Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) INFIAMMAZIONE • a. Risposta infiammatoria normale • - serie di eventi che aiutano la nostra sopravvivenza in risposta ad insulti ambientali • • b. Mediazione da parte di composti endogeni • - istamina • - serotonina • - complemento • - bradikinina • - prostaglandine ** • - leucotrieni 1 Funzioni delle Prostaglandine Dolore: PGI2 e PGE2 sensibilizzano le terminazioni nervose a bradikinina, istamina e sostanza P Infiammazione: PGI2, PGD2 e PGE2 sono vasodilatatori (edema, eritema) Protezione della mucosa gastrica: PGI2 Mantenimento del flusso renale: PGE2 Febbre: PGE2 Piastrine: PGI2 e PGD2 inibiscono l’aggregazione piastrinica TXA2 stimola l’aggregazione piastrinica Utero: PGF2 stimola la contrazione dell’utero Altro: PGE2 mantiene pervio il dotto arterioso alla nascita 2 ENZIMA CICLOOSSIGENASI • Esistono almeno 2 forme distinte di prostaglandina H sintetasi o cicloossigenasi (COX), un enzima che converte l’acido arachidonico in prostanoidi. • Espressa costitutivamente, la COX-1 produce i metaboliti dell’acido arachidonico che partecipano alla normale regolazione di molte funzioni fisiologiche, tra cui: • Citoprotezione gastrica; aggregazione piastrinica, omeostasi vascolare; ritenzione renale di acqua e sodio Ipotesi COX-2 (anni 1990) Tessuti Normali Sito d’Infiammazione Acido Arachidonico +Citokine Fattori di crescita COX-1 Costitutiva COX-2 Inducibile COX-2 Inibitori FANS Produzione fisiologica di prostaglandine Funzione Normale Produzione patologica di prostaglandine Infiammazione, dolore, febbre 3 FARMACI ANTI-INFIAMMATORI NON STEROIDEI (FANS) EFFETTI FARMACOLOGICI Anti-infiammatorio Analgesico Antipiretico USI TERAPEUTICI Artrite reumatoide Gotta Spondilite anchilosante Reinfarto Osteoartrite CA colon-retto Dolori muscolo-scheletrici Alzheimer Cefalea Dolore postoperatorio Dismenorrea primaria AVVERTENZA • I FANS si legano massicciamente alle proteine plasmatiche e possono spiazzare in misura significativa altri farmaci come warfarin, sulfoniluree e metotrexato: la dose di tali farmaci dovrebbe venir ridotta opportunamente, o andrebbe evitata la somministrazione di FANS in pazienti già in terapia con i farmaci accennati. • La risposta ai diversi FANS evidenzia una considerevole variabilità individuale. Evitare le associazioni di due o più FANS, non essendo provato un aumento di benefici per il paziente, mentre risultano potenziati gli effetti collaterali. 4 COX INIBITORI NON SELETTIVI 5 SALICILATI Acido salicilico Acido acetilsalicilico (Aspirina, Cemirit…) Diflunisal (Artrodol, Dolobid…) Olsalazina (Dipentum) Sulfasalazina (Salazopyrin) I salicilati agiscono generalmente in virtù del loro contenuto di acido salicilico; solo alcuni effetti dell’aspirina dipendono dalla capacità di acetilare le proteine. I tipi di dolore generalmente sensibili ai salicilati sono quelli di lieve intensità (cefalea, mialgia, atralgia) che originano dalle strutture tegumentarie piuttosto che dai visceri profondi I salicilati sono gli analgesici più utilizzati ed espletano la loro azione antidolorifica prevalentemente mediante meccanismi periferici. 6 EFFETTI TOSSICI I salicilati sono frequentemente causa di intossicazione (ampio uso, facile disponibilità). 10-30 g di aspirina possono già essere letali, in particolare nel bambino. INTOSSICAZIONE LIEVE (SALICILISMO): cefalea, vertigini, tinnito, ipoacusia, offuscamento della vista, confusione mentale, stanchezza, sonnolenza, sudorazione, sete, iperventilazione, nausea, vomito, occasionalmente diarrea. INTOSSICAZIONE GRAVE: sintomi centrali (convulsioni generalizzate e coma). Una caratteristica dell’intossicazione è l’alterazione dell’equilibrio acido-base e della composizione di elettroliti plasmatici. Una rara complicanza è la porpora trombocitopenica. Al progredire dell’intossicazione, la stimolazione centrale viene seguita da depressione crescente, stupore e coma. Seguono collasso cardiovascolare, insufficienza respiratoria e talvolta convulsioni terminali con apnea ed edema polmonare. La morte sopraggiunge per insufficienza respiratoria dopo un periodo di incoscienza. 7 IPERSENSIBILITA’: la somministrazione di aspirina e altri FANS può indurre reazioni gravi, talvolta con esito fatale. Il trattamento è quello normalmente impiegato nelle reazioni anafilattiche acute, e l’adrenalina è il farmaco di elezione. CANCRO DEL COLON: studi epidemiologici suggeriscono che l’assunzione di 4-6 compresse da 325 mg di aspirina alla settimana è associato a una riduzione del 50% dell’incidenza di questo tumore. L’effetto dei FANS sul CA del colon potrebbe essere mediato dall’inibizione della COX-2, che è molto espressa in questo tipo di tumore. AVVERTENZE • L’uso di salicilati è una possibile causa nella grave epatopatia ed encefalopatia osservate nella sindrome di Reye nel bambino. NON SOMMINISTRARE SOTTO I 16 ANNI. • Una singola dose di 0,65 g di aspirina (2 compresse) raddoppia il tempo di sanguinamento per 4-7 giorni in soggetti sani • La terapia con aspirina andrebbe sospesa almeno 1 settimana prima degli interventi chirurgici • I salicilati sopprimono la sintomatologia clinica ma non hanno effetti sulle sequele della malattia reumatica. 8 AVVERTENZE • Non ci sono evidenze che indichino danni fetali da salicilati nell’uomo. Tuttavia, si verificano talvolta mortalità perinatale, anemia, emorragie preparto e postparto, gestazione prolungata e complicazioni durante il parto. • L’uso dell’aspirina dovrebbe essere assolutamente evitato nel terzo trimestre di gravidanza, anche perché potrebbe causare la chiusura prematura del dotto arterioso. ALTRI IMPIEGHI • L’acido salicilico ha un effetto molto irritante sulla cute e sulla mucosa, e distrugge le cellule epiteliali. La sua azione cheratolitica viene utilizzata nel trattamento locale di verruche, calli, infezioni fungine e alcuni tipi di dermatite eczematosa. 9 DERIVATI DELL’ACIDO PROPIONICO • Ibuprofene • Naproxene • Ketoprofene (Oki, Zepelindue, Artrosilene, Fastum, Orudis, Flexen,…) • Furprofene (Dolex) • Flurbiprofene (Froben) • Oxaprozina (Walix) IBUPROFENE (Moment, Brufen, Nurofen, Cibalgina 2, Antalgil…) • Viene utilizzato come anti-infiammatorio nell’artrite reumatoide, osteoartrosi, periartriti, lombalgie, sciatalgie alla dose di 2,4 g/die. A dosi inferiori è privo di attività anti-infiammatoria e viene usato come analgesico in varie forme dolorose tra cui cefalea e dismenorrea (400 mg ogni 4-6 ore). • Ha emivita breve, di 1-2 ore, è fortemente legato alle proteine plasmatiche, non interagisce con gli anticoagulanti. 10 NAPROXENE (Aleve, Momendol, Naprosyn, Artroxen, Synflex,...) • Ha lo stesso profilo farmacologico e le stesse indicazioni dell’ibuprofene. E’ un farmaco ben tollerato. • Ha lunga emivita, 12-15 ore. • L’emivita è circa raddoppiata nei pazienti anziani rendendo quindi necessarie modifiche di dosaggio. • Si lega fortemente alle proteine plasmatiche DERIVATI DELL’ACIDO ACETICO • • • • Indometacina Sulindac Diclofenac Ketorolac 11 INDOMETACINA (Metacen, Indoxen) • Questo farmaco è dotato di una una potente azione anti-infiammatoria. • E’ più tossico, ma più efficace dell’aspirina. • Viene utilizzato nella terapia dell’artrite reumatoide, della spondilite anchilosante, dell’osteoartrite dell’anca e della gotta acuta ed è efficace anche in condizioni infiammatorie extra-articolari come la pericardite. • Non viene utilizzato come analgesico o per le patologie infiammatorie minori. DICLOFENAC (Voltaren) • Ha proprietà analgesiche, anti-infiammatorie e antipiretiche e potenza maggiore dell’indometacina, del naproxene e di altri FANS. • E’ indicato per le patologie infiammatorie croniche come l’artrite reumatoide e l’osteoartrite alla dose di 100-200 mg/die. • Viene anche utilizzato come analgesico nel caso di lesioni muscolo-scheletriche, tendiniti, dolore postoperatorio e dismenorrea (50 mg). 12 KETOROLAC (Toradol) • E’ un potente analgesico moderatamente antiinfiammatorio. • A differenza degli analgesici oppioidi non dà tolleranza, dipendenza e depressione respiratoria. • Viene utilizzato per via intramuscolare (30-90 mg) nella terapia del dolore post- operatorio come alternativa agli oppioidi. • Viene somministrato oralmente (5-10 mg) nella terapia del dolore cronico. DERIVATI DEGLI OXICAM • • • • • Piroxicam Meloxicam Cinnoxicam Lornoxicam Tenoxicam 13 PIROXICAM (Feldene, Brexin, Algoxam, Antiflog, Artroxicam, Brexivel, Bruxicam, Cicladol, Dexicam, Flodol, Ipsoflog, Lampoflex, Piroftal, Polipirox, Reucam, Reudene, Reumagil, Riacen, Roxene, Roxenil, Roxiden) • Possiede buona attività antiinfiammatoria, analgesica e antipiretica • Alle dosi terapeutiche ha attività equivalente all’aspirina, all’indometacina e al naprossene per il trattamento a lungo termine dell’artrite reumatoide e dell’osteoartrite. • Il suo principale vantaggio è la lunga emivita (circa 50 ore; va incontro a ricircolo enterogastrico) che consente somministrazioni singole giornaliere. • Viene assorbito completamente per via orale e il picco plasmatico è raggiunto in 2-4 ore. • Viene ampiamente legato dalle proteine plasmatiche. PARACETAMOLO (Tachipirina, Acetamol, Efferalgan, Levadol) • Analgesico, antipiretico, ma debolissimo antiinfiammatorio • Efficace alternativa all’aspirina come analgesico e antipiretico • Somministrato per via orale, picco plasmatico in 30-60 min e metabolismo epatico (t1/2=2-4 ore) • Si distribuisce in modo uniforme nei liquidi extracellulari • Coniugazione epatica con acido glucuronico (60%), acido solforico (35%) e cisteina (3%). I bambini hanno una ridotta capacità di glucuronicazione del farmaco. 14 EFFETTI TOSSICI: alle dosi terapeutiche è ben tollerato. Nel sovradosaggio acuto si verifica una necrosi epatica dose-dipendente potenzialmente fatale. Il meccanismo tossico coinvolge la conversione del paracetamolo in Nacetil-benzochinonimina da parte del P450. In circostanze normali la N-acetilbenzochinonimina viene inattivata mediante coniugazione con glutatione. Tuttavia, in condizioni di sovradosaggio le scorte epatiche di glutatione vengono depletate e il metabolita tossico danneggia gli epatociti. Nell’adulto si manifesta tossicità alle dosi di 10-15 g, e 20-25 g sono già letali. La N-acetilcisteina è un antidoto efficace per l’intossicazione da paracetamolo. COX-2 INIBITORI (COXIB) 15 NIMESULIDE (Ledolid, Ledoren, Nide, Sulidamor, Idealid, Nims, Antalgo, Nimesul, Domes, Efridol, Fansidol, Nerelid, Nimenol, Resulin, Areuma, Delfos, Flolid, Isodol…) • Alle concentrazioni terapeutiche inibisce prevalentemente COX-2. • E’ antiinfiammatorio, analgesico, antipiretico. • Inibisce anche l’attivazione dei neutrofili e ha attività antiossidante. • Bassissima incidenza di effetti collaterali, soprattutto a livello gastrointestinale. • Alcune segnalazioni di epatotossicità (in Finlandia è stato ritirato cautelativamente dal commercio). ROFECOXIB • E’ antiinfiammatorio, analgesico e antipiretico. Alle concentrazioni terapeutiche non inibisce la COX-1 e non altera la funzionalità piastrinica. Inibisce significativamente la produzione di prostaglandine endogene. • Viene prontamente assorbito per via orale ed è altamente legato dalle proteine plasmatiche. • Metabolizzato a livello epatico e successivamente escreto nelle urine. Emivita circa 17 ore. • Approvato per il trattamento di osteoartrite, dolore acuto e dismenorrea. • Stessa attività dei FANS classici nel mal di denti, dolore post-operatorio e dolore associato alla dismenorrea primaria. 16 Rofecoxib (continua) Uno dei più importanti prodotti dell’isoenzima COX-2 in risposta all’infiammazione è la prostaciclina ( PGI2 ). Questo prostanoide, prodotto a livello dell’endotelio vascolare, esercita diverse funzioni: aumenta il flusso ematico ai tessuti danneggiati, riduce l’aderenza dei leucociti, inibisce l’aggregazione piastrinica. I gravi effetti indesiderati associati al Rofecoxib erano noti fin dal 2000. Lo studio VIGOR, sponsorizzato dalla Merck & Co stessa, aveva mostrato un aumento dell’incidenza di gravi eventi cardiovascolari nel 2,5% ( n = 101 ) dei pazienti trattati con Rofecoxib contro l’1,1% ( n = 46 ) dei pazienti nel gruppo Naprossene. Infarto miocardico si era presentato in 20 pazienti tra i 4027 del gruppo Vioxx ( 0,5% ) e solo in 4 tra i pazienti trattati con il vecchio antinfiammatorio, il Naprossene ( 0,1% ). Queste “insospettate”scoperte furono tema di discussione all’FDA Arthritis Advisory Committee Meeting dell’8 febbraio 2001. CELECOXIB (Artilog, Celebrex, Solexa) • E’ antiinfiammatorio, analgesico, antipiretico. • L’assorbimento orale è moderato, con picco plasmatico dopo 2-4 ore. • Ampiamente legato dalle proteine plasmatiche. Eliminato nelle urine e nelle feci coniugato con acido glucuronico. Emivita di circa 11 ore. • Proprietà farmacologiche ed effetti tossici sovrapponibili a quelli del rofecoxib. • Approvato per il trattamento dell’osteoartrosi e dell’artrite reumatoide. 17