Ferite
Ferita: interruzione accidentale traumatica della
continuità della pelle (cute), provocata da cause
esterne: le conseguenze più immediate sono
ovviamente la fuoriuscita di sangue e il rischio di
penetrazione di microbi nell'organismo.
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Come noto la pelle e' costituita di più strati (superficiale o epidermide formata
da piu' strati di cellule che si moltiplicano rapidamente, per cui le più superficiali
muoiono e vanno a costituire lo strato corneo della pelle (con funzione
protettiva) su cui si aprono forellini da cui esce il sudore e il sebo e strato
profondo o derma, ricco di vasi sanguigni, di terminazioni nervose di ghiandole
sebacee e sudorifere)
Ferite
Funzioni della pelle
PROTEZIONE
protegge contro agenti esterni impedendo
anche l’ingresso di microbi, etc.
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MANTENIMENTO DELLA TEMPERATURA
contribuisce al mantenimento della temperatura del corpo costante
limitando la dispersione del calore mediante il restringimento dei
capillari e la limitazione conseguente dell'afflusso di sangue alla
periferia e disperdendo il calore in eccesso (ambienti caldi, sforzi
muscolari etc.) mediante la traspirazione ossia la evaporazione
delle goccioline di sudore prodotto dalle ghiandole sudorifere
DEPURAZIONE DELL’ORGANISMO
attraverso il meccanismo della "escrezione" ossia eliminando
con il sudore acqua, sali e altre sostanze contribuisce con i
reni alla depurazione dell'organismo da sostanze nocive
PROTEZIONE RAGGI UV
riduce o elimina gli effetti dannosi dei raggi ultravioletti
della luce solare mediante un pigmento scuro, la
melanina, in essa contenuta (abbronzatura)
PERCEZIONE STIMOLI
con la ricca rete di terminazioni nervose permette
all'organismo di percepire stimoli provenienti dall'ambiente
esterno (tatto, pressione, dolore, calore, freddo, etc.)
Ferite
Tipi di ferite
da punta (per es. prodotte da un chiodo)
da taglio (se prodotte da un coltello)
da punta e taglio
lacere (se prodotte da un corpo che strappa i tessuti)
lacero-contuse (se prodotte da un corpo che
colpisce con violenza un tessuto lacerandolo)
Ferite
PRIMO SOCCORSO PER LE FERITE
1) Lavare la ferita
Avendo cura di operare con le mani, quando possibile, ben pulite mediante lavaggio
con acqua e sapone, detergere la ferita con acqua corrente per togliere polvere e
terriccio con l'aiuto di un piccolo telo pulito o con garza (e non cotone che lascia peli),
procedendo dall'interno all'esterno della ferita.
2) Disinfettare la ferita
Con un antisettico, preferibilmente incolore, se ne abbiamo a portata di mano.
Possibilmente non usare alcool denaturato o tintura di iodio che ledono le cellule.
3) Proteggere la ferita
Proteggere la ferita possibilmente con materiale sterile per prevenire possibili
infezioni, mantenendo stabile il materiale sterile con mezzi appropriati (una benda o
una fascia approntata in emergenza) anche per provocare l'arresto del
sanguinamento che in genere e' sempre presente nelle ferite specie se profonde o
tali da interessare anche vasi sanguigni.
Ferite
Ferite GRAVI
le ferite molto estese (che necessitano di punti di sutura)
le ferite profonde (che possono interessare nervi, tendini, etc.)
le ferite contenenti corpi estranei (es. proiettili, schegge, etc.)
le ferite contuse (con schiacciamento di estese zone di tessuto)
le ferite complicate da fratture o emorragie
le ferite situate in alcune zone (faccia, dita, orifizi naturali)
perché anche se piccole possono essere gravi
Ferite
RACCOMANDAZIONI
1.
Il soccorritore non deve toccare ferite gravi ma limitarsi a coprire la ferita con garza o
con un telo possibilmente sterile, o porre un tampone in caso di emorragia e avviare
l'infortunato in ospedale
2.
In casi particolari come le ferite al torace, dopo aver applicato una garza alla ferita
fermandola con un bendaggio poco stretto l'infortunato va trasportato in ospedale in
posizione semiseduta o sdraiato sul fianco ferito con la testa sollevata
3.
Nelle ferite dell'addome, anche con fuoriuscita dei visceri o ritenzione di corpo estraneo,
che non si deve tentare di rimuovere (es. lama di coltello), coprire la ferita e
trasportare l'infortunato in ospedale in posizione orizzontale con le ginocchia piegate
4.
Se la ferita e' lunga e piuttosto profonda e si ha a disposizione del cerotto si possono
preparare delle “farfalle”, avvicinando con pollice e medio i lembi della ferita applicarle
sulla ferita con la parte più stretta a ponte sulla stessa
5.
In un primo intervento, quando non si abbia a disposizione una benda, la fasciatura può
essere fatta usando un fazzoletto (per piccole fasciature, ad es. il polso) o un foulard (per
fasciare parti del corpo più grandi (ad es. un avambraccio) o un telo disposto a triangolo