L’età: una variabile problematica • Perché è una specie di “scatola nera”, dentro la quale vi sono altri fenomeni strettamente interrelati con essa • Perché, a seconda di come viene riclassificata può oscurare o semplificare l’andamento di certi fenomeni • Perché ha natura relazionale: le diverse classi di età non sono indipendenti l’una dall’altra La scatola nera: Scolarità della madre secondo le classi di età Elementare o meno Media inferiore Media superiore Università 15 – 17 7,9 32,1 43,1 16,9 18 – 20 14,4 39,2 34,0 12,4 21 – 24 22,3 36,9 29,4 11,4 25 – 29 34,1 30,7 28,5 6,7 30 – 34 48,9 28,4 17,9 4,8 Totale 31,1 32,2 27,8 8,9 L’età come concetto relazionale • L’età non esprime una proprietà posseduta dall’attore sociale in misura maggiore o minore (come il reddito, il prestigio, una propensione) • Ogni gruppo di età si definisce in relazione agli altri: giovani vs. adulti, anziani vs. altri gruppi di età … Analogie fra età e classe sociale • Entrambi sono concetti relazionali, non distributivi • Classe sociale: collocazione dell’individuo nella struttura socio – economica • Età: collocazione di un individuo nei ritmi biologici (età in senso stretto) e nei processi storici, economici e sociali (generazione) Età e generazioni • Esiste una interconnessione tra età biologica ed età sociale, tra mutamento sociale e cambiamento individuale, tra storia e biografia • Nelle analisi quantitative su campioni si presta poca attenzione, teorica e empirica, al concetto di “generazione” ed al significato sociale dell’età Sul concetto di coorte • Termine generico che indica un insieme di elementi che entrano in un sistema nello stesso lasso di tempo • L’entrata nel sistema si può riferire a qualunque tipo di evento (nascita, inizio della frequenza scolastica …) • L’ampiezza di tempo che definisce l’appartenenza ad una coorte dipende dalle considerazioni sul fenomeno sotto analisi Sul concetto di generazione (Mannheim) • La collocazione generazionale è un aspetto chiave della costruzione della conoscenza • La collocazione generazionale determina i modi di comportarsi, di sentire, di pensare • Generazione viene qui intesa nel senso di “generazione sociale”, cioè con riferimento ai fenomeni caratteristici di una coorte Così come la condizione di classe influisce sui destini dei singoli, anche l’appartenenza generazionale unifica coloro che hanno vissuto, durante gli anni della loro adolescenza, le stesse condizioni storiche e sociali. Tuttavia non è sufficiente essere coetanei per far parte della stessa generazione: occorre aver condiviso le stesse condizioni storiche ed averle affrontate in base ad orientamenti comuni. Solo così si formano quelle che Mannheim chiama “unità generazionali”, che si vanno ad aggiungere alle altre linee di divisione interne alla società. In uno stesso momento storico convivono più unità generazionali, così come coesistono più classi sociali e la distinzione solitamente usata in gruppi di età non è in grado di dar conto di queste segmentazioni interne. L’aver condiviso negli anni cruciali dell’adolescenza le stesse condizioni storicoculturali e socio-economiche e aver respirato lo stesso “spirito del tempo” è un elemento fondamentale quando si vuole analizzare il cambiamento sociale attraverso il mutare delle generazioni. Usiamo quindi il termine generazione per riferirci a coorti di età che si distinguono dalle altre per il fatto di: • essere cresciute nello stesso clima culturale, • aver assistito, più o meno attivamente, agli stessi eventi storici • aver sviluppato, di conseguenza, un sistema di valori, di aspettative, di atteggiamenti e di convinzioni differente da quelle che le hanno precedute e che le seguiranno. • Le profonde trasformazioni di questi ultimi anni, a partire da quelle demografiche, • i nuovi assetti economici derivanti dai processi di globalizzazione dei mercati e di delocalizzazione dei processi produttivi, • il mutare dei processi di costruzione di senso legati a riferimenti culturali che oscillano tra aperture planetarie e chiusure localistiche, rendono molto diverse tra loro le generazioni oggi conviventi nel nostro paese. Le diversità tra i contemporanei • La collocazione generazionale • La collocazione geografica e culturale • La diversa partecipazione alle correnti socio-culturali del tempo • Le diverse risposte a situazioni particolari di natura economica, sociale o culturale Lo schema di spiegazione Coorte Età Fenomeno da analizzare Periodo La famiglia orizzontale – Italia1951 Fonte: U.S. Census Bureau – International Data Base La famiglia verticale – Italia 2005 Fonte: U.S. Census Bureau – International Data Base La famiglia del futuro – Italia 2050 Fonte: U.S. Census Bureau – International Data Base Piramidi delle età per l’Italia nel 1951, nel 2005 e proiezione al 2050 1951 2005 2050 Fonte: U.S. Census Bureau, International Data Base Piramide delle età: Senegal 2000 Piramide delle età: Trieste 2004 Titolo di studio della popolazione italiana 1949-2003 senza titolo elementare media diploma Laurea Condizione occupazionale della popolazione italiana 1949-2003 dipendenti autonomi casalinghe ritirati disoccupati Tassi di fecondità per 1000 abitanti dal 1952 al 2004 1964 1995 Tasso totale di fertilità in alcuni paesi dell’area mediterranea Tasso > 2 1995 2005 2015 2025 Tasso < 2 1995 2005 2015 2025 Marocco 3.7 2.7 2.3 2.1 Croazia 1.7 1.4 1.5 1.5 Egitto 3.6 2.9 2.4 2.2 Francia 1.7 1.9 1.9 1.9 Algeria 3.5 1.9 1.7 1.7 Grecia 1.3 1.3 1.4 1.5 Albania 2.7 2.0 2.0 1.9 Slovenia 1.3 1.2 1.3 1.4 Tunisia 2.6 1.8 1.7 1.7 Italia 1.2 1.3 1.4 1.5 Turchia 2.5 1.9 1.8 1.7 Spagna 1.2 1.3 1.4 1.5 Fonte: U.S. Census Bureau, International Data Base IL QUADRO GENERALE Società ad elevati ritmi di trasformazione Calo demografico e invecchiamento della popolazione Anno Struttura popolazione Indice di vecchiaia % 0-14 % 15-64 % Oltre 65 (oltre 65/0-14) 1990 16.8 68.5 14.7 88 2005 14.2 66.4 19.5 138 2010 14.0 65.5 20.5 146 2020 13.2 63.7 23.2 176 2030 12.2 60.8 270 222 2040 12.4 55.6 32.0 259 2050 12.7 53.7 33.6 264 Fonte: dati ISTAT 2006, www.istat.it Età mediana alla fine degli studi per genere e coorte Le tre fasi del passaggio • Separazione: uscita dalla condizione precedente, talora isolamento dalla vita quotidiana precedente. • Transizione: condizione di ambiguità e di liminarità. • Reintegrazione: pubblico riconoscimento della nuova condizione e entrata in una nuova quotidianità. Quando nasce la “adolescenza” L’adolescenza come fase della vita è nata quando le società occidentali sono passate da un’economia fondata sull’agricoltura ad un’economia prevalentemente industriale Perché nasce l’adolescenza • Si estende la scolarità • Si modifica il mercato del lavoro • Cresce la domanda di manodopera qualificata • Si afferma il modello di famiglia borghese mononucleare Una possibile definizione Periodo della vita tra l’infanzia e l’età adulta in cui: • Si attenua il controllo parentale • Aumenta l’influenza del gruppo dei pari • Aumenta il desiderio di autonomia • L’autorità degli adulti viene messa in discussione • Si cercano spazi sociali al di fuori della famiglia Durata della transizione al lavoro, per genere e coorte di nascita (stime K-M) 1966-1975 1976-1985 maschi femmine maschi femmine mesi mediani da fine scuola a primo lavoro 21 27 39 62 mesi mediani da fine scuola a lavoro tempo indeterminato 40 48 87 124 Fin qui La famiglia lunga del 2004: Percentuale di coloro che vivono in famiglia alle diverse età 15-24 enni che lavorano. Proporzione di quanti danno in casa tutto quello che guadagnano Fonte: Indagini IARD fonte: ISTAT 2009 NUOVI TEMPI: TRANSIZIONE ALL’ETA’ ADULTA 15-17en 18-20en ni ni 21-24en ni 25-29en ni 30-34en ni Uscita dall’iter scolastico – formativo 3 25 43 65 80 Ingresso nel mondo del lavoro 3 19 40 65 77 Indipendenza abitativa 0 2 10 32 64 Matrimonio/convivenza 0 0 8 25 56 Nascita di un figlio 0 0 4 16 40 Fonte: Banca Dati Istituto IARD % di giovani 15-34enni – base minima 2.976 Modelli di indipendenza finanziaria dei giovani europei (15-24 anni) Famiglia Lavoro regolare Lavoro temporaneo Italia 68 26 16 1 Spagna 62 36 11 3 Grecia 51 41 5 2 Portogallo 51 47 5 3 Belgio 48 33 9 12 Francia 48 40 15 11 E.U. 15 45 42 13 12 Austria 41 46 8 19 Finlandia 41 25 20 40 Germania 38 51 16 14 Irlanda 38 37 12 18 Svezia 34 30 19 22 Olanda 33 34 23 31 Danimarca 19 65 4 37 Regno Unito 17 57 6 21 Sussidi Fonte: A. Moreno Minguez (2003) Il difficile rapporto tra i giovani e la società. I giovani come minaccia e come risorsa Ragionevole cosa è bamboleggiare in giovanezza et in vecchiezza pensare. (da: Il Novellino, XIII sec., Novella 4,7) Segue la gioventù sempre volubile le voluntati; gli appetiti dei giovani sono infiniti, sono instabilissimi, e credo io sia quasi impossibile in animo giovenile fermare certa alcuna instituzione. ALBERTI, L.B., Libri della famiglia, (1433-41), Libro 1, 60 …io ti consiglierei sempre più … quanto a noi stia debito avere cura della gioventù, trarla in virtù, condurla in lode. ALBERTI, L.B., Libri della famiglia, Libro 3, 264 … quando ero più giovane, più putto, men saggio e men discreto. BRUNO, G., La Cena delle Ceneri, 1584, Dialogo 4 La gioventù, così come la concepiamo oggi, nasce con la società moderna ed è un prodotto della borghesia Le cose importanti nella vita (15-34 anni - % di coloro che indicano “Molto importante” ciascun valore) Interiorità Collettività Socialità ristretta Esteriorità La mappa dei valori giovanili Interiorità Impegno religioso Impegno sociale Studio e culturaEguaglianz a Collettività Solidarietà Socialità ristretta Libertà e Amore Amicizia Famiglia democrazia Autorealizzazione Tempo libero Lavoro Attività politica Patria Successo Vita e carriera agiata Sport Esteriorità Divertimento I valori giovanili: l’area della socialità ristretta Interiorità Eguaglianza Solidarietà Collettività Libertà e democrazia Amore Amicizia Autorealizzazione Tempo Lavoro libero Vita agiata Divertimento Esteriorità Socialità ristretta Famiglia Mete collettive dell’apparire Fare carriera Mete individuali Guadagnare molto Benessere economico Bellezza fisica Tempo libero Divertimento Autorealizzazione Libertà Lavoro Prestigio sociale Salute Amore Famiglia Rispetto delle regole Sicurezza Amici Istruzione Attività politica Impegno sociale Sport Interessi culturali Pace Democrazia Solidarietà Religione Mete collettive dell’impegno Risorse e garanzie I NUOVI TEMPI DEI GIOVANI Mutamenti economicostrutturali Mutamenti culturali Crescente scolarizzazione Cambiamento dei modelli di definizione dell’identità individuale Aumento della precarietà del mercato del lavoro Assenza di politiche sociali per favorire l’autonomia dei giovani Cambiamento nella definizione dei ruoli di genere e generazione all’interno della famiglia Posticipazione degli eventi “di passaggio” In ogni società, sia gli individui che i ruoli, che essi svolgono, sono stratificati non solo per classe e genere, ma anche per età. Dalla posizione che ciascuno di noi occupa nella struttura di età della popolazione dipendono: • le nostre capacità biologiche • gli atteggiamenti che abbiamo nei confronti della vita e del mondo • le attività che svolgiamo • i rapporti che stabiliamo con gli altri 49 L’età è: • una caratteristica ascritta • uno status di transizione In ogni società vi sono vari strati d’età = aggregati di individui di età simili. Tali strati, diversi per ampiezza e composizione, differiscono anche per status e ruoli. I diritti, i doveri e le ricompense vengono distribuiti in maniera differente a seconda dell’età. 50 Gli strati si formano in tutte le società grazie a due diversi processi: - quello universale dell’invecchiamento e della successione delle coorti - quello del mutamento delle strutture e dei ruoli connessi all’età, ossia il cambiamento delle aspettative, ricompense e sanzioni collegate all’età. 51 Coorte = insieme di persone che vivono uno stesso evento nello stesso momento. Generazione = insieme di persone che, oltre a essere nati nello stesso arco di tempo, hanno in comune i valori, gli atteggiamenti e le opinioni riguardanti la società e la politica. Karl Mannheim è stato il primo a utilizzare il concetto di generazione, intendendo quell’insieme di persone che hanno la stessa collocazione nello spazio storico sociale e sono esposti a influenze culturali dello stesso tipo, partendo dalla medesima forma di coscienza stratificata. 52 Analizzando i cicli demografici, molti studiosi hanno sostenuto che le differenze nelle dimensioni delle coorti, dovute alle variazioni nel tempo della natalità, possono provocare mutamenti nel modo in cui i vari ruoli vengono assegnati alle persone appartenenti a diversi strati di età. 53 Richard Easterlin ha ricondotto alle diverse dimensioni delle coorti fenomeni assai diversi come: - l’età al matrimonio - i tassi di fecondità, di attività della popolazione femminile, di criminalità e di suicidio. Alla base del suo schema interpretativo vi è il concetto di reddito relativo, che nasce dal confronto fra le risorse economiche, di cui una persona dispone (reddito effettivo), e le aspirazioni, che essa ha (reddito atteso). 54 Il corso della vita è una costruzione sociale in cui esso - e le fasi in cui si articola - variano nello spazio e nel tempo e persino fatti biologici come la nascita, la pubertà e la morte assumono un significato e un valore diverso nelle diverse epoche e società. 55 Le diverse fasi del corso della vita sono segnate da riti di passaggio = le cerimonie che accompagnano ogni modificazione di posto, di stato, di posizione sociale e di età. Tutti i riti hanno una struttura simile e passano attraverso tre diverse fasi: • preliminare o di separazione = una persona abbandona la posizione e le forme di comportamento precedenti • di transizione o di margine = il soggetto non è né da una parte né dall’altra, ma si trova in un spazio intermedio fra lo stato di partenza e quello di arrivo • di aggregazione = il soggetto è in uno stato relativamente stabile e ha diritti e doveri precisi 56 Infanzia Secondo Ariès: l’infanzia e l’adolescenza sono invenzioni della società moderna: un tempo non esistevano come fasi distinte del corso della vita; in età pre-moderna non esisteva un sentimento dell’infanzia. Successivamente queste tesi sono state parzialmente smentite, resta il fatto che nei paesi occidentali risale solo al secolo scorso l’idea che i bambini abbiano diritti e privilegi, che debbano essere allevati ed educati in famiglia e a scuola, che debbano essere protetti dagli abusi e dai maltrattamenti degli adulti. 57 Pubertà Passaggio dalla condizione fisiologica del bambino alla condizione fisiologica dell’adulto, caratterizzata dallo sviluppo degli organi sessuali, dei caratteri sessuali secondari e dall’accrescimento scheletrico e muscolare. Pur essendo un processo di natura biologica, la pubertà risente anche dell’influenza dei fattori sociali. 58 Gioventù Passaggio dallo status sociale di bambino a quello di adulto In generale, si può dire che una persona diventa adulta quando ha varcato alcune soglie: - ha concluso il percorso formativo - ha un’occupazione relativamente stabile - ha lasciato la casa dei genitori - si è sposato - è diventato per la prima volta padre o madre 59 Questi cinque stadi hanno subito profondi mutamenti negli ultimi anni, effetto di un generale fenomeno di allungamento della fase giovanile, riconducibile: - alla diffusione della scolarità di massa - alle trasformazioni avvenute nell’economia - alla valorizzazione del “sé” 60 Terza età Fase della vita che inizia con la pensione ed è caratterizzata da un grande aumento del tempo libero e delle possibilità di realizzazione personale. Quarta età Fase della vita caratterizzata dalla dipendenza fisica dagli altri. 61 Pensionamento Istituzione sociale che indica il passaggio da una fase a un’altra della vita, la fine del periodo di lavoro e l’inizio di quello del tempo libero, delle attività non economiche. Rispetto all’età in cui è consentito regolarmente lasciare il lavoro negli ultimi decenni abbiamo avuto due fasi distinte e opposte: • fase del prepensionamento • fase dell’innalzamento dell’età pensionabile 62 Fase del prepensionamento Il prepensionamento è stato favorito in vari modi: - dai governi per dare risposta alle difficoltà occupazionali - dagli imprenditori per “svecchiare” la loro forza lavoro - dai sindacati per favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro 63 Fase dell’innalzamento dell’età pensionabile Alcuni fattori hanno portato governi e forze sociali a optare per una politica di innalzamento dell’età pensionabile: • allungamento della vita media • crescita del peso (costi) della popolazione anziana • livello di istruzione e condizioni di salute migliori degli anziani di oggi rispetto alle coorti precedenti • diffusione dell’idea che l’essere attivo è per l’individuo il modo migliore per ritardare l’invecchiamento fisico e psichico 64