ALIMENTATORI E DISPOSITIvI vARI

annuncio pubblicitario
SEZIONE 5
(Rev. B)
ALIMENTATORI E
DISPOSITIVI VARI
Scaricabile dal sito www.urmet.com nell’area Manuali Tecnici.
INDICE DI SEZIONE
ALIMENTATORE DI SISTEMA Sch.1083/20
2
distributore 4 utenze Sch.1083/55
3
interfaccia di colonna Sch.1083/50
4
interfaccia posti esterni Sch.1083/75
5
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LINEA DI
ALIMENTAZIONE Sch.1382/80
22
decodifica speciale Sch.1083/80
6
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LINEE TELEFONICHE
23
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LINEA DI
ALIMENTAZIONE 230Vca Sch.1382/85
24
dispositivo per telecamerE di controllo
Sch.1083/6911
Filtro per LINEA DI ALIMENTAZIONE
230Vca 4000VA Sch.1332/8617
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
Sch.1083/6718
INTERFACCIA BUS PER TVCC Sch.1783/6912
trasformatore di sicurezza Sch.9000/23015
relè MONOSTABILE A 2 SCAMBI Sch.788/5215
RELè TEMPORIZZATO Sch.1032/8116
cavi di sistema16
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LINEA DI
ALIMENTAZIONE 230Vca 4000VA Sch.1332/8517
Manuale Tecnico - 2 VOICE
sez.5 −−−− Sch. 1083/20
ALIMENTATORE DI SISTEMA
CARATTERISTICHE TECNICHE - INSTALLAZIONE
ALIMENTATORE DI SISTEMA
Sch.1083/20
caratteristiche tecniche
V
DE
ALIMENTATORE DI SISTEMA
Alimentazione: 230Vca +/- 10% 50/60Hz
Potenza: 80W
Uscita: 48Vcc
con protezione elettronica
contro sovraccarichi di corrente
Temperatura di funzionamento: - 10°C ÷ + 35°C
Conformità normativa: EN 61000-6-3
EN 61000-6-1
EN 60065
Peso: circa 1000g
Installazione
Il contenitore è adatto sia al montaggio su barra DIN che a parete
tramite viti e tasselli; in ogni caso, l’alimentatore deve essere installato
in luoghi asciutti e riparati dalle intemperie e osservando le norme di
sicurezza.
L’alimentatore Sch.1083/20 è un prodotto dedicato esclusivamente
al sistema 2VOICE in grado di fornire l’alimentazione ai dispositivi
presenti nell’impianto.
A seconda del tipo di impianto potranno essere necessari più
alimentatori:
• In caso di impianti con una sola colonna montante e una sola
postazione di chiamata è sufficiente un alimentatore.
• Per ogni interfaccia di colonna Sch.1083/50 deve essere previsto
un alimentatore.
• Per ogni interfaccia posti esterni Sch.1083/75 devono essere
previsti 2 alimentatori.
descrizione dei morsetti
0
230~
] LINE 1
] LINE 2
}
Ingresso alimentazione 230Vca
Linea bus alimentazione dispositivi
Linea bus alimentazione dispositivi
§ I morsetti LINE1 e LINE2 sono in parallelo tra loro.
Nella tabella seguente si riassume il numero di alimentatori necessari
in funzione del tipo di impianto e del numero di dispositivi che si è
deciso di installare secondo le indicazioni riportate ai capitoli 1 e 2.
Postazioni di chiamata
principali
secondarie
N° interfacce N° interfacce
di colonna
posti esterni
Sch.1083/50 Sch.1083/75
0
1 (*)
128
1
0
1
128
1
0
1
1
128
2
1
0
1
128
1
K
0
Max 16
128 x K
1+K
K
1
Max 32
128 x K
2+K
1
0
1
128
1
0
1
1
128
2
K
1
Max 32
128 x K
2+K
0
0
1
1
128
2
Max 2 x K
K
1
Max 32
128 x K
2+K
0
0
1
1
128
2
Max 2 x K
K
1
Max 32
128 x K
2+K
1
Max 2 x K
0
2
Max 2 x K
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
N°
alimentatori
1
1
4
N° max
utenti
0
0
3
N°
colonne
(K)
(*) su una sola dorsale
L’alimentatore di sistema è in grado di alimentare la retroilluminazione
di tutti i cartellini delle pulsantiere presenti nell’impianto a patto che
abbiano massimo 32 cartellini ciascuna. Qualora nella pulsantiera ci
siano più di 32 cartellini occorre impiegare un trasformatore aggiuntivo
di potenza adeguata.
−−−− sez.5
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 1083/55
DISTRIBUTORE 4 UTENZE
CARATTERISTICHE TECNICHE - INSTALLAZIONE - FUNZIONAMENTO
descrizione dei morsetti
V
DE
] LINE IN
] LINE OUT
] LINE 1
] LINE 2
] LINE 3
] LINE 4
Questo dispositivo permette di distribuire il segnale video della
colonna su 4 posti interni e verso altri distributori.
Il dispositivo prevede un ingresso, un’uscita passante e 4 uscite in
derivazione.
Il distributore Sch.1083/55 integra al suo interno anche una protezione
PTC in grado di prevenire i danni di eventuali cortocircuiti sulle linee
in derivazione.
caratteristiche tecniche
Tensione di alimentazione: Assorbimento max: Temperatura di funzionamento: Conformità normativa: 36 – 48Vcc
9,0mA max
- 5°C ÷ + 45°C
EN 61000-6-3
EN 61000-6-1
Ingresso linea bus
DISTRIBUTORE 4 UTENZE
distributore 4 utenze
Sch.1083/55
Uscita linea bus
Linea bus per posto interno derivato 1
Linea bus per posto interno derivato 2
Linea bus per posto interno derivato 3
Linea bus per posto interno derivato 4
TERMINAZIONe DI LINEA
Sul dispositivo è presente un jumper per la terminazione di linea
che deve essere spostato in posizione ON solamente sull’ultimo
distributore su cui non è collegata la linea di uscita (LINE OUT).
Installazione
Il dispositivo può essere installato in scatole di derivazione accertandosi
che si trovi in luoghi asciutti e riparati dalle intemperie.
In ciascuna colonna possono essere installati fino a 32 distributori
ma nel caso di collegamento di posti interni sull’uscita passante la
somma dei dispositivi collegati sulla dorsale scende a 16.
Massimo 32 distributori
per colonna
Massimo 16 dispositivi
FUNZIONAMENTO
§ È sconsigliato collegare i distributori in cascata tra loro.
Dispositivo in
corto-circuito
Dispositivi esclusi
§ Dopo
aver rimosso la causa del cortocircuito per ripristinare la
protezione PTC occorre scollegare il cavo collegato ai morsetti
LINE IN per circa 60”.
Manuale Tecnico - 2 VOICE
sez.5 −−−− ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
In caso di cortocircuito su una linea di derivazione saranno esclusi i
soli dispositivi derivati dal distributore; il resto dell’impianto continuerà
a funzionare correttamente.
Sch. 1083/50
INTERFACCIA DI COLONNA
CARATTERISTICHE TECNICHE - INSTALLAZIONE
] LINE 1
] LINE 2
] LINE 3
] LINE 4
] AUX
interfaccia di colonna
Sch.1083/50
INTERFACCIA DI COLONNA
V
DE
Dorsale 2 della colonna posti interni
Dorsale 3 della colonna posti interni
Dorsale 4 della colonna posti interni
Morsetti per contatto a relé normalmente aperto
(max 100mA @ 60Vcc)
§ Itra128leposti
interni possono essere distribuiti in modo indiscriminato
4 dorsali che compongono la colonna.
configurazione
Sul dispositivo sono presenti 6 dip-switch di configurazione con le
seguenti funzioni:
DIP 1: se sono presenti dispositivi connessi a LINE IN deve essere
impostato su OFF in caso contrario deve rimanere su ON.
L’interfaccia di colonna Sch.1083/50 è dedicata al sistema 2VOICE
e viene utilizzata per suddividere una colonna in più dorsali o per
connettere più colonne (max 32) indipendenti nell’impianto.
Ciascuna interfaccia può gestire una colonna con massimo 128 posti
interni e al massimo 2 postazioni di chiamata direttamente connesse
ad essa.
Il dispositivo è inoltre equipaggiato con un contatto a relè normalmente
aperto che commuta la sua posizione per un secondo ogni volta che
su un posto interno derivato dall’interfaccia viene premuto il tasto
apriporta.
di colonna deve essere sempre alimentata con un
§ L’interfaccia
alimentatore di sistema.
Interfaccia
di colonna
Interfaccia
di colonna
Dalla dorsale
lato strada
NON
connesso
DIP 2 ÷ 6: servono per programmare il codice della colonna in modo
univoco con valori compresi tra 0 e 31.
Per impostare il codice desiderato utilizzare i dip-switch da 2 a 6 (2 =
bit più significativo - 6 = bit meno significativo).
ON
ON
ON
ON
ON
1 2 3 4 5 6
COLONNA 0
1 2 3 4 5 6
COLONNA 1
1 2 3 4 5 6
COLONNA 2
1 2 3 4 5 6
COLONNA 3
1 2 3 4 5 6
COLONNA 4
ON
ON
ON
ON
ON
1 2 3 4 5 6
COLONNA 5
1 2 3 4 5 6
COLONNA 6
1 2 3 4 5 6
COLONNA 7
1 2 3 4 5 6
COLONNA 8
1 2 3 4 5 6
COLONNA 9
ON
ON
ON
ON
ON
1 2 3 4 5 6
COLONNA 10
1 2 3 4 5 6
COLONNA 11
1 2 3 4 5 6
COLONNA 12
1 2 3 4 5 6
COLONNA 13
1 2 3 4 5 6
COLONNA 14
ON
ON
ON
ON
ON
1 2 3 4 5 6
COLONNA 15
1 2 3 4 5 6
COLONNA 16
1 2 3 4 5 6
COLONNA 17
1 2 3 4 5 6
COLONNA 18
1 2 3 4 5 6
COLONNA 19
ON
ON
ON
ON
ON
1 2 3 4 5 6
COLONNA 20
1 2 3 4 5 6
COLONNA 21
1 2 3 4 5 6
COLONNA 22
1 2 3 4 5 6
COLONNA 23
1 2 3 4 5 6
COLONNA 24
ON
ON
ON
ON
ON
Installazione
1 2 3 4 5 6
COLONNA 25
1 2 3 4 5 6
COLONNA 26
1 2 3 4 5 6
COLONNA 27
1 2 3 4 5 6
COLONNA 28
1 2 3 4 5 6
COLONNA 29
Il contenitore è adatto sia al montaggio su barra DIN che a parete
tramite viti e tasselli; in ogni caso, l’interfaccia deve essere installata
in luoghi asciutti e riparati dalle intemperie e osservando le norme di
sicurezza.
ON
ON
1 2 3 4 5 6
COLONNA 30
1 2 3 4 5 6
COLONNA 31
caratteristiche tecniche
Tensione di alimentazione (LINE IN): Tensione di alimentazione (POWER): Assorbimento a riposo (LINE IN): Assorbimento max (LINE IN): Assorbimento a riposo (POWER): Assorbimento max (POWER): Temperatura di funzionamento: Conformità normativa: Massimo carico commutabile da AUX: 36 – 48Vcc
36 – 48Vcc
25mA max
70mA max
30mA max
100mA max
- 5°C ÷ + 45°C
EN 61000-6-3
EN 61000-6-1
100mA@60V
Programmazione di default
Le interfacce di colonna escono di fabbrica configurate nel seguente
modo:
Linea entrante (dip-switch 1): ON (non connessa)
Numero interfaccia di colonna: 0
Terminazione di linea: ON
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
Dorsale 1 della colonna posti interni
descrizione dei morsetti
]Z
] LINE IN
] LINE OUT
] IN0
] IN1
] POWER
−−−− sez.5
Terminazione linea bus
Ingresso linea bus
TERMINAZIONe DI LINEA
Rimuovendo il ponticello tra i morsetti Z si esclude la terminazione di
linea. La terminazione deve essere attiva in tutti i dispositivi cablati alla
fine di una linea, cioè quando una linea è presente in ingresso su LINE
IN e non riparte da LINE OUT.
Uscita linea bus
Ingresso per postazione di chiamata 0
Ingresso per postazione di chiamata 1
Alimentazione del dispositivo (da alimentatore di
sistema)
Interfaccia
di colonna
ID = 0
Interfaccia
di colonna
ID = 1
Interfaccia
di colonna
ID = 2
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 1083/75
INTERFACCIA POSTI ESTERNI
CARATTERISTICHE TECNICHE - INSTALLAZIONE
interfaccia posti esterni
Sch.1083/75
Interfaccia
di colonna
INTERFACCIA POSTI ESTERNI
V
DE
Interfaccia
di colonna
Interfaccia
posti esterni
L’interfaccia posti esterni Sch.1083/75 è dedicata al sistema 2Voice
e viene utilizzata per la connessione da 1 a 4 postazioni di chiamata
principali (IN0 ÷ IN3) e dispone di 4 linee di uscita (LINE1 ÷ LINE4) per
il collegamento delle colonne.
Sulle linee di uscita possono essere collegati direttamente i posti
interni fino ad un massimo di 128, per numeri maggiori e per il
collegamento di postazioni di chiamata secondarie è necessario
l’utilizzo di interfacce di colonna.
Le linee di uscita dovranno essere omogenee tra loro: non è
consentito collegare un’interfaccia di colonna su una dorsale e sulle
altre collegare direttamente i posti interni.
Interfaccia
di colonna
Interfaccia
di colonna
Interfaccia
di colonna
Interfaccia
di colonna
§ L’interfaccia
per posti esterni necessita sempre di 2 alimentatori
di sistema Sch.1083/20, uno per le postazioni di chiamata e uno
per le linee di uscita.
caratteristiche tecniche
Tensione di alimentazione (POWER IN): Tensione di alimentazione (POWER LINE): Assorbimento a riposo (POWER IN): Assorbimento max (POWER IN): Assorbimento a riposo (POWER LINE): Assorbimento max (POWER LINE): Temperatura di funzionamento: Conformità normativa: 36 – 48Vcc
36 – 48Vcc
30mA max
100mA max
25mA max
70mA max
- 5°C ÷ +45°C
EN 61000-6-3
EN 61000-6-1
Installazione
Il contenitore è adatto sia al montaggio su barra DIN che a parete
tramite viti e tasselli; in ogni caso, l’interfaccia deve essere installata
in luoghi asciutti e riparati dalle intemperie e osservando le norme di
sicurezza.
Interfaccia
posti esterni
descrizione dei morsetti
delle postazioni di chiamata (da
] POWER IN Alimentazione
alimentatore di sistema)
Ingresso per postazione di chiamata principale 0
] IN0
Ingresso per postazione di chiamata principale 1
] IN1
Ingresso per postazione di chiamata principale 2
] IN2
Ingresso per postazione di chiamata principale 3
] IN3
della dorsale lato strada (da
] POWER LINE Alimentazione
alimentatore di sistema)
Dorsale 1 della colonna posti interni o dorsale lato
] LINE 1
strada
Dorsale 2 della colonna posti interni o dorsale lato
LINE
2
]
strada
Dorsale 3 della colonna posti interni o dorsale lato
LINE
3
]
strada
Dorsale 4 della colonna posti interni o dorsale lato
LINE
4
]
strada
§ Sulle
linee di uscita possono essere collegate fino a 32 interfacce
di colonna.
Manuale Tecnico - 2 VOICE
sez.5 −−−− ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
Interfaccia
posti esterni
Sch. 1083/80
DECODIFICA SPECIALE
CARATTERISTICHE TECNICHE - CONFIGURAZIONE - INSTALLAZIONE
CONFIGURAZIONE
DECODIFICA SPECIALE Sch. 1083/80
DCODIFICA SPECIALE
programmazione di default
Tutte le decodifiche escono di fabbrica configurate nel seguente
modo:
64 mm
ON
CODE
SCQ
MT
PROG
TIMER
jumper SCQ 90
= posizione Q (tutti i dispositivi possono attivare la decodifica)
jumper M/T = posizione M (monostabile)
dip-switch CODE = utente 127 (dip1 OFF dip2÷8 ON)
timer = 1 secondo
evento programmato = pressione pulsante chiamata a centralino da posto interno dell’utente 0 nella colonna 0
m
IN
8m
10 uli D
d
o
6M
mm
La decodifica speciale Sch. 1083/80 è dedicata al sistema 2Voice e
permette l’attivazione di carichi elettrici grazie a un relè con contatto
230Vca 5A tramite comandi (eventi) inviati dagli utenti attraverso i posti
interni, le postazioni di chiamata o il centralino presenti nel sistema.
Le caratteristiche principali del dispositivo sono:
• Modalità di funzionamento in monostabile con tempo di attivazione
regolabile da 1 secondo a 16 minuti oppure in commutazione
(toggle).
• Possibilità di attivazione tramite eventi di impianto (massimo 4 jumper C; Q) programmabili dall’installatore.
• Possibilità di attivazione tramite eventi utente (massimo 32 - jumper
S) programmabili dall’installatore.
• Possibilità di connessione di un pulsante remoto per l’attivazione.
C
D
B
E
A
ON
CODE
S CQ
MT
PROG
TIMER
Sch.1083/80
NA
NC
C
LINE
PC
Con la configurazione di fabbrica tutti gli utenti dell’impianto (jumper
SCQ = Q) possono attivare la decodifica in modo monostabile (jumper
M/T = M) premendo il pulsante di chiamata a centralino.
§ Per
ripristinare il default degli eventi programmati premere e
mantenere premuto il pulsante di programmazione per 5 secondi.
Durante i 5 secondi il led rosso si accende e al suo spegnimento
la decodifica imposterà le programmazioni di fabbrica.
INSTALLAZIONE
La decodifica speciale può essere installata in un quadro elettrico su
barra DIN (6 moduli DIN da 18mm) oppure a muro tramite viti e tasselli
(non forniti a corredo).
Per l’installazione, valgono le regole generali di installazione del
sistema 2Voice integrate con le seguenti indicazioni.
• La decodifica speciale può essere installata utilizzando il
distributore 4 utenti 2Voice Sch. 1083/55 collegandola a una delle
sue 4 uscite.
• Non è consentito il collegamento entra-esci: la decodifica deve
essere sempre collegata come ultimo dispositivo di un ramo.
• Possono essere collegate solamente 2 decodifiche speciali
tra l’interfaccia per posti esterni Sch. 1083/75 e l’interfaccia di
colonna Sch. 1083/50.
• Se connessa in colonna, la decodifica rientra nel conteggio
del numero massimo di posti interni che si possono collegare a
seconda delle diverse tipologie di impianto.
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
§ Per
la segnalazione di allarme panico al centralino la decodifica
deve essere installata in colonna.
A - Dip-switch codice utente per identificazione della decodifica
nell’impianto
B - Jumper aree di competenza:
S = solo il dispositivo usato per acquisizione evento
C = tutti i dispositivi della colonna a cui appartiene quello usato
per acquisizione evento
Q = qualunque dispositivo dell’impianto
C -Jumper modalità di commutazione
M = monostabile
T = toggle
D -Tasto e led di programmazione
E - Trimmer regolazione timer di attivazione in modalità monostabile
(M)
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensione di alimentazione: Assorbimento a riposo: Assorbimento max: Temperatura di funzionamento: Conformità normativa: Commutazione contatto C-NC-NA: −−−− sez.5
36 – 48Vcc
3,0mA max
30mA max
- 10°C ÷ + 50°C
EN 61000-6-3, EN 61000-6-1
30Vcc 5A
250Vca 5A
descrizione dei morsetti
NA
NC
C
] LINE
] PC
}
Contatto relé di attivazione carichi elettrici
Linea bus
Pulsante remoto attivazione decodifica
MODALITÀ DI COMMUTAZIONE
MT
PROG
TIMER
La commutazione del contatto del relè può avvenire in due modalità:
– Monostabile – a seguito di un evento programmato per l’attivazione
o alla pressione del pulsante remoto connesso ai morsetti PC il
contatto del relè commuta per un tempo variabile tra 1 secondo e
16 minuti impostabile tramite il trimmer “timer”.
– Toggle – a seguito di un evento programmato per l’attivazione o alla
pressione del pulsante remoto connesso ai morsetti PC il contatto
del relè commuta e il trimmer è ininfluente; il relè resta commutato
fino ad un nuovo comando
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 1083/80
CONFIGURAZIONE
5 – Il led lampeggia 1 volta ad indicare che il primo evento è stato
programmato. Il led resta acceso ad indicare che la decodifica
speciale è ancora in fase di programmazione.
6 – Generare gli altri eventi che la decodifica speciale deve acquisire.
Per ogni evento il led lampeggerà per un numero di volte pari
al numero di eventi che sono stati programmati: 2 volte per il
secondo evento, 3 per il terzo. Dopo aver programmato l’ultimo
evento disponibile il led si spegnerà ad indicare l’uscita dalla
programmazione.
Timer
evento di attivazione
§ Quando
il jumper SCQ è in posizione S il led lampeggerà solo una
volta indipendentemente dal numero dell’evento programmato.
Modalità di commutazione: toggle
evento di attivazione
evento di attivazione
§ Incommuta
caso di interruzione dell’alimentazione il contatto del relè non
la sua posizione.
Al ripristino dell’alimentazione se è in modalità monostabile il
contatto torna alla posizione di riposo, mentre se è in modalità
toggle il contatto mantiene la posizione che aveva al momento
dell’interruzione dell’alimentazione.
Per effettuare la prova del tempo di attivazione in monostabile è
sufficiente cortocircuitare temporaneamente i morsetti PC e verificare
il tempo di eccitazione del relé.
MODALITà DI FUNZIONAMENTO
La decodifica speciale deve essere configurata e programmata
opportunamente: il suo relè può essere attivato a seguito di un evento
se questo risulta tra quelli programmati e se soddisfa la configurazione
effettuata.
Gli eventi programmabili che faranno scattare il relè nella modalità
monostabile o toggle, impostata con il jumper M/T, possono essere
scelti tra i seguenti:
– pressione pulsante apriporta pedonale da posto interno
– pressione pulsante apriporta carraio da posto interno
– pressione pulsante chiamata a centralino da posto interno
– pressione pulsante funzione speciale da posto interno
– invio chiamata intercomunicante da posto interno verso decodifica
speciale
– invio comando apriporta pedonale da centralino
– invio comando apriporta carraio da centralino
– invio codice speciale da postazione di chiamata o centralino
In alternativa al funzionamento sopra descritto, la decodifica speciale
può essere utilizzata per inviare la segnalazione di allarme al centralino
di portineria premendo il pulsante remoto (PC). In tal caso il dip-switch
1 deve essere posizionato su ON.
PROGRAMMAZIONE
EVENTI
in
modalità
funzionamento standard (dip 1 = off)
Possono essere programmati degli eventi che attiveranno il relè della
decodifica speciale conformemente alla configurazione effettuata con
i dip-switch e i jumper (da 1 a 4 eventi se il jumper aree di competenza
è in posizione C o Q oppure fino a 32 eventi con il jumper in posizione
S).
1 – Posizionare il jumper aree di competenza (SCQ) nella posizione
desiderata.
2 – Posizionare i dip-switch CODE come indicato sul libretto di
sistema se l’evento richiede questa impostazione (solo per evento
chiamata intercomunicante da posto interno).
3 – Premere il pulsante di programmazione e rilasciarlo quando il led
si accende.
§ Quando
si entra in programmazione gli eventi presenti in memoria
saranno sovrascritti. Prima di entrare in programmazione si
consiglia di ripristinare le impostazioni di fabbrica ed eseguire la
programmazione degli eventi in un’unica sessione.
4 – Generare il primo evento che la decodifica speciale deve acquisire
(ad esempio, premere il pulsante apriporta di un posto interno
dell’impianto).
Manuale Tecnico - 2 VOICE
7 – Uscire dalla programmazione in uno dei modi seguenti:
• Premendo il tasto di programmazione
• Generando lo stesso evento più volte
• Attendendo lo scadere del tempo di programmazione
In ogni caso l’uscita dalla modalità di programmazione è segnalata
dallo spegnimento del led.
§ Inminuti,
caso di mancata ricezione di eventi per un tempo superiore a 5
la decodifica speciale esce automaticamente dallo stato
di programmazione spegnendo il led (gli eventi acquisiti fino a
quel momento restano memorizzati).
Si descrivono in seguito i dettagli della programmazione e del
comportamento della Decodifica Speciale per ogni singolo evento
programmabile.
EVENTO PRESSIONE PULSANTE APRIPORTA PEDONALE DA
POSTO INTERNO
Programmare l’evento premendo il pulsante apriporta pedonale di un
posto interno che dovrà attivare il relè della decodifica speciale (vedi
paragrafo programmazione eventi).
Ipotizziamo che tale posto interno sia nella colonna numero “ID
Colonna” e abbia codice utente “CODE”.
A programmazione effettuata, il relè viene attivato in funzione della
posizione del jumper SCQ:
• Posizione Q: la pressione del pulsante apriporta pedonale di
qualunque utente dell’impianto attiva la decodifica.
• Posizione C: la pressione del pulsante apriporta pedonale di ogni
utente che si trova sulla colonna “ID Colonna” attiva la decodifica.
• Posizione S: la pressione del pulsante apriporta pedonale di tutti
i posti interni (anche quelli in parallelo) dell’utente presente nella
colonna “ID Colonna” e con codice utente “CODE” (quello usato
per l’acquisizione dell’evento) attiva la decodifica.
§ Laè ininfluente
disposizione dei dip-switch CODE della decodifica speciale
ai fini del funzionamento con pulsante apriporta
pedonale.
EVENTO PRESSIONE PULSANTE APRIPORTA CARRAIO DA
POSTO INTERNO
Programmare l’evento premendo il pulsante apriporta carraio di un
posto interno che dovrà attivare il relè della decodifica speciale (vedi
paragrafo programmazione eventi).
Ipotizziamo che tale posto interno sia nella colonna numero “ID
Colonna” e abbia codice utente “CODE”.
A programmazione effettuata, il relè viene attivato in funzione della
posizione del jumper SCQ:
• Posizione Q: la pressione del pulsante apriporta carraio di qualunque
utente dell’impianto attiva la decodifica.
• Posizione C: la pressione del pulsante apriporta carraio di ogni
utente che si trova sulla colonna “ID Colonna” attiva la decodifica.
• Posizione S: la pressione del pulsante apriporta carraio di tutti i
posti interni (anche quelli in parallelo) dell’utente presente nella
colonna “ID Colonna” e con codice utente “CODE” (quello usato
per l’acquisizione dell’evento) attiva la decodifica.
§ Laè ininfluente
disposizione dei dip-switch CODE della decodifica speciale
ai fini del funzionamento con pulsante apriporta
carraio.
EVENTO PRESSIONE PULSANTE DI CHIAMATA A CENTRALINO
DA POSTO INTERNO
Programmare l’evento premendo il pulsante di chiamata a centralino
di un posto interno che dovrà attivare il relè della decodifica speciale
(vedi paragrafo programmazione eventi).
sez.5 −−−− ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
Modalità di commutazione: monostabile
DCODIFICA SPECIALE
DECODIFICA SPECIALE
Sch. 1083/80
DECODIFICA SPECIALE
CONFIGURAZIONE
DCODIFICA SPECIALE
Ipotizziamo che tale posto interno sia nella colonna numero “ID
Colonna” e abbia codice utente “CODE”.
A programmazione effettuata, il relè viene attivato in funzione della
posizione del jumper SCQ:
• Posizione Q: la pressione del pulsante di chiamata a centralino di
qualunque utente dell’impianto attiva la decodifica.
• Posizione C: la pressione del pulsante di chiamata a centralino
di ogni utente che si trova sulla colonna “ID Colonna” attiva la
decodifica.
• Posizione S: la pressione del pulsante di chiamata a centralino di
tutti i posti interni (anche quelli in parallelo) dell’utente presente
nella colonna “ID Colonna” e con codice utente “CODE” (quello
usato per l’acquisizione dell’evento) attiva la decodifica.
§ Laè ininfluente
disposizione dei dip-switch CODE della decodifica speciale
ai fini del funzionamento con pulsante di chiamata
BEEP
2
1
– Premere il pulsante da programmare; il posto interno emette un
tono di conferma.
BEEP
a centralino.
EVENTO PRESSIONE PULSANTI FUNZIONI SPECIALI DA POSTO
INTERNO
§ Per
conoscere in quali condizioni di impianto è possibile attivare
l’evento fare riferimento ai libretti forniti con i posti interni.
Programmare l’evento premendo un pulsante funzione speciale di un
posto interno che dovrà attivare il relè della decodifica speciale (vedi
paragrafo programmazione eventi).
Ipotizziamo che tale posto interno sia nella colonna numero “ID
Colonna” e abbia codice utente “CODE” e che il numero della funzione
speciale associato a quel pulsante sia “SPEC”.
A programmazione effettuata, il relè viene attivato in funzione della
posizione del jumper SCQ:
• Posizione Q: la pressione del pulsante funzione speciale “SPEC” di
qualunque utente dell’impianto attiva la decodifica.
• Posizione C: la pressione del pulsante funzione speciale “SPEC”
di ogni utente che si trova sulla colonna “ID Colonna” attiva la
decodifica.
• Posizione S: la pressione del pulsante funzione speciale “SPEC”
di tutti i posti interni (anche quelli in parallelo) dell’utente presente
nella colonna “ID Colonna” e con codice utente “CODE” (quello
usato per l’acquisizione dell’evento) attiva la decodifica.
§ Laè ininfluente
disposizione dei dip-switch CODE della decodifica speciale
ai fini del funzionamento con pulsante funzioni
speciali.
EVENTO CHIAMATA INTERCOMUNICANTE DA POSTO INTERNO
• Assegnare alla decodifica speciale un codice utente da 0 a 127
agendo sui dip-switch CODE considerando che nell’intero impianto
non ci devono essere decodifiche speciali con lo stesso codice
utente di altri dispositivi (posti interni o altre decodifiche) anche se
appartenenti a colonne diverse.
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
§ Per
impostare il codice desiderato utilizzare i dip-switch CODE
da 2 a 8 (2= bit più significativo - 8= bit meno significativo); il
dip-switch 1 deve essere OFF.
• Programmare i pulsanti dei posti interni interessati per potere
effettuare una chiamata intercomunicante diretta alla decodifica
speciale precedentemente configurata:
3
– Recarsi presso la decodifica speciale e premere il pulsante
di programmazione fino all’accensione del led rosso, quindi
rilasciarlo.
– Il posto interno in programmazione emette un beep di avvenuta
programmazione.
– Ripremere il pulsante di programmazione della decodifica
speciale fino allo spegnimento del led rosso.
– Riagganciare il microtelefono del posto interno che emette un
beep di uscita dalla programmazione.
• Programmare l’evento premendo il pulsante di chiamata
intercomunicante di un posto interno che dovrà attivare il relè della
Decodifica Speciale (vedi paragrafo programmazione eventi).
Ipotizziamo che tale posto interno sia nella colonna numero “ID
Colonna” e abbia codice utente “CODE” .
A programmazione effettuata, il relè viene attivato in funzione della
posizione del jumper SCQ:
• Posizione Q: la pressione del pulsante di chiamata intercomunicante
di qualunque utente dell’impianto attiva la decodifica.
• Posizione C: la pressione del pulsante di chiamata intercomunicante
di ogni utente che si trova sulla colonna “ID Colonna” attiva la
decodifica.
• Posizione S: la pressione del pulsante di chiamata intercomunicante
di tutti i posti interni (anche quelli in parallelo) dell’utente presente
nella colonna “ID Colonna” e con codice utente “CODE” (quello
usato per l’acquisizione dell’evento) attiva la decodifica.
EVENTO COMANDO APRIPORTA PEDONALE DA CENTRALINO
Programmare l’evento inviando un comando di apriporta pedonale
dal centralino (vedi paragrafo programmazione eventi).
A programmazione effettuata, il relè viene attivato tutte le volte che si
invia un comando di apriporta pedonale dal centralino.
§ Dichiamata
seguito è riportata la procedura di programmazione di una
§ Ladecodifica
disposizione dei dip-switch CODE e dei jumper SCQ della
intercomunicante con il videocitofono Signo: per gli
speciale è ininfluente ai fini del funzionamento con
altri modelli fare riferimento ai libretti forniti a corredo prodotto.
– Recarsi presso il posto interno da programmare.
– Tenendo premuto il pulsante apriporta, sganciare il microtelefono.
Il posto interno emette un tono ad indicare l’ingresso in
programmazione.
comando di apriporta pedonale dal centralino.
EVENTO COMANDO APRIPORTA CARRAIO DA CENTRALINO
Programmare l’evento inviando un comando di apriporta carraio dal
centralino (vedi paragrafo programmazione eventi).
A programmazione effettuata, il relè viene attivato tutte le volte che si
invia un comando di apriporta carraio dal centralino.
§ Ladecodifica
disposizione dei dip-switch CODE e dei jumper SCQ della
speciale è ininfluente ai fini del funzionamento con
comando di apriporta carraio dal centralino.
−−−− sez.5
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 1083/80
DECODIFICA SPECIALE
ESEMPI DI FUNZIONAMENTO
A programmazione effettuata si verificheranno i seguenti eventi:
• L’invio del codice speciale “SPEC” dal centralino attiva la
decodifica.
• L’invio del codice speciale “SPEC” da una postazione di chiamata
principale attiva la decodifica.
• L’invio del codice speciale “SPEC” da una postazione di chiamata
secondaria attiva la decodifica in funzione della posizione del
jumper SCQ:
– Posizione Q: l’invio del codice speciale “SPEC”di qualunque
postazione di chiamata secondaria attiva la decodifica.
– Posizione C o S: l’invio del codice speciale “SPEC” di ogni
postazione di chiamata secondaria che si trova sulla colonna “ID
Colonna” attiva la decodifica.
Esempi di funzionamento
Esempio di funzionamento in caso di programmazione dei seguenti
eventi:
• Pressione pulsante apriporta pedonale da posto interno;
• Pressione pulsante apriporta carraio da posto interno;
• Pressione pulsante chiamata a centralino da posto interno;
• Pressione pulsanti con funzioni speciali da posto interno;
• Chiamata intercomunicante da posto interno (*).
(*) l’evento sarà attivo su tutti i dispositivi in cui è stata programmata
la chiamata intercomunicante verso l’utente 127.
colonna 0
colonna 1
CODE = 1
CODE = 0
dispositivo usato
per programmazione
evento
CODE = 0
CODE = 0
INT = 0
INT = 1
CODE = 1
DCODIFICA SPECIALE
EVENTO COMANDO CODICI SPECIALI DA POSTAZIONE DI
CHIAMATA O DA CENTRALINO
Programmare l’evento inviando un codice speciale “SPEC” da una
postazione di chiamata o dal centralino che dovrà attivare il relè
della decodifica speciale (vedi paragrafo programmazione eventi). Il
dispositivo da cui inviare il codice speciale può essere una postazione
di chiamata secondaria presente nella colonna numero “ID Colonna”,
una postazione di chiamata principale oppure un centralino.
decodifica speciale
CODE = 2
CODE = 3
TC
§ Laè ininfluente
disposizione dei dip-switch CODE della decodifica speciale
ai fini del funzionamento con pulsante funzioni
CODE = 2
ID = 0
interfaccia
di colonna
TC
ID = 1
TC
ID = 1
SCQ = Q
CODE 1 = OFF
CODE 2÷8 = 127
interfaccia
di colonna
speciali.
TC
modalità
di
funzionamento
per
segnalazione al centralino di allarme
panico (DIP 1 = ON)
§ Questa
funzione può essere utilizzata solo in impianti con
decodifica speciale installata in colonna e con centralino di
CODE 2÷6 = 1
interfaccia
posti esterni
Dispositivo da cui può essere
attivata la decodifica
centralino
di portineria
portineria con software versione 3.1 o superiore.
In questa modalità di funzionamento la decodifica speciale deve
essere programmata nel seguente modo:
1 - Spostare il dip-switch 1 in posizione ON
2 - Assegnare alla decodifica speciale un codice utente da 0 a 127
agendo sui dip-switch CODE
ID = 0
CODE 2÷6 = 0
TC
TC
TC
TC
§ Per
impostare il codice desiderato utilizzare i dip-switch da 2 a 8
(2 = bit più significativo - 8 = bit meno significativo).
Il codice utente può essere lo stesso già impiegato nei posti
interni dello stesso appartamento.
A programmazione effettuata, premendo il pulsante remoto (PC)
viene inviato al centralino un allarme panico con l’indicazione della
colonna in cui è installata la decodifica e il codice utente che è stato
programmato (CODE).
Contemporaneamente il relé viene attivato in funzione delle
impostazioni effettuate con le modalità di commutazione.
dispositivo usato
per programmazione
evento
colonna 0
colonna 1
CODE = 1
CODE = 0
INT = 0
CODE = 0
INT = 1
CODE = 1
CODE = 0
decodifica speciale
CODE = 2
CODE = 2
CODE = 3
TC
ID = 0
TC
ID = 1
TC
ID = 1
SCQ = C
CODE 1 = OFF
CODE 2÷8 = 127
interfaccia
di colonna
interfaccia
di colonna
TC
ID = 0
CODE 2÷6 = 1
CODE 2÷6 = 0
interfaccia
posti esterni
Dispositivo da cui può essere
attivata la decodifica
centralino
di portineria
TC
Manuale Tecnico - 2 VOICE
TC
TC
TC
sez.5 −−−− ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
Sch. 1083/80
DECODIFICA SPECIALE
ESEMPI DI FUNZIONAMENTO
DCODIFICA SPECIALE
colonna 0
colonna 1
CODE = 1
CODE = 0
dispositivo usato
per programmazione
evento
CODE = 0
CODE = 0
INT = 0
INT = 1
Esempio di funzionamento in caso di programmazione dei seguenti
eventi:
• Invio di codici speciali da postazione di chiamata o da centralino
CODE = 1
colonna 0
colonna 1
CODE = 1
decodifica speciale
CODE = 0
CODE = 0
INT = 0
CODE = 0
INT = 1
CODE = 1
decodifica speciale
CODE = 2
CODE = 3
TC
CODE = 2
ID = 0
TC
ID = 1
SCQ = S
CODE 1 = OFF
CODE 2÷8 = 127
CODE = 2
interfaccia
di colonna
CODE = 3
interfaccia
di colonna
TC
ID = 0
CODE 2÷6 = 0
TC
TC
CODE = 2
ID = 0
interfaccia
di colonna
ID = 1
TC
ID = 1
TC
ID = 1
SCQ = Q
CODE 1 = OFF
CODE 2÷8 = 127
interfaccia
di colonna
CODE 2÷6 = 1
TC
ID = 0
CODE 2÷6 = 0
interfaccia
posti esterni
CODE 2÷6 = 1
dispositivo usato
per programmazione
evento
Dispositivo da cui può essere
attivata la decodifica
interfaccia
posti esterni
centralino
di portineria
Dispositivo da cui può essere
attivata la decodifica
centralino
di portineria
TC
TC
TC
TC
TC
TC
TC
TC
Esempio di funzionamento in caso di programmazione dei seguenti
eventi:
• Comando apriporta pedonale da centralino di portineria
• Comando apriporta carraio da centralino di portineria
colonna 0
colonna 1
CODE = 1
CODE = 0
CODE = 0
INT = 0
CODE = 0
INT = 1
CODE = 1
colonna 0
decodifica speciale
CODE = 2
CODE = 3
TC
TC
ID = 1
ID = 0
CODE 2÷6 = 0
SCQ = Q
CODE 1 = OFF
CODE 2÷8 = 127
TC
TC
CODE = 2
CODE = 3
ID = 0
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
interfaccia
posti esterni
dispositivo usato
per programmazione
evento
Dispositivo da cui può essere
attivata la decodifica
TC
ID = 1
SCQ = C
CODE 1 = OFF
CODE 2÷8 = 127
ID = 0
CODE 2÷6 = 1
TC
dispositivo usato
per programmazione
evento
interfaccia
posti esterni
centralino
di portineria
Dispositivo da cui può essere
attivata la decodifica
centralino
di portineria
TC
TC
10 −−−− sez.5
ID = 1
CODE 2÷6 = 1
CODE 2÷6 = 0
TC
TC
interfaccia
di colonna
interfaccia
di colonna
ID = 1
TC
TC
CODE = 0
INT = 1
CODE = 1
CODE = 0
CODE = 2
interfaccia
di colonna
TC
CODE = 1
CODE = 0
INT = 0
decodifica speciale
CODE = 2
ID = 0
interfaccia
di colonna
colonna 1
TC
TC
TC
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 1083/69
DECODIFICA SPECIALE
ESEMPI DI FUNZIONAMENTO
+12; 0V ingresso alimentazione commutatore video 12Vcc
AU; BU uscita segnale video verso il monitor con collegamento
differenziale
AU; V5 uscita segnale video verso il monitor con collegamento
coassiale
A5; B5 ingresso segnale video differenziale passante su uscita
A5; V5 ingresso segnale video coassiale passante su uscita
(6
10
8
Mo mm
du
li D
IN)
90
mm
Il commutatore video Sch. 1038/69 è un dispositivo che può essere
impiegato per l’autoinserzione di 4 telecamere di controllo collegate
ad una postazione di chiamata.
Premendo più volte il pulsante autoinserzione su un posto interno
videocitofonico, dopo le immagini riprese dalla telecamera della
postazione di chiamata e quelle eventualmente collegate direttamente
alla postazione di chiamata, si vedranno in modo ciclico le telecamere
collegate al commutatore.
Se nell’impianto sono presenti altre postazioni di chiamata, dopo le
telecamere collegate al commutatore, il segnale video passerà alle
altre postazioni.
RES; 0V ingresso per resettare la commutazione tra le diverse
telecamere riferito a 0V (in questo caso togliere il ponticello
tra i morsetti RES e 0V)
T; 0V
ingresso per l’attivazione ciclica delle telecamere riferito a
0V (in questo caso togliere il ponticello tra i morsetti RES e
0V)
A1; B1
A2; B2
A3; B3
A4; B3
ingresso segnale video differenziale telecamera 1
ingresso segnale video differenziale telecamera 2
ingresso segnale video differenziale telecamera 3
ingresso segnale video differenziale telecamera 4
A1; V5
A2; V5
A3; V5
A4; V5
ingresso segnale video coassiale telecamera 1
ingresso segnale video coassiale telecamera 2
ingresso segnale video coassiale telecamera 3
ingresso segnale video coassiale telecamera 4
TC1; V5
TC2; V5
TC3; V5
TC4; V5
uscita alimentazione per telecamera 1
uscita alimentazione per telecamera 2
uscita alimentazione per telecamera 3
uscita alimentazione per telecamera 4
§ Ogni
volta che si richiama la funzione autoinserzione il ciclo
§ Ledall’ingresso
telecamere dovranno essere collegate in sequenza partendo
ricomincia dalla telecamera della postazione di chiamata
1.
DISPOSITIVO PER TELECAMERE DI CONTROLLO
DI
64 mm
DISPOSITIVO
PER
TELECAMERE
CONTROLLO Sch. 1083/69
principale ID0.
Caratteristiche TECNICHE
configurazione
Sul dispositivo è presente un ponticello che deve essere spostato
nella posizione indicata nella tabella seguente a seconda del numero
di telecamere collegate al commutatore.
Tensione alimentazione (+V, 0V):
18 Vcc ± 20%
Assorbimento max: 50 mA
Tensione alimentazione (+12, 0V):
12 Vcc ± 10%
(assorbimento max 50 mA)
Tensione alimentazione per telecamere (R2, 0V):
12 Vcc ± 10%
(assorbimento max 2A)
Temperatura di funzionamento: -5÷+50 °C
Umidità:
90% UR @ 30 °C
Massima distanza tra contatti tasto e morsetti (RES)
300m
1
2
JP 3
JP P4
J
JP
N .TELECAMERE
INSTALLAZIONE
Il contenitore è adatto sia al montaggio su barra DIN che a parete
tramite viti e tasselli; in ogni caso il dispositivo deve essere installato
in luoghi asciutti e riparati dalle intemperie e osservare le norme di
sicurezza.
Per alimentare il commutatore video si consiglia di utilizzare
l’alimentatore Sch.789/2 le cui caratteristiche e modalità di
installazione sono riportate nel “Manuale Tecnico Prodotti Citofonia
- Videocitofonia” alla sezione “Alimentatori, Relè, Dispositivi vari”.
JP1
JP2
JP3
JP4
FUNZIONE
2
ON
–
–
–
Commutazione segnale video
A1÷A2
3
–
ON
–
–
Commutazione segnale video
A1÷A2÷A3
4 (default)
–
–
–
Commutazione segnale video
A1÷A2÷A3÷A4
5(**)
–
–
ON
Commutazione segnale video
A1÷A2÷A3÷A4÷A5 (Passante)
ON
–
(**) La telecamera passante (A5) deve essere alimentata in modo
diretto.
Descrizione morsetti
RE; 0V
RF; 0V RG; 0V RH; 0V ingresso attivazione della telecamera 1 riferito a 0V
ingresso attivazione della telecamera 2 riferito a 0V
ingresso attivazione della telecamera 3 riferito a 0V
ingresso attivazione della telecamera 4 riferito a 0V
R2; 0V ingresso alimentazione per telecamere
+V; 0V ingresso alimentazione commutatore video 18Vcc
Manuale Tecnico - 2 VOICE
sez.5 −−−− 11
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
Il dispositivo, oltre alla commutazione del segnale video, è in grado
di commutare anche l’alimentazione delle telecamere consentendo di
alimentare una sola telecamera alla volta.
Sch. 1783/69
INTERFACCIA BUS PER TVCC
CARATTERISTICHE TECNICHE - INSTALLAZIONE - CONFIGURAZIONE
Installazione
Il dispositivo è predisposto per l’installazione su barra DIN oppure a
parete con viti e tasselli.
1
64 mm
INTERFACCIA BUS PER TVCC
INTERFACCIA BUS PER TVCC Sch. 1783/69
(6
10
8
Mo mm
du
li D
IN)
90
2
mm
Il dispositivo Sch.1783/69 consente di collegare fino a 4 telecamere di
controllo con adattatore di impedenza video balun a impianti 2Voice.
Le telecamere possono essere singolarmente associate all’utente 0 o
all’utente 1 dell’impianto oppure a tutti gli utenti.
L’interfaccia può essere equiparata ad una postazione di chiamata
secondaria. Pertanto, in ogni colonna, la somma delle postazioni
di chiamata secondarie e delle interfacce bus per TVCC non potrà
superare le 2 unità.
§ L’utilizzo
dell’interfaccia Sch.1783/69 non preclude la
possibilità di collegare dei dispositivi per telecamere di controllo
Sch.1083/69 o Sch.1038/69 nello stesso impianto.
36 – 48Vcc
10 mA
100 mA
IMPOSTAZIONI DI FABBRICA
Il dispositivo esce di fabbrica con le seguenti impostazioni:
ID
1
B/S
BROAD.
SEL/AP
TELECAMERE
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
ON/OFF
TELECAMERE
12 −−−− sez.5
1
AP0
2
AP0
3
AP0
4
AP0
1
AP1
2
AP1
3
AP1
4
AP1
Tipo di cavo
Lunghezza
massima
Video balun
CAT5
200m
Sch.1093/300A (*)
Coax RG59
50m
NO
(*) tra l’adattatore di impedenza video balun Sch.1093/300A e la
telecamera si potrà utilizzare cavo coassiale RG59 con lunghezza
massima di 50m.
DESCRIZIONE DEI MORSETTI
Caratteristiche tecniche
Tensione di alimentazione:
Consumo a riposo:
Consumo massimo:
Per il collegamento dell’interfaccia Sch.1783/69 all’impianto occorre
impiegare il cavo di sistema 2Voice Sch.1083/90 o Sch.1083/92
e rispettare le prescrizioni indicate per le postazioni di chiamata
secondarie riportate sul libretto di sistema.
Per il collegamento delle telecamere dovranno essere utilizzati i cavi
indicati di seguito rispettando la lunghezza massima riportata:
B1
A1
B2
A2
B3
A3
B4
A4
Ingresso positivo (o anima del cavo coassiale) telecamera 1
Ingresso negativo (o calza del cavo coassiale) telecamera 1
Ingresso positivo (o anima del cavo coassiale) telecamera 2
Ingresso negativo (o calza del cavo coassiale) telecamera 2
Ingresso positivo (o anima del cavo coassiale) telecamera 3
Ingresso negativo (o calza del cavo coassiale) telecamera 3
Ingresso positivo (o anima del cavo coassiale) telecamera 4
Ingresso negativo (o calza del cavo coassiale) telecamera 4
] LINE IN Linea BUS entrante
] LINE OUT Linea BUS uscente
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 1783/69
INTERFACCIA BUS PER TVCC
CONFIGURAZIONE
ID: in una stessa colonna possono essere presenti 2 interfacce bus
per TVCC o una postazione di chiamata secondaria e un’interfaccia;
questi dispositivi devono avere indirizzo diverso (0 oppure 1).
Indirizzo 0
La telecamera
1 è abilitata
La telecamera
2 è disabilitata
La telecamera
2 è abilitata
La telecamera
3 è disabilitata
La telecamera
3 è abilitata
La telecamera
4 è disabilitata
La telecamera
4 è abilitata
Indirizzo 1
B/S: le immagini riprese dalle telecamere collegate all’interfaccia
possono essere visualizzate da tutti gli utenti (BROAD.) oppure essere
associate agli utenti 0 e 1 della colonna (SEL/AP) tramite i dip-switch
“SEL/AP TELECAMERA”.
Le telecamere
sono
associate agli
utenti 0 e 1
La telecamera
1 è disabilitata
Funzione
broadcasting:
tutti gli utenti
possono
visualizzare le
telecamere
SEL/AP TELECAMERE: posizionando su SEL/AP il dip-switch “B/S”
si abilita l’associazione di ogni telecamera all’utente 0 (AP0) o all’utente
1 (AP1). La numerazione dei dip-switch corrisponde al numero della
telecamera (dip 1 = telecamera connessa ai morsetti A1,B1).
La telecamera
1 è associata
all’utente 0
La telecamera
1 è associata
all’utente 1
La telecamera
2 è associata
all’utente 0
La telecamera
2 è associata
all’utente 1
La telecamera
3 è associata
all’utente 0
La telecamera
3 è associata
all’utente 1
La telecamera
4 è associata
all’utente 0
La telecamera
4 è associata
all’utente 1
Se ad esempio non è stata collegata la telecamera sui morsetti A3, B3
occorre impostare i dip-switch nel seguente modo:
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
§ Lecon telecamere
possono essere associate solo agli utenti
CODE 0 e 1; gli altri utenti potranno vedere le immagini
riprese dalle telecamere solo se è stata impostata la funzione
“Broadcasting”.
Se ad esempio si desidera associare le telecamere 1 (A1,B1) e 4
(A4,B4) all’utente 0 e le altre all’utente 1 occorre impostare i dipswitch nel seguente modo:
RESET: Se l’interfaccia Bus per TVCC viene rimossa dall’impianto
e riutilizzata in un secondo momento, deve essere resettata: per
cancellare tutte le impostazioni estrarre e reinserire il jumper
“RESET”.
ON/OFF TELECAMERE: Se ad un ingresso non viene collegata
una telecamera o la si vuole temporaneamente escludere dalla
Manuale Tecnico - 2 VOICE
INTERFACCIA BUS PER TVCC
visualizzazione occorre portare il relativo dip-switch in posizione
OFF. La numerazione dei dip-switch corrisponde al numero della
telecamera (dip 1 = telecamera connessa ai morsetti A1,B1).
Configurazione
sez.5 −−−− 13
Sch. 1783/69
INTERFACCIA BUS PER TVCC
CONFIGURAZIONE
INTERFACCIA BUS PER TVCC
Collegamento in impianti 2Voice
Collegamento in entra-esci in un impianto monocolonna con una
postazione di chiamata principale
Collegamento in derivazione da un’interfaccia di colonna
Sch.1083/50 di 8 telecamere di controllo
interfaccia Bus
per TVCC
Sch.1783/69
ID = 1
telecamere
di controllo
IN1
interfaccia Bus
per TVCC
Sch.1783/69
ID = 1
IN0
telecamere di
controllo
alimentatore
2Voice
Sch.1083/20
alimentatore
2Voice
Sch.1083/20
postazione
di chiamata
principale
Collegamento in un impianto con una postazione di chiamata
principale e una secondaria
interfaccia
di colonna
Sch.1083/50
interfaccia Bus
per TVCC
Sch.1783/69
ID = 0
telecamere
di controllo
dalle postazioni di
chiamata principali
§ Incollegate
caso di autoinserzione, la visualizzazione delle telecamere
all’interfaccia Bus per TVCC Sch.1783/69 avverrà in
coda alla sequenza riportata sul libretto di sistema al paragrafo
“Funzione autoinserzione su telecamere di controllo”.
interfaccia Bus
per TVCC
Sch.1783/69
ID = 1
telecamere
di controllo
IN1
IN0
alimentatore
2Voice
Sch.1083/20
alimentatore
2Voice
Sch.1083/20
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
postazione
di chiamata
secondaria
ID = 0
interfaccia
di colonna
Sch.1083/50
postazione
di chiamata
principale
interfaccia Bus
per TVCC
Sch.1783/69
ID = 1
telecamere
di controllo
IN1 (NON utilizzare)
IN0
alimentatore
2Voice
Sch.1083/20
interfaccia
di colonna
Sch.1083/50
alimentatore
2Voice
Sch.1083/20
14 −−−− sez.5
postazione
di chiamata
secondaria
ID = 0
postazione
di chiamata
principale
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 9000/230
Sch. 788/52
TRASFORMATORE DI SICUREZZA
RELè MONOSTABILE A 2 SCAMBI
TRASFORMATORE DI SICUREZZA
RELè MNOSTABILE A 2 SCAMBI
83
relè MONOSTABILE A 2 SCAMBI
Sch.788/52
64 mm
58 mm
trasformatore di sicurezza
Sch.9000/230
mm
mm DIN
54
uli )
od mm
m
(3 a 18
d
Il trasformatore Sch.9000/230 è impiegato per l’alimentazione dei
cartellini portanome quando non è possibile alimentarli direttamente
dal BUS.
È stato progettato e realizzato in conformità alle Norme vigenti relative
ai trasformatori di isolamento e sicurezza, in quanto tale soddisfa
le esigenze di protezione contro i contatti diretti ed indiretti come
richiesto dalle norme relative agli impianti elettrici. È inoltre provvisto
del marchio IMQ con relativa approvazione.
caratteristiche tecniche
Alimentazione: 230Vca 50/60Hz
Potenza: 18VA
Secondario: 12Vca
Carico massimo: 1,1A
Protezioni: Con PTC (*)
Potenza dissipata dopo 1 ora di lavoro medio: 1,8W
(*) Dopo aver rimosso la causa del cortocircuito per ripristinare la
protezione PTC occorre togliere l’alimentazione per circa 60”.
Installazione
54
(3
mo mm
da du
18 li D
mm IN
)
90
mm
Questo dispositivo può essere utilizzato sia come ripetitore di chiamata
che per l’attivazione di carichi elettrici quali, ad esempio, lampade
supplementari per l’uso di telecamere separate dalla pulsantiera o
serrature elettriche supplementari.
caratteristiche tecniche
Alimentazione: Assorbimento max: Portata massima contatti relè: 12Vca nominali;
12Vcc; 18Vca; 18Vcc
a 12Vcc 40mA
a 18Vcc 60mA
a 12Vca 100mA
a 18Vca 150mA
5A @ 100V
Installazione
Il contenitore è adatto sia al montaggio su barra DIN che a parete
tramite viti e tasselli; in ogni caso, il relè deve essere installato in
luoghi asciutti e riparati dalle intemperie e osservando le norme di
sicurezza.
In ogni caso deve essere installato in luoghi asciutti e riparati dalle
intemperie e osservando le norme di sicurezza.
descrizione dei morsetti
] 230~
] 0 ~ 12
2 morsetti ingresso alimentazione 230Vca
descrizione dei morsetti
Il relé è equipaggiato con due contatti di scambio, adatti a comandare
circuiti con tensioni non superiori a 100V e correnti massime di 5A.
2 morsetti uscita alimentazione 12Vca
Manuale Tecnico - 2 VOICE
sez.5 −−−− 15
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
Il contenitore è adatto al montaggio su barra DIN ma può essere
installato anche a parete tramite viti e tasselli con gli appositi
adattatori.
Sch. 1032/81
RELè TEMPORIZZATO
CAVI DI SISTEMA
cavi di sistema
75 mm
RELè TEMPORIZZATO
CAVI DI SISTEMA
RELè TEMPORIZZATO Sch.1032/81
90
)
mm IN
72 uli D
od
4m
mm
(
Il dispositivo Sch.1032/81 consente di temporizzare l’attivazione di
una suoneria supplementare oppure l’attivazione dell’elettroserratura
passo carraio.
La temporizzazione potrà avvenire nei seguenti modi:
a. Predisponendo il ponticello AR in posizione “NO”, il timer attiverà
l’uscita a relè all’arrivo del comando esterno “SE2” solo per il tempo
impostato a mezzo del potenziometro (TIME), indipendentemente
dal perdurare o no del segnale d’ingresso.
b. Con ponticello AR in posizione “SI”, il timer attiverà invece
l’uscita a relè come minimo per il tempo impostato: se il segnale
d’ingresso “SE2” dovesse perdurare oltre il tempo impostato,
l’uscita continuerà a rimanere attiva.
Il dispositivo è fornito con due led che indicano se è attivo l’ingresso
SE2 (LI) e l’attivazione dell’uscita a relè (LO).
Al fine di ottenere le migliori prestazioni del sistema è consigliato
utilizzare per il collegamento dei vari dispositivi che compongono
l’impianto il cavo dedicato disponibile in matasse di due lunghezze
diverse:
100 m Sch.1083/90
200 m Sch.1083/92
Questi cavi hanno le seguenti caratteristiche:
• Cavo multipolare costituito da 1 coppia twistata, rivestita da una
guaina esterna in PVC antifiamma.
• Ottima immunità ai disturbi.
• Sezione dei cavi pari a 1mm2.
• Impedenza del doppino: 100Ohm ± 10% da 1MHz a 15MHz.
• Attenuazione di 100mt di cavo: <4,95dB a 10MHz.
• Diametro esterno: 6,4mm.
• Colore: marrone.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensione di alimentazione su +24: Tensione di alimentazione su +12/~: Corrente continua erogabile da AP: Range di temporizzazione: Temperatura di funzionamento: Massimo carico resistivo commutabile: Massima tensione di commutazione: Massima potenza resistiva commutabile: Minimo carico applicabile: Consumo massimo a 12Vcc: 22 – 27Vcc
10 – 15Vcc/ca
125 – 170mA
1 ÷ 30s ±20%
-1 ÷ +45°C
10A con 24Vcc
10A con 120Vca
240Vca/110Vcc
1400VA con 240Vca
300W con 110Vcc
10mA con 5Vcc
200mA
Installazione
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
Il contenitore è adatto sia al montaggio su barra DIN che a parete
tramite viti e tasselli; in ogni caso, il relè deve essere installato in
luoghi asciutti e riparati dalle intemperie e osservando le norme di
sicurezza.
DESCRIZIONE MORSETTI
+24
+12/~
-/~
-/~
SE2
AP
NO
NC
C
Ingresso alimentazione 22-27Vcc
Ingresso alimentazione 10-15Vcc o 10-15Vca
Comune di alimentazione
Comune di alimentazione
Ingresso comando temporizzatore; si attiva collegandolo
al comune di alimentazione
Uscita apriporta
Contatto normalmente aperto
Contatto normalmente chiuso
Comune dei contatti NO e NC, collegato normalmente al
comune di alimentazione mediante ponticello AMCR
PONTICELLI E PREDISPOSIZIONI
AR: Abilitazione riciclo.
AMCR: Abilitazione massa comune relè.
TIME: Potenziometro di impostazione ritardo alla diseccitazione
del relè di uscita; il ritardo massimo si ottiene girando il
potenziometro in senso orario.
16 −−−− sez.5
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 1332/85
Sch. 1332/86
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
od
36
ul
90
m
m
mm
(2
m
od
36
ul
iD
IN
m
m
90
mm
iD
IN
)
Il dispositivo è una protezione per linea di alimentazione a variatori contro
le extratensioni. Il circuito in presenza di sovratensioni, generate da
eventi atmosferici, interviene immediatamente limitandone l’ampiezza
per preservare le apparecchiature installate a valle del dispositivo
stesso. Per garantire un migliore funzionamento dell’impianto installare
a valle della protezione di alimentazione il dispositivo “Filtro per linea
di alimentazione 230V 4000VA Sch.1332/86”.
Livello di protezione: secondo standard IEC 61643-1 e A1: classe
III con Uoc 6 kV.
)
Il dispositivo è un filtro monofase con due celle ad alta attenuazione
per frequenze > di 0,1Mhz attivo sui disturbi di modo comune e
differenziale. Il dispositivo è indicato per impedire il propagarsi
di disturbi a radiofrequenza provenienti dall’esterno sulla rete
d’alimentazione che potrebbero causare malfunzionamenti di apparati
elettrici ed elettronici collegati alla rete. Per garantire un migliore
funzionamento dell’impianto installare a monte del filtro alimentazione
il dispositivo “Protezione per linea di alimentazione 230V 4000VA
Sch.1332/85”.
CARATTERISTICHE TECNICHE
CARATTERISTICHE TECNICHE
Protezione alimentazione con tensione d’intervento Realizzato in materiale autoestinguente.
Tensione nominale: Tensione massima: Corrente massima: Frequenza di lavoro: Potenza: Gamma di Temperatura: ≥ 300 Veff.
230Vca
255Vca
20A
50Hz
4000VA
-25°C + 40°C
INSTALLAZIONE
Il dispositivo deve essere fissato su barra DIN all’interno di un quadro
elettrico chiuso. Verificare i collegamenti elettrici prima di alimentare il
circuito. Individuare con un cercafase il conduttore di fase e collegarlo
al morsetto “1” lato IN.
IMPORTANTE
L’apparecchiatura deve essere protetta a monte da un appropriato
interruttore magnetotermico differenziale onnipolare con portata in
corrente pari a 18 A e con interruttore differenziale con corrente di
apertura pari a 30mA.
Il dispositivo di protezione deve essere collegato all’impianto di terra.
La protezione risulta tanto più efficace quanto minore è la resistenza
dell’impianto di terra: è necessario che tale impianto sia conforme alle
norme CEI 64-8/1 V1 ed. 01/2001 fascicolo 5902. Eseguire quanto
prescritto dalla norma CEI 64-8/4 ed. 01/1998 fascicolo 4134 al
riguardo delle disposizioni in materia di sicurezza.
ESEMPIO DI COLLEGAMENTO
TERRA
PROTEZIONE
RETE~
IN
Filtro monofase a doppia cella attivo su disturbi di tipo comune e
differenziale ad alta attenuazione per f > 0.1Mhz.
Realizzato su 2 moduli DIN in materiale autoestinguente.
Tensione nominale: 230Vca
Tensione massima: 255Vca
Frequenza di lavoro: 50Hz
Attenuazione: 60dB a frequenza 2MHz
Corrente massima: 20A
Potenza: 4000VA
Gamma di Temperatura:
-25°C + 40°C
INSTALLAZIONE
Il dispositivo deve essere fissato su barra DIN all’interno di un quadro
elettrico chiuso.
Verificare i collegamenti elettrici prima di alimentare il circuito.
Individuare con un cercafase il conduttore di fase e collegarlo al
morsetto “1” lato IN.
IMPORTANTE
L’apparecchiatura deve essere protetta a monte da un appropriato
interruttore magnetotermico differenziale onnipolare con portata in
corrente pari a 18 A e con interruttore differenziale con corrente di
apertura pari a 30mA.
Il dispositivo filtro per alimentazione deve essere collegato all’impianto
di terra. L’intervento del filtro risulta tanto più efficace quanto minore è
la resistenza dell’impianto di terra: è necessario che tale impianto sia
conforme alle norme CEI 64-8/1 V1 ed. 01/2001 fascicolo 5902.
Eseguire quanto prescritto dalla norma CEI 64-8/4 ed. 01/1998
fascicolo 4134 al riguardo delle disposizioni in materia di sicurezza.
TERRA
FILTRO
OUT
UTILIZZATORE
1 = FASE
2 = NEUTRO
Manuale Tecnico - 2 VOICE
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LINEA DI ALIMENTAZIONE
FILTRO PER LINEA DI ALIMENTAZIONE
m
sez.5 −−−− 17
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
(2
Filtro per LINEA DI ALIMENTAZIONE 230Vca
4000VA Sch.1332/86
103 mm
103 mm
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LINEA DI
ALIMENTAZIONE 230Vca 4000VA Sch.1332/85
Sch.1083/67
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
caratteristiche tecniche - installazione - impostazione delle terminazioni di linea
configurazione e modalità di funzionamento
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
Sch.1083/67
Terminazione di linea
OFF
ON
L’interfaccia di appartamento Sch. 1083/67 permette il collegamento
di telefoni o di un centralino telefonico PABX ad un impianto 2Voice.
Con questo dispositivo è possibile effettuare tutte le operazioni
caratteristiche dell’impianto 2Voice da un telefono tramite codici
DTMF.
Se si prevede l’installazione nell’impianto di prodotti non Urmet si
suggerisce di verificare che i segnali telefonici (tensioni, toni, ecc.)
siano compatibili con i segnali telefonici italiani. L’incompatibilità dei
segnali potrebbe causare malfunzionamenti. Urmet S.p.A. non si
assume nessuna responsabilità su eventuali manomissioni o errati
collegamenti che potrebbero causare danni a cose o a persone.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensione di alimentazione:............................................. 110 – 240 Vca
Assorbimento a riposo:..................................................... 3,0 mA max
Assorbimento max:............................................................ 88 mA max
Uscita RD:.............................................................18 Vcc 200mA max
Utilizzare per max 1 Sch. 1732/41
con staffa Sch. 1732/91
Uscita ONV:............................................................12 Vcc 10 mA max
Uscita V3:.............................................. Video composito 1 Vpp 75
Dimensioni interfaccia (L x H x P):
180 (10 moduli DIN) x 75 x 90 mm
Dimensioni modulo alimentatore (L x H x P):
25 (2 moduli DIN) x 56 x 90 mm
Temperatura di funzionamento:........................................ - 5 ÷ + 45°C
Conformità normativa:......... EN 61000-6-3, EN 61000-6-1, EN 60065
INSTALLAZIONE
Nel calcolo del numero massimo di dispositivi che si
possono installare in colonna occorre considerare che
ogni interfaccia di appartamento è equiparabile a 2 posti
interni.
Il prodotto è costituito da 2 parti (modulo alimentatore e interfaccia)
che devono essere inseriti in un quadro elettrico su barra DIN e
connessi tra di loro.
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
IMPOSTAZIONE DELLE TERMINAZIONI DI LINEA
DESCRIZIONE DEI MORSETTI
+
24
au
bu
S+
SRD
ONV
V3
V5
] CP
] Line
OUT
] Line
IN
} Morsetti per collegamento al modulo alimentatore
} Linea telefonica uscente
} Soneria supplementare
Alimentazione video uscente
Attivazione video uscente
Segnale video uscente
Massa segnale video e alimentazione (RD; ONV)
Chiamata al piano
Linea Bus uscente
Linea Bus entrante
Si raccomanda l’installazione dell’interfaccia in impianti
dotati di apposite protezioni di linea telefonica ed elettrica.
18 −−−− sez.5
Sull’interfaccia è presente un jumper che permette di inserire la
terminazione di linea. È necessario attivare la terminazione in tutti i
dispositivi cablati alla fine di una linea che non riparte con un’altra
tratta dai morsetti LINE OUT:
Terminazione
ON
Terminazione
ON
Terminazione
ON
Terminazione
OFF
Line OUT
Line OUT
Line OUT
Line 3
1083/55 Line 1
Line 4
Line 2
Line IN
Line 3
1083/55 Line 1
Line 4
Line 2
Line IN
Line IN
Configurazione
funzionamento
INT
E
MODALITà
di
CODE
ON
ON
1 2
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
ON
=
=
Valori default: tutte le interfacce escono di fabbrica configurate nel
seguente modo:
UTENTE = 127
DIP1 CODE = OFF (modalità posto interno)
INTERNO = 1
Terminazione di linea = ON
L’interfaccia 1083/67 può essere configurata per due modi di
funzionamento alternativi:
• Modalità posto interno (Dip 1 CODE = OFF): installata in
appartamento consente di gestire l’impianto citofonico dai telefoni
connessi all’uscita telefonica au, bu o collegati ad un PABX a sua
volta connesso all’uscita telefonica au, bu.
• Modalità rinvio chiamata dal centralino di portineria 1083/40 (Dip
1 CODE = ON): installata nella stessa zona di impianto dove è
connesso il centralino 1083/40, consente, premendo un tasto
funzione del 1083/40, di deviare le chiamate dirette al centralino
sul telefono ad essa collegato sull’uscita telefonica au, bu.
configurazione in modalità posto interno
CODE:
codice utente.
Impostare il Dip 1 CODE in posizione OFF.
Impostare un numero da 0 a 63 secondo le regole seguenti:
• Nella colonna non ci devono essere appartamenti diversi con lo
stesso codice utente.
• Nel caso di posti interni in parallelo nello stesso appartamento,
questi devono avere lo stesso codice utente.
• I codici utente di una stessa colonna devono essere
consecutivi.
Per impostare il codice desiderato utilizzare i dip-switch
CODE da 2 a 8 (2= bit più significativo - 8= bit meno
significativo); il dip-switch 1 deve essere OFF.
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 1083/67
UTENTE 0
UTENTE 1
UTENTE 2
UTENTE 3
UTENTE 72
UTENTE 73
UTENTE 74
UTENTE 75
UTENTE 4
UTENTE 5
UTENTE 6
UTENTE 7
UTENTE 76
UTENTE 77
UTENTE 78
UTENTE 79
UTENTE 8
UTENTE 9
UTENTE 10
UTENTE 11
UTENTE 80
UTENTE 81
UTENTE 82
UTENTE 83
UTENTE 12
UTENTE 13
UTENTE 14
UTENTE 15
UTENTE 84
UTENTE 85
UTENTE 86
UTENTE 87
UTENTE 16
UTENTE 17
UTENTE 18
UTENTE 19
UTENTE 88
UTENTE 89
UTENTE 90
UTENTE 91
UTENTE 20
UTENTE 21
UTENTE 22
UTENTE 23
UTENTE 92
UTENTE 93
UTENTE 94
UTENTE 95
UTENTE 24
UTENTE 25
UTENTE 26
UTENTE 27
UTENTE 96
UTENTE 97
UTENTE 98
UTENTE 99
UTENTE 28
UTENTE 29
UTENTE 30
UTENTE 31
UTENTE 100
UTENTE 101
UTENTE 102
UTENTE 103
UTENTE 32
UTENTE 33
UTENTE 34
UTENTE 35
UTENTE 104
UTENTE 105
UTENTE 106
UTENTE 107
UTENTE 36
UTENTE 37
UTENTE 38
UTENTE 39
UTENTE 108
UTENTE 109
UTENTE 110
UTENTE 111
UTENTE 40
UTENTE 41
UTENTE 42
UTENTE 43
UTENTE 112
UTENTE 113
UTENTE 114
UTENTE 115
UTENTE 44
UTENTE 45
UTENTE 46
UTENTE 47
UTENTE 116
UTENTE 117
UTENTE 118
UTENTE 119
UTENTE 48
UTENTE 49
UTENTE 50
UTENTE 51
UTENTE 120
UTENTE 121
UTENTE 122
UTENTE 123
UTENTE 52
UTENTE 53
UTENTE 54
UTENTE 55
UTENTE 124
UTENTE 125
UTENTE 126
UTENTE 127
UTENTE 56
UTENTE 57
UTENTE 58
UTENTE 59
UTENTE 60
UTENTE 61
UTENTE 62
UTENTE 63
UTENTE 64
UTENTE 65
UTENTE 66
UTENTE 67
UTENTE 68
UTENTE 69
UTENTE 70
UTENTE 71
Manuale Tecnico - 2 VOICE
INT:
codice dell’interno dell’appartamento.
Impostare un numero da 0 a 3 secondo le regole seguenti:
• Nel caso di un solo posto interno presente nell’appartamento, il
codice dell’interno deve essere impostato a 0.
• Negli appartamenti è possibile collegare fino a 4 posti interni
in parallelo tutti con stesso codice utente ma con codici interni
differenti.
ON
1 2
1 2
1 2
1 2
INT=0
INT=1
INT=2
INT=3
Il codice dell’interno serve ad identificare i singoli posti interni dello
stesso utente. Questo permette di effettuare chiamate intercomunicanti
indirizzate al singolo interno nell’ambito dello stesso appartamento.
Nel caso di chiamate intercomunicanti ad appartamenti differenti, nel
caso di chiamate provenienti da posti esterni e nel caso di chiamata al
piano, squillano sempre tutti i posti interni dell’utente. Occorre tenere
presente, inoltre, che l’interno 0, alla ricezione della chiamata, squilla
subito; gli interni 1, 2 e 3 squillano in sequenza uno dopo l’altro.
sez.5 −−−− 19
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
configurazione e modalità di funzionamento
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
Sch.1083/67
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
configurazione e modalità di funzionamento
PRESTAZIONI in modalità posto interno
portineria per il rinvio della chiamata sul codice impostato in CODE
(3 cifre al massimo).
Ricezione delle chiamate in modalità posto interno
Alla ricezione di una chiamata, i telefoni connessi su au, bu squillano
per un tempo massimo di 60 secondi (attesa sgancio).
Sganciando il telefono si entra in comunicazione con il chiamante.
PRESTAZIONI in modalità centralino
segnale video in modalità posto interno
Dalla ricezione di una chiamata videocitofonica e fino al ritorno a
riposo, su tutte le interfacce dell’appartamento interessato dalla
chiamata, è disponibile il segnale video sui morsetti V3-V5 e sono
presenti le tensioni video sui morsetti RD e ONV (riferite a V5).
apertura porte in modalità posto interno
Per inviare un comando apriporta pedonale, sganciare il telefono e
digitare 222 oppure 333 per l’apriporta passo carraio (per i dettagli
vedere il capitolo “Codici DTMF).
Funzione autoinserzione in modalità posto interno
Se l’interfaccia è a riposo, è possibile fare autoinserzione sulle
postazioni esterne: sganciare il telefono e inviare il comando 888.
Successivi invii dello stesso comando consentono la visualizzazione in
modo ciclico delle eventuali telecamere di controllo, delle telecamere
dei posti esterni principali presenti nell’impianto e di quelle dei posti
esterni secondari della colonna di appartenenza.
Inviando il comando 880, si entra in comunicazione audio e video
con il posto esterno al momento selezionato. Inoltre l’utente può in
qualunque momento aprire la porta del posto esterno selezionato con
il comando 222 (pedonale) o 333 (carraio).
Riagganciando il telefono si termina l’autoinserzione
Inoltro delle chiamate intercomunicanti in modalità
posto interno
Sganciare il telefono e inviare il comando opportuno (vedere capitolo
“Codici DTMF”).
Possono verificarsi i seguenti casi:
• Posto interno libero: il posto interno chiamato squilla. Allo sgancio
del chiamato si entra in comunicazione.
• Posto interno occupato: il telefono emette un tono di dissuasione
(4 bip veloci). Riagganciare e riprovare in seguito.
Funzione chiamata al piano in modalità posto
interno
L’interfaccia è dotata di una coppia di morsetti (CP) per il collegamento
del pulsante di chiamata al piano. Alla pressione del pulsante, i telefoni
squillano per massimo 60 secondi. Se l’utente ha più posti interni in
parallelo, connettere tale pulsante solo su un posto interno o una
interfaccia. Gli interni squilleranno in sequenza.
suoneria supplementare in modalità posto interno
Le interfacce sono dotate di una coppia di morsetti (S+, S-) per il
collegamento di una suoneria supplementare o di un relè. Tale
suoneria viene pilotata contemporaneamente alla generazione di
qualsiasi squillo di chiamata.
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
configurazione in modalità centralino
ricezione delle chiamate in modalità centralino
Per attivare il rinvio delle chiamate dal centralino verso l’interfaccia,
premere il tasto funzione (F4, F5 o F6) precedentemente configurato.
Sul display del centralino compare
DEVIATO A:
13/03/2010
ddddd
15:30:30
dove:
ddddd è il codice CODE impostato sull’interfaccia Sch. 1083/67 che
gestisce la deviazione di chiamata.
A questo punto le chiamate vengono intercettate con i seguenti
criteri:
• Se il centralino, al momento dell’attivazione del rinvio era in
stato “giorno”, tutte le chiamate dalle postazioni principali e tutte
le chiamate dai posti interni verso il centralino fanno squillare i
telefoni connessi su au, bu.
• Se il centralino, al momento dell’attivazione del rinvio era in stato
“notte”, le sole chiamate dai posti interni verso il centralino fanno
squillare i telefoni connessi su au, bu.
Per disattivare il rinvio della chiamata dal centralino verso l’interfaccia
premere nuovamente il tasto funzione (F4, F5 o F6) che aveva attivato
il servizio.
Le altre funzioni del centralino con il rinvio della chiamata
attivo non sono disponibili. Da centralino, in questo caso, è
unicamente possibile disattivare la funzione.
Alla ricezione di una chiamata, i telefoni connessi su au, bu squillano
per un tempo massimo di 60 secondi (attesa sgancio).
Sganciando il telefono si entra in comunicazione con il chiamante.
segnale video in modalità centralino
Dalla ricezione di una chiamata videocitofonica da posti principali e
fino al ritorno a riposo è disponibile il segnale video sui morsetti V3-V5
e sono presenti le tensioni video sui morsetti RD e ONV (riferiti a V5).
apertura porta in modalità centralino
Durante la comunicazione con un posto principale, per inviare un
comando apriporta pedonale, sganciare il telefono e digitare 222
oppure 333 per l’apriporta passo carraio (per i dettagli vedere il
capitolo “Codici DTMF”).
L’installazione dell’interfaccia configurata in modalità centralino
deve essere eseguita seguendo le regole di installazione previste nel
libretto fornito a corredo del centralino. Anche in questo caso però, nel
calcolo del numero massimo di dispositivi che si possono installare in
colonna, si deve considerare che ogni interfaccia di appartamento è
equiparabile a 2 posti interni.
CODE:
codice utente.
Impostare il Dip 1 CODE in posizione ON.
Impostare un numero da 0 a 63.
Per impostare il codice desiderato utilizzare i dip-switch
CODE da 2 a 8 (2 = bit più significativo - 8 = bit meno
significativo).
INT:
codice dell’interno dell’appartamento.
Impostare tutti i dip in posizione OFF.
Programmare un tasto funzione (F4, F5 o F6) del centralino di
20 −−−− sez.5
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch. 1083/67
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
codici dtmf
CODICI DTMF
Codice
222
35
R35
333
999
36
R36
888
880
777
000
.
.
.
127
990
991
992
993
441
37
R37
442
443
444
445
446
447
34
R34
INTERFACCIA APPARTAMENTO PSTN + VIDEO
Dal telefono è possibile inviare comandi utilizzando codici di 2 o 3
cifre.
Sollevare il telefono e digitare il codice: un comando di due cifre viene
riconosciuto dopo 2 secondi dalla pressione dell’ultimo tasto; un
comando di 3 cifre viene riconosciuto al momento della pressione del
terzo tasto. In caso di comando non valido viene generato un tono di
dissuasione.
Funzione
Apriporta pedonale
Apriporta passo carraio
Chiamata a centralino
Autoinserzione o ciclico
Attivazione fonia a seguito di autoinserzione
Consultazione segreteria videocitofonica
Chiamata intercomunicante ad utenti della stessa colonna
Chiamata intercomunicante
appartamento
ad
utenti
dello
stesso
Invio funzione speciale n° 1
Invio funzioni speciali da 2 a 7
Autoinserzione seguita dall’attivazione della fonia
(888 + 880)
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
I comandi devono essere con toni DTMF in banda
Manuale Tecnico - 2 VOICE
sez.5 −−−− 21
Sch.1382/80
Dispositivo di protezione per linea di alimentazione
descrizione - caratteristiche tecniche - installazione - funzionamento
Dispositivo di protezione per linea di
alimentazione Sch.1382/80
Led di segnalazione
INSTALLAZIONE
Il dispositivo può essere fissato a parete tramite la staffa fornita a
corredo oppure fissato su barra DIN.
57 mm
Dispositivo di protezione per linea di alimentazione
Tasto di ripristino
10
In caso di fissaggio a parete DEVE essere installata la
copertura protezione dei morsetti.
collegamenti
3m
m
Per le modalità di collegamento all’impianto, attenersi alle specifiche
normative di sicurezza relative ad impianti elettrici.
m
m
36
DescriZIONE
Il dispositivo di protezione Sch.1382/80 può essere utilizzato per
proteggere le apparecchiature elettriche ed elettroniche dalle
sovratensioni e dai disturbi elettromagnetici (EMI) presenti sulla linea
di alimentazione a 230Vca.
Il dispositivo di protezione è dotato di un disgiuntore termico
ripristinabile. La presenza della tensione in uscita è segnalata con
l’accensione di una spia di colore rosso.
In presenza di una corrente in uscita maggiore di 4 A, il disgiuntore
termico interviene interrompendo l’alimentazione agli utilizzatori: la spia
di alimentazione si spegne ed il tasto di ripristino scatta fuoriuscendo
dal contenitore; per riattivare il dispositivo occorre premere il tasto
di ripristino fino allo scatto; in presenza di corto circuito o carico
eccessivo in uscita, il riarmo non risulterà possibile.
Il dispositivo non presenta il fenomeno della corrente susseguente
(FOLLOW CURRENT) pertanto, nel caso di intervento, ci sono
basse probabilità di perdita di continuità di esercizio sul dispositivo
protetto.
Questa protezione è stata progettata e certificata secondo la normativa
Europea EN61643-11/A11.
Li
ϑ
ϑ
ϑ
Cx
ϑ
Cx
Cy
Lo
No
caratteristiche tecniche
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
Per accedere ai morsetti di collegamento fare leva con un cacciavite
a taglio.
Rimuovere la guaina isolante dei cavi per massimo 6mm.
Sch.1382/80
Rete elettrica
230V ~
Li
Lo
Ni
No
Ai dispositivi
utilizzatori
Terra
Prevedere canalizzazioni separate per le linee di ingresso e
le linee di uscita.
Cy
Ni
Tensione nominale di funzionamento:......................230 Vca 50-60 Hz
Tensione massima continuativa (Uc):.......................................255 Vca
350 Vcc
Attenuazione filtro EMI:...................................... >40 dB (0,5÷30 MHz)
>50 dB (2÷20 MHz)
Sistema di messa a terra:..................................................................TT
Temperatura di funzionamento:.......................................... -5 ÷ +40°C
Umidità relativa:..................................................................... 10 ÷ 80%
Protezione da sovracorrente:.................................................. Termica
Corrente nominale di funzionamento:...........................................1,8 A
Protezione da sovracorrente:..........................................4 A (0,2 ÷ 4 s)
Numero interventi:........................................................................... 500
Portata massima in cortocircuito:..................................................18 A
Certificazioni:.............................................................EN61643-11/A11
Classe di prova:................................................................................... 3
Numero di porte:................................................................................. 2
Tensione nominale di scarica L-N (8/20) (Uoc):............................6 kV
Tensione nominale di scarica L-N/PE (8/20) (Uoc): . .....................6 kV
Livello di protezione L-N (Up): . ...............................................<1500 V
Livello di protezione L-N/PE (Up): ...........................................<1500 V
Tensione TOV (Ut):................... 392 Vca (L-PE) / 333 Vca (L-N) @ 5 s
1430 Vca (L-PE) / 1200 Vca (N-PE) @ 200 ms
22 −−−− sez.5
L’apparecchiatura deve essere protetta a monte da un
dispositivo di protezione contro le sovracorrenti (fusibile o
interruttore automatico con portata pari a 16A).
Tipologia di cavo
Trefolato
Rigido
Sezione nominale
2,5 mm2
2,5 ÷ 4 mm2
Coppia massima di
serraggio morsetti
4 Nm
4 Nm
L’ingresso della linea di alimentazione non può essere
invertito con la linea di uscita.
funzionamento
In presenza di una sovracorrente la protezione termica del dispositivo
interviene interrompendo l’alimentazione agli apparecchi utilizzatori.
La protezione termica interrompe soltanto un conduttore,
l’altro continuerà ad essere collegato al relativo morsetto
d’ingresso.
Per riattivare il dispositivo occorre premere il tasto di ripristino; in
caso di presenza di un cortocircuito o carico eccessivo il riarmo non
risulterà possibile.
Il led di segnalazione acceso indica la presenza della tensione di
alimentazione e la protezione funzionante. Quando il led è spento
indica l’intervento della protezione e la necessità della sua sostituzione
(il carico rimane alimentato ma non è protetto).
Il led rimane spento anche in assenza dell’alimentazione di
rete.
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Sch.1382/81
Sch.1382/82
Dispositivo di protezione per linee telefoniche
descrizione - caratteristiche tecniche - installazione
Il dispositivo può essere fissato a parete tramite la staffa fornita a
corredo oppure fissato su barra DIN.
10
3m
m
m
6m
3
In caso di fissaggio a parete DEVE essere installata la
copertura di protezione dei morsetti.
collegamenti
DescriZIONE
I dispositivi di protezione per linee telefoniche devono essere impiegati
per proteggere le apparecchiature elettroniche (centralini PABX,
interfacce, segreterie telefoniche, fax, etc.) dalle sovratensioni e dai
disturbi provenienti dalla rete telefonica.
Le protezioni vanno inserite non solo sulle linee urbane che entrano nel
centralino, ma anche sulle linee derivate con un percorso esterno al
fabbricato o linee alle quali siano collegati apparecchi con alimentazione
a 230 V, come fax, modem, segreterie telefoniche, telefoni cordless.
I dispositivi di protezione sono dotati di termoprotettori PTC che
assicurano la protezione in corrente.
Una volta installati non richiedono alcuna operazione da parte
dell’utilizzatore. Non sono presenti comandi o spie di segnalazione.
Questa protezione è stata progettata e certificata secondo la normativa
Europea EN61643-21/A1
Le protezioni sono disponibili in due versioni.
• per 1 linea telefonica
Sch.1382/81
• per 2 linee telefoniche Sch.1382/82
Per accedere ai morsetti di collegamento fare leva con un cacciavite
a taglio.
Dispositivo di protezione per linee telefoniche
INSTALLAZIONE
57 mm
Dispositivo di protezione per linee
telefoniche
Rimuovere la guaina isolante dei cavi per massimo 6mm.
Linea telefonica
entrante 1
AU
BE
BU
BE(*)
BU(*)
Terra
OUTPUT
AU(*)
Dispositivo di protezione
INPUT
INPUT
AE(*)
OUTPUT
AE
Linea telefonica
uscente 1
(*) disponibile solo su Sch.1382/82
Tensione massima continuativa (Uc):...................... 127 Vca / 180 Vcc
Corrente di carico nominale:..................................... <180 mA @ 25°C
Limitatore di corrente:............................................... >360 mA @ 25°C
Corrente massima di intervento:.............................1 A @ 3,8 s e 25°C
Resistenza serie:..............................................................12 + 12 Ohm
Attenuazione di inserzione (1 ÷ 2200) kHz:............................. < 0,5 dB
Capacità parassita (AE-BE, AE/BE-terra):.................................< 50 pF
Capacità filo filo:........................................................................< 25 pF
Capacità filo terra:.....................................................................< 25 pF
Temperatura di funzionamento:.......................................... -5 ÷ +40°C
Umidità relativa:..................................................................... 10 ÷ 80%
Certificazione:..............................................................EN61643-21/A1
Corrente di scarica livello C2 (8/20):..............................................5 kA
Tensione livello di protezione (Up):..................... < 275 V tra filo e filo
Tensione livello di protezione (Up):.................. < 500 V tra filo e terra
Prova di vita in ca:.............................................................1 A x 1 s x 5
Prova di vita ad impulso:........................................................5 kA x 10
Tempo di disinnesco all’impulso:.............................................< 60 ms
Modalità di guasto AE-BE:......................................................MODO 3
Modalità di guasto AE/BE-TERRA:.........................................MODO 1
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Linea telefonica
entrante 2 (*)
Linea telefonica
uscente 2 (*)
(*) Disponibile solo su Sch.1382/82
Prevedere canalizzazioni separate per le linee di ingresso e
le linee di uscita.
Tipologia di cavo
Trefolato
Rigido
Sezione nominale
0,3 ÷ 2,5 mm2
(AWG22 ÷ AWG13)
0,3 ÷ 4 mm2
(AWG22 ÷ AWG11)
Coppia massima di
serraggio morsetti
0,5 ÷ 4 Nm
4 Nm
Maggiore è la sezione del cavo utilizzato maggiore sarà
l’efficienza della protezione sull’impianto.
Gli ingressi delle linee telefoniche non possono essere
invertiti con le linee di uscita.
sez.5 −−−− 23
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
caratteristiche tecniche
Sch.1382/85
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LINEA DI ALIMENTAZIONE 230Vac
descrizione - caratteristiche tecniche - installazione
INSTALLAZIONE
Il dispositivo deve essere fissato su barra DIN all’interno di un quadro
elettrico chiuso.
2 moduli DIN
57 mm
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LINEA DI ALIMENTAZIONE 230Vac
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PER LINEA DI
ALIMENTAZIONE 230Vac Sch.1382/85
90
mm
36
mm
DescriZIONE
Il dispositivo Sch.1382/85 è una protezione a varistori contro le
sovratensioni per linea di alimentazione. In presenza di sovratensioni
generate da eventi atmosferici il dispositivo interviene limitando
il rischio di danneggiamento delle apparecchiature elettriche ed
elettroniche presenti nell’impianto.
Il led posto sulla parte superiore del dispositivo indica il corretto
funzionamento della protezione. Quando il led si spegne occorre
sostituire la protezione.
collegamenti
Per le modalità di collegamento all’impianto, attenersi alle specifiche
normative di sicurezza relative ad impianti elettrici.
L’apparecchiatura deve essere protetta a monte da un
dispositivo di protezione contro le sovracorrenti (fusibile o
interruttore automatico con portata pari a 16A).
Rimuovere la guaina isolante dei cavi per massimo 8 mm.
Rete elettrica L
230V
N
Sch.1382/85
L
d
Il led rimane spento anche in assenza dell’alimentazione di
rete.
Il dispositivo non presenta il fenomeno della corrente susseguente
(FOLLOW CURRENT) pertanto, nel caso di intervento ci sono
basse probabilità di perdita di continuità di esercizio sul dispositivo
protetto.
All’SPD di classe di prova III è utile associare le prestazioni di un
filtro di rete (p. e. Sch. 1332/86) per le interferenze ad alta frequenza.
Così facendo si affronta e completa l’intervento nei confronti delle
interferenze condotte nell’ambito della compatibilità elettromagnetica
EMC.
Questa protezione è stata progettata e certificata secondo la normativa
Europea EN61643-11/A11.
N
Ai dispositivi
utilizzatori
N
Terra
La distanza “d” tra il dispositivo e l’inizio della linea da
proteggere deve essere il più breve possibile.
Tipologia di cavo
trefolato
rigido
Sezione nominale
2,5 ÷ 6 mm2
2,5 ÷ 6 mm2
Coppia massima di
serraggio morsetti
5 Nm
5 Nm
ϑ
ϑ
ALIMENTATORI E DISPOSITIVI VARI
ϑ
L
Caratteristiche tecniche
Tensione nominale di funzionamento:......................230 Vca 50-60 Hz
Tensione massima continuativa (Uc):.......................................255 Vca
350 Vcc
Sistema di messa a terra:..................................................................TT
Temperatura di funzionamento:......................................... -5 ÷ +40°C
Umidità relativa:..................................................................... 10 ÷ 80%
Certificazione:............................................................EN61643-11/A11
Classe di prova:................................................................................... 3
Numero di porte:................................................................................. 1
Tensione nominale di scarica L-N (Uoc):.....................................10 kV
Tensione nominale di scarica L-N/PE (Uoc):................................10 kV
Livello di protezione L-N (Up):..................................................<1200 V
Livello di protezione L-N/PE (Up):............................................<1800 V
Tensione TOV (Ut).................... 392 Vca (L-PE) / 333 Vca (L-N) @ 5 s
1430 Vca (L-PE) / 1200 Vca (N-PE) @ 200 ms
24 −−−− sez.5
Manuale Tecnico - 2 VOICE
Scarica