Metabolismo: visione generale • Insieme di reazioni a cui vanno incontro i farmaci o altri xenobiotici all’interno dell’organismo Bioattivazione Importante per i profarmaci Eliminazione Effetto terapeutico Profarmaci: valaciclovir Profarmaci: valaciclovir Profarmaci: famciclovir N N H2N N Aldehyde oxidase Esterase / hydrolysis N O N HN H2N N N HO AcO AcO Famciclovir Antiviral (Herpes etc) Pro-drug HO Penciclovir Profarmaci: L-DOPA H COOH NH2 NH2 L-DOPA decarbossilasi OH OH HO L-DOPA HO dopamina Profarmaci: L-DOPA H COOH NH2 NH2 L-DOPA decarbossilasi OH OH HO L-DOPA HO dopamina Profarmaci: L-DOPA Profarmaci: clopidogrel Profarmaci: diacetilmorfina • >3 volte + potente di morfina (+ liposolubile) – effetti + rapidi se assunta e.v. o fumata • Metabolizzata a monoacetilmorfina e morfina Metabolismo: visione generale • Insieme di reazioni a cui vanno incontro i farmaci o altri xenobiotici all’interno dell’organismo Bioattivazione Es.: paracetamolo Effetto Tossico Metabolismo del paracetamolo 1 1 2 3 4 Metabolismo del paracetamolo Metabolismo: visione generale • Insieme di reazioni a cui vanno incontro i farmaci o altri xenobiotici all’interno dell’organismo Bioattivazione Polimorfismi, Interaz. farmacologiche Effetto terapeutico ridotto o assente Profarmaci: codeina (Reazione critica per l’effetto analgesico) Profarmaci: clopidogrel Individui portatori di alcune varianti del CYP2C19 (CYP2C19*2 e CYP2C19*3) possiedono una ridotta concentrazione plasmatica del metabolita attivo (hanno una maggiore reattivita’ piastrinica e vanno incontro piu’ frequentemente a eventi cardiovascolari) Profarmaci: clopidogrel Profarmaci: tamoxifene Il tamoxifene e’ un SERM (selective estrogen receptor modulator). Deve essere attivato nei due metaboliti 4-idrossitamoxifene ed endoxifen, attraverso il CYP2D6. Polimorfismi del CYP2D6 influenzano la risposta al tamoxifene in donne con tumore alla mammella Durante trattamento con tamoxifene sarebbe meglio evitare l'uso prolungato di farmaci inibitori di CYP2D6, in particolare SSRI (es. paroxetina, fluoxetina) Metabolismo: visione generale • Insieme di reazioni a cui vanno incontro i farmaci o altri xenobiotici all’interno dell’organismo Eliminazione Es.: etanolo, isoniazide Effetto Tossico Metabolismo dell’etanolo Neurotossico (neuropatia periferica) Epatotossico Metabolismo: visione generale • Insieme di reazioni a cui vanno incontro i farmaci o altri xenobiotici all’interno dell’organismo Bioattivazione Es.: rifampicina, fenitoina Eliminazione Mancato/ridotto effetto terapeutico Metabolismo: visione generale • Insieme di reazioni a cui vanno incontro i farmaci o altri xenobiotici all’interno dell’organismo • Generalmente dopo metabolismo i farmaci sono piu’ polari e piu’ idrosolubili • Le sedi principali per il metabolismo sono fegato, tratto gastrointestinale, reni, polmoni (anche altre sedi) • La conversione metabolica avviene di solito per via enzimatica (reazioni di fase I e II) Reazioni di fase I • Hanno la finalita’ di inserire o mettere in evidenza nel substrato gruppi funzionali di legami (funzionalizzazione) Ossidazione Riduzione Idrolisi Citocromo P450-dipendenti Citocromo P450-indipendenti Citocromo P450 • NADPH NADP O2 RH H2O R-OH 0 5 4 P- R tt u ed i s a Superfamiglia di emoproteine enzimatiche identificate con la sigla CYP seguita da un numero (famiglia), lettera (sottofamiglia) e un numero (singolo gene) Es. CYP3A4, CYP3A5 • Localizzato prevalentemente nel reticolo endoplasmatico del fegato (frazione microsomiale) • Specificita’, velocita’ e affinita’ diverse per vari substrati a seconda del sottotipo CYP Reazioni di fase I • Hanno la finalita’ di inserire o mettere in evidenza nel substrato gruppi funzionali di legami (funzionalizzazione) Ossidazione Riduzione Idrolisi Citocromo P450-dipendenti Citocromo P450-indipendenti Esempi Alcol e aldeide deidrogenasi Xantina + H2O + O2 urato + H2O2 Xantina ossidasi Monoamminossidasi Reazioni di fase I • Hanno la finalita’ di inserire o mettere in evidenza nel substrato gruppi funzionali di legami (funzionalizzazione) Ossidazione Riduzione Idrolisi Esempio Acetilcolinoesterasi (AChE) Reazioni di fase II • Usano i gruppi funzionali come “terminale” per la coniugazione con molecole diverse Acetilazione Metilazione Coniugazione con glutatione Coniugazione con aminoacidi Coniugazione con glucuronato • Prevedono il consumo di energia, fornita direttamente o indirettamente dall’ATP Fasi del metabolismo dei farmaci Alcuni farmaci subiscono solo il metabolismo di fase II Farmaco FASE I Ossidazione Riduzione e/o idrolisi FASE II Prodotti di coniugazione (Solitamente Inattivo) Il farmaco può risultare attivato o, nella maggior parte dei casi, inattivo Avvengono prevalentemente nel fegato (poi reni e polmoni) Entrambi gli stadi (fase I e fase II) sono responsabili generalmente di una riduzione della liposolubilità del farmaco e, di conseguenza, ne facilitano l’eliminazione Fasi del metabolismo dei farmaci Fasi del metabolismo dei farmaci Coniugazione con acido glucuronico (Fase II) morfina (Fase I) N-demetilazione Fasi del metabolismo dei farmaci Metabolismo dei farmaci: microflora intestinale • Per farmaci assunti per os la flora microbica imtestinale puo’ essere rilevante (potenzialita’ biotrasformativa fegato) • Biotrasformazioni da flora intestinale essenzialmente di tipo riduttivo (ambiente anaerobico) • Flora intestinale potenzialmente coinvolta nel ricircolo enteroepatico Fattori che modificano il metabolismo di xenobiotici Specie Differenze tra organismi nell’abilita’ a metabolizzare particolari sostanze sono alla base di tossicita’ selettiva (es. Malation) Età e sesso In generale feti, neonati e anziani hanno una capacità limitata per la trasformazione di xenobiotici rispetto agli adulti. Es. cloranfenicolo, etanolo Variabilità genetica Ad es. reazioni di acetilazione (fase II) e’ influenzata da fenotipo “lento” o “rapido”. Es. isoniazide. Nutrizione e Scarsa nutrizione e malattie (es. epatite) influiscono malattie negativamente sul metabolismo di xenobiotici. Esposizione Precedente o simultanea esposizione ad un xenobiotico ad altre puo’ portare a inibizione o induzione enzimatica (es. DDT, sostanze alcool, fumo di sigaretta) Dose Puo’ influire la natura della biotrasformazione (dose soglia per la tossicità). Es. paracetamolo Eliminazione: visione generale • Descrive quella serie di processi che sono alla base della rimozione di xenobiotici assorbiti attraverso l’escrezione e/o biotrasformazione PRINCIPALI RENALE FECALE SECONDARIE POLMONARE CUTANEA SALIVARE LACRIMALE MAMMARIA Escrezione renale • La funzione principale dei reni e’ l’escrezione di composti di scarto e/o riassorbimento) tossici (filtrazione, secrezione, • 130 ml/min vengono filtrati a livello glomerulare (> 150 L al giorno!!!!) 99% normalmente riassorbito • Proteine plasmatiche (e farmaci legati ad esse) non attraversano di norma i filtri glomerulari • L’eliminazione di farmaci acidi e’ favorita alcalinizzando le urine (e ostacolata acidificando le urine) Escrezione renale Escrezione renale Escrezione renale Escrezione fecale • Il fegato svolge due diverse importanti funzioni sui farmaci nell’organismo: metabolismo ed escrezione • Farmaci incapaci di passare la membrana cellulare vengono trasportati molto efficientemente nella cellula epatica da vari sistemi di trasporto • L’escrezione dei farmaci nella bile e’ favorita da due caratteristiche fisiche: polarita’ e peso molecolare • L’escrezione biliare puo’ avere particolare importanza per farmaci assunti per os (effetto di primo passaggio) Escrezione fecale • Una volta escreto nella bile, viene un farmaco non necessariamente eliminato (ricircolo enteroepatico) Cinetiche di eliminazione Cinetiche di ordine 0 La quantita’ di xenobiotico eliminata Le cinetiche di ordine 0 indicano che l’eliminazione dall’organismo si basa su processi metabolici escrezione saturati. e/o di Al di sotto di concentrazioni saturanti le cinetiche di eliminazione di ordine 0 possono seguire andamenti di I ordine. 100 % di xenobiotico da eliminare per unita’ di tempo e’ costante (flusso indipendente dalla concentrazione). 0 Tempo Cinetiche di eliminazione Cinetiche di I ordine La quantita’ di xenobiotico eliminata per unita’ di tempo e’ una percentuale Le cinetiche di I ordine indicano in genere che l’eliminazione dall’organismo avviene per lo tramite meccanismi non saturati. piu’ L’eliminazione della maggior parte degli xenobiotici segue una cinetica di I ordine. 100 % di xenobiotico da eliminare costante di quella che rimane da eliminare. 0 Tempo Metabolismo dell’etanolo L’ossidazione di 1 mole di etanolo (46 g) a 1 mole di acido acetico richiede 2 moli di NAD+ (circa 1.3 Kg). Questa quantita’ supera abbondantemente la disponibilita’ di NAD+ a livello epatico, che ne limita il metabolismo a circa 8 g/ora in un individuo adulto di 70 Kg Alcol etilico: metabolismo ed eliminazione Emivita dipende anche da concentrazione. Es.: • 10 mg/100 ml – t½ 15 – 20 min (ordine I) • 10 mg/100 ml – 0.12 g etanolo/kg di peso corporeo per ora (per soggetto di 70 kg – 8.4 g/h) Andamento delle concentrazioni ematiche di etanolo dopo somministrazione i.v. in cani Basse dosi Alte dosi J Pharmacol Exp ther 109:431, 1953 Comparison • First Order Elimination • Zero Order Elimination – [drug] decreases exponentially w/ time – [drug] decreases linearly with time – Rate of elimination is proportional to [drug] – Rate of elimination is constant – Plot of log [drug] or ln[drug] vs. time are linear – Rate of elimination is independent of [drug] – t 1/2 is constant regardless of [drug] – No true t 1/2 Emivita (t1/2) • L’intervallo di tempo necessario affinche’ concentrazione plasmatica si riduca del 50% la • E’ indipendente dai valori di concentrazione iniziale di xenobiotico • Fornisce una misura dell’efficienza dei processi di eliminazione dell’organismo nei confronti di un dato xenobiotico • Dipende da stato funzionale degli organi o sistemi dell’individuo xenobiotico preposti all’eliminazione di un dato Half-Life • C = Co e - kt • C/Co = 0.5 for half of the original amount • 0.5 = e – k t • ln 0.5 = -k t ½ • -0.693 = -k t ½ • t 1/2 = 0.693 / k Emivita (t1/2) • Solitamente farmaci con elevato Vd hanno una emivita lunga • Alterazioni dei valori di emivita richiedono correzioni del regime terapeutico Emivita (t1/2) N° di t½ 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Frazione di xenobiotico rimanente 100% 50% 25% 12.5% 6.25% 3.125% 1.56% 0.78% 0.39% 0.195% 0.0975% *** Sono neccessarie 10 emivite per eliminare il 99,9%*** Clearance • Puo’ essere definito come il volume di sangue virtualmente ripulito nell’unita’ di tempo dai processi di eliminazione • Clearance d’organo e clearance totale • Puo’ essere influenzata da vari fattori (es. malattie, presenza di altre sostanze, legame alle proteine, grado di ionizzazione, eta’) • Per farmaci eliminati per via renale, la loro clearance puo’ essere uguale, maggiore o minore di 130 ml/min Somministrazioni ripetute e stato stazionario La somministrazione di dosi ripetute di un farmaco (piu’ frequente nella pratica clinica) puo’ determinare un suo aumento nell’organismo (accumulo) fino al raggiungimento di un plateau (livello stazionario). Se la somministrazione di un farmaco viene ripetuta dopo un tempo pari o superiore a 5 emivite, la nuova dose semplicemente rimpiazza la precedente RICORDA: Se un farmaco segue una cinetica di primo ordine occorre un tempo pari a 4-5 volte l’emivita per la sua quasi scomparsa dall’organismo Cp 0 2 4 6 8 10 Time (half time) 12 14 Se la somministrazione di un farmaco viene ripetuta dopo un tempo pari o superiore a 5 emivite, la nuova dose semplicemente rimpiazza la precedente Se invece le nuove somministrazioni vengono fatte a intervalli piu’ brevi, ciascuna di esse andra’ a sommarsi a quello che e’ rimasto delle precedenti Cp Se somministriamo ripetutamente dosi uguali di farmaco a intervalli fissi, la concentrazione di farmaco crescera’ con le successive somministrazioni fino a stabilizzarsi, oscillando a ridosso di un valore medio stabile 0 2 4 6 8 10 Time (half time) 12 14 Cp 0 2 4 6 8 10 Time (half time) 12 14 Nell’esempio, l’intervallo tra una somm. e la successiva e’ pari all’emivita del farmaco Cp Dopo una fase iniziale di ascesa (fase di accumulo) si raggiunge una fase di plateau (fase stazionaria o di equilibrio) Uno stato stazionario viene raggiunto dopo circa 4-5 emivite 0 2 4 6 8 10 Time (half time) 12 14 Multiple dosing At Steady State amount administered = amount eliminated between doses Cpss Cp Il tempo necessario per raggiungere (plateau) dipende dall’emivita del farmaco l’equilibrio Quando la quantità di farmaco eliminato tra le dosi eguaglia la dose somministrata, i livelli medi di farmaco rimarranno costanti e sarà stato raggiunto il plateau. time D = (Cp)eq x 0.693 x Vd x (T/t½) Si puo’ utilizzare per impostare un protocollo terapeutico in modo razionale Esempio Si vuole somministrare per via e.v. ogni ora ad un uomo di 70 kg la lidocaina, un antiaritmico con Vd= 1.1 l/kg e t1/2 = 1.8 h, per raggiungere una Cp= 4 mg/l. D = (Cp)eq x 0.693 x Vd x (T/t½) D = 4 x 0.693 x 77 x (1/1.8) = 118 mg La dose cosi’ calcolata sara’ quella necessaria perche’ la Cp del farmaco sia quella desiderata una volta raggiunto l’equilibrio, cioe’ dopo circa 4-5 emivite (5 x 1.8 h) 118 mg/h per via e.v. equivalgono a ~ 2 mg/min somministrati per infusione continua D = (Cp)eq x 0.693 x Vd x (T/t½) Si puo’ utilizzare per impostare un protocollo terapeutico in modo razionale Si puo’ utilizzare per avere una stima della Cp in un paziente sottoposto ad un preciso protocollo terapeutico Esempio Si vuole stimare la Cp in un paziente (70 kg) trattato da piu’ di un mese con digossina, somministrata per os (0.2 mg, 2 volte al giorno). Vd = 7 l/Kg D = (Cp)eq x 0.693 x Vd x (T/t½) emivita = 1.7 gg Biodisp. orale = 0.75 (0.2 x 0.75) = (Cp)eq x 0.693 x 490 x (0.5/1.7) (Cp)eq = 0.0015 mg/l Cp Dopo una fase iniziale di ascesa (fase di accumulo) si raggiunge una fase di plateau (fase stazionaria o di equilibrio) Uno stato stazionario viene raggiunto dopo circa 4-5 emivite 0 2 Uno stato stazionario puo’ essere raggiunto piu’ velocemente con 4 6 8partendo 10 12 una 14 dose iniziale maggiore (chiamata dose di carico) Time (half time) La dose di carico e’ utile, per esempio, quando si inizia il trattamento con un farmaco la cui emivita e’ lunga rispetto all’urgenza della situazione clinica, come nel caso del trattamento delle aritmie cardiache con amiodarone (emivita 20-100 giorni) o digossina (emivita 30-40 ore) o quando si avvia un trattamento anticoagulante con eparina Loading Dose Dose = Cp(Target) x Vd Somministrazioni ripetute e stato stazionario Cinetiche di I ordine Cinetiche di ordine 0 Principali parametri farmacocinetici Cmax: concentrazione massima Tmax: tempo per raggiungere la Cmax AUC: area sotto la curva F%: biodisponibilità T½: tempo necessario perché la concentrazione plasmatica si riduca della metà Vd: volume di distribuzione Cl: clearance