Economia Politica 2 - MICROECONOMIA ESERCITAZIONE 6 Mercoledì 19 Novembre 2003 SOLUZIONI PRIMA PARTE Si risponda alle seguenti domande: (N.B. le risposte riportate rappresentano una traccia per lo studente, a cui è richiesto di argomentare compiutamente) 1. Si descriva la condizione di ottimo del monopolista, indicando quale livello di output egli sceglie al fine di massimizzare il profitto e perché. Un monopolista massimizza il profitto scegliendo il livello di output per il quale il ricavo marginale uguaglia il costo marginale. Essendo il profitto economico uguale alla distanza verticale tra ricavo totale e costo totale, tale distanza è massimizzata quando le curve di ricavo totali e di costo totale hanno la stessa inclinazione (vedi grafico a pag.393 Frank nuova edizione) 2. L’impresa Hein&Ken è monopolista nel settore della produzione di birra: questa configurazione è efficiente? No. Se comparato con la concorrenza perfetta,che porta ad un’allocazione efficiente delle risorse, il monopolio comporta la produzione di una quantità inferiore ad un prezzo più alto. 1 3. La discriminazione di prezzo del primo ordine fa sì che il monopolista produca di più e ad un prezzo minore che in assenza di discriminazione? Argomentare la risposta. In presenza di discriminazione perfetta (o del prim’ordine), il monopolista è in grado di vendere ogni unità di prodotto al prezzo massimo che il consumatore sarebbe disposto a pagare: ciò significa che egli produce la massima quantità possibile (quella che sarebbe prodotta in concorrenza perfetta, quindi maggiore di quella di monopolio) ad un prezzo corrispondente alla disponibilità a pagare di ciascun consumatore, che leggiamo sulla curva di domanda (e per le unità aggiuntive è inferiore al prezzo di monopolio). 4. Per quale motivo si parla di “perdita netta di monopolio”? La regola di massimizzazione del profitto del monopolista comporta il passaggio di parte del sovrappiù del consumatore al monopolista; tuttavia, il fatto che il monopolista produca una quantità inferiore rispetto a quella prodotta nella configurazione efficiente (corrispondente alla concorrenza perfetta) e ad un prezzo più alto fa sì che la restante parte del sovrappiù non vada a beneficio di alcun membro della società: si parla pertanto di perdita netta. 5. Il monopolista produce in corrispondenza del tratto elastico della curva di domanda. Vero o falso? Argomentare la risposta. Vero. L’obiettivo del monopolista consiste nella massimizzazione del profitto: se egli producesse un livello di output sul tratto inelastico della curva di domanda, significherebbe che aumentando il prezzo potrebbe conseguire un più elevato ricavo totale (il profitto potrebbe crescere ulteriormente: non sarebbe pertanto massimizzato!) 6. Per il monopolista il prezzo non è uguale al ricavo marginale. Si dia una motivazione analitica e se ne spieghi il significato. Per il monopolista, il ricavo marginale è sempre inferiore al prezzo (ad eccezione del caso corrispondente al monopolista perfettamente discriminante). Ricordando la definizione di ricavo marginale, possiamo scrivere: MR TR PQ *Q P PQ Q Q Q Q che mette in luce come il ricavo marginale possa essere considerato come la somma algebrica tra l’aumento del ricavo derivante dalle nuove vendite (P) e la perdita nel ricavo che è dovuta 2 al fatto che la produzione che si sarebbe comunque venduta è offerta ad un prezzo inferiore P Q* . Essendo il secondo addendo negativo, MR < prezzo. Q SECONDA PARTE ESERCIZIO 1 Un monopolista fronteggia una curva di domanda di mercato: P = 100 – 4q I suoi costi di breve periodo sono dati dalla funzione: CT = 20q a) Disegnate la funzione di domanda, la curva MR e la curva MC. P Profitto di monopolio 100 60 Perdita secca di E monopolio MC 20 RM 10 AR = domanda 20 q 25 b) Calcolate l’equilibrio del monopolista: quantità (q*) e prezzo (P*). MC = MR, dalla funzione di costo: MC = 20 (costante) dalla funzione di domanda inversa: MR = 100 – 8q, da cui: 100 –8q = 20 80 = 8q q* = 10, sostituisco nella funzione di domanda : P = 100 –4q* P* = 60 c) Calcolate e disegnate l’area del profitto (Π) di monopolio. Π = R – C (100q – 4q2) – 20q Π(q*) = 1000 – 400 – 200 = 400, profitto di monopolio coincide con il rettangolo scuro nella figura (Area ). Può essere alternativamente ricavato come: Π = AVΠ ·q* , profitto medio per la quantità di equilibrio, dove AVΠ = AR – AC (60 – 20) ·10 Π = 400. d) Calcolate e disegnate la perdita secca di monopolio e motivatene l’esistenza. 3 Per calcolare la perdita secca di monopolio devo preventivamente calcolare quale sarebbe la quantità prodotta in concorrenza perfetta: AR = MC = P Qui: 100 –4q = 20 80 = 4q q* = 20, quantità di equilibrio di concorrenza. La perdita secca di monopolio è pari all’area del triangolo scuro (area ) e discende dal fatto che a un prezzo superiore al MC, il prezzo di monopolio, l’offerta scende: una parte di produzione non viene realizzata e non può essere appropriata, in termini di surplus, né dal consumatore, né dal produttore. Perdita = (60 – 20) ·(20 – 10) / 2 = 400/2 = 200 e) In che senso (ed eventualmente per chi) la discriminazione al prezzo del I ordine (discriminazione perfetta) sarebbe preferibile? La discriminazione perfetta prevede che ad ogni consumatore venga applicato esattamente il proprio prezzo di riserva (la cifra massima che il consumatore è disposto a pagare per consumare una unità di bene). In questo modo la produzione cresce oltre la quantità di equilibrio di monopolio (q* = 10). Il monopolista infatti non è costretto ad abbassare il prezzo su tutte le unità inframarginali. La produzione cresce fino a q* = 20, quantità di equilibrio di concorrenza perfetta. I profitti del monopolista sono ora coincidenti col surplus totale dell’economia e precisamente a Π = 20*80/2 = 800. Il benessere complessivo della società cresce, perché viene meno la perdita secca di monopolio precedentemente presente, il surplus del monopolista cresce (nel caso in esame raddoppia) perché il suo profitto si accresce della precedente area di perdita secca e del precedente surplus del consumatore. Quest’ultimo è l’unico a peggiorare la propria posizione in termini di benessere, dal momento che il suo surplus viene trasferito al monopolista. Ma in termini di efficienza, questa situazione risulta preferibile rispetto al monopolista non discriminante. Riassumendo, in equilibrio di monopolio: surplus del consumatore = area ; surplus del produttore = area ; perdita secca di benessere = area ; surplus dell’economia = +. In presenza di discriminazione perfetta: surplus del consumatore si annulla; surplus del produttore = area ++; perdita secca di benessere si annulla; surplus dell’economia = ++. Supponete ora che venga imposta una tassa sul monopolista, di aliquota t proporzionale alla quantità prodotta, e che l’aliquota sia pari a: t = 8. f) Calcolate il nuovo equilibrio del monopolista: quantità (q*) e prezzo (P*); calcolate inoltre il profitto di monopolio (Π) e l’entrata fiscale (T) per l’amministrazione finanziaria. Π = R – C –tq Π = 100q – 4q2 – 20q –8q = 72q –4q2, la massimizzazione impone che: Π’ = 0 72 –8q = 0 q* = 9, produzione di equilibrio del monopolista dopo l’introduzione della tassazione P = 100 –4q* = 100 – 36 P* = 64 Π = (100q – 4q2) – 20q - 8q per q* = 9 dà Π = 324 (profitto del monopolista) L’entrata tributaria complessiva è pari a T = t ·q* = 8 ·9 = 72 Il surplus del consumatore = 9*36/2=162 4 (si può notare come il surplus totale dell’economia si riduca a 324+72+162=558, con una diminuzione dell’efficienza complessiva di 42 unità rispetto alla situazione anteimposta, che vedeva un surplus totale di 400+200=600). ESERCIZIO 2 Un monopolista fronteggia la seguente curva di domanda P = a - bQ. a) Sapendo che i costi totali di produzione sono del tipo TC = cQ, si calcoli l’equilibrio (prezzo, quantità e profitti). b) Si calcoli analiticamente e si mostri graficamente la perdita secca. Soluzione: a) Il monopolista massimizza i profitti = P*Q – TC, cioè in questo caso: max = (a – bQ)*Q – cQ, la cui condizione di primo ordine d / dQ = a – bQ – bQ – c = 0. Riscritta tale condizione equivale all’utilizzo della regola MR=MC, ovvero a-2bQ=c (MR per funzione di domanda lineare è equivalente ad una retta con stessa intercetta verticale della funzione di domanda e doppio coefficiente angolare). Risolvendo per Q la precedente espressione troviamo la quantità di equilibrio per il monopolista: QM = (a-c) / 2b. Se sostituiamo la quantità d’equilibrio nella funzione di domanda otteniamo il prezzo di equilibrio P M = a-b*(a-c) / 2b che, semplificata, fornisce P M =(a+c)/2. Infine, i profitti del monopolista = QM* P M – c* QM; sostituendo nell’espressione prezzo e quantità d’equilibrio, otteniamo: [(a-c) / 2b]*[ (a+c)/2] – c*[(a-c) / 2b]. Dopo semplici calcoli e semplificazioni, arriviamo a = (a-c)2 / 4b. b) Dapprima illustriamo graficamente la situazione di monopolio con i valori trovati ed evidenziamo sul grafico l’area corrispondente alla perdita secca: 5 P EM PM MR D c ECP A QM QCP Q Q l triangolo EMAECP rappresenta graficamente la perdita secca. Per calcolarne analiticamente l’ammontare, dobbiamo determinare il valore di QCP, intersecando la curva di domanda con la curva (orizzontale) di costo marginale e risolvendo per la quantità. Otteniamo a-bQ = c, da cui QCP=(a-c)/b. L’area del triangolo EMAECP = {[(a-c)/b – (a-c)/2b] * [(a+c)/2 – c]} risulta, dopo pochi passaggi, uguale a (a-c)2 / 8b. ESERCIZIO 3 L’impresa Alfa, monopolista sul mercato, fronteggia la seguente curva di domanda: p = 360 – 4y, dove p è il prezzo e y è la quantità prodotta. I costi dell’impresa sono dati dalla funzione: C = 2y2 a) Ottenete le funzioni dei ricavi marginali, dei costi medi e dei costi marginali del monopolista MR = 360-8y MC=4y AC = 2y 6 b) Calcolate la quantità di equilibrio e il prezzo praticato dal monopolista. MR=MC 360-8y = 4y y* = 30 p* = 360- 120=240 c) Nel punto di equilibrio, l’elasticità è maggiore, minore o uguale a 1? Motivate la risposta senza svolgere calcoli. Sappiamo che il monopolista produce in corrispondenza del tratto elastico della curva di domanda: in caso contrario non massimizzerebbe il suo profitto. Di conseguenza, l’elasticità è maggiore di 1. d) Calcolate il profitto di equilibrio del monopolista e rappresentate l’area del profitto sul grafico. = py - 2y2 = 240*30 - 2*302 = 7200-1800 = 5400 (area in grassetto) In alternativa, differenza MR e MC, rappresentata dall’ area del triangolo ABO. MC AC P 360 A E 240 B MR D O y 30 e) Calcolate il surplus del consumatore e il surplus totale dell’economia nel punto di equilibrio. Surplus consumatore = area compresa fra la curva di domanda e il prezzo di mercato = [(360-240) 30] / 2 = 1800 Surplus complessivo = surplus produttore + surplus consumatore = 5400+1800 = 7200 f) Supponete ora che il monopolista possa attuare una discriminazione di prezzo del primo ordine. Definite il concetto di discriminazione di prezzo del primo ordine. Quale sarebbe la quantità di equilibrio in questo caso? 7 La discriminazione di prezzo di primo ordine è una pratica che consente all’impresa di vendere ciascuna unità esattamente al prezzo a cui i consumatori sono disposti a pagarla. P= MC 360-4y=4y y*=45 ESERCIZIO 4 L’impresa EroGas&C. è l’unica fornitrice di metano del Varesotto e il rag. Vincenzi, che la gestisce, ha l’obiettivo di massimizzare i profitti dell’azienda. I dati a sua disposizione riguardano la funzione di costo totale dell’impresa: TC (x) = 4x e la domanda di mercato di gas, espressa dall’equazione: P (x) = 40 – 2x Dove x è il quantitativo di metano espresso in metri cubi e P è il suo prezzo al metro cubo. a) Quale quantità di metano il rag. Vincenzi deve stabilire venga erogata dall’impresa? Poniamo la condizione di ottimo MR=MC,con MR=40-4x (funzione di domanda lineare) e MC=4, da cui xmon = 9 (e Pmon =22). b) Rappresentate nel grafico sottostante la situazione di equilibrio monopolistico, indicando la funzione di domanda (D), quella di costo marginale (MC) e quella di ricavo marginale (MR), con le loro relative intercette e coefficienti angolari. P Pmon = 22 Emon MR D Ecp MC=4 A -4 xmon=9 10 -2 xcp=18 20 c) Calcolate i profitti di monopolio dell’impresa. Πmon=TR-TC=198-36=162 8 x d) Ritenete che il livello di gas erogato sia socialmente efficiente ? Motivate la risposta. Il livello di gas erogato socialmente efficiente – che massimizza il surplus sociale - risulta quello di concorrenza perfetta; l’attuale situazione di monopolio, invece, determina una perdita secca pari all’area del triangolo AEmonEcp. Essa scaturisce dal fatto che i metri cubi di gas comprese tra la quantità erogata in monopolio e quella erogabile in concorrenza perfetta sarebbero acquistate dai consumatori ad un prezzo superiore al loro costo di produzione. e) Supponete ora che la Provincia di Varese decida di imporre all’EroGas&C. un prezzo tale da massimizzare il benessere sociale. Determinate, in questo caso, prezzo e quantità di gas erogato, ed i relativi profitti dell’impresa. Il prezzo fissato dall’autorità pubblica sarà quello di concorrenza perfetta, determinato da P=MC, per cui Pcp=4; a tale prezzo la quantità domandata sale a xcp=18 e i profitti dell’impresa sono nulli (Πcp =0). f) Come cambierebbe la situazione se l’impresa di distribuzione del gas fosse in grado di discriminare perfettamente i propri clienti? Rispondete confrontando livelli di produzione e profitti dell’impresa perfettamente discriminante con quelli calcolati ai punti c) ed e). Se l’EroGas potesse discriminare perfettamente, allora produrrebbe una quantità pari a xcp=18, applicando ad ogni consumatore il proprio prezzo di riserva ed ottenendo Πdp =18*(40-4)/2=324> Πmon =162> Πcp =0. In tal caso abbiamo ancora ottenuto una situazione socialmente efficiente, perché l’impresa è riuscita ad assorbire nei profitti tutto il surplus di cui i consumatori godevano. ESERCIZIO 5 Le Ferrovie Nord detengono il monopolio dei viaggi Milano-Castellanza. La curva di costo totale è C 100 Q mentre la curva di domanda inversa è p 500 Q dove p è il prezzo del biglietto (espresso in centesimi). a) Qual è il prezzo scelto dalle Ferrovie Nord al fine di massimizzare i profitti? MC= 100 MC=MR cioè 100= 500-2Q Q*= 200 p*= 500-200= 300 9 Rappresentate graficamente l’equilibrio di monopolio nel grafico sottostante. p 500 p* E 100 MC MR D Q Q* b) Quale sarà il livello di profitti ottenuti in equilibrio? = 300*200 – 100*200 = 200*200 = 40000 I clienti delle Ferrovie Nord e la regione Lombardia sono scontenti del servizio. Per aumentare la loro soddisfazione, le Ferrovie Nord considerano la possibilità di un investimento nell’ammodernamento dei treni. Grazie a tale investimento, le Ferrovie Nord possono vedere la loro domanda aumentata a p=1100-Q, mentre i costi di produzione rimangono invariati. c) Disegnate lo spostamento della curva di domanda nel grafico sottostante p 1100 500 MC Q d) Calcolate il nuovo prezzo e quantità di equilibrio, e i profitti corrispondenti, nel caso le Ferrovie Nord decidano di investire nell’ammodernamento dei treni. 10 1100 – 2Q= 100 Q**= 500 e) p**= 1100-500= 600 **= 600*500 – 100*500 = 250000 Date le risposte ai punti precedenti, qual è il costo massimo dell’investimento tale per cui le Ferrovie Nord saranno effettivamente disposte ad investire? Il costo massimo dell’investimento è dato dalla differenza tra i profitti nei due casi: MAX C = 250000- 4000= 210000 f) Nel prossimo anno accademico verrà terminata la costruzione delle Ferrovie Liuc. Le due società preferiranno competere sulle quantità o sui prezzi? Motivate la risposta. La configurazione di mercato diventa un duopolio: dal momento che la competizione sui prezzi porta a profitti nulli, le due società preferiranno competere sulle quantità. ESERCIZIO 6 Una nota casa farmaceutica tedesca elabora un vaccino anti-influenzale, la cui assunzione determina una copertura contro tutte le possibili variabili di questa malattia nell’arco dei dieci anni successivi alla vaccinazione. Per tutta la durata del brevetto l’impresa farmaceutica può considerarsi monopolista rispetto alla domanda di questo bene, dato che i comuni vaccini non garantiscono una copertura superiore all’anno. L’impresa produce il farmaco in un unico impianto, che ha costi totali di produzione pari a C(Y) = 100 + 8Y, mentre può scegliere di vendere il prodotto nel mercato nazionale (in quantità yN ed applicando un prezzo PN) o all’estero (in quantità yE e prezzo PE), con Y= yN+ yE. a) Date le funzioni di domanda indiretta nel mercato nazionale yN(PN) = 400/(PN)2 e nel mercato estero yE(PE) = 1000/(PE)3, ricavate prezzi e quantità di equilibrio in entrambi i mercati. La condizione richiesta è simile a quella utilizzata per l’allocazione ottima della produzione. Se, in quel caso, dovevamo uguagliare costi marginali differenti ad un’unica espressione del ricavo marginale, adesso abbiamo un solo impianto che produce per due differenti mercati; cioè, abbiamo uno stesso costo marginale da uguagliare ai ricavi marginali ottenuti da due diverse funzioni di domanda. Per prima cosa, quindi, dobbiamo calcolare le due funzioni inverse di domanda, da cui ricavare le espressioni dei ricavi marginali. 11 Per il mercato nazionale abbiamo: (PN)2= 400 / yN, da cui PN = 20 / (yN)1/2 Calcoliamo i ricavi totali sul mercato nazionale TR N = PN * yN, = 20 / (yN)1/2 * yN, = 20(yN)1/2 e, da qui, calcoliamo i ricavi marginali sul mercato nazionale MR N = d TR N / dyN, = 20*1/2 (yN) 1/2 = 10 / (yN) ½ . Procediamo in maniera analoga per il mercato estero: (PE)3 =1000/yE, da cui PE=10 / (yN)1/3 Calcoliamo i ricavi totali sul mercato estero TR E = PE * yE, = 10 / (yE)1/3 * yE, = 10 (yE)2/3 e calcoliamo i ricavi marginali sul mercato estero MR E = dTR E / dyE, = 10*2/3*(yE) -1/3 = 20 /[3 (yE)1/3 ]. I costi marginali risultano MC = dC(Y)/dY = 8. Da MR N =MC abbiamo 10 / (yN) ½ = 8 da cui (yN) ½ =10/8 che, semplifiando ed elevando entrambi i membri al quadrato, fornisce yN, = (5/4)2, cioè la quantità prodotta nel mercato nazionale. Il prezzo praticato in questo mercato è ricavato sostituendo il valore numerico di yN, nella funzione di domanda interna: PN = 20 / [(5/4)2] 1/2 = 20*4/5 = 16. Da MR E =MC abbiamo 20 /[3 (yE)1/3 ] = 8 da cui (yE) 1/3 =20/3*8 che, semplificando ed elevando entrambi i membri al cubo, fornisce yE, = (5/6)3 Come in precedenza, per trovare il prezzo applicato sui mercati esteri, bisogna sostituire il valore numerico di yE nella relativa funzione di domanda: PE =10 / [(5/6) 3] 1/3 = 10*6/5 = 12. b)Verificate che il monopolista applica un prezzo più elevato nel mercato a domanda più rigida. Il secondo punto richiede di verificare la seguente relazione PN > PE N < E. Dobbiamo quindi calcolare i valori delle elasticità sul mercato nazionale ed estero, utilizzando la consueta formula per il calcolo dell’elasticità (calcolo la derivata rispetto al prezzo nella funzione di domanda ricavata al punto a e sostituisco i valori numerici di prezzi e quantità relativi ai singoli mercati, anch’essi ottenuti come soluzione al primo punto). N = dy N PN = 0,1953125*10,24 = 2. dPN y N E = dy E PE = 0,1447*20,736= 3. dPE y E Effettivamente il monopolista applica un prezzo più elevato nel mercato a domanda più rigida. 12