GAMMA ICD OVATIO, I PROGETTI DI RICERCA CLINICA Il Gruppo Sorin è impegnato da decenni nella messa a punto di prodotti innovativi destinati al trattamento delle malattie cardiovascolari. L’obiettivo è realizzare linee tecnologiche realmente innovative nelle terapie di “controllo del ritmo cardiaco”, nella gestione emodinamica del paziente, nello sviluppo di nuove soluzioni che aiutino il cardiologo a fare diagnosi sempre più approfondite, a prevenire e trattare in modo ottimale le patologie cardiache. Per raggiungere questi obiettivi, per generare nuovi standard terapeutici che migliorino la qualità di vita di ogni paziente, Sorin Group ha promosso, con la collaborazione della classe medica, studi clinici che si focalizzano su alcuni quesiti irrisolti riguardanti l’utilizzo terapeutico dei defibrillatori impiantabili. LO STUDIO OPTION: I BENEFICI CLINICI DELL’ICD BICAMERALE Limitazione delle terapie inappropriate Il corretto riconoscimento di un’aritmia ventricolare potenzialmente maligna è un cardine della tecnologia dei defibrillatori impiantabili (ICD). Utilizzando gli ICD monocamerali (un solo elettrocatetere nella camera ventricolare), il 35% dei pazienti rischia di ricevere terapie inappropriate, rilasciate cioè su aritmie rapide (fibrillazione atriale, tachicardia sinusale, e tachicardie di origine atriale genericamente parlando) che non richiedono però l’intervento dell’ICD. Con l’impianto del primo ICD bicamerale nel 1995, ELA Medical – Sorin Group ha reso disponibile alla comunità scientifica una tecnologia con opzioni avanzate per una migliore discriminazione fra i vari tipi di tachiaritmie e dunque un più preciso e più corretto intervento da parte dell’ICD. L’ICD bicamerale sfrutta infatti tutta la potenzialità diagnostica aggiunta dalla presenza dell’elettrocatetere posizionato nella camera cardiaca atriale destra, riducendo drasticamente la percentuale di terapie inappropriate. L’algoritmo di discriminazione PARAD / PARAD+, implementato nelle gamme degli ICD bicamerali ELA Medical - SORIN Group, è in grado di raggiungere valori di specificità estremamente elevati (% di tachiaritmie di origine non ventricolare, che sono correttamente non trattate dall’ICD) mantenendo una sensibilità (% di tachiaritmie ventricolari regolarmente trattate dall’ICD) prossima al 100%. L’algoritmo PARAD / PARAD+ permette di programmare la frequenza limite ventricolare per la discriminazione delle aritmie molto basse, limitando al contempo il rischio di terapie inappropriate. Peraltro, uno studio clinico randomizzato ha dimostrato che i benefici apportati dalla soluzione bicamerale bilanciano rischi e complicanze potenzialmente legate alla maggiore complessità di questa scelta (l’aggiunta di un elettrocatetere nella camera cardiaca atriale) in pazienti noti per tachicardie ventricolari lente. Stimolazione fisiologica (minimizzazione della stimolazione ventricolare destra) Negli ultimi anni sono stati pubblicati risultati di grandi studi clinici che hanno dimostrato - nelle popolazioni di pazienti con impianto di pacemaker - che la stimolazione ventricolare destra in un contesto di preservata conduzione spontanea atrio-ventricolare del paziente aumenta il rischio di sviluppare o peggiorare scompenso cardiaco e fibrillazione atriale (FA). Nei modelli bicamerali della gamma ICD Ovatio, ELA Medical - Sorin Group implementa un nuovo modo di stimolazione, denominato AAIsafeR2, in grado di ridurre la stimolazione ventricolare a meno dell’1% nei pazienti non affetti da blocco atrioventricolare permanente di grado severo. Pertanto gli ICD bicamerali Ovatio combinano, per la prima volta sul mercato, tutti i potenziali benefici clinici dati dalle avanzate capacità di riconoscimento dell’algoritmo PARAD / PARAD+ e dalla riduzione della stimolazione ventricolare destra. Lo studio Lo studio OPTION, che inizierà a breve in Europa, intende dimostrare – in una popolazione di pazienti indicati all’ICD, senza indicazioni alla stimolazione e con ridotta frazione d’eiezione - che una soluzione ottimale bicamerale (algoritmo PARAD/PARAD+, modo di stimolazione fisiologico AAIsafeR2 a 60 battiti/minuto, riconoscimento e terapia delle tachicardie ventricolari lente) è superiore ad una soluzione sub-ottimale monocamerale (algoritmo di riconoscimento monocamerale, modo di stimolazione VVI 40 battiti/minuto) in termini di obiettivi clinici (mortalità, incidenza di scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, eventi indesiderati in genere, terapie inappropriate). In altre parole, chi vuol dimostrare che la stimolazione bicamerale è più efficace in termini di qualità della vita per l paziente perché permette una stimolazione più rispettosa della fisiologia naturale Lo studio OPTION richiede un protocollo randomizzato, con struttura parallela, con follow-up prospettico fino a 27 mesi per il singolo paziente, e prevede l’inclusione di circa 400 pazienti a livello internazionale. LO STUDIO BITAC: LE TACHICARDIE VENTRICOLARI LENTE NEL PAZIENTE CON CRT-ICD Incidenza di tachicardie ventricolari lente (TVL) nei pazienti con ICD Recenti pubblicazioni hanno messo in evidenza come l’incidenza delle TVL nei pazienti portatori di ICD sia un fatto clinicamente significativo (circa un terzo dei pazienti ICD manifesta il fenomeno). In particolare la ELA Medical – Sorin Group analizzando dati clinici già raccolti precedentemente su questo problema clinico, ha dimostrato che più la funzione cardiaca del paziente con ICD è compromessa, più il fenomeno delle TVL incide in modo significativo. Questa riflessione ha spinto Sorin Group a proporre alla comunità scientifica una nuova indagine prospettica su tale fenomeno clinico (le TVL), ma focalizzando l’attenzione sui pazienti più compromessi da questo punto di vista, cioè i pazienti indicati alla terapia di resincronizzazione cardiaca, detta CRT. L’ICD modello Ovatio CRT e la zona BTO ELA Medical – Sorin Group ha introdotto sul mercato il modello ICD denominato Ovatio CRT, dedicato ai pazienti con concomitanti indicazioni all’ICD ed alla CRT. Una delle prerogative del modello CRT è l’implementazione della zona BTO (BradyTachy Overlap) che rende compatibili due esigenze di per sé conflittuali: la necessità di applicare la cosiddetta stimolazione biventricolare sino alla frequenza massima che il paziente clinicamente merita, e la programmazione di un cut-off di detenzione delle tachiaritmie molto basso, che rilevi - ed eventualmente tratti con adeguate terapie di stimolazione antitachicardica (ATP) – le TVL. Lo studio Gli obiettivi primari dello studio BITAC sono le seguenti valutazioni prospettiche: 1. l’incidenza delle TVL nei pazienti indicati all’ICD ed indicati alla terapia CRT (25) (pazienti con scompenso cardiaco avanzato, con segni di dissincronia ventricolare, refrattari a terapia medica ottimale); 2. quanto si possano interrompere le TVL in modo sicuro (evitando cioè indebite accelerazioni di frequenza) utilizzando schemi di ATP (terapia antitachicardica indolore) empiricamente programmati. Lo studio BITAC richiede un protocollo randomizzato (terapie ATP attivate o meno) con struttura parallela, con follow-up prospettico fino a 24 mesi per il singolo paziente, e prevede l’inclusione di circa 400 pazienti a livello internazionale.