CROCE ROSSA ITALIANA
Comitato Locale di Todi
NOZIONI di PRIMO SOCCORSO
Protezione Civile Comunale
Todi
Ridotto del Teatro
9 maggio 2014
MONITORE – S.Ten. Comm. CRI Emanuele Storti
Nozioni
di
primo soccorso
Programma della lezione:
• Cos’è il primo soccorso
• Il ruolo del soccorritore occasionale e cenni medico
legali
• La catena del soccorso e l’ attivazione del 118
• Cenni di anatomia e fisiologia
• Il trauma, le fratture
• Le ustioni
• Le ferite, le emorragie
Il primo soccorso è l’aiuto dato al
soggetto infortunato o malato, da
personale non sanitario, in attesa
dell’intervento specializzato
ASPETTI LEGALI DEL PRIMO
SOCCORSO

Prestare soccorso a chi è in
pericolo è un obbligo: - legale
- m orale
sem pre però che l’azione di
soccorso sia possibile e non
com porti grave rischio per
l’integrità del soccorritore o
trasgressione di altri più im portanti
doveri
Omissione di soccorso (art. 593 C.P.)
Il reato è consumato da chiunque”... trovando
abbandonato... persona incapace di provvedere
a sé stessa omette di darne avviso all’Autorità.
Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo
inanimato, ovvero una persona ferita o
altrimenti in pericolo, omette di prestare
l’assistenza occorrente o di darne immediato
avviso alle Autorità.”
Il soccorritore e le manovre sanitarie
di sua competenza
Manovre eseguibili da un soccorritore:
• valutazione parametri vitali e principali alterazioni
• massaggio cardiaco esterno e ventilazione artificiale
• immobilizzazione rachide e arti
• emostasi, protezione e medicazione ferite
• sottrazione di un ferito o di un malato da situazioni di
immediato pericolo
Alcune considerazioni
Diritto alla discrezione
Ogni persona ha diritto alla discrezione e quindi
è poco corretto raccontare ad altri eventi o
situazioni di cui si è stati testimoni o partecipanti
attivi
EMERGENZA
Condizione che coinvolge uno o più individui
vittime di eventi che necessitano di
immediato ed adeguato soccorso
con l’ausilio di mezzi e tecniche particolari
di trattamento
URGENZA
Condizione ordinaria che riguarda uno o più
individui per la quale, pur non esistendo, in
immediato, pericolo di vita, è tuttavia
necessario adottare entro breve tempo
l’opportuno intervento terapeutico
PRIMO SOCCORSO
Gli obiettivi:
. protezione della persona coinvolta;
. attivazione in modo corretto del 118;
. controllo dell’incidente;
. azioni di primo soccorso in attesa
dell’arrivo di personale qualificato.
Dobbiamo soccorrere!
Quindi…
COME INTERVENIRE:
Proteggere
Avvertire
Soccorrere
Proteggere
Proteggere se stessi, la persona a cui si
presta soccorso, eventuali astanti
Proteggersi e proteggere è la prima cosa da fare.
E’ necessario:
• mantenere la calma
• osservare bene se la situazione e l’ambiente
sono sicuri
• se vi sono rischi adottare misure idonee per
rimuoverli o evitarli
Avvertire
Avvertire tempestivamente le autorità
competenti
Vigili del fuoco
Forze dell’ ordine ( Polizia, Carabinieri….)
Soccorso Sanitario (118)
SISTEMA 118 INTEGRATO
NUMERO UNICO DI SOCCORSO SANITARIO
RETE TELEFONICA RISERVATA
ALLA SANITA’
PUNTI DI 1° INTERVENTO
PRONTI SOCCORSO - OSPEDALI
DI I° E II° LIVELLO IN RETE
ATTIVAZIONE DELLA
CENTRALE OPERATIVA
Nome
Località
Via - Nr. Civico
Riferimenti Telefono
Ha visto l’accaduto
118
Vede l’infortunato
ATTIVAZIONE DELLA
CENTRALE OPERATIVA
Paziente internistico
Cosciente
Dolore
Respira – cuore batte
Torace
Addome
Altro
Da quanto tempo
118
Età del paziente
ATTIVAZIONE DELLA
CENTRALE OPERATIVA
Paziente traumatizzato
Nr. Pazienti- Mezzi coinvolti
Cosciente
118
Respira
Incastrati
Caduta da metri
Ferita penetrante
Paz. sbalzato
Sostanza infiammabile
Livelli di soccorso
ambulanze
volontariato
ambulanza con
infermiere professionale
ambulanza con
medico emergenza
territoriale
Eli-ambulanza con anestesista
e due infermieri professionali
Auto-medica con
anestesista e/o medico di
emergenza territoriale +
infermiere professionale
Soccorrere
Prestare un primo soccorso secondo le
proprie competenze
Solamente il medico ha competenze diagnostiche
e decisionali per quello che riguarda i farmaci.
Le manovre da effettuare spesso sono eseguibili
solamente da personale addestrato
SE NON SO FARE
MEGLIO NON FARE
Andiamo a soccorrere…
Valutazione delle funzioni vitali
- FUNZIONE CEREBRARE (sistema nervoso)
- FUNZIONE RESPIRATORIA (sistema respiratorio)
- FUNZIONE CARDIACA ( sistema circolatorio )
Cenni di Anatomia e Fisiologia
Il Sistema Nervoso
Riceve,elabora,
trasmette impulsi
da e verso i
centri coordinati
Comprende il Cervello e tutto
il sistema di trasmissioni da
e verso lo stesso, attraverso
il midollo spinale e la rete
nevosa
Il Sistema Nervoso
Nervoso
Autonomo - Involontario
Sistema
Controlla le funzioni vitali
Involontarie: Respirazione –
circolazione - Nutrizione.
Il Sistema Nervoso
Sistema Nervoso
Volontario
Riceve analizza e risponde a stimoli
provenienti dal mondo esterno e
agisce sulla muscolatura controllata
dalla volontà.
Quando c'è da attuare una risposta
veloce ad uno stimolo di pericolo,
come una scossa o una scottatura:
sono i riflessi.
L’apparato respiratorio
•
•
I polmoni sono contenuti all’interno
della gabbia toracica (costituita da
coste, sterno, vertebre e tessuto
muscolare e di sostegno) e sono
avvolti da una membrana chiamata
pleura.
Il ciclo inspirazione/espirazione è
regolato da alcuni centri nervosi
situati nel bulbo e da recettori
periferici posti sull’arteria carotide e
aorta.
Il Sistema Circolatorio
 Cuore
 Arterie
 Capillari
 Vasi
venosi
IL CUORE
E’ la “pompa” che manda in circolo il
sangue attraverso la rete di vene/atrerie
Posto al centro del torace, si trova tra i polmoni
protetto dalla cassa toracica
I VASI SANGUIGNI
Arterie
trasportano il sangue dal cuore al resto dell’organismo
Vene
trasportano il sangue dalla periferia fino al cuore
Capillari
sono i vasi in cui ha luogo lo scambio
ossigeno-anidride carbonica
e sostanze nutritive-prodotti di rifiuto
Il Sangue
Trasporta Ossigeno, sostanze
nutrienti, calore, sistemi di
difesa, ormoni in tutto il corpo.
Le ossa e lo scheletro
Lo scheletro è l’insieme delle
ossa ed ha la funzione di
sostegno e protezione del
corpo.
Le ossa del corpo sono 208; di
norma si dividono in: lunghe
(femore, tibia, perone, omero),
corte (vertebre, falangi e tutte
quelle di piccole dimensioni) e
piatte (scapola, ossa del cranio
etc.).
L’apparato tegumentario
(La pelle)
Le lesioni della pelle
hanno
come conseguenza
ferite ed emorragie
FERITE
La ferita è l'interruzione della
continuità della cute o delle
mucose con danneggiamento dei
tessuti sottostanti.
FERITE







Come si presentano:
Abrasione: quando un corpo tagliente danneggia o
asporta i primi strati della cute
Escoriazione: è dovuta invece a corpi contundenti
irregolari, come le ferite da strisciamento.
Ferite da punta: dovute a spilli, chiodi, schegge o
altro, sono quelle che penetrano nella cute
perpendicolarmente.
Ferite da taglio: sono provocate da vetri, coltelli e
lamine.
Ferite lacere: avvengono per strappamento della
cute.
Ferite lacero contuse: sono infine provocate da
botte o contusioni che includono una lacerazione della
pelle ma anche la presenza di ematomi e ecchimosi.
FERITE: cosa fare








Ferita superficiale
Pulire accuratamente le mani
Indossare i guanti o disinfettare le mani
Lavare la ferita con l’acqua corrente
Detergere con acqua ossigenata
Disinfettare con amuchina o betadine
Medicare, coprire con garza sterile e fasciare
Si consiglia di rivolgersi al medico se si sospetta
rischio d’infezione o non c’è copertura antitetanica.
FERITE: come fare
FERITE: cosa fare
Ferita profonda o una ferita con
un oggetto penetrante è una
FERITA GRAVE
Può portare ad una EMORRAGIA GRAVE
Misure da adottare
Corpo estraneo
Nastro o cerotto
adesivo
Tampone di
protezione
Compressa per
ferite
FERITE: cosa fare
Ferite in particolari distretti
corporei quali torace, addome,
testa, sono FERITE GRAVI
FERITE AL TORACE: cosa fare
Ferite al torace
Sono ferite gravi soprattutto quando
coinvolgono l’apparato respiratorio, poiché
comportano il rischio di asfissia . Se sono
stati lesi i polmoni potrete vedere uscire
dalla ferita siero e sangue commisti a
bollicine.
FERITE AL TORACE: cosa fare
Ferite al torace
Che cosa fare:
- coprite la ferita con garza sterile fissata con cerotto.
Sovrapponete a questa medicazione un foglio di
plastica sigillandone con cerotto i bordi e lasciando
libero un angolo, per evitare che l'aria penetri nella
ferita e comprima i polmoni;
- tenete il paziente in posizione semiseduta
- non dategli nulla da bere.
FERITE
AL TORACE:
ecco
cosa fare
EMORRAGIE
Ogni ferita ha come
conseguenza una Emorragia.
L’emorragia è la fuoriuscita
di sangue dai vasi sanguigni
EMORRAGIE
EMORRAGIE
Sono ritenute sempre degne di attenta vigilanza, celerità
ed estrema accuratezza nelle operazioni di
trattamento
Sono considerate emergenza primaria, perché in ogni
emorragia importante può instaurarsi lo stato di
shock. Si ritiene che, quando le perdite di sangue
ammontano a circa 1 litro , il paziente è in uno
stato di shock gravissimo e si trova in una delle
condizioni mediche che maggiormente espongono al
rischio di morte (Shock Emorragico).
EMORRAGIE: LO SHOCK
E’ uno stato patologico grave di tutto
l’organismo ed è la reazione dell’organismo
stesso alla caduta della pressione arteriosa,
spesso dovuto ad una emorragia
E’ uno stato grave e progressivo, che
può portare alla morte
EMORRAGIE: LO SHOCK
La pressione all'interno del sistema dei vasi
arteriosi e venosi dipende principalmente da 3
fattori che sono:
1. la capacità del cuore di svolgere appieno il
suo ruolo di pompa
2. la quantità di sangue circolante
3. il diametro dei vasi
EMORRAGIE: LO SHOCK
CONSEGUENZE
Quando, per diverse cause, uno di questi
fattori viene intaccato (il cuore è
"insufficiente",oppure si perde sangue,
oppure i vasi si dilatano molto) il
risultato può essere un brusco calo della
pressione arteriosa.
EMORRAGIE: LO SHOCK
CONSEGUENZE
Il calo della pressione arteriosa provoca,
sostanzialmente, un deficit di perfusione
di tutti i tessuti (effetti sistemici), che
quindi si trovano in uno stato di
"sofferenza".
EMORRAGIE: LO SHOCK

SEGNI E SINTOMI
pallore, cute fredda e umida
 polso frequente e piccolo
 respirazione superficiale
 vari livelli di alterazione della coscienza
fino al coma

Emorragie esterne
Classificazione a
seconda del vaso
sanguineo interessato:
Emorragia arteriosa
 Emorragia
venosa
 Emoraggia capillare

Emorragie esterne
2. Come si controllano
Sollevamento della
parte sanguinante
 Pressione diretta

Immobilizzazione
 Applicazione di
ghiaccio
 Uso laccio
emostatico
(!!!attenzione!!!)

Misure da adottare
Tampone di
pressione
Compressa
per ferite
Vaso sanguigno
2–3 giri di
bendaggio
Misure da adottare
Benda
Tampone di
pressione
Emorragie esterne

EPISTASSI
fuoriuscita di sangue dalle narici
1.
2.
3.
far sedere il paziente con il busto inclinato
in avanti
Applicare una pressione sulla parte molle
intorno alle narici
Non permettere al paziente di tenere la
testa all’indietro.
Emorragie esterne
Emorragie esterne

OTORRAGIA
perdita di sangue dall’ orecchio
1. non cercate di fermare l'otorragia
2. non lavate l'orecchio né mettetegli dentro alcunché
3. sdraiate l'infortunato sul lato offeso per facilitare la
fuoriuscita del liquido
4. applicate sull'orecchio una compressa di garza sterile
o un fazzoletto pulito, che fermerete con una benda
annodandola dal lato opposto
5. non tentate assolutamente di estrarre il corpo
estraneo da soli o con l'aiuto di strumenti inadatti
Emorragie esterne
Emorragie Interne
NON SONO VISIBILI
Cause:
 Cadute
 Scontri automobilistici
 Lesioni da esplosione
 Ferite da arma da fuoco
 Ferite penetranti da arma bianca
Emorragie Interne: valutazione







Possiamo solo immaginare la loro presenza,
ma i segni caratteristici sono:
Lesioni superficiali
Ecchimosi
Dolore,deformazione a livello degli arti
Vomito color caffè,rosso vivo
Feci scure o con presenza di sangue rosso
vivo.
Agitazione, pallore, sudore freddo, tremore
Emorragie interne:
controllo impossibile…… cosa fare?

Controllare il respiro

Controllare il circolo
attraverso il polso



Allertare i soccorsi
Se si ha sospetto di
lesione all’apparato
scheletrico,
immobilizzare
adeguatamente.
Provvedere per un
trasporto rapido e
adeguato in ospedale.
Altre lesioni
della pelle…
Le ustioni
Le Ustioni
Si giudicano rispetto a due parametri:
PROFONDITÀ-GRADO
condiziona la gravità totale delle lesioni
ESTENSIONE
condiziona la gravità delle condizioni
generali dell’infortunato
Le ustioni possono essere classificate in tre
gradi in base alla profondità della lesione:
ustione
superficiale,
a) 1°grado:
arrossamento cutaneo;
si
presenta
come
un
b) 2°grado: compaiono delle flittene( vescicole) e dolore intenso;
c) 3°grado: distruzione di tutti gli stati della cute ed anche dei tessuti
sottostanti (cute carbonizzata).
Le Ustioni
GRADO: si distinguono ustioni di tre gradi
1° - lesione che coinvolge solo l'epidermide; appare con un
semplice arrossamento della pelle. Quindi c'è eritema, gonfiore
e lieve dolore
2° - lesione che coinvolge anche il derma sottostante con segni
infiammatori più vivaci. Si caratterizza per presenza di
vescicole o di bolle (definite flittene) e forte dolore.
3° - lesione che coinvolge anche gli strati più profondi fino ai
muscoli e a volte l'osso. La pelle spesso è carbonizzata con il
dolore che può essere vivacissimo, oppure può non esserci
perché la carbonizzazione ha coinvolto anche le fibre nervose.
Le Ustioni : cosa fare

COMPORTAMENTO

allontanare la fonte di calore o gli agenti causali,
se non è rischioso per il soccorritore
valutare i parametri vitali,
tranquillizzare il paziente, se spaventato
farlo sdraiare



Le Ustioni : cosa fare

COMPORTAMENTO

isolare la zona ustionata e lavarla con acqua
corrente fresca
avvolgere la zona con un bendaggio umido se la
lesione appare eritematosa
coprire comunque la zona con un telo pulito
non rompere mai le bolle o le vescicole
attendere i soccorsi, controllando la vittima




Le Ustioni

USTIONI ELETTRICHE : COMPORTAMENTO

Ricordarsi che se si tocca il paziente, nel tentativo di
sottrarlo, mentre è a contatto con la sorgente di
corrente (fili scoperti, presa elettrica, portalampada,
etc.), il soccorritore è a sua volta in pericolo di
folgorazione.



isolare il paziente dalla fonte di corrente con materiale isolante
valutare i parametri vitali
rianimazione Cardio-Polmonare, se necessario
valutare se sono presenti fratture
La folgorazione
Fattori che ne determinano la gravità:
la tensione della corrente
la resistenza del corpo
il percorso della corrente
la natura della corrente
TRAUMI DA ELETTRICITA’
Sono dovuti di frequente da:
-ignoranza;
-negligenza;
-imprudenza;
-incoscienza
Per elettrocuzione si intende una scarica accidentale da
corrente elettrica che attraversa l’organismo umano.
Questo può provocare effetti nocivi e/o letali sull’organismo
a seconda DELL’INTENSITA’ DI CORRENTE e DEL TEMPO
DI ESPOSIZIONE, la scarica può provocare ustioni e
addirittura folgorazioni.
Le tensioni maggiori sono le più pericolose, tuttavia sono a
rischio anche le cosidette “basse tensioni”.
Essa agisce sulla muscolatura provocando crampi e sul
sistema nervoso provocando paralisi che ne impediscono il
distacco dalla fonte della scarica:
L’alta tensione “respinge” e quindi il contatto avviene per
breve tempo e l’infortunato può essere salvato mediante
idonee manovre di rianimazione.
La folgorazione è il complesso delle lesioni dovute a
una scossa molto forte che provoca blocco dei
muscoli, ustioni anche gravi e, attraversando il cuore
può portare fino ad un
ARRESTO CARDIORESPIRATORIO.
Per le tensioni > a 5000 volt la scarica elettrica può
avvenire senza contatto, a distanza di 5-20 cm dal
conduttore
COSA FARE?
Essere prudenti, eliminare la causa, prevenire i
rischi:
NON INTERVENIRE SENZA LA CERTEZZA CHE
LA CORRENTE SIA INTERROTTA
COSA FARE?
Staccare l’infortunato dalla corrente
In caso di ustione da corrente elettrica:
COSA FARE?
Cercare
sia
l’ustione
d’entrata che d’uscita
della
corrente
e
trattare
entrambe
come ustioni di 3°
COSA FARE?
PLS (posizione laterale di sicurezza) se è in stato
di incoscienza
COSA FARE?
BLS (basic life support) se è in arresto
cardiorespiratorio
COSA FARE?
CHIAMARE o far chiamare la CO 118
La folgorazione
•
•
•
•
•
azione sul sistema cardio-circolatorio –arresto
azione sul sistema nervoso con perdita di
sensi e respiro conservato
azione sul sistema nervoso (bulbo) e arresto
del respiro (paralisi dei muscoli respiratori)
azione sulla muscolatura scheletrica
scaraventato a distanza con conseguneti
fratture
effetto calorico con ustioni entrata e uscita
non dolorose
Cosa fare?
Ustioni di 1° : bagnare con acqua fredda,
asciugare senza strofinare ed impolverare con
talco
Tutte le altre: medicare con garze mai con cotone
• soffocare eventuali fiamme presenti sul corpo
• verificare se il paziente è cosciente
• attivare tempestivamente il 118
• non rimuovere abiti che aderiscono alle ustioni,
non applicare pomate o sostanze grasse o
ghiaccio
• dare da bere, posizione antishock nelle ustioni di
3 grado
• se è il caso, valutazioni come da BLS
Lesioni dell’
apparato
scheletrico
PRINCIPALI LESIONI A
CARICO DELLE OSSA
 contusione;
 distorsione;
 lussazione;
 frattura.
CONTUSIONE





Dovuta ad un urto contro una superficie dura.
Lo strato posto tra la cute e la superficie
ossea sottostante viene schiacciato e ne
consegue la formazione di una ecchimosi (un
ematoma grande in base all’entità del sangue
versato dai vasi ).
In tali condizioni, non vi è alcuna lesione ossea
dolore, .,
gonfiore,
limitazione dei movimenti.
Contusione: Cosa fare



applicazione locale di ghiaccio sulla
parte colpita dal trauma
bendaggio al fine di immobilizzare la
parte
mantenere l’arto in posizione
sollevata.
DISTORSIONE




Una distorsione è un trauma delle articolazioni
causato da falsi movimenti.
La più comune è quella della caviglia.
Si verifica quando un osso esce dalla sua sede
articolare, rientrandovi immediatamente dopo.
Nei casi gravi, questa momentanea fuoriuscita può
provocare una lacerazione dei legamenti.
LUSSAZIONE

In conseguenza di un trauma di una certa validità, talvolta si può
verificare, a carico di alcuni distretti (spalla, gomito, etc.), la
perdita dei normali rapporti articolari a causa della fuoriuscita
dei capi ossei dalla capsula che li conteneva in precedenza senza
che questi ritornano al loro posto.
LUSSAZIONE



dolore acutissimo localizzato in
corrispondenza dell’articolazione interessata
dal trauma;
deformazione a carico dell’articolazione e
dell’arto colpito, dovuto alla perdita dei
normali rapporti tra le ossa all’interno della
articolazione con fuoriuscita dei capi
articolari.
limitazione ovvero assenza dei movimenti a
carico di quel distretto articolare.
Una frattura è
un'interruzione della
continuità di un osso che si
verifica solitamente in
seguito a un evento
traumatico.
Tipi di fratture
completa quando interessa l’osso a
tutto spessore
 incompleta quando non interessa
l’osso a tutto spessore
Tipi di fratture:
composta quando i monconi sono
rimasti in sede

 scomposta quando i monconi o i
frammenti si sono spostati
Tipi di fratture:
chiusa quando la cute sovrastante è
rimasta intatta
 esposta quando il moncone o i
frammenti comunicano con l’esterno
Regole generali di primo soccorso
 evitare movimenti inutili
 immobilizzare la parte lesa nella
posizione in cui si trova bloccando le
articolazioni a monte e a valle
 usare ove possibile delle stecche oppure
le parti sane del corpo
 mettere spessori fra le stecche e la
parte lesa
 lasciare libere le dita degli arti
 nel caso di fratture esposte proteggerle
coprendole con sterilmente
Come riconoscerle
Respiro affannoso
Il paziente cerca di sollevarsi
Crescenti impedimenti respiratori,
eventuale espettorazione di sangue
chiaro, schiumoso (edema polmonare)
Vistoso aumento di segni di shock
 Chiamare il pronto soccorso
 Se necessario coprire la ferita (proteggere
sterilmente)
 Adottare le misure atte ad arginare le cause
che hanno provocato shock
 Aiutare la persona ferita nella ricerca della
posizione antalgica
 Non mangiare, bere e fumare
 Assistenza continua
… domande ?
…grazie per l’attenzione