SOC Laboratorio Analisi d`Urgenza

AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA
UDINE
S.O.C. Laboratorio Analisi d’Urgenza
Direttore: dr. Renato de Martini
ANALISI DEL LIQUOR ( LCR) IN LABORATORIO D’URGENZA
PERCORSO DIAGNOSTICO E PROCEDURE
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L’analisi completa del liquido cefalo-rachidiano (LCR), o liquor, richiede:
- Procedure chiare e complete (campione “unico”, non ripetibile; modalità di conservazione)
- Organizzazione accurata e dettagliata (è un’analisi che coinvolge più laboratori)
- Capacità operative elevate (esami manuali, piccole quantità di materiale, rischi di inquinamento)
A Udine, circa il 50% delle analisi di LCR vengono richieste con carattere di Urgenza.
Richiami di anatomia e di fisiologia
Il cervello e il midollo sono circondati da una serie di membrane indicate con il termine di meningi.
La meninge più esterna è chiamata dura madre o pachimeninge ed è aderente al tessuto osseo della
scatola cranica; la meninge più interna, aderente alla superficie cerebrale e midollare, è detta pia
madre.
Fra le due meningi si trova un’altra membrana, l’aracnoide, distinta in due foglietti, uno esterno, che
aderisce alla dura madre, e uno interno o viscerale.
Fra la pia madre e il foglietto viscerale dell’aracnoide, che insieme costituiscono la leptomeninge,
rimane uno spazio ( spazio sub-aracnoideo ) occupato dal liquido cefalo-rachidiano.
Il liquido cefalo-rachidiano (LCR), o liquido cerebro-spinale, o semplicemente liquor, è contenuto
nei ventricoli cerebrali e nella cisterna magna, posta fra la faccia inferiore del cervelletto e la faccia
posteriore del bulbo.
Il sistema nervoso centrale è quindi completamente circondato da un rivestimento liquido che lo
isola dalle pareti della cavità in cui è contenuto, proteggendolo dalle offese meccaniche nonché –
come si vedrà oltre - da eventuali “ noxae “ pervenute per via ematica.
Il LCR ha un volume di 140  30 ml nell’adulto, ed è ripartito in tre grandi compartimenti in
comunicazione tra loro: 35 ml si trovano nei ventricoli cerebrali, 25 ml negli spazi pericerebrali e 75
ml negli spazi sotto-aracnoidei spinali.
La formazione del liquor avviene principalmente per un processo di secrezione da parte dei plessi
corioidei, strutture epitelio-vascolari situate nei ventricoli cerebrali: solo una piccola parte proviene
direttamente dal sistema nervoso centrale dopo aver passato la parete ventricolare. Da questa sede di
produzione il liquor tende a scorrere lentamente, per un vero movimento circolatorio, verso gli spazi
inferiori ( III ventricolo, acquedotto di Silvio, IV ventricolo ) e, attraverso i forami di Magendie e di
Luschka, giunge nella cisterna magna, che fa parte degli spazi subaracnoidei; decorre quindi negli
spazi subaracnoidei fino alle parti inferiori dello speco vertebrale.
Il riassorbimento del liquor avviene a livello dei villi aracnoidei degli spazi leptomeningei
(granulazioni del Pacchioni ): il riassorbimento principale si verifica a livello dei seni durali del
territorio cerebrale, ma un certo riassorbimento avviene anche a livello dei villi aracnoidei delle
radici dei nervi spinali.
Nell’individuo adulto vengono secreti ml 0,4 – 0,5 di liquor al minuto; ciò significa che il liquor
viene completamente sostituito ogni 5 - 6 ore.
Analisi del liquor (LCR) in Lab Urgenza – procedure e flow-chart 2007 – autore R. de Martini
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Caratteristiche del Liquido Cefalo-Rachidiano (LCR) o Liquor
Il LCR è un fluido che in condizioni fisiologiche è assolutamente sterile, e si presenta come una
soluzione incolore e perfettamente limpida.
La drastica riduzione di presenza e concentrazione, nel liquor, dei normali costituenti del sangue,
cellulari e non, dipende dalle modalità di formazione del liquor (ultrafiltrazione del plasma
sanguigno attraverso i plessi corioidei della pia madre), e dall’esistenza della barriera ematoencefalica (BEE), che isola il liquido cefalo-rachidiano e il tessuto nervoso dal comparto ematico,
regola attivamente in modo selettivo gli scambi di sostanze e cellule tra sangue e parenchima
cerebrale e fra sangue e liquor, e mantiene la delicata omeostasi chimico-fisica del LCR stesso.
Per l’esistenza della barriera, dunque, la parte corpuscolata o cellulare del liquor è quindi molto
ridotta, tanto che i globuli rossi sono assenti mentre i globuli bianchi, in prevalenza linfociti, sono
meno di 3 per mL.
Anche per le sostanze biochimiche gli scambi fra sangue e liquor non avvengono tutti liberamente e
con la stessa velocità, ma sono selezionati e regolati dalla BEE : alcune di esse, quali l’alcool
etilico, si equilibrano molto rapidamente; altre, quali il glucosio e l’urea, diffondono molto
lentamente; per le proteine, la selezione è tanto forte che il loro rapporto tra liquor e siero è di circa
1: 250 (per cui la concentrazione delle proteine nel LCR è estremamente bassa, dell’ordine di 200400 mg/L); altre sostanze ancora, come penicillina e streptomicina, in condizioni normali non
riescono ad attraversare la BEE.
Di norma, comunque, la presenza dei vari metaboliti nel liquor è determinata in buona parte dalla
concentrazione ematica degli stessi (gradiente emato/liquorale). Ad esempio, in condizioni
fisiologiche l’albumina (rapporto medio tra siero e LCR = 16 : 1 circa) costituisce la gran
maggioranza delle proteine liquorali anche se la sua sintesi è esclusivamente epatica; dunque,
elevati livelli di albumina nel LCR possono significare solo che la barriera è danneggiata.
La osmolarità del LCR è simile a quella del siero, anche se varia la concentrazione di alcuni
elettroliti, in primo luogo il cloro, il cui livello è di circa 120 mMol/L e di 98-105mMol/L nel siero.
Dunque, la composizione del liquor differisce da quella del plasma, e mentre alcune sostanze vi
sono contenute in concentrazione maggiore, per le altre la concentrazione è minore (tabella n. 1).
Prelievo del liquor e fase Preanalitica
Il prelievo del liquor si pratica mediante rachicentesi o puntura lombare, cioè una puntura per
cutanea degli spazi subaracnoidei spinali, di norma fra la 3a e la 4a vertebra lombare, perché a tale
livello esistono nello speco vertebrale solo le radici della cauda equina e non vi è pericolo di
provocare lesioni del midollo spinale.
Oltre che da puntura lombare, il liquor può provenire anche da derivazioni ventricolari poste in sede
con interventi chirurgici.
La raccolta del liquor deve avvenire per caduta e non per aspirazione, in tre provette diverse, che
devono essere sterili in caso di esame batteriologico. Il LCR va diviso in tre provette, per evitare
contaminazioni con sangue degli strati muscolari perforati dall’ago, la cui presenza può falsare i
risultati delle analisi.
Il liquor deve essere raccolto in provette in polipropilene o anche in vetro siliconato, trasparenti,
sterili e graduate, fornite di tappo a vite. Il volume minimo prelevato dovrebbe essere di almeno 5
mL.
La consegna del campione al laboratorio deve avvenire nel minor tempo possibile. Tutti i campioni
dovrebbero essere accompagnati da una richiesta che indichi i dati anagrafici del paziente,
l’eventuale sospetto diagnostico e la richiesta degli esami da effettuare.
All’arrivo presso il Laboratorio d’Urgenza i campioni sono identificati tramite codice a barre e
registrati nel sistema informatico DNLAB.
Analisi del liquor (LCR) in Lab Urgenza – procedure e flow-chart 2007 – autore R. de Martini
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Finalità dell’esame del liquor.
L’esame fisico – chimico del liquor viene eseguito quando esiste il sospetto di una serie di diverse
patologie dell’asse cerebro spinale o a livello meningeo.
Nelle linee essenziali le alterazioni patologiche del liquor si possono ricondurre schematicamente ai
seguenti tipi:
1) meningite purulenta: torbidità del liquor, elevato numero di leucociti polimorfonucleati
neutrofili, forte positività per le prove delle globuline (reazione di Pandy), albumina
fortemente aumentata, netta diminuzione del glucosio.
2) meningite sierosa: limpidezza generalmente conservata, aumento dei leucociti (quasi
esclusivamente linfociti), positività per le prove delle globuline, glucosio per lo più normale.
3) encefalite: in genere si trovano reperti normali con presenza di un modesto numero di
linfociti.
4) sindrome da compressione midollare: dissociazione albumino-citologica, ossia notevole
aumento della proteinorrachia e nettissima positività delle prove per le globulina, ma con un
numero di leucociti pressoché normale.
5) emorragia subaracnoidea: liquor francamente ematico che dopo centrifugazione può
recuperare l’aspetto limpido e chiaro o può presentare un colore giallastro (xantocromico).
ESAME DEL LIQUIDO CEFALO RACHIDIANO
L’analisi chimico-fisica del liquor va iniziata immediatamente, sia per l’Urgenza richiesta dai
Reparti che per evitare alterazioni morfo-strutturali delle cellule eventualmente presenti.
Tutte le fasi lavorative che lo consentono andrebbero messe in atto lavorando sotto cappa.
Colore e aspetto
Il colore e l’aspetto sono i primi caratteri del liquor che vengono esaminati in laboratorio.
Normalmente il liquor è un liquido omogeneo, incolore, del tutto simile all’acqua ed è classico il
paragone con l’acqua di sorgente (acqua di roccia). Lasciato a sé e/o centrifugato, il LCR normale
non coagula, perché privo di fibrina, e non lascia apprezzare alcun sedimento. Qualunque
modificazione di questi caratteri (trasparenza, colore, formazione di precipitati) è patologica.
Una prima descrizione dell’aspetto macroscopico del liquor va effettuata prima di centrifugare il
campione; per l’aspetto, in NETLAB sono precodificate (per uniformare la descrizione) numerose
definizioni quali “limpido”, “torbido”, “ematico”, “xantocromico”, per il cui elenco completo si
rimanda alla apposita maschera in NETLAB.
Una seconda descrizione dell’aspetto va ripetuta nel surnatante, dopo centrifugazione, e va riportata
anch’essa nel referto finale.
Il campione di liquor, qualora sia in una provetta unica, viene suddiviso in due (o più) aliquote.
La prima aliquota del campione di LCR, da usare centrifugata, viene utilizzata per le analisi
chimico-fisiche (nel surnatante) e per lo studio delle eventuali cellule (nel sedimento) mediante
vetrino precolorato e/o con striscio colorato con Wright..
La seconda, assolutamente da non centrifugare, viene impiegata per il conteggio degli elementi
cellulari in sospensione usando una “camera di Nageotte”.
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Analisi chimico-fisiche urgenti (aliquota 1)
L’aliquota viene centrifugata per 7 minuti, a sole 2000 rpm per non danneggiare le cellule.
Il surnatante va utilizzato per effettuare il dosaggio dei vari metaboliti:
 Dosaggio del glucosio (Glicorrachia)
Viene effettuato con metodo polarografico utilizzando un analizzatore automatico di chimica clinica
(ditta Beckman, modello LXi oppure LX20).
Valori normali: 40-70 mg/dl, circa il 60% dei corrispondenti valori plasmatici (vedasi in Metodi).
La quantificazione del glucosio è utile in quanto in presenza di germi o leucociti,
che consumano tale sostanza, i livelli di glucosio si abbassano.
 Dosaggio delle proteine (Protidorrachia)
Viene effettuato con il medesimo strumento (ditta Beckman, modello LXi oppure LX20),
utilizzando la trasformazione del rosso di pirogallolo.
Valori normali per il liquor sono: 20-50 mg/L (vedasi in Metodi).
La quantificazione delle proteine serve per valutare se esista un aumento della
permeabilità della barriera ematoencefalica alle proteine plasmatiche in toto
(albumina, Ig etc.) o per evidenziare un aumento nella produzione intratecale di
immunoglobuline. Una maggiore permeabilità può essere dovuta a varie patologie,
quali tumori cerebrali, emorragie intracerebrali, infiammazioni causate da meningiti
batteriche o virali, etc.
 Dosaggio del Lattato
Il test viene eseguito con lo strumento Synchron LX-Pro della ditta Beckman-Coulter con una
metodica basata sull’utilizzo della lattato-ossidasi.
Valori normali per il liquor sono intorno a 1,6 mEq/L (vedasi in Metodi).
Aumentate concentrazioni di lattato si hanno in caso di emorragia intracranica,
meningite batterica, epilessia e altri disordini relativi al SNC.
 Dosaggio di Elettroliti
In alcuni casi specifici viene richiesta anche la determinazione delle concentrazioni di Cloro, Sodio,
Potassio (tramite potenziometria indiretta) e Magnesio (metodo colorimetrico).
I valori vengono espressi in mEq/L.
Aumentate concentrazioni di cloro si hanno nelle neoplasie cerebrali, mentre
diminuzioni si ritrovano nelle meningiti tubercolari.
 Reazione di Pandy
Il reattivo di Pandy è una soluzione di fenolo purissimo: 10 grammi per decilitro di acqua distillata.
In una provetta di vetro lunga e stretta (10 x 75 mm) si pongono due o tre mL di reattivo e vi si fa
cadere alcune gocce di LCR. Dopo pochi secondi il campione va osservato contro fondo scuro. La
presenza di una opalescenza o torbidità (intorbidamento del liquido) indica la positività del test,
dovuta all’aumento delle proteine, in particolare delle globuline.
Nel nostro Laboratorio la reazione di Pandy ha sostituito quella analoga di Nonne-Appelt.
Nella maggior parte delle patologie l’aumento del contenuto delle proteine e delle
globuline procede in modo consono, ma in alcune malattie non è così. Ad esempio,
nella poliomielite le proteine possono essere aumentate e la Pandy essere negativa
perché l’aumento delle globuline è modesto rispetto a quello dell’albumina, mentre
nella sclerosi multipla si può avere una modesta positività per l’aumento delle globuline, con valori normali delle proteine totali.
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Conteggio ed esame degli elementi cellulari
La ricerca di elementi figurati deve avvenire al più presto dopo il prelievo per la rapidità con cui,
soprattutto in presenza di patologie, gli elementi cellulari presenti vanno soggetti a fenomeni di lisi.
Il liquor normale è praticamente privo di elementi cellulari. Un numero superiore a 4 elementi per
l è già da considerarsi sospetto o addirittura patologico.
Lo studio delle cellule liquorali si fa con due tecniche diverse e complementari: il conteggio e
l’esame di un preparato colorato.
a) Conteggio in Camera di Nageotte (sospensione, aliquota 2 non centrifugata)
Per effettuare correttamente il conteggio degli elementi cellulari per unità di volume, il liquor non
solo non deve essere centrifugato, ma anzi deve essere risospeso al momento dell’indagine,
mescolandolo delicatamente, per ottenere una omogenea distribuzione delle cellule.
Per preparare il campione, in una provetta il Tecnico mescola il liquor (risospeso) in parti uguali
con la soluzione di Türk (in genere 100 µl di liquor e 100 µl di soluzione) e la agita poi dolcemente.
Il reattivo di Türk è una soluzione di acido acetico al 3% contenente un colorante (violetto di
genziana o blu di metilene), che dopo 5 minuti di incubazione a temperatura ambente produce la
completa lisi delle emazie eventualmente presenti e colora gli elementi nucleati rendendoli meglio
riconoscibili per la successiva lettura al microscopio. La sospensione colorata, pronta all’uso, è
stabile per almeno 2 ore a temperatura ambiente.
Per determinare il numero di elementi cellulari per unità di volume del liquor e per valutare
l’eventuale presenza di microrganismi (batteri o cocchi) si usa una camera di Nageotte. Quelle che
usiamo nel nostro Laboratorio hanno una superficie di 1 cm2 ed uno spessore di 0.5 mm (in
commercio esistono camere alte mm 1 anziché 0.5), per un volume totale di 50 µl; sono suddivise
da linee verticali in 40 colonne; ogni colonna ha un volume di 1.25 µl (50 µl diviso 40).
Una camera di Nageotte ben pulita viene coperta con un apposito vetrino coprioggetto, fatto aderire
esercitando sui due lati una leggera pressione dopo aver umettato i piani d’appoggio laterali con un
pò di saliva o di soluzione colorante o altro liquido.
Con una pipetta si prelevano 100 µl del preparato e poi si appoggia il puntale sul piano della camera
in corrispondenza di un lato del coprioggetto; la sospensione scorrerà e si diffonderà per capillarità
fino a che l’intero volume della camera sarà riempito in modo omogeneo.
L’esame microscopico/morfologico del LCR è di competenza del Dirigente di Laboratorio.
La determinazione quantitativa degli elementi figurati va fatta leggendo (in genere a 200/400 x) la
camera di Nageotte circa tre minuti dopo il riempimento della stessa; poiché tale tempo di
sedimentazione delle cellule in sospensione deve essere il più possibile rispettato e standardizzato,
al fine di evitare imprecisioni è buona pratica che il Dirigente, quando viene chiamato in Pronta
Disponibilità notturno-festiva, provveda direttamente all’allestimento della camera di conta,
utilizzando la camera stessa e la sospensione preparate dal Tecnico.
Per conoscere il numero di cellule riferito ad 1 µl di campione si devono contare tutti gli elementi
leucocitari presenti in otto colonne e poi dividere il numero ottenuto per 5. Infatti, una colonna =
1,25 µl, quindi otto colonne = 10 µl; poiché il liquor è diluito al 50% con soluzione di Türk,
dividendo per 5 il conteggio di elementi di 10 µl della camera si ottiene il numero di cellule relativo
ad 1 µl di liquor. Questo numero va riportato poi nel referto finale (valore normale :  3).
b) Esame morfologico (sedimento, aliquota 1 centrifugata)
Il sedimento si ottiene come già descritto, centrifugando l’aliquota 1 per 7’ a 2000 rpm e separando
il surnatante per gli esami chimico–fisici.
Per l’esame morfologico rapido si utilizzano i “TestSimplets” della ditta Waldeck, che sono vetrini
precolorati con cristalvioletto acetato e blu di metilene, pronti all’uso.
Poiché la colorazione richiede almeno 15 minuti (dopo i quali il vetrino è stabile per almeno 4 ore a
temperatura ambiente), il Tecnico al più presto risospende il sedimento in una minima quantità di
liquor e ne depone una goccia sul TestSimplet, e poi lo copre con un coprioggetto.
Analisi del liquor (LCR) in Lab Urgenza – procedure e flow-chart 2007 – autore R. de Martini
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Il Dirigente in genere usa il vetrino precolorato per orientarsi sulla presenza di cellule e/o batteri, e
sulla loro quantità intesa in modo grossolano. La colorazione vitale consente di distinguere tra
eritrociti, granulociti, cellule mononucleate, batteri, eventuali forme micotiche come il
Cryptococcus Neoformans responsabile di alcune forme di meningite.
L’esame morfologico del sedimento ha significato quando c’è un numero di elementi cellulari
piuttosto alto. In questo caso è opportuno procedere anche ad una conta differenziale del tipo di
cellule presenti, fondamentalmente polinucleati e linfociti.
A tale scopo il Dirigente può dare al Tecnico il compito di analizzare il campione (l’aliquota non
centrifugata) con lo strumento ematologico automatico XE 2100 della Sysmex Toa (adiacente
stanza di Ematologia) che ha un programma per le conte differenziali nel liquor (WBC SERVICE
WBC / BASO); oppure, se preferisce, può usare il sedimento per allestire e colorare un tradizionale
striscio a secco su vetrino da colorare poi col metodo di Wright usando lo strumento Ematek.
Per quanto riguarda l’eventuale presenza di batteri nel liquor, si rinvia al paragrafo apposito.
REFERTAZIONE
Mediante sistema informatico DNLAB. Nel referto, qualsiasi variabile (analisi morfologica dei
leucociti, presenza di batteri, etc.) va riportata nell’apposito spazio come “commento a testo libero”.
ESAME MICROBIOLOGICO URGENTE DEL LCR
Il campione di liquor inviato per indagini microbiologiche urgenti deve essere fisicamente distinto
da quello per le analisi chimico-fisiche; va raccolto ed inviato al Laboratorio d’Urgenza in una
provetta del tipo descritto prima, ma tuttora accade che a volte venga inviato a noi in contenitori
cilindrici sterili “tappo rosso” tipo urocoltura.
La richiesta di esame microbiologico / colturale del liquor al Laboratorio d’Urgenza deve essere
limitata alle ore notturne (dalle ore 20), ai pomeriggi dei sabati (dalle ore 13) ed alle festività.
In caso di richiesta di esame colturale verrà effettuata, lavorando sotto cappa ed usando una siringa
o pipetta sterile, la semina per inondazione di una piastra di agar sangue ed una di agar cioccolato,
che successivamente saranno riposte in termostato a 37°C. Sempre sotto cappa, saranno strisciati e
fatti asciugare due vetrini.
Le procedure di semina di terreni in piastra, e di striscio ed essiccamento di vetrini per successive
colorazioni, sono operazioni routinarie per dei Tecnici e non richiedono una descrizione scritta.
Ogni operazione va fatta con tutte le precauzioni per evitare di inquinare il campione, che dopo la
semina dovrà essere conservato in frigorifero a 4°C a disposizione della S.O. Microbiologia.
E' stato concordato nel luglio 2005 che è compito della Microbiologia mandare a ritirare, il mattino
successivo, le piastre seminate (come del resto avviene per le emocoltura urgenti). In nessun caso,
infatti, le piastre seminate con urgenza devono restare abbandonate nel nostro termostato.
Analogamente deve essere la Microbiologia a ritirare e smaltire settimanalmente le piastre non
utilizzate, ed a fornire quelle fresche.
Sempre nel 2005, quando la S.O.C. Laboratorio Analisi d’Urgenza ha avuto l’incarico di occuparsi
delle analisi microbiologiche in Urgenza notturno-festiva, è stato concordato che il Dirigente che
effettua l’esame microscopico del liquor segnalerà nel referto, in una nota, l’eventuale presenza di
batteri, rinviando alla mattina successiva l’approfondimento diagnostico presso la S.O.C.
Microbiologia. Va peraltro ricordato che una eventuale presenza di batteri non accompagnata da
aumento del numero di cellule è da ritenersi verosimilmente legata ad inquinamento del campione.
RICHIESTA DI ESAMI TIPICI DI MALATTIE NEUROLOGICHE (non urgenti)
In caso di pazienti con sospetto di malattie neurologiche, insieme alla richiesta urgente dei
tradizionali esami chimico-fisici del liquor può pervenire quella dei parametri o “indici” specifici di
tali patologie, che saranno determinati in seguito in Laboratorio di Elezione, mediante test
nefelometrici (quantitativi) e di Isoelectrofocusing (qualitativi).
Analisi del liquor (LCR) in Lab Urgenza – procedure e flow-chart 2007 – autore R. de Martini
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Assieme al campione di liquor verrà inviato anche un campione di sangue raccolto in una provetta
Vacutainer, del volume di 5 ml, contenente un gel inerte come separatore.
Una volta terminate le indagini urgenti, il campione del liquor dovrà essere conservato in frigorifero
e consegnato il mattino successivo al Laboratorio Analisi di Elezione insieme alla provetta di
sangue o, preferibilmente, al siero, conservato in provetta ben contrassegnata.
Come già detto per i campioni microbiologici, questi materiali analitici dovranno essere trattati,
conservati e consegnati attivamente all’Elezione con la massima scrupolosità ed attenzione, per
evitare al paziente il rischio di perdita di un campione “unico” quale il LCR, il cui prelievo non
dovrà mai essere ripetuto per errori del Laboratorio nel manipolare il campione.
SEDE DI STRUMENTI, REAGENTI, MATERIALI, CONSUMABILI
Gli strumenti, inclusi il microscopio e il coloratore di vetrini, sono in Laboratorio d’Urgenza.
Tutti i materiali analitici e i consumabili che non si trovano nei consueti frigoriferi sono conservati
sotto cappa (liquidi) o in uno dei tre cassetti di colore blu che si trovano sotto la cappa stessa.
APPENDICE
Alcuni metodi analitici
GLICORRACHIA
In presenza di glucosio ossidasi, l’ossigeno viene consumato alla stessa velocità con cui il glucosio
reagisce per formare acido gluconico.
Glucosio + O2 + H2O
––––glucosio ossidasi Acido Gluconico + H2O2
H2O2 + Etanolo ––––catalasi Acetaldeide + H2O
Si misura la velocità massima di consumo di ossigeno, che è direttamente proporzionale alla
concentrazione del glucosio nel campione.
Valori normali per il liquor sono: 40-70 mg/dl, vale a dire circa il 60% dei corrispondenti valori
plasmatici. Valori bassi si hanno nei pazienti con meningite batterica, criptococcica, tbc, negli
ascessi cerebrali etc.
PROTIDORRACHIA
Il rosso di pirogallolo si combina con il molibdato per formare un complesso rosso che ha una
assorbenza massima a 470 nm. Il test si basa sul principio che c’e’ una variazione di assorbanza
quando il complesso di pirogallolo-molibdato lega gli aminoacidi basici delle molecole proteiche
dando origine a un complesso blu porpora con un’assorbanza massima a 600 nm. L’assorbanza di
questo complesso e’ direttamente proporzionale alla concentrazione della proteina nel campione.
Valori normali per il liquor sono: 20-50 mg/L
LATTATO
E’ un test basato sulla lattato ossidasi che converte il lattato in piruvato, con formazione di H2O2.
L’ H2O2 formata reagisce con l’acido diclorobenzene solforico e 4-aminoantipirina e catalizza la
reazione formando un cromoforo. La concentrazione di acido lattico viene determinata misurando
l’assorbanza dovuta al cromoforo mediante un metodo end point.
Valori normali per il liquor sono intorno a 1,6 mEq/L.
Analisi del liquor (LCR) in Lab Urgenza – procedure e flow-chart 2007 – autore R. de Martini
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Tab. 1. Caratteristiche e valori dei principali componenti del Liquor nell’adulto
_____________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________
Pressione in decubito laterale
70 – 150
Volume Totale
110 – 170
pH
7,30 – 7,40
P. S.
mm H2O
mL
1.006 – 1.008
280 – 290
mOsm
20 – 50
mg/dL
Sodio
144 – 154
mEq/L
Potassio
2.0 – 3.5
mEq/L
Cloruri
118 – 132
mEq/L
Calcio
4,2 – 5,4
mg/dL
Glucosio
50 – 80
mg/dL
1–2
g/dL
0.5 – 1.2
mg/dL
6 – 16
mg/dL
Acido Urico
0.5 – 4.5
mg/dL
Elementi cellulari
3
L
Osmolalità
Proteine
Ferro
Creatinina
Urea
_____________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________
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PROCEDURE PER L’ANALISI DEL LIQUOR (LCR) IN URGENZA
CAMPIONE IN TOTO
CAMPIONE per MICRO
____________________________________________________________________ sotto
INTERO
NON INQUINARE !!!
cappa tutte le fasi possibili ____________________________________________________________
SURNATANTE
- Aspetto 1
- Diluiz. 1:2 con Turk x camera Nageotte
- Conta WBC
(morfologia = Dirigente)
- semina di piastre agar per “inondazione”
(siringa o pipetta)
CENTRIFUGATO
- Aspetto 2
- CHIMICA CL.
- Glucosio
- Prot.Totali
- Lattato
- Elettroliti
- reaz. di Pandy
PELLET
A. Cioccolato
Agar sangue
- test “Simplets”
- striscio e color. Wright
(solo se necessario)
- mettere in termostato in Lab. Urgenza
a 37°C
- Eventuale presenza Batteri
- strisciare 2 vetrini x Micro
REFERTO
- Esami spec. Malattie Neuro
(annesso camp. sangue)
- trasporto in S.O. Micro dopo la notte
Validazione
Siero in frigo del Lab. Urg.
per Laboratorio d’Elezione
Campione IN FRIGO
Laboratorio d’Urgenza
Consegna
ai Reparti
STOP
______________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________
S.O.C. “LABORATORIO ANALISI D’URGENZA” Az.OU UDINE.
Procedure e flow-chart 2006: Analisi del liquor (LCR) in Lab d’Urgenza.
Autore: dr. R. de Martini
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