Chimica Fisica – Biotecnologie sanitarie Lezione n. 16 − La molecola di H2 − Legame chimico − Molecole biatomiche Antonino Polimeno 1 Molecole - considerazioni generali (1) - Lo studio delle molecole con i metodi della meccanica quantistica (chimica quantistica) serve a prevedere/calcolare/interpretare - - - La struttura elettronica (la disposizione degli elettroni, la loro distribuzione attorno ai nuclei, la formazione di zone a densità elettronica maggiore – legami chimici) → spettroscopia di emissione assorbimento UV/visibile La struttura nucleare (la disposizione ed il moto dei nuclei) → spettroscopia IR e Raman L’interazione dei nuclei e degli elettroni con campi magnetici esterni → spettroscopia NMR e ESR Data la notevole differenza di masse, la dinamica elettronica è molto più veloce di quella nucleare - Nell'analizzare la struttura elettronica, si possono considerare i nuclei immobili Nell’analizzare la struttura nucleare, si possono considerare gli elettroni come un campo medio Antonino Polimeno 2 Molecole - considerazioni generali (2) - La separazione tra nuclei ed elettroni è nota come approssimazione di Born-Oppenheimer i nuclei “vedono” vedono” gli elettroni come una “distribuzione media” media” carica negativamente gli elettroni “vedono” vedono” i nuclei come punti fissi carichi positivamente Antonino Polimeno 3 La molecola di H2 (1) - La molecola più semplice che possiamo immaginare è l’idrogeno, formato da due elettroni e due protoni (nuclei) e1 HA HB e2 - La definizione dell’Hamiltoniano per la strttura elettronica della molecola conterrà i termini di energia cinetica dei due elettroni, e i vari termini di energia di interazione tra nuclei ed elettroni - repulsione tra i nuclei attrazione tra nuclei ed elettroni repulsione tra elettroni 2 2 2 2 2 2 = 1 e 1 e 1 e 1 e = 2 2 ˆ − ˆ − ∇ ∇ Hˆ = − G − G G G − G G − G G 1 1 2me 2me 4πε 0 rH A − r1 4πε 0 rH A − r2 4πε 0 rH B − r1 4πε 0 rH B − r2 e2 1 e2 + G G + G G 4πε 0 r1 − r2 4πε 0 rH A − rH B 1 Antonino Polimeno 4 2 A R B 1 Antonino Polimeno 5 La molecola di H2 (2) - Come nel caso degli atomi polielettronici, la funzione d’onda che descrive gli elettroni della molecola è approssimata da un prodotto modificato di funzioni monoelettroniche G G G G Ψ ( r1 , r2 ) = ϕ A ( r1 ) ϕ B ( r2 ) - Le funzioni monoelettroniche si chiamano orbitali molecolari - gli orbitali molecolari descrivono la distribuzione degli elettroni intorno a tutti i nuclei della molecola, sono quindi estesi all’intera molecola - gli orbitali molecolari dipendono dalle posizioni dei nuclei (nel caso della molecola di idrogeno, dalla distanza internucleare) Antonino Polimeno 6 orbitale di legame della molecola H2 orbitale di antianti-legame della molecola H2 Antonino Polimeno 7 La molecola di H2 (3) - Gli orbitali molecolari possono essere costruiti utilizzando l'approssimazione LCAO = Combinazione Lineare di Orbitali Atomici. 1. A grandi distanze R, la funzione d'onda è descritta dai due orbitali atomi 1s, ciascuno occupato da un elettrone G ϕ1sA ( r ) 2. 3. G ϕ1sB ( r ) Quindi a distanze di legame gli orbitali molecolari possono essere “costruiti” come combinazioni lineari degli orbitali atomici degli atomi separati Sono possibili due combinazioni: - Combinazione simmetrica / orbitale di legame ϕ1sσ - G G ∝ ϕ1s A ( r ) + ϕ1sB ( r ) Combinazione antisimmetrica / orbitale di antilegame G G ϕ1sσ * ∝ ϕ1sA ( r ) − ϕ1sB ( r ) Antonino Polimeno 8 La molecola di H2 (4) - Con l'orbitale di legame si ha una sovrapposizione (overlap) positiva corrispondente ad un incremento della densità elettronica tra i due nuclei, e questo porta ad una diminuzione dell'energia del sistema a causa del parziale effetto di schermo sulla interazione repulsiva tra i due nuclei. densità densità elettronica tra i nuclei Antonino Polimeno 9 La molecola di H2 (4) - Al contrario con l'orbitale di antilegame si ha una sovrapposizione negativa che non contrasta la repulsione nucleare densità densità elettronica nulla tra i nuclei Antonino Polimeno 10 La molecola di H2 (5) - Lo stato fondamentale della molecola di idrogeno è ottenuto riempiendo con i due elettroni l’orbitale di legame (con spin opposto per il principio di esclusione di Pauli) - Con gli stessi orbitali molecolari possiamo costruire l’ipotetica molecola di He2, ponendo un’altra coppia di elettroni nell’orbitale di antilegami: l’energia di totale è maggiore di quella degli atomi separati, quindi non si prevede la formazione di una specie molecolare stabile He2 Antonino Polimeno 11 La molecola di H2 (6) - L’energia degli orbitali di legame e di antilegame dipende dalla distanza interatomica R Antonino Polimeno 12 Antonino Polimeno 13 La molecola di H2 (7) - Per opportuni valori della distanza internucleare R c’è un guadagno energetico rispetto allo stato degli atomi separati: questo guadagno è detto energia di legame - Il minimo della curva di energia definisce la distanza di legame Re=0.075 nm; l’energia di minimo è l’energia di legame De=436 kJ/mol Antonino Polimeno 14 Molecole biatomiche (1) - L’interpretazione delle molecole biatomiche è analoga a quella della molecola di H2: la funzione d’onda è costruita sulla base dell’occupazione degli orbitali molecolari con gli elettroni a disposizione 1. si utlilizza la procedura LCAO per costruire gli orbitali molecolari come combinazioni molecolari di orbitali atomici 2. Sono però necessarie delle regole di combinazione; limitando per ora l’analisi alle molecole biatomiche omonucleari - gli orbitali interni (elettroni di core) non si combinano, poichè sono troppo interni per essere coinvolti nella formazione di un legame chimico - Si combinano solo gli orbitali di uguale energia (2sA con 2sB, 2pA con 2pB etc.) - Si combinano a coppie solo gli orbitali aventi la stessa simmetria e si generano in questo modo orbitali di legame e di antilegame a simmetria assiale (orbitali di tipo σ) o a simmetria planare (orbitali di tipo π) Antonino Polimeno 15 − combinazione lineare di orbitali atomici con la stessa simmetria per generare orbitali molecolari Antonino Polimeno 16 orbitali σ orbitali π Antonino Polimeno 17 Molecole biatomiche (2) − Un legame singolo, doppio o triplo è definito sulla base dell’ordine di legame n−n ρ= 2 * − dove n e n* sono il numero di elettroni in orbitali di legame e di antilegame − Es. azoto molecolare: N≡N Antonino Polimeno 18 Molecole biatomiche (3) - - Nel caso delle molecole biatomiche eteronucleari, gli orbitali atomici hanno energie diverse. Gli orbitali molecolari LCAO si ottengono combinando linearmente orbitali atomici di energie simili Es. HF: l’orbitale 1s dell’idrogeno si combina con l’orbitale 2p del fluoro per generare una coppia di orbitali molecolari di legame ed antilegame di simmetria σ Antonino Polimeno 19 Molecole biatomiche (4) - - In questo caso però, non essendo i due atomi interscambiabili, i due orbitali atomici non hanno ugual peso nella combinazione lineare, e quindi nell'orbitale molecolare. Nel caso dell'orbitale di legame di HF prevale il contributo dell'orbitale atomico 2p del fluoro. Ne deriva che il baricentro elettronico è spostato verso il fluoro, situazione che è rappresentabile assegnando una parziale carica positiva +δq all'atomo di Idrogeno, ed una carica opposta -δq all'atomo di fluoro. Quindi la distribuzione elettronica nella molecola di HF determina un momento di dipolo µ = Reδ q Re +δ q −δ q Antonino Polimeno 20 Molecole biatomiche (5) - La polarità degli atomi può essere descritta in termini di un singolo parametro detto elettronegatività che misura la capacità di attrarre gli elettroni. La scala di elettronegatività permette di valutare il momento di dipolo associato ad un legame chimico Antonino Polimeno 21