misteAmaranto UNA NOTTE ASSAI LUNGA, INDICIBILE canto di sirene, di maghe e di tele di e con Giulia Angeloni e Sara Dho Una rilettura dell’Odissea in ottica femminile che, con piglio fresco, ironico e immaginifico, vuole cantare le gesta delle sue grandiose eroine - Penelope, Nausicaa, Calipso, Circe - attraverso l’incanto dei versi di Omero. LA TRAMA Due ancelle in un gineceo e in un tempo molto lontano hanno ancora una notte per terminare il velo che è stato loro ordinato per le nozze della principessa dei Feaci. Per tenersi sveglie accompagnano il loro lavoro narrandosi storie tramandate di donna in donna. Se alle fanciulle del gineceo non è consentito viaggiare ed esplorare il mondo, ecco che le loro eroine sembrano invece poter fare tutto. Ma, inaspettatamente, anche donne così potenti si mostrano infine costrette a piegarsi ad un destino che si rivela ogni volta ineluttabilmente avverso. Toccherà allora alle due tessitrici prendere in mano le fila dei racconti tramandati, disfarli e reintrecciarli, riscrivere nuovi destini e viaggiare, con vitalità ed ironia, attraverso miti, immagini e parole. E con immensa sorpresa ecco che dalla loro trama verbale emerge l’ossatura di uno dei più grandi poemi occidentale, l’Odissea. L’IDEA Lo spunto da cui prende vita lo spettacolo è il romanzo “La figlia di Omero” di Robert Graves, secondo cui l’Odissea sarebbe stata scritta dalla figlia di un re di una città greca della Sicilia che raccolse in un unico grande poema le numerose storie che aveva sentito narrare da cantori, marinai e mercanti. Il romanzo si basa a sua volta sulle tesi dello studioso Samuel Butler secondo il quale l'Odissea non sarebbe stata scritta da un autore bensì da un'autrice. Si tratta di argomentazioni forse un po’ fantasiose e per molti versi datate ma lo spunto ci ha affascinate e ha messo in moto il nostro immaginario. E se dietro all'Odissea, popolata di figure femminili così importanti, ci fosse in realtà una 'figlia di Omero - così venivano chiamati i cantori che tramandavano oralmente il patrimonio epico - ? Anzi due, le più inaspettate, due ancelle di un'isola lontana. Due ragazze che si perdono immaginando e ci fanno immaginare, che oltrepassano le colonne d'Ercole delle tradizione conosciuta e si avventurano in territori dove tocca a loro inventare. IL TEMA Si tratta di una ricerca di libertà attraverso il racconto, una percorso di emancipazione per interposta persona. Come le storie di streghe nella tradizione popolare nascevano da una necessità della donna – segregata nella vita reale – di emanciparsi attraverso l’immaginario, così per le due ancelle il racconto fa sì che esse possano per la prima volta essere protagoniste del proprio destino fino ad arrivare, in maniera quasi inconsapevole, a compiere una creazione grandiosa come l'invenzione di un poema immortale. La potenza del racconto è un tema ricorrente nell'Odissea. Gran parte del corpo del poema viene raccontato alla reggia di Alcinoo, in una lunga notte in cui Odisseo narrerà fino allo spuntare dell'alba, "una notte assai lunga, indicibile" la definirà Alcinoo, “prodigiosa” secondo alcune traduzioni, perché i prodigi non si possono spiegare con parole, non li si può raccontare, sono, appunto, “indicibili”. Notti di miracoli, quindi, quelle in cui si racconta fino all’alba. Proprio come fanno Odisseo e Penelope durante la loro prima notte d’amore, lunghissima anch’essa e prodigiosa, in cui i due sposi, ritrovandosi, narreranno l’un l’altra tutte le passate avventure. Lo stesso avviene, nel nostro spettacolo, alle due tessitrici, in una notte assai lunga e indicibile in cui le due eroine inventeranno il prodigio di spezzare le proprie catene e trasformarsi – almeno fino all’alba – in maghe, regine, avventuriere ma soprattutto in figlie di Omero. LA FORMA E’ uno spettacolo sul racconto e i modi del narrare, quindi i linguaggi utilizzati dalle due protagoniste sono via via i più diversi. Gli oggetti della loro quotidianità - un telaio, un catino, uno sgabello - verranno trasfigurarti diventando di volta in volta scenario delle loro invenzioni, strumenti musicali, improbabili teatrini di marionette. La nostra ricerca va anche nella direzione dello studio della musicalità e della ritmica del verso epico confrontandolo con alcune forme di racconto orale che sono state tramandate fino ad oggi, come, ad esempio, il cunto siciliano che nella sua ritmica particolarissima porta ancora con sé molti tratti del narrare aedico. SPENDIBILITA’ “Una notte assai lunga, indicibile” diventa occasione per esplorare l’Odissea in un modo completamente nuovo, secondo la prospettiva delle sue protagoniste. Può dunque prestarsi anche ad essere uno strumento utile per approfondimenti in ambito scolastico e un sostegno o un’integrazione in contesti di associazionismo femminile. L’impianto scenografico è estremamente leggero e adattabile alle situazioni più diverse: teatri, spazi non prettamente teatrali, aule scolastiche. CHI SIAMO La Compagnia “misteAmaranto” nasce dall’incontro di due attrici diplomate nel 2012 presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Giulia Angeloni Si diploma nel 2012, presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, Nel 2013 è in scena con “Ifigenia in Aulide”, regia di Marco Plini e con “Otello” diretto da Massimo Navone. Prende parte allo spettacolo “Mistero Buffo e altre storie” con la regia di Claudio De Maglio e Michele Bottini. Insieme a Flavia Ripa è autrice e interprete dello spettacolo “Santi, Balordi e Poveri Cristi”. Sara Dho Diplomata nel 2012 presso la Civica Scuola d’Arte DrammatiAaPaolo Grassi, è diretta dal regista Vincenzo Pirrotta ne “Le donne in Parlamento” di Aristofane, rappresentazioni classiche 2013 Teatro Greco di Siracusa. Nel 2014 recita in “Dayshift” di Darren Donohue, prima messinscena italiana, Piccolo Teatro di Milano. Lavora in “Mistero Buffo e altre storie”, regia M. Bottini – C. De Maglio, direzione M. Navone, con la collaborazione di Dario Fo. E’ protagonista nelle stagioni 20132014 e 2014-2015 di “Ti suono una fiaba”, Teatro Dal Verme-Piccoli Pomeriggi Musicali. E’ attualmente impegnata nella produzione del musical “Teen Dante” per la radiotelevisione svizzera.