Lezioni di Biodiversità – Prof

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Lezioni di Biodiversità – Prof. Tescarollo – Istituto G. Caetani
LE PTERIDOFITE
Piante vascolari senza semi
Caratteristiche generali delle PTERIDOFITE
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Dominavano la terra nel Carbonifero (circa 300 milioni di anni fa) sotto forma arborea.
Hanno dato origine ai giacimenti di carbone.
Hanno ciclo vitale con fase diploide (macroscopica) e aploide.
Sono legate ad ambienti umidi.
La massima distribuzione è nelle foreste pluviali.
Si riproducono tramite spore invece che semi.
Spora = cellula aploide che si sviluppa dando origine ad un adulto pluricellulare senza fondersi con
un’altra cellula.
CLASSIFICAZIONE
1) FELCI
2) EQUISETI
3) LICOFITE
1) FELCI
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Ne esistono circa 12.000 specie.
Si trovano nelle regioni tropicali e temperate.
Il fusto delle felci attuali è di solito un rizoma sotterraneo, ma nelle felci arboree tropicali è
simile a quelle delle palme.
Le foglie delle felci sono dette FRONDE.
Nello stadio giovanile le fronde si presentano arrotolate all’apice e per tale motivo vengono definite
comunemente pastorale (per via della somiglianza con il bastone pastorale dei vescovi).
L’arrotolamento avviene a causa della crescita più rapida della pagina inferiore. Lo srotolamento è
definito vernazione circinnata
Sulla pagina inferiore delle fronde sono presenti i SORI, le strutture che contengono le spore.
Questi sono sensibili all’aumento di temperatura e si aprono a scatto catapultando le spore in aria.
Ancora oggi esistono felci arboree a testimonianza di quelle che dominavano il globo nel
Carbonifero.
Alcune Felci presenti in Italia
FELCE AQUILINA (Pteridium aquilinum)
E’ una delle felci più comuni. Colonizza rapidamente il territorio dopo gli incendi grazie alla
rapidità di germinazione dei suoi rizomi. Utilizzata in fitoterapia con proprietà vermifughe.
CAPELVENERE (Adiantum capillus-veneris)
Vive in luoghi molti umidi e non esposti alla luce diretta del sole. Il Capelvenere è stato usato, nei
secoli scorsi, come sostitutivo del tè, soprattutto in Piemonte da cui il sostantivo piemontese
"Capilèr" arrivato ad identificare in generale qualsiasi infuso fatto con erbe aromatiche
LINGUA DI CANE (Phyllitis scolopendrium)
A prima osservazione non sembra quasi una felce. A primavera le fronde si disseccano per lasciare
il posto alle nuove. Comune in Italia
FELCE FLORIDA (Osmunda regalis)
Una delle più belle felci italiane. Presente nel Lazio a Monterano. i giovani germogli della felce
florida sono consumate come cibo, che si dice abbia un sapore simile a quello dell'asparago. Nella
cucina reale coreana viene usata per preparare un piatto detto Namul.
Nella mitologia slavonica erano chiamate Fiori di Perun e possederebbero numerose capacità
magiche, darebbero a chi ne impugna la capacità di scacciare demoni, di realizzare i propri desideri,
scoprire segreti, e comprendere il linguaggio degli alberi. La raccolta dei fiori di Perun è però un
rituale complesso e pericoloso; dovevano essere raccolti la notte di Kupala, poi, dopo l'avvento del
Cristianesimo, durante la notte di Pasqua. I raccoglitori dovevano rimanere entro un circolo
tracciato attorno alla pianta e sopportare minacce e scherni da parte di entità demoniache.
FELCE BULBIFERA (Woodwardia radicans)
E’ una rara felce gigante presente in Italia solo in Calabria, sull'Aspromonte e sul Monte Poro,
nonché in Sicilia e Campania. La sua origine risale al periodo Terziario (65 milioni a.f.) (relitto
terziario). Le sue fronde possono raggiungere la lunghezza di 3 metri
CEDRACCA (Ceterach officinarum)
E’ una specie che prospera nelle spaccature dei muri e delle rocce. E’ diffusa negli ambienti
mediterranei. In fitoterapia viene proposta quale efficace rimedio disgregante i calcoli dell'apparato
urinario
ASPLENIO (Asplenium trichomanes)
Il nome deriva dal greco splen (Milza) dato che nella “dottrina dei segni” questa felce era usata
come rimedio per i dolori alla milza.
Botrychium lunaria
E’ una piccola felce di montagna che porta i sori su una fronda separata.
GLI ALL-BLACKS E LA FELCE MAORI
La felce in generale è la pianta simbolo della Nuova Zelanda, che ne ospita moltissime specie, da
quelle minuscole a quelle alte dieci metri. Viene spesso rappresentata come un germoglio che si
srotola, detto Koru, e simboleggia una nuova vita, un nuovo inizio. La felce nella sua pienezza
adulta indica vita, e tranquillità, ed è un simbolo dell´orgoglio Maori. Una felce stilizzata compare
sulle maglie dei famosi All Blacks del rugby.
2) EQUISETI
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Sono volgarmente detti “code di cavallo”.
Vivono generalmente al bordo dei corsi d’acqua
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Presentano un fusto sterile fotosintetico verde e un fusto fertile non fotosintetico biancastro
detto strobilo.
Le specie italiane sono alte 1-1,5 metri mentre quelle tropicali possono raggiungere gli 8
metri.
Le foglie sono ridotte a squame.
Hanno proprietà rimineralizzanti per il corpo e abrasive per usi domestici
3) LICOFITE
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le loro foglie (dette microfilli) hanno un solo canale vascolare, diversamente dalle altre
vascolari che hanno foglie con canali vascolari ramificati (dette macrofilli).
Si dividono in Licopodi (somigliano ad alberi in miniatura e sono comuni sulle Alpi) e
Selaginelle (a crescita strisciante, presenti anche a Roma).
SELAGINELLA LEPIDOPHYLLA viene detta anche "pianta della resurrezione" per la
capacità di sopravvivere in condizioni di disidratazione estrema in stato di dormienza anche
per 20-30 anni e di rigenerarsi abbastanza rapidamente se immersa in acqua.
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