PROTOCOLLO DI RICERCA TITOLO DEL PROGETTO: “Fa’ che il cibo sia la tua medicina”: il ruolo della Dieta Mediterranea sul Dna Autori: CIRANNI MARIA CLAUDIA DE LEO FEDERICA GUALBERTO PAOLO PROVENZANO ERICA ROMANO SILVIA Dottorando: DANIELE DE BONIS OBIETTIVO FINALE DEL PROGETTO Lo studio si propone di esaminare come la Dieta Mediterranea e i suoi componenti interagiscono con il Dna, in particolare con i meccanismi epigenetici influenzando l’insorgenza di malattie metaboliche. 1. Obiettivo Primario: Individuare patterns epigenetici precoci, riguardanti i principali geni coinvolti nella predisposizione del Diabete e dell’Obesità in giovani soggetti aderenti alla Dieta Mediterranea . 2. Obiettivi Secondari: Correlazione tra patterns di metilazione e specifici componenti della dieta; Studiare la reversibilità o non reversibilità di tali cambiamenti epigenetici. BASE DI PARTENZA SCIENTIFICA NAZIONALE O INTERNAZIONALE . Nel prossimo futuro il rapporto dell’uomo con l’alimentazione potrà assumere forme diverse e assai difficili da prevedere. La Nutrizione individualizzata è la direzione verso cui sembra muoversi la scienza dell’alimentazione, non più solo interventi dietetici basati sul fabbisogno nutrizionale di ognuno, ma adattati anche sull’impronta genetica di ciascun individuo per prevenire patologie croniche e coadiuvare in maniera sostanziale eventuali terapie farmacologiche, ampliandone l’effetto. L’importanza della nutrizione come fattore responsabile nel prevenire o causare la malattia è ormai accettato da tutti, ma è sorprendente vedere come gli studi più recenti rinforzino sempre di più questa idea. Le basi per la predisposizione a certe malattie infatti risultano poste attraverso la programmazione epigenetica. La dieta mediterranea è un punto di riferimento come dieta preventiva per eccellenza di cui si conoscono già i molteplici effetti salutistici, ma poco sulla interazione dei suoi nutrienti con il Dna: la comprensione del ruolo dei nutrienti nell’alterazione dei patterns epigenetici ci potrebbe fornire una via per il mantenimento della salute attraverso la modulazione della dieta che è più fisiologica di qualsiasi farmacoterapia. In campo medico, le nuove conoscenze sul Genoma Umano hanno permesso il consolidarsi di una nuova dimensione molecolare della medicina, in particolare di un settore definito come “Medicina Predittiva”, ovvero una medicina, che basandosi sulle informazioni ricavabili dalla costituzione genetica di un individuo, possa anticipare una stima del rischio di quest’ultimo di sviluppare una determinata patologia durante il corso della vita. Dieta Mediterranea. Con l'espressione Dieta Mediterranea, coniata negli anni '50 dal nutrizionista statunitense Ancel Keys, e dichiarata dall’UNESCO Patrimonio (immateriale) culturale dell'umanità nel 2010, si intende quel particolare modello alimentare tipico dei paesi europei che si affacciano sul bacino del Mediterraneo in grado di apportare un significativo miglioramento dello stato di salute, sia per la riduzione della mortalità complessiva (9%), sia della mortalità per malattie cardiovascolari (9%), dell'incidenza o mortalità per tumori (6%), sia per l'incidenza di malattie neuro-degenerative (malattia di Parkinson e di malattia di Alzheimer) (1) risultando preventiva e terapeutica per chi soffre di Diabete e Obesità (2). Questo tipo di dieta prevede che le calorie necessarie per produrre energia utile per le nostre attività quotidiane siano così distribuite: il 55-60% deve provenire dai carboidrati, il 25-30% da grassi (essenzialmente vegetali) e solo per il 10-15% da proteine (3). La Dieta Mediterranea consiste in abbondanza di cibi di origine vegetale (verdura, ortaggi, frutta fresca e secca, legumi, pane e pasta da farina integrale non ricostituita e altri cereali integrali come orzo, farro, avena, i quali assicurano sia un basso Indice Glicemico che un ruolo equilibratore e saziante, vitamina, minerali e lecitine); consumo prevalente di cibi freschi e di stagione, quasi sempre di provenienza locale e quindi a chilometro zero, utilizzo dell'olio d’oliva come fonte principale di grassi, pesce, carne bianca e uova da galline ruspanti, consumati qualche volta a settimana, consumo quotidiano ma moderato di formaggi e yogurt da latte proveniente da animali al pascolo, ricco di acidi grassi omega 3 e vitamine antiossidanti, basso consumo di carne rossa, uso regolare di erbe aromatiche che permettono di creare una dieta di ottimo sapore e di grande appetibilità, riducendo il bisogno di usare sale e condimenti grassi in quantità eccessiva; assunzione moderata di vino durante i pasti; ridottissimo consumo di dolci. Diabete, Obesità e meccanismi epigenetici. L’alimentazione è ormai riconosciuta come modulatrice critica di programmazione epigenetica nella Sindrome metabolica, Obesità e Diabete (Chaudhary et al 2012; Pelizzola e Ecker 2011; Milagro et al 2013; Gemma et al 2010; Luttmer et al 2013;Wang et al 2010). La metilazione è tra i principale meccanismi di regolazione epigenetica per modificare l'espressione dei geni senza alterare la sequenza del DNA primario (Luttmer et al. 2013). Gli studiosi concordano nell’affermare che l’aumento dell’incidenza del Diabete Mellito tipo 2 e l’Obesità è avvenuto troppo rapidamente per potere sostenere che fosse legato unicamente a cause genetiche, la stragrande maggioranza di nuovi casi di DM tipo 2 e di Obesità sono da collegarsi a cambiamenti dello stile di vita e/o dell’ambiente durante soprattutto le ultime decadi che hanno determinato modificazioni epigenetiche conseguenti a rilevanti modifiche ambientali. La variazione del grado di metilazione, infatti, è in grado di modulare l’espressione di geni coinvolti nel controllo ipotalamico dell’appetito come ad esempio la Leptina e dell’Adiponectina risultano correlate all’ obesità e insulino-resistenza: queste osservazioni sostengono l'ipotesi che modificazioni epigenetiche potrebbero sostenere lo sviluppo di obesità e disturbi metabolici correlati. Essi convalidano anche l’importanza e la convenienza di identificare queste modificazioni epigenetiche che potrebbero essere utilizzati come marcatori molecolari per predire e seguire i cambiamenti fisiologici associati con l'obesità e insulino-resistenza (5). La leptina è un ormone prodotto dagli adipociti differenziati e agisce a livello del Sistema Nervoso Centrale (SNC), in particolare dell’ipotalamo, determinando la soppressione dell’assunzione di cibo (anoressizzante), aumentando sensibilità all’insulina incrementando il dispendio energetico e regolando il peso corporeo nel medio-lungo termine. Nel plasma la leptina circola a concentrazioni proporzionali alla massa grassa. L'adiponectina è un ormone proteico che modula alcuni processi metabolici, inclusa la regolazione del glucosio e il catabolismo degli acidi grassi; è secreta unicamente dal tessuto adiposo nel flusso sanguigno e la sua concentrazione è inversamente collegata con la percentuale di grasso nel corpo ( gli obesi, infatti, producono livelli più bassi di questo ormone(6) . I suoi recettori sono AdipoR1 e AdipoR2 che si trovano particolarmente nel muscolo e nel fegato dove determinano rispettivamente l'ossidazione degli acidi grassi, e una riduzione di contenuto di trigliceridi e della produzione di glucosio. Secondo L’Internation Diabetes Federation i diabetici nel mondo sono382 milioni (8,3%) e questo numero è destinato ad aumentare fino a 592 nel 2035. L’Istat afferma che nel 2011 in Italia le persone affette da Diabete sono quasi 3 milioni, cioèl 4,9% della popolazione, percentuale che aumenta fino al 6,6% nelle regione meridionali. Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. Nel diabete tipo 1, che rappresenta circa il 10% degli affetti, il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule ß che producono questo ormone; il Diabete tipo 2, rappresenta un gruppo eterogeno di alterazioni caratterizzati da gradi variabili di insulino resistenza, alterata secrezione insulinica, e aumentata produzione di glucosio. Spesso la diagnosi del DMII si effettua dopo molti anni, quando cioè si maniefestano i sintomi: retinopatia diabetica, malattie caridovascolari, nefropatia e piede diabetico, sono solo alcune delle complicazne causate dal danno dell’iperglicemia all’apparato macro e micro vascolare. Nel recente studio di Assam El-Osta su JEM 2008 si è dimosrato per la prima volta che l’iperglicemia transitoria e le modifiche epigenetiche vascolari determinano un persistente aumento dell’espressione genica pro-aterogena durante la successiva normoglicemia, inducendo il rimodellamento della cromatina. In un recente studio, Ling et al. hanno mostrato come fattori genetici ed epigenetici possano interagire nel conferire una suscettibilità età-dipendente all’insulino-resistenza. I dati dello studio EDIC (che dura tuttora), eseguito su pazienti diabetici tipo 1 che avevano completato il DCCT (Diabetes Control and Complications Trial - 1993), hanno mostrato che la precoce cronica esposizione a moderati livelli di iperglicemia hanno prolungato gli effetti sulle complicanze diabetiche durante i successivi periodi di miglioramento della glicemia, fenomeno che è stato definito “memoria metabolica”. Per esempio modifiche aterosclerotiche non presenti alla fine del DCCT sono apparse successivamente nel gruppo con una precocemente più alta HbA1c, seguiti da un aumento significativo di eventi di ischemia cardiaca, stroke e morte cardiovascolare. Ciò è avvenuto nonostante la loro HbA1c, dopo la fine del DCCT fosse identica a quella del passato gruppo di controllo intensivo, durante tutto il tempo che tali cambiamenti vascolari si sviluppassero. Altri studi effettuati su Epigenetica ed Diabete indicano come il rapporto tra DNA metilato e DNA non metilato ( mtDNA / nDNA ) era inversamente correlata con HOMAIR, glicemia a digiuno, e l'insulina ed è stato inversamente correlato con la metilazione del promotore di PPARGC1A. Il ruolo metilazione del DNA nei cambiamenti dell’espressione genica correlati alla memoria metabolica è ad oggi una fertile area per future ricerche, in quanto fornisce le basi molecolari per comprendere alcune delle variazioni nel rischio di sviluppo delle complicanze dovute al Diabete o Obesità. Da qui l’importanza di agire sulla flessibilità epigenetica di adolescenti e giovani adulti, facendo in modo che le cellule possano “ricordare” meccanismi glico-metabolici adattativi, scegliendo quindi uno stile di vita e un comportamento alimentare sano, come quello della Dieta Mediterranea può offrire. Bibliografia: (1) F. Sofi, F. Cesari; R. Abbate; GF. Gensini; A. Casini, Adherence to Mediterranean diet and health status: meta-analysis., in BMJ, vol. 337, 2008, pp. a1344. (2) Mosharraf, G. Sharifzadeh; P. Darvishzadeh-Boroujeni; H. Rouhi-Boroujeni, Impact of the components of Mediterranean nutrition regimen on long-term prognosis of diabetic patients with coronary artery disease., in ARYA Atheroscler, vol. 9, nº 6, Nov 2013, pp. 337-42 (3) Willett WC. The Mediterranean diet: science and practice. Public Health Nutr. 2006 Feb;9(1A):105-10. (4) M C García-Cardona, F Huang, J M García-Vivas, C López-Camarillo, B E del Río Navarro, E Navarro Olivos, E Hong-Chong, F Bolaños-Jiménez and L A Marchat DNA methylation of leptin and adiponectin promoters in children is reduced by the combined presence of obesity and insulin resistance . International Journal of Obesity (19 February 2014) (5) Ukkola O, Santaniemi M, Adiponectin: a link between excess adiposity and associated comorbidities?, in J. Mol. Med., vol. 80, nº 11, novembre 2002, pp. 696–702, METODOLOGIA Tipologia dello Studio: Osservazionale – longitudinale Durata : 10 anni Criteri di Screening: soggetti di sesso maschile e femminile , di età compresa dai 18 anni ai 28 anni. Durata Screening : 6 mesi Criteri di Inclusione: soggetti che hanno letto e firmato il consenso informato, studenti delle scuole Secondarie di Secondo Grado e dell’Università di Catanzaro, IMC compreso tra 18,5 e 29,9, soggetti che si impegnano a compilare bi-mensilmente il questionario MedDietScore e inviare tramite mail al responsabile del proggetto. Criteri di Esclusione: DCA, Sindrome cromosomiche, patologie renali, soggetti obesi, in terapia con immunosoppressori o steroidi cronici; Calcolo del campione : Sulla base di altri studi presenti in letteratura, la dimensione del campione da analizzare consentirà di rilevare una associazione tra l’aderenza alla Dieta Mediterranea (e di alcuni suoi specifici componenti) e la percentuale di Dna metilato. Volendo quindi dimostrare una differenza di percentuale di metilazione dei promoori di specifici geni (come OB(Lep), ADIPOQ, PPAR-ɣ) del 16% con una potenza minima dell'80% (p=0.05), lo studio richiede l’arruolamento di 1000 soggetti . L'analisi Statistica dei dati sarà eseguita utilizzando le procedure del software statistico SPSS 21. Il test del “chi-quadrato” verrà utilizzato per confrontare le percentuali di metilazione delle “CpG islands” dei promotori. La correlazione di Pearson è stato utilizzato per identificare le variabili correlate con l’iper-/ipo-metilazione. L’analisi di regressione lineare multivariata verrà utilizzata per testare l'associazione tra iper-/ipo-metilazione e le variabili confondenti selezionate tra tutto ciò che nell'analisi univariata eraassociato con l’iper-/ipo-metilazione ( p <0.1). MEDDIETSCORE (1): MedDietScore è stato sviluppato per indagare sull’aderenza alla dieta mediterranea : in particolare, si indaga sul consumo settimanale dei seguenti 9 gruppi alimentari: cereali non raffinati (pane integrale e pasta, riso, ecc), frutta, verdura, legumi, patate, pesce, carne e prodotti di carne, pollame, latticini ,olio di oliva e alcool. I punteggi assegnati agli alimenti più frequenti vanno da 0 a 5 (0=mai, 1=qualche volta, 5= molto spesso). Per il consumo di alimenti che si presumo si consumano con molta moderazione (mensilmente, come carne e prodotti di carne, pollame e prodotti completi di grassi) i punteggi vengono assegnati su scala inversa (cioè da 5=mai, a 0=molto spesso). Così, il punteggio varia teoricamente 0-55, e valori più alti indicano maggiore aderenza alla dieta mediterranea. Il MedDietScore è stato valutato ripetibile e preciso nella valutazione di individui ad alto rischio di ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, obesità e malattie cardiovascolari . (1)Comput Methods Programs Biomed. 2006 Jul;83(1):73-7. Epub 2006 Jun 27. MedDietScore: a computer program that evaluates the adherence to the Mediterranean dietary pattern and its relation to cardiovascular disease risk. Panagiotakos DB1, Milias GA, Pitsavos C, Stefanadis C. KIT Sorgente+ verrà utilizzato per la raccolta tampone salivare e la ricerca del DNA secondo lo schema proposto dalla casa produttrice (2): raccogliere il campione di saliva utilizzando il tampone buccale. Si consiglia di utilizzare il tampone buccale un’ora dopo aver mangiato, bevuto, pulito i denti. Per un risultato ottimale si consiglia di risciacquare la bocca con acqua prima di utilizzare il tampone buccale. Estrarre dalla confezione il Kit per il prelievo del campione per analisi DNA . Estrarre il tampone buccale dalla custodia cilindrica in plastica avendo cura di non toccare con le mani la parte terminale bianca. Introdurre il tampone buccale all’interno della bocca e strofinare energicamente per circa 60 secondi la parte terminale bianca del tampone sull’interno guancia. Strofinare con un lento movimento dall’alto al basso del tampone buccale. Riporre il tampone buccale nella custodia cilindrica in plastica avendo cura di non toccare con le mani la parte terminale bianca . Spezzare con il pollice l’asta in plastica del tampone buccale in corrispondenza dell’incisione e lasciare cadere la parte terminale bianca all’interno della custodia cilindrica in plastica non toccare con le mani la parte terminale bianca . Rimuovere la capsula deumidificante color arancione dalla confezione argentata. Inserire la capsula deumidificante color arancione nella custodia cilindrica in plastica e sigillare con il tappo in plastica . Preparazione del campione per la spedizione al laboratorio . Attaccare una delle due etichette adesive con codice a barre sulla custodia cilindrica in plastica . Inserire il tampone buccale (sigillato ed etichettato) nella busta trasparente . Sigillare la busta trasparente con la zip. (2) https://www.sorgentegenetica.it/Portals/0/Documentazione/111228_Istruzioni%20kit.pdf Giunti presso il Laboratorio di Nutrigenomica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, i campioni di saliva saranno sottoposti a centrifugazione a 2500 rpm per 15 min. Il surnatante sarà scartato e il pellet cellulare sarà mantenuto e collocato in 1% SDS / proteinasi K (0,5 mg / ml) a 48 ° C per 72 h. Ilcampione digerito sarà sottoposto ad estrazione con fenolo-cloroformio e precipitazione con etanolo, secondo il protocollo standard. La frequenza di metilazione verrà misurata mediante Methylation-specific PCR: questo test prevede la modifica iniziale di DNA con bisolfito di sodio, che converte tutto il dna non metilato, ma non quello metilato, la citosina in uracile, e successiva amplificazione con primer specifici per DNA metilato contro DNA non metilato. MSP richiede solo piccole quantità di DNA, è sensibile a 0,1% degli alleli metilati di un data isola CpG-island di un locus, e può essere eseguita su DNA estratto da campioni in paraffina. MSP elimina i risultati falsi positivi inerenti ad approcci basati sulla PCR precedente che si basava sulla differenza di scissione enzima di restrizione per distinguere metilato dal DNA non metilato. ASPETTI ETICI La partecipazione allo studio è volontaria ed è necessario acquisire il consenso scritto, che il partecipante potrà revocare in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo. Lo studio sarà condotto in conformità alle normative vigenti e alla Dichiarazione di Helsinki e sarà sottoposto all’attenzione del Comitato Etico. Ogni soggetto che sarà invitato a partecipare allo studio sarà adeguatamente informato dallo sperimentatore sulla natura e gli scopi dello studio e dovrà esprimere in forma scritta il proprio Consenso dopo la lettura di un documento illustrativo. L’autonomia del soggetto nel decidere se accettare o meno di partecipare allo studio sarà rispettata e il soggetto potrà comunque ritirare il suo consenso in qualunque momento senza addurre alcuna spiegazione. La partecipazione allo studio non comporta nessun rischio per il volontario. TRATTAMENTO DATI PERSONALI In conformità alla legge sulla privacy, tutti i dati personali e clinici saranno trattati con tutti i criteri che realizzano la massima riservatezza ed utilizzati unicamente a fini della ricerca medesima. Tutti i dati saranno archiviati ed elaborati in un database elettronico in modo anonimo con un codice identificativo per ciascun soggetto, assegnato dallo sperimentatore. Le operazioni di trattamento dei dati saranno effettuati tramite password solo da sperimentatori incaricati che operano sotto la diretta autorità del responsabile. I dati raccolti non saranno comunicati a terzi. ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA DI RICERCA Il Progetto prevede inizialmente un incontro a scopo divulgativo-informativo circa la dieta mediterranea e dei suoi effetti benefici sulla salute presso le scuole che vogliono aderire all’iniziativa . Un team costituito da almeno un medico e un dietista incontrerà studenti, professori e genitori per educare e sensibilizzre la popolazione studentesca dell’importanza della corretta e sana alimentazione al fine di garantire ottimali condizioni di salute in età adulta. Essendo le scuole statali presenti nel terriotiro catanzarese 92 e stimando una partecipazione dell’80% (74 scuole), saranno necessari almeno due Team ( Medico+Dietista) che visiteranno circa 7 scuole al mese nell’arco di 6 mesi. Nel corso di tali incontri verranno informati gli studenti sulla possibilità di partecipare al proggetto di ricerca esponendo le modalità di arruolamento e l’iter da seguire. Successivamente verrà programmata una seconda giornata di incontri per ogni scuola durante la quale ai volontari che intendono partecipare verrà chiesto di leggere, comprendere e firmare il consesno informato . Verranno sottoposti ad anamnesi da parte del Medico per indagare su eventuali patologie o disturbi organici/psichiatrici che determinano l’inelegibilità per lo studio. I Soggetti che intendono partecipare allo studio scientifico verranno sottoposti al prelievo del tampone salivare mediante Kit Sorgente+ secondo le modalità sopra riportate, direttamente nel Plesso scolastico d’appartenenza. Tale prelievo verrà effettuato ogni sei mesi per 5 anni per studiare eventuali cambiamenti nella frequenza di metilazione in risposta ad eventuali cambiamenti dell’alimentazione o di specifici nutrienti. Dopo i cinque anni, verrà effettuato un ulteriore tampone al settimo anno e al decimo anno, concludendo così la partecipazione allo studio; questi ulteriori campioni saranno necessari per valutare se i patterns epigenetici verranno mantenuti a lungo nel tempo, anche in seguito a cambiamenti dell’alimentazione. Tali campioni raggiungeranno il Laboratorio di Nutrizione e Nutrigenomica dell’università Magna Graecia di Catanzaro dove si provvederà prima all’estrazione del materiale genetico dalle cellule epiteliali della mucosa buccale presenti nel campione prelevato, e successivamente si procederà all’analisi della metilazione delle CpG-islands mediante Methylation-specific PCR secondo le modalità sopra riportate. Ai soggetti verrà chiesto di compilare il questionario MedDietScore per indagare circa l’aderenza alla Dieta Mediterranea. Tale questionario dovrà essere compilato una volta ogni due mesi per assicurarsi che l’aderenza al regime dietetico sia costante nel corso del tempo. Tale qeustionario sarà inviato tramite email all’indirizzo del responsabile dello studio. Il punteggio del questionario MedDietScore varia dal valore 0 (nessuna aderenza ) a 55 (massima aderenza). Verranno considerati “aderenti alla dieta Mediterranea” coloro i quali otterranno un punteggio >28 in almeno 3 quesitonari su 6 previsti all’anno. I dati provenienti dalla ocmpilazione del quesitonario e dell’analisi di metilazione verrano inseriti in un apposito database e analizzati mediante il programma di Statistica SPSS 21. OUTPUT DEL PROGRAMMA L’epigenetica, una scienza relativamente giovane, è in grado di spiegare alcuni meccanismi relativi alla predisposizione e alle complicanze del diabete di tipo 2 e dell’obesità, laddove la medicina e la sola genetica sono insufficienti. Lo studio e i risultati del nostro lavoro potrebbero spiegare in che modo la qualità del cibo possa interagire sul Dna modificando l’espressione di determinati geni; non solo, potrebbe offrire alle persone affette da Diabetiche e Obesità nuove opportunità terapeutiche personalizzate, una dieta personalizzata su misura all’impronta epigenetica di ognuno, in maniera tale , ad esempio, da modulare l’espressione di quei geni coinvolti nell’insorgenza della malattia e nelle complicanze delle patologie dismetaboliche. I risultati che otterremo permetteranno di fare luce e di approfondire l’intricato e ancora non completamente chiarito rapporto tra cibo e Dna, tra alimentazione e salute, concentrando lo sguardo proprio sul singolo individuo e sulle sue peculiari caratteristiche genetiche relazionandole alla sua alimentazione, al proprio metabolismo, alle predisposizioni individuali e all’ambiente in cui vive; Queste e altre informazioni derivanti dal rapido e sicuro test genetico possono essere utilizzate per prescrivere diete ad hoc ai pazienti, che potranno così alimentarsi nel modo più congeniale al proprio profilo genetico. Da tale studio ci aspettiamo di capire come i componenti della Dieta Mediterranea influenzano l’attività del nostro Dna, spiegando dunque, i meccanismi genetici alla base degli innumerevoli e già noti benefici sulla Salute. Inoltre, portando alla luce tali interazioni, potremmo individuare in anticipo uno stile di vita scorretto e quindi il rischio di sviluppare una determinata patologia durante il corso della vita, utilizzando così con una Dieta congeniale al profilo genetico di ognuno di noi, per garantire un miglior stato di salute, monitorando costantemente l’efficacia e i progressi mediante un semplice test del Dna. Utilizzando un semplice tampone salivare per il prelievo del Dna si potranno individuare precocemente patterns epigenetici che mostrano non solo l’aderenza ad una corretta alimentaizone, come lo è la Dieta Mediterranea, ma che potranno essere utilizzati per effettuare indagini di screening su larga scala per individuare soggtti a rischio di sviluppare determinate ptologie metaboliche e, quindi, intraprendere immediatamente un cambio dello stile di vita.