Ferite, emorragie, lesioni da caldo e da freddo

Ferite, emorragie, lesioni
da caldo e da freddo
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Obiettivi
Parleremo di:
•Ferite
•Emorragie
•Lesioni da caldo e da freddo
La pelle
La pelle è un organo vivo, impermeabile e protettivo.
Nella cute distinguiamo due strati:
•EPIDERMIDE: è lo strato più esterno che funge da
protezione;
•DERMA: è lo strado più profondo, ricco di vasi, ghiandole
e nervi.
Al di sotto del derma si trova il CONNETTIVO
SOTTOCUANEO che ha funzione isolante e riserva di
energia.
Ferite
La ferita è una discontinuità della pelle
TIPI DI FERITE:
•abrasioni (es. rasoio)
Lesioni superficiali da corpo tagliente
•escoriazioni (es. ghiaia)
Lesioni superficiali da corpo ruvido
• da punta
• da taglio
• da arma da fuoco
• avulsione
• lacere (es. gancio) causa oggetto non tagliente,
che strappa la cute
• lacere-contuse causa oggetto non tagliente,
che strappa la cute e i vasi sanguigni
Ferite: classificazione
• SEMPLICI:
superficiali
• GRAVI:
profonde
estese
contenenti corpi estranei
Sempre gravi: lesioni che interessano viso,
orifizi, torace, addome.
Ferite: segni e sintomi
• Dolore.
• Impotenza funzionale.
• Sanguinamento più o meno copioso.
• Tumefazione, edema, raccolta ematica.
Ferite: valutazione del
soccorritore
Sede della ferita.
Estensione.
Profondità.
Presenza di corpi estranei.
Altre lesioni associate (frattura,
compressione di un nervo ecc.)
• Altre malattie (diabete, ipertensione ecc.).
•
•
•
•
•
Ferite semplici: soccorso
• Lavare la ferita con abbondante soluzione
fisiologica, usare garze sterili procedendo dai
bordi della ferita verso l’esterno.
• Disinfettare la ferita con acqua ossigenata
(leggero potere emostatico).
• Passare disinfettante sui bordi della ferita.
• Coprire la ferita.
• NON FARE: usare cotone, pomate, alcool.
Ferite gravi: soccorso
• Coprire con garze o telo sterili.
• Tamponare emorragie.
• NON estrarre corpi estranei.
• NON disinfettare.
Ferite: complicazioni
• Emorragie
• Rischio di shock (per emorragie importanti).
• Infezioni (possibile infezione tetanica).
• Lesioni agli organi interni.
Emorragia
Fuoriuscita di sangue da uno o più vasi
sanguigni.
In base al vaso lacerato classifichiamo le
emorragie in:
•arteriose
•venose
•capillari
•miste
Emorragie: classificazione
In base alla sede di sanguinamento:
ESTERNE: vediamo sia la ferita che la
fuoriuscita di sangue.
ESTERIORIZZATE: vediamo il sangue ma
non la
ferita.
INTERNE: non vediamo né la ferita né la
fuoriuscita di sangue.
Emorragie: gravità
Volume di sangue perso. Grave:
•Adulto: 1000 ml
•Bambino: 500 ml
•Lattante: 150 ml
Tempo di uscita del sangue
Stato generale della persona
Emorragie: consigli generali
Mantenere calmo il ferito.
Il freddo è un vasocostrittore.
Emorragie parte alte del corpo
trasporto: posizione semi-seduta.
Emorragie parte bassa del corpo
trasporto: posizione antishock.
Emorragie esterne: soccorso
Azioni da seguire sono, nell’ordine:
•autoprotezione
•compressione diretta con sollevamento
dell’arto
•fasciatura compressiva
•compressione a distanza
• (((laccio emostatico )))
Autoprotezione
Evitare il contatto con il sangue!
Compressione diretta
• Mettere sulla ferita un tampone ottenuto
ripiegando più garze sterili.
• Premere con forza sulla ferita.
• Sovrapporre altre garze se le prime si sporcano,
quelle a contatto con la ferita NON devono
essere rimosse.
Fasciatura compressiva
• Effettuare una fasciatura
pacchetto di garze con
autoretraente.
attorno al
una benda
• Fasciature NON troppo stretta, il polso deve
essere rilevabile a valle della fasciatura.
• Le estremità devono essere rosee e calde.
Fasciatura compressiva
Garza
Fissare
Tampone
Fasciatura
Nodo
Compressione a distanza
Agisco fra la FERITA e il CUORE, dove c’è
un’arteria superficiale direttamente sopra un
osso.
NON blocca l’afflusso totale di sangue alla zona
ma ne riduce la portata.
Manovra non più in uso per la popolazione laica da Luglio 2014.
Per il soccorritore specializzato può essere utili conoscere questi punti.
Laccio emostatico
• MISURA ESTREMA !!!
• Rischio di necrosi dei tessuti.
• Usare se il resto non ha funzionato e c’è
pericolo di vita! Usare anche se devo lasciar
sola la persona!
• SOLO su braccio e coscia.
Emorragie esteriorizzate
L’emorragia è interna, ma il sangue
esce all’esterno da un orifizio
naturale.
•Dal naso
•Dall’orecchio
•Dalla bocca
•Dall’ano
•Dalle vie urinarie
Emorragie esteriorizzate
DAL NASO (epistassi)
CAUSA: rottura di un piccolo vaso
nella mucosa nasale
Soccorso:
•testa in avanti, comprimere narici
•impacchi freddi su fronte e nuca
•non
soffiare
il
se iperteso non tamponare
naso
Emorragie esteriorizzate
DAL NASO (rinorragia)
CAUSA: conseguenza di un trauma
cranico o facciale
Soccorso:
•non tamponare le cavità nasali, trauma!
•È da considerarsi traumatizzato grave
Emorragie esteriorizzate
DALL’ORECCHIO (otorragia)
CAUSA: lieve ferita orecchio o perforazione
timpano o trauma cranico (può esser
associato a rinorragia)
Soccorso:
•non bloccare il sangue, non introdurre alcun
tipo di tampone;
•è da considerarsi traumatizzato grave
Emorragie esteriorizzate
DALLA BOCCA
Emoftoe
Sangue proveniente dalla bocca/gola
Soccorso:
•tenere in bocca un cubetto di ghiaccio
•compressione locale con un tampone di garza
sterile imbevuto di acqua ossigenata
•posizione laterale di sicurezza.
Emorragie esteriorizzate
DALLA BOCCA
Emottisi
sangue proveniente dall'apparato respiratorio può
comparire roseo e schiumoso.
Soccorso:
•liberare le vie respiratorie;
•porre del ghiaccio sul torace;
•trasportare in posizione semi-seduta
facilitare la respirazione.
per
Emorragie esteriorizzate
DALLA BOCCA
Ematèmesi
Sangue proveniente dall'apparato digerente
emesso con il vomito.
Soccorso:
•posizione laterale di sicurezza (non semiseduta rischio di shock);
•coprire il paziente;
•consegnare un po’ di materiale vomitato al
pronto soccorso.
Emorragie esteriorizzate
DALL’ANO
Rettorragia
Sangue rosso che compare a striature sulle
feci. Proviene dall'ultimo tratto dell'intestino,
provocato da polipo rettale, ragadi, rottura di
emorroidi.
Melena
Sangue scuro proveniente da parti alte del
tubo digerente; compare digerito ha
consistenza e colore di fondi di caffè, odore
fetido.
Emorragie esteriorizzate
DALL’ANO Rettorragia e melena
Sintomi (come emorragia interna)
•compaiono a distanza;
•debolezza
•pallore, sudorazione
•polso piccolo e frequente
Soccorso:
Posizione anti-shock
Emorragie esteriorizzate
DALL’APPARATO URINARIO
Ematuria
Sangue emesso con le urine. Può essere di
origine traumatica o patologica. Può esserci
ematuria
invisibile
a
occhio
nudo
(microematuria)
Soccorso:
•posizione anti-shock solo se non vi è trauma;
•applicare ghiaccio sul basso addome
•prevenzione dello shock.
Emorragie esteriorizzate
DALL’APPARATO GENITALE FEMMINILE
Metrorragia
Il sangue compare all’esterno dalla vagina al di
fuori del periodo mestruale.
Può trattarsi di un polipo, fibroma, aborto,
violenza sessuale, ecc.
Soccorso:
•Sollevare gli arti inferiori
•NON fare uso di tamponi interni
•tamponamento esterno
Emorragie interne
Con l’emorragia è interna, il sangue rimane
all’interno del corpo e non si vede fuoriuscire.
È importante la dinamica dell’infortunio.
Le emorragie interne possono essere:
•SEMPLICI
•GRAVI
Emorragie interne
SEMPLICI
Causa: in seguito ad una contusione,
il sangue esce dai capillari rimanendo sotto
pelle (livido-ematoma)
Soccorso:
•applicazione di ghiaccio durante il trasporto;
•impacchi caldi nei giorni successivi.
Emorragie interne
GRAVI
Causa: trauma o malattia.
NON si vede il sangue valutare segni e sintomi
Segni e sintomi:
•polso piccolo e frequente;
•respiro superficiale e affannoso;
•irrequietezza, ansietà, torpore, debolezza;
•cute pallida e fredda;
•sudorazione abbondante;
•sete intensa;
•vomito.
Emorragie interne: soccorso
Il soccorritore non potendo arrestare
un’emorragia interna si limiterà a:
•valutare segni e sintomi;
•impedire che sopraggiunga lo stato di shock;
•evitare posizione antishock in caso di trauma;
•coprire la persona;
•sostegno psicologico.
Lesioni locali da caldo
Ustione è una lesione della pelle prodotta da
vari agenti fisici e chimici.
In base all’origine possiamo avere:
•ustioni termiche
•ustioni da radiazioni
•ustioni elettriche
•ustioni chimiche o causticazioni
Lesioni locali da caldo
La gravità dell’ustione va valutata secondo due
parametri: profondità e estensione.
La PROFONDITA’ condiziona il grado di gravità
dell’ustione;
L’ESTENSIONE della zona ustionata condiziona la
gravità delle condizioni generali del paziente.
Profondità
Estensione
Per valutare l’estensione utilizziamo la
REGOLA DEL 9 (regola di Wallace).
Sono gravi:
•ustioni superiori al 30% nell’adulto;
•ustioni superiori al 20% nel bambino.
La regola del 9
Altri fattori di gravità - ustione
A parità di profondità ed estensione vi sono altri
fattori che ne determinano la gravità:
•agente causale;
•età del soggetto (più a rischio bambini e anziani);
•malattie preesistenti (diabete, patologie
cardiache ecc.);
•indumenti indossati (fibre sintetiche trattengono
il calore);
•regioni del corpo (volto, collo, orifizi naturali,
mani, articolazioni).
Complicazioni delle ustioni
•
Infezioni
•
Shock
•
Blocco renale
•
Cicatrici
Ustioni: soccorso
Ustioni di I grado:
•acqua corrente ma non ghiacciata.
Ustioni di II grado (piccole):
•raffreddare con acqua;
•togliere anelli, braccialetti presenti in zona;
•non bucare bolle;
•se si rompono bolle medicare come ferita.
Ustioni di II grado (grandi):
•raffreddare con acqua fresca
•coprire con garza sterile e proteggere con telo
sterile;
•dar da bere acqua e sale se cosciente;
•posizione antishock.
Ustioni gravi: soccorso
Esempio: ustioni da fuoco, da liquido caldo,
elettrica, da prodotti chimici.
•togliere fonte di calore;
•raffreddare zona ustionata;
•coprire con garza/telo sterile;
•dare da bere acqua e sale se cosciente;
•posizione antishock;
•controllare le funzioni vitali.
Lesioni locali causate da freddo
Congelamento
Lesione locale che interessa una o più parti del
corpo in seguito all'azione del freddo sulla cute
e i tessuti sottostanti.
Colpisce maggiormente le parti esposte come
naso, mani, piedi e orecchie.
Il freddo determina una vaso costrizione per
evitare la dispersione di calore.
Congelamento
Segni e sintomi
Congelamenti superficiali
Congelamenti profondi
-Sensazione di torpore
della parte interessata
-Formicolio e dolore
-Insensibilità
-Assenza di dolore
-Gonfiore
-Rigidità
-Flittene
-Necrosi del tessuto
Lesioni locali causate da freddo
Congelamento
Esistono tre gradi di congelamento
Congelamento di 1° grado
La cute appare arrossata poi biancastra.
La zona interessata diventa insensibile e
dolente.
Lesioni locali causate da freddo
Congelamento
Congelamento di 2° grado
La cute appare bianca, irrigidita, senza elasticità.
Possibile formazione di bolle (flittene) o cristalli
sottocutanei.
Lesioni locali causate da freddo
Congelamento
Congelamento di 3° grado
La cute diventa di colore bianco con chiazze
grigiastre.
È molto rigida, i tessuti se piegati possono
spezzarsi, vi è la necrosi dei tessuti.
In questo stadio non c’è dolore in quanto le
terminazioni nervose sono danneggiate
irreversibilmente.
Lesioni locali causate da freddo
Congelamento: soccorso
• Slacciare gli indumenti costrittivi
• Riscaldare tutto il corpo con coperte
• Somministrare bevande calde e molto
zuccherate
• NON somministrare alcoolici
• NON far camminare infortunato con piedi
congelati
• NON frizionare la zona lesa
• NON riscaldare violentemente il soggetto
• NON bucare eventuali flittene
Bibliografia
• TOSS RICCI A. Lezioni di primo soccorso. Direttive di insegnamento ad
uso dei monitori e dei capomonitori della Croce Rossa Italiana, Bologna
2013.
• CENTRO DI FORMAZIONE CRI TERME EUGANEE Trasporto sanitario
e soccorso in ambulanza, Terme Euganee 2014.
• Slides Croce Rossa Italiana -Comitato Provinciale Trento
• La scienza della vita. Primo soccorso. Franco Lucisano Editore 2010.
Per suggerimenti, correzioni e precisazioni:
[email protected]