XII FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI (31 agosto – 16 settembre 2012) Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Montecarotto, Monte San Vito, Monsano TRAVESTIMENTO E TRASFORMAZIONE L’ultima opera che Spontini scrisse a Napoli prima di partire in fuga sul Vanguard di Nelson verso Palermo insieme al re Ferdinando IV, i tesori della corona e le reliquie di San Gennaro come vuole la leggenda, andò in scena al Teatro Nuovo di Napoli in occasione del carnevale del 1800. Un’unica rappresentazione e poi il nulla per oltre due secoli. La partitura de La fuga in maschera si crede perduta sino a quando l’antiquaria inglese Lisa Cox ne mette all’asta il manoscritto autografo della commedia per musica in due atti. La dodicesima edizione del Festival Pergolesi Spontini mette in scena la revisione critica, si tratta dunque di una prima esecuzione che restituirà una musica mai ascoltata in epoca moderna. Legata a Napoli dalle origini cinquecentesche, la maschera di Pulcinella la ritroviamo protagonista della suite orchestrale che Stravinskij compose su richiesta di Diaghilev, un impresario desideroso di presentare al suo pubblico un nuovo balletto tutto italiano con musiche basate su fonti pergolesiane. Pulcinella sarà anche il personaggio principale della pièce di Manlio Santanelli che Il Teatro dei Picari metterà in scena su musiche originali di Paolo Marzocchi. Un trio d’archi, un sassofono e percussioni sono il terzo elemento protagonista che a volte dialoga e a volta supporta gli attori nel raccontare la storia tratta da un soggetto di Roberto Rossellini, nelle musiche reminiscenze di temi spontiniani. Il tema del Festival, Travestimento e Trasformazione, viene elaborato con originalità nelle manifestazioni che completano il cartellone. Roberto Cominati, pianista napoletano, esegue un programma tutto dedicato alle parafrasi. Robert Tiso ci porterà nel mondo incantato della glass harp. “Voci da lontano” offre il raro ascolto di musiche interpretate da tre controtenori. Lorenzo Donati dirige l’ensemble vocale Vox Cordis in un programma che comprende una trascrizione spontiniana. Pagine di grande virtuosismo eseguite dal vivo con uno straordinario violino “ex Bavarian” di Antonio Stradivari. Infine, un percorso itinerante che vede protagonista Gaspare Spontini in un momento di vita familiare in un componibile in tre luoghi di Maiolati che vede coinvolti una compagnia di attori, il soprano Valeria Esposito, ed un duo tromba e organo. venerdì 31 agosto 2012, ore 20 domenica 2 settembre 2012, ore 20 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi LA FUGA IN MASCHERA Commedia per musica Libretto di Giuseppe Palomba musica di Gaspare Spontini revisione critica a cura di Federico Agostinelli Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini Prima rappresentazione: Napoli, Teatro Nuovo sopra Toledo, 1800 Elena Ruth Rosique Olimpia Caterina Di Tonno Corallina Alessandra Marianelli Nardullo Clemente Daliotti Marzucco Filippo Morace Nastagio Alessandro Spina Doralbo Dionigi D’Ostuni direttore Corrado Rovaris regia Leo Muscato scene Benito Leonori costumi Giusi Giustino light designer Alessandro Verazzi I Virtuosi Italiani In coproduzione con TEATRO DI SAN CARLO DI NAPOLI Nuovo allestimento Prima esecuzione in epoca moderna Si ringraziano Marco Palmolella, il Comune di Maiolati Spontini, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana e la Provincia di Ancona per l’acquisto della partitura originale. Commedia per musica in due atti, è l’ultima opera che Spontini scrisse a Napoli prima di partire in fuga sul Vanguard di Nelson verso Palermo insieme al Re Ferdinando IV, i tesori della corona e le reliquie di San Gennaro… almeno così recita la leggenda. L’opera andò in scena al Teatro Nuovo di Napoli in occasione del carnevale del 1800. Un’unica rappresentazione e poi il nulla per oltre due secoli. La partitura de La fuga in maschera si crede perduta sino a quando un’antiquaria inglese, Lisa Cox, nel luglio 2007 mette all’asta il manoscritto autografo della commedia per musica e il Comune di Maiolati Spontini l’acquista. Si tratta dunque di una prima esecuzione che restituirà una musica mai ascoltata in epoca moderna. Protagonisti dell’opera un pittore fanatico, una giovane “spiritosa e di alte idee”, un medicastro, un grazioso contadino, una ragazza girovaga con la lanterna magica…. in una girandola di episodi molto divertenti tra avventure amorose, travestimenti, sedute spiritiche e una festa di carnevale che da il titolo all’opera. sabato 1 settembre 2012, ore 21 Jesi, Teatro V. Moriconi ACCADEMIA STRUMENTALE musiche di H. Purcell, G. Fauré e I. Stravinskij direttore Corrado Rovaris I Virtuosi Italiani Legata a Napoli dalle origini cinquecentesche, la maschera di Pulcinella la troviamo protagonista della omonima suite orchestrale che Stravinskij compose su richiesta di Diaghilev, un impresario desideroso di presentare al suo pubblico un nuovo balletto tutto italiano: una svolta stilistica per il compositore che reinventa in chiave neoclassica le musiche pergolesiane. Il programma prevede anche altre suite di danze: Abdelazer di Purcell nell’originale barocco riutilizzato poi da Britten nel suo The Young Person’s Guide to the Orchestra; Masques et bergamasques di Fauré rappresenta il pezzo à la manière de che guarda alla suite barocca ma è dichiaratamente novecentesco. giovedì 6 settembre 2012, ore 21 Montecarotto, Teatro Comunale TRASFORMAZIONI musiche di R. Schumann, G.F. Händel-F. Liszt, C.W. Gluck- G. Sgambati, G. Bizet-M. Moszkowski, J.S. Bach-L. Godowsky pianoforte Roberto Cominati Napoletano di nascita, Roberto Cominati ci farà ascoltare parafrasi di temi celebri, rielaborazioni musicali, trascrizioni pianistiche. venerdì 7 settembre 2012, ore 21:00 Monsano, Chiesa degli Aroli CRYSTAL SOUND musiche di J.S. Bach, L. van Beethoven, G. Verdi, B. Smetana, J. Strauss, J. Brahms, P.I. Čajkovskij, E. Morricone Glass Harp Robert Tiso Le sue dita scorrono rapide e leggere, creando armonie raffinate. Musicista eclettico, Robert Tiso suona una serie di calici di cristallo che costituiscono un raro strumento chiamato cristallofono. Ogni bicchiere viene intonato aggiungendo una quantità precisa d’acqua, mentre il suono si ottiene sfregando i bordi con le dita bagnate, simulando l’archetto sulle corde di violino. Nel suono di questo strumento c’è qualcosa di profondamente evocativo che riesce a condurre l’ascoltatore in un’atmosfera rarefatta. Con queste sonorità Robert Tiso interpreta grandi capolavori della musica classica e moderna, ogni brano attentamente selezionato e arrangiato per esprimere al meglio il potenziale della glass harp. Un concerto che stimola curiosità e meraviglia in ogni tipo di pubblico, ricordando che creatività e innovazione non hanno confini. sabato 8 settembre 2012, ore 21 Jesi, Teatro V. Moriconi PULCINELLA di Manlio Santanelli da un soggetto di Roberto Rossellini musica originale di Paolo Marzocchi Il Teatro dei Picari Renzino Alessandro Melchiorri Matamoro Leonardo Gasparri Il Gobbo Gigi Santi Tartaglia Lucia De Luca Michelangelo Fracanzani Francesco Facciolli Andrea Calcese Giuseppe Facciolli Rosa Calcese Scilla Sticchi Angelica Barbara Manconi Palmariello Andrea Pensini Caterina Michela Sacchi Cremenzia Jessica Montecchiari Baron Mauro Molinari Madeleine Cinzia Zanconi Trappolina Stefania Colotti Tiberio Fiorilli Graziano Ferroni Luigi XIV Silvia Valentini regia Francesco Facciolli scene Pino Facciolli costumi Massimo Eleonori movimenti coreografici Michela Paoloni violino Michele Torresetti viola Aldo Zangheri violoncello Alessandro Culiani sax David Brutti percussioni Ivan Gambini Pulcinella è il personaggio principale della pièce di Manlio Santanelli che Il Teatro dei Picari mette in scena su musiche originali composte da Paolo Marzocchi. Pulcinella è la storia del viaggio di una compagnia di attori italiani che nel 1657, fugge da Napoli per la peste e raggiunge prima Roma e poi Parigi. Lo spettacolo è una metafora della condizione dell’attore, ma in fondo dell’essere umano, che, nel corso dei secoli è sempre stato spinto dal bisogno e dalla curiosità verso un luogo sognato, diverso, “lontano”. In una perfetta miscela tra personaggi storici e personaggi romanzati, tra situazioni surreali e comiche ma allo stesso tempo malinconiche e drammatiche, Santanelli scrive un testo che è un atto d’amore per la maschera, per l’attore, per il Teatro. Il viaggio degli attori dialoga con lo spazio dei suoni, affidati ad un ensemble composto da un trio d’archi, un percussionista e un sassofonista. La partitura musicale è una dimensione ulteriore, parallela e autonoma rispetto alla drammaturgia, con la quale intrattiene però una relazione strettissima di scambi e di intersezioni. Anche lo spazio sarà un ulteriore parametro compositivo, in cui le traiettorie, i viaggi pindarici dei musicisti e l’imprevedibilità delle sorgenti sonore faranno presentire un universo vibrante, ineffabile e pervasivo. Pulcinella non ne è che una delle manifestazioni più inconsapevoli, una maschera prigioniera di un destino che dovrà interpretare in eterno. domenica 9 settembre 2012, ore 21 Monte San Vito, Teatro La Fortuna VOCI DA LONTANO musiche di L. Rossi, G. Carissimi, L. Donati controtenore Batyrzhan Smakov * controtenore Daichi Fujiki controtenore Ilham Nazarov* concertatore al clavicembalo Stefano Demicheli Violoncello Marcello Scandelli Liuto Ugo Di Giovanni *Allievi dell’Accademia di Arte Lirica di Osimo Il programma coniuga la vocalità romana seicentesca racchiusa in esponenti esemplari della scrittura coeva come Carissimi, Rossi e Savioli a quella napoletana primo settecentesca attraverso un florilegio di cantate contenute in una miscellanea appartenuta alla nobiltà partenopea con pagine di acclamati compositori come Pergolesi e Vinci e autori meno noti che desteranno, di sicuro, l’interesse dei moderni ascoltatori. I tre controtenori, due dei quali giovani allievi dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, si concerteranno nelle pagine capitoline facendo rivivere quelle riunioni “castigate” destinate al variegato mondo del regno pontificio e quegli esercizi di “microdrammaturgia” racchiusi in brani destinati alla capitale meridionale in cui spiccano oltre le doti vocali quelle attoriali che disegnano un momento performativo di rarefatta suggestione. Il brano per tre controtenori Caro mio ben di Lorenzo Donati riprende il testo della celebre composizione di Giuseppe Giordani, intrecciandosi con altri frammenti di testi poetici ripresi da poeti di varie epoche (da Petrarca a Leopardi, da Tasso a D’Annunzio). L’intreccio testuale genera, oltre che un sinuoso alternarsi polifonico, anche uno scenografico movimento dei tre solisti. Accompagnati da elementi abbastanza statici e ripetitivi del cembalo i cantanti alternano parti a due e tre voci con brevi momenti solistici. La trama compositiva vuole realizzare un suono particolare, utilizzando l’unisono e i vari registri della voce del controtenore. venerdì 14 settembre 2012, ore 21 Loreto, Pontificia Basilica della Santa Casa di Loreto SUB TUUM PRAESIDIUM Il millenario percorso di trasfigurazione dei canti monodici mariani musiche di G.P. da Palestrina, D. Scarlatti, M. Durufle, O. Dipiazza, A. Part, T. Kverno, G. Spontini-L. Donati Insieme Vocale Vox Cordis direttore Lorenzo Donati organo Simone Baiocchi violoncello Alessandro Culiani Lorenzo Donati dirigerà l’ensemble vocale Vox Cordis all’interno della Pontificia Basilica della Santa Casa di Loreto. Il coro polifonico, specializzato nel repertorio rinascimentale e contemporaneo, è formato da cantori di grande esperienza musicale e basa l’intenso impegno e la qualità artistica sulla condivisione della gioia del far musica insieme. In programma, canti gregoriani, musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina e di Domenico Scarlatti, brani di compositori contemporanei quali Maurice Durufle, Trond Kverno, Orlando Dipiazza, Lorenzo Donati ed Arvo Part. Il brano di Gaspare Spontini Dominum salvum fac Regem rielaborato da Lorenzo Donati è una poderosa composizione che propone una scrittura densa e articolata. Gli strumenti concertanti intervengono in modo efficace, sostenendo il coro in un brano che mette a dura prova la vocalità, portando i soprani fino alle estremità acute. Sembra evidente la volontà di Spontini di unire la grande tradizione mottettistica italiana con la tecnica e l’articolazione della musica strumentale dell’epoca. sabato 15 settembre 2012, ore 21 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi UN VIAGGIO CON STRADIVARI musiche di R. Schumann, C. Franck, P. de Sarasate, M. Ravel violino Anna Tifu pianoforte Giuseppe Andaloro (violino Antonio Stradivari, 1720 “ex Bavarian”) Lo straordinario violino “ex Bavarian”, realizzato nel 1720 da Antonio Stradivari, proveniente dalla Fondazione Stradivari di Cremona, uscirà eccezionalmente dalla teca che lo conserva, per essere affidato alle mani di una delle più promettenti giovani violiniste italiane, enfant prodige e grande virtuosa, Anna Tifu. In duo con Giuseppe Andaloro al pianoforte, la violinista cagliaritana eseguirà la Sonata di César Franck, la Fantasia in Do maggiore di Robert Schumann, e brani di grande virtuosismo come la Carmen Fantasy di Sarasate e Tzigane di Ravel. domenica 16 settembre 2012 L’ULTIMO SPONTINI Le lettere, la famiglia, la musica da un’idea di Silvano Sbarbati testi di Valeria Esposito e Silvano Sbarbati (liberamente tratti da “Epistolario familiare e documenti vari dal 1774 al 1851 di Gaspare Spontini” a cura di Giuseppe Gaetti, Urbino 1974) in collaborazione con Gruppo Baku Maiolati Spontini, Piazza Garibaldi, ore 18 FRATELLI PRIMA DELL’ITALIA Gaspare Spontini Simone Guerro Don Antonio Spontini Antonio Cuccaro Don Venanzo Spontini Lorenzo Bastianelli Don Anselmo Spontini Rama Pollini Suor Teresa Augusta Spontini Lucia Palozzi Regia Simone Guerro Maiolati Spontini, Casa delle Fanciulle, ore 19 ARIE DA CAMERA musica di Gaspare Spontini soprano Valeria Esposito pianoforte Alessandro Benigni Celeste Érard, Joséphine Bonaparte Lucia Palozzi Gaspare Spontini Simone Guerro Una giornata con Gasparo. Lui è Gaspare Spontini, naturalmente, celeberrimo musicista, acclamato dall’Europa dei potenti, nato in un paesello marginale, nella marginale provincia dell’Italia Centrale. E’ appunto a Maiolati che Gaspare ebbe i suoi natali e Maiolati resta come una mappa emotiva, di richiamo antropologico per il grande musicista. Attraverso un epistolario di rilevanza emerge la figura di uno Spontini legato alla sua terra d’origine, alla sua famiglia e a tutta una serie di relazioni parentali ed amicali che ne fanno da contorno. L’epistolario fa emergere di quale sostanza fosse questa relazione ed in particolar quella tra i fratelli Spontini, tutti destinati alla vita religiosa, salvo appunto il musicista diventato famoso e, non da meno, anche ricco. E’ la ricchezza di Spontini a cui si fa riferimento e ne scaturisce il ritratto di una provincia piccola, indebolita da malattie e da povertà, che si aggrappa all’uomo diventato famoso per trarne i migliori vantaggi. E lui risponde, risponde, e non si sottrae mai nel corso della sua vita a questo compito di benefattore. E ancora, le sue ultime lettere appaiono come un testamento umano considerevole, meritevole di essere sottolineato e interpretato dalla nostra concretezza di contemporanei. E infine, affidati alla sensibilità musicale del soprano Valeria Esposito, disegnare le figure femminili a lui più vicine in un dialogo immaginifico che prova a delineare un carattere, un temperamento, un uomo. Sono momenti pensati come un catalizzatore teatrale verso la partitura musicale di Spontini. Collocati dove lui è nato e vissuto e dove la sua famiglia ha respirato – insieme alla distanza fisica e culturale – la fama di un grande artista di respiro europeo. domenica 16 settembre 2012, ore 21 Maiolati Spontini, Chiesa di Santo Stefano PER ORGANO musiche di H. Purcell, A. Vivaldi, D. Scarlatti, J.F. Fash, L. Mozart organo Paolo Oreni tromba Marco Pierobon Nella Chiesa di Santo Stefano, che ospita un antico organo del 1788, opera di Gaetano Callido, e dove si può ammirare la preziosa cantoria lignea frutto di una donazione di Gaspare Spontini, il duo tromba e organo formato da Marco Pierobon e Paolo Oreni in un programma che evoca i fasti barocchi.