprogrammazione o dall’arricchimento sonoro il Neuromonics
agisce guarendo il danno che causa i sintomi dell’acufene .
Coni per le orecchie
I coni per le orecchie non sono una novità tra le cure dell’acufene.
Consentono di ridurre la quantità di cerume nell'orecchio interno che
ha dimostrato di essere di grande importanza per offrire sollievo in
alcuni pazienti. Per eseguire il trattamento con i coni è sufficiente
posizionare una candela conica nell'orecchio. Il calore fa uscire il
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cerume. Non ci si deve sorprendere di sentirti un po' storditi dopo il
trattamento - è normale.
Hydergine
Conosciuto come il "farmaco intelligente", l’Hydergine è anche
considerata una possibile cura per l’acufene. Stimolando la crescita
delle fibre nervose dendritiche nel cervello, così come l’apporto di
ossigeno al cervello, il farmaco può essere in grado di riparare i
connettori persi tra il cervello e l'orecchio e ridurre il rumore
dell’acufene.
Ipnosi e Bio Feedback
Ipnosi e biofeedback possono essere ottimi modi per ridurre le
emozioni da stress negativo che l'acufene provoca. Infatti uno studio
ha recentemente concluso che quasi il 75% di tutti coloro che hanno
sofferto di acufeni e si sono sottoposti a ipnosi specifica per acufene
sono stati in grado di ridurre i sintomi dopo il trattamento.
Quando una persona si sottopone a ipnosi e biofeedback viene
condotta in uno stato di ultra consapevolezza e questo viene poi
utilizzato per riprogrammare il cervello e liberarsi della cattiva
programmazione che potrebbe indurre i suoni di acufene a
riprodursi in continuazione nella testa.
In chi soffre di acufene il cervello tende a trattenere le sensazioni
associate alla malattia e questo può peggiorarne i sintomi. Per
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6BSull’acufene
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trattare questo fenomeno, l'ipnoterapista deve fare due cose:
disinnescare le emozioni che il paziente sente relativamente alla
malattia e aiutare la mente inconscia del paziente a distogliere
l’attenzione dal rumore dell’acufene.
Quando si utilizzano nastri audio durante la sessione di ipnosi il
paziente è in grado di auto-ipnotizzarsi con metodi di biofeedback
ogni volta che la sintomatologia ricompare.
Anche se biofeedback e ipnosi sono stati utilizzati con successo per
trattare anche i casi più gravi di acufene solo pochi praticanti sono
qualificati per lavorare con i pazienti affetti dal disturbo.
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7BCapitolo tre:
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CAPITOLO TRE:
DIAGNOSTICARE L’ACUFENE
Riconoscere i sintomi dell’acufene e come i sintomi individuali si
relazionano con quelli altrui può avere un grande impatto sulla tua
diagnosi formale e trattamento finale.
CONFRONTARE I TUOI STIMOLI CON QUELLI ALTRUI
E 'difficile sapere quanto grave è il tuo acufene. Con più di 12 milioni di
malati nei soli Stati Uniti e nessun metodo di reale o di prova per
determinare la gravità dei sintomi, può essere difficile capire quanto è
davvero grave l’acufene di un singolo paziente. Tra i diversi modi con
cui le persone gestiscono il disagio emotivo e fisico e le diverse cause
anche i medici possono trovarsi altrettanto frustrati dei loro pazienti nel
momento della cura e del recupero.
Il Dr. Aram Glorig, uno specialista di fama internazionale per la cura
dell’orecchio e fondatore della American Auditory Society, comprese tali
limitazioni e lavorò duramente per sviluppare un modo di base per
classificare i sintomi del paziente, utilizzando un questionario molto
semplice:
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8BDiagnosticare l’acufene
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1. Ritieni che il rumore nel tuo orecchio o testa sia: costante
(3), intermittente, ma più attivo che inattivo (2),
intermittente, più inattivo che attivo (1)
2. Il rumore dell’acufene ti impedisce di dormire: sì, spesso
(2), sì, raramente (1), no (0)
3. I sintomi peggiorano quando c’è silenzio? Sì (1), no (2)
4. La situazione è peggiore quando non sei con la mente
occupata? Yes (1); e no (2)
5. Che tipo di suono è il tuo acufene: un tono acuto (2), un tono
basso (2), un fruscio d’aria (1), statico (2), o altro (1)
6. Quanto ti infastidisce il rumore nelle orecchie e in testa:
leggermente (1), mediamente (2), gravemente (3)
Ora aggiungi il tuo punteggio e confrontalo con la scala California
seguente:
• Acufene leggero: 5 o meno
• Acufene moderato: 6/7
• Acufene da moderato a medio: 8/9
• Acufene medio: 11/12
• Acufene grave: 12 o più alto
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8BDiagnosticare l’acufene
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LE CARATTERISTICHE DELLA PERSONALITÀ
CHE COSA HA IN COMUNE CHI NE È COLPITO
Ora che hai un’idea migliore della gravità dei tuoi sintomi rispetto alla
media esterna è importante riconoscere le caratteristiche della
personalità di chi soffre di acufene per capire meglio la malattia, come e
perché ha attaccato l'udito.
Anche se i ricercatori non sanno con certezza se le caratteristiche della
personalità di chi è affetto da acufene sono generate dall’acufene o se
siano tali caratteristiche a renderli più predisposte all’insorgenza
dell’acufene, una cosa è certa: disagio emotivo e acufene spesso vanno di
pari passo.
I diversi modi in cui i pazienti affrontano lo stress sembrano essere un
fattore preponderante nel modo con cui si può agire sui sintomi.
Tuttavia quasi tutti gli affetti da acufene segnalano almeno un lieve (e in
molti casi grave) stato di stress come aggravante nel far scattare i
sintomi dell'acufene.
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8BDiagnosticare l’acufene
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L’incapacità di gestire lo stress e contenerlo in modo da evitare
l’insorgere dei sintomi dell'acufene non è l'unico tratto della personalità
che i malati hanno tendenzialmente in comune. Molti pazienti
condividono inoltre le seguenti importanti caratteristiche:
• Insicurezza legata alla perdita di udito
• Grado variabile di depressione
• Paura di non farcela
• Grado variabile di ansia
• Malumore
• Problemi di memoria
• Incapacità nel contrarsi
• Fobie
• Pensieri fumosi
• Reazioni incontrollate o eccessive a date situazioni
Oltre ad avere in comune questi tratti della personalità, la maggior parte
dei malati segnala i seguenti sintomi comuni in caso di acufene:
• Disturbi del sonno
• Dolore a schiena, spalle e collo
• Tensioni
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8BDiagnosticare l’acufene
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• Emicrania
• Disturbi digestivi cronici (nausea, diarrea, crampi e bruciore
allo stomaco)
• Sbalzi di peso
• Disordini alimentari
• Perdita di capelli
• Tensione muscolare e affaticamento
• Aritmia e/o palpitazioni
• Respiro corto
• Mani sudate
• Dolore al petto
• Mani e piedi freddi
• Orticaria, prurito e altri problemi alla pelle
• Malattia parodontale
• Dolore alla mascella
• Problemi di fertilità
• Sistema immunitario debole
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8BDiagnosticare l’acufene
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TROVARE AIUTO: LA CONSULENZA ED ESAME DELL’ACUFENE
Una vera diagnosi da acufene richiede un esame approfondito della
propria storia e sintomatologia medica. Molti medici concordano sul
fatto che l'acufene è un sintomo più che una malattia e per questo
motivo è molto importante scoprire la causa del rumore alla testa e
all'orecchio per poterlo trattare (o curare). Il processo diagnostico
probabilmente inizia dalla visita con uno specialista in
otorinolaringoiatria.
Prepararsi alla prima visita
In attesa di farsi visitare per la prima volta dall’otorino è bene tenere un
registro dei sintomi (quando iniziano, quanto tempo durano, cosa li può
aver provocati, ecc.) . Possono essere informazioni preziose per il
medico da utilizzare per diagnosticare eventuali problemi di fondo che
possono essere la causa del rumore nelle orecchie e nella testa. Saranno
quindi d’aiuto al medico a capire meglio il tipo di acufene e trattare i
sintomi in modo efficace. Assicurati anche di avere un elenco con tutti i
farmaci che stai prendendo in quanto alcuni possono causare disturbi di
acufene.
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8BDiagnosticare l’acufene
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Che cosa aspettarsi dalla visita
Anche se ogni consulenza medica sugli acufeni è diversa, probabilmente
ci si può aspettare che verranno svolte le seguenti azioni:
1. Un esame fisico completo
L'acufene può essere causato da diversi problemi medici, che
possono o non possono avere nulla a che fare con le orecchie e / o
l’udito. È per questo che lo specialista esegue un check-up medico
completo per escludere qualche altra problematica medica. Si può
anche richiedere alcuni test di base, di cui parleremo a breve. Nel
caso che il medico non ritenga esserci una causa medica di base
all’acufene procederà probabilmente ad un esame alle orecchie. Ciò
includerà:
a. Ricerca di infiammazioni, cisti o perdite intorno all’orecchio
esterno
b. Ricerca di infiammazioni, eccesso di cerume o altro danno
all’orecchio interno
c. Esame della Tromba di Eustachio per verificare che si apra e
chiuda correttamente. Ciò si ottiene chiedendo di soffiarti il
naso; tenere le narici chiuse e quindi deglutire.
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8BDiagnosticare l’acufene
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2. Una serie dettagliata di esami dell’udito
Una volta completato l'esame fisico la fase successiva della
consulenza sarà sottoporsi ad una serie di semplici test dell'udito.
Per prima cosa si può utilizzare un diapason - per determinare che
tipo di toni e suoni puoi sentire. Il medico batte semplicemente il
diapason per produrre un suono e si muove in diverse posizioni
intorno alla testa facendo domande su tono, volume, ecc
Successivamente, si può essere collegati ad un dispositivo di
monitoraggio chiamato un audiometro, che viene utilizzato per
verificare l'udito in una varietà di modi diversi. Durante la prova,
l'audiologo preme un pulsante per inviare i rumori nelle orecchie a
frequenze diverse per vedere quale di essi si è in grado di sentire e i
vari sintomi che il rumore crea. Questo test globale è un modo rapido
e semplice per monitorare la ricezione dei suoni in ciascun orecchio,
così come la sensibilità al rumore.
Oltre a testare la tua sensibilità e udito può essere eseguito il più
avanzato test ERA (Evoked Response Audiometric ). Questo esame
consente al medico di acquisire le registrazioni computerizzate
dell'orecchio interno per determinare eventuali problemi che
possono essere presenti nell’orecchio stesso.
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8BDiagnosticare l’acufene
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3. Un colloquio approfondito
E ' probabile che ti vengano poste molte domande durante la tua prima
visita sull’acufene, sia sulla tua salute generale che specificamente sui
sintomi dell'acufene. Di seguito trovi solo alcune domande che il medico
può chiedere:
• Come va la tua salute generale? Hai avuto altri problemi di
salute ultimamente? In caso affermativo, spiega.
• Qual è la tua storia di salute familiare?
• Ha fatto lavori che richiedevano l’esposizione a rumori forti
come macchinari, armi da fuoco, esplosivi, o altro?
• Da quanto tempo senti questi rumori nelle orecchie e nella
testa?
• E' colpito solo un orecchio o entrambi?
• Senti i suoni spostarsi da un orecchio all’altro?
• Che tipi di rumore senti?
• I suoni sono costanti o vanno e vengono?
• I suoni che senti hanno toni acuti o bassi, sono forti o
leggeri?
• Sei particolarmente sensibile a certi rumori? Se si quali e
quando?
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8BDiagnosticare l’acufene
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• Senti dolore alla testa, orecchie, collo o mascella?
• Hai vertigini o capogiro?
• Hai notato se c’è qualcosa che scatena l’acufene?
• L’acufene danneggia la tua salute fisica o mentale? Non ti
impediscono di dormire? Ti fa sentire ansiosi, depressi o
sopraffatti?
• L’acufene sta compromettendo la tua salute fisica o
mentale? Non ti fa dormire? Ti fa sentire ansioso, depresso
o sopraffatto?
• Hai avuto problemi alla vista successivamente?
•
Intorpidimento o riduzione della sensibilità agli arti?
Hai riscontrato altri sintomi che si associano direttamente
con il tuo acufene? E sintomi che potrebbero non essere
collegati?
TEST PER ACUFENE
Dopo l'esame iniziale, test dell’udito e colloqui completi il medico può
ordinare una serie di altri esami per provare o determinare la gravità e
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8BDiagnosticare l’acufene
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la causa del tuo acufene. A volte viene ordinata una nuova serie di test in
modo che lo specialista possa confrontare i risultati per avere un quadro
ancora più chiaro del problema. Senza una chiara comprensione delle
cause del rumore alla testa il rumore può essere molto difficile trovare il
trattamento giusto Quindi non stupirti se il medico ti prescrive uno o
più dei seguenti test diagnostici:
Raggi X
I raggi X standard possono essere eseguiti su testa e mascella per vedere
se ci sono problemi strutturali che stanno causando i sintomi. A volte
vengono ordinati test di qualità più elevata, come una risonanza
magnetica o TAC e tali risultati forniscono al medico un quadro più
completo.
Acufenometria della frequenza
Le onde sonore hanno frequenze diverse (il numero di cicli che un'onda
sonora può fare in un secondo) da molto alte a molto basse. Il test della
corrispondenza del tono dell’acufene viene utilizzato per determinare
se i toni che senti combaciano con le singole frequenze.
Acufenometria del volume
I suoni dell’acufene che senti possono essere molto forti e variare da
una persona all'altra e anche da una situazione all'altra. Il test di
corrispondenza volume dell’acufene viene utilizzato per determinare
quanto sono veramente forti i suoni del tuo acufene.
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8BDiagnosticare l’acufene
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Test di mascherabilità dell’acufene
Alcune persone trovano l’arricchimento sonoro un buon modo per
trovare sollievo dall’acufene. Per altre invece è difficile, se non
impossibile, mascherare i suoni che sentono. Questo test ha lo scopo di
aiutare i medici a determinare se un paziente di acufene può trovare
giovamento dall’arricchimento sonoro e, in caso affermativo, in che
modo.
Inibizione Residua
Questo test è utilizzato per determinare quanto tempo impiega il
rumore nelle orecchie a scomparire in seguito ad un periodo di
arricchimento sonoro. Si tratta di un metodo efficace per identificare il
trattamento migliore.
Anche se ciascuno di questi test è considerato non invasivo sono
eseguiti in modo diverso, a seconda dei sintomi del paziente e del livello
di tolleranza. Per cui, è difficile descrivere come saranno eseguite
esattamente. Dipende da te e dal tuo dottore.
Tieni a mente che, mentre alcuni risultati dei test possono essere
disponibili immediatamente, il più delle volte ci vorranno giorni o
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8BDiagnosticare l’acufene
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settimane perché il medico possa confrontare i dati e valutare la miglior
linea d'azione per il trattamento del tuo acufene.
Altre informazioni sui test dell’acufene
Alcuni dei metodi migliori per imparare di più sui test per l'acufene è
fare una ricerca su internet, parlare con le persone che si sono
sottoposte alle stesse procedure o contattare una delle tante
organizzazioni per l’acufene, gruppi di sostegno e altre risorse che trovi
alla fine di questo libro.
IL LATO EMOTIVO DELL’ACUFENE
Come abbiamo già visto, l’acufene può crearti scompensi sul piano
emotivo. Può causare affaticamento mentale e fisico e mano a mano che
questo si intensifica può diventare più difficile da trattare. E' quindi più
importante che mai per sottoporsi a test di diagnosi il più presto
possibile per trovare sollievo.
Dal momento che può causare traumi in quasi tutti coloro che ne
soffrono il lato emotivo dell'acufene deve essere messo in primo piano
nel momento in cui si elabora un programma di cura. Il semplice atto di
preoccuparsi per il proprio acufene può peggiorare la situazione e
questo lo può rendere più difficile da trattare. Inoltre la mancanza di
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8BDiagnosticare l’acufene
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sonno causata dal rumore che senti può dar luogo all’indebolimento e
abbassamento delle difese immunitarie.
Molti malati riferiscono che il loro acufene interferisce con le proprie
attività quotidiane, per non parlare delle relazioni. E’ impossibile
continuare a fare "la solita vita," questi pazienti spesso si sentono isolati
e cominciano a ritirarsi dalle normali attività proprio quando ne
avrebbero più bisogno. Anche il lavoro ne può soffrire perché è più
difficile concentrarsi o essere efficienti a causa del ronzio costante nelle
orecchie.
Ossessionati dai suoni nella testa e nelle orecchie molti malati si
deprimono e angosciano sempre di più. Così arriva la frustrazione di
non capire ciò che sta accadendo e che può lasciare la sensazione che
non ci sia nessuna possibilità di aiuto. Invece c’è! Se ti prendi tempo per
conoscere i sentimenti che accompagnano la tua malattia la puoi capire
meglio e imparare ad affrontarla in modo più efficace.
Molte persone affette da acufene passano attraverso le stesse fasi di chi
è affetto da gravi malattie, come negazione, rabbia, frustrazione,
depressione e disperazione. Riconoscere questi sentimenti non vuol
dire attaccarsi ad essi.
Certo, potresti chiederti perché questo sta accadendo a te e il fatto che
non puoi essere la stessa persona di prima ti addolora. Può anche
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8BDiagnosticare l’acufene
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sorgere un certo grado di paura che le cose non saranno più le stesse,
che perderai il tuo lavoro, la tua famiglia, e anche la salute mentale. Stai
certo che si tratta di sentimenti naturali e normali in questi casi.
La buona notizia è che alla fine sarai in grado di accettare la tua malattia
e imparare ad andare avanti, nonostante il fatto che sia accompagnata
da sofferenza. Questo è l’atteggiamento che ti renderà più ricettivo a
trovare aiuto.
Un altro aspetto importante da ricordare quando si sta cercando di
trattare l’acufene è che può sconvolgere anche i vostri amici e familiari.
Di fatto non è solo un problema che devono affrontare i pazienti, ma
tutti coloro che di loro si prendono cura.
I familiari devono vedere il loro caro alle prese con la frustrazione e il
dolore dell’acufene, così come la sua miriade di sintomi devastanti. Oltre
a sbalzi d'umore, depressione ed insonnia, chi gli è vicino deve anche
fare i conti con la chiusura emotiva della persona che amano o con cui
vivono.
Mantenere una comunicazione aperta è particolarmente importante per
mantenere la stabilità delle proprie relazioni, nonostante gli alti e bassi
che vive chi soffre di acufene.
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8BDiagnosticare l’acufene
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COSE CHE POSSONO AIUTARE IL TUO ACUFENE
Il metodo di cura dell’acufene dipenderà molto dai sintomi individuali,
dalle reazioni ai diversi trattamenti e così via. Ognuno reagisce in modo
diverso all’acufene e quindi avrà bisogno di trovare il suo proprio
metodo per trattarla. Per fortuna ci sono numerose opzioni ma trovare
quella giusta per te potrebbe richiedere un certo tempo, pazienza e
indagini ulteriori. Nel frattempo ecco alcuni dei modi più comuni per
ridurre il rumore interiore, mentre tu e il tuo medico cercate il modo
per curare l’acufene in modo permanente.
Cambiare ambiente
Il rumore stesso può avere un grande impatto sui sintomi dell'acufene e
su come affrontarli. Per alcuni ridurre o eliminare i rumori forti esterni
è assolutamente essenziale al recupero. Stare lontano dal rumore o
mettere tappi per le orecchie può essere di grande aiuto quando si sta
cercando di ridurre il rumore extra che si sente nelle orecchie.
Ascoltare suoni più rilassanti e arricchimento sonoro di suoni bianchi
può essere un metodo per coprire i rumori dell’acufene e indurre il
cervello a smettere di sentirli completamente.
Mantenere uno stile di vita sano
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8BDiagnosticare l’acufene
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Mantenere una buona salute generale può anche aiutare a ridurre i
sintomi. Ciò include una dieta ben bilanciata, l’astensione dalla caffeina,
fumo e stress e un esercizio regolare. Se il sistema immunitario non
funziona correttamente può effettivamente far peggiorare i sintomi
dell'acufene. Quindi è molto importante cercare di controllare
l’ipertensione, il diabete e altre malattie per gestire al meglio il tuo
acufene.
Medicinali
Come abbiamo già visto esistono farmaci che possono aiutare a
combattere i sintomi, tra cui infiammatori, antiepilettici e
antidepressivi. Solo il medico può prescrivere una terapia farmacologica
consistente, in modo da essere sicuri di soppesare tutti i pro e contro di
questi farmaci. Accertati di aver compreso gli effetti collaterali che
ciascuno di essi può causare.
Utilizzare un apparecchio acustico
Come abbiamo visto la perdita dell'udito può essere un fattore
scatenante dei sintomi dell'acufene, quindi è ovvio che se puoi
migliorare l'udito sarai in grado di ridurre i rumori extra nella testa. In
alcuni casi si può utilizzare un apparecchio acustico. Questi dispositivi
sembrano avere più efficacia su tutti coloro soggetti ad una ipoacusia
compresa tra le frequenze di 100 e 4.000 Hz o oltre in cui tale problema
può effettivamente aumentare i sintomi dell'acufene.
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8BDiagnosticare l’acufene
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Questi apparecchi acustici amplificano il rumore ambientale,
permettendo a chi li usa di ascoltare meglio i suoni intorno e
concentrarsi meno sui suoni che si riverberano nella testa.
Naturalmente ciò può richiedere del tempo. La maggior parte degli
utenti non sente un sollievo immediato dall’acufene quando iniziano ad
utilizzare l’apparecchio acustico. La maggior parte riferisce di non
notare alcuna differenza degna di nota fino a quando non prende
familiarità con il dispositivo e questo può richiedere anche settimane
per alcuni.
SCOPRI IL TUO LIVELLO DI NEGATIVITÀ
Stress, panico, depressione e ansia sono tutte emozioni legate
all’acufene. Abbiamo già visto che non è certo cosa arrivi per primo, ma
una cosa è chiara: il trattamento di questi sintomi per poter offrire il
sollievo così necessario dall’acufene in coloro che presentano alti livelli
di queste emozioni.
Anche se si tratta di un metodo non ufficiale per monitorare i livelli di
stress, i test di negatività possono darti un’idea se il tuo stato emotivo
negli ultimi 18 mesi o giù di lì potrebbe aver contribuito al tuo acufene.
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8BDiagnosticare l’acufene
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Sviluppato dai studiosi dello stress Holmes e Rahe molti anni fa è ancora
usato dai medici oggi per valutare i livelli di stress di una persona.
Per fare il test, fai un segno di spunta accanto a ciascuna categoria
relativa ai tuoi ultimi 18 mesi. Se si è presentata più di una voce in una
categoria spunta due volte contandoli entrambi per il conteggio finale.
Pronto per iniziare? Verifica quanto segue:
Morte del coniuge (100 punti)
Divorzio (73 punti)
Separazione (65 punti)
Periodo in prigione (63 punti)
Morte di un parente stretto (63 punti)
Incidente o malattie personali (53 punti)
Matrimonio (50 punti)
Perdita del lavoro (47 punti)
Riconciliazione Coniugale (45 punti)
Pensionamento (44 punti)
Cambiamento nella salute di un familiare (44 punti)
Gravidanza (44 punti)
Problemi sessuali (39 punti)
Nuovo nato nella famiglia (39 punti)
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8BDiagnosticare l’acufene
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Ridimensionamento degli affari (39 punti)
Cambiamento del tenore finanziario (39 punti)
Morte di un amico stretto (37 punti)
Cambiamento di posizione al lavoro (36 punti)
Cambiamento del numero di discussioni coniugali (36 punti)
Debiti oltre $10,000 (31 punti)
Subentro in una rata o debito (30 punti)
Cambiamento di responsabilità al lavoro (29 punti)
Abbandono dei figli dalla casa materna (29 punti)
Problemi con la legge (29 punti)
Ottenimenti personali fuori del comune (28 punti)
Termine o inizio del lavoro del coniuge (26 punti)
Inizio o fine della scuola (26 punti)
Cambiamento di condizioni di vita (25 punti)
Cambiamento di abitudini personali (24 punti)
Problemi con i superiori (23 punti)
Cambiamento nelle condizioni o orari di lavoro (20 punti)
Cambio di casa (20 punti)
Cambiamento nelle attività di svago (19 punti)
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Cambiamento nelle attività sociali (18 punti)
Cambiamento nelle attività della chiesa (19 punti)
Debito sotto i $10,000 (17 punti)
Cambiamento nelle abitudini del sonno (16 punti)
Cambiamento nel numero di membri riuniti della famiglia (15 punti)
Cambiamento nelle abitudini alimentari (15 punti)
Vacanze (13 punti)
Festività di Natale (12 punti)
Violazione minore della legge (11 punti)
PUNTI TOTALI DI STRESS:
Valutazione dei risultati
Secondo la ricerca più della metà di chi ha totalizzato un punteggio
superiore a 300 avrà dei problemi di salute durante il periodo
analizzato, mentre solo il 10% di quelli con punteggio inferiore a 300 si
troverà ad affrontare problemi di salute durante quell’arco di tempo.
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8BDiagnosticare l’acufene
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Panico
Più della metà di tutti i malati di acufene soffre anche di un qualche
problema di panico. Anche se la ricerca per approfondire questo legame
per ora è poca la maggior parte professionisti dell’acufene ritiene che
via sia una forte correlazione tra i due aspetti.
Ansia
Similmente allo stress l'ansia può acuire i sensi - anche l'udito. Chi, tra
gli affetti di acufene, mostra alti livelli di ansia spesso riporta sintomi
più gravi. La buona notizia è che l'ansia è una risposta appresa e può
essere curata con successo tramite tecniche ipnotiche e auto- ipnotiche,
migliorando a sua volta l’acufene.
Depressione
E 'stato riscontrato che la cura della depressione può ridurre l’acufene e
qualsiasi disagio che può verificarsi a causa del disturbo. Più di un
semplice "sentirsi giù", la vera depressione deve essere diagnosticata da
un professionista con una semplice tecnica di screening. Non è un segno
di debolezza – chiedere aiuto per curare la depressione è un segno di
grande forza e può essere il primo passo nella strada verso la guarigione
dell’acufene.
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8BDiagnosticare l’acufene
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Disturbi emotivi
In alcuni l’acufene può anche essere causato da un disturbo emotivo e se
non trattato non potrà che far aumentare il rumore nella tua testa
rendendolo più forte e acuto.
Escludere qualche causa pericolosa per l’acufene
Non curare l’acufene finché non sai quale sia la causa! Non conviene
cercare di sbarazzarsi di un sintomo che sta cercando di avvisarti di un
problema più pericoloso!
Anche se la maggior parte delle cause dell'acufene non sono mortali è
importante escludere un possibile pericolo prima di decidere il proprio
piano di cura. Quindi insisti per avere una scansione TC o RM per
escludere eventuali cause gravi del tuo acufene prima di prendere una
decisione in merito al piano di trattamento.
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8BDiagnosticare l’acufene
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CASI STUDIO
La storia di Alex
Alex non era sul punto di lasciare che l’acufene gli rovinasse la vita. Ecco
perché ha deciso di cercare di trovare la cura e il metodo (o i metodi)
migliori per eliminare il rumore in eccesso nella sua testa e una volta
per tutte. Forse anche tu sei come Alex e hai deciso di prendere in mano
la situazione. Buon per te!
Dopo essere andato di dottore in dottore per alleviare i sintomi
dell’acufene Alex decise finalmente di adottare un nuovo approccio:
rivolgersi all’omeopatia. Per prima cosa trovò un medico omeopatico
nella sua zona e iniziò a discutere in che modo avrebbe potuto
rafforzare il suo sistema immunitario e rendere efficiente il
funzionamento del suo corpo, mentre studiava la fonte principale del
suo acufene.
In condizioni migliori grazie al regime dietetico e l'esercizio (che
alleviava anche alcuni dei suoi dell'acufene in determinate circostanze),
Alex decise di adottare un approccio più aggressivo, optando per la
terapia di assuefazione. Ha avuto la fortuna di trovare uno specialista
certificato nella sua area che ha supervisionato il suo trattamento e ha
iniziato il lungo e arduo lavoro di scoprire il legame emotivo per poter
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8BDiagnosticare l’acufene
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condurre il suo cervello ad interrompere il loop di memoria che faceva
riprodurre l’acufene.
Anche se inizialmente aveva creduto la causa principale dei continui
rumori che sentiva fosse stato un danno alle orecchie, ha capito presto
che era stato un evento traumatico della sua vita avvenuto prima della
comparsa dei sintomi ad aver causato davvero il rumore. Questa
scoperta, unita alla pratica concreta della terapia di assuefazione, ha
aiutato Alex a lavorare a livello emozionale e rompere il ciclo di
memoria che riproduceva costantemente il rumore nelle orecchie e nel
cervello.
Ancora ansioso di trovare sollievo, mentre il lavoro vero e proprio
dell’assuefazione stava procedendo, Alex decise di rivolgersi a un altro
metodo di trattare il suo acufene: l’agopuntura. Questo lo ha aiutato a
riequilibrare le energie e il suo corpo e ridurre lo stress. Alex ha
cominciato a trovare sollievo dai suoi sintomi, e sentirsi rassicurato
dalla consapevolezza che la guarigione sarebbe venuta. Era sicuro che
avrebbe finalmente trovare sollievo permanente dai suoi sintomi - e lo
ha fatto! Come tanti altri sopravvissuti dall’acufene Alex ha usato una
varietà di opzioni di trattamento per ottenere il sollievo che desiderava
- e meritava. Ammette che non è sempre un viaggio facile e che guardare
oltre la medicina convenzionale è stato quello che finalmente lo ha
guarito dal suo acufene e dallo scempio che stava creando nella sua vita.
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8BDiagnosticare l’acufene
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La storia di June
Sembrava che fosse venuto fuori dal nulla. Un giorno d’estate June si
stava godendo il pomeriggio in tranquillità nel suo giardino ma il giorno
successivo notò una leggera sensazione di ronzio all’orecchio destro. In
un primo momento non si preoccupò particolarmente: lo aveva già
percepito di tanto in tanto in passato, quando erano in corso allergie o
brutti raffreddori. Ma questa volta era diverso. Il rumore non se ne
andava e sembrava essere sempre più forte. Nel giro di pochi giorni le
venne un mal di testa atroce e, cominciando a temere il peggio, si recò
dal medico per un check-up.
Dopo un rapido esame, il medico le assicurò che non c’era nulla di grava
e che poteva andare per la sua strada: il rumore era temporaneo,
probabilmente causato da allergie, e sarebbe scomparso in un giorno o
due. Ma non fu così.
Nell’arco di poco tempo June non riuscì più a dormire. Si sentiva sempre
nervosa e agitata e stava cominciando a sentire che il rumore nella sua
testa si stava impossessando della sua vita. La depressione era in
agguato e sapeva che aveva bisogno di aiuto. Visto che il suo medico di
famiglia non offriva soluzione si decise a rivolgesi a otorini specialisti
della sua zona. Si sottopose ad una serie di test dell'udito, una risonanza
magnetica e anche una TAC. Gli esami non mostrarono assolutamente
nessun valore medico sballato, fino a quando ottenne la diagnosi:
acufene.
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8BDiagnosticare l’acufene
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“Bene, pensò. Ora possiamo curarla.” Ma il dottore le spiegò che non
c’era una cura specifica per l’acufene e bisognava “imparare a
conviverci”.
“Pensai di impazzire” confessò in un secondo momento. “Nessuno
avrebbe retto a quel suono incessante che sentivo. Se non avessi trovato
un sistema per guarire ero sicura che mi avrebbe fatto diventare matta!”
Vedendo la sua disperazione e i suoi evidenti segni di depressione
l’otorino le prescrisse ogni tipo di pesanti anti-depressivi e anti-
epilettici, ma nessuno offrì anche il minimo sollievo.
Piena di timori June scivolò ulteriormente in una depressione profonda.
Si staccò dalle persone della sua vita e si rinchiuse letteralmente in casa,
concentrandosi solo sui rumori alle orecchie. Le cose stavano
peggiorando e lei lo sapeva.
Fu in questo momento che sua figlia le suggerì l’ipnosi per alleviare la
sua ansia e forse anche offrire qualche sollievo. Era dubbiosa che
sarebbe stata d'aiuto - dopo tutto, nessun dottore aveva alleviato la sua
sofferenza, comunque accettò di incontrare l’ipnoterapista. Che
sorpresa!
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8BDiagnosticare l’acufene
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La prima cosa notata da June è l’attenzione che l'ipnoterapista aveva
mostrato per i suoi sintomi, ascoltando con attenzione come l’acufene
era iniziato ed era progredito. Il terapeuta le fece molte domande su
come si sentiva a destra prima e dopo un attacco, e anche quello che
mangiava regolarmente. Con sua grande sorpresa le diede due diagnosi:
la prima è che il suo acufene era stata una reazione ad un incidente
d'auto in cui era rimasta coinvolta un paio di settimane prima che i
sintomi emergessero. Non era rimasta ferita nel lieve tamponamento
ma le emozioni del suo cervello legate a quanto accaduto avevano creato
un ciclo di memoria dei suoni sentiti poco prima dell'incidente. Tra
questi c’erano il cinguettio di un uccello, un clacson, la musica di un
camioncino di gelati anche alcuni bambini che ridevano e giocavano in
un parco giochi di fronte alla strada. Ogni volta che sentiva quei suoni (o
qualcosa di simile) ora il suo cervello informava il resto del corpo che il
pericolo era in agguato, mettendolo sull’attenti e in stato di emergenza,
riproducendo più e più volte i suoni nella sua testa.
La seconda scoperta dall'ipnoterapista era una possibile allergia
alimentare o reazione agli agrumi. Dal momento che il suo acufene era
peggiore la mattina dopo la colazione (e in quel momento lei
regolarmente mangiava un pompelmo e beveva un bicchiere di succo
d’arancia il terapeuta suggerì che gli agrumi nella sua dieta potevano
aggravare i sintomi.
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8BDiagnosticare l’acufene
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Per contribuire ad alleviare il dolore (e il rumore nella sua testa), June
eliminò quindi gli agrumi dalla dieta e iniziò a sottoporsi a regolari
sedute di ipnosi. A riprova delle parole del terapeuta, i sintomi acuti del
mattino diminuirono nel giro di pochi giorni. Anche se sentiva ancora
l’acufene, il volume e la frequenza non erano debilitanti come prima,
semplicemente con questo semplice cambiamento nella dieta. Ma
questo era solo l'inizio.
A poche settimane dall'inizio dell’ipnosi June cominciò a notare che i
rumori che sentiva non le davano più sui nervi come prima. Sì, i rumori
erano ancora lì, ma erano sempre più un fastidio che una minaccia per il
suo benessere. In poco tempo smise di notarli e nel giro di pochi mesi
non c'era assolutamente nessun rumore. Oggi ammette che la
progressione è stata così graduale che non può davvero individuare il
momento esatto in cui il rumore si è fermato del tutto. "Tutto quello che
so è che un giorno mi sono accorta che non c'era più. Che sollievo. Ero
finalmente libera. Ora potevo stare sulla mia veranda del giardino e
godermi la quiete ancora una volta. "
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8BDiagnosticare l’acufene
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La storia di Doc
"Sono un dottore, quindi sapevo che non ero pazzo - i suoni nella mia
testa erano reali – eppure mi sono sentito come se lo fossi ..." è così che
Doc comincia la sua lotta contro l’acufene.
Essendo lui stesso un medico generico, Doc conosceva tutte le ragioni
mediche per cui aveva potuto iniziare ad udire quel suono incessante e
ronzio sfrecciante all'orecchio sinistro, ma non essendo riuscito a
individuare una causa precisa, si è chiesto le opzioni di trattamento
tradizionali avrebbe funzionato.
"Certo, c’erano farmaci che potevano aiutarmi, ma ho esitato
conoscendo sia gli effetti collaterali sia lo stigma associato a molti dei
farmaci utilizzati per il trattamento dell’acufene", ha spiegato. "Così ho
cominciato a immergermi nelle centinaia di studi in corso sull’acufene in
tutto il mondo in cerca di risposte."
Ciò che ha scoperto Doc è sorprendente. In uno studio ha appreso che
quasi la metà dei pazienti di acufene trattati con farmaci da terapia
psichiatrica aveva trovato sollievo - che significava che ben il 40-50%
erano ancora senza speranza - aiuto!
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8BDiagnosticare l’acufene
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Ha poi cominciato a cercare le ragioni per cui alcune persone trovavano
più difficile vivere con i rumori nella loro testa. La sua ricerca ha
dimostrato che chi ha un più alto livello di stress e ansia spesso
dimostra più difficoltà di altri con il loro acufene. Questo potrebbe
spiegare perché con un acufene di 70 decibel qualcuno può sentirsi in
un disagio straziante e un altro nota appena il suono, benché la
frequenza e il volume siano identici.
Anche questo lo ha aiutato a capire meglio che l'acufene non è sempre
un problema all'orecchio, ma che a volte può essere legato a un disturbo
del cervello emotivo.
Questo è ciò che lo ha portato a considerare l’omeopatia come possibile
cura alternativa per l’acufene nei casi non dovuti ad infortunio, malattia
o qualche altro problema fisico all'orecchio. Con sua grande sorpresa, ha
imparato quanto sollievo si possa avere semplicemente rafforzando il
sistema immunitario per dirigere il corpo ad una salute ottimale,
utilizzando l’ipnosi per rompere il ciclo della memoria che collega le
emozioni dell’acufene al cervello che sta dicendo alle orecchie che
"sente" un dato suono più e più volte, praticando l’arricchimento sonoro
con rumore bianco e riprogrammazione del cervello con la terapia di
assuefazione. Tutti questi metodi, utilizzati separatamente o in
combinazione tra loro, hanno portato Doc a credere che la guarigione
dai rumori poteva effettivamente essere raggiunta. .
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8BDiagnosticare l’acufene
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La sua ricerca non è stata facile. Ci sono voluti quasi due anni, molte
false partenze, problemi lungo la strada, ma Doc ha finalmente trovato
la giusta combinazione tra fitoterapia, dieta, esercizio fisico, riduzione
dello stress, agopuntura, arricchimento sonoro che finalmente ha
migliorato i suoi sintomi e lo ha aiutato ad eliminare una volta per tutte
gli acufeni. Certo, ci sono giorni in cui lui dice che il suo cervello ha la
meglio su di lui e comincia a sentire nuovamente il suono dell’acufene.
Ma, dice che può facilmente concentrare la sua attenzione su qualcosa di
diverso, mentre utilizza il suo tempo per cercare di identificarne le
cause scatenati (e di evitarle) e, alla fine, ottenere definitivamente il
controllo sull’acufene.
Anche se il suo viaggio attraverso l’acufene non è stato sempre facile,
Doc è contento di esserci passato perché ora può dire onestamente ai
propri pazienti quale tipo di rimedi sono possibili: la pazienza e
costanza aiuterà a liberarsi dal rumore e godere ancora una volta di una
vita tranquilla.
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9BCapitolo quattro:
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CAPITOLO QUATTRO:
ACUFENE E CERVELLO EMOTIVO
Comprendere il modo in cui il cervello memorizza le informazioni
sensoriali è fondamentale per ridurre i sintomi dell'acufene e trovare la
propria "cura".
LA PERCEZIONE FANTASMA
Cominciamo a trattare la percezione fantasma dell’acufene. Hai mai
sentito parlare di qualcuno con un arto amputato urlare di dolore per
quell’arto non più collegato al suo corpo? Si tratta di vero dolore
fantasma? Certo che lo è! La ricerca ha dimostrato che il dolore che il
paziente è reale come quando l'arto era collegato al corpo. Perché?
Perché il cervello continua a "ricordare" e inviare tali avvisi di dolore al
resto del corpo.
Lo stesso fenomeno avviene con l’acufene: il cervello ricorda certi suoni
e continua a trasmettere i segnali anche quando il suono nell'ambiente è
assente. Questo "errore" di connessioni neuronali nel cervello crea il
suono del paziente nella testa e nelle orecchie, a ripetizione. L'unico
modo per interrompere il suono è quello di rompere il ciclo che i
neuroni del cervello hanno creato. Ciò può essere fatto riprogrammando
il cervello e utilizzando specifiche tecniche di terapia di ipnosi e
assuefazione.
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10BAcufene e cervello emotivo
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E’ TUTTO NELL’ORECCHIO?
Per anni si è creduto che l'acufene fosse un problema di udito o "di
orecchie", mentre in realtà una recente ricerca ha rivelato che si tratta
più di un fenomeno del cervello emotivo.
Il cervello è una qualcosa di incredibile. E' lì dove effettivamente
"sentiamo." Il cervello non si limita ad immagazzinare ricordi ed
esperienze (compreso il suono), ma dice alle orecchie di sentire quei
suoni. L'orecchio è un semplice canale per le onde sonore, ma è il
cervello che effettivamente riceve tali onde elettriche e crea il "suono"
che ci circonda.
Molto tempo dopo essere diventati sordi è possibile sentire i suoni nel
sogno. Come è possibile se il nervo acustico non funziona? Questo può
accadere perché il cervello ricorda o sente i suoni che sono rimasti nella
loro testa. E 'questo stesso fenomeno che crea - anzi ricrea - i suoni
dell’acufene.
Per renderti conto che l’acufene è più una questione di cervello che di
orecchie puoi iniziare a curare il cervello per diminuire il volume del
suono che senti e imparare dalla risposta emotiva che ne riceve.
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10BAcufene e cervello emotivo
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Riprogrammare il cervello non è facile. Ci vuole tempo, pazienza e un
professionista qualificato. Ma si può fare! L'obiettivo di curare l’ acufene
non ha senso, a meno che non si alleni il cervello a smettere di
concentrarsi sui suoni che crea. È inoltre necessario addestrare il
cervello a spostare l'attenzione su altre cose.
APPROFONDIAMO:
LE TRE CATEGORIE CHE CAUSANO
L’ACUFENE
Esistono una miriade di fattori che possono avere come conseguenza
l’acufene. Tuttavia si può dire che nella maggior parte dei pazienti i
sintomi provengono da una delle seguenti tre cause principali:
1. Farmaci ototossici. Nonostante in genere i
farmaci abbiano lo scopo di eliminare i sintomi,
a volte possono avere un effetto tossico che può
causare malattie come l’acufene. Anti-
infiammatori come l’ibuprofene sembrano
avere un effetto negativo sull’udito e devono
essere interrotti se i sintomi dell'acufene
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10BAcufene e cervello emotivo
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cominciano a comparire dopo l'assunzione di
questo farmaco. Fortunatamente l’acufene
farmaco-indotto spesso scompare una volta
interrotta l’assunzione del farmaco.
2. Disordini/Malattie fisiche. Oltre alle malattie
reali delle orecchie e/o cerebrali, altri problemi
fisici possono anche causare l’acufene. Alcuni
dei colpevoli più comuni sono:
• diabete e iperinsulinemia - Possono creare un
rallentamento del flusso sanguigno nell'orecchio, causando
una carenza di nutrienti nelle cellule ciliate che trasmettono
le onde sonore al cervello. E 'stato stimato che ben il 84% di
tutti gli affetti da acufene possono presentare sintomi a
causa di questo problema, il che rende ancora più
•
importante regolare i livelli di glucosio.
Malattia di Ménière, allergie, anomalie nella pressione
sanguigna e altri - Dal momento che molte di queste malattie
comuni sono state messe in relazione alla comparsa
dell’acufene è importante discuterne i sintomi con il medico
per determinare se una data malattia potrebbe essere la causa
del sintomi. Spesso, il trattamento della malattia allevierà
anche il rumore da acufene che si avverte.
3. Trauma fisico. L'Orecchio interno è molto delicato e può essere
danneggiato facilmente, causando forme di acufene temporanee o
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10BAcufene e cervello emotivo
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permanenti. Non è necessario subire un incidente grave per farsi
male. Una stupidaggine come l'accumulo di cerume può essere in
grado di danneggiare l'orecchio interno. Anche un improvviso
cambiamento nella pressione barometrica (aria) a causa di un volo
aereo o anche in uno sport d'acqua può far insorgere un ronzio nelle
orecchie. Di solito si tratta di qualcosa di temporaneo ma a volte il
danno potrebbe essere più grave e potrebbe rimanere.
ACUFENE E ORECCHIO INTERNO
Alcuni problemi all’orecchio interno possono causare l’acufene (come
abbiamo già appreso) ma se non si rileva alcuna anomalia nelle orecchie
è il momento di rivolgere l’attenzione al cervello per la diagnosticare e
trattare adeguatamente il problema.
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10BAcufene e cervello emotivo
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ACUFENE E CERVELLO EMOTIVO
Vi è un potente legame tra acufene e emozione. Mi spiego meglio. Si
ritiene che, in molti casi, l’acufene sia il risultato diretto di una paura o
una certa emozione simile all'ansia e al panico che si sperimenta quando
si sente un certo suono.
Mettiamo caso che sfortunatamente sei rimasto coinvolto in un terribile
incidente stradale. Al verificarsi dell’evento una miriade di emozioni
inonderà il tuo corpo (e il cervello) nel sentire una serie di rumori (i
pneumatici che stridono, i clacson, la gente che urla, il metallo che batte,
ecc.). L’emozione legata alla scena che stai vivendo viene inviata al
tronco cerebrale in cui il cervello regola le risposte di sopravvivenza.
Una volta lì, l'emozione innescata dal suono viene poi trasferita al
talamo, che funge da ripetitore tra orecchie e corteccia uditiva. Da lì, si
divide in amigdala, ippocampo, corteccia uditiva o del lobo temporale, in
cui vengono ordinati e salvati i suoni.
Mentre avviene tutto questo ogni punto attraversato dal suono ha una
decisione da prendere. E' pericoloso? Ha suscitato una risposta di paura,
e così via? Per esempio, se il rumore provoca paura, l'ipotalamo può far
scattare l’allarme, rilasciando ormoni importanti che sono progettati
per regolare la lotta del nostro corpo o la risposta di fuga. Nel frattempo
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10BAcufene e cervello emotivo
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altre parti del corpo iniziano a rilasciare i propri ormoni e sostanze
chimiche necessarie alla sopravvivenza. Ciò in sostanza collega il
rumore ad un sentimento di ansia e paura nel cervello e in risposta, ogni
volta che senti che quel rumore in futuro, il corpo reagirà in modo
simile. Nel corso del tempo tale consapevolezza e le risposte del corpo
possono logorare il sistema immunitario del malato e le sue emozioni
A peggiorare le cose una volta che il cervello crea un legame emotivo
con il rumore crea un ciclo continuo di memoria che ripete
continuamente, facendoti sentire il suono più e più volte, di giorno o di
notte, sia che l'ambiente intorno sia silenzioso oppure no. Tieni a mente
che non è necessariamente un evento traumatico a crea questo “loop” di
rumore costante nella tua testa. Il rumore deve essere semplicemente
legato ad un’emozione che scatena reazioni naturali del corpo. È per
questo che chi soffre di acufene continua a sentire il rumore in testa per
molto tempo dopo che l'ambiente che lo circonda si è calmato. Il suo
cervello continua a riprodurre il rumore circolarmente, nonostante
l'assenza di qualsiasi rumore "reale".
Questo è uno dei motivi per cui l’acufene può essere così difficile da
trattare con la medicina tradizionale. Nei pazienti in cui i rumori
derivano da una reazione emotiva all'interno del cervello, niente può
fermare il rumore fino a quando il ciclo viene interrotto e la risposta
emotiva creata all'interno del cervello è curata da sè. Questo processo si
ottiene meglio con una combinazione di ipnosi, psicoterapia, farmaci e
cambiamenti comportamentali, di cui parleremo in seguito.
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10BAcufene e cervello emotivo
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IL VOLUME E LA FREQUENZA DEI SUONI ALLE TUE ORECCHIE
Perché alcuni soffrono senza fine ad un certo volume e frequenza
mentre altri ne sono a malapena infastiditi? Il cervello ha molto a che
fare con il modo in cui un paziente reagisce al volume e alla frequenza
dell’acufene. Se permettono alle proprie emozioni di prendere il
sopravvento è probabile che abbiano una reazione più estrema nel
sopportare anche suoni di volume e frequenza minimi. D'altra parte se
una persona è in grado di dire a se stesso che l'acufene non lo disturba,
sarà sicuramente in grado di affrontare i sintomi con molta più facilità.
Per capire meglio il collegamento tra la reazione di un paziente (e
sofferenza) al suo acufene e il volume e frequenza del suono Jane Henry
PhD. e Peter Wilson PhD hanno condotto uno studio di ricerca nel 1995
in Australia, che ha dato i seguenti risultati:
• Chi gestisce bene l’acufene tende ad usare l’ansia a suo
vantaggio
• Chi ha difficoltà a far fronte con i propri sintomi spesso
sperimenta una depressione da lieve a grave
• Gli acufeni estremamente forti di solito si traducono in una
sorta di disagio vissuto dal paziente
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10BAcufene e cervello emotivo
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• Chi soffre di livelli moderati di acufene raramente segnala
sensazioni evidenti di disagio
• Se un affetto da acufene si sente più in difficoltà, è più
probabile che sperimenterà una depressione associata al
disturbo
• I pazienti che provano molto dolore per i sintomi
dell'acufene riferiscono pensieri più negativi riguardo al
disturbo
• I pensieri negativi relativi al disturbo tendono ad essere
limitati all’acufene stesso, e non sono rivolti alla vita
generale del paziente
• Anche se la depressione è associata all’acufene, l’acufene
non è considerato un disturbo depressivo
• Alcune persone possono essere gravemente limitate
dall’acufene e permettono che interferisca con le normali o
regolari attività
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CAPIRE E SPEZZARE IL CIRCOLO VIZIOSO DELL’ACUFENE
L’acufene può essere un circolo vizioso che tende a giocare sulle
emozioni di un paziente. Per esempio un paziente può sentirsi depresso
a causa delle limitazioni sostenute dai suoi sintomi, così che i sintomi
possono peggiorare a causa dei sentimenti depressivi. Oppure il
paziente può sentirsi stressato e travolto dai rumori costanti che lo
martellano e scopre così che lo stress è una delle cause principali
dell’acufene. Questo può rendere ancora più difficile spezzare il ciclo di
memoria che può essere la causa dei sintomi, in primo luogo.
Capire che i rumori che senti sono davvero reali (anche se non presenti
nell’ambiente) e che non sei "impazzito" può aiutare a superare i
sintomi più facilmente. La chiave per superare l’acufene è capire che stai
ascoltando in continuazione un ricordo del suono. Una volta capito
questo sarai più aperto ai suggerimenti utili per rompere questo ciclo di
memoria e finalmente liberarti dai rumori.
Infatti è proprio possibile avere il controllo dell’acufene, una volta e per
tutte, se capisci quali sono le cause e sei in grado di far fronte alle
connessioni emotive che il cervello ha utilizzato per riprodurre più e più
volte i suoni che hai sentito una volta.
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11BCapitolo cinque:
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CAPITOLO CINQUE:
L’APPROCCIO OLISTICO A 5 FASI PER
LIBERARSI DEGLI ACUFENI
Avere il controllo dell’acufene è possibile adottando un approccio
globale che affronti diversi problemi insieme: eventuali questioni
mediche che possono causare i sintomi, deformità o problemi fisici,
farmaci che potrebbero peggiorare i sintomi e, naturalmente, legame
con il cervello emotivo . La maggior parte dei pazienti constata che i
medici tentano diverse strade prima di trovare la giusta combinazione
di trattamenti, anche se alcune persone rispondono sicuramente meglio
alle cure olistiche sopra ogni altra cosa.
Ho seguito io stesso il seguente approccio olistico in cinque fasi per
trovare sollievo dall’acufene e, indipendentemente dalle altre opzioni di
trattamento che si stanno seguendo, non può recare danno (e molto
probabilmente può solo apportare benefici) ai sintomi.
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13BFase 1:
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FASE 1:
CAMBIAMENTI DIETETICI E INTEGRATORI
DI ERBE/VITAMINE TESTATI NELLA CURA
DELL’ACUFENE
La dieta può davvero influenzare negativamente l’acufene? La ricerca
dice di sì! Gli alimenti che mangi possono avere un impatto sui sintomi,
aumentando o diminuendo la loro gravità. Imparare quale cibo
assumere può richiedere molti errori e tentativi, dato che ognuno di noi
reagisce agli alimenti e sostanze in modo diverso. In questo capitolo
discuteremo alcune importanti regole nutrizionali da seguire.
Sebbene non esista una dieta specifica per tenere sotto controllo
l’acufene, una cosa è certa: avere una dieta equilibrata e nutriente ti
aiuterà a ridurre il livello di stress e rafforzare il sistema immunitario due aspetti importanti di trattamento di qualsiasi tipo di disturbo
medico, compreso l’acufene.
Forse non ti sei mai accorto che gli alimenti che mangi influiscono sugli
acufeni e possono quindi essere utilizzati nel loro trattamento. Una volta
che inizi a prendere nota di quali sintomi si verificano in seguito a
determinate assunzioni di cibo comincerai a intravedere i modelli che
puoi utilizzare per ridurre i suoni che senti. Imparare quali cibi per te
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14BCambiamenti dietetici e integratori di erbe/vitamine testati nella cura dell’acufene
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sono benefici e quali invece aumentano il rumore può fare una grande
differenza in quanto l’acufene in ultima analisi influenza la tua vita.
IN CHE MODO LE ALLERGIE POSSONO AGGRAVARE GLI
ACUFENI
Ma prima parliamo del ruolo che le allergie alimentari hanno nella lotta
contro l’acufene. C’è un certo dibattito sul fatto che alcuni cibi
influenzino l’acufene a causa di una sorta di allergia a quel cibo, o se sia
proprio il cibo stesso a causare il problema. Tuttavia vi sono prove che
suggeriscono che le allergie alimentari possano causare infiammazioni
croniche o anche infezioni all'orecchio, che effettivamente possono
causare ipoacusia e sintomi di acufene. Gli alimenti più comuni che
possono causare reazioni allergiche tra soffre di acufene sono:
• frumento
• prodotti derivati dalla soia
• latte
• uova
• arachidi
Il modo migliore per determinare se un alimento (a prescindere dalla
un'allergia o meno) stia influenzando i sintomi dell'acufene è tenere un
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14BCambiamenti dietetici e integratori di erbe/vitamine testati nella cura dell’acufene
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registro del livello dei sintomi, cercando di collegare tutti gli alimenti
specifici legati ad un aumento del rumore nell'orecchio. Se si sospetta
che un alimento può essere aggravare i sintomi, è necessario eliminarlo
dalla dieta per un paio di settimane per vedere se l’acufene migliora o
meno.
UNA DIETA SALUTARE PER CHI SOFFRE DI ACUFENI
L’hai già sentito in precedenza e lo diciamo ancora: la dieta più sana è
quella ben bilanciata! Non importa se si soffre di acufene o no, per un
corretto funzionamento del corpo è necessario fornirlo di carburante
super. Ciò include evitare i cibi spazzatura, che sono pieni di calorie
vuote, e aumentare il consumo di cibi sani ricchi di vitamine, minerali e
proteine.
Molti medici che trattano l’acufene credono che la dieta mediterranea,
costituita alimenti integri, preparati al momento, composta da molta
verdura e frutta, cereali integrali, frutta secca e legumi funzioni molto
bene.
Questa dieta ha avuto una fama notevole come modo per mantenere un
peso forma. E' costituita da pasta e pane di grano duro, frutta, verdura,
olio di oliva, yogurt e formaggi - da mangiare ogni giorno - pesce, uova,
pollame e dolci - più volte alla settimana - carne rossa da mangiare più
volte in un mese. Naturalmente molti credono che aumentare il
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14BCambiamenti dietetici e integratori di erbe/vitamine testati nella cura dell’acufene
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consumo di carne rossa sia molto utile nel trattamento dell’acufene per
via degli alti livelli di proteine contenuti. Ma se si soffre di acufene è
necessario prestare particolare attenzione della vostra salute generale,
ed quindi è necessario mangiare una dieta equilibrata.
CIBO BENEFICO IN CASO DI ACUFENI
Sì, forse non vi è alcuna prova scientifica a supporto del fatto che
mangiare alcuni tipi di alimenti riduca l’acufene. Ma è stato
dimostrato che le carenze nutrizionali sono collegate a determinati
danni al nervo uditivo, che possono contribuirvi. Per evitare di avere
tali carenze assicurarsi di mangiare molti alimenti ricchi delle
seguenti importanti sostanze nutritive:
• Vitamina A - per ottenere abbastanza Retinolo (vitamina
A), essere sicuri di mangiare molte verdure fresche verdi e
gialle, olio di fegato di merluzzo, fegato, latte e burro.
• Vitamina D – è possibile assumerla esponendoci
semplicemente alla luce solare. Si trova inoltre nell’olio di
fegato di merluzzo, tuorlo d'uovo e crema.
• Ferro – per evitare carenza di ferro assicurarsi di mangiare
sufficiente carne rossa, pollo, tacchino, fegato e ostriche.
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14BCambiamenti dietetici e integratori di erbe/vitamine testati nella cura dell’acufene
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• Zinco – per apportare abbastanza zinco alla dieta mangiare
questi importanti alimenti: ostriche, agnello, semi di zucca,
•
uova, latte e fagioli.
Manganese – tracce di questo minerale si trovano in alcune
formazioni rocciose, tutti abbiamo ne comunque bisogno di
una piccola quantità nella dieta quotidiana per rimanere in
buona salute. Ricorda però che una quantità eccessiva può
essere molto pericolosa. E' importante assumere tra 2,5 e 5
mg. di cibo ad alto contenuto di manganese (banane,
sedano, cereali, verdure a foglia verde, fagioli, cereali
integrali e noci) nella dieta di ogni giorno.
Altri cibi da assumere
Oltre ai cibi sopra elencati, è importante mangiare una buona quantità
dei cibi seguenti per assicurarsi di avere abbastanza nutrimento per
combattere i sintomi dell'acufene:
• Cerali senza glutine, come ad esempio il miglio, quinoa e
amaranto, sono un sostituto meraviglioso degli altri cereali,
a volte collegati ad un aumento dei sintomi in alcune
persone.
• Yogurt – uno dei migliori alimenti per rafforzare il sistema
immunitario, lo yogurt contiene un batterio vivo che è
essenziale per mantenere il corpo in perfetta forma. Cerca
quelli che contengono probiotici e batteri vivi come il
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Lactobacillus acidophilus e Bifidobacterium. Quantità
•
giornaliera raccomandata: ¾ di tazza (175 ml).
Aglio – l'aglio è considerato come un rimedio economico a
tutto tondo per la salute negli ultimi anni, probabilmente
perché contiene composti potenti come l'allicina, ajoene e
tiosulfinati in grado di contrastare batteri, virus e una
varietà di altre infezioni. E’ possibile trovare integratori di
aglio in erboristeria, anche se molti preferiscono
semplicemente aggiungerlo regolarmente ai propri piatti
per godere del suo sapore e al tempo stesso dei suoi benefici
per la salute.
• Carote – Le carote non sono benefiche per gli occhi, sono un
bene per tutto il corpo! Contengono alti livelli di beta-
carotene che aiuta a combattere le infezioni del corpo. La
semplice aggiunta di una ½ tazza (o circa 1 carota di grandi
dimensioni) alla tua dieta quotidiana può rafforzare
moltissimo il sistema immunitario.
• Soia (e derivati) – La soia è una grande fonte di importanti
antiossidanti, noti per aumentare la produzione di cellule B
che aiutano il corpo a produrre anticorpi importanti per
combattere l'infezione e la malattia.
Nota speciale: Mentre un consumo moderato di latticini e carne
rossa può dare a corpo le sostanze nutritive di cui ha bisogno per
combattere l’acufene, è importante mangiare solo prodotti biologici da
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fonti biologiche per evitare effetti tossici degli antibiotici e ormoni che
si trovano nelle fonti tradizionali di carne e latte. A chi soffre di
acufene si consiglia inoltre di evitare di mangiare latticini vaccini,
optando invece per i prodotti derivati dal latte di capra.
CIBO NOCIVO IN CASO DI ACUFENI
Così come ci sono alimenti che è necessario includere nella dieta per
mantenere il corretto funzionamento dei nervi uditivi e affinché
l'ossigeno scorra bene fino all’ orecchio interno, ci sono alcuni
alimenti che alcuni dovrebbero evitare. Ma ricorda che questi
alimenti forse non influiscono sull’acufene per tutti. Di seguito trovi
alcuni alimenti collegati a un aumento del rumore da acufene che
dovrebbero quindi essere evitati fino a quando non si sia accertata
l'allergia o sensibilità ad essi:
Bevande con caffeina come caffè, tè e cola possono aumentare il
rumore di acufene creando sbalzi innaturali, che possono aumentare
l'ansia, la depressione e lo stress anche in alcune persone.
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Cacao, presente in brioche e cioccolato, può intensificare gli effetti dei
sensi, aumentando quello già troppo sensibile dell’udito.
Grassi saturi possono aumentare la pressione sanguigna, che è una
delle cause dirette di acufene. Può anche aumentare il livello di grassi
nel sangue che possono limitare i nutrienti e l’ossigeno verso l’orecchio
interno, con conseguente perdita dell'udito.
Alcool può aumentare i sintomi in alcune persone (specialmente quelli
che reagiscono all'alcol perché li stimola). Tuttavia, può anche aiutare
coloro che trovano nell’alcool un effetto calmante sul loro corpo. Solo tu
puoi valutare la tua sensibilità all'alcol e determinare se sia o non sia un
male per il tuo acufene.
Sodio-, (sale) è stato collegato a un aumento dei sintomi in alcuni
pazienti. Se cerchi di limitare il sale, assicurati di controllare i prodotti
alimentari trasformati che mangi, perché a volte il livello di sodio può
essere molto elevato negli alimenti preparati.
Zucchero è stato anche lui collegato alla perdita dell'udito e ad un
aumento del rumore dell’acufene. Come altri stimolanti, troppo
zucchero può restringere i vasi sanguigni dell’orecchio interno,
riducendo la quantità di ossigeno e causando problemi di udito.
Prodotti caseari e da forno possono aumentare i sintomi in alcune
persone se è presente nel corpo un'allergia a queste sostanze. E 'sempre
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14BCambiamenti dietetici e integratori di erbe/vitamine testati nella cura dell’acufene
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meglio mangiare latticini biologici che sono privi di antibiotici e ormoni,
o quelli che provengono da latte di pecora o di capra.
Limone. Nessuno sa esattamente perché agrumi come arance e
pompelmi sembrano aumentare il rumore da acufene, ma molti pazienti
riferiscono una diminuzione dei sintomi dopo l'eliminazione degli
agrumi dalla loro dieta.
CHE COSA SI DOVREBBE FARE PER MIGLIORARE GLI ACUFENI
Tenere dettagliatamente nota dei sintomi è una delle cose migliori che
puoi fare per vedere se gli alimenti che stai mangiando influiscono
davvero sull’acufene. È necessario registrare meticolosamente tutto ciò
che ingerisci (tra cui alimenti, bevande e medicine) nell'arco di
settimane o mesi. Inoltre, ti consigliamo di annotare altre cose che
possono influenzare i sintomi tra cui stress, stanchezza o altro che può
causare problemi. Una volta iniziato a tenere il registro, è probabile che
incominci a vedere una tendenza di ciò che può scatenare i più gravi
attacchi di acufene, o notare anche le cose che potrebbero aiutare. In
ogni caso ti aiuterà a vedere quali alimenti (se ci sono) possono
contribuire al disagio dell’acufene.
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INTEGRATORI ERBORISTICI CHE POSSONO ESSERE UTILI
Le piante sono state usate per secoli per il trattamento di ogni malattia
che l'uomo conosca - quindi perché non l’acufene? Occorre tuttavia
tenere presente che, anche se possono essere utili, le piante dovrebbero
essere prese con cautela, perché possono diventare tossiche se assunte
in quantità sbagliate o troppo a lungo. Assicurati di consultare un
erborista certificato a lungo termine e fai in modo che il medico curante
sappia quali erbe si sta utilizzando per sopprimere i sintomi
dell'acufene.
Non sai quali piante sono le migliori per nel trattamento dell’acufene?
Eccone alcune che hanno funzionato bene per la maggior parte dei
malati:
Gingko Biloba
Se soffre di flusso sanguigno ristretto nell'orecchio il Gingko Biloba può
essere la risposta. Una delle piante più utilizzate per il trattamento dell’
acufene, il Gingko Biloba favorisce il flusso e la circolazione del sangue
nell’orecchio interno, protegge il corpo dai danni dei radicali liberi,
blocca gli effetti dei fattori sanguigni o piastrinici. Tutto ciò può essere
utilizzato a beneficio della riduzione dell’acufene in alcune persone.
Si trova in erboristeria sotto forma di bevanda, estratto o tavolette,
necessita di un trattamento di diverse settimane. Quindi è necessario
mantenere la pazienza quando si utilizza questo metodo di trattamento.
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Caffè crudo
La domanda che sorge spontanea è: se bisogna stare lontano dalla
caffeina perché peggiora i sintomi, come mai si utilizza il caffè crudo per
curare l’acufene? Il fatto è che una delle leggi più elementari della
medicina omeopatica è che si deve trattare "simile con il simile". Anche
se bere il caffè potrebbe stimolare, il caffè crudo è considerato un
calmante per i nervi e la loro ansia residua, abbassa quindi il rumore
dell’acufene producendo l'effetto opposto della caffeina.
Idraste (Goldenseal)
Una delle erbe più utilizzati al mondo l’idraste è una radice che viene
utilizzato per ridurre lo spessore della mucosa nell’orecchio interno.
Riducendo il troppo spessore della mucosa facilitando il flusso regolare
di muco nelle orecchie, può donare sollievo quasi immedio da molti dei
suoni legati al martellamento.
Racemosa Cimicifuga
Utilizzato dai Nativi del Nord America come farmaco generico per una
varietà di disturbi, la cimicifuga è ampiamente riconosciuta come un
rimedio naturale per la sua capacità di aumentare l'attività vascolare e
intorno all'orecchio. Ricorda che è necessario attendere 2-4 settimane
prima che i miglioramenti si vedano quando si assume questa erba.
Tuttavia la maggior parte dei pazienti riferisce di aver avuto almeno
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qualche miglioramento dopo poche settimane. Il dosaggio
raccomandato è di 20 mg al giorno.
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Gocce per orecchie a base di erbe
Esiste una numerosa gamma di gocce per orecchie a base vegetale per
chi soffre di acufeni ma le uniche che hanno dato prova di funzionare nel
ridurre i brusii e ronzii degli acufeni sono quelle della formula Bio Ear.
E’ prodotta in Svezia e contiene aloe, radice di ginseng, arancia amara,
radice di tarassaco, mirra, zafferano, foglie di senna, radice di rabarbaro
canfora, radice zedoaria, carline radice di angelica e cardo.
Sesamo
Ricco di ferro , potassio e magnesio, il Sesamum Indicum è stato
utilizzato nella medicina cinese per generazioni nella cura dell’acufene,
così come ricostituente generale. Uno dei motivi per cui può ridurre il
rumore degli acufeni è che è in grado di abbassare la pressione
sanguigna, una delle cause principali di acufene. E’ sufficiente includere
regolarmente i semi alla propria dieta.
Lycopodium
In caso di suoni di eco nelle orecchie dovuti a perdita di udito il
Lycopodium è forse la risposta. Derivato dalla polvere giallognola del
muschio verde del Lycopodium, questo rimedio è raccomandato per chi
soffre di problemi di udito in aggiunta agli acufeni.
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Carboni vegetali
Assorbendo le tossine del corpo il “trattamento al carbone vegetale” non
è che curi i sintomi degli acufeni ma può alleviare notevolmente altri
problemi che lo accompagnano, quali la sensazione di intasamento,
congestione e stomaco sottosopra.
Grafite
La grafite, polvere nera minerale, è di norma raccomandata per i
pazienti che lamentano sordità in uno o entrambe le orecchie a causa
degli acufeni.
Acido Salicilico
Se noti che i sintomi dell’acufene si acuiscono dopo aver preso
un’aspirina potresti contrastare tali effetti utilizzando l’acido salicilico.
E’ anche indicato per quanti sentono ronzii rumorosi di acufene.
Ginseng Siberiano
Noto per le sue proprietà curative e ricostituenti, per migliorare la
salute generale e stimolare la capacità del corpo a gestire meglio le
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situazioni di stress, alle volte è utilizzato per trattare gli acufeni generati
da stress.
Radice di Echinacea
Conosciuta come la più nota pianta terapeutica utilizzata dai Nativi
d’America, la radice di Echinacea agisce sui globuli bianchi e sul sistema
linfatico rendendoli più forti ed efficienti, stimolando l’attività cellulare.
Il dosaggio raccomandato è 500 mg. Va presa una volta al giorno per 34 settimane; seguito da 2 settimane di riposo dalla cura.
Aglio
L’aglio è molto efficace nell’aiutare il corpo a lottare contro tutti I
batteri, virus e funghi. Ricco di silicina, ajoene e tiosulfinati, l’aglio è una
soluzione saporita per contrastare la malattia e mantenere il proprio
sistema immunitario sano e forte.
Usnea
Una pianta muschiosa simile alla vite che cresce nelle foreste fresche e
umide del Nord ovest pacifico, utilizza le sue spore prodotte in natura
per combattere i batteri e funghi in modo da proteggere il suo albero
ospitante. Le stesse difese antibatteriche utilizzate per proteggere gli
alberi nella foresta vengono messe in azione per lottare contro batteri e
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funghi che possono causare naso chiuso e mal di gola negli umani.
Disponibile in forma di tisana o compresse per la gola è un’ottima pianta
per ridurre il muco in eccesso nel naso, gola e orecchie.
LE VITAMINE DI CUI HAI BISOGNO PER RIDURRE GLI
ACUFENI
Una giusta combinazione di vitamine nella propria dieta è essenziale
per contrastare il rumore degli acufeni. E’ un dato di fatto che la maggior
parte delle persone che soffrono di acufeni ha una qualche deficienza
vitaminica, in primo luogo una deficienza del complesso vitaminico del
gruppo B.
Assumere l’apporto corretto di vitamina B-21, B-6e B-12 può migliorare
l’attività vascolare e la circolazione che può a sua volta ridurre la
pressione nell’area auricolare e fermare i rumori che insistono nella
propria testa.
Anche la vitamina E è nota come stimolante della circolazione, in grado
di ridurre i rumori degli acufeni. La vitamina A può ridurre la sensibilità
ai rumori degli acufeni e stimolare uno sviluppo appropriato della
struttura delle orecchie.
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Assumere sufficiente vitamina C è importante dal momento che rafforza
il sistema immunitario e irrobustisce le cellule ciliate cocleari, aiutando
a prevenire qualsiasi danno dovuto all’esposizione a forti rumori. La
vitamina C è anche utile nel combattere qualsiasi infezione alle orecchie
che può causare un futuro aggravamento degli acufeni.
IN CHE MODO FARE ESERCIZIO PUÒ AIUTARE
Un esercizio regolare può fare molto per ridurre i sintomi dell’acufene.
In particolare può:
• Ridurre lo stress – una delle cause principali di acufene
• Rafforzare il sistema immunitario – bloccando sul nascere
infezioni e infiammazioni
• Migliorare il livello energetico – che può aiutare ad
affrontare meglio i sintomi
• Migliorare la circolazione nel corpo – che può eliminare
molte malattie che contribuiscono alla formazione degli
acufeni, tra cui ipertensione, diabete e altri
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• Può rendere più forte il corpo in generale – più sei sano e
forte e meno sarai soggetto sentire i rumori in eccesso che
caratterizzano l’acufene.
Fare abbastanza esercizio ogni giorno
Fare esercizio non significa fiondarsi in palestra ogni giorno alle 5 di
mattina. Significa fare lo sforzo di alzarsi dal divano e fare qualcosa!
Potrebbe essere una lezione di aerobica, oppure anche solo una
camminata nel vicinato ogni giorno e sera o una lezione di danza,
dedicarsi al giardino, giocare a tennis, nuotare oppure una serie di altre
attività di movimento. Anche andare in bicicletta con i tuoi figli o giocare
una partita o due di pallone in cortile. Ti puoi organizzare la tua routine
di esercizi a piacimento, purché ti assicuri di fare qualcosa tre o quattro
volte a settimana per almeno 30-45 minuti.
Non sei ancora sicuro come fare per esercitarti regolarmente? Inizia con
questi semplici cambiamenti quotidiani:
• Fai le scale invece di prendere l’ascensore
• Parcheggia un po’ più lontano quando vai al mercato, al
negozio, al lavoro, etc.
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• Utilizza il bagno di un piano diverso rispetto a dove lavori
(facendo le scale per arrivarci)
• Fai esercizi di stretching o aerobici mentre guardi il tuo
programma tv preferito
• Porta fuori il cane (anche quello di qualcun altro)
• Vai sul pavimento e gira la casa coi tuoi bimbi (o nipoti)
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15BFase 2:
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FASE 2:
UN EFFICACE PROGRAMMA DI
RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA
IMMUNITARIO PER RIDURRE GLI ACUFENI
CHE COS’È IL SISTEMA IMMUNITARIO?
Viviamo in una cultura ossessionata dall’eliminazione dei germi e
utilizziamo saponi antibatterici e gel per le mani che promettono di
rimuovere completamente i germi. Vorremmo vivere in un mondo
senza i microbi che invadono in continuazione i nostri corpi.
Disinfettiamo le nostre case, i carrelli della spesa e anche i nostri bimbi
ma quello che molti non capiscono è che possediamo già la capacità di
combattere la maggior parte delle insidie direttamente attraverso il
nostro corpo: grazie al nostro sistema immunitario.
E’ vero che entriamo in contatto con ogni genere di microbi
potenzialmente pericolosi ogni giorno: batteri, come eschirichia coli,
parassiti e tossine, ogni virus ci aspetta nella vita di ogni giorno. Se hai
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un sistema immunitario sano sarai in grado di lottare contro le peggiori
insidie, senza neanche rendertene conto!
Prima che parliamo del nostro sistema immunitario interno forse ti
sorprenderà sapere che la pelle è parte del sistema immunitario esterno
– è come la prima linea di difesa. Il più esteso organo che possediamo ci
protegge da batteri che altrimenti entrerebbero nel nostro corpo, ci
scherma dai danni del sole attraverso le cellule melanocite, mentre le
cellule del Langerhans sono quelle che allertano il sistema immunitario
quando è in arrivo un problema. Anche lacrime, muco e saliva
contengono enzimi che combattono i batteri. Il muco può intrappolare
invasori esterni prima che raggiungano le cellule e spedirli nello
stomaco dove non avranno possibilità di sopravvivere ai succhi gastrici.
• Timo
• Milza
• Sistema linfatico
• Midollo Osseo
Questi organi lavorano insieme per attaccare ogni minaccia percepita
dal nostro organismo. Il corpo è programmato per riconoscere ogni
materiale estraneo all’interno del sistema sanguigno o cellule e spinge il
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sistema immunitario ad attivarsi e uccidere qualsiasi batterio, virus o
parassita all’interno del corpo.
COME FUNZIONA IL SISTEMA IMMUNITARIO?
Ora che sappiamo di più sul sistema immunitario andiamo ad esplorare
come questo affascinante sistema si attiva per eliminare qualsiasi
microbo che altrimenti attaccherebbe il nostro corpo correndovi dentro.
Ogni sua componente ha un ruolo specifico ma in definitiva agisce per
svolgere lo stesso compito di determinare quali cellule appartengano al
corpo e quali invece lo danneggino.
Il sistema immunitario costituisce la nostra protezione dalle malattie ma
il malfunzionamento di questo importante sistema può portare a
problemi di per sè. In alcuni casi i microbi dannosi si attaccano alle
cellule sane e il sistema immunitario può attaccare le cellule del corpo
nello sforzo di eliminare batteri o virus. Nel caso di trapianto di organi
vengono somministrati farmaci anti rigetto per evitare la risposta
immediata di attacco del corpo al nuovo organo. Il sistema immunitario
riconosce il corpo estraneo e si attiverà per eliminarlo prima che faccia
danno.
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Quando il sistema immunitario funziona correttamente è una forza
potente dentro di noi. Quando ci facciamo male, che si tratti di un osso
rotto, un graffito o una puntura d’insetto, il sistema immunitario si
attiva per proteggere la nostra salute e curare l’insidia. Il gonfiore che si
forma dopo una puntura di insetto o l’infiammazione intorno alla pelle
sono l’evidenza fisica del sistema immunitario al lavoro.
Il timo
Il timo si trova nella cavità del petto vicino al cuore. Anche se in genere
non è considerato importante nel sistema immunitario degli adulti è
responsabile della produzione delle cellule T ed è assolutamente
essenziale per lo sviluppo di un sistema immunitario sano nei bambini.
La milza
La milza filtra il sangue e controlla eventuali microbi estranei. E’ situata
nella parte sinistra alta dell’addome e crea linfociti che provvedono a
proteggere dalle malattie e sostituire i globuli rossi vecchi.
Il sistema linfatico
Se vai dal dottore per via di un raffreddore o un mal di gola lo specialista
spesso ti sentirà il collo per sentire la presenza di linfonodi o ghiandole.
Il gonfiarsi di questi linfonodi, che costituisce la terminazione dei vasi
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linfatici è un indicatore che il nostro corpo sta lottando contro qualche
batterio estraneo e che il sistema immunitario è in funzione. Il plasma
portato dal sistema linfatico è essenziale per filtrare il fluido
intracellulare che si trova sotto attacco quando un batterio entra nel
nostro sistema.
Midollo Osseo
Le cellule staminali sono prodotte nel midollo osseo e, una volta
maturate, si distribuiscono nel corpo. Le cellule staminali negli ultimi
anni sono state al centro dell’attenzione in quanto sono come una sorta
di tabula rasa fino a quando non trovano uno scopo preciso e la ricerca
suggerisce che possano essere utili per trovare la cura a molte malattie
che hanno messo in difficoltà gli scienziati per generazioni.
COME FUNZIONANO I GLOBULI SANGUIGNI?
Forse ricordi da una vecchia lezione di scienze che il nostro sangue
contiene sia globuli bianchi che globuli rossi. I globuli bianchi si
occupano di combattere le infezioni nel corpo e non sono limitate ad un
tipo di cellule. Di fatto ci sono molti tipi di cellule bianche e ciascuna ha
un suolo preciso da svolgere. Le cellule bianche includono:
Leucociti
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Linfociti
Monociti
Granulociti
Cellule B
Cellule del plasma
Cellule T
Helper cellule T
Killer cellule T
Soppressori cellule T
Cellule Natural killer
Neutrofili
Eosinofili
Basofili
Fagociti
Macrofagi
Non preoccuparti non ci sarà un quiz su tutti questi tipi di cellule ma
esploreremo che cosa svolgono proprio ora nel nostro corpo queste
infaticabili cellule del sistema immunitario. Tutti i globuli bianchi sono
sotto i leucociti che hanno origine dalle cellule staminali del midollo
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osseo. Una volta migrate e maturate trovano la propria vocazione
individuale mettendosi a servizio del sistema immunitario.
Linfociti
Come suggerisce il nome queste cellule lavorano nel sistema linfatico e
sono divise in cellule B e cellule T. Le cellule B producono anticorpi per
uccidere i germi, mentre le cellule T agiscono con un approccio più
diretto semplicemente assalendo il microbo e uccidendolo. Le cellule T
helper e soppressori invece lavorano in combinazione con le cellule T
killer per svolgere correttamente il loro ruolo.
Granulociti
Come indica il nome, i granulociti contengono granuli elettronici che
includono neutrofili, eosinofili e basofili. Queste cellule sono le più
numerose dei leucociti e sono responsabili della ricerca ed eliminazione
di batteri e infiammazioni. I neutrofili sono i più comuni e agiscono
inghiottendo le sostanze estranee e uccidendole con il materiale
granulare contenuto all'interno. Queste cellule creano il pus per
fagocitare i batteri che potrebbero danneggiare il tuo corpo.
Monociti
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Queste cellule si sviluppano in macrofagi, che sono i più grandi dei
globuli bianchi e dedicano all’occorrenza la loro funzione ad un organo
specifico.
RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO
Ora che hai appreso ciò che il sistema immunitario fa ogni giorno per
proteggerti da infezione batteriche e malattie quali un comune
raffreddore ti stai probabilmente chiedendo cosa si può fare per
ottimizzarne l'efficienza. Naturalmente uno stile di vita sano si tradurrà
in un buon e forte sistema immunitario ma diamo uno sguardo ad alcuni
aspetti specifici che possono aiutarti ad aumentarne l’efficacia e
impariamo che cosa si può fare per rafforzare il sistema immunitario in
modo che possa funzionare al meglio su di noi.
Dieta
La dieta è un aspetto centrale. Che si tratti di sistema immunitario e
contrastare malattie cardiache o ancora obesità, la dieta è il punto e lo
strumento necessario per ottenere una vita sana per ognuno di noi. La
nostra cultura ha sviluppato fast food, cibi pronti e alimenti pre-
confezionati ricchi di grassi saturi, artificiali e ricchi di sodio. Tutti
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questi elementi contribuiscono al crescente numero di persone che deve
lottare contro il sovrappeso e le malattie correlate: diabete, ipertensione
e malattie cardiache.
L’eliminazione dei fast food dalla propria dieta, così come dei cibi fritti e
grassi porterà verso la buona strada dando maggior energia e salute.
Sostituire questi alimenti con una dieta a base di verdure fresche e
frutta (almeno 5 porzioni al giorno) sarà l’inizio del cammino per un
sistema immunitario forte che consentirà anche di perdere peso e trarre
benefici per la salute lungo il percorso.
Sonno
Quando il corpo è a riposo può rigenerarsi meglio di quando è in azione.
Tua madre aveva ragione: quando hai un raffreddore dovresti dormire
molto in modo da poter combattere il virus che ha attaccato le cellule. Se
segui la solita routine quotidiana durante la malattia il tuo corpo sarà
impegnato rispondere a tutte le attività che svolgi, come camminare,
parlare, pensare, cucinare, impegnando così le tue cellule. Se invece ti
dedicherai al sonno il corpo lavorerà solo sulle funzioni involontarie con
molto meno stress sulle cellule. Il sistema immunitario può funzionare
meglio quando non fa altra attività se non stare a riposo.
Quando sei in buona salute è altrettanto importante dormire in modo
riposante durante la notte. La maggior parte degli adulti trascorre i
propri giorni senza aver dormito abbastanza – i più non raggiungono le
7-8 ore di sonno raccomandate ogni notte. Questo ci mette tutti a
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maggior rischio di malattia e non consente il nostro sistema
immunitario di funzionare bene. Lo sapevi che se metti la sveglia in
realtà ti stai privando del sonno? Alcuni sintomi di carenza sia breve o
lungo termine di sonno sono: incapacità di concentrarsi o prendere
decisioni, aumento di peso, lentezza nei movimenti, sonnolenza
giornaliera e scarsa efficienza durante la giornata. La nostra società è
sicuramente dinamica ma abbiamo bisogno di dormire per poter
veramente rimanere sani e rafforzare il nostro sistema immunitario.
Se non soffri di insonnia ci sono comunque molte cose che puoi fare per
migliorare la qualità e quantità del sonno. Se pensi di essere alle prese
con l’insonnia dovresti consultare il medico in quanto si tratta di una
vera e propria malattia e non del risultato di un'abitudine. Per
migliorare il sonno, è necessario:
• evitare caffeina o zuccheri prima di andare a dormire
• stabilire una buona routine di rilassamento prima di coricarsi
• evitare la stimolazione di programmi televisivi o notizie preoccupanti
prima di andare a letto se si ha una personalità apprensiva
• migliorare le abitudini diurne con l’attività fisica
Con alcune modifiche alle tue abitudini legate al sonno e al tempo
dedicato al sonno potrai migliorare il tuo sistema immunitario e la tua
salute generale.
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Esercizio
Se ci fosse una soluzione magica ai problemi di salute sarebbe
probabilmente quella dell’esercizio aerobico regolare. Dalle malattie
cardiache all'obesità e alla depressione, l'esercizio fisico può avere
risultati sorprendenti nella riduzione dei sintomi e, quando si aggiunge
una dieta sana, spesso è possibile invertire la maggior parte dei danni
già provocati nel corpo. Pensa al tuo corpo come ad una macchina che
ha bisogno di essere in movimento per lavorare al meglio. Se hai lasciato
l'auto parcheggiata e non l’hai nemmeno accesa una volta per mesi è
probabile che l'auto non si avvii nel momento in cui ne avrai bisogno. Il
tuo corpo è costruito nello stesso modo: siamo fatti per il movimento e
l’attività fisica.
Fare i raccomandati 30 minuti di esercizio almeno 3 giorni alla
settimana non solo aiuta il sistema immunitario, ma anche il cuore, i
polmoni e la vista e ti aiuterà anche a dormire di più e meglio!
Idratazione
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Se senti sete probabilmente sei già disidratato! Bevendo anche solo 6-8
bicchieri di acqua ogni giorno stimolerai il tuo sistema immunitario e
tutto il corpo ti ringrazierà. La pressione del sangue sarà più regolare
con un’adeguata idratazione così come la frequenza cardiaca a riposo.
Molti ritengono che di avere una pelle ed un sonno migliore quando
sono idratati. Più del 60% del tuo corpo è l'acqua, quindi l'acqua è del
tutto necessaria per il suo corretto funzionamento.
Non fare l’errore di pensare che caffeina, bevande gassate e dietetiche
possano essere equiparate all’acqua, perché non contengono calorie. Le
bevande dietetiche hanno generalmente un alto contenuto di sodio e
aumentano la voglia di dolci perché offrono il gusto di un dolce senza
calorie. La caffeina è un diuretico, il che significa che elimina l'acqua dal
corpo. Per ogni bevanda con caffeina che si consuma si dovrebbe quindi
bere un po' di acqua in più per sostituire ciò che si sta perdendo. Se non
puoi alzarti al mattino senza bere una tazza di caffè o tè puoi eliminare
tutte le altre fonti di caffeina durante la giornata. Potrai presto
recuperare l'energia che puoi sentire di aver perso dalla dose "alta" di
caffeina.
L’alcool agisce nel corpo come sedativo e deve essere consumato in
piccole quantità. Se scegli di bere alcolici prova il vino rosso al posto del
bianco, visto che gli esperti hanno rilevato proprietà antiossidanti nel
vino rosso.
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Riduzione dello Stress
Il sistema immunitario reagisce in realtà in risposta allo stress. Non è
tutto nella mente, vi è una componente fisiologica allo stress che mette il
corpo in accelerazione. Quando si è sotto stress aumenta l’adrenalina, il
cuore e la respirazione accelerano e i muscoli si tendono. Il sistema
immunitario si sforza di spingere ormoni e ossigeno alle cellule per
combattere gli effetti della reazione alle situazioni di stress estremo.
Quando lo stress non è momentaneo ma a lungo termine il corpo
risponderà con mancanza o scarsità di sonno e spesso questo può
causare depressione, creando problemi al sistema immunitario. Lo
stress o e l’ansia possono manifestarsi nel corpo in vari modi ma sono
soprattutto i nostri cambiamenti di vita durante i periodi di stress che
danneggiano il sistema immunitario. Non mangiare bene, non fare
esercizio e rimanere svegli la notte a pensare alle nostre
preoccupazioni. Questo non è un buon modo per costruire un sistema
immunitario forte.
Alti e bassi sono parte inevitabile della vita e nessuno è immune da
momenti di ansia e di stress. E’ il nostro modo di reagire a queste
situazioni e come ci prendiamo cura di noi stessi nei momenti di stress
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che fa la differenza per il nostro sistema immunitario. Alcune idee per la
gestione dello stress:
• Attività fisica: fare esercizio rilascia endorfine
naturali nel corpo e ci fa sentire bene, sia durante
l'attività che dopo. Questo aspetto, unito ai benefici
per la salute che l’esercizio apporta, dovrebbe
spingerci a farlo anche nei momenti più impegnativi.
• Parlare: trova qualcuno a cui parlare dei tuoi
problemi: un gruppo di sostegno, un amico attento o
un familiare, un religioso o leader spirituale o anche
un terapeuta. Essere in grado di esternare il tuo stress
e i tuoi sforzi ti aiuterà a gestire il tutto meglio.
• Respirazione: dal momento che il corpo assorbe lo
stress, probabilmente ti stai privando dell’ossigeno
necessario. Dedica quindi qualche minuto al giorno,
due volte in momenti separati, a fare alcuni esercizi di
respirazione profonda. Ti aiuterà a calmare la mente e
ad inviare l’ossigeno necessario alle cellule.
IN CHE MODO L’ACUFENE ATTACCA IL SISTEMA
IMMUNITARIO?
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Milioni di persone soffrono di acufene a diversi livelli ogni anno. Sono
afflitte da suoni, ronzii, fischi in una o entrambe le orecchie e le cause
variano dal semplice cerume a malattie di base più gravi, o anche
dall'indurimento delle arterie. Anche se l’acufene è una malattia
dell’udito e non una minaccia tipica per il sistema immunitario, può
comunque avere un effetto negativo sul sistema immunitario.
Se soffri di acufene è probabile che il tuo livello di stress (che vedremo
essere importante per il sistema immunitario) aumenti, così come la
quantità di sonno profondo in grado di ottenere durante la notte.
Immagina quanto sarebbe difficile dormire tranquillamente se una
sveglia ti suonasse costantemente in testa! Ciò provoca un circolo in cui
il sistema immunitario non funziona al suo livello ottimale e il tuo corpo
è vulnerabile a tutto, dal mal di gola alla colonizzazione di parassiti.
Sembra drammatico ma è vero.
Impossibilitato a rigenerarsi durante il sonno il sistema immunitario si
abbatte improvvisamente e l'equilibrio non è in grado di funzionare
correttamente. Trattando la causa e i sintomi dell’acufene generalmente
si allevia il problema e permettiamo al sistema immunitario di tornare
al funzionamento normale.
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IN CHE MODO LE VITAMINE POSSONO AIUTARE IL SISTEMA
IMMUNITARIO?
Forse conosci chi si affida a compresse di zinco/elevate dosi di vitamina
C per curare un raffreddore. Può essere qualcuno che ne sa qualcosa,
perché entrambi questi elementi sono in grado di aumentare i poteri
naturali di protezione del sistema immunitario. Anche se nessuno dei
due può effettivamente "curare" un virus, che deve fare il suo decorso
naturale, il sistema immunitario diverso in partenza può aiutare a
ridurre la durata di un virus una volta che si è impadronito del corpo.
Vitamina C
La vitamina C, che si trova in agrumi come arance, pompelmi, fragole e
altri frutti, è una grande amica del sistema immunitario. Aumenta il
numero di globuli bianchi che vengono prodotti e rilasciati per attaccare
un’infezione e la quantità di interferone che viene prodotta dal corpo. Il
dosaggio di vitamina C raccomandato per la maggior parte degli adulti è
200 mg. Non vi sono studi credibili a sostegno delle affermazioni che
mega dosi di vitamina siano più utili rispetto al dosaggio standard.
Come con qualsiasi altra vitamina, la C è assorbita meglio attraverso il
cibo, ma può essere assunta come complemento quando necessario.
Vitamina E
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acufeni
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La vitamina E, presente in oli sani cereali, ha più o meno lo stesso effetto
sul nostro corpo della vitamina C. Aumenta la produzione di cellule
"killer" che cercano e distruggono le infezioni. Un multivitaminico con
100 o più mg al giorno permetterà di rafforzare il sistema immunitario
disponibile dalla vitamina E.
Zinco
Lo zinco è un minerale che aumenta la produzione di globuli bianchi e
cellule T che derivano dal timo. Si pensa che lo zinco sia essenziale per
la salute dell'orecchio per via della quantità concentrata di zinco che si
trova nell’orecchio interno. Proprio come il mito che circonda le megadosi di vitamina C alcune persone e aziende sostengono che grandi
quantità di zinco combattano un raffreddore o attacchi di altri virus. E’
invece necessario fare attenzione perché troppo zinco può essere
nocivo: oltre 75 mg al giorno può effettivamente deprimere il sistema
immunitario piuttosto che migliorarlo. Si dovrebbe puntare ad
assumere 15 - 25 mg al giorno.
Lo zinco si trova in alimenti come le carni, fagioli e alcuni frutti di mare
come le ostriche. E’ probabile che un buon multivitaminico integri la
dieta con un apporto sufficiente di zinco, creando un effetto positivo sul
sistema immunitario.
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Beta-carotene
Il beta-carotene, terzo dei "tre grandi" antiossidanti vitaminici, è
un'altra vitamina che aumenta il numero di cellule prodotte per
combattere le infezioni. È anche essenziale per combattere le malattie
cardiovascolari. Patate dolci, carote e cavolo sono ricchi di beta-
carotene e rappresentano grandi fonti naturali di questa sostanza
nutritiva.
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CIBI CHE RAFFORZANO IL SISTEMA IMMUNITARIO
Abbiamo già accennato alla dieta come modo per potenziare il sistema
immunitario, ma è bene dilungarci un po' di più sugli alimenti specifici
che possono aiutare a metterci sulla giusta strada. Ogni anno, a volte
ogni mese, vediamo emergere un nuovo "super cibo", risposta a tutti i
problemi del mondo. Può essere la dieta a base di pompelmo o il frullato
di spinaci o un integratore di bacche, ma in realtà non esiste un cibo che
costituisca la risposta ad ogni problema di salute. E’ necessaria una
varietà di alimenti per ottenere una salute ottimale e costruire un
sistema immunitario forte.
Come abbiamo ricordato in precedenza la nostra società ha sposato la
causa dell’immediatezza dei piatti veloci pronti a sostituzione dei piatti
cucinati in casa. Ma anche questi ultimi hanno oggi una componente di
ingredienti elaborati molto più alta rispetto a quello che c'era solo un
decennio fa. Ci sono oggi così tanti cibi pronti che sembrano offrire
un’alternativa alla loro controparte fatta in casa, che è facile
abbandonare l'idea di mangiar sano a favore del risparmio di tempo dei
cibi pre-preparati.
Mangia le tue verdure
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La freschezza è sempre la cosa migliore quando si adotta una dieta sana
e una che sia ricca di verdure e frutta fresche sarà la più indicata per
aiutare il proprio sistema immunitario. Le verdure scure a foglia verde
sono ricche di vitamine minerali, così come le verdure arancioni quali
patate dolci, carote e zucca. Il consumo di 5 porzioni di verdura e frutta
ogni giorno verrà ripagato con grandi interessi in un miglioramento
della salute. Quando il cibo fresco non è disponibile l’opzione preferibile
è il congelato, meglio dei prodotti in scatola che arrivano al terzo posto.
I vegetali conservati sono spesso preparati con aggiunta di sale e
dovrebbero essere evitati quando possibile.
Piccante!
Che ci si creda o no gli alimenti piccanti sono benefici. Peperoncino e
salsa piccante possono stimolare la produzione di muco nel passaggio
nasale e possono effettivamente aiutare a sentirsi meno congestionati in
caso di sintomi di raffreddore o influenza. Il loro sapore forte potrà
anche essere l'unica cosa che riesci a gustare se hai un raffreddore. I
peperoni hanno anche buone proprietà anti-ossidanti.
Ricordati delle proteine
Le proteine sono una parte importante della dieta di tutti noi. Le donne
in particolare sono a rischio di una mancanza di proteine, specie quando
sono sotto dieta dimagrante. Le proteine sono essenziali per il
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mantenimento delle cellule nel corpo e la riparazione di organi e tessuti.
In caso di carenza proteica il sistema immunitario è più debole. Proteine
magre, come quelle che si possono ottenere da pollo e salmone ripieno
di omega-3, dovrebbero essere parte normale di una dieta
immunostimolante. Le carni rosse vanno bene con moderazione,
facendo attenzione al loro tenore di grassi.
Mangia come un uccellino
Prova ad aggiungere semi e noci alla tua dieta. Semi di lino, di girasole, e
di tutti i tipi sono pieni di sostanze nutritive e sono in grado di
aumentare la produzione delle cellule che combattono le infezioni. La
frutta secca con guscio può far ingrassare se non mangiata con
moderazione ma se fa parte di una dieta sana costituisce una grande
risorsa.
Prendilo integrale
Parliamo del grano. Evitare zuccheri semplici e farina bianca e sostituirli
con grani integrali è un altro ottimo modo per aumentare le preziose
sostanze nutritive ottenute dal cibo che mangiamo. Il modo migliore in
assoluto per ingerire i minerali e le vitamine è dal cibo piuttosto che
dagli integratori. Quindi, per quanto possibile, aumenta il contenuto di
sostanze nutritive dei tuoi piatti per aiutare il sistema immunitario a
lavorare al meglio.
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8 IMPORTANTI POTENZIATORI DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Ora che hai capito che funzione svolge un sistema immunitario sano nel
ridurre i rumori degli acufene il consiglio è fare tutto il possibile per
aumentare le tue personali difese immunitarie. Per iniziare qui trovi
riassunti 8 importanti fattori che rafforzano il sistema immunitario:
1. Mangiare una dieta ben bilanciata e nutriente che include molte
verdure fresche e frutta!
2. Fare esercizio tutti i giorni
3. Dormire a sufficienza - l'adulto medio ha bisogno di almeno otto ore
di sonno di qualità ogni notte
4. Rimanere idratato. Bere 10 bicchieri di acqua ogni giorno
5. Cercare di ridurre lo stress quotidiano
6. Prendere un buon multivitaminico o altri supplementi
7. Mantenete il proprio stato emotivo sano - socializzare quando si può
8. Dedicare del tempo ad ascoltare ciò che il corpo ci dice – ci si può
sorprendere di quello che si sente!
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ERBE PER UN SISTEMA IMMUNITARIO IN SALUTE
Così come molte vitamine possono stimolare il sistema immunitario vi è
una certa evidenza che piante e tisane possano spronarlo e immetterlo
sulla giusta strada. Gli integratori a base di erbe non sono regolamentati
o garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale per cui si dovrebbe sempre
consultare il proprio medico prima di iniziare il un programma di
fitoterapia. Infatti è naturale, ma questo non è garanzia che non possa
essere dannoso o che non possa interferire con qualche prescrizione o
parafarmaco che stai assumendo. Parlarne con il tuo medico di famiglia
è sempre una buona idea e può aiutarti a evitare possibili interazioni
pericolose o effetti collaterali.
Echinacea
L’echinacea è un integratore a base di erbe che rinforza il sistema
immunitario e riduce la durata e la gravità del raffreddore comune. E'
spesso assunta con prodotti a base di vitamina C.
Tè verde
Ricco di antiossidanti, il tè verde è stato a lungo un punto fermo della
molto salutare dieta asiatica e ha guadagnato notorietà in America negli
ultimi dieci anni. Non è solo utile, ma anche privo di caffeina e può
essere un buon sostituto per il caffè per tutti coloro che sono alla ricerca
di una bevanda calda.
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Altre erbe utili per rafforzare il sistema immunitario, sostenendo la sua
funzione attraverso gli anti-ossidanti o producendo cellule che uccidono
i batteri, sono ginseng, piperina, aglio e foglie di olivo. I probiotici hanno
acquistato notorietà e sono in grado di normalizzare la flora batterica
nel tratto intestinale eliminando i batteri nocivi e sostituendoli con
quelli sani necessari alla digestione.
IN CHE MODO FARE ESERCIZIO PUÒ AIUTARE AD AVERE UN
SISTEMA IMMUNITARIO PIU’ SANO
Come abbiamo visto in precedenza l'esercizio fisico è probabilmente la
cosa migliore che puoi fare per la tua salute generale. Un esercizio
aerobico regolare e moderato fa pulsare il cuore e pompare ossigeno
facendolo circolare in tutte le cellule. Quanto più l’esercizio è continuo
tanto migliori saranno i benefici per la salute. Potrai dormire meglio,
avere più energia, constatare maggior desiderio sessuale e umore
migliore. L’attività fisica combatte la depressione e l'obesità e rende
efficiente il sistema immunitario.
Quanto ne devo fare?
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Se stai passando da uno stile di vita sedentario ad un esercizio regolare
la prima tappa dovrebbe essere il tuo medico di famiglia. La maggior
parte delle persone sono abbastanza sane per fare esercizio anche se
sono state inattive per un bel po' di tempo. Il medico può suggerire un
buon modo per iniziare e ti informerà di eventuali problemi per la
salute. Camminare è di solito un buon esercizio per le persone che si
accostano al fitness per la prima volta e non richiede un abbonamento a
una palestra o attrezzature. Basta avere un buon paio di scarpe da
ginnastica e un po' di musica e si è pronti per pestare il terreno.
Imposta un programma di esercizi realistico e mantienilo! Anche se
questa settimana sarai in grado di fare solo il giro del vicinato, la
prossima settimana dovresti riuscire a fare il doppio della strada e
presto dovresti aspettarti allenamenti giornalieri. Gli esperti
raccomandano 30 minuti di moderato esercizio fisico almeno 3 giorni
alla settimana per un adulto sano ma questo è il minimo. Una volta
giunto sulla strada della sana abitudine di fitness e stile di vita ti
troverai a cercare quotidianamente l’attività fisica.
Alcuni modi indiretti per fare ulteriore esercizio:
• fare le scale invece di prendere l'ascensore
• parcheggiare più lontano del solito dal negozio
• andare a piedi ogni volta che si può
• incoraggiare tutta la tua famiglia ad unirsi a te
• fare escursioni con i tuoi bambini (che modello sarai per loro!)
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Una volta che inizi a fare esercizio rischi di scoprire che ti ammali meno
spesso e che guarisci più rapidamente da un raffreddore. Il sistema
immunitario può funzionare meglio se il tuo corpo sta lavorando al
meglio, se dormi a sufficienza e hai ridotto i livelli di stress. L'esercizio
fisico può fare tutto questo per te!
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FASE 3:
PROGRAMMA IN 4 PUNTI PER
RICONVERTIRE GLI ACUFENI
INTRODUZIONE:
LA NATURA INSIDIOSA DEGLI ACUFENI
Il rumore può essere dirompente. Per quanti soffrono di acufene (più
comunemente noto come ronzio nelle orecchie) il costante brusio e
pulsare nella testa può causare grande scompiglio. Circondati da poca
comprensione della malattia e scarsità di rimedi utili gli affetti da
acufene spesso si sentono isolati e incompresi. Ma non sono soli. Si
stima che il 17% al 20% della popolazione mondiale sia diventata
vittima di questa infida malattia.
Se ti trovi a combattere il rumore dell’acufene (o conosci qualcuno in
queste condizioni), probabilmente hai provato più di un sistema per
smorzare il rumore costante che interrompe i pensieri, il sonno e la vita
quotidiana, senza alcun risultato. Per fortuna c'è una nuova opzione di
trattamento che sta crescendo in popolarità: Il metodo neurofisiologico.
Sistema straordinario per trattare l’acufene, il metodo neurofisiologico
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riprogramma di fatto il cervello (e le orecchie) bloccando
spontaneamente - e anche ignorando - i decibel debilitanti.
Alcuni hanno paragonato il metodo al suono delle gocce di pioggia che
cadono su un tetto: si notano in un primo momento, ma è sufficiente
poco tempo per smettere di fare caso al rumore che continua sul tetto.
Lo stesso può avvenire con i suoni dell’acufene. Certo, ci vuole un
approccio sistematico (che spiegheremo in dettaglio nelle pagine a
venire), così come un attento aiuto del proprio specialista dell’udito.
Con ottimi risultati tra i pazienti acufene, il modello neurofisiologico ha
dimostrato di essere uno dei modi più completi ed efficaci per
minimizzare i suoni di acufene in centinaia di migliaia di pazienti negli
ultimi anni. Pronto per saperne di più? Fantastico! Cominciamo.
COME FUNZIONA IL MODELLO NEUROFISIOLOGICO
Chiedi a chi soffre di acufene di descrivere la propria malattia e
sicuramente riceverai una miriade di risposte fisiche ed emotive:
• E 'straziante!
• E mi fa impazzire!
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• Non dormo più bene la notte in questi mesi!
• Si sta prendendo la mia vita!
• Io non ce la faccio più!
• Non riesco nemmeno a pensare a causa del rumore!
• La testa mi fa costantemente male!
• Sono ansioso e depresso!
• Mi sento malato in ogni momento!
Uno degli aspetti che rendono l’acufene così difficile da trattare è che
è più di una malattia fisica, è anche emotiva! Questo non significa che
un malato di acufene non senta i suoni che vibrano attraverso la sua
testa e le orecchie – certo che li sente! Ciò che rende questa malattia
così pericolosa (sia per il malato che per il medico che tenta di
trattarlo), è il fatto che l’acufene colpisce diversi sistemi principali
del corpo:
1. Il Sistema Uditivo (l’udito)
2. Il Sistema Limbico (le emozioni)
3. Il Sistema Nervoso Centrale (i messaggeri del tuo corpo)
L’acufene è causato da un malfunzionamento di uno o tutti questi
sistemi che lavorano in stretta combinazione gli uni con gli altri. Per
questo i farmaci possono essere inefficaci nel trattamento dei suoni che
colpiscono il paziente. Altri trattamenti mirano a risolvere il problema
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18Bprogramma in 4 punti per riconvertire gli acufeni
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causato da un singolo sistema (ignorando gli altri). Questo approccio
può ridurre i sintomi, ma spesso non offre completo sollievo a chi soffre
di acufene.
Ma ciò non avviene nel caso del modello neurofisiologico. Questo unico
trattamento modifica le interazioni tra sistema uditivo, limbico e
nervoso centrale per modificare i messaggi che si scambiano e può
quindi modificare il processo con cui si trasmettono dati spezzando la
trasmissione dell’acufene.
Un processo complicato a dir poco, il trattamento del modello
neurofisiologico aiuta il paziente/ la sua risposta interna ai rumori
acufene bloccandoli ed usando le risposte individuali del corpo.
Come si è sviluppata la terapia del Modello Neurofisiologico
Anche se per secoli l’acufene ha creato danni a molte vite la ricerca su
questo male è stata tuttavia piuttosto scarsa. E anche quando sono stati
sviluppati diverse cure spesso è mancata la reale conoscenza di come
funziona questa malattia debilitante. Purtroppo solo poche hanno
mostrato quell’efficacia di cui i malati sono alla ricerca - fino ai giorni
nostri.
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Grazie alla dedizione e al lavoro di PJ Jastreboff, che ha contribuito a
sviluppare le basi della Terapia Riabilitativa per Acufeni (TRT), quasi
l'80% di tutti i pazienti di acufene può trovare almeno un po' di sollievo
dai propri sintomi.
Ma prima di cominciare a delineare nelle pagine a venire in che modo
questa terapia unica funziona diamo uno sguardo più da vicino al modo
in cui è stata elaborata.
Sin dall'inizio della sua ricerca su cause ed effetti del disturbo Jastreboff
ha scoperto alcuni dati sorprendenti sull'acufene:
• Quasi il 17% della popolazione mondiale soffre di un certo grado
di acufene
• Solo il 4% dei malati lo ritiene un vero problema (il resto lo trova
solo fastidioso)
• Le prove dimostrano che non vi è alcuna differenza di acutezza o
volume indipendente dalla percezione del paziente, o di quanto
debilitante possa diventare per loro a livello personale.
Che cosa significa tutto questo per il paziente e per il medico che sta
cercando di trovare una cura per i suoi pazienti? Il fatto che singoli
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malati con lo stesso livello di "rumore" ottengano effetti totalmente
diverse sulla loro qualità di vita (alcune persone ne vengono solo
leggermente irritate mentre altre impazziscono letteralmente ),
suggerisce che l'acufene sia una percezione fantasma.
In altre parole i ricercatori trovano scarso collegamento tra attività
meccanica vibratoria nella coclea e rumore percepito dai pazienti – e
che giustifichi la loro reazione ad esso. Sono invece portati a
considerare un altro importante legame: l’attività dei neuroni nelle
vie uditive.
Che cosa significa questo? In sostanza l’acufene grave è causato da
qualcosa al di fuori del sistema uditivo. Questo è il motivo per cui
alcune persone trovano i loro sintomi insopportabili mentre altri non
sembrano notarli molto.
Questo è un dato importante nel trattamento dell’acufene per diversi
motivi. Innanzitutto, a meno di non comprendere le complesse
connessioni tra sistema uditivo e centri non-uditivi nel cervello, si
può trascurare una o più cause non-uditive del rumore.
I suoni che entrano nell'orecchio evocano un certo numero di
risposte all'interno del cervello che passano attraverso ogni sistema.
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Questo può far sembrare alcuni segnali del cervello (o rumori) più
forti e maggiori mentre altri possono sembrare più deboli.
La scoperta di questa connessione è ciò che ha permesso a Jastreboff
di sviluppare il modello neurofisiologico di TRT. Durante la sua
ricerca Jastreboff e i ricercatori hanno fatto altre due importanti
scoperte:
1. Il sistema uditivo non è l'unico che può causare il rumore degli
acufeni
2. Il modo in cui il paziente percepisce i rumori dell’acufene a
livello emotivo può drasticamente cambiare la gravità dei
sintomi.
Approfondiamo: che cosa provano gli affetti da acufene
Coloro che si trovano alle prese con le difficoltà dell'acufene spesso
lamentano una serie di altri problemi associati al rumore che sentono.
Eccone alcuni:
• Interruzione della concentrazione
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•
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affaticamento (spesso a causa di una mancanza di sonno)
• incapacità di lavorare in un ambiente tranquillo (questo sembra
rendere il rumore nelle loro orecchie più forte e distruttivo)
•
depressione, irritabilità e sconclusionatezza
• reazione ossessiva ai sintomi (il malato sembra concentrarsi sui
sintomi)
Cercando di trovare risposta a tali domande i ricercatori hanno
scoperto che quando una persona è affetta da acufene in modo
significativo, non solo viene colpita nel sistema uditivo, ma anche in
quello limbico e nel sistema nervoso autonomo. Si tratta di un dato
importante in quanto porta la loro ricerca su un piano
completamente nuovo - e rivolta ad altre parti del corpo. Dato che il
sistema limbico controlla le emozioni e il sistema nervoso autonomo
controlla tutte le funzioni automatiche del corpo (e del cervello), la
ricerca di una cura all’acufene ha costretto gli scienziati a guardare
oltre l'orecchio, sia per la sua causa che per la sua cura.
Al di là delle orecchie i ricercatori sono stati liberi di indagare su
altre fonti di rumore dell’acufene percepito dai malati e scoprire così
in ultima analisi il modo migliore per trattarlo.
Il ruolo degli altri sintomi dell’acufene
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E’ da considerare l'impatto che il sistema limbico può avere sul modo
in cui un paziente percepisce i suoi sintomi, perché è questo che
decide in ultima analisi come lui o lei li gestirà. Il sistema limbico
mantiene le nostre emozioni sotto controllo. Quando funziona
correttamente si può trovare il modo di farvi fronte. Ma quando non
è così, non troviamo pace, ci sentiamo impotenti, senza speranza e
fuori controllo.
Collegato a tutti i sistemi sensoriali del corpo (olfatto, vista, udito), il
sistema permette al corpo di reagire positivamente o negativamente
a qualsiasi stimolo, anche a ciò che sentiamo.
Quando il sistema limbico è sotto particolare stress può attivare il
sistema nervoso autonomo, che regola il battito cardiaco, la
respirazione, il tono muscolare e anche il rilascio di ormoni. Questo
può mettere il corpo in allerta, evocando una lotta naturale o risposta
di fuga. Ciò è positivo se ci troviamo realmente in pericolo ma
l'attivazione di questa risposta troppo spesso (o al momento
sbagliato) può causare caos in tutto il corpo.
In che modo tutto questo influisce sull’acufene? Quando sistema
limbico e sistema nervoso autonomo vengono attivati durante un
attacco di acufeni si sviluppa un’associazione negativa tra il rumore e
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lo stimolo e un ciclo negativo di memoria viene creato nel cervello.
Questo può far sì che i rumori dell’acufene vengano ripetuti nel
cervello più e più volte, anche quando questo stimolo non è più
presente. Può accadere finché viene percepito dal paziente.
Una volta generato questo circolo vizioso, può essere difficile da
spezzare, soprattutto se non sai che c’è. Può determinare il
perpetuarsi del rumore dell’acufene in modo incessante nella testa.
Può sembrare una brutta notizia ma non lo è: il fatto che Jabreboff e i
suoi collaboratori abbiano scoperto questa connessione è un grande
passo avanti per le possibilità di cura. Una volta capito il legame tra
sistema limbico, sistema nervoso autonomo e acufene sono stati
infatti in grado di trovare il modo di rompere tale ciclo. E una volta
spezzato il ciclo i pazienti possono essere curati dal fastidioso
rumore che sentono.
Nella sua forma più semplice, la terapia neurofisiologica è il metodo
utilizzato per riqualificare questi tre importanti sistemi (limbico,
uditiva e autonomo), per rompere il ciclo malsano che sta causando
così tanto disagio nei malati di acufene.
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SEZIONE UNO: LE COMPONENTI DEL MODELLO
NEUROFISIOLOGICO
Ora che conosci meglio la connessione tra l’acufene e i diversi sistemi
all'interno del corpo diamo uno sguardo da vicino al modello
neurofisiologico per capirlo meglio. Vedremo poi come può essere
utilizzato per sviluppare un programma di riconversione per trattare
il tuo caso specifico di acufene.
Quali sono i sistemi coinvolti?
Abbiamo imparato che il sistema limbico, nervoso autonomo e
uditivo del corpo partecipano tutti ai sintomi dell'acufene. Ma in che
modo? Il sistema uditivo è quello che ti permette di sentire il rumore.
E’ composto da orecchie, condotto uditivo, coclea e cervello. Se non
funziona correttamente possono subentrare gli altri due sistemi e
questo può causare problemi.
Questo è ciò che provoca la percezione di acufene. In realtà, il
paziente non "ode" davvero i ronzii, scricchiolii, brusii o altro
associati all’acufene. Anche se può aver sentito una volta questi
rumori, lo stimolo è scomparso da tempo, lasciando dietro di sé una
replica del rumore nel cervello (e non nelle orecchie).
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L’acufene deriva spesso da una situazione angosciante. Il malato può
avere sperimentato un incidente spaventoso d’auto che ha causato i
rumori e che si sono radicati nella memoria. Anche un’esperienza in
parte piacevole può provocare disturbi da acufene se il volume e
tono del rumore provocano qualche tipo di disagio interno. Questo è
spesso il motivo per cui l’acufene si verifica anche dopo essere stati
ad un concerto rumoroso o in discoteca.
Mettiamo che ti trovi in una discoteca con la musica troppo alta.
Potresti divertirti ma ben presto la testa ti fa male a causa del rumore
e inizi a sentirti stressato. E’ il tuo sistema limbico (o emozionale)
che avvisa del pericolo. Ciò può determinare una reazione del
sistema nervoso autonomo, come un’accelerazione del battito
cardiaco, sudore ai palmi delle mani e pulsazioni dolorose alla testa.
Ora poniamo che scegli di soffrire e finire la serata con gli amici.
Per alcuni non c'è alcun problema. Vanno a casa, si riposano e la
mattina seguente si svegliano con una sensazione di freschezza. Ma
in chi è particolarmente sensibile nel corpo o nel sistema nervoso
autonomo può essersi creato un ciclo negativo di memoria che
provoca una ripetizione di quei sintomi ogni volta che pensa
all’esperienza in discoteca. L'esperienza può diventare una parte
della sua memoria e i residui dei rumori sentiti possono diventare un
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chiodo fisso nei giorni a venire mettendolo in difficoltà. Questo fa sì
che il problema si ripresenti spesso e con sempre più intensità.
Se non è avvenuto un danno fisico dei timpani o della coclea durante
il concerto allora il risultato degli squilli costanti è una connessione
tra i tre sistemi principali di cui abbiamo parlato. Questa risposta
condizionale è chiamata arco riflesso e può anche svilupparsi in caso
di una condizione anormale del sistema uditivo in combinazione ad
un elevato livello di stress emotivo.
È importante comprendere che sono le emozioni negative a creare
tale circolo. In altre parole senza una reazione negativa il ciclo non
può instaurarsi e questo è il motivo per cui alcune persone a
malapena notano il loro acufene mentre altre ne sono molto turbate.
Il ruolo dei riflessi condizionati
I nostri corpi reagiscono costantemente a ciò che accade intorno a
noi. Sentendo il profumo di una torta nel forno improvvisamente
avvertiamo fame, udendo un forte rumore inaspettato istintivamente
facciamo uno scatto indietro. Sono tutte risposte naturali al mondo
che ci circonda. Possono sorgere problemi tuttavia quando queste
risposte sono collegate a una punizione o ricompensa. Quando
questo accade, si crea la reazione riflessa di cui abbiamo appena
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parlato. Può essere un’associazione positiva o negativa - in realtà non
ha importanza - tutte associazioni in grado di creare un ciclo di
memoria che possono causare disturbi di acufene. Tuttavia i
ricercatori hanno scoperto che se si attua una risposta neutrale su un
lungo periodo di tempo si può effettivamente rompere il ciclo
negativo che sta causando il disagio, in primo luogo. Questo
naturalmente non è facile da realizzare, ma ne parleremo più avanti.
Per prima cosa diamo un'occhiata ad un altro modo con cui l’acufene
può impadronirsi della tua vita: le associazioni negative. A volte
l’acufene è di per sé lo stimolo negativo che alimenta la malattia. Ciò
che può iniziare come una risposta uditiva temporanea ad una
malattia o evento può rapidamente trasformarsi in un disturbo
permanente una volta che si stabilisce una percezione negativa del
rumore. Purtroppo questa percezione è spesso indotta dalla
comunità medica, quando viene detto al paziente che non c’è nulla da
fare per fermare il rumore e che deve imparare a conviverci.
Naturalmente il paziente va nel panico stimolando in tal modo
esattamente la risposta del sistema limbico e autonomo che si vuole
evitare. E' questa reazione negativa che rafforza l'acufene,
aggravando il problema.
Una volta che il paziente comincia a vedere il suo acufene e rumore
che ne risulta come negativi, vi si concentra maggiormente creando
quel ciclo che andrà ad alimentarlo, rendendolo più forte e
debilitante. E’ una delle ragioni per cui alcune persone non vedono
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un aumento della gravità dei loro sintomi: se non associano l’acufene
a qualcosa di brutto cesserà di essere un problema e può
effettivamente scomparire del tutto nel corso del tempo.
Che cosa significa allora tutto ciò? In pratica che più attenzione si dà
all’acufene più forte e più aggressivo diventerà. Una volta che si
instaura un circuito tra livello conscio e subconscio del cervello sui
rumori che si percepiscono diventerà sempre più difficile spezzare
questo circolo e trovare sollievo.
Gran parte di questo ciclo si genera a livello inconscio e questo è uno
dei motivi principali per cui l’acufene può essere un grave disturbo. Il
tuo corpo potrebbe rispondere a certe situazioni senza nemmeno che
tu te ne renda conto. Per questo è così importante capire le
connessioni tra tutti questi sistemi, in modo da poter individuare da
dove proviene il tuo acufene e iniziare la riqualificazione quella parte
del cervello per fermarlo.
Quando il paziente si concentra inconsciamente sul rumore da
acufene il corpo diventa più vigile. Inizia a vedere e sentire in modo
enfatizzato, diventando irritabile o esaurito. Tale tendenza
ovviamente influenza drasticamente la qualità della sua vita: di colpo
tutto ciò che pensa, sente e fa ruota intorno all’acufene e al caos che
sta creando alla sua vita.
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Come si genera il circolo vizioso
Lo sviluppo di questi cicli distruttivi ripetuti sono spesso definiti
come un "circolo vizioso" dal personale medico. Chiunque si occupa
di acufene è d'accordo che il nome sia ben dato. E’ la combinazione
della mente subconscia e conscia che provoca il cattivo ciclo di
memoria ed è per questo che questo ciclo vizioso è difficile da
cambiare. Anche se coscientemente possiamo capire cosa sta
succedendo ed essere disposti a lavorare per cambiare i nostri
modelli di pensiero e i sentimenti per rompere il ciclo in realtà è
molto più difficile raggiungere questo obiettivo a livello subconscio.
Cambiare il modo con cui il subconscio di una persona guarda e si
rapporta con tale disturbo può essere molto difficile e richiede un
approccio multidimensionale medico/emozionale del trattamento.
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I pericoli della minor tolleranza al suono
Uno degli effetti collaterali maggiori dell’acufene grave è una
diminuzione della tolleranza al suono. Improvvisamente anche il più
debole dei suoni può causare la risposta più grande. Per tali pazienti
il suono stesso può diventare un nemico.
Sono tre gli aspetti da considerare quando si parla di ridotta
tolleranza al suono:
1. iperacusia - un aumento dell’attività nelle vie uditive indotta
dal suono, che si traduce in una risposta limitata del sistema
limbico o autonomo del corpo. Quando la persona soffre di
iperacusia non vi è alcuna relazione tra volume o frequenza del
rumore e la reazione del paziente. Ogni rumore può essere
straziante, non importa quanto leggero o debole sia. Questo
causa disagio nell'ascolto di qualsiasi tipo di rumore con
comparsa di una diversa (e di solito negativa) reazione del
sistema nervoso autonomo. Questo è ciò che crea quel ciclo
cattiva memoria che abbiamo già discusso.
2. misofonia - una reazione negativa al segnale proveniente dal
sistema limbico e nervoso autonomo che si traduce in un
effettivo cambiamento nella reazione e chimica del corpo.
Quando questo accade, la persona non ama il suono - qualsiasi
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suono. La paura, inoltre, può essere una forte componente di
questo tipo di acufene, che è conosciuta come fonofobia e
richiede di riqualificazione per ottenere un certo sollievo
dall’acufene. Non vi può essere alcun rimedio in quanto non è
si può agire sull'induttore reale del rumore. La misofonia non è
causata da una anomalia nel sistema uditivo - in realtà è
causata da una reazione piuttosto forte del sistema limbico
quando si ode il suono. Questa reazione è completamente
subconscia e può essere piuttosto grave, a seconda che il esista
un legame con un evento particolarmente traumatico o meno.
3. reclutamento - questa è considerata una distorsione della
normale crescita del rumore ed è associata alla perdita di
udito. Ciò significa che, in tal caso, la soglia del rumore della
persona si abbassa a causa della coclea danneggiata. E' un
fenomeno strettamente fisico e non ha nulla a che fare con la
risposta limbica o autonoma al rumore.
Anche se questi tre fenomeni sono completamente indipendenti di
solito lavorano in stretta relazione tra loro. Per esempio un paziente
che sperimenta iperacusia presto svilupperà misofonia sei comincia
a vedere la malattia come qualcosa di negativo.
Una volta che questi tre problemi diversi cominciano a intrecciarsi il
paziente diventa ancora più agitato e trova più difficile tollerare i
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sintomi. Non solo il rumore è fastidioso ma ora è fisiologicamente
legato al sistema limbico e sistema nervoso autonomo, peggiorando i
sintomi. Questo fa sì che spesso il malato si ritiri nel blindato (e
silenzioso) ambiente di casa sua, incapace di uscire e godere delle
cose che una volta amava. Qualsiasi tipo di suono diventa ostile e
l'unico modo per preservare la sanità mentale e la salute è quello di
starne lontani.
Per il trattamento di un paziente di acufene che sta vivendo una o più
di queste malattie è essenziale adottare diversi approcci.
Per esempio, nel trattamento dell’iperacusia il sistema uditivo deve
essere desensibilizzata in modo che il rumore non sia più in grado di
infliggere dolore al paziente. Ciò è accompagnato da un approccio
sistematico per esporre il paziente a una varietà di suoni elettronici
per consentire che il subconscio si abitui ai suoni. Ciò avviene spesso
a livello inconscio tramite "rumore bianco", in quanto il paziente non
ha bisogno di concentrarsi sul rumore da sentire.
Durante il trattamento della misofonia l'obiettivo non è quello di
farlo abituare al rumore ma di collegarlo con qualcosa di più positivo
per interrompere il ciclo negativo che causa disagio. Questo viene
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fatto riproponendo un suono e unendolo ad una risposta positiva o
anche piacevole.
Trattando tutte questi disturbi separatamente il paziente può
facilmente utilizzare il modello neurofisiologico di riqualificazione in
ciascuno di questi sistemi e rompere il ciclo di rumore che
percepisce.
SEZIONE DUE: LE BASI DEL PROGRAMMA DI RIABILITAZIONE
Nella ricerca di una cura efficace agli acufene Jastreboff e suoi
collaboratori hanno dovuto trovare le risposte a quattro domande
principali:
1. Si può invertire l'arco riflesso condizionato?
2. Si può rompere o modificare la percezione che una persona ha
dell’ acufene?
3. Si può interrompere il collegamento tra una determinata
reazione rumore e acufene?
4. Che cosa bisogna fare per fermare l’acufene nel suo tragitto?
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Dopo molte ricerche gli scienziati hanno imparato che la risposta ai
primi tre di questi quesiti è un sonoro SI! Il cervello impara
continuamente regole e dati nuovi, eventi e informazioni. Pertanto è
possibile invertire l’arco riflesso e rompere le percezioni di acufene,
cambiando il modo con cui un paziente reagisce ad esso e riducendo
o curando del tutto i sintomi.
Si può utilizzare a questo scopo la terapia di assuefazione, che di
fatto viene spesso utilizzata in tal senso. Riprogrammando il cervello
e le reazioni automatiche al rumore, i sintomi dell'acufene possono
essere alleviati. Ecco come funziona:
1. In primo luogo deve essere identificata l'attività dei neuroni
correlata all’acufene
2. Dopo l'identificazione se ne effettua il blocco dalle reti di
neuroni nel sistema uditivo
3. Ciò impedisce di raggiungere la zona della corteccia cerebrale
in cui si può originare un percorso negativo, causando disagio e
aumentando i sintomi (e la reazione del paziente ad essi).
Una volta effettuati questi passaggi il paziente può ancora sentire il
rumore di acufene, ma non ne è più disturbato. Naturalmente ciò
richiede del tempo e è necessario avere pazienza quando si utilizza la
terapia di assuefazione.
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E' importante sottolineare a questo punto che l'assuefazione non
cura l’acufene. Il rumore rimane. Aiuta di fatto a cambiare la
percezione che il paziente ha di tale rumore in modo che non
costituisca più un problema. E' come quando si sente il picchiettio
della pioggia sul tetto. In un primo momento lo si può notare, ma dal
momento che non si ha reazione negativa ad esso, si smetterà presto
di pensarci. È vero, la pioggia continua a produrre la stessa quantità
di rumore, basta smettere di concentrarsi su di esso per non esserne
disturbati. Questo è esattamente ciò che l’assuefazione cerca di
compiere: togliere il potere all’acufene e sostituirlo con un
atteggiamento di piena indifferenza.
Questo può sembrare meraviglioso, ma esattamente come può chi
soffre di questo disturbo incessante in testa trovare finalmente la
pace? Nella prossima sezione imparerai i 4 passaggi fondamentali
per la riqualificazione del cervello per impedire all’acufene di avere il
possesso della tua vita. La libertà da tutto quel rumore è possibile.
Non è tempo di imparare a raggiungerla?
SEZIONE TRE: IL PROGRAMMA IN 4 PUNTI PER LIBERARSI
DEGLI ACUFENI
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Prima di approfondire nei dettagli le quattro fasi di riqualificazione
del cervello per disattivare il rumore dell’acufene, è necessario capire
che tipo di acufene si ha e a quale categoria si appartiene.
Cominciamo con una panoramica dei vari tipi acufene di cui soffrono
i pazienti:
I tipi di acufene
Acufene oggettivo
Forse non te ne accorgi ma il tuo corpo produce molti rumori
durante il giorno. Tra gli altri il battito del cuore, il riempimento dei
polmoni e le pulsazioni arteriose. Anche se questi suoni sono costanti
solo pochi di noi se ne accorgono sempre. Se quindi i nostri corpi
sono così rumorosi perché non sentiamo quello che succede? Vi sono
diversi fattori. In primo luogo la maggior parte degli organi è isolata
da tessuti protettivi, pelle e muscoli e ciò attutisce il rumore. La
ragione più importante per cui normalmente non sentiamo le attività
del nostro corpo è però che il cervello filtra (o semplicemente ignora)
questi rumori normali. Fino a quando non cambiano, segnalando
problemi, il cervello semplicemente non ci permette di "sentire" i
rumori dell'interno. Questo è un bene dal momento che
probabilmente potrebbe farci impazzire dover fare attenzione ad
ogni suono prodotto dai nostri organi interni.
Tuttavia vi sono persone che riescono a sentire i suoni interni al
corpo. Si tratta di acufene oggettivo.
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Per chi soffre di acufene oggettivo i rumori interni del corpo sono
percepiti come più acuti (e non ignorabili), con conseguente stress
uditivo e non sembrano presentare alcun sistema per liberarsi dalla
loro persistenza.
Un modo per capire meglio l’acufene oggettivo è prendere coscienza
di alcuni dei rumori più comuni prodotti dal corpo umano:
1. Il flusso sanguigno - una delle cause più comuni di acufene
oggettivo è la circolazione del sangue nei vasi sanguigni del
capo o anche nelle piccole arterie dell’orecchio, o in quelle
che portano all’orecchio.
2. Il cuore – il cuore può battere molto forte a volte e le
persone molto sensibili ai rumori possono facilmente
coglierne il suono.
3. Lo scheletro – forse pensi che il tuo scheletro rimanga
relativamente silenzioso durante le tue giornate, ma non è
così! Insieme alla circolazione del sangue lo scheletro (in
particolare le ossa della mascella, del collo e della schiena)
costituisce la fonte maggiore di acufene oggettivo. La causa
principale include alcuni tipi di lesioni, logoramento e
artrite. Naturalmente alcuni riportano rumori in altre parti
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del corpo, come le articolazioni, ma in caso di acufene i
rumori più avvertiti sono quelli delle aree più vicine alla
testa e alle orecchie.
4. Il palato molle. Anche se i muscoli raramente provocano
rumori da acufene, la contrazione del palato molle fa
eccezione ed è stata segnalata come causa di acufene
oggettivo.
Acufene soggettivo
Fin troppo spesso il paziente che descrive i suoni che percepisce si
sente dire che si trovano unicamente nella sua testa. Quando non
esiste alcun rumore esterno o interno come causa principale di
acufene si parla di acufene soggettivo. Questo non significa affatto
che il malato non senta tali suoni o che siano solo immaginari. I suoni
degli acufeni sono reali. Solo che a volte nessun altro li può sentire o
è in grado di trovarne la causa.
Si trovi o meno la causa dello scompenso è comunque da riconoscere
che il cervello del malato registra o riproduce nella testa suoni
ascoltati in precedenza. È un dato di fatto che gli acufeni soggettivi
siano collegati ad un qualche tipo di malfunzionamento all'interno
del corpo, compreso il centro uditivo e il sistema nervoso. Quando
questo accade l'organo o malfunzionamento del sistema può
effettivamente inviare impulsi sonori al cervello informandolo
dell’esistenza di un suono che non c’è. Ciò può causare confusione tra
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la comunità medica sui suoni effettivamente ascoltati e quelli solo
percepiti.
Acufene Stereo o Mono
L'acufene si presenta in molti aspetti diversi, ma viene catalogato più
comunemente in base al volume con cui si presenta (la sua
frequenza), quanto spesso è sentito (la durata) e alla quantità di
rumori percepiti. Anche se la maggior parte degli affetti da acufene
afferma di sentire solo un rumore alla volta, ben il 26% dichiara di
sentirne due mentre il 6% può sentire tre o più rumori in un dato
momento.
Inoltre gli affetti possono sentire rumori in una o entrambe le
orecchie per volta, oppure il rumore può spostarsi da un orecchio
all'altro con una sorta di effetto stereo. In rari casi è stato osservato
che alcuni malati percepiscono la sensazione di rumore senza
sentirlo veramente.
Questi tipi di acufene stereo possono essere ancora più gravi se i
rumori sono dotati di frequenza particolarmente elevata in modo
continuativo.
Acufene significativo o non significativo
Può essere molto difficile determinare quanto sia significativo
l’acufene di un individuo per via del semplice fatto che persone
diverse reagiscono al rumore creato dal disturbo in modi diversi.
Mentre una persona può essere in grado di tollerare diversi rumori
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ad una frequenza inferiore, un'altra può trovare invalidante un solo
ronzio continuo ad alto volume.
In generale se l'acufene è più sporadico, nonostante il suo volume e
frequenza, il paziente sarà in grado di affrontare meglio i suoi
sintomi. Molti malati ammettono che non è necessariamente il
volume del rumore ad essere così preoccupante, ma la sua natura
costante. "Se solo potessi avere una pausa," dicono molti "ce la
potrei fare."
Ai fini della diagnosi un acufene non significativo è semplicemente un
acufene che si avverte di tanto in tanto e con cui il paziente è in grado
di "convivere" durante la sua manifestazione. L’acufene significativo
invece è considerato più debilitante e può causare altri problemi
gravi come la depressione, deficit immunitario e anche la perdita
dell'udito.
Le categorie degli acufeni
Un'altra cosa da considerare è la categoria di acufene di cui si soffre.
Quando si pianifica il programma di riqualificazione è necessario
ricordare che ci sono cinque categorie principali di acufene e
comprendono:
Categoria 1: Acufene a impatto basso o nullo
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Individui affetti da poco tempo che non hanno avuto il tempo di
creare tutte le associazioni negativi con il loro acufene possono
riconoscerne la presenza e esserne leggermente infastiditi, ma non
ne sono ancora disturbati. Il paziente della categoria 1 trova il
rumore leggermente fastidioso ma non gli ha permesso di invadere la
propria vita e felicità. La persona accetta il rumore e continua la
solita vita. Questo paziente è il più facile da trattare in quanto non è
ancora stato fatto un percorso negativo. Di solito sono necessarie
solo una o due sessioni di riqualificazione per mantenere il rumore
sotto controllo o liberarsene del tutto.
Categoria 2: Acufene acuto senza problemi di udito correlati
I pazienti di questo tipo soffrono di una grave forma di acufene ma
non presentano alcun tipo di conseguenza fisica dovuta al rumore o a
qualsiasi perdita di udito. Il loro acufene non è causato da un danno,
come può essere il caso di una persona che è continuamente esposta
a rumori forti al lavoro o a casa. I pazienti della categoria 2 vengono
in genere dotati di un'attrezzatura speciale per mascherare il rumore
e riqualificare il cervello per farlo smettere di accorgersene.
Naturalmente il paziente è affiancato da sessioni di trattamenti
intensivi comportamentali/emozionale, che possono aiutarlo ad
affrontare meglio la malattia.
Categoria 3: Acufene aggravato da perdita di udito
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I pazienti affetti dal rumore di acufene della categoria 3 devono
sforzarsi di ascoltare la voce e suoni che vogliono e di cui hanno
bisogno. Questo può essere particolarmente frustrante in quanto
tende a incidere sulla loro qualità di vita. Tale paziente può essere
curato in due modi - mentre è in corso la riqualificazione
dell’acufene, devono essere utilizzati apparecchi acustici per
amplificare il rumore in modo che il paziente possa sentire i suoni
intorno a sé. Questi dispositivi possono essere utilizzati anche per
mascherare i rumori interni, in caso il paziente possa gestire tale
quantità di rumori.
Categoria 4: Iperacusia con o senza acufeni
Ad alcune persone il suono fa semplicemente male. Questa è
l’iperacusia. Può non essere o essere continua (come nel caso
dell’acufene), ma è fisicamente dolorosa. La maggior parte dei
pazienti prova una combinazione dei due. La cura per i pazienti
dell’acufene della categoria 4 richiede l'uso di un suono generato per
desensibilizzare il paziente nelle diverse frequenze elettroniche e tipi
di suono. Il dispositivo viene utilizzato nel breve termine e, se usato
insieme ad alcuni amplificatori, può essere molto efficace.
Categoria 5: Iperacusia causata da esposizione al rumore
Coloro che appartengono a questa categoria sono i più difficili da
curare. I pazienti affetti da iperacusia grave della categoria 5 hanno
iperacusia causata da una prolungata esposizione a rumori forti. Il
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trattamento normale è impossibile dal momento che anche il minimo
rumore può causare sintomi strazianti. Deve essere quindi
introdotto un suono dal livello molto basso usando apparecchi
acustici per un lungo periodo di desensibilizzazione.
Perché è importante capire la categoria e tipo di acufene per trattare
i sintomi? Come si può vedere il grado del disagio è direttamente
collegato a diverse caratteristiche. Fino a quando non si è classificato
con precisione l’acufene, può essere molto difficile (se non
impossibile) sviluppare un programma di riqualificazione adeguato.
Se non si riesce a classificare correttamente l’acufene si potrebbe
finire per peggiorare i sintomi.
Un altra nota: la maggior parte dei pazienti passa da una categoria ad
un'altra durante la riqualificazione e il loro trattamento dovrebbe
cambiare in base alla categoria. Questo è un segno che si sta
procedendo. L'obiettivo del programma è riuscire a raggiungere la
prima fase, in cui il rumore dell’acufene non riesce ad infastidire - o a
essere percepito.
Fase Uno: Valutazione e diagnosi
Ora che capisci meglio cosa sta causando il tuo acufene e la sua
classificazione è il momento di iniziare a spiegare le quattro fasi
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principali di sviluppo di un piano di riqualificazione di successo. La
fase uno consiste nel formulare una diagnosi e valutazione formale.
Senza questo non è possibile capire come procedere.
La valutazione dell’acufene deve avere un approccio
multidimensionale. Questo a volte può essere frustrante per i
pazienti, a meno che non capiscano il motivo per cui vengono chieste
così tante domande e perché il loro specialista di riqualificazione sta
ispezionando tanti aspetti diversi del disturbo. Ricorda: la Terapia
Riabilitativa per Acufeni è un approccio molto strutturato per una
cura che comprende una diagnosi approfondita e una valutazione
prima che venga messo a punto il programma di trattamento
individualizzato.
La fase iniziale di ogni valutazione di acufene inizia con la stesura
della storia del paziente da parte del medico. Questa prima intervista
inizia spesso con un questionario di base che il paziente compila a
casa prima della visita o nello studio del medico durante la
consultazione.
Alcuni aspetti trattati dal questionario sono la storia medica, i
farmaci in uso, lo stile di vita (fumo, alcool, ecc), così come alcuni
aspetti fondamentali dell’acufene (quando è iniziato, quanto è acuto,
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che cosa aggrava i sintomi, se è accompagnato da eventuali altri
disturbi fisici, ecc.)
Una volta compilato il questionario di solito avviene un colloquio
personale. Qui il medico o il consulente inizia ad approfondire le
possibili cause dell’acufene e cerca di capire la sua influenza sulla
vita quotidiana. Durante il colloquio vengono poste domande un po'
più personali allo scopo di capire le sollecitazioni e i sentimenti
dietro ai sintomi dell’acufene.
Valutare come l’acufene è vissuto dal paziente è essenziale per
sviluppare un trattamento che riesca ad alleviare il rumore.
Durante l'ultima fase della storia personale/valutazione il medico
può chiedere al paziente di valutare il modo in cui percepisce il
proprio acufene. Lo specialista cercherà di categorizzare l’acufene in
base alle informazioni ottenute per via scritta e orale.
La fase successiva alla diagnosi di valutazione di un paziente è quella
della valutazione uditiva. Si tratta di controllare un’eventuale perdita
fisica di udito nel paziente. Il medico deve essere informato di
eventuali anomalie fisiche e/o danni alla coclea e all'orecchio. E'
importante stabilire quale sia lo stato uditivo, dato che alcuni
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pazienti possono avere bisogno di aiuto dell’amplificazione durante
la terapia.
Alcuni degli esami uditivi che possono essere condotti sono:
• Soglia del fastidio (LDL) - per controllare l’iperacusia
• Audiometria tonale
• Audiometria vocale
• Livello minimo di mascheramento
Nessuno di questi test da solo può aiutare il medico ad arrivare ad un
programma e diagnosi del trattamento di riqualificazione, ma può farlo
se unito alle informazioni ottenute da colloqui e questionari.
Ci si potrebbe chiedere come mai non sono elencati qui alcuni altri
esami sull’acufene, come i test di intensità e frequenza. Beh, visto che la
frequenza e volume del suono non hanno alcuna incidenza reale
sull’acufene sarebbe inutile perdere tempo con questi nell’elaborazione
di un programma di riqualificazione del cervello con il metodo
neurofisiologico.
Un test essenziale per poter classificare l’acufene in un paziente è l’LDL
sopra elencato. Senza un preciso LDL non è possibile formulare un
programma di riqualificazione efficace che non sovra-stimoli il sistema
limbico e quello nervoso autonomo (che possono aumentare i sintomi
dell'acufene). Il test è di solito svolto utilizzando un tono intermittente
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di prova per verificare l'accettabilità al crescere di volume e frequenza.
Anche se non è una prova di resistenza, è importante rendersi conto che
il test LDL è utilizzato per vedere quanto suono il paziente può tollerare,
e questo aiuta il medico ad adottare un modello di terapia efficace.
Ricorda: il test non può causare danni o creare nuovi problemi, è
semplicemente uno strumento di valutazione.
Una volta completata la valutazione uditiva il medico incaricato
dovrebbe iniziare una valutazione medica completa per assicurarsi che
non vi siano cause fisiche o patologiche dell’acufene (danni all'orecchio,
Malattia di Ménière, infezioni o addirittura tumore al cervello, ecc).
La valutazione medica di solito consiste in un esame fisico completo,
una revisione di qualsiasi malattia, analisi del sangue, TAC e risonanza
magnetica, nonché riferimenti ad altri specialisti, se necessario,
compresa l'assistenza psichiatrica. E’ necessaria anche una revisione
delle precedenti cure dell’acufene in quanto alcuni di questi trattamenti
possono interferire con l'efficacia della cura col modello
neurofisiologico, se non regolato di conseguenza.
Oltre alla valutazione della salute generale in corso di esecuzione i
pazienti devono anche essere consapevoli che deve essere effettuato un
esame completo di otorinolaringoiatrica per verificare la presenza di
eventuali fattori quali:
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• ritenzione di liquidi nell’orecchio medio
• infiammazione
• pressione negativa
• masse vascolari
• suoni corporali (suoni creati dal corpo)
• compressione giugulare
• funzione cerebrale equilibrata
• danni nervosi
Nel caso si riscontri una causa patologica per l’acufene si potrà
intervenire con adeguate terapie di farmaci e/o procedure chirurgiche.
Una volta completata la revisione medica di un paziente affetto da
acufene tutte le prove presentate attraverso l'intero processo di
valutazione possono essere studiate per determinare una diagnosi
corretta e approfondita. Anche se il metodo neurofisiologico di cura
dell’acufene è molto efficace se fatto correttamente, una diagnosi o
classificazione errata dei sintomi può causare più problemi, perché può
significare anche l’utilizzo di metodi sbagliati di desensibilizzazione e
cura.
Durante la diagnosi dell’acufene i pazienti vengono assegnati ad una
delle cinque categorie già trattate. La cura di riqualificazione è basata su
questa classificazione. Naturalmente al procedere della terapia
cambierà la classificazione e di conseguenza anche il trattamento.
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Per classificare i pazienti sono presi in considerazione i seguenti fattori:
• la gravità del rumore dell’acufene
• la durata del rumore dell’acufene
• la presenza di iperacusia
• l'entità di eventuale iperacusia
• l’aumento dei sintomi in caso di rumori forti
La terapia/consulenza di riqualificazione dagli acufeni ha lo scopo di
coprire tutti gli aspetti del disturbo e sviluppare un approccio adeguato
per la terapia di assuefazione. Dovrebbero essere coperti i seguenti
aspetti:
• Anche se l’acufene non comporta necessariamente una patologia,
può essere un effetto collaterale neurologico
• La misofonia è il risultato diretto di una connessione tra il sistema
uditivo e limbico.
• L’acufene può indurre il sistema nervoso autonomo a reagire in
diversi modi distruttivi, con una risposta di lotta o di fuga o
sprigionando ormoni e ansia.
• Anche se il sistema uditivo, limbico e nervoso autonomo di solito
funzionano normalmente anche quando è presente l’acufene, la
malattia può essere collegata ad un’interazione errata tra questi
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sistemi. Ciò può avvenire a causa di una reazione impropria ad un
dato stimolo.
• Queste connessioni vengono ulteriormente aggravate da un
riflesso condizionato naturale.
• È possibile cambiare tali riflessi per neutralizzare gli effetti del
rumore dell’acufene in un paziente. Per disinnescare l'attività dei
neuroni che causa l’acufene può essere utilizzato l’arricchimento
sonoro.
FASE DUE: Sessioni di riabilitazione
Sebbene sia impossibile eliminare effettivamente l’acufene attraverso la
TRT è possibile insegnare al cervello (e ai sistemi del corpo correlati) a
reagirvi meglio, rendendo così il rumore meno evidente o attivo. Anche
se il tono e volume del rumore può rimanere lo stesso durante tutto il
trattamento perderà i suoi aspetti negativi, il corpo cesserà di reagire ad
esso e non sarà più fastidioso per il paziente. In sostanza il rumore
rimane, ma perde il suo potere fino a non essere neppure più notato.
La consulenza neuropsicologica è molto importante per il trattamento
di questa malattia. Mentre discuteremo le principali opzioni di
consulenza nelle pagine a venire è importante sapere che ogni paziente
è diverso ed quindi è importante sviluppare un modello individualizzato
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di terapia in grado di risolvere le specifiche esigenze e problemi di una
persona. Mentre un paziente appartenente alla categoria 3 potrebbe
richiedere alcune parti di una consulenza, un altro con la stessa
classificazione potrebbe non averne bisogno. E’ questo a rendere
efficace la terapia. E’ tuttavia utile vedere le opzioni generali di
consulenza per capire meglio come impostare il trattamento.
Lo scopo di questo tipo di consulenza specifica è aiutare il paziente a
comprendere meglio i misteri dietro il suo acufene. Una volta che la
persona è in grado di capire ciò che sta accadendo (e non accade)
all'interno del corpo sarà in una posizione migliore per gestire il
problema. La paura è un’emozione forte che può creare un po' di caos –
e rumore - nel paziente con acufene. Uno degli aspetti principali della
terapia della riabilitazione è rompere questo ciclo di emozione e paura
per controllare meglio i sintomi e fermare la creazione di connessioni
negative.
La riqualificazione del cervello consiste nel cambiare la percezione del
paziente in merito all’acufene, in modo da rimuovere il disturbo dalla
sua vita. Come abbiamo già detto ogni paziente avrà una sua sessione di
consulenza specifica, ad ogni modo esistono fattori comuni per ogni
consulenza. Ogni paziente può quindi aspettarsi di veder trattate le
seguenti aree durante le sessioni:
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• Interpretazione dei risultati degli esami audiologici effettuati
Grazie ad una esauriente spiegazione dei propri test uditivi il paziente
sarà in grado di comprendere meglio perché sente l’acufene e la natura
di reazione e percezione dell’acufene, che non è correlato ad una fonte
sonora reale. Nei casi in cui si evidenzi una perdita uditiva un’adeguata
risposta e amplificazione influenzeranno in positivo il trattamento
dell’acufene, evitando l’originarsi di circoli viziosi che potrebbero
intensificare il rumore di acufene percepito.
• Spiegazione di base sul funzionamento del sistema uditivo
Molti pazienti credono che il loro acufene sia il risultato diretto di un
malfunzionamento del sistema uditivo mentre la ricerca dimostra che
sono pochi i malati che in realtà soffrono di questo tipo di malattia. Per
cui è essenziale capire come funziona esattamente il sistema uditivo e il
ruolo che le orecchie svolgono nell’ascolto - e nell’acufene. Una volta
acquisita questa conoscenza è più facile per il paziente abbandonare
l’idea di una causa fisica del proprio acufene permettendo al terapeuta
di poter procedere meglio nel trattamento.
• Sintesi delle regole di base della percezione e una
spiegazione su come questo può influenzare l'intensità del
segnale dell’acufene
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Non è necessario che il rumore all'interno di una stanza cambi perché
un paziente sperimenti improvvisamente il disagio dell’acufene.
Ricorda: non si tratta del volume o tono del suono, ma della sua
percezione. Per esempio, se guardi la TV durante il giorno con i bambini
ci saranno sicuramente altri rumori intorno a te e potresti non sentire
disturbo. Ma se guardi lo stesso programma TV al medesimo volume alle
9 di sera quando il resto della casa è silenziosa, il rumore può
improvvisamente diventare insostenibile. Quando i pazienti capiscono
come la loro percezione del rumore sia determinante per la forza
dell’acufene quello stesso rumore può improvvisamente diventare
nuovamente sopportabile.
• Spiegazione delle funzioni cerebrali e della loro attività in
correlazione agli altri sistemi dell’organismo
Il cervello umano è un organo incredibile in grado di eseguire migliaia di
operazioni praticamente nello stesso momento. Spesso è anche in grado
di fare due cose alla volta. Questo è il caso dell’udito. Le nostre orecchie
catturano costantemente i suoni e trasmettono tali onde sonore al
cervello. E’ quest’ultimo a decidere quali attireranno la nostra
attenzione. E’ da notare che in genere non sentiamo più di 50 suoni
diversi alla volta (grazie al cielo). Le nostre orecchie possono
convogliare molti più suoni in un unico momento, è il nostro cervello
che decide quale noteremo in un dato momento.
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A tale scopo il cervello utilizza diverse strategie tra cui:
1. Automazione: la prima cosa che fa è il cervello è creare una serie
di riflessi nella mente subconscia per consentire lo svolgimento
simultaneo di più azioni. Un buon esempio è la capacità di leggere
la musica mentre si suona uno strumento. Il cervello imposta le
priorità in modo da permettere al corpo di affrontare subito ciò
che richiede attenzione e rimandare le questioni meno urgenti. La
chiave per la terapia di assuefazione è trattare tali esigenze
prioritarie e neutralizzare la loro importanza, in modo che non
richiedano interventi di altri sistemi del corpo.
Che meraviglia il cervello umano: è in grado di apprendere cose nuove e
creare nuovi riflessi condizionati con un adeguato esercizio e tempo. E’
questo che fa funzionare la terapia: il cervello è aperto al cambiamento e
il cambiamento può guarire molte cose, tra cui l’acufene. La malattia può
essere curata modificando semplicemente la forza delle connessioni
neuronali che la causano.
Ti stai chiedendo come sia possibile? Ci vogliono due cose: la sequenza
corretta degli esercizi e il tempo. Nel corso del tempo i riflessi
condizionati possono essere modificati attraverso nuove esperienze.
Quando si fornisce al tempo stesso anche la consulenza per aiutare il
paziente a vedere in chiave positiva queste esperienze si possono creare
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nuove connessioni e accantonare quelle vecchie. Ad esempio un rumore
che una volta causava estremo disagio al paziente viene ripresentanto
molto lentamente, con un rinforzo positivo nel corso del tempo, così che
il suono perderà il suo potere negativo e il paziente sarà in grado di
tollerarlo meglio .
Quando si cerca di riprogrammare il cervello, è importante prendere in
considerazione anche come funziona con altri sistemi importanti del
corpo. Poiché l’acufene si verifica quando uno o tutti questi sottosistemi
sono interessati, è essenziale che essi (e le loro funzioni) vengano
incluse quando viene sviluppato il modello di terapia. Questo
comprende:
• Il Sistema Limbico: emozione e suono sono strettamente legati tra
loro. Perché altrimenti certe canzoni suscitano reazioni così forti in
alcune persone? Se si possono distruggere i collegamenti negativi giusti,
altrettanto potrà essere fatto con le loro reazioni negative, in modo da
fermare gli stimoli dovuti ai rumori dell’acufene.
• Il Sistema Nervoso Autonomo: anche se può essere difficile controllare
le funzioni automatiche del corpo come la frequenza del battito cardiaco
e la respirazione, è possibile imparare ad insegnare al corpo come
rispondere allo stress per fermare gli stati d’animo così intensi prodotti
dal rumore dell’acufene.
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• Spiegazione di come si innesca nel paziente specifico la
creazione del suono avvertito
Come abbiamo già discusso l’acufene non diventa un problema fino a
quando non si instauri una connessione negativa fra i tre principali
sottosistemi (uditivo, limbico e autonomo) e il cervello. Quando il livello
di attività di questi sistemi raggiunge un certo punto, il rumore
dell’acufene può diventare più debilitante perché cambia la percezione
del rumore per il paziente. Una volta che il suono diventa irritante per il
paziente incomincia ad essere associate a fastidio. Così, ogni volta che si
ripresenta, i livelli di stress interni iniziano a salire, che a loro volta
creano quel circolo vizioso di memoria di cui abbiamo discusso e
acuiscono la gravità dell’acufene. Questo è il motivo per cui l’acufene
finisce per peggiorare nel tempo in molti pazienti. E' il modo in cui
reagisce il corpo in realtà ad aumentare la sua gravità.
Questa reazione interna del corpo al rumore non influisce soltanto
sull’acufene, ma anche su molti altri aspetti della sua salute e benessere.
Alcuni dei problem più comuni lamentati sul lungo termine sono:
1. Insonnia – di fatto è difficile prendere sonno quando il corpo è in
un stato di costante eccitazione ed è vigile ad ogni rumore nella
stanza.
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2. Battito cardiaco accelato/Palpitazioni – il cuore è estremamente
sensibile alla reazione del corpo in situazioni di stress e può
diventare agitato dalla sovrastimolazione.
3. Problemi digestivi – la nausea è un sintomo comune
4. Intestino irritabile -- la diarrhea è molto comune tra chi soffre di
acufene
5. Ipersensibilità – Chi soffre di acufene è spesso molto sensibile ad
ogni tipo di rumore (anche quelli deboli) e ai bagliori della luce.
6. Fobie – non è inusuale per i pazienti di acufene provare paure e
fobie riguardo a che cosa scatenerà nuovi insopportabili rumori
7.
alla testa e orecchie
Depressione – gli acufeni di lunga durata possono essere difficili da
gestire per alcuni e li rendono vulnerabili alla depressione.
• Spiegazione sull’assuefazione e su come funziona
La cosa meravigliosa del cervello umano e del corpo è la sua capacità di
adattamento quando è in gioco la nostra salute e il nostro benessere. I
nuovi suoni attirano facilmente la nostra attenzione, che è
probabilmente il motivo per cui si creano così facilmente i cicli di
memoria negativi. Ma si può utilizzare l’assuefazione per renderli di
scarsa importanza per il cervello, se si riesce ad attivare una risposta
emotiva neutra. Ciò si ottiene tramite una esposizione ripetuta e lenta
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accompagnata da un feedback positivo, in modo da creare una buona
risposta emotiva al rumore che finirà per neutralizzarlo e renderlo
impercettibile - o almeno non degno di essere notato.
Quando il cervello intercetta in primo luogo un nuovo suono in arrivo,
eccita le vie uditive che conducono alla corteccia cerebrale. La corteccia
valuta tale suono sconosciuto e decide se è buono o cattivo, e se
intraprendere o meno un qualche tipo di azione fisica. Se ritiene
necessario agire (come nel caso di un suono spaventoso), il sistema
limbico e quello nervoso autonomo sono messi in allerta.
Questa reazione di per sé non provoca l’acufene. Nella maggior parte dei
casi l’ eccesso di stimolazione scompare gradualmente man mano che il
corpo si rende conto che il suono non costituisce una minaccia reale. Se
tuttavia il suono è associato a qualcosa negativo come potrebbe essere il
caso dello stridio dei pneumatici appena prima di un incidente
automobilistico, il suono (ed altri simili) possono assumere una
connotazione negativa, creando così il ciclo di memoria che si ripete più
volte nella testa del malato. Si tratta di acufene. Alcune persone sono più
sensibili a questa programmazione negativa rispetto ad altri, il che
spiega perché alcune persone soffrono di acufene ed altre no.
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Una volta che il rumore viene programmato nella testa, l'unico modo
per liberarsi di esso è effettivamente ascoltare tali suoni continuamente,
finché non iniziano a perdere la loro efficacia e vengono neutralizzati
nel cervello. Per ottenere ciò è necessario consulenza e ricezione, per
cambiare i connotati da negativi a positivi e far sì che l’attenzione si
concentri altrove.
Il modo in cui un paziente reagisce a certi rumori avrà un grande
impatto sul modo in cui risponde al trattamento. Chi tende a soffermarsi
su emozioni e pensieri negativi può richiedere un tempo maggiore per
spezzare il ciclo di acufene, mentre quelli con un atteggiamento più
positive del tipo "si può fare" riusciranno a risolvere il loro acufene più
facilmente con la terapia di assuefazione. Indipendentemente dal tipo di
persona sei, ricorda che la riqualificazione terapia non è una soluzione
rapida e richiede una certa dose di pazienza e tempo per dare i suoi
frutti.
• Strutturazione di una proposta di trattamento
E' essenziale che l’intero piano di trattamento sia spiegato al paziente in
modo che comprenda esattamente quali misure saranno adottate per
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fermare il rumore dell’acufene. E’ inclusa la descrizione dei seguenti
passaggi generici nonché le eventuali fasi di trattamento
individualizzato che sono ritenuti necessari dal consulente di
assuefazione:
• L'Introduzione di un suono costante per aiutare il paziente a
cominciare a dissociare i suoi riflessi emozionali legati al suono. Si
può utilizzare un generatore di rumore bianco, amplificatore o un
tipo specifico di apparecchio acustico. L’importante è introdurre il
rumore in modo che non presenti alcun rafforzamento o una
riduzione del rafforzamento.
• Una consulenza associata durante la terapia del rumore aiuta il
paziente a spezzare il loop negativo e sostituirlo con qualcosa di
neutro. E' molto importante per il paziente a smettere di pensare
l'acufene come un pericolo - e reagirvi di conseguenza - per
cominciare a vederlo come quello che è: solo rumore. Questo è
l'unico modo per rimuovere il suo potere e la sua capacità di
essere così fastidioso.
• Quando si introduce la terapia del rumore il paziente è spinto a
notarlo, in modo da cambiare coscientemente la percezione e la
reazione ad esso. Poiché non vi è alcun modo per interrompere
completamente la reazione subconscia del corpo relativa al
rumore è importante trovare un modo per ridurne l'impatto.
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• Durante la fase di terapia del suono del processo di assuefazione i
rumori dell’acufene percepiti inizieranno a diminuire di volume e
forza.
• Risposta a tutte le domande poste dal paziente
Naturalmente nessun trattamento di riabilitazione può avere successo
se il paziente non lo comprende a pieno e lo fa suo. L’assuefazione
richiede una completa dedizione per la sua riuscita quindi il consulente
deve essere disposto a condividere tutto la sua esperienza con il
paziente, rispondendo a tutte le domande sull'acufene ed opzioni
terapeutiche adottate. Trattandosi di un trattamento neurofisiologico la
conoscenza è veramente la chiave. Armato di sufficiente conoscenza il
paziente può - e vuole - trovare sollievo.
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FASE TRE: Terapia del Suono
Una componente indispensabile di questo tipo di trattamento è la
terapia del suono o l'introduzione del suono per neutralizzarne l'effetto.
Un paziente affetto da acufene può trovare ridicolo introdurre un suono
in più nella sua testa, quando ciò che sente sta già causando tanto
disagio - ma funziona davvero. Lo scopo non è mascherare o bloccare il
rumore dell’acufene di per sé – la terapia del suono ha piuttosto lo
scopo di aiutare il paziente a smettere di concentrarsi sul rumore
dell’acufene e offre al corpo un modo sicuro per neutralizzarlo. Viene
utilizzata una continua esposizione a toni e suoni pre-selezionati noti
per aiutare i pazienti di acufene a cambiare la loro percezione e
reazione a certi suoni.
La terapia del suono si attua in vari modi:
• facendo ascoltare suoni nuovi al paziente
• aumentando il volume dei suoni esistenti
• amplificando i suoni ambientali, con l'aiuto di apparecchi acustici
• utilizzando generatori di suoni specifici
La maggior parte dei pazienti scopre che viene utilizzato più di un
metodo di terapia suono durante il corso del trattamento - e talvolta
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possono essere utilizzati contemporaneamente! L'approccio finale
adottatato deve essere determinato in base alla loro classificazione di
acufene.
Una delle cose più importanti che i pazienti di acufene devono arrivare a
capire è l'importanza di non evitare il rumore. Per la terapia del suono è
necessario circondarsi di una sorta di rumore ambientale (anche se
controllato) 24 ore al giorno. Questo è l'unico modo per neutralizzare gli
effetti dei suoni ascoltati. Vivendo in completo silenzio (che molte
persone affette da acufene cercano di raggiungere), si può
effettivamente intensificare la gravità dei sintomi, rendendo anche il
suono più debole carico di un significato più grande all'interno del
proprio corpo e della mente subconscia.
Alcuni dei rumori di fondo migliori possono essere trovati in natura
(vento, pioggia, cinguettiii, ecc), e quindi sono spesso utilizzati nella
terapia del suono. Non solo sono in grado di rilassare la persona, ma
generalmente risultano molto meno fastidioso dei suoni artificiali. Per
questo sono più efficaci nella terapia del suono.
L'introduzione di questi suoni aggiuntivi è un ottimo modo per
diminuire il volume dell’acufene, e questo si può ottenere molto
facilmente usando un lettore CD da tavolo o qualche altro generatore di
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suoni. L’importante è che il suono sia neutro e non evochi alcuna
emozione - questo è importante quando si decide il tipo di suono di
introdurre.
Uno dei maggiori vantaggi dell’arricchimento sonoro è la sua capacità di
fornire uno sfondo neutro ai suoni notturni che possono aiutare a
ridurre l'intensità dell’acufene e permettere ai pazienti di dormire bene.
Scegliere i suoni della terapia
L’effetto che avrà l’assuefazione sulla tolleranza di un suono per il
paziente dipende molto dalla sua intensità. Se il livello audio è troppo
vicino alla soglia di udibilità del paziente si può effettivamente
peggiorare l’acufene. Per diminuire il rumore dell’acufene la terapia del
suono deve essere in grado di abbreviare il segnale tra l’acufene e
l'attività neuronale di fondo. Come si può ottenere? Facendo in modo
che il suono di sottofondo non evochi sentimenti negativi o reazioni e
che il paziente comprenda la percezione del suo acufene e perchè possa
venir riabilitato. È inoltre necessario garantire che i suoni di fondo
introdotti non attirino l'attenzione del paziente. In altre parole questi
suoni non devono distrarre o irritare la persona.
Ricorda: per rendere efficace la terapia di assuefazione i nuovi suoni
non devono essere assolutamente fastidiosi e il suono dell’acufene deve
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essere preservato. Sì, conservato. E 'impossibile riqualificare il cervello
a ignorarlo se si cerca di coprirlo con farmaci o altri metodi. Il paziente
deve essere in grado di ascoltarlo per poterlo fermare.
Portare generatori di suoni
Uno dei componenti principali della terapia del suono è il mantenimento
di un livello costante di suono, cosa difficile da realizzare, anche quando
si utilizzano i migliori macchinari. Questo è il motivo per cui molti
pazienti optano per portare generatori di suoni (molto simili ad
apparecchi acustici) alle orecchie. In questo modo si permette la
generazione di livelli di toni e suoni nel cervello e nelle orecchie a
velocità costante per tutta la notte e il giorno.
Con le tante opzioni a banda larga oggi disponibili è facile per un
paziente trovare quello che si adatta alle sue esigenze, comodità e
requisiti di terapia di assuefazione.
Nota importante: i generatori del suono da soli non possono curare il
paziente dall’acufene. Si tratta solo di un componente di un metodo di
trattamento molto strutturato. Sebbene parte integrante del processo di
riabilitazione il sollievo reale può essere ottenuto solo se il paziente
affianca a questa operazione anche una adeguata consulenza.
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Scegliere il giusto generatore di suoni
Esistono due tipi di base di generator di suoni tra cui scegliere:
• Generatori applicati dietro le orecchie
• Generatori applicati dentro le orecchie
Dal momento che funzionano relativamente allo stesso modo (emettono
la giusta quantità di rumore alla perfetta intonazione e livello su una
base costante), sono in grado di fornire al paziente il rumore di fondo
necessario per avviare il processo di assuefazione. La più grande
differenza tra questi due modelli sta tutta nella comodità. Mentre ad
alcuni non dispiace portare l’apparecchio dentro le orecchie, cosa che fa
echeggiare il rumore direttamente nel timpano, altri possono trovare la
vicinanza del rumore e l’applicazione del generatore invasiva e
fastidiosa.
Ricorda che il generatore di suono dovrà interessare entrambe le
orecchie, per creare una stimolazione più simmetrica del sistema
uditivo. Se non si trattano entrambi i lati del sistema uditivo l’acufene
potrebbe spostarsi da un lato all'altro, oppure potrebbe succedere di
curare solo una delle due parti.
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Recati da un operatore qualificato per l’installazione del generatore di
suono. Un corretto appoggio stampo-orecchio è estremamente
importante per assicurarsi che il rumore ambientale non si riduca in
alcun modo, in quanto è necessario per la terapia appropriata.
Nella scelta della marca e modello di generatore di suoni, assicurati di
avere quello che ti sta meglio esteticamente e che ti garantisca anche un
suono adeguato, adattandosi bene al tuo corpo. Anche se quasi ogni
dispositivo è efficace ci si deve assicurare di poterlo tollerare e usare.
Nell’utilizzo del nuovo generatore di suoni si devono rispettare le
seguenti condizioni:
• Deve rimanere acceso almeno 8 ore al giorno (più tempo puoi
portarlo meglio è)
• E’ bene portarlo quando c’è poco rumore di sottofondo come di
sera. Evita però di portarlo di notte perchè potrebbe darti
problemi nel prendere sonno.
I generatori del suono da soli non possono curare l’acufene. E’
necessaria anche una consulenza adeguata per affrontare il duro lavoro
di spezzare quei circuiti negativi che stanno creando il rumore. Ad ogni
modo si tratta di un aspetto importante della terapia di assuefazione e i
pazienti a cui sono stati consigliati devono capire come funzionano.
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Fase Quattro: Prevenzione
Quando si parla di salute vi è il detto "un grammo di prevenzione vale
una chilo di cura". Lo stesso può essere vero per il trattamento
dell’acufene. Ma mentre tutti riconoscono perfettamente che è bene
stare lontano da forti rumori per periodi di tempo prolungati, in quanto
potenzialmente dannosi, sono in pochi si rendono conto del pericolo del
silenzio.
E' vero: il silenzio è da sempre uno dei più grandi induttori di acufene.
In un mondo dove nessuno riposa il silenzio è infatti considerato
"d'oro". Dopo tutto chi non vorrebbe assaporare un giorno in cui i
pensieri non siano interrotti da squilli di telefono, litigi con i figli,
clacson sulla strada? Siamo circondati da rumore costante e la maggior
parte di noi vuole solo un po' di sollievo.
Il problema è che i nostri corpi non sono progettati per il silenzio totale.
Mentre può essere benefico allontanarsi dal rumore artificiale per un
po' non è positivo cercare di fermare tutti i rumori. Se lo fai rischi di
alterare i recettori nelle vie uditive che possono sviluppare iperacusia,
rendendo tutti i suoni (anche quelli naturali calmanti) dolorosi per
l’udito.
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I rumori calmanti della natura (vento, versi di animali, pioggia, ecc) non
solo rafforzano le vie uditive ma aiutano anche a calmare il sistema
limbico, riducendo il rischio di alterare il sistema nervoso autonomo.
E' molto importante che chi soffre di acufene lo capisca. Troppo spesso
chi è bombardato dal rumore interno cerca di fuggirvi cercando di
ottenere un ambiente silenzioso. Ma questo aumenta solo la gravità
della malattia. Lo sforzo per ottenere una cura non fa che aumentare il
problema! Il corpo, invece che reagire a rumori specifici, reagisce ora ad
ogni rumore. Per evitare ciò bisogna essere sicuri di non cercare di
proteggerci troppo dal rumore. Lasciando un po’ stare si può rimanere
sorpresi del risultato.
Chi vive in ambienti eccessivamente rumorosi deve prendere
precauzioni speciali per evitare che il rumore possa danneggiare la
coclea. Per esempio chi lavora in fabbrica deve indossare una cuffia per
evitare danni. Basta essere sicuri di non evitare altri rumori quando si
lasci l'ambiente di lavoro o si può diventare vittima degli effetti
indesiderati sopra elencati.
Un altro metodo di prevenzione di cui devono essere consapevoli i
pazienti di acufene sono i consigli negativi. Troppo spesso un nuovo
paziente acufene è afflitto da pensieri negativi dei loro amici, familiari e
medici che in realtà aumentano i loro sintomi. Affermare che non c'è
nulla per alleviare il disagio o che bisogna solo imparare a conviverci
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sicuramente peggiora l’acufene a causa dell’associazione negativa.
Improvvisamente l’acufene diventa un male da cui non si può sfuggire e
il ciclo di memoria negativo renderà ancora più forte quell rumore
fastidioso.
Un approccio migliore sarebbe aiutare il paziente a capire che cos’è - e
non è - l’acufene e rassicurarlo sul fatto che è possibile superare questa
malattia. Solo quando la persona è convinta potrà aprirsi all'aiuto
necessario per liberarsi da questo disagio per sempre.
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19BFase 4:
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FASE 4:
DISINTOSSICARSI E DEPURARSI NEL
PERCORSO VERSO LA LIBERAZIONE DAGLI
ACUFENI
Complimenti per essere arrivato fino a qui. Ora è il momento di gettare
una delle basi più importanti per affrontare gli acufeni eliminando le
tossine dal corpo, purificando e rigenerando intestino, reni e fegato. Il
programma consiste in una fase di 3 giorni di dieta disintossicante con
succhi, seguita da 7 giorni di programma di purificazione da parassiti,
metalli pesanti e depurazione del fegato
PERCHÈ DEPURARSI?
Un buon programma di purificazione non
solo ti libererà da molti sintomi della
malattia (che si manifestano come dolore
cronico, perdita di capelli, disturbi ormonali,
e problemi di udito per via dell’acufene), ma
ti darà anche lucidità mentale e una carica di energia che spazzerà molti
pensieri e sentimenti negativi.
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20BDisintossicarsi e depurarsi nel percorso verso la liberazione dagli acufeni
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La maggior parte di quanti soffrono di acufene tende a trascurare la
salute dell'intestino e del fegato. L’acufene può generarsi come effetto
collaterale di una troppa acidità. In altre parole può essere il risultato di
un sistema congestionato dalle tossine.
Quando l’apparato digerente si impigrisce per via delle tossine diventa
debole e molto meno efficiente. Le tossine intestinali portano
all’intossicazione e all’impigrimento del fegato. Un fegato pigro e debole
che non è in grado di gestire il sovraccarico e l’iper-acidità delle tossine
rilascerà tossine ad altre parti del corpo come reni, cuore, orecchie,
cervello, pelle, linfa, naso ecc portando a sintomi che cominciano a
comparire nell'organo in cui le tossine hanno scelto di stabilirsi. Ad
esempio un’ostruzione sinusale si depositerà nelle orecchie.
Prima di poter curare definitivamente ogni disturbo come un’infezione
delle orecchie, problemi di udito o acufene queste tossine devono essere
rimosse.
Un programma di pulizia profonda aiuterà sistema linfatico fegato e reni
a ripulirsi dalle tossine. Se seguito da un lavaggio del fegato, rafforzerà e
aumentare la funzione di questi organi vitali di eliminazione, rendendo
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20BDisintossicarsi e depurarsi nel percorso verso la liberazione dagli acufeni
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l’organismo più equilibrato e efficace, in grado di autoguarirsi e
smuovere molte infezioni, ormonali, immunitarie e disturbi correlati .
Il modo più semplice e più economico per depurare il colon, sangue e
sistema linfatico e è effettuare una serie di purificazioni con succhi,
combinate a varie tecniche di stimolazione disintossicante.
I 3 giorni di dieta disintossicante con succo di frutta costituiscono una fase
fondamentale del programma Miracolo per Acufeni ™ . Sarai in grado di
pulire e ricostruire gli organi preposti all’espulsione e aiuterai il corpo ad
espellere le tossine accumulate.
Nota: Raccomdando vivamente di combininare la sessione di
purificazione con i succhi con uno di questi eccellenti kit:
Nature's Secret 5-Day Cleanse Kit o HEEL Detox Kit
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Che cos’è il digiuno?
Il digiuno è una semplice tecnica che consiste nell’astenersi dal
consumare qualsiasi alimento o specifici tipi di cibo per un certo
periodo di tempo, per permettere al corpo di riprendersi e guarirsi. La
grande capacità di autoguarigione del corpo umano è un dato di fatto.
Quando consumiamo cibo il nostro corpo è occupato digerirlo,
elaborarlo, processarlo ed assimilarlo. Se sotto stress o durante attività
fisica il corpo è non in grado di evacuare le tossine all’interno
dell’organismo. Durante il digiuno il nostro corpo automaticamente
concentra la sua energia purificando l’organismo dai veleni e guarendo
sè stesso dai vari malanno e disturbi che possono essere presenti.
Il principio è semplice: lasciamo che il corpo rinnovi e guarisca sè
stesso, smettendo di mangiare e mettendolo in condizione e tempo di
svolgere altri compiti.
Perchè dovresti digiunare?
Il nostro corpo è limitato nella sua capacità di evacuare e di eliminare
grandi quantità di materiali tossici e sostanze chimiche estranee che si
sono accumulati attraverso l'ansia, lo stress o alimenti tossici che
abbiamo consumato. Questi sostanze inquinanti sono pericolose per la
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nostra salute in quanto si confondono con il sangue conservato nei
nostri organi e tessuti vitali. Questi veleni costituiscono un peso
significativo per i nostri organi di eliminazione, come intestino, fegato e
reni.
Quando le tossine entrano nel nostro organismo il corpo umano si
ammala. Quando il nostro corpo non è in grado di gestire la quantità di
tossine che si mescola al sangue e ha raggiunto un certo organo ci
ammaliamo.
Un organismo malato è carico di ogni tipo di tossine (diversi tipi di
metalli, farmaci, scorie metaboliche, ecc), e il corpo ricerca una via di
fuga per tali materiali tossici. Spesso, l'organo dove il corpo sceglie di
riversare le scorie si ammala dei sintomi di una malattia che
osserviamo.
Se il corpo cerca di eliminare i veleni dai polmoni ci si può ammalare di
raffreddore. Se lo fa attraverso i piedi ci si ammala di piede d'atleta. Ci
sono vari sintomi di accumulo da sovraccarico tossico quali mal di testa,
naso chiuso, allergie, confusione, diarrea e infezioni fungine.
La pelle è un altro organo da dove si eliminano queste tossine. Si ritiene
che le malattie croniche si sviluppino quando il corpo diviene così
intossicato da non riuscire a curare gli organi.
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Il digiuno è una soluzione eccellente che libera il corpo dalle sostanze
tossiche accumulate e mentre si rafforza, rigenera e fortifica. Alla fine, il
digiuno pulirà sangue, cellule, tessuti e organi interni preparando un
processo di guarigione totale.
Tipi di digiuno
Molti tipi di diete sono denominate “digiuno” anche se il termine non è
appropriato. Il digiuno nel senso letterale della parola è semplicemente
l’astensione da qualsiasi tipo di cibo. In questo senso diete a basi di
succo oppure a base di mele e cetrioli non possono considerarsi digiuno,
bensì mono-diete.
Ad ogni modo queste diete rappresentano per i neofiti un ottimo modo
per cominciare a entrare nella pratica e vivere il digiuno. Tali monodiete possono anche costituire fasi preliminari prima di depurare il
fegato prendendo acqua a digiuno, senza esserne una sostituzione.
Detto questo, a differenza delle diete a base di mela o cetriolo, la dieta a
base di succo presenta molti più vantaggi. I succhi aiuteranno ad
espellere le tossine accumulate dal corpo e consentiranno al corpo di
riposare (a differenza delle mono-diete, l'apparato digerente riposa
durante il digiuno liquido). Inoltre, bere i succhi permette di pulire più
intensamente e sostenete il corpo con una varietà di sostanze nutritive
che apportano energia e vitalità - a differenza delle mono-diete, limitate
nel loro apporto nutritivo alla data frutta o verdura consumata.
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Ecco perché preferisco sempre la depurazione coi succhi rispetto alle
mono-diete.
Il digiuno con l’acqua è molto efficace quando si tratta di guarire le
malattie gravi o croniche, ma non è raccomandato per digiunatori
inesperti e non può conciliarsi con le normali attività quotidiane. E '
sempre consigliabile incominciare con una pratica di depurazione con
succhi per poi passare ad un digiuno con sola acqua in modo graduale e
con reazioni meno drastiche per il corpo.
I digiuni con durata inferiore alla settimana sono considerati digiuni
brevi. Mentre un giorno di digiuno, se fatto regolarmente ogni
settimana, può rafforzare il sistema immunitario e donare vigore e
vitalità, un digiuno di 3 giorni darà al corpo una reale opportunità di
"mettersi al lavoro" e prendere "misure” generali per la "casa". Nei
digiuni di 3 giorni, così come in quelli con succhi di frutta, il corpo sarà
grato di ricevere tempo adeguato a pulire a fondo l’organismo dai rifiuti
tossici accumulati negli anni.
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LINEE GUIDA GENERALI PER IL DIGIUNO
Trovare tempo e luoghi adatti
Il momento ideale per il digiuno è un periodo di relax quando non vi
sono vincoli di pressione o stress o richieste particolari di dispendio
energetico. Per questo la vacanza è un ottimo ed efficace momento per
digiunare.
Tieni presente che la guarigione non avverrà se il digiuno sarà gravato
da stress emotivo o mentale. Il periodo di digiuno deve essere un
momento in cui conservi le energie. È inoltre necessario scegliere un
posto dove le distrazioni siano ridotte al minimo.
Un altro fattore importante da considerare è il tempo metereologo. Le
stagioni intermedie sono quelle migliori per il digiuno. Il digiuno
durante la stagione fredda non è una buona idea, visto che con il digiuno
la temperatura corporea si abbassa a causa della mancanza di calorie e
si può avere freddo quando le temperature sono rigide.
Io di solito svolgo le mie sessioni di digiuno dal venerdì al lunedì e
durante le vacanze estive.
Cosa mangiare prima del digiuno
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Il digiuno è una sfida che prepara il corpo dall’assunzione di solidi a
quelle di liquidi. E’ inoltre necessario prepararsi mentalmente al
cambiamento.
Dieta pre-purificazione coi succhi
Un’efficace dieta pre-digiuno coi succhi dovrebbe durare almeno per 3
giorni prima del digiuno vero e proprio. Un’ottima dieta pre-succo sarà
costituita da insalate, succhi di frutta e frutta. Meglio evitare di
consumare carboidrati raffinati, pane, latticini, pesce e qualsiasi tipo di
carne. E' inoltre importante bere molta acqua.
Durante il primo giorno della dieta pre-purificazione coi succhi si
dovrebbe mangiare verdure cotte in aggiunta a insalate crude, frutta e
succhi di frutta. Il secondo giorno ci si dovrebbe limitare a semplici
insalate crude e frutta e bere molti succhi di frutta. Il terzo giorno è
consigliabile mangiare solo frutta e succhi di frutta.
Accertarsi di seguire le linee guida per la digestione ottimale.
Un'altra opzione è quella di seguire mono-diete nei giorni precedenti al
digiuno. Il primo giorno si può assumere unicamente mele e gli altri due
giorni solo uva. È possibile sostituire le mele o l’uva con i germogli e
raggiungere risultati ancora maggiori, visto che questi tipi di alimenti
sono dei purificatori molto efficaci.
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Interruzione del digiuno
Il nostro istinto di fame è estremamente potente e può essere
ingannevole. Capire quando interrompere il digiuno, soprattutto se
lungo più di 3 giorni, è un istinto che potrai sviluppare, come hanno
fatto i più esperti. E ' molto importante ascoltarsi internamente e capire
quando è il momento ottimale per interrompere il digiuno. E ' piuttosto
difficile da indovinare. Non bisogna solo sapere quando fermarsi, ma si
deve anche capire come.
Fiondarsi al Burger King e farsi un whopper in un momento in cui
fegato, reni, cuore e intestino sono in una condizione molto sensibile
può causare uno stress che può anche essere fatale. Non bisogna
prolungare il periodo di digiuno oltre le esigenze di ognuno. È
necessario controllarsi personalmente.
La regola generale è quella di ascoltare sè stessi e le proprie esigenze.
Cerca di distinguere tra una pulsione falsa e un desiderio reale di cibo.
La differenza principale tra i due è che la fame è più graduale e inizia
come una semplice attenzione a pensieri di cibo,sviluppandosi
lentamente. La fame illusoria è più simile a un attacco di panico
temporaneo. Non è vera fame: è la mente ad ingannarci. Quando hai
fame te ne accorgerai. Fidati di me.
Il desiderio graduale di cibo presenta aspetti tipici, come barare un po’ e
sviluppare attenzione su temi legati all'alimentazione, ecc. Se è il tuo
primo digiuno lungo è consigliabile interrompere il digiuno a questo
punto.
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Alle voglie graduali di cibo segue la fame vera, quando arriva te ne
accorgerai. A quel punto è necessario fermarsi. Se non lo fai stai
semplicemente lasciandoti morire di fame.
Quando interrompi il digiuno comincia a consumare cibi ricchi di
acqua (limoni, lime, cetrioli). Puoi assumere latte di frutta secca
ricchi di proteine. Inizia mangiando zuppe e una grande quantità di
ortaggi non amidacei e un po’ di cereal integrali senza glutine. 24 ore
dopo puoi iniziare ad assumere grassi e cereali come d’abitudine.
Linee guida importanti
• Mangia a piccole dosi, come bambini, e lentamente.
• Stimola i succhi gastrici aggiungendo al tuo menu sedano, trifoglio
e aceto di miele.
• Arricchisci il tuo menu con insalate a foglia verde con avocado,
tamari e condimento ai semi di sesamo (tahini).
• Mangia noci e frutta secca in piccola quantità.
• Solo dopo due o tre giorni dovresti aggiungere al menu cerali
integrali e verdure cotte (broccoli, patate, fagioli).
Consigli per un digiuno efficace
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• Fai bagni con sali di Epsom.
• Medita.
• Spegni la TV.
• Fai una passeggiata.
• Spegni il cellulare.
• Limita le conversazioni.
• Fai un buon sonno notturno.
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LA DEPURAZIONE DI TRE GIORNI CON I SUCCHI DI
MIRACOLO PER ACUFENI
Introduzione
La purificazione coi succhi è una dieta liquida costituita da solo verdure,
succhi di frutta, altri liquidi e acqua. Il succo estratto dalla frutta e
verdura cruda è ricco di sostanze fitochimiche, elementi alcalini,
vitamine, minerali, enzimi e zuccheri naturali tutti assorbiti
direttamente nel flusso sanguigno. Non comporta alcun sforzo per
l’apparato digerente.
Quando si esegue la depurazione coi succhi si centrifugano diversi tipi di
frutta e verdura concentrate e potenti come carote, prezzemolo, sedano,
peperoni verdi, limone, ecc, in un bicchiere. Così facendo si consente al
sistema digestivo di assorbire facilmente la maggior parte del valore
delle verdure /frutta.
La purificazione coi succhi è molto più sicura e facile del digiuno con
acqua perché nutre il corpo delicatamente dandogli modo di pulirsi e
disintossicarsi, concentrandosi interamente sulla propria guarigione.
Solo dopo aver eliminato anni di accumulo di sostanze tossiche si può
fare un passo avanti e cominciare un digiuno a base di acqua, che è
molto più intenso.
La purificazione coi succhi opera su due livelli. Espelle le tossine
accumulate dal corpo e lo sostiene con una varietà di sostanze nutritive
che forniscono energia e vitalità. Fornisce al corpo alimentazione e
calorie sufficienti, dando energia sufficiente per lavorare, studiare o
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altro. Anche se non si ha realmente bisogno di cambiare qualcosa nelle
proprie abitudini, mentre si effettua il programma consiglio di cercare
di rilassarsi e astenersi il più possibile da attività fisica intensa.
La purificazione coi succhi ha la capacità di guarire gli individui da molti
disturbi tra cui malattie croniche come leucemia, artrite, cancro,
ipertensione, disordini del fegato e dei reni, infezioni della pelle,
infertilità e disordini ormonali.
Durante il programma di purificazione coi succhi si verificano molti
cambiamenti metabolici, una grande quantità di tossine viene rilascia da
vescica, colon, fegato, reni, polmoni e pelle. Il sistema linfatico e
sanguigno si disintossicano. Il terzo giorno del programma si perderà la
voglia di mangiare e metabolismo rimarrà a riposo, permettendo al
colon di espellere anni di malattie causate dall’accumulo di sostanze
tossiche.
Se trovi troppo duro passare 3 giorni di purificazione con soli succhi
puoi aggiungere fette di banana o avocado al tuo programma, anche se
non è consigliato in quanto rallenta il processo di guarigione.
Quanto puoi bere? Posso solo dire che puoi farlo a piacimento; tuttavia
dovresti ridurre al minimo il consumo disucchi di frutta acidi e
zuccherosi. Potrebbero forzare il pancreas a produrre livelli eccessivi di
insulina che potrebbero causare infezioni fungine e peggiorare l’acufene
in alcuni casi.
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Un’ultima raccomandazione: cerca di comprare frutta e verdura
biologiche al posto di quelle ordinarie. Le verdure, specialmente quelle a
foglia non organiche, contengono un’alta percentuale di pesticidi che
possono essere assorbiti dall’organismo (vedi anche “Pulire frutta e
verdura”). Inoltre fatti personalmente i succhi. Non dovresti mai
sostituire i succhi appena fatti con quelli pastorizzati o in bottiglia.
Il sacro graal del Programma di purificazione coi succhi di
Miracolo per Acufeni™
L'unico modo per avere il massimo effetto della purificazione coi
succhi è seguire le indicazioni riportate di seguito al meglio delle tue
capacità.
• Consuma quante più bevande "verdi" puoi, riducendo al minimo
frutta e ortaggi amidacei o zuccherati. Non dimenticare la
wheatgrass.
• Bevi molta acqua (non del rubinetto) e tisane, riducendo al
minimo il latte di noci.
• Se necessario assumi solo vitamine idrosolubili. Assumi i tuoi EFA
quotidiani, ma non ingerire minerali.
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•
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E' fondamentale stimolare gli organi di espulsione ed aiutarli a
scaricare le tossine durante il digiuno (fegato, reni, polmoni,
intestino e pelle).
E' fondamentale evitare il riassorbimento di tossine nel sangue
eseguendo clisteri giornalieri e bevendo succhi di bentonite.
Pulire frutta e verdura
Frutta e verdura non biologici di solito contengono alti livelli di batteri,
pesticidi e parassiti. Alcune verdure e frutta si trovano più facilmente di
altri in versione biologica. Ad esempio è molto più facile trovare carote
organiche in un supermercato locale o in un negozio di alimentazione
naturale di quanto lo sia trovare barbabietole o sedano.
I residui chimici agricoli sono difficili da eliminare. Alcune sostanze
chimiche si trovano anche negli ortaggi biologici. Con alcune tecniche,
tuttavia, è possibile pulire verdure da alcuni dei loro prodotti chimici e
parassiti.
Il metodo più comune è riempire con 4 cucchiaini di sale e succo di
limone un lavandino pieno di acqua fredda. Le verdure vengono poi
lasciate in ammollo in acqua e risciacquate. Si può anche scottare le
verdure con acqua bollente, che uccide la maggior parte dei germi, ma
questo metodo non è adatto per le verdure più fragili come la lattuga.
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Miscele di base per succhi
Combinazioni di frutta
• Anguria, Pompelmo
• Mela, anguria
• Mela, pera, ananas
• Mela, uva
• Mela, mirtillo rosso
• Mela, pera
• Pera, batata
• Anguria, limone
• Ananas, patata americana
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Combinazioni con carote
• carote, barbabietole
• carote, barbabietole e peperoni
• carote, barbabietole e peperoni, prezzemolo
• carote, cavolo
• carote, spinaci
• carote, mela, germogli di alfa alfa
• carote, spinaci, cavolo verde, peperoncino
• carote, sedano, coriandolo, aglio
• carote, prezzemolo, cetrioli, ravanelli
• carote, mango
• carote, mela, zenzero
• carote, costa di sedano, patate, ravanelli, barbabietole
Attenzione: non prendere mai il succo di barbabietola da solo,
mescolarlo sempre con altra frutta o verdura. La barbabietola è un
purificante molto potente e, se presa pura, può causare sintomi di
guarigione troppo intensi.
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Combinazioni verdi
• sedano, spinaci
• sedano, spinaci, pomodoro
• sedano, spinaci, pomodoro, cavolo
• sedano, spinaci, pomodoro, cavolo, limone
• sedano, spinaci, pomodoro, cavolo, aneto
• sedano, spinaci, pomodoro, cavolo, cayenne, aneto, zenzero
• sedano, finocchio (anice), cetriolo
• pomodoro, cavolo, limone
• lattuga, cavolo, sedano, limone
• lattuga, spinaci, cetrioli
• limone, ravanelli, barbabietole, fetta di cipolla spagnola, patata
americana, sedano
Nota: Le combinazioni di succhi verdi sono eccellenti tonici per il
sistema nervoso, disintossicanti e purificatori del sangue. Una
combinazione di succhi verde al giorno vi fornirà tali benefici più
che a sufficienza.
Detto questo è anche vero che non c'è praticamente limite
nell’assumerli. Personalmente ne bevo tra i 1-2 litri al giorno
durante i periodi di digiuno.
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Wheatgrass – La regina delle erbe
Il succo di wheatgrass è probabilmente la bevanda più potente esistente
al mondo. Possiede tonnellate di clorofilla, il pigmento verde presente
nei vegetali (chiamato anche sangue delle piante) che ha grandi poteri
curativi.
Pulisce il colon, alcalizza il sangue, guarisce le ferite, purifica il fegato,
aumenta l'attività enzimatica e ha molta vitamina E ed antiossidanti.
La dose raccomandata è di 60 ml al giorno a stomaco vuoto. Non bere
troppo o troppo presto per evitare una iper-disintossicazione, che può
provocare nausea.
Altri Liquidi
Oltre ai succhi e all’acqua esistono molte opzioni salutari tra cui
scegliere. Potrete bere ad esempio tisane o latte di noci.
Tisane
Le tisane si ottengono da erbe secche ridotte in poltiglia e sono note per
il loro valore culinario e medicinale. Non contengono caffeina e sono
altamente terapeutiche. Alcune tisane sono utili per la nausea o
l’appetito. Alcune forniscono minerali e vitamine ed altre, come la
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consolida, hanno un alto potere nutrizionale. Non c'è praticamente
limite a quante tisane potete bere durante il digiuno.
Tra le tisane terapeutiche e nutrizionali troviamo prezzemolo, menta,
chiodi di garofano, erba medica, consolida, capsicum, camomilla, rosa
canina e alghe.
Per stimolare la digestione utilizzare chiodi di garofano, cannella o
noce moscata.
Per stimolare l’evacuazione liquirizia o cascara sagrada.
Erbe depurative per il fegato: tarassaco, bardana, radice di lapazio
(disponibile separatamente o in bustine da tè per cura quotidiana
detox) che puoi trovare su:
http://www.mothernature.com/.
Ricche di magnesio: alghe kelp, prezzemolo, aglio, menta piperita.
Ricche di vitamina C: origano, consolida, rosa canina, foglie di fragola.
Ricche di calcio: tarassaco, camomilla, alghe kelp.
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Latte di frutta secca e noci
Il latte di frutta secca e semi è molto saziante e adatto per digiuni lunghi
(più di 2 settimane), quando l’appetito può raggiungere livelli fastidiosi.
Il latte di mandorle e quello di sesamo hanno ottime caratteristiche
sazianti e sono ricchi di nutrienti proteici. E’ perfetto per le diete predigiuno, specialmente per i neofiti.
Centrifugare la frutta secca con un cucchiaino di miele e una tazza di
acqua una volta in 2 giorni solo in caso di periodo di purificazione lungo
e quando si inizia a sentire un forte desiderio di cibo. Questi tipi di latte
hanno un eccellente contenuto di proteine e grassi e sono molto
nutrienti.
Evitare gli anacardi in quanto diventano una purea (considerata una
violazione del digiuno), e in quanto il loro grasso può rallentare il
processo di disintossicazione.
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Nota su proteine e digiuno
Le proteine si trovano in ogni pianta della terra. Non è che un mito che
le buone fonti di proteine si trovino solo in alimenti concentrati come
carne e formaggio. Il latte di frutta secca e la wheatgrass possono essere
buone fonti di proteine durante il digiuno, ma devono essere assunti con
moderazione. In un processo disintossicante la proteina non è
necessaria. È possibile vivere praticamente senza proteine per lunghi
periodi di tempo. Un desiderio anomalo di alimenti ricchi di proteine
durante il digiuno è il segnale che forse è arrivato il momento di
interrompere.
Aceto di sidro di mele
Questa bevanda è un potente antisettico e antibiotic. Si consiglia di
acquistare solo sidro di mele a crudo e non filtrato, unicamente a base di
mele biologiche. Questa bevanda agirà da potente purificatore e
contribuirà a mantenere l'equilibrio acido-alcalino nell’intestino.
Aggiungere 2 cucchiai in un bicchiere d'acqua ogni mattina a stomaco
vuoto.
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Enzimi digestivi
Per migliorare la rottura della placca che si accumula nelle viscere,
prendere gli enzimi digestivi giornalmente. Io raccomando: Garden of
Life Omega Zyme Caplets. E’ disponibile sul web all'indirizzo:
http://www.vitaminsandsuch.com/
Prendi gli enzimi al mattino con una fettina di zenzero e abbondante
acqua purificata.
Acqua
Non dimenticare mai di bere acqua di qualità. L'acqua è un potente
purificatore che spazza via tutti i tipi di liquidi dalla vescica, reni e
apparato digerente. L'acqua è estremamente nutriente e contiene anche
molti preziosi sali minerali.
E' molto importante bere solo acqua purificata. Ricorda, non acqua di
rubinetto. Tale acqua è inquinata al punto da essere un problema
globale. Evita l'uso di acqua distillata anche perché quest’acqua è morta.
Cerca di evitare l’acqua potabile da sorgente, che è quello che è il nome
dice - acqua di sorgente. Non è pura come la maggior parte dei nostri
fiumi e laghi. Limitati all’acqua filtrata o minerale.
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Mescolare succo di limone all’acqua è una buona idea, perché ha un
effetto lassativo e in grado di stimolare il sistema digestivo. Spremi
mezzo limone in acqua calda. Bevi la tua mistura di agrumi subito dopo
la pulizia mattutina e prima di bere il tuo centrifugato di bentonite e
semi di lino.
DURANTE LA DEPURAZIONE CON I SUCCHI
A cosa fare attenzione durante la purificazione con i succhi
Presta attenzione ad eventuali sintomi di allergia. Se soffri di diabete o
zucchero nel sangue, astieniti da succhi di frutta dolci, come con i cibi
dolci. I sintomi di guarigione possono essere simili ai sintomi
dell'influenza (febbre, dolori muscolari, debolezza, bronchite, asma).
Tieni a mente che questa è semplicemente la reazione del corpo dovuta
alla grande quantità di tossine ora in circolo nel flusso sanguigno prima
di venire espulsa. Ovunque passino tali sostanze tossiche l'organo
attraversato mostrerà sintomi di malattia. Se i veleni cercano di uscire
attraverso i polmoni si svilupperà l'asma, se attraverso la pelle si
sprigionerà acne, eruzioni cutanee e mughetto. Non farti prendere dal
panico. Questi eventi sono di breve durata, e più intensi sono, maggiore
sarà la ricompensa finale.
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Nota importante: Se i sintomi sono veramente estremi (ad esempio
febbre molto alta) potrebbe essere necessario interrompere il digiuno.
Consumando cibo diluirai le tossine nel sistema sanguigno e ti sentirai
meglio.
Come assumere i succhi
Soprattutto quando si tratta di succhi di frutta e verdura è altamente
consigliabile "masticare" il liquido e tenerlo in bocca fino a che
raggiunga la temperatura del corpo. Il succo si impregnerà di saliva,
aiutando il corpo ad assorbire tutti i nutrienti ivi presenti.
Inoltre è bene lasciare le verdure fuori frigo per mezz'ora prima di
ricavarne il succo. Ciò farà sì che gli enzimi funzionino ancora meglio.
Fare esercizio
L'esercizio fisico è sempre consigliabile. Fornisce ossigeno alle cellule
della pelle e, aumentando il flusso di sangue, velocizza il processo di
guarigione della pelle pulendo dall'interno.
Durante il digiuno e la dieta detox è importante fare qualche attività
fisica.
Esercizi aerobici come nuoto, camminate, salti su trampolino e giri in
mountain bike sono i più consigliati perché richiedono uno sforzo da
parte del sistema respiratorio senza troppo stress ed energia,
permettendo ai polmoni di aumentare la loro attività ed espellere le
tossine. Anche il sistema linfatico rimuove gli scarti.
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Lo Yoga è un altro esercizio molto efficace per depurare dalle tossine,
ossigenare il sangue e allentare la tensione accumulata.
Nota: Non intraprendere attività fisiche estreme. Ricordarsi che si sta
svolgendo un programma di dieta rigoroso e possono sopraggiungere
fatica e nausea. Da evitare per esempio corsa, jogging, sollevamento
pesi, ecc.
AIUTARE GLI ORGANI AD ELIMINARE LE TOSSINE
Fegato
Il fegato è un importante purificatore. Durante il digiuno filtra e
neutralizza le tossine provenienti da altre parti del corpo ed espelle le
proprie ma non si occupa degli alimenti appena digeriti. Questo è il
momento di lasciare il fegato a riposo a ripulire se stesso. È possibile
assumere succhi di frutta, come wheat grass, tarassaco, prezzemolo,
limone e pompelmo ed aggiungere succo di limone spremuto ad un
cucchiaio di olio d'oliva con per stimolare la cistifellea a rilasciare bile.
Cascara sagrada e cohosh nero sono ottimi utilizzati come impacchi
freddi su fegato e cistifellea.
Inoltre puoi farti fare un massaggio da un esperto per una delicata
manipolazione del fegato per coadiuvarne la disintossicazione e
stimolarlo ad eliminare le tossine.
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Reni
I reni giocano un ruolo molto importante nel purificare il sangue ed
eliminare i rifiuti fluidi. Bere molta acqua purificata durante il digiuno è
una vera benedizione per i reni. Ci sono erbe varie (ad esempio, radice
di prezzemolo e eupatoria purpurea) che possono aiutare la pulizia dei
reni e aiutano ad eliminare i calcoli.
Anche mirtilli, wheatgrass, cetrioli e asparagi sono efficaci detergenti
renali. Assumere vitamina C può aiutare in caso di infezioni renali.
Colon
La funzione principale del colon è quello di eliminare gli scarti. Quando
si è a digiuno vi è ancora l'accumulo di scorie nelle cavità del colon che
rilasciano una quantità di tossine e acidi quando incominciano ad essere
esplulsi. A meno che questi vengono eliminati, saranno riassorbiti nel
colon, con molti conseguenti sintomi da malattia, quali allergie e mal di
testa.
L’utilizzo di clisteri, semi di lino e frullati di bentonite aiuterà il colon ad
espellere la maggior parte delle tossine.
La wheatgrass e la menta piperita agiscono migliorando la salute del
colon, mentre la cascara sagrada e la mandragora lo coadiuvano
nell'espulsione delle tossine.
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Succhi di mele e carote sono ottimi lassativi. Anche praticare la
respirazione profonda può contribuire a regolare l'eliminazione delle
tossine e aiutare a guarire il colon.
Polmoni
I polmoni assorbono ed eliminano una grande quantità di tossine
respirate con l’aria ad ogni minuto. Le tecniche di respirazione profonda
aiutano i polmoni ad eliminare le sostanze inquinanti in modo molto più
efficace.
Pratiche di respirazione yogiche, quali la respirazione a narici alternate
possono davvero aiutare il processo. Anche bere tisane insieme ad un
leggero esercizio aerobico può essere d’aiuto.
Pelle
La pelle, il più grande organo nel corpo, è il punto in cui le tossine
vengono espulse continuamente. Dovrebbe essere trattata col rispetto
che merita. Durante il digiuno è consigliabile assecondare la pelle -
spazzolarla, pulirla e fare scrub per aiutarla a espellere ed eliminare le
tossine più efficacemente.
Assicurarsi che la pelle respiri durante il digiuno, evitando indumenti
sintetici. Esporsi al sole (senza scottarsi). Fare quotidianamente bagni
con sale di Epsom e bagni turchi per accelerare l'eliminazione delle
tossine. Spalmarsi con vitamina E e aloe vera per prevenire la secchezza.
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Tenere un diario
Un buon consiglio durante il digiuno è quello di osservare pensieri e
sensazioni in tale periodo sgombro da cibo e digestione. Un diario che
esterni i tuoi sentimenti più profondi, mettendoti in grado di seguire i
cambiamenti dei comportamenti, di farti rilevare momenti di debolezza
e distinguere tra fame corporea reale e stimoli mentali di semplice noia
o tentazione.
Sarai in grado di osservare e di educarti attraverso il tuo
comportamento durante il digiuno. Annota sul diario il tuo interesse per
il cibo e la rabbia per non consumare un " pasto vero e proprio." Di
solito quando sei assalito da una rabbia cieca è segno che è ora di
interrompere il digiuno.
Integratori vitaminici e minerali durante il digiuno
Le vitamine e gli integratori sono alimenti solidi e quindi costituiscono
una violazione se presi durante il digiuno. Inoltre, non si ha bisogno di
vitamine durante il digiuno dal momento che i succhi hanno un elevato
valore nutritivo (soprattutto se biologici) e forniscono al corpo quasi
tutto ciò di cui ha bisogno in tale periodo di tempo. Le vitamine possono
anche disturbare il delicato equilibrio chimico nel vostro organismo.
Le uniche vitamine permesse sono quelle in forma idrosolubile, come la
vitamina C.
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PREVENIRE IL RIASSORBIMENTO DELLE TOSSINE NEL
FLUSSO SANGUIGNO
Fibre e digiuno
Assumere fibre durante il digiuno può rallentare il processo di
guarigione del corpo perché stimola il sistema digestivo a lavorare.
Attraverso il solo consumo di succo di frutta senza fibra durante il
digiuno, si permette all’organismo di riposare e intensificare il processo
di guarigione.
Tuttavia senza le fibra, essenziali per spazzare le tossine dal corpo, le
tossine non saranno correttamente espulse attraverso il colon e
potranno essere riassorbite nel sangue. Ecco i metodi per risolvere il
problema.
Clisteri
Non importa quale associazione negativa il clistere potrebbe suscitare
nella tua mente: fare un clistere al giorno durante un digiuno non è solo
obbligatorio ma anche molto rilassante ed una piacevole esperienza,
una volta che ci si abitua.
I clisteri hanno semplicemente lo scopo di lavare il colon con acqua. Non
sono pratiche invadenti. Sono economici e vengono eseguiti in
comodamente a casa propria. I clisteri costituiscono in un certo senso
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l'idea di assumersi responsabilità e di trattare i vostri organi interni con
rispetto. È necessario aiutare il corpo a scaricare le scorie accumulate
che non riesce ad espellere da solo durante il digiuno perché non c'è
quasi più cibo per aiutare il colon ad espellere i resti.
Uno dei motivi per cui si dovrebbe fare una dieta con cibi crudi
vegetariani prima del digiuno è che così si ottengono feci morbide e
ricche di fibre, molto più facili da espellere tramite l’acqua.
Ci sono diversi tipi di clisteri. Consiglio di utilizzare il clistere a sacca
d’acqua.
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La procedura
Sciacquare il clistere e riempirlo con acqua tiepida purificata. Una
miscela di sale e bicarbonato di sodio può essere utilizzata per stimolare
il sistema immunitario. Circa 1 cucchiaino è sufficiente.
Appendere la sacca circa a 3 metri sopra il pavimento. Quest’ altezza
rende la pressione dell'acqua ideale.
Utilizzare un gel lubrificante per lubrificare l’estremità del clistere e
l'ano.
Ci si può mettere su un fianco per stare comodi o semplicemente sedersi
sul water. La posizione ottimale a mio parere, e che è stata dimostrata
essere più efficace, è stare semplicemente sdraiati sul pavimento del
bagno in posizione supina.
Rilassarsi ed inserire completamente nell’ano l’imboccatura del clistere
mantenendovi dentro un flusso di acqua costante. Sentire leggeri crampi
è normale, tuttavia se non ti senti a tuo agio chiudi momentaneamente il
rubinetto, rilassati e riprova.
Ripetere la procedura per diverse volte fino a quando il clistere è vuoto.
Un buon consiglio è quello di massaggiare l'addome durante il processo.
Questo aiuterà il liquido del clistere ad entrare profondamente nel
colon.
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Clisteri speciali
A seconda dello scopo è possibile aggiungere varie miscele all’acqua del
clistere per rendere la procedura più efficace. Si può aggiungere ad
esempio succo di wheatgrass, che può essere molto efficace nel
stimolare il fegato per depurarsi e alcalinizzare il colon. Un’altra
opzione è l’acidophilus per ristabilire i batteri amici o l’aceto per
mantenere il giusto pH nel colon.
Che ci si creda o no, 2 cucchiai di caffè (organico, non decaffeinato) se
assunti solo nel sigma distale del colon possono accelerare
notevolmente la disintossicazione e la pulizia di fegato e cistifellea e
sono particolarmente utili prima di effettuare una pulizia del fegato.
Puoi reperire clisteri a sacca su:
http://www.optimalhealthnetwork.com.
Centrifugati di psillio, semi di lino e bentonite
Psillio e bentonite sono noti come eccellenti purificatori del colon.
Creano una massa liquida durante l’attraversamento del tratto
intestinale, assorbendo e spazzando materiali alimentari dalle aree
intasate al loro passaggio.
I purificatori del colon ti aiuteranno a sbarazzarti di tonnellate di residui
di cibo che si possono essere accumulati all'interno del colon. Queste
polveri dovrebbero essere consumate con molta acqua in modo da
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ammorbidire la massa ed evitare che diventino troppo dure, rendendo
difficile il passaggio attraverso l'intestino.
Anche il frullato di bentonite e semi di lino aiuta il processo di pulizia
del colon. Agisce come un lassativo assorbendo tossine quali pesticidi e
formando un gel nel colon. Anche i semi di lino da soli assorbono acqua.
Come preparare il centrifugato
Centrifugare 1 cucchiaio di bentonite liquida con 1 cucchiaio di semi di
lino macinati / psillio in un bicchiere d'acqua. Bere la mattina
immediatamente appena preparato, prima che diventi un bicchiere
pieno di gel.
Sostituzione dei batteri intestinali
Ormoni, antibiotici, farmaci e altre tossine hanno un effetto devastante
sui batteri intestinali buoni, così essenziali per aiutare la lotta del corpo
contro la candida, per assorbire minerali e vitamine, liberarsi delle
tossine accumulate per via della costipazione e mantenere il giusto pH
nel tratto gastro intestinale.
Durante il digiuno grandi quantità di tossine vengono espulse dalle
ghiandole linfatiche, che interessano anche la sopravvivenza dei batteri
benefici. L'uso di un clistere impoverisce anche i batteri buoni.
Pertanto durante il digiuno è obbligatorio fare uno sforzo per ristabilire
i batteri buoni, amici dell'intestino. La soluzione è molto semplice.
Prendere 2 capsule di acidophilus e bifidus insieme ad 1 cucchiaio di
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yogurt di latte di capra, unirli a una mezza tazza di acqua tiepida.
Aggiungere questa miscela al kit del clistere, e sforzarsi di mantenere la
miscela all'interno del colon per almeno 10 minuti.
Inserendo tale procedura nella routine quotidiana del clistere ci
assicuriamo che i batteri buoni possano prosperare durante il digiuno.
Attenzione agli elettroliti
Come per i batteri buoni è necessario assicurarsi che gli elettroliti siano
bilanciati prima e dopo aver eseguito un clistere o una pulizia del fegato.
L’elettrolita è una soluzione o sostanza che trasporta cariche elettriche.
Sono presenti nel sangue come acidi, basi e sali (quali sodio, calcio,
potassio, cloro, magnesio, e bicarbonato). I sali o elettroliti nei nostri
fluidi corporei permettono al sistema nervoso di funzionare
correttamente.
E’ pertanto imperativo sostituire gli elettroliti dopo un clistere o
un lavaggio del fegato.
Puoi farlo bevendo liquidi come Pedialyte, Gatorade o un bicchiere di
acqua con sali marini.
Scegliere la centrifuga
Nella ricerca di un centrifuga oltre a fattori ovvi come qualità e prezzo,
si deve prendere in considerazione un altro aspetto molto importante.
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La centrifuga deve operare a bassa velocità in modo da non danneggiare
il succo facendo assorbire troppo l'ossigeno o scaldare il succo,
causando riduzione di gran parte dei suoi fragili elementi nutritivi vitali.
La maggior parte delle centrifughe funziona ad alta velocità da 1,00024,000 rpm (giri al minuto). Una velocità a giri bassi garantisce la
conservazione delle sostanze nutritive di qualità senza distruggere il
sapore naturale della frutta o verdura.
La centrifuga deve essere facile da pulire e non limitarsi solo a
spremere. Anche i tipi di frutta o verdura sono elementi importanti da
prendere in considerazione nella scelta della centrifuga.
L’unico modello con tutte le qualità qui elencate e altre ancora con un
buon rapporto qualità-prezzo che ho trovato è l’ Omega 8003/8005.
E’adatto a tutti i tipi di succhi di frutta, verdura, wheatgrass e anche cibi
solidi come chicchi di caffè, pasta e frutta secca. Ha il meccanismo
"reverse" che impedisce l'ostruzione, lavora ad una velocità lenta di 80
rpm, non riscalda i cibi ed è molto facile da pulire.
Per saperne di più sul modello Omega 8003/8005:
http://www.wheatgrasskit.com.
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IRRIGAZIONI DEL COLON
L’irrigazione del colon è una procedura di pulizia dove viene introdotta
acqua attraverso il retto per pulire e eliminare le tossine dal colon. Una
seduta può durare in media da 45 minuti a un'ora. E’ meglio farla sotto
la supervisione di un terapista esperto di colon.
La procedura - Dopo essere stato visitato dall’idroterapista e aver
avuto un check-up completo di controllo, è necessario indossare un
camice e sdraiarsi sul lettino a faccia in su.
Il terapeuta inserisce uno speculum monouso nel tuo ano. Lo speculum
è collegato da un lungo tubo di plastica monouso all'unità idroterapica
del colon. Il terapeuta rilascia lentamente l'acqua calda e filtrata nel
colon, l'acqua provoca la contrazione dei muscoli del colon, nel
fenomeno detto peristalsi. Questo fa sì che le feci siano spinte fuori dal
colon attraverso il tubo e raccolte in un sistema chiuso per lo
smaltimento dei rifiuti.
Ricorda che potrebbe presentarsi qualche disagio o una sensazione
strana all'addome durante l’operazione. Lo specialista massaggia tutta
la regione addominale durante la terapia per facilitare il processo. Il
terapeuta potrebbe commentare il colore delle feci, anche se non verrà
percepito alcun odore grazie al sistema chiuso. Dopo la sessione è
possibile utilizzare la toilette per pulirsi completamente con acqua.
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Effetti collaterali
Effetti indesiderati comuni dell’irrigazione del colon possono includere
nausea e affaticamento che può durare per diverse ore. Ci può essere
inoltre il rischio di perforare la parete addominale. E’ necessaria
particolare attenzione per ridurre la possibilità di complicazioni come
insufficienza cardiaca e squilibrio elettrolitico causa di un eccessivo
assorbimento di acqua.
Perchè NON dovresti provare l’irrigazione del colon?
Chi soffre di specifiche patologie come la colite ulcerosa, malattia
diverticolare, morbo di Crohn, malattie dei vasi sanguigni, emorroidi
gravi, malattie cardiache, insufficienza cardiaca congestizia, cancro
gastrointestinale, ernia addominale, anemia grave, o tumori intestinali
dovrebbe astenersi dall’irrigazione del colon . E’ sconsigliata anche per
chi ha avuto un intervento chirurgico recente al colon, e alle donne in
stato di gravidanza, in quanto potrebbe stimolare le contrazioni uterine.
Per predisporre il colon bere molti liquidi e mangiare solo cibi leggeri.
Dopo un’irrigazione del colon
Dopo il trattamento del colon mangiare cibi molto leggeri. Si consiglia
inoltre di mangiare cibi probiotici per ripristinare i batteri buoni
nell’intestino. Evitare verdure crude per alcuni giorni.
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LA CRISI DELLA SALUTE E COME SOPRAVVIVERGLI
Esiste la possibilità che procedure di pulizia delicate come il
cambiamento della dieta, l'assunzione di integratori a base di erbe o
sedute di pulizia profonda dai parassita, dieta di 3 giorni coi succhi e
disintossicazione del fegato, possano innescare una crisi di guarigione.
Quando e se la crisi si verifica può causare sintomi da disintossicazione
o da moria di parassiti. La crisi di guarigione è parte naturale del
processo di eliminazione dell’acufene e indica la rigenerazione del corpo
e l’esplusione dei prodotti di scarto attraverso tutti i canali di
eliminazione.
Quando batteri o parassiti muoiono durante il processo di pulizia
rilasciano ammoniaca e tossine. Il fegato rilascia tossine accumulate nel
sangue e di conseguenza si fanno sentire sintomi di crisi del percorso di
guarigione.
Più intensa è la pulizia, più velocemente le tossine saranno rilasciati nel
flusso sanguigno e peggio ti sentirai.
I sintomi di disintossicazione più comuni sono: mal di testa, febbre,
brufoli, cisti, acne, diarrea, debolezza, irritabilità, nausea e depressione.
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Bisogna mettere in conto che avviando un miglioramento della dieta e
stile di vita attraverso il processo di disintossicazione è naturale che la
situazione peggiori prima di mostrare miglioramenti.
L'intensità dei sintomi disintossicanti, nonché il processo di guarigione
dipende da diversi fattori: il tipo di pelle, lo stato di salute generale, il
precedente stile di vita, lo stato degli organi di eliminazione, la misura in
cui le tossine vengono immagazzinate nell’organismo, il livello
energetico, eventuali allergie a determinati alimenti e l'efficacia con cui
il corpo reagisce al programma.
Esistono infatti diverse fasi di disintossicazione in cui vengono espulse
le tossine a poco a poco e in diverso grado dal sistema.
Ci sono anche tre stadi di guarigione che bisogna conoscere: in un primo
momento il corpo inizia a pulire e ricostruire gli organi vitali interni.
Questa fase esaurisce l'energia dal corpo e può quindi portare a
debolezza e stanchezza. Il consiglio è dormire e riposare il più possibile
per tutta questa fase. La seconda fase è il catabolismo: il corpo inizia a
rimuovere i materiali di scarto, il cibo non digerito, prodotti chimici
residui di ormoni e li rilascia nel sangue e nel sistema linfatico. Durante
questa fase i propri disturbi potrebbero peggiorare e si possono inoltre
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verificare i sintomi disintossicanti descritti in precedenza. A poco a poco
tali sintomi svaniranno e le condizioni di salute miglioreranno.
La fase finale è l’anabolismo: il corpo inizia a costruire nuovi tessuti e
sostituire quelli vecchi. Questo comporta in genere un aumento
significativo dei livelli di energia.
Le due regole più importanti durante la disintossicazione sono: riposare
il più possibile durante le 3 fasi (questo accelererà il processo di
guarigione) e accettare il processo di disintossicazione come una parte
naturale di guarigione. Esserne felice. Accettarlo e farlo proprio.
Anche se il tempo di recupero varia da persona a persona (dipende da
numerosi fattori individuali) il tempo medio prima che passi la crisi di
guarigione e i sintomi da disintossicazione è di circa 8-16 settimane
ELIMINARE I PARASSITI - PROGRAMMA DI UNA SETTIMANA
Nessun programma di pulizia può dirsi completo se non distrugge i
parassiti che popolano l’ organismo.
I parassiti sono organismi viventi che si nutrono, depongono uova e
secernono tossine nel circolo sanguigno. Vivono del cibo che viene
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fornito loro (in particolare lo zucchero). Crescono sani e grassi e
possono rimanere nel corpo per decenni senza che tu lo sappia.
Si riproducono all'interno del tuo corpo nutrendosi di minerali come il
calcio. Mangiano proteine essenziali e danneggiano polmoni,
articolazioni, sistema nervoso e fegato. Ciò provoca molte malattie gravi
quali allergie, artrite, anemia e disordini digestivi.
Alcuni parassiti possono crescere fino a 15 centimetri di lunghezza,
abitano il tubo digerente e secernono tossine che creano sovraccarico
tossico.
Il modo più efficace e naturale che ho trovato per eliminare i parassiti è
quello di assumere assenzio, chiodi di garofano, noce canaletto e aglio
giornalmente per una settimana. Questo ucciderà la maggior parte dei
parassiti.
Dal momento che secernono ammoniaca, che è una tossina potente, ci si
potrebbe sentire un po' male durante il processo, ma non farti prendere
dal panico: è solo per un breve periodo.
Un ottima tintura di assenzio e noce nera è disponibile su:
http://www.vitacost.com.
Nota: Incomincia con poco, prendi circa 5 - 10 gocce di tintura di noce
nero in acqua. Prendi un paio di capsule di assenzio e poche capsule di
chiodi di garofano. Prendili tutti a stomaco vuoto 2 o 3 volte al giorno.
Aumenta un po' la dose ogni giorno per sei giorni.
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Un’altra buona alternativa per uccidere i parassiti è il consumo di una
grande quantità di aglio crudo. Basta essere attenti. L'aglio può crearti il
vuoto attorno. Anche i semi di zucca sono una buona fonte e contengono
acidi grassi che aiutano a sradicare i parassiti.
Grazie al suo enorme valore nutrizionale l'olio di cocco è inoltre molto
efficace per uccidere i parassiti. Lo puoi aggiungere al menu, anche se
non hai sintomi di parassiti.
Un olio extra vergine di cocco di buona qualità è disponibile su:
http://www.vitaminsandsuch.net.
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DEPURAZIONE DEL FEGATO
Il fegato è un organo molto complesso e importante che può aiutare a
mantenere la salute globale.
Il fegato produce sostanze fisiologiche essenziali per il sistema
immunitario, è anche uno dei maggiori produttori di linfa e aiuta a
rimuovere i detriti cellulari, virus e funghi dal corpo (con l'aiuto dei
globuli bianchi). Quindi una funzione epatica compromessa o un danno
al fegato può abbattere il sistema immunitario e contribuire ai principali
disturbi ormonali.
Migliorare la funzione epatica e rafforzare la depurazione del fegato
comporta lo svolgimento di 5 operazioni:
1. Seguire una dieta ben bilanciata e con pochi grassi a base di
cereal integrali, fagioli, frutta secca, semi e ortaggi non amidacei.
Ciò fornirà al fegato i nutrienti essenziali di cui ha bisogno, tra cui super
alimenti come cipolle e aglio che ne migliorano le funzioni. Evitare cibi
quali carboidrati raffinati, oli idrogenati, grassi saturi e alcool che
compromettono il fegato.
2. Assumere minerali e vitamine dall’alto potere. Integratori e
minerali descritti nella Fase 2, come antiossidanti e vitamine del gruppo
B proteggono il fegato da potenziali danni ed eliminano i materiali
tossici.
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3. Digiuno. Il piano di purficazione coi succhi per 3 giorni descritto
nella Fase 4 apporterà una importante depurazione del fegato,
rimuovendo metalli pesanti e altre componenti tossiche.
4. Prendere integratori specifici per il fegato. A questo scopo
possono essere assunti:
Silimarina
Si tratta di un gruppo di composti flavonoidi che vengono estratti dal
cardo mariano. Questi composti proteggono il fegato da potenzali danni
(grazie a potenti proprietà antiossidanti) e favoriscono la depurazione
del fegato. Viene prevenuta in particolare la deplezione di glutatione
incrementandone il contenuto fino al 35% (maggiore è il contenuto di
glutatione nel fegato, maggiore è la capacità depurativa del fegato).
Il dosaggio giornaliero raccomandato è: 80 mg-200 mg
Disponibile su: http://www.mothernature.com
Colina, betaina e Cisteina (agenti lipotropici)
Questi nutrienti favoriscono il flusso della bile e dei grassi dal fegato,
migliorando il metabolismo e la funzione epatica e potenziando la
depurazione del fegato.
Dosaggio giornaliero raccomandato: 1000 mg di colina e 1000 mg
Cisteina
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Disponibili su: http://www.mothernature.com
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FASE 5:
L’UTILIZZO DELL’IPNOSI PER RIDURRE
GLI ACUFENI
E' un dato di fatto: la maggior parte delle persone può ridurre i propri
acufeni grazie a tecniche di ipnosi correttamente somministrate. E'
stato riportato che ben il 50% al 76% dei pazienti che ha provato a
trattare i propri acufeni con l’ipnosi ha assistito ad una drastica
riduzione del volume e del rumore percepito, così come dell'ansia e
stress legati a tale condizione.
Perchè quindi non fare in modo che sempre più persone si rivolgano a
questo efficace metodo di trattamento? Il fatto è che molta gente non
capisce che cosa è l’ipnosi - e quale sia il suo potenziale. Contrariamente
al mito popolare l’ipnosi non fa dormire rendendoti vulnerabile a
qualsiasi comando. Al contrario accresce il senso di consapevolezza ed
aiuta la concentrazione. Questo stato alfa permette al paziente di far
emergere ricordi migliori e riqualificare il cervello per interrompere il
ciclo di memoria del suono che è in ultima analisi la creazione del
rumore dell’acufene nella testa. Disinnescando la carica emotiva
associata a suoni specifici e guidando la mente inconscia ad allontanarsi
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da tali rumori verso altri stimoli, l'ipnoterapeuta può aiutare il paziente
a "dimenticare" i suoni che lo martellano.
Come avviene la seduta?
La cosa più importante da ricordare nella cura dell’acufene tramite
ipnosi è la scelta di un professionista qualificato con esperienza nel
trattare tale disordine. Dal momento che è necessario rompere i cicli
negativi persistenti nel cervello che riproducono costantemente i suoni
hai bisogno di trovare un terapeuta esperto in tecniche ipnotiche
avanzate. Non tutti lo sono.
Se per caso pensi che una seduta di ipnosi sia simile a uno di quegli
spettacoli eseguiti per il pubblico rimarrai sorpreso. La vera ipnosi non
ha niente a che vedere con quello che probabilmente hai visto in TV o
nei film. Nessuno ti farà chiocciare come una gallina o fare sciocchezze
simili.
In realtà la prima cosa che si impara a fare è rilassarsi - e intendo
rilassarsi veramente e profondamente. Può essere molto difficile per
alcune persone poiché la maggior parte di noi non ha idea di come
rilasciare completamente i muscoli del corpo. Una volta ottenuto questo
stato l’ipnoterapista può utilizzare una di queste tecniche ipnotiche di
base per il trattamento:
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LA TERAPIA DELLA REGRESSIONE
Se non hai idea di ciò che ha innescato l'acufene per la prima volta la
terapia della regressione può essere utile per determinare (e far fronte)
a tale causa scatenante. Guidando il paziente ad uno stato precedente
alla comparsa dei sintomi originale, il terapeuta può scoprire quale sia
la causa di fondo e aiutarlo ad eliminare le sensazioni che potrebbero
essere state sperimentate e che attivano ora i sintomi. Il terapeuta può
anche aiutare la persona a prendere coscienza di queste cause in modo
che l’interessato possa prendere la decisione consapevole di non
permettere l’originarsi di tali suoni sempre più forti nella testa.
LA TERAPIA DELLO STATO DELL’IO (DELLA PARTE)
L’ipnosi si basa sul presupposto che la mente inconscia possa sempre
fare ciò che ritiene giusto per migliorare lo stato del corpo. Per capire
quale “parte” del corpo (io/ego) sia la causa del rumore percepito
l’ipnoterapista può dialogare con quella parte del corpo convincendola
che la generazione del rumore non è necessaria alla tua sopravvivenza.
Spesso si scopre che il rumore di acufene si è generato per portare il
corpo ad "ascoltare" qualcosa d'altro: un cambiamento di vita o lavoro, il
proprio sé interiore, o chi ci circonda. Quando quella parte del corpo si
convince che il cervello possa ascoltarla senza bisogno del rumore
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semplicemente smette di emetterlo. Coloro che hanno sperimentato la
terapia dello stato dell'io spesso ne parlano come di un miracolo, perché
il loro acufene può scomparire del tutto dopo il trattamento.
TERAPIA DELLA SUGGESTIONE
La terapia della suggestione è esattamente questo: convincere il
paziente (e il suo inconscio) che non sta più sentendo i rumori nella sua
testa o che, se li avverte, sono molto deboli e non invadenti.
Anche se l’ipnosi non è una panacea per i casi gravi di acufene, può
essere usato in modo abbastanza efficace per ridurre il volume e la
frequenza percepiti e può aiutare il paziente ad affrontare meglio lo
stress, l'ansia e la depressione associata con il disturbo.
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SESSIONE DI IPNOSI PER RIDURRE GLI ACUFENI
Il tuo cervello ha la capacità di avere un effetto profondo e potente sul
funzionamento del corpo e l’ipnosi è il modo più efficace per ottenere il
controllo sulle attività del corpo.
La seguente sessione ipnotica che ho preparato con l'aiuto di un collega
(che è un professionista ipnoterapeuta) avrà un duplice effetto.
1. Condurrà ad uno stato di profondo rilassamento che può
lavorare direttamente sul vostro livello di stress per
diminuire l’acufene.
2. Offrirà suggestioni ipnotiche per aiutare a moderare e
disattivare i suoni dell’acufene in modo da venir disturbati
meno dai suoni percepiti.
Anche se l’ipnosi non elimina l’acufene può comunque ridurre lo stress e
il volume delle emozioni negative ad esso associate. Un recente studio
sull'efficacia dell’ipnosi nella riduzione dell’acufene ha infatti
dimostrato che il 73% delle persone che ne hanno preso parte sono
riuscite a raggiungere questi risultati.
Note importanti:
1. La seguente sessione di ipnosi è stato concepita per un
approccio a due tra ipnoterapista professionale e cliente
(tu).
2. Se sei in cura presso un medico consultalo prima di provare
questa sessione insieme all’ipnoterapista che hai scelto.
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INZIO DELLA SESSIONE
Chiudi gli occhi
e inizia a rilassarti profondamente al suono delle mie parole
o anche nelle pause tra le parole
riposando dolcemente
PAUSA
Permetti ad ogni inspirazione ed espirazione di riempire gradualmente
il tuo corpo di puro rilassamento
accarezzando delicatamente ogni cellula e fibra e permettendo loro di
scivolare in un pieno rilassamento
capendo quanto questo pensiero può
cominciare a cancellare i pensieri del giorno
permettendo momenti rilassanti per godere di questo rilassamento
diventando consapevole di quanto può essere piacevole
rilassarsi così profondamente
PAUSA
Ti accorgi di un senso di calma profonda
che scorre dolcemente nel corpo
e permette ad ogni muscolo di stirarsi dolcemente
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rilassarsi e riposarsi ancora di più
una piacevole coperta di calore
che circonda il corpo
avvolgendolo dolcemente in un riposo senza tempo
permettendoti un rilassamento ancora più profondo
gioendo di questa esperienza
ad ogni respiro
PAUSA
Permetti al rilassamento di essere ancora più profondo
riempendo ogni parte del corpo di un meraviglioso
riposo
calmante
PAUSA
Bene
vorrei che ti immagini
camminare in un sentiero riposante
e ad ogni passo avanti
permettere che un rilassamento maggiore riempa il tuo corpo
con un maggiore senso di calma
magari essendo consapevole della sensazione
del terreno sotto ai tuoi piedi
forse dell’erba
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permettendo di sentire una sorgente mentre cammini
o forse lo scricchiolio della ghiaia
con la consapevolezza che ogni passo che fai scivola
senza sforzo nel sentiero
continuando il tuo viaggio
notando tutti i profumi nell’aria
forse di bellissimi fiori che ti circondano
o la fragranza dell’erba appena tagliata
ad ogni ispirazione
PAUSA
ed espirazione
permettendo a tali profumi di rilassare il tuo corpo ancora di più
guardandoti ora attorno
forse alberi ai bordi della strada
o campi che circondano il panorama
forse vedi un ruscello a lato del sentiero
e come i suoi flutti scorrono naturalmente
permettendo alla luce del sole di brillare sulla sua superficie
diventando consapevole dei riflessi di luce nel ruscello
prenditi tempo per vedere come
ora riflette
e puoi entrare in un rilassamento e abbandono maggiori
PAUSA
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E vorrei che ti accorgessi
del suono di un treno a vapore in lontananza
che sbuffa sulle rotaie
procede sbuffando
sbuffando
il ritmo naturale del suono
e come nella brezza tiepida
a volte è difficile capire da che direzione proviene il suono
e continui a procedere lungo il cammino
vedendo in lontananza il treno
il fumo che sale nell’aria
mentre il treno si allontana tra i meandri delle colline
rimanendo sul percorso
continuando il suo viaggio
guarda il treno e nota
come il fumo disegna motivi e figure nell’aria
proprio come nuvole nel cielo
datti tempo per guardare quel fumo
o quelle nuvole
permettendo a questi motivi e disegni di formarsi
con un rilassamento sempre più profondo
PAUSA
Ti accorgi che in poco tempo
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i rumori del treno sono svaniti
quando ti sei concentrato sulla tua creatività
PAUSA
E continuando ad andare lungo il sentiero
Sentendo riposo e rilassamento
sempre maggiori ad ogni passo
puoi vedere una porta
un arco
forse gradini che portano alla fine del sentiero
e attraverso quella porta
o sotto quell’arco
c’è un posto speciale
forse dove sei già stato
o forse dove vorresti andare
non importa
e ad ogni passo sei sempre più vicino a questo posto
che ti fa sentire così al sicuro
e in pace
un posto piacevole che ti permette di
rilassarti e riposarti profondamente
e ora in questi pochi passi
che portano il tuo viaggio verso il posto speciale
nota i colori che ti circondano
come le forme possono cambiare allo spostarsi della luce
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ed intesificare quell colore
consapevole dei suoni riposanti attorno a te
forse la tiepida brezza estiva che accarezza le foglie degli alberi
o forse lo scorrere delicato dell’acqua
soffermati a sentire veramente
che cosa in questo posto ti fa sentire così rilassato
e felice
PAUSA
Benissimo
E quando ero più giovane
Sono stato una settimana con alcuni amici che avevano la ferrovia alla
fine del loro giardino
Inizialmente notavo il rumore dei treni
Che sfrecciavano davanti alla casa facendo tremare le finestre
E ogni volta che i treni passavano
c’era rumore
ma
dopo un po’
smisi di accorgermi coscientemente dei treni
Ho imparato a dimenticarmi del suono
il mio subconscio non si preoccupava di prestare attenzione
a quei rumori
perchè non c’era bisogno
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PAUSA
Quando ti concentri così intensamente da
Far scomparire tutte le distrazioni
Qualcuno potrebbe chiamarti
O potrebbe esserci della musica o la TV in sottofondo
Ma tu ‘li tagli fuori’
perchè la tua attenzione
è completamente diretta a qualcos’altro
il tuo cervello può scegliere cosa far svanire
e su cosa concentrarsi
puoi ricordare di dimenticarti alcune cose attorno a te
e dimenticarti di ricordare
Quando vai a dormire la notte i tuoi sensi sono ancora in funzione
potresti essere nel pieno di un sogno
o solo in dormiveglia tra i sogni
e anche in quel momento ci sono suoni che ti circondano
e le tue orecchie li ricevono
solo che tu non li senti
Mentre continui a rilassarti in questo posto speciale
Vorrei che ti concentrassi nel respiro
Ad ogni ispirazione ed espirazione
PAUSA
Permettendo un più profondo rilassamento e benessere
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Per riempire ogni punto del corpo
Con la consapevolezza di un posto speciale nel tuo corpo
una camera speciale
e in quella camera speciale
ci sono i comandi del corpo e della mente
ora prova a capire
dove si trova quella camera speciale nel tuo corpo
PAUSA
Vedi dove sono i comandi in quella camera
capendo dove sono i comandi del
controllo del volume
controllo dei toni
PAUSA
Bene
consapevole ci come hai il controllo di questi comandi
vedi come abbassare il comando del volume
osservando come si regola il comando e abbassando il volume
come se stessi abbassando il volume della radio
spostando il volume gradatamente a zero
PAUSA
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Bene e gira ora il comando dei toni
Ruotando e abbassando quel comando
Noti come il tono cambi
e diminuisca
PAUSA
Benissimo
consapevole di come
ora hai agito su questi comandi
sai che la mente è capace di ottenere altre cose
concentrandosi su molti altri compiti
è in grado di concentrarsi sulla gioia del puro rilassamento
PAUSA
In pochi minuti
puoi permettere a te stesso di tornare nella stanza
sapendo che l’inconscio può essere spento
così naturalmente e facilmente
diventando consapevole della stanza che ti circonda
ricordandoti di tutto quello che hai imparato oggi
consapevole dell’aria che ti circonda
torni indietro al qui e ora
sentendoti rigenerato e rilassato
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FINE DELLA SESSIONE
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COSA FARE DURANTE IL PROGRAMMA
Indipendentemente da come si decida di curare il proprio acufene,
ricordo può richiedere settimane o addirittura mesi trovare sollievo dai
sintomi più gravi. Può essere difficile rimanere in attesa di un
miglioramento, specialmente quando si è ansiosi di provare un nuovo
metodo di trattamento, se e quando non sembra funzionare. Ma prenditi
il tempo per dare ad ogni trattamento il tempo di cui ha bisogno per
funzionare. La pazienza è la chiave per curare qualsiasi malattia e
l’acufene non fa eccezione. Ci sono alcune cose che puoi fare, tuttavia,
per rendere l'attesa più facile da gestire. Diamo uno sguardo ad alcune
cose da provare mentre si attende che il programma funzioni:
Esistono moltisse cose da fare mentre si sta lavorando al programma
per migliorarne i suoi effetti e ti assicuri di ottenere il maggior beneficio
da ogni opzione di trattamento che prova. Qui trovi solo alcuni
suggerimenti per la fase 5 del Programma di trattamento olistico:
Esercizio
Come abbiamo già detto l'esercizio fisico è un ottimo modo per
irrobustire il corpo, rafforzare il sistema immunitario, aumentare la
circolazione e il flusso di sangue alle orecchie e cervello e per mantenere
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basso il livello di stress, tutti fattori importanti per controllare gli
acufeni e sintomi correlati.
Ottimizzazione del sonno
Il corpo non può funzionare correttamente senza sonno sufficiente.
Purtroppo troppi pazienti di acufene lamentano una mancanza di sonno
a causa del rumore che sentono di notte. Fai del tuo meglio per dormire
almeno 8 ore a notte di sonno di qualità, stabilendo una routine per
andare a dormire e segnalare al tuo cervello che deve riposarsi,
maschera il rumore percepito con rumore bianco, cerca inoltre di fare
dei sonnellini diurni, quando l’acufene può essere meno fastidioso o
chiedi al medico di prescriverti qualche aiuto per dormire in caso di
necessità. Inoltre, prenditi tempo durante il giorno per rilassarti o anche
meditare, in modo da mantenere mente e corpo in perfetta armonia.
Smetti di fumare!
Il fumo di sigaretta può essere uno dei fattori che contribuisce
all’acufene - sia per chi fuma sia per chi sta presso i fumatori. Nessuno
sa con certezza perché il fumo di sigaretta sembri peggiorare i sintomi
dell’acufene (e vi è un certo dibattito se non provochi in realtà il
disturbo), ma il fatto è che la stragrande maggioranza delle persone che
riferiscono una sensibilità al fumo di sigaretta segnalano anche una
diminuzione dei sintomi quando ne stanno alla larga.
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Eliminare le tossine dell’ambiente
Siamo tutti bombardati da decine di tossine ogni giorno - e alcune di
esse possono essere la causa principale del tuo acufene! I nostri corpi
sono sotto costante attacco dell’inquinamento atmosferico, prodotti per
la pulizia, spray per il giardino e anche le radiazioni dai nostri telefoni
cellulari e materiali da costruzione. Nessuna meraviglia che il nostro
corpo
vi
reagisca.
Mentre
alcune
possono
essere
eliminate
immediatamente dall’ambiente altre possono essere affrontate in altro
modo, ad esempio prendendo degli integratori. Ecco le principali aree di
preoccupazione relativamente alle tossine nella nostra vita:
• Xenoestrogeni
I xenosestrogeni sono sostanze chimiche artificiali prodotte dall’uomo
che imitano gli estrogeni e che si trovano nel nostro ambiente. Sono
dappertutto: nei terreni, pesticidi, erbicidi, fertilizzanti e fungicidi,
nell’acqua e negli alimenti - animali, pesce e cereali. Evitare i
xenosestrogeni può essere difficile (ma si può limitare il più possibile
l'esposizione). Si dovrebbe iniziare sapendo dove trovarli:
1. Plastica – particelle plastiche vengono rilasciati ogni volta che si
scalda un contenitore di plastica nel microonde
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2. Pesticidi – presenti nelle cellule di grasso di pesce, pollame e altre
fonti alimentari
3. Ormoni della crescita – usati per ingrassare gli animali che vengono
poi consumati come manzo, pollo, tacchino e maiale
4. Colle, pitture e vernici dei nostri mobili
5. Prodotti per la cura personale come sapone, shampoo e profumi
Allora cosa possiamo fare per limitare (o anche eliminare) la nostra
esposizione a questi pericolosi agenti chimici? Prova a seguire questi
consigli:
Evita gli involucri di plastica e non mangiare nulla che è stato conservato
in contenitori di plastica.
Evita la carne, latte e pollame con ormoni acquistando le alternative
organiche e vegetariane nei negozi di alimentazione naturale.
Mangia frutta e verdura biologiche quando possibile e almeno lava frutta
e verdura con aceto e acqua prima di mangiarli.
Bevi acqua di sorgente naturale invece che acqua in bottiglia.
Mangia broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles – perché riducono gli
effetti di queste tossine nel corpo.
Usa vestiti protettivi, un’adeguata ventilazione e maschere sul viso
quando usi i detergenti per la casa e i prodotti da giardino.
Usa prodotti per la cura personale naturali e biologici
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• Acqua. Installa in casa un sistema di purificazione di alta qualità
in casa per rimuovere i prodotti chimici, pesticidi, erbicidi,
insetticidi, piombo, allergeni, giardia e cryptosporidium
dall’acqua che bevi, che utilizzi per la cottura e per la doccia.
Inoltre considera l’idea di installare un filtro sulla doccia per
una protezione ancora maggiore, in quanto l'acqua calda può
generare molte tossine volatili e più facilmente assorbibili.
• Prodotti per la pulizia. Per fortuna oggi è facile trovare
prodotti ecologici che consentono di mantenere la casa pulita e
ordinata senza tossine.
• Prodotti per il giardino. Prodotti spray per il prato possono
rappresentare un pericolo. Dimentica i pesticidi a favore di un
giardino più naturale
• Piombo. Se si vive in una casa costruita dopo il 1960 si può
prendere in considerazione di fare il controllo del piombo. Se si
trova
un
cavo
raccomandazioni
incapsulamento.
di
del
piombo
tester
assicurarsi
per
la
di
seguire
rimozione
le
e/o
Fai quello che puoi per stare alla larga di queste tossine pericolose e
potrai essere sorpreso di non sentire più i rumori nella testa.
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RIDURRE L’IMPATTO DI RUMORI FORTI
Il rumore da solo può contribuire alla gravità del tuo acufene e sarà
quindi necessario evitarlo, quando possibile. Tuttavia ciò è più facile a
dirsi che a farsi, considerando la quantità di rumore da cui siamo
bombardati ogni giorno. Ma ci sono modi per ridurre il rischio e trovare
sollievo. Ecco alcuni suggerimenti:
• Chiedi ai tuoi vicini di casa (e ai tuoi cari) di abbassare il
volume, quando possibile. Certo, non si può pretendere che
tutti nel tuo quartiere rimangano zitti e silenziosi per tutto il
tempo, ma si può chiedere loro gentilmente di non alzare
troppo la musica (o troppo a lungo). E, se necessario, forse
potrebbero avvisare prima in modo che sia possibile
utilizzare tappi per le orecchie o un dispositivo di
mascheramento del rumore per evitare che il rumore causi
dolore.
• Se vivi in una zona ad elevato rumore dove ci sono camion,
fabbriche, ecc, puoi contattare l'Agenzia per l'Ambiente o
altre autorità locali per fare in modo che siano rispettati gli
statuti locali e statali relativi al rumore. Spesso le persone
che vivono in questo tipo di aree commerciali o industriali
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possono trovare un po' di tregua quando si applicano le
ordinanze e il regolamento sul rumore.
• Naturalmente se chiedi aiuto per un vicino rumoroso o un
locale in cui i livelli di rumore sembrano essere sopra il
livello accettabile potrebbe essere necessario parlare con un
avvocato per intraprendere le vie legali allo scopo di ridurre
il rumore. Tuttavia questo può causare altri problemi, per
cui ti consigliamo di fare del tuo meglio per risolvere il
problema in altro modo.
• Indossare indumenti protettivi in testa. Tappi per le
orecchie e anche alcuni dispositivi di mascheramento
possono essere utilizzati efficacemente per la protezione dal
rumore esterno.
• Cambia aria, se necessario. Alcuni affetti da acufene hanno
scoperto che una volta che i sintomi esplodono non possono
più continuare a vivere nella stessa città o quartiere a causa
del rumore eccessivo che sentono. In alcuni casi le persone
trovano sollievo spostandosi da aree urbane trafficate in
ambienti rurali dove c’è molta più tranquillità. Anche se è
una misura drastica il trasferimento a volte può offrire il
sollievo necessario, in particolare in coloro che trovano
difficoltà nella cura.
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TERAPIA DI RICERCA DELL’ASSUEFAZIONE
La terapia di assuefazione può essere una delle migliori risorse
utilizzate per diminuire il rumore dell’acufene, sia in combinazione con
altri metodi di trattamento che da sola. Tuttavia, dal momento che non
ci sono molti terapisti di assuefazione specializzati negli Stati Uniti può
richiedere mesi (o talvolta anche anni)entrare in un programma.
Sebbene la terapia di assuefazione formale sia sempre meglio, ci sono
alcune forme di trattamento che si possono fare a casa da soli, mentre si
è in attesa di partecipare a un programma di trattamento. Non ci sono
praticamente effetti collaterali in questo tipo di trattamento - è
completamente sicuro. Se vuoi provarlo a casa continua a leggere.
Ecco un elenco di base per un’autoterapia di assuefazione:
1. Escludi qualsiasi causa patologica del tuo acufene mediante
speicifici esami medici
2. Una volta determinata l’assenza di causa patologica per
l’acufene è possibile iniziare la auto terapia di assuefazione
con l'acquisto di un generatore di rumore bianco. Anche se
qualsiasi marca o modello è efficace, è meglio trovare un
produttore specializzato nella costruzione di macchine per
il trattamento specifico dell’acufene.
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3. Assicurati di comprendere completamente che l'acufene è
fastidioso, ma non un pericolo per la tua vita. In questo
modo sarà più facile ignorare i suoni che senti.
4. Non è possibile avere risultati istantanei - questo tipo di
terapia richiede tempo in quanto deve rieducare il cervello
e cancellare tutti i loop di memoria esistenti legati al suono.
La pazienza è la chiave del successo.
5. Inizia il trattamento utilizzando una maschera di rumore da
sveglio. Assicurati di mantenere il livello di volume molto
basso in un primo momento (forse anche in modo che a
malapena possa essere ascoltato).
6. Una volta alla settimana alza appena un po' il volume e
fermati una volta che arrivi al punto in cui non senti più
silenzio ma neanche un volume eccessivamente forte.
Attenzione: se il rumore della maschera sembra aumentare
il sintomi dell'acufene riduci immediatamente il volume
dell’apparecchio!
7. Non aumentare il volume dell’apparecchio oltre il volume
del rumore dell’acufene stesso.
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CONSIGLI UTILI PER AFFRONTARE GLI ACUFENI AL MATTINO
Boati mattutini sono comuni in molte persone affette da acufene,
perché in molte di loro i sintomi aumentano nelle prime ore del
mattino. Alcuni semplici modi per alleviare questo rumore la mattina
sono:
• dormire con la testa sopraelevata utilizzando la testiera del letto o
più cuscini ferma la congestione del sangue nel condotto uditivo
che è uno dei motivi per cui i sintomi peggiorano.
• bere qualcosa di zuccherino come succo di frutta, tè con un
cucchiaino di zucchero o anche un semplice bicchiere d'acqua
zuccherata. Aumentando il livello di zucchero nel sangue quando
ci si sveglia è possibile scongiurare un aumento del rumore
nell'orecchio la mattina. Tuttavia solo coloro che non sono affetti
da problemi di glucosio dovrebbe provare questo metodo.
IN CHE MODO LO STRESS AGGRAVIA GLI ACUFENI
Il corpo affronta le sollecitazioni esterne in modo molto diverso. Anche
se una persona può non essere disturbata quando qualcuno suona il
clacson, per un altro potrebbe essere estremamente stressante e farà
tutto il possibile per soddisfare l'impazienza della persona in modo che
smetta di suonare. Lo stress è una conseguenza diretta del modo in cui il
corpo risponde ad una vasta gamma di esigenze quotidiane.
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In che modo dunque stress influisce il tuo acufene? Può indebolire il
sistema immunitario e renderti più sensibile ad infezioni e malattie,
cosa che causa o peggiora i sintomi dell'acufene. Può anche intensificare
i suoni che senti. Lo stress è direttamente correlato al modo in cui
l’acufene sembra peggiorare da un giorno all'altro o addirittura di ora in
ora (o può addirittura provocarlo). E 'quindi importante imparare a
controllarlo.
RIDURRE LO STRESS
Uno dei modi migliori per combattere l’acufene è quello di ridurre lo
stress il più possibile nella vita quotidiana. Ovviamente questo significa
cose diverse per persone diverse ma, in generale, è possibile provare i
seguenti questi approcci:
Identificare le cause di stress nella propria vita
Ricorda: ciò che stressa te potrebbe non essere stressante per un'altra
persona. E’ il momento di capire che cosa aumenta il tuo livello
personale di ansia. Per esempio, se hai una tabella di marcia troppo
impegnativa fai del tuo meglio per eliminare le attività non essenziali, in
modo da avere più tempo per rilassarti. Invece, se stare con le mani in
mano ti rende nervoso, trova qualcosa per occupare il tuo tempo.
Osserva che cosa ti crea disagio nella vita per determinare quali fattori
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di stress possono essere eliminati e quali fattori di stress hanno
semplicemente bisogno di più attenzione.
Vi sono molti segnali di stress. Eccone alcuni tra i più comuni da cui
guardarsi:
• disturbi del sonno
• irritabilità
• schiena, spalla e dolore al collo
• mal di stomaco, indigestione ed emorroidi
• problemi intestinali
• tensione muscolare
• cambiamenti di peso
• stanchezza e affaticamento
• dolore al torace
• pressione alta
• problemi della pelle
• depressione immunitaria
• nervosismo, ansia
• irritabilità e frustrazione
• perdita di controllo
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• reazioni eccessive
• eritemi
• sbalzi d’umore
• problemi di memoria
• difficoltà di concentrazione
Per ridurre un po' lo stress nella tua vita, è bene seguire questi 10
semplici consigli:
1. Alzarsi presto ogni mattina, in modo da avere più tempo per
prepararsi senza fretta.
2. Assicurarsi di prendersi ogni mattina il tempo per sedersi a fare
colazione. E' un ottimo modo per concentrarsi sulla giornata e
alimentare il corpo in modo rilassato.
3. Farsi una lista delle cose che si desidera realizzare su base
giornaliera, settimanale o addirittura mensile. Serve a concentrarsi su
tutto ciò che è stato lasciato incompiuto, aiuterà a vedere cosa vi aspetta
e anche ciò che siete riusciti a realizzare finora.
4. Prendersi tempo per sentire il profumo delle rose (o qualunque cosa
ci rilassi e renda felici). Fare qualcosa di divertente tutti i giorni, anche
una cosa semplice come sedersi in macchina all’ora di pranzo e
ascoltare i propri CD preferiti o ridere con un amico davanti a una tazza
di cioccolata calda.
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5. Evitare per quanto possibile le persone negative. Nulla può stressare
di più che stare con persone che non riescono a trovare nulla per essere
felici.
6. Prendersi tempo per spazzolarsi i capelli. Per molti è estremamente
rilassante - in più fa sentire bene!
7. Mantenere realistico il proprio programma. Certo, può essere più
facile a dirsi che a farsi, ma bisogna prendersi tempo ogni giorno per
capire la differenza tra ciò che "dovrebbe" essere fatto e ciò di cui c’è
veramente bisogno.
8. Organizzarsi. Nulla provoca più stress nella giornata di non riuscire a
trovare il conto da pagare, la lettera da far firmare al vostro capo o il
numero di telefono che bisogna chiamare.
9. Portare avanti un hobby - è divertente!
10. Prendersi un attimo di respiro. Quando sei stanco riposa, quando hai
fame mangia, quando hai bisogno di scappare, fallo!
CONTROLLARE LA RABBIA
La rabbia può essere un grande induttore di stress. Una delle più forti
emozioni umane, la rabbia può essere esacerbata dallo stress, facendo
perdere la calma più rapidamente e ingigantendo un evento altrimenti
insignificante. Imparando a controllare meglio la rabbia (e la calma),
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sarai in grado di abbassare i livelli di stress e rendere il corpo
abbastanza forte per combattere contro gli acufeni. Ecco alcune semplici
misure da intraprendere la prossima volta che si è sul punto di perdere
la calma:
• Riconoscere e ammettere di essere arrabbiati. Parlare quindi
tranquillamente di ciò che ti provoca rabbia.
• Camminare o andare fuori.
• Trovare un modo innocuo per scaricare la rabbia - andare in un'altra
stanza e urlare, andare a fare una passeggiata, o ancora dare pugni al
cuscino.
• Distrarsi con un'altra attività
• Scrivere i propri sentimenti.
DORMIRE A SUFFICIENZA
Cervello e corpo hanno bisogno di tempo per riposare e rigenerarsi.
Quando si dorme si dà il tempo al cervello di andare oltre tutto ciò che
ha vissuto durante il giorno per eliminare le cose inutili e gli organi del
corpo hanno il tempo per guarire se stessi e prepararsi al giorno
successivo. Quando non si dorme a sufficienza il corpo è privato della
possibilità di rigenerarsi.
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Come si può dunque dormire a sufficienza quando si è svegliati nel
mezzo della notte a causa del rumore nelle orecchie e testa? Alcuni
esperti suggeriscono di trovare modi per rilassarsi prima di andare a
letto come un bagno caldo, evitando attività faticose prima di coricarsi,
mantenere un orario regolare per andare a dormire segnalando al corpo
che bisogna coricarsi, pianificare le attività del giorno successivo
precedentemente, in modo da non doverci pensare al momento di
dormire, evitare tutte le attività stancanti ed eliminando caffeina,
nicotina, stimolanti e zuccheri almeno 2 ore prima di coricarsi.
ASSUMERE UN RUOLO ATTIVO NEL SCONFIGGERE L’ACUFENE
Come si è appreso esistono molti modi per affrontare i sintomi
dell’acufene. Qualunque sia la forma di trattamento che si sceglie per
liberarsi definitivamente dagli acufeni, la cosa più importante da
ricordare è di assumere un ruolo attivo nella lotta contro i fattori di
stress che possono scatenare i sintomi. Questo richiederà un approccio
globale per la riabilitazione che include la ricerca della giusta
combinazione di farmaci, trattamenti e modifiche dello stile di vita. Tra
queste ricordiamo:
• Esercizio regolare
• Avere una dieta ben bilanciata ricca di importanti
vitamine e sali minerali
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23BCosa fare durante il programma
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• Eliminare tutte le tossine ambientali che possono
aggraverare i sintomi compresi gli additivi alimentari
e le sigarette
• Ridurre l'impatto di rumori dannosi prendendo le
precauzioni necessarie
• Trovare i rimedi a base di erbe che funzionano
• Avviare un trattamento combinato di terapia di
assuefazione e ipnosi
• Collaborare con il proprio medico per trovare farmaci
tradizionali che funzionano per alleviare i sintomi
• Combattere lo stress nella vita quotidiana che
potrebbe aggravare l’acufene
• Prendere il tempo sufficiente per consentire al piano
di trattamento di funzionare
• Trovare la cura giusta per l’acufene non accadrà in
una notte - ma con pazienza e perseveranza, accadrà.
La risposta per te c’è. Devi solo trovarla!
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24BAppendice I:
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APPENDICE I:
TRATTAMENTI DI MEDICINA
ALTERNATIVA PER GLI ACUFENI
Come hai già imparato esistono diversi tipi di trattamenti disponibili per
aiutarti ad affrontare meglio il tuo acufene. Ecco una panoramica di
alcune delle alternative di trattamento più comuni che hanno aiutato
maggiormente i pazienti:
OMEOPATIA
L’omeopatia è probabilmente la più riconosciuta tra tutte le medicine
alternative oggi utilizzate. Ideata nel 1700 da Samuel Hahnemann, la
medicina omeopatica si basa su due principi fondamentali:
1. il simile cura il simile - questo significa che la cura di un problema
solitamente risiede all'interno del problema stesso
2. meno è di più - questo richiede solo necessarie dosi minime di
intervento in tutti i farmaci
Gli omeopati ritengono che i sintomi sono semplicemente segni con i
quali il corpo sta cercando di scongiurare una malattia. Ecco perché
questi specialisti si concentrano più sulla scoperta e cura dell’origine del
problema che del sintomo. E' loro convinzione che il corpo umano abbia
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25BTrattamenti di medicina alternativa per gli acufeni
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tutto il necessario per curarsi dalla maggior parte delle malattie se è in
buona forma. Pertanto è compito dell'omeopata rafforzare la capacità
del paziente di guarire, favorendo e stimolando i suoi propri
meccanismi naturali di guarigione.
Solitamente vengono somministrate al paziente dosi estremamente
diluite di farmaci specifici per ottenere il processo di guarigione. Mentre
la medicina tradizionale utilizza i farmaci per alleviare i sintomi, gli
omeopati utilizzano dosi più piccole per attivare i principi di guarigione
del corpo. La maggior parte delle dosi sono così piccole che il paziente
non ha nemmeno bisogno di una prescrizione per farlo. Si può
acquistare il farmaco dallo scaffale in un normale negozio di medicina
alternativa o ottenerlo dall’omeopata. Tuttavia questo non significa che
il paziente debba prescriversi il suo proprio trattamento. Un corretto
trattamento omeopatico deve essere somministrato da un medico con
esperienza (per non provocare altri disturbi).
Le cause del tuo acufene possono essere molto diverse da quelle di un
altro e quindi devono essere trattate in modo diverso. Questa è la
ragione principale per cui un corretto trattamento e diagnosi deve
essere prescritto da un professionista che ha esperienza nel trattare i
molti aspetti degli acufeni. L'altra ragione per cui è importante la non
automedicazione è il fatto che tutti i farmaci (omeopatici o meno)
devono essere attentamente monitorati con rispetto alle proprie
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condizioni di salute generali.
Detto questo alcuni dei rimedi omeopatici più comuni usati per trattare
le varie cause dell’acufene includono:
• Lycopodium -- una muschio verde che riduce i ronzii
o l’eco in alcuni pazienti unito a perdita di udito.
• Cabro Vegatabilis – ottenuto dal carbone vegetale è
utile nel trattamento di sintomi che si verificano in
concomitanza con l’acufene, come congestione e
disturbi di stomaco (anche se non è stato segnalato
per curare il rumore effettivo associato all’acufene
nell’orecchio).
• Coffee Cruda – derivato da caffè non torrefatto e ad
alto contenuto di caffeina, il caffè crudo calma i nervi e
riduce in parte l'ansia associata che sente chi è affetto
da acufene.
• Grafite – altrimenti noto come piombo nero è stato
usato con successo per il trattamento di acufene nei
pazienti che presentano un certo grado di sordità in
una o entrambe le orecchie.
• Natrum Salicylic– Generalmente usato per i pazienti
che soffrono di un ronzio costante nelle orecchie è
utilizzato anche per alleviare i sintomi similinfluenzali che lo accompagnano.
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• Chininum Sulphuricam – utilzzato nella cura
generale dell’acufene
• Salicylicum Acidum – un trattamento molto
promettente per coloro che soffrono di acufene dopo
l'assunzione di aspirina. È anche usato per curare
pazienti che sentono suoni particolarmente forti.
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AGOPUNTURA
Quando si pensa all’agopuntura è facile immaginare persone con aghi
applicati in tutto il corpo. Anche se questa immagine in un certo senso
corrisponde a realtà l’agopuntura tradizionale implica molto di più di
forare il paziente con un mazzo di aghi.
Praticata per migliaia di anni l’agopuntura perfora punti precisi sulla
pelle per provocare uno scambio di elettroni all'interno del meridiano
del corpo. Si ritiene che questo possa causare un effetto positivo
duraturo su ciascuno degli organi se usato correttamente - compreso
l'udito!
La medicina occidentale attribuisce i suoi effetti al rilascio di sostanze
chimiche che vengono stimolate dal sistema nervoso durante
l’operazione. Indipendentemente dal motivo per cui si pensa che
funzioni resta il fatto che medici sia occidentali che orientali credono
nell’agopuntura e la usano regolarmente per aiutare i loro pazienti in
una varietà di modi.
Come funziona l’agopuntura? Esistono diverse teorie:
1. Gli aghi dell’agopuntura stimolano la produzione di endorfine, che
aiutano a rilassarsi e aiutano i pazienti nella loro risposta di lotta
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o fuga associata a stress e paura. Questo riequilibra le energie del
corpo e fa funzionare gli organi alla loro massima capacità.
2. La pressione esercitata dall'ago dell’agopuntura effettivamente
crea una micro corrente elettrica nel corpo, che rilascia
prostaglandine nel flusso sanguigno e invia messaggi
all'ipotalamo, regolatore degli ormoni del corpo.
E 'importante ricordare quando si parla di agopuntura che sollecitare
punti diversi porta a effetti diversi. Il terapeuta deve essere ben
qualificato per trattare i problemi specifici del tuo acufene.
In che modo la digitopressione può aiutare
A seconda di dove si applichi la digitopressione (e l’agopuntura) si può
effettivamente sollecitare il sistema nervoso simpatico e modificare le
cellule. In base alle cause del tuo acufene, questo può bastare per
alleviare ogni sintomo oppure può essere utilizzato per contribuire a
migliorare l'efficacia di altri metodi di intervento medico.
Il corpo è attraversato da un sistema di feedback e reazioni: un nervo se
sollecitato segnalerà al cervello di cambiare qualcosa da qualche altra
parte nel corpo come gli ormoni. Come una reazione a catena, premendo
su alcuni punti o meridiani si può stimolare una reazione di causa e
effetto in ogni organo e sistema nel corpo. Il sangue può essere
stimolato per inviare messaggi ad aree specifiche.
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Sebbene l'utilizzo degli aghi dell’agopuntura offra un grande aiuto
a molte persone c’è chi teme di essere forato con gli aghi e opta
per un trattamento di digitopressione meno invasivo. Ciò è
perfettamente accettabile perché digitopressione utilizza le stesse
tecniche di base, solo senza gli aghi.
L'altro vantaggio elegante di usare la digitopressione è che spesso
è possibile stimolare la pressione sul proprio corpo, una volta
acquisita la tecnica corretta e capire quali punti devono essere
stimolati in base alle esigenze individuali e trattamento.
YOGA
E' stato dimostrato che lo yoga è molto efficace nel ridurre i livelli di
stress e abbassare la quantità di rumore dell’acufene. Anche se esistono
molte forme di questa antica disciplina la maggior parte delle persone
esegue uno di questi due tipi principali di yoga:
1. L'esercizio fisico che facilita la flessibilità e la forza di
allungamento dei muscoli degli arti, collo e schiena. E' anche
utile per aumentare la circolazione, cosa che riduce
notevolmente i sintomi degli acufeni.
2. Il controllo mentale e rilassamento attraverso la
meditazione per rilassarsi e raggiungere uno stato di pace e
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armonia interiore. Ciò è particolarmente utile per coloro che
sono affetti da acufene e mostrano alti livelli di ansia e di
stress a causa della loro condizione.
Ecco alcuni semplici esercizi di yoga da provare da soli. Sono pensati per
aumentare la circolazione nell’area della testa per trovare sollievo dai
sintomi dell’acufene:
• trova una posizione comoda
• Inclina il mento verso il petto. Ora, gira la testa a destra più che puoi.
Se senti disagio in qualsiasi momento, fermati! Mantieni la posizione per
5 secondi. Successivamente gira la testa nella direzione opposta per
quanto è possibile e mantieni questa posizione per 5 secondi.
• Inclina la testa in avanti. Porta il mento verso il petto. Mantieni la
posizione per 5 secondi.
• Inclinare la testa all'indietro, mantenendo il mento rientrato e tienilo
premuto per 5 secondi.
• Ripeti questa serie per diverse volte.
OSTEOPATIA
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25BTrattamenti di medicina alternativa per gli acufeni
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Sempre più popolare ai giorni nostri tra le pratiche mediche
tradizionali, l’osteopatia si basa su tecniche di manipolazione che
vengono applicate a collo e schiena. Alcuni pazienti hanno sperimentato
sollievo utilizzando questo metodo di trattamento, mentre altri hanno
riportato un aumento dei sintomi se la manipolazione è stata effettuata
da un professionista non particolarmente esperto nel trattamento
dell’acufene.
HEALING E TERAPIE SIMILI
Visto che così tanti medici riconoscono ora il legame tra condizioni di
salute e benessere emotivo del paziente nella cura e diagnosi (in
particolare con riferimento agli acufeni), molti vanno oltre alla medicina
tradizionale per aiutare i loro pazienti. Ciò include l'uso di alcune
recenti terapie alternative . Qui ce ne sono solo alcune che possono
essere prese in considerazione:
Healing
Il potere della suggestione è forte. Per quanti hanno un legame
spirituale, la fede curativa o l'imposizione delle mani può offrire l'aiuto
e conforto che cercano. Anche se ci sono poche prove scientifiche a
sostegno di una cura spirituale o energetica come cura per l’acufene
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alcuni pazienti hanno riscontrato miglioramento dopo aver visitato un
"guaritore spirituale".
Pranoterapia
A differenza di guaritori che usano forze soprannaturali per far guarire i
pazienti, la pranoterapia non è eseguita da medici. Essi cercano di
trasferire l'energia dal proprio corpo al paziente dando loro l'energia
per guarire.
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26BAppendice 2:
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APPENDICE 2:
FARMACI PER GLI ACUFENI
Come abbiamo già detto vi è un certo numero di farmaci convenzionali
che possono essere usati per curare l’acufene. Anche se non
costituiscono una cura di per sé, possono essere comunque utili nel
controllo (o addirittura eliminazione) dei sintomi fino a quando si trovi
una vera cura. La maggior parte di essi comporta tuttavia effetti
collaterali e quindi l'uso a lungo termine deve essere evitato. Ad ogni
modo alcuni pazienti si possono trovare più a loro agio con i tradizionali
trattamenti farmaceutici rispetto a quelli descritti in questo libro.
Come discusso in precedenza, i farmaci utilizzati per il trattamento dei
sintomi dell'acufene rientrano in tre categorie principali:
ANSIOLITICI
I farmaci più comunemente utilizzati per il trattamento di acufene sono
ansiolitici chiamati benzodiazepine. Funzionano sopprimendo qualsiasi
iper-sensibilità vissuta dal sistema nervoso centrale e dal cervello. Le
benzodiazepine più comunemente prescritte includono:
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Xanax (generico: alprazolam) – sebbene il Xanax raramente "curi"
l’acufene completamente riesce a ridurre il volume del 40% in più del
75% dei pazienti. Comporta però effetti collaterali. Più del 20% di
coloro che lo usano lamentano visione offuscata, cambiamento nel
desiderio sessuale, costipazione, sonnolenza, secchezza delle fauci,
stanchezza e mal di testa da moderata a grave. Questo può essere
difficile da gestire per alcuni. La maggior parte dei medici prescrivono
dosi molto basse e ciò sembra contribuire a limitare gli effetti collaterali.
Serax & Klonopin – funzionano molto meglio con i pazienti di acufene.
Questi due farmaci sembrano alleviare i sintomi nel 52% al 70% di
coloro che li assumono.
Altri – naturalmente ci sono altri ansiolitici che possono essere utilizzati
per alleviare i sintomi dell'acufene tra cui: Ativan, Traxene e Valium.
ANTIDEPRESSIVI
In alcuni pazienti gli antidepressivi possono ridurre i suoni dell’acufene
ma spesso ci vuole un periodo di prova ed errori prima di trovare il
giusto ed efficace dosaggio del farmaco. Due degli antidepressivi più
comunemente usati per trattare l’acufene sono i triciclici e i SSRI.
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I triciclici agiscono bloccando i neuroni rendendo disponibili più
neurotrasmettitori nelle sinapsi. I due triciclici più comuni utilizzati per
il trattamento dell’acufene includono Pamelor (generico: nortriptilina) e
Elavil (amitriptilina). Mentre il Pamelor si è mostrato molto
promettente per la maggior parte dei pazienti che lo assumono, l’Elavil è
stato segnalato essere causa di acufene in alcuni, anche se per altri
funziona bene per ridurre i sintomi.
I SSRI, conosciuti anche come inibitori selettivi della ricaptazione della
serotonina, includono Paxil, Zoloft, Prozac e Luvox. Agiscono
mantenendo stabili i livelli di serotonina nel cervello. Gli effetti
collaterali di questi farmaci includono nervosismo, problemi di stomaco
e mal di testa.
ANTI-EPILETTICI
Riducendo la stimolazione eccessiva nel cervello gli anti-epilettici, come
Tegretol e Klonopin, hanno fornito sollievo a ben l’80% di tutti i pazienti
affetti dai sintomi dell'acufene.
Chi ha tratto più beneficio da questo tipo di trattamento medico sono i
pazienti con acufene invalidante centrale (non in una parte o nell'altra),
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e quelli per i quali la terapia di assuefazione non ha funzionato.
Naturalmente gli effetti collaterali di questi farmaci possono essere
gravi in alcuni, pertanto si dovrebbe discutere con il medico che cosa
aspettarsi prima di iniziare questo tipo di trattamento.
NOTA SPECIALE:
Quando si inizia una cura farmaceutica è importante sapere che il
sollievo non è istantaneo. Può richiedere settimane (o addirittura mesi)
iniziare a vedere i risultati di questi farmaci e gli effetti collaterali
possono durare fino a 4-8 settimane. Tuttavia per alcune persone le
medicine sono una buona opzione per trovare sollievo.
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28BAppendice 3:
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APPENDICE 3:
ASSOCIAZIONI SUGLI ACUFENI
Se di recente ti è stato diagnosticato un acufene o ne hai sofferto per
anni capisci come possa essere difficile vivere con un ronzio, fischio o
sibilo costante nelle orecchie. Se si trova la causa la cura per questa
malattia esiste, ma spesso i sintomi, anche se ridotti o gestiti,
continuano a permanere e creare frustrazione.
Esistono organizzazioni dedicate a chi è affetto di ogni tipo di problemi
di udito e alcune in particolare si occupano di acufene. Eccone solo
alcune:
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29BAssociazioni sugli acufeni
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L’ AMERICAN TINNITUS ASSOCIATION
www.ata.org
PO Box 5
Portland, OR 97207-005
800-634-8978
L 'American Tinnitus Association è stata fondata nel 1971 per
raccogliere fondi per la ricerca sulla cura dell'acufene. Oggi
l'organizzazione funge da punto di incontro per pazienti e medici ed è
anche una risorsa per le persone che sono alla ricerca di informazioni e
assistenza sulla malattia. La loro mission è: L 'American Tinnitus
Association esiste per curare l'acufene attraverso lo sviluppo di una
ricerca avanzata sull’acufene.
TINNITUS ASSOCIATION OF CANADA
23 Ellis Park Road
Toronto, ON Canada M6S 2V4
416-762-1490
www.kadis.com/ta/tinnitus.htm
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29BAssociazioni sugli acufeni
330
BRITISH TINNITUS ASSOCIATION
4th floor, White Building
Fitzalon Square
Sheffield, S1 24Z, UK
+44 (0) 11429 6600
www.tinnitus.org.uk
THE NATIONAL ASSOCIATION FOR HEARING E SPEECH
(NAHSA)
10801 Rockville Place
Rockville, MD
HOPE FOR HEARING FOUNDATION
6535 Wilshire Blvd. Suite 255
Los Angeles ca 90048
323-651-2631
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29BAssociazioni sugli acufeni
331
www.hope4hearing.org
H.E.A.R. (HEARING EDUCATION & AWARENESS FOR
ROCKERS)
Box 460847
San Francisco ca 94146
415-409-3277
www.hearnet.com
Si tratta di un’associazione no-profit fondata da medici e musicisti che si
occupano di perdita dell'udito nell’ambito musicale. Forniscono esami
uditivi, prevenzione, informazione, ricerca e attrezzature protettive.
THE NATIONAL INSTITUTE OF DEAFNESS E OTHER
COMMUNICATION DISORDERS
National Institutes of Health
31 Center Drive MSC 320
Bethesda MD 20892
301-496-7243
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29BAssociazioni sugli acufeni
332
www.nidcd.nih.gov
VESTIBULAR DISORDERS ASSOCIATION
Box 4467
Portland OR 97208
503-229-7705
www.vestibulor.org
AMERICAN SPEECH LANGUAGE HEARING ASSOCIATION
200 Research Boulevard
Rockville, MD 20850-3289
301-296-5700
Membri: 800-498-2071
Non-Membri: 800-638-8255
E-mail: [email protected]
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29BAssociazioni sugli acufeni
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AMERICAN ACADEMY OF AUDIOLOGY
11730 Plaza America Drive, Suite 300
Reston, VA 20190
Phone: 800-AAA-2336
www.audiology.org
LINK E ALTRE RISORSE
Esistono molte altre risorse che offrono un gran numero di informazioni
sull'acufene e sui trattamenti alternativi. Ecco un elenco di link
aggiuntivi che possono essere utili alla tua ricerca:
Supporto gratuito governativo
National Institutes for Health: www.nih.gov
Le tue domande sulla salute ricevono risposta al: 1-800-336-4797
Supporto su Agopuntura
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29BAssociazioni sugli acufeni
334
International College of Agopuntura: www.lcaet.com
American Association of Agopuntura: www.aaaomonline.org
Supporto su Medicina Alternativa
National Association for Alternative Medicine: www.naaam.org
Healthworld Online: www.healthy.net
The Journal of Alternative e Complementing Medicine:
www.liebertpub.com
National Association for Holistic Aromatherapy: www.naha.org
National Center for Complementary e Alternative Medicine:
www.nccam.nih.gov
Supporto sul Biofeedback
Association for Applied Psychophysiology & Biofeedback
www.aapb.org
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29BAssociazioni sugli acufeni
335
Supporto su Fitoterapia
American Botanical Council: www.herbalgram.org
American Herbal Products Association: www.ahpa.org
Medical Herbalism: www.medherb.com
Supporto su Omeopatia
National Center for Omeopatia: www.homeopathic.org
Homeopathic Associations: www.abcOmeopatia.com/l
The American Association of Homeopathic Pharmacists:
www.homeopathicpharmacy.org
Supporto su Ipnosi
Academy of Scientific Ipnosi: www.health.gov/
The National Society of Hypnotherapists: www.wel.net
The Medical Academy of Medical Hypno-analysts: www.aamh.com
Gruppi di auto aiuto
American Self-Help Clearing House: www.mentalhelp.net/selfhelp
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