PK II E 21 DIZ IO NE . . . a c i t a Matem area UFDOJDPTDJFOUJöDB a c s a t ...in li e logaritmi ia z n e n o p s e i n s Equazio nalitica s Geometria a ia ni, s Trigonometr te e applicazio a v ri e d i, it m li i, s Funzion integrali ni che e di funzio ri e m u n e ri e S s ferenziali s Equazioni dif torio bina s Calcolo com SIMONE EDIZIONI Estratto della pubblicazione Gruppo Editoriale Esselibri - Simone Estratto della pubblicazione Copyright © 2008 Esselibri S.p.A. Via F. Russo 33/D 80123 Napoli Tutti i diritti riservati È vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Per citazioni e illustrazioni di competenza altrui, riprodotte in questo libro, l’editore è a disposizione degli aventi diritto. L’editore provvederà, altresì, alle opportune correzioni nel caso di errori e/o omissioni a seguito della segnalazione degli interessati. Prima edizione: Febbraio 2004 Seconda edizione: Aprile 2008 PK21 ISBN 978-88-244-6146-7 Ristampe 8 7 6 5 4 3 2 1 2008 2009 2010 2011 Questo volume è stato stampato presso Officina Grafica Iride Via Prov. Arzano-Casandrino, VII trav. 24 - Arzano (NA) Per informazioni, suggerimenti, proposte: [email protected] A cura di: Carla Iodice Grafica e copertina: Gianfranco De Angelis Impaginazione Raffaella Molino Estratto della pubblicazione Presentazione ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Il volume è uno strumento indispensabile per gli studenti degli istituti di istruzione secondaria, per chi si appresta a sostenere l’esame di maturità e per chi, già impegnato negli studi universitari, deve sostenere l’esame di Matematica generale. Ciascun capitolo è costituito da: — una prima parte in cui è indicato il percorso di lettura ed è tracciata una mappa concettuale strutturata in modo da evidenziare le interrelazioni tra gli argomenti trattati nel capitolo; — una parte teorica esplicativa degli argomenti in cui sono richiamati, e spesso dimostrati, i concetti, le regole e i teoremi fondamentali; — numerosi esempi utili per migliorare la comprensione e sviluppare la capacità di ragionamento; — un test di verifica finale che è formato, talvolta, da esercizi guidati. Il linguaggio e le formulazioni adoperate sono state semplificate il più possibile, così che il volume possa essere utilizzato come complemento del testo istituzionale per verificare e perfezionare la propria preparazione. Estratto della pubblicazione ALFABETO GRECO Α Β Γ Δ Ε Ζ Η Θ α β γ δ ε ζ η θϑ Ι Κ Λ Μ Ν Ξ Ο Π alfa beta gamma delta epsilon zeta eta theta ι κ λ μ ν ξ ο π iota kappa lambda mi ni xi òmicron pi Ρ Σ Τ Υ Φ Χ Ψ Ω ρ σ τ υ ϕφ χ ψ ω rho sigma tau ipsilon phi chi psi òmega INDICE DEI SIMBOLI > < ≥ ≤ ≠ ≅ ± ∞ → ∃ ∀ ∈ ∉ ∅ ∪ ∩ ⊂ ⊆ ⊄ ⇒ maggiore minore maggiore o uguale minore o uguale diverso da circa uguale a più o meno infinito tende a esiste per ogni appartiene non appartiene insieme vuoto unione tra insiemi intersezione tra insiemi sottoinsieme proprio sottoinsieme non è sottoinsieme implicazione ⇔ N Z Q R n! log ( ) ln ( ) e lim ( ) f′ x doppia implicazione insieme dei numeri naturali insieme dei numeri relativi insieme dei numeri razionali insieme dei numeri reali n fattoriale logaritmo decimale logaritmo neperiano numero di Nepero limite derivata ∫ integrale ∑ sommatoria Π senα cosα tanα cotanα produttoria seno dell’angolo α coseno dell’angolo α tangente dell’angolo α cotangente dell’angolo α Estratto della pubblicazione 1. Equazioni esponenziali e logaritmi ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Di cosa parleremo ▼ Disequazioni logaritmiche Logaritmi ▼ ▼ Disequazioni esponenziali Equazioni logaritmiche ▼ Equazioni esponenziali ▼ Prima di approfondire il vantaggio che si trae dall’uso dei logaritmi nell’abbreviare i calcoli, in questo capitolo ci occuperemo di potenze a esponente reale ed equazioni esponenziali. Successivamente daremo le definizioni di logaritmi – neperiani e decimali – quindi, elencheremo proprietà, teoremi e operazioni con gli stessi. Paragrafi a parte saranno dedicati alle equazioni logaritmiche, disequazioni esponenziali, disequazioni e sistemi di equazioni logaritmiche. ▼ ▼ Sistemi di equazioni logaritmiche ▼ Proprietà ▼ Teoremi ▼ Operazioni Applicazioni dei logaritmi al calcolo di espressioni numeriche 5 1. Equazioni esponenziali e logaritmi Sistemi di equazioni esponenziali ▼ ▼ ▼ Logaritmi: — neperiani — decimali 1) Potenze a esponente reale 1.1 Potenze a esponente razionale Per le potenze di un numero reale positivo o nullo, a, a esponente razionale valgono i seguenti teoremi: ✔ Primo teorema Al crescere dell’esponente, il valore di una potenza: — cresce, se la base è maggiore di 1 se l’esponente è intero, si ha: am > a n se m > n se l’esponente è un numero razionale, si ha: a m n >a p q se m p > n q — decresce, se la base è minore di 1 se l’esponente è intero si ha: am < a n se m > n ✔ Secondo teorema La potenza con base positiva e esponente intero è: — maggiore di 1, se la base è maggiore di 1 an > 1 se a > 1, n > 0 1. Equazioni esponenziali e logaritmi — minore di 1, se la base è minore di 1 an < 1 se a < 1, n < 0 ✔ Terzo teorema Se una potenza ha la base maggiore di 1, esiste sempre un esponente intero positivo tale che la potenza risulta maggiore di un numero reale k dato: an > k 6 Estratto della pubblicazione ✔ Quarto teorema Se una potenza ha base positiva ma minore di 1, esiste sempre un esponente intero positivo tale che la potenza risulta minore di un numero reale dato e: an < ε 1.2 Potenze a esponente irrazionale Sia a un numero reale positivo e α un numero reale definito dalle classi contigue di numeri razionali: A = {α1, α2 , α3 , …, αn } e A ' = {α '1, α '2 , α '3 , …, α 'n } la potenza: a α = (a A , a A ' ) è un numero reale positivo, definito dalle classi: { α α α a A = a 1 , a 2 , a 3 , …, a αn }e { α' a A ' = a α 1 , a α 2 , a 3 , …, a ' ' α 'n } Per le potenze ad esponente irrazionale valgono tutti i teoremi esposti per le potenze ad esponente razionale. Si dice equazione esponenziale una equazione nella quale l’incognita figura come esponente. Una equazione esponenziale è del tipo: ax = b con a e b numeri reali positivi e con il primo diverso da 1. 7 Estratto della pubblicazione 1. Equazioni esponenziali e logaritmi 2) Equazioni esponenziali Per l’equazione esponenziale così definita, vale il seguente: ✔ Teorema Se a è un numero reale positivo e diverso da 1 e b è un numero reale positivo, l’equazione: ax = b ammette una sola soluzione, che è: — positiva se sono entrambi maggiori di 1 o minori di 1; — negativa se uno è maggiore di 1 e l’altro è minore di 1 indifferentemente; — è uguale a 0 se è b = 1 e a > 0. 3) Logaritmi Si dice logaritmo di un numero reale positivo b in una data base reale positiva a diversa da 1, l’esponente a cui si deve elevare a per ottenere b; in simboli: x = logab in sostanza il logaritmo è la soluzione dell’equazione esponenziale: ax = b 1. Equazioni esponenziali e logaritmi Inoltre: — essendo a maggiore di zero e diversa da 1, non esiste il logaritmo di base zero o di base 1; — essendo b maggiore di zero, non esiste il logaritmo di un numero negativo o di zero. Dal teorema sulle equazioni esponenziali si deduce che: — se a e b sono entrambi maggiori di 1 o entrambi minori di 1: logab > 0 8 — se a e b sono il primo maggiore di 1 e il secondo minore di 1, o viceversa: logab < 0 ✔ Proprietà dei logaritmi Due logaritmi aventi per base la stessa base e per argomento due numeri reciproci, sono opposti: 1 logab = – loga b Due logaritmi aventi basi reciproche e per argomento lo stesso argomento, sono opposti: logab = – log 1b a Due logaritmi aventi basi reciproche e per argomento due numeri reciproci, sono uguali: 1 logab = log 1 b a Se in un logaritmo si scambia la base con l’argomento, si ottiene il logaritmo reciproco di quello dato: 1 logab = logba 3.1 Teoremi sui logaritmi Il logaritmo, rispetto ad una data base, del prodotto di due o più numeri è uguale alla somma dei logaritmi, rispetto alla medesima base, dei singoli fattori: loga (b ⋅ c ) = logab + logac 9 1. Equazioni esponenziali e logaritmi ✔ Teorema del prodotto ✔ Teorema del quoziente Il logaritmo, rispetto ad una data base, del quoziente di due numeri è uguale alla differenza dei logaritmi, rispetto alla medesima base, del dividendo e del divisore: loga (b : c ) = logab – logac ✔ Teorema della potenza Il logaritmo, rispetto ad una data base, di una potenza è uguale al prodotto dell’esponente della potenza per il logaritmo, nella medesima base della base della potenza: logab m = mlogab ✔ Teorema del radicale Il logaritmo, rispetto ad una data base, di un radicale è uguale al prodotto della frazione avente per numeratore l’esponente del radicando e per denominatore l’indice del radicale, per il logaritmo, nella medesima base, del radicando: loga n b m = m loga b n 3.2 Logaritmi neperiani e logaritmi decimali 1. Equazioni esponenziali e logaritmi Rispetto alla base, i logaritmi si distinguono in: — neperiani o naturali o iperbolici, se hanno per base il numero irrazionale e = 2,71828182845…; — decimali, se hanno per base 10. In genere, il logaritmo neperiano di un numero x si indica con lnx, mentre il logaritmo decimale di x con logx. Rispetto a una stessa base, si dice sistema di logaritmi l’insieme dei logaritmi di tutti i numeri reali positivi, rispetto a quella base. 10 Siano a e b le basi di due sistemi di logaritmi, per passare dal sistema di logaritmi di base a al sistema di logaritmi di base b, si applica la seguente formula: logb x = loga x logab ✔ Proprietà dei logaritmi decimali Il logaritmo decimale di una potenza di 10 ad esponente intero relativo è uguale all’esponente della potenza: log10 = 1; log100 = log102 = 2; log1000 = log103 = 3 Il logaritmo decimale di un numero razionale positivo, che non sia potenza di 10, è un numero irrazionale. Considerato un numero razionale positivo, maggiore o minore di 1, si dicono: — caratteristica del logaritmo decimale, il minore di due numeri interi consecutivi, fra cui è compreso il logaritmo; — mantissa del logaritmo il numero positivo minore di 1 che sommato alla caratteristica dà il logaritmo. ✔ Primo teorema della caratteristica ✔ Secondo teorema della caratteristica La caratteristica del logaritmo decimale di un numero razionale positivo minore di 1, è quel numero intero negativo, le cui unità sono tante quanti sono gli zeri che precedono la prima cifra significativa, ossia, la prima cifra diversa da zero, non escludendo lo zero della parte intera. 11 Estratto della pubblicazione 1. Equazioni esponenziali e logaritmi La caratteristica del logaritmo decimale di un numero razionale maggiore di 1 è quel numero che si ottiene sottraendo 1 dal numero delle cifre della parte intera del numero considerato. Si consideri, ora, il teorema seguente: ✔ Teorema della mantissa Moltiplicando un numero razionale per una potenza ad esponente intero relativo di 10, la mantissa del suo logaritmo non cambia. La mantissa di un logaritmo si determina da apposite tavole. Cologaritmo Si dice cologaritmo di un numero razionale positivo b, l’opposto del suo logaritmo: colog b = – log b La caratteristica del cologaritmo di un numero razionale si ottiene aumentando quella del logaritmo di una unità positiva e cambiando di segno; la mantissa presenta delle cifre che sono i complementi a nove di quelle della mantissa del logaritmo, eccetto quella dell’ultima cifra significativa per la quale si fa il complemento a 10. Se la caratteristica è negativa, si pone su di essa un trattino. 3.3 Proprietà delle operazioni con i logaritmi I logaritmi 1 b logab = – log 1b 1 b logab = logab = – loga 1. Equazioni esponenziali e logaritmi logab = log 1 a a loga (b ⋅ c ) = logab + logac logab m = mlogab 1 logba loga (b : c ) = logab – logac loga n b m = 12 Estratto della pubblicazione m logab n Grazie alle proprietà dei logaritmi è possibile eseguire, in modo più semplice, operazioni aritmetiche impegnative. Con i logaritmi: — — — — la moltiplicazione si riconduce ad addizione; la divisione si riconduce a sottrazione; l’elevamento a potenza si riconduce a moltiplicazione; l’estrazione di radice si riconduce a divisione. Esempio 1 Si calcoli la seguente potenza: x = (7,13)4 ricorrendo ai logaritmi si ha: log x = 4 log 7,13 = 4 · 0,8531 = 3,4124 da cui, passando dal logaritmo al numero: x = 103,4124 = 2.584,39 Esempio 2 Si calcoli l’espressione: x= 5 (43,8) ( 3,7) 2 3 log x = 1 1 1 , – 3 ⋅ 0, 5688 ) = ⋅ 1, 578 = 0, 3156 (2log43,8 – 3log3,7) = 5 (2 ⋅1641 5 5 da cui, passando dal logaritmo al numero, si ha: x = 100,3156 = 2,068 4) Equazioni logaritmiche Una equazione si dice logaritmica quando l’incognita figura nell’argomento di un logaritmo. 13 Estratto della pubblicazione 1. Equazioni esponenziali e logaritmi ricorrendo ai logaritmi si ha: Esempio Si consideri la seguente equazione logaritmica: log ( 3x – 2) = log ( x + 2) + 3 3 3 Dai teoremi sui logaritmi, si ha: 3log ( 3x – 2) = 3log ( x + 2) + 3 da cui, dividendo ambo i membri per 3, si ha: 3x – 2 = 10 x+2 eliminando il denominatore e riducendo i termini simili si ha: x=– 22 7 Diamo, ora, un esempio di equazione esponenziale risolta ricorrendo ai logaritmi. Esempio Si risolva la seguente equazione esponenziale: 32x – 4 3x = 4 3x+2 – 32x+1 Trasportando a primo membro il quarto termine e al secondo membro il secondo termine, e raccogliendo a fattor comune nel primo membro 32x e nel secondo membro 4 3x, si ha: (1 + 3)32x = (42 + 1) 43x 1. Equazioni esponenziali e logaritmi ossia: 4 · 3 2x = 17 · 43x ricorrendo ai logaritmi, si ha: log 4 + 2x log 3 = log 17 + 3 x log 4 da cui: x= log17 –log4 2log3 – 3log4 Attraverso le tavole logaritmiche si ottiene un valore approssimato di x. 14 Estratto della pubblicazione 5) Disequazioni esponenziali Si dice disequazione esponenziale ogni disequazione in cui l’incognita, o qualche espressione che contiene l’incognita, compare come esponente di una o più potenze; in generale essa assume una delle seguenti forme: ax > b ax < b con a numero reale positivo e diverso da 1 e b numero reale qualsiasi. La soluzione di una delle suddette disequazioni si ottiene risolvendo dapprima l’equazione ax = b; una volta trovato il valore x0 per cui tale equazione è soddisfatta, e supponendo b > 0, si ha: ax > b a > 1 la disequazione è soddisfatta per ogni x > x0 ; 0 < a < 1, essa è soddisfatta per ogni x < x 0; ax < b a > 1 la disequazione è soddisfatta per ogni x < x0 ; per 0 < a < 1, essa è soddisfatta per ogni x > x0. Se è b < 0, la disequazione ax > b è sempre soddisfatta, in quanto è sempre ax > 0, ed è proprio questo il motivo per cui la disequazione ax < b è, invece, impossibile. Si dice disequazione logaritmica ogni disequazione in cui compare il logaritmo dell’incognita o di qualche espressione che contiene l’incognita; essa assume una delle seguenti forme: loga x > b loga x < b con a numero reale positivo e diverso da 1 e b numero reale qualsiasi. 15 Estratto della pubblicazione 1. Equazioni esponenziali e logaritmi 6) Disequazioni logaritmiche La soluzione di una delle suddette disequazioni si ottiene risolvendo dapprima l’equazione loga x = b, una volta trovato il valore x0 per cui tale equazione è soddisfatta, si ha: loga x > b per a > 1, la disequazione è soddisfatta per ogni x>x0; per 0 < a < 1, essa è soddisfatta per ogni 0 < x < x 0; loga x < b per a > 1, la disequazione è soddisfatta per ogni 0 < x < x0; per 0 < a < 1, essa è soddisfatta per ogni x > x0. 7) Sistemi di equazioni esponenziali Risolvere un sistema significa trovare quel valore delle incognite delle equazioni date, per cui esse sono soddisfatte contemporaneamente. Esempio Si risolva il seguente sistema di equazioni esponenziali: ⎧3x ⋅ 27y = 27 ⎨ 3x y ⎩⎪2 ⋅ 4 = 32 per esso si ha: ⎧3x ⋅ 33y = 33 ⎨ 3x 2y 5 ⎪⎩2 ⋅ 2 = 2 1. Equazioni esponenziali e logaritmi applicando le proprietà delle potenze, si ha: ⎧3x+3y = 33 ⎨ 3x+2y 5 ⎪⎩2 =2 da cui il sistema: ⎧x + 3y = 3 ⎨ ⎪⎩3x + 2y = 5 le cui soluzioni sono: 9 x= ; 7 y= 4 7 16 Estratto della pubblicazione 8) Sistemi di equazioni logaritmiche La risoluzione di un sistema di equazioni logaritmiche segue lo stesso procedimento utilizzato per la risoluzione di un qualsiasi sistema di equazioni; ovviamente, si rende necessario applicare proprietà e teoremi sui logaritmi. Esempio Si risolva il seguente sistema di equazioni logaritmiche: ⎧logx + logy = 2 ⎨ ⎩⎪x + y = 25 dai teoremi sui logaritmi, la prima equazione diventa: log (x · y) = 2 ossia: (xy) = 100 Il sistema, pertanto, diventa: ⎧xy = 100 ⎨ ⎪⎩x + y = 25 È un sistema simmetrico, la cui equazione risolvente è t 2 – 25 t + 100 = 0, e le cui radici sono: t 1 = 5; t2 = 20 Le soluzioni simmetriche del sistema sono: e (20, 5) 1. Equazioni esponenziali e logaritmi (5, 20) 17 Test di verifica 1) Indicare la soluzione, tra quelle riportate, dell’equazione esponenziale: 16 x–2 = 1 64 17 ; 4 ❏ d) impossibile; ❏ a) 11; ❏ b) ❏ c) 2; ❏ e) 4. 2) Indicare la soluzione, tra quelle riportate, dell’equazione esponenziale: x –4 3 x +2 ⎛2⎞ ⎛5⎞ ⎜ ⎟ =⎜ ⎟ ⎝5⎠ ⎝2⎠ ❏ a) 1 ; 2 ❏ b) 3; 1. Equazioni esponenziali e logaritmi ❏ c) impossibile; ❏ e) 3. ❏ d) 4; 3) Indicare la soluzione, tra quelle riportate, della disequazione esponenziale: x ⎛ 1⎞ ⎜ ⎟ <8 ⎝2⎠ 1 ❏ a) x < ; ❏ b) x > – 3; 2 ❏ c) – 3 < x < 3; ❏ d) x < 3; ❏ e) x > 18 1 . 2 4) Indicare la soluzione, tra quelle riportate, della disequazione esponenziale: 32x – 10 · 3x + 9 > 0 ❏ a) x > 3; ❏ c) x > 0; ❏ e) x < 0 e x > 2. ❏ b) x < 2 e x > 4; ❏ d) x > –2; 5) Applicando la definizione di logaritmo, indicare per quale valore dell’argomento la seguente uguaglianza è vera: log4 x = – 3 ❏ a) 64 ❏ b) 81; ❏ c) 1 ; 64 ❏ d) 1 ; 81 ❏ e) 1 . 9 6) Applicando la definizione di logaritmo, indicare per quale valore della base la seguente uguaglianza è vera: logx 216 = 3 ❏ a) non esiste; ❏ c) 6; ❏ e) 16. ❏ b) e (numero di Nepero); ❏ d) 5; ❏ a) 3,386; ❏ b) 10,772; ❏ c) 2, 693 ; ❏ e) 5. ❏ d) 3, 693 ; 1. Equazioni esponenziali e logaritmi 7) Determinare il quoziente della seguente divisione: 5,386:2 19 8) Indicare il valore della seguente equazione logaritmica: ( ) 1 log x + 3 = log 2x – x + 2 – log ( x + 3) 2 ❏ a) 7 – 21 e 7 + 21 ; 2 2 ❏ b) – 21 e + 21 ; 7 7 e + ; 2 2 ❏ d) 2 e 5; ❏ c) – ❏ e) 21 . 9) Indicare il valore della seguente disequazione logaritmica: log 2 x 2 – x – 8 > 2 ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ( ) a) b) c) d) e) x < 3 e x > 5; x < 0 e x > 2; x < – 3 e x > 4; x > 2; x < –2 e x > 2. 10) Risolvere il seguente sistema di equazioni esponenziali: 1. Equazioni esponenziali e logaritmi ⎪⎧ a x ⋅ 3 a y = a 6 ⎨ ⎩⎪ b x : 6 b y =1 5 ❏ a) x = 13 , y = ; 9 3 ❏ c) x = 0, y = 6; ❏ e) x = 2, y = 6. ❏ b) x = 4, y = 12; ❏ d) x = 1, y = 6; Risposte esatte 1) d); 2) a); 3) b); 4) e); 5) c); 6) c); 7) d); 8) a); 9) c); 10) b). 20 Estratto della pubblicazione 2. Geometria analitica ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Di cosa parleremo In questo capitolo affronteremo l’interessante argomento della geometria analitica che si propone di portare i metodi matematici al servizio della geometria. A partire da Cartesio, gli enti della geometria sono tradotti in espressioni matematiche. Ad ogni punto, ad ogni retta, ad ogni curva, ossia a tutto ciò che è suscettibile di rappresentazione grafica in un sistema di assi cartesiani, corrisponde sempre una rappresentazione algebrica – un numero reale, una coppia di numeri reali, un’equazione – che cambia secondo ciò che si rappresenta. ▼ La retta L’ellisse ▼ ▼ Le coniche Tangente a un’ellisse Eccentricità ▼ ▼ Coordinate del punto medio di un segmento L’iperbole ▼ ▼ Tangenti a una parabola ▼ Equazione della parabola simmetrica: – rispetto all’asse y – rispetto all’asse x Mutua posizione di una retta e di una parabola ▼ ▼ Rette rispetto all’origine degli assi La parabola ▼ ▼ ▼ ▼ Rette parallele e perpendicolari ▼ ▼ Equazione della retta Equazione della retta passante – per un punto – per due punti Tangenti a un’iperbole Iperbole equilatera 21 2. Geometria analitica ▼ Concetto di funzione ▼ ▼ ▼ Distanza di un punto da una retta ▼ ▼ Mutua posizione: – di una retta e di una circonferenza – di due circonferenze ▼ Coordinate cartesiane ortogonali nel piano Distanza di due punti Tangenti ad una circonferenza La circonferenza ▼ Ascisse dei punti di una retta 1) Ascisse dei punti di una retta Retta Si dice retta di un piano una linea descritta da un punto O (detto origine) che si muove su di essa. Fissato su una retta orientata r il punto O, ed un’unità di misura per le lunghezze (generalmente si fa riferimento ad un segmento u) si può stabilire una corrispondenza fra i numeri reali ed i punti della retta. 2. Geometria analitica In base a tale corrispondenza si ha che: — al numero 0 si fa corrispondere il punto O; — al numero + a (dove a è un intero positivo qualunque) si fa corrispondere un punto A della retta r, situato a destra di O e distante da esso di un segmento uguale ad a volte l’unità di misura fissata; — al numero – a si fa corrispondere un punto B della retta r, situato a sinistra di O e distante da esso di un segmento uguale ad a volte l’unità di misura. B 0 A -a O +a I punti così individuati, O, A e B si dicono immagini, rispettivamente dei numeri: 0, + a e – a. Tutti i numeri reali possono essere rappresentati su una retta in questo modo. Se si vuole rappresentare un numero razionale, basta dividere l’unità di misura fissata in tante parti uguali al numero che è al denominatore della frazione e segnare su r, a destra o a sinistra dell’origine O (a seconda che il numero sia positivo o negativo) un punto P che dista da O di un segmento OP uguale al numero che è al numeratore della frazione. 22 Pertanto, esiste una corrispondenza biunivoca tra i punti della retta e l’insieme dei numeri reali, ossia: — ad ogni punto di una retta data corrisponde un numero, detto ascissa, che misura la distanza del punto considerato da un altro punto O, assunto come origine. Tale ascissa è positiva o negativa secondo che il punto è situato, rispettivamente, sulla semiretta OX , detta semiasse positivo delle ascisse, o sulla semiretta OX ' , detta semiasse negativo delle ascisse; — ad ogni numero corrisponde un punto ed uno solo che è l’immagine di quel numero. Siano date: — una retta x orizzontale, sulla y quale sia stata fissata l’origine O e con una freccia il verso II I positivo; P B — una retta y, perpendicolare alla retta x e passante per l’origine O, sulla quale sia stato O A x fissato il verso positivo sempre con una freccia. Le due rette così individuate forIII IV mano un sistema di assi cartesiani che dividono il piano in quattro parti dette quadranti. Gli assi coordinati si chiamano, rispettivamente, asse delle ascisse, che si indica con x, asse delle ordinate, che si indica con y. Il punto O è l’origine degli assi. Fissata un’unità di misura per l’asse delle ascisse e una per l’asse delle ordinate (l’unità di misura può essere la stessa) e individuato un qualsiasi punto P del piano, si considerano le sue proiezioni A su Ox e B su Oy. 23 Estratto della pubblicazione 2. Geometria analitica 2) Coordinate cartesiane ortogonali nel piano Le misure dei due segmenti OA e OB si dicono rispettivamente ascissa e ordinata del punto P; entrambe prendono il nome di coordinate di tale punto. In generale, a ogni punto del piano corrisponde una coppia di numeri che sono l’ascissa e l’ordinata del punto e viceversa, a ogni coppia di numeri corrisponde un punto del piano. Segno delle coordinate I II III IV quadrante: quadrante: quadrante: quadrante: x x x x >0 e y <0 e y <0 e y >0 e y >0 >0 <0 <0 Inoltre, i punti situati sull’asse delle ascisse (x) hanno ordinata nulla, mentre i punti situati sull’asse delle ordinate (y) hanno ascissa nulla. Siano dati i due punti: A (x 1 , y 1 ) e B (x 2 , y 2 ) calcoliamo, ora, la loro distanza e le coordinate del loro punto medio. Misura della distanza di due punti 2. Geometria analitica La misura della distanza di due punti è data dalla radice quadrata della somma dei quadrati delle differenze delle ascisse dei due punti e delle ordinate dei due punti. 24 Estratto della pubblicazione