03 Messa in mostra: La VW si presenta in Sudafrica su PLEXIGLAS 10 Vittoria: Il politecnico di Darmstadt sul podio del vincitore ® 18 Stampaggio: Storia di design e PLEXIGLAS ® O 2007 N 4 Da settembre 2007, Degussa è il comparto Chimica della nuova Evonik Industries. Trovate maggiori informazioni sul nuovo creativo gruppo industriale su www.evonik.com 20 Successo: Acqua calda assolutamente senza corrente 22 Piacere: Fare benzina in atmosfera PLEXIGLAS ® Rivista del settore Acrylic Sheet Evonik. Forza al nuovo. ® Illuminante PLEXIGLAS e luce provvedono a dare effetti dai colori smaglianti in dimensioni insolite Cosa si nasconde dietro la sfera di luce di Lipsia lo rivela la storia da pag. 4 2 Care lettrici, cari lettori, acqua calda per la doccia – tutto senza elettricità. Costruire con risparmio di energia e risorse per il futuro. Trendsetter per designer da decenni. Visioni che, con i nostri materiali e il nostro know-how, diventano realtà. E tutto con lo stesso materiale: PLEXIGLAS . A che punto siamo oggi? Dove ci porta il viaggio? Ve lo raccontiamo. Leggete cosa si nasconde dietro la EVONIK Industries, l'azienda che è la nuova casa di PLEXIGLAS , e come il gruppo è arrivato a questo nome. Così, un inventore in Nuova Zelanda sfrutta la proprietà termoriflettente di PLEXIGLAS HEATSTOP in modo del tutto inconsueto. Leggete come nel quarto numero del [DiA] Design in Acrylics. A Lipsia, 376 proiettori LED fanno brillare una sfera gigantesca – in colori completamente differenti secondo la stagione e l'atmosfera. E se i programmatori lo volessero, la sfera potrebbe persino fare loro l'occhiolino, grazie alla moderna tecnica. Con noi saprete quali altre sorprese tiene ancora in serbo l'oggetto da 12 metri. Che PLEXIGLAS dalla sua invenzione abbia ispirato i creativi a realizzare oggetti inconsueti per l'uso quotidiano, lo dimostra una esposizione di design a Darmstadt. Si espone anche in Sudafrica. Là, però, si tratta di un pezzo di storia dell'automobile – presentato su e attraverso PLEXIGLAS . Vi auguriamo una buona lettura di questi ed altri argomenti ed idee geniali. ® ® ® ® ® ® ISTANTANEA Un piccolo bruco sulla strada per diventare farfalla? Oppure verso dove? Verso un lago ghiacciato? Un piccolo bruco insaziabile? La verità è molto più gustosa: si tratta di un chicco di sesamo, che prelude l'attesa delizia di un appetitoso panino con marmellata. Cari lettori, il supporto per il panino è quasi un pezzo d'antiquariato: si tratta di un vassoio da colazione proveniente da una casa tedesca, che nel corso della sua esistenza deve averne viste tante: infatti: „L'ha portato con sé il nonno negli anni quaranta dalla Röhm.“ Caro vecchio PLEXIGLAS . Naturalmente si vedono i segni dell'uso, che hanno lasciato migliaia di coltelli nello spalmare pani e panini. Eppure: il materiale è sopravvissuto benissimo al tempo. Non meraviglia che Evonik dia ora per questo 30 anni di garanzia contro l'ingiallimento. Chi può, può, non è vero? Intanto il vassoio verde maggio è da tempo tornato di nuovo a casa dei suoi proprietari con i suoi simili color arancio alla moda e giallo vaniglia – testimoni di mode ed epoche. ® [DlA] ® Michaael Träxler, responsabile del settore Acrylic Sheet 3 Gradite un piccolo tour sprintoso? Il maggiolino VW Cabrio invoglia a viaggiare in auto. Ieri e oggi. Un museo per due gruppi di target Il padiglione automobilistico VW in Sudafrica entusiasma i fanatici dell'automobile ed impresari fieristici [Mostra] Per i turisti in Sudafrica è un museo dell'auto. Il padiglione automobilistico della VW, inaugurato nel 2004 a Capo Est, racconta la storia della casa automobilistica in Sudafrica. Mentre su una lucida pedana un piano cardioidale, una radio a valvole e il primo combi VW ricordano i bei tempi passati, il buggy da spiaggia con decorazioni floreali hippy su sgargiante pavimento a quadretti rosso-blu di PLEXIGLAS elettrizza già la nuova generazione. Per Holger Morhart, il museo è anche una sorta di show room per PLEXIGLAS nell'edilizia fieristica. “Qui potete vedere proprio tutto ciò che al momento fa tendenza nell'edilizia fieristica con PLEXIGLAS ”, riferisce il rappresentante generale in Sudafrica per lastre, tubi e barre di PLEXIGLAS . I designer dello studio Kubik, che hanno dato forma agli ambienti espositivi, giocano con il materiale in poliedriche varianti. PLEXIGLAS SATINICE funge ora da zoccolo semitrasparente per una pedana, ora da rivestimento di pareti o pavimenti. Spesso i designer hanno messo in scena PLEXIGLAS con la luce perché, contrariamente al vetro o altri materiali plastici, può distribuire la luce in modo morbido e diffuso. “Impiegare PLEXIGLAS ha inoltre facilitato l'intero corso del progetto. L'installazione è stata prefabbricata a Città del Capo e poi trasportata a quasi 1000 chilometri a Capo Est”, riferisce Morhart. Da una parte, il suo peso ridotto e la grande resistenza hanno facilitato il trasporto. “Oltre a ciò, PLEXIGLAS è facile da lavorare, di modo che si è potuto apportare ancora rapide correzioni in loco.” ® ® ® ® ® nella cui massa acrilica sono annegate delle microlenti. Con queste particelle, l'immagine si forma senza hot spot di disturbo. Le eccezionali qualità di contrasto del materiale danno inoltre al guidatore una visione della carreggiata con la chiarezza del vetro e senza abbagliamenti, anche in caso di ambiente luminoso. Nei moderni ambienti espositivi, le applicazioni multimediali sono onnipresenti. Ci sono così 27 display grafici ed oltre 20 pezzi espositivi interattivi a touch screen. “Il padiglione offre intrattenimento, formazione, consapevolezza del marchio, nostalgia ed associa l'appartenere alla famiglia Volkswagen ad una sensazione di calore”, dice il direttore dell'AutoPavillon Johan Wagner. “Queste qualità devono naturalmente rispecchiarsi nel design, perché la gente in Sudafrica è generalmente abituata all'idea di un museo dei motori vecchio stampo, che si distingue a mala pena da un locale vendite, quale viene gestito da un concessionario.” smw ® ® ® Visione non offuscata su pista da corsa virtuale Nel padiglione VW, il materiale dà prova anche della sua natura funzionale. In un simulatore di guida, i visitatori possono sfrecciare come piloti di Formula 1 su piste virtuali. I monitor sono in tal caso costituiti da PLEXIGLAS per retroproiezioni, ® Showroom per PLEXIGLAS® nell‘edilizia fieristica: il salone VW a Capo Est in Sudafrica. [DlA] ® a v a o n L r ip e s p ia Su 4 Spettacolo di luci per il centro commerciale di Lipsia [Architettura delle luci] Una sfera gigantesca riluce nell'oscurità. Luminosi colori si alternano. Sulla retrostante facciata sono proiettati motivi floreali. Questo è quel che si vede al centro commerciale Nova Eventis di Lipsia, quando si fa sera. “La scenografia di luci si orienta sulle quattro stagioni“, spiega Tobias Link, designer delle luci e dei media della Scenario e progettista dell'illuminazione ideata per il Nova Eventis. A seconda della stagione, il centro commerciale è immerso in luce adeguata, all'interno e all'esterno. Anche il momento del giorno e festività diverse, come il Natale, sono tenuti presenti. A tal fine, Link ha studiato quattro partiture di luce, che determinano le componenti cromatiche, la dinamica e gli elementi grafici per l'illuminazione dei singoli reparti del centro. Un controllo dei media in adattamento speciale concatena luce, giochi d'acqua, suono e tecnica dell'edificio. Lo spettacolo di luci ha il suo raggiante culmine nella sfera di luce di PLEXIGLAS truLED di 12 metri d'altezza, che troneggia su quattro pilastri d'acciaio al di sopra dell'entrata nella zona di servizio del Nova Eventis. “Di notte, la sfera ha una funzione videografica; ciò significa che possiamo far scorrere sopra sequenze video. In linea di principio, come su un gigantesco schermo circolare“, spiega Link. ® Ogni paillette un punto luce Ciò diviene possibile per la speciale strutturazione della sfera: il manto esterno consiste di 576 paillettes di PLEXIGLAS , fissate a mo' di scaglie. Ciascuna paillette ha un diametro di 1,40 metri e viene illuminata da un proiettore LED. In tal modo, ogni ® [DlA] ® 5 Sopra e sotto: cielo e terra. Il gioco di luce e acqua determina effetti imponenti [DlA] ® 6 paillette funziona come un pixel su un monitor. “Abbiamo una frequenza d'immagini come in televisione: 25 immagini al secondo. Le nostre sequenze video possono così essere ben visibili da una certa distanza, malgrado la bassa definizione“, dice Link. Ai poli della sfera, le paillette si sovrappongono a motivo della realizzazione a scaglie. Si possono perciò irradiare più paillette con un solo proiettore. In totale, all'interno della sfera si trovano 376 spot LED, tutti gestibili singolarmente. Ciascuno dei proiettori è dotato di tre LED ad alta potenza, ognuno dei quali include i colori rosso, verde e blu. In tal modo si ottengono 16 milioni di gradazioni di colore. La struttura funziona come un lampione, con la differenza che sopra vi si possono presentare delle immagini“, chiarisce Link. Il Nova Eventis è il primo “Centro manifestazioni“ in Germania. Il centro commerciale di Lipsia è stato costruito sul modello americano: la singolarità per il paese è che il carattere "da evento" sta del tutto in primo piano. Perché i clienti si soffermino il più a lungo possibile, l'idea del centro punta a manifestazioni. Queste devono fare del centro commerciale un luogo di eventi, nel quale ci si sofferma volentieri. Sfera d‘acqua in bianco e arancione Nell'ideare le loro luci, Tobias Link e Oliver Jene hanno anche dovuto tenere presente la linea guida dell'aspetto da dare all'architettura dell'edificio: il tema Acqua. L'ispirazione viene dal canale Saale-Elster, sulle cui rive si trova il centro commerciale. Anche l'idea per la grande sfera di luce rientra in questa cornice: in programma c'era una sfera d'acqua, che si trova nella facciata dell'edificio. Di notte, la sfera si rispecchia nella grande vasca d'acqua della piazza antistante l'edificio. Di giorno, la sfera appare arancione per la verniciatura delle lastre di PLEXIGLAS . “Abbiamo applicato la vernice come una retinatura e non a completa copertura. Così passa ancora abbastanza luce e nessun colore viene meno, quando illuminiamo la sfera di notte. In tal modo possiamo presentare anche tonalità scure di blu e verde – malgrado la verniciatura“, chiarisce Link. ® 34 tonnellate di peso dallo sviluppo speciale Progetto e realizzazione della sfera sono della Polenz Metall Design Manufaktur. Qui si sono dovuti considerare alcuni aspetti particolari: le colonne, per esempio, non dovevano solo sostenere le 34 tonnellate di peso della sfera, ma anche resistere ad un enorme carico dovuto al vento. “Per questo abbiamo adottato un principio di costruzione come per i piloni radio: le colonne sono unite tra loro con travi d'acciaio ricurve e tensionate con funi d'acciaio. L'intera sfera è tenuta insieme da tondi dello spessore di pochi pollici, che appena si vedono“, spiega Jürgen 576 paillette di PLEXIGLAS e 376 proiettori a LED formano insieme la sfera di luce di 12 metri di Lipsia ® [DlA] ® 7 Polenz, direttore della Polenz GmbH & Co.KG. Si è inoltre dovuto studiare un montaggio speciale per le paillette di PLEXIGLAS e i proiettori LED. Nella scelta del materiale per il manto esterno della sfera sono intervenuti tre criteri: “Era determinante che il materiale fosse stabile, leggero e molto trasparente allo stesso tempo. Per questo, fin dall'inizio si è parlato solo di PLEXIGLAS “, dichiara Polenz. La tecnica LED e il relativo sistema di controllo per la sfera provengono dalla Insta Elektro GmbH e li si è dovuti studiare espressamente per quest'applicazione. Il capo-progetto responsabile dell'azienda, Detlef Matthäi, spiega: “Per un oggetto di luce di quest'ordine di grandezza abbiamo dovuto fare attenzione al ® ® ® consumo d'elettricità. PLEXIGLAS truLED ha un'alta permeabilità luminosa ed anche un'elevata diffusione della luce. In tal modo abbiamo potuto ottenere, con significativamente meno LED, l'effetto luminoso richiesto, minimizzando il consumo di corrente elettrica.“ E quando si fa di nuovo buio, la performance di luce del Nova Eventis ricomincia. hf www.nova-eventis.de www.plexiglas-and-energy.de ® Qualità di PLEXIGLAS truLED : ® PLEXIGLAS truLED è stato espressamente studiato per oggetti di luce a LED. Diffusione luminosa: grazie alle eccellenti proprietà di diffusione della luce, nelle installazioni pubblicitarie luminose dalla struttura compatta non si presentano hot spot indesiderati od oscillazioni nella densità luminosa. Permeabilità luminosa: l'altissima trasmissione (permeabilità alla luce) è sintonizzata sugli stessi campi di lunghezza d'onda in cui rilucono LED rossi, verdi, gialli, blu o bianchi. [DlA] ® Efficienza energetica: per l'alta trasmissione, PLEXIGLAS truLED lascia passare particolarmente molta luce e splende già con poca energia. Ciò aiuta a risparmiare sui costi e salvaguarda l'ambiente. ® Colori: PLEXIGLAS truLED è disponibile in tutti i colori LED in commercio e in qualsiasi colore speciale. Un altro vantaggio: i colori hanno lo stesso aspetto, di giorno e di notte, che siano illuminati o meno. ® 8 ® Fare acquisti nel segno dell‘arcobaleno: negozi GAS con PLEXIGLAS RADIANT. Over the rainbow ® Shop design internazionale PLEXIGLAS RADIANT: tra poesia e artigianato [Shop design] Quando deve descrivere il suo lavoro, Chris Dewar-Dixon usa enunciazioni quali: “Creare ambienti, dove fluiscono idee, fioriscono marchi e crescono le vendite“. È il direttore della Four IV, un'agenzia londinese di shop design internazionale. Per dar forma ad un punto vendita, si devono però sempre considerare anche cose pratiche. È così anche per la nuova idea di negozio della casa di moda italiana GAS, studiata dai designer londinesi. Determinante in ogni idea di design è la scelta dei materiali. Nel caso del nuovo shop GAS, PLEXIGLAS RADIANT ha un ruolo centrale. ® Filosofia adottata Il design dei nuovi negozi GAS vuole dare espressione alla filosofia del marchio: “ <<Essensual>> è la parola chiave, che cattura e riassume la posizione del marchio Gas. Una combinazione di ‘essenziale’ e ‘sensuale’, che ha conferito passione, calore e un senso d'internazionalità ai valori che sono l'anima del marchio: semplicità, positività ed autenticità”, così spiega Dewar-Dixon l'idea del marchio. Non è un compito facile concretizzare queste qualità astratte. I designer hanno cercato a tal fine materiali che incorporino queste qualità. Hanno infine messo insieme materiali naturali e moderni: legno e PLEXIGLAS , per esempio. Questo contrasto vuole ottenere l'effetto di calore e ® chiarezza allo stesso tempo. Questa impostazione deve inoltre essere mantenuta anche nella quotidianità, per poter presentare la merce in mutevoli varianti. “Per la Gas aveva un valore importante creare un ambiente–vetrina, che consentisse loro non solo di creare un cuore denim per esporre i denim, ma anche di offrire un sistema flessibile di presentazione delle altre loro collezioni ed accessori prêt-à-porter.” I jeans sono il prodotto principale del marchio di moda. Per questo, i jeans sono presentati al centro nelle corsie centrali e sono posizionati nel locale in modo da trovarsi automaticamente nel campo visivo del cliente, quando questi percorre frettolosamente il negozio. Allo stesso tempo si possono così utilizzare le pareti per esporre gli altri articoli d'abbigliamento. Raccolta d'idee I creativi della Four IV si sono più volte distinti per le loro creazioni di design. Essi sviluppano nuove idee soprattutto condividendole tra loro. Chris Dewar-Dixon dichiara: “Le idee non sono tanto scovate, quanto sviluppate da molti apporti, magari basandole su un materiale di nuova scoperta, l'idea di come la luce potrebbe catturare quel materiale o come si possa creare un ambiente iconico ed adeguato. Ci piace lavorare come una squadra fin dall'inizio, perché spesso le idee migliori vengono [DlA] ® 9 „Le idee non nascono così semplicemente, ma spesso si alimentano da fonti diverse. Talvolta alla loro base c‘è solo un materiale di nuova scoperta, oppure ci si fa un‘idea di come questo materiale potrebbe essere catturato dalla luce o come si potrebbe dar vita ad un ambiente inconfondibile ed adeguato“. Chris Dewar-Dixon, direttore della Four IV mettendo insieme i pensieri.” Di particolare importanza per ogni ideazione è la scelta dei materiali. Per questo i designer devono intendersene dei diversi materiali e sapere esattamente come si lasciano lavorare. Uno spunto molto promettente, infatti, deve alla fine anche potersi realizzare in modo artigianale. “I materiali sono parte essenziale dello sviluppo della nostra iniziale idea di design e dello stesso design. Tutto il nostro team consulta attivamente la stampa di design più recente, visita mostre, nuovi negozi od edifici, e fa anche ricerche in Internet. Abbiamo anche la fortuna di essere avvicinati da molte aziende, quando si studiano o presentano nuovi materiali, venendo così a conoscenza di quel che abbiamo a disposizione e come poterlo adattare alle esigenze dei nostri personali clienti.” Per le filiali Gas, PLEXIGLAS RADIANT è il materiale decisivo. Infatti, riflette la luce incidente nei colori dell'arcobaleno, intonandosi al logo GAS: un doppio arcobaleno. “PLEXIGLAS riflette il logo a doppio arcobaleno della Gas. Il materiale è utilizzato per incorniciare le insegne delle vetrine e per la cassa. Con le sue qualità, PLEXIGLAS fa vivere al visitatore le variazioni cromatiche dell'arcobaleno, mentre passa davanti alla vetrina o alla cassa, creando un'immagine iconica e che cattura lo sguardo”, così Dewar-Dixon. Anche qui risulta evidente come lo shop design deve essere padrone del difficile equilibrio tra poesia e requisiti pratici: il materiale deve riflettere un'idea, essendo allo stesso tempo idoneo alla realizzazione dell'arredo interno. Al di là delle sue qualità ottiche, PLEXIGLAS è stabile abbastanza da sopportare l'impatto quotidiano, quale si presenta nella zona della cassa. Poesia e artigianato s'incrociano così da ogni parte dell'arcobaleno. hf ® www.gasjeans.com ® ® ® ® [DlA] 10 Lo si deve festeggiare: il team del Politecnico di Darmstadt ha vinto con la sua casa solare il Decathlon Solare (il decathlon del risparmio energetico) Incontro al sole Concorso internazionale d'architettura per le abitazioni del futuro [Efficienza energetica] Abitare con il sole nel 2015: con questo motto, il Ministero USA dell'energia ha bandito per la terza volta il concorso Solar Decathlon (Decathlon solare). Alla competizione si sono presentati atenei ed università da tutto il mondo. Compito: progettare e realizzare una casa, che sia puramente gestita con energia solare. Ogni casa doveva avere una superficie di ca.70 m² e produrre energia sufficiente per riscaldamento, refrigerazione, acqua calda, l'utilizzo di elettrodomestici, di un computer e di un'auto elettrica. Ciascun contributo doveva articolarsi nelle dieci discipline in gara, tra le altre: Architettura, Performance Energetica e Qualità Abitativa. Le innovative concezioni degli edifici hanno puntato a materiali selezionati. Nel concorso, il posto n° 1 è andato ad una casa solare dalla Germania. Il modello del Politecnico di Darmstadt ha sovraneggiato nelle sezioni Architettura, Ideazione luminosa e Tecnica. Ha così relegato ai ranghi la concorrenza di alta caratura delle università di punta internazionali. Quale particolare elemento di design, nella casa solare premiata trova uso PLEXIGLAS , che ® [DlA] ® 11 Lasciata dietro la concorrenza: il team del Politecnico di Darmstadt svolge un ruolo centrale per l'ideazione luminosa – e proprio nel senso più vero del termine. La minaccia di mutamento climatico e i combustibili fossili che si fanno più scarsi portano ad un ripensamento mondiale in materia di consumo energetico. Sempre più persone s'impegnano per abbassare drasticamente le emissioni di CO ed altri gas serra espulsi. L'energia solare può essere utilizzata in modo ottimale a questo scopo nel rifornire l'edificio. Per questo, il concorso vuole offrire esempi e rendere accessibile ad un vasto pubblico il sistema abitativo del futuro a risparmio energetico. La linea-guida del concorso imponeva che l'intero fabbisogno energetico di ciascuna casa doveva essere ricavato completamente da energie rinnovabili. Il contributo dalla Germania percorre a tale fine una strada europea: nella sua architettura e tecnologia, la casa è impostata in modo da consumare come primissima cosa meno energia possibile. “In Germania c'è un vasto background d'esperienza nell'edificare con efficienza energetica. Questo ha a che fare con la coscienza ecologica, tradizionalmente grande qui da noi “, dichiara il Professor Manfred Hegger della Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Darmstadt e promotore della partecipazione al concorso. La casa solare è sta- ta progettata e realizzata dagli studenti. “Il progetto è quel che noi chiamiamo apprendimento di ricerca: in condizioni reali si acquisiscono esperienze e convinzioni, che non è dato mediare con tale intensità nella teoria“, aggiunge Hegger. Costruire all'avanguardia con tecniche tradizionali 2 La grande efficienza energetica della casa solare tedesca diventa possibile per il manto particolarmente isolante dell'edificio. Per questo, gli studenti del Politecnico di Darmstadt hanno utilizzato tecniche d'isolamento quasi dimenticate, dei tempi antecedenti l'invenzione del climatizzatore: come serbatoi di calore latente si sfruttano così, per esempio, pareti con accumulatori termici a base di cera di paraffina. Queste pareti isolanti assorbono l'eccesso di calore ed evitano picchi di temperatura nello spazio interno della casa. “Per noi era chiaro dall'inizio, che ci saremmo focalizzati su una grande efficienza energetica. Tra noi studenti si sta formando una nuova generazione d'architetti, per i quali il costruire con efficienza energetica ha un significato d'avanguardia“, dichiara la studentessa d'architettura Therese Heidecke, che fa parte dei 25 studenti che hanno lavorato 15 me- Low-tech e high-tech sotto lo stesso tetto: la casa solare mostra le strade verso il futuro ® [DlA] 12 VXSSRUWHGJUH\ZDWHUWDQNEHQHDWKGHFN VXSSRUWHGIUHVKZDWHUWDQNEHQHDWKGHFN VXSSRUWHGERRVWHUVWDWLRQEHQHDWKGHFN VXSSRUWHGSRGLXPLQFOXGLQJEDWWHULHVDQGSRZHULQYHUWHU Tecnica moderna, edilizia a risparmio energetico e design moderno: il modello di Darmstadt si a tempo pieno alla realizzazione della casa solare “Incontro al sole“, come viene pubblicizzato il progetto su un manifesto. Low-Tech e High-Tech sotto lo stesso tetto La concezione tecnologica dell'edificio si basa su un sistema di low-tech con supporto high-tech. “Per la componente low-tech, un buon esempio è il principio dell'isolamento termico passivo. Per la tecnologia dell'edificio e gli elettrodomestici trova invece impiego l'high-tech. Per dare un aspetto moderno all'allestimento interno, noi utilizziamo PLEXIGLAS . Esso imprime a questa struttura un impulso dal design moderno e decisivo“, spiega Heidecke. Tutti i componenti tecnici dell'edificio sono integrati nella piattaforma a pavimento della casa, in cui è dato ritrarre anche i mobili. Così, per esempio, di giorno il letto scompare nel pavimento, per un utilizzo flessibile dell'ambiente. Sono invece fissi le condutture, gli attacchi, la doccia, il WC e la cucina, che sono ospitati nel cuore della casa, rivestito con PLEXIGLAS . ® ® Per una confortevole sensazione nell'abitare una combinazione di low-tech ed high-tech anche nella scelta dei materiali“, illustra Heidecke. La realizzazione in legno è importante, perché il legno ha un effetto di calore. Il legno è un materiale rinnovabile, e rientra quindi nei componenti low-tech, ma ha comunque un effetto moderno, per le chiare linee architettoniche. A ciò si aggiungono gli scaffali e il rivestimento del cuore dell'edificio con PLEXIGLAS SATINICE in qualità di materiale high-tech. “Mi sono battuto a lungo contro la plastica, fino a quando abbiamo scoperto PLEXIGLAS SATINICE . Ha un effetto molto caldo e, in confronto al vetro, non diventa freddo. Allo stesso tempo è stabile e ha un'elevata trasparenza. In tal modo, il blocco centrale con le unità funzionali cucina e bagno ha un effetto di leggerezza. Lo spazio non viene così soffocato ed appare più grande“ dichiara Heidecke. La trasparenza del materiale è importante anche in riferimento alla luce diurna: “Il senso di luce diurna naturale è decisivo per dare un senso d'accoglienza ed ideare l'illuminazione. PLEXIGLAS è quindi ideale per mettere in atto la nostra idea.“ La casa del futuro è adatta anche alla produzione di serie e potrebbe un giorno essere disponibile sul mercato. Ma prima starà al campus del Politecnico di Darmstadt, dove servirà per ulteriori ricerche. hf ® ® ® Il progetto della casa segue tre principi basilari: un'architettura che dia l'impressione di purezza e tranquillità, flessibilità nello sfruttamento dell'ambiente e una sensazione di accoglienza nell'abitare. “Per ottenere tutto questo, abbiamo puntato ad www.solardecathlon.de Studio e messa in atto: i vincitori non hanno solo progettato la loro casa, ma l‘hanno anche costruita [DlA] ® 13 Un mondo di fantasia per la convalescenza ® PLEXIGLAS porta brillanti colori in un ospedale infantile [Architettura] Al bar dell'ospedale infantile di Richmond negli USA è stato dato un nuovo volto. Rifacendosi allo stile marino dell'arredo ospedaliero interno, lo si è trasformato in un mondo sottomarino di pesci variopinti e di luminosi colori. Lo studio d'architettura e arredo d'interni Baskervill, con sede in città, ha studiato l'idea per ridisegnare l'ambiente, progettando anche l'ampliamento della zona caffetteria. L'idea era di rendere il locale più aperto e vivibile, conformandolo all'immagine complessiva dell'ospedale. “Il motivo acquatico è un elemento centrale dell'arredo dell'intero ospedale, e noi ritenevamo necessario lavorare su questo tema di fondo, perché il nuovo bar avesse un legame visivo con il resto della struttura”, dice Joyce Foster, architetto d'interni della Baskervill. Per i piccoli pazienti è così sorto un mondo fantastico, costituito da una variopinta parete d'onde tridimensionale, con pesci che nuotano e un soffitto sagomato ad onda che, con l'illuminazione superiore del bar, crea ulteriori effetti di luce. Il nuovo bar è così diventato un luogo variopinto e vivo, in cui bambini, genitori e parenti possono trascorrere delle ore piacevoli, dimenticando per un attimo la loro malattia, cosa, questa, che favorisce il processo della convalescenza. cp Vivacità di colori e bontà nella lavorazione Alla ricerca di un materiale trasparente con cui dar forma a una parete ad onde, che doveva raffigurare il mondo subacqueo con particolare splendore e vivacità di colori, la Baskervill si è decisa per PLEXIGLAS . Le buone proprietà in fase di lavorazione e la possibilità di creare con le lastre colorate affascinanti effetti di luce, sono state le premesse ideali per l'attuazione del progetto. ® Protezione del clima - News Filmati e calcolatori su Internet [Campagna] Tecnica innovativa dalla Germania aiuta le imprese a coniugare protezione del clima e convenienza: PLEXIGLAS truLED riduce il consumo elettrico in oggetti provvisti di diodi luminosi (LED), e fino al 40 percento rispetto al vetro acrilico tradizionale. "Presentiamo così un altro settore applicativo in cui le aziende, attraverso l'impiego di PLEXIGLAS , possono gestire con convenienza economica un'intelligente protezione del clima", dice Michael Träxler, responsabile del settore Acrylic Sheet della Evonik Industries. La pubblicità luminosa è il secondo punto cardine della campagna mondiale "Così si protegge il clima", che è partita nella'estate 2007 e trova ora la sua continuazione. Base della campagna è la pagina web. Qui si trovano molte informazioni sul tema del risparmio energetico con PLEXIGLAS : con un calcolatore ® d'energia è possibile calcolare il potenziale di risparmio. Esempi applicativi mostrano i vari impieghi e podcast illustrano l'argomento in modo divertente. ® www.plexigas-and-energy.com ® [DlA] ® 14 200 m di tubi PLEXIGLAS® come parete a colore cangiante: sfondo luminoso per un nuovo modello Lexus. Tubi, tubi, tubi Uno spettacolo di colori per la presentazione della Lexus LS 460 [Edilizia fieristica] In una fiera è importante una cosa sola: l'attenzione dei visitatori. Ogni espositore vuole surclassare l'altro con il suo stand: nello stile, nel design e nell'arredo. Ne sono esempi paradigmatici le fiere automobilistiche di questo mondo. Le case costruttrici cercano di accattivarsi con ogni mezzo gli sguardi di potenziali clienti: uno stand è più grande, più sontuoso e più splendente dell'altro. È così anche alla fiera dell'automobile Auto Africa presso Johannesburg, il più grande show automobilistico dell'Africa. Vi sono presentate innumerevoli automobili, dalla semplice autovettura agli autofurgoni ed autoarticolati fino agli autobus. Tutti i più importanti costruttori si presentano con le loro novità. “Vista questa concorrenza, non è impresa facile spiccare sulla massa. Una sfida, soprattutto per chi realizza fiere”, riferisce Holger Morhart, il rappresentante di lastre, tubi e barre di PLEXIGLAS per il Sudafrica. inoltre messo in scena i tubi da 150 millimetri di larghezza con un futuristico gioco di colori e luci della OSRAM. Complessivamente, nello stand fieristico si sono impiegati per la sua costruzione 200 metri di tubi di PLEXIGLAS Satin Ice, la cui illuminazione a LED passava dal rosso al verde al blu. Lo spettacolo dei colori era particolarmente valorizzato dalle proprietà eccezionali di PLEXIGLAS Satin Ice nel comportamento di diffusione della luce e nella correlata omogeneità di emissione. Allo stesso tempo, la buona trasmissione della luce non solo risparmia corrente elettrica, ma facilita anche il lavoro all’allestitore fieristico, che se la sbriga con meno materiale illuminante. In fin dei conti si trattava però di un'auto. E così, la parete di luce ha attirato un mucchio di visitatori, facendo in modo che questi dessero alla Lexus LS 460 la voluta attenzione. smw ® ® ® Una parete di luce e colori L'esempio LEXUS: per supportare l'introduzione del nuovo modello LS 460 con qualcosa del tutto particolare che attirasse lo sguardo, i designer della Set Squared hanno scelto una parete di luce in tubi PLEXIGLAS Satin Ice di 4 metri d'altezza. Questa s'imponeva alla vista dei visitatori già da lontano, non solo per la sua altezza sovrastante: l'impresa scelta dalla Lexus aveva ® [DlA] ® 15 Dare l accento Giochi di colore per ambienti inconsueti: ® PLEXIGLAS RADIANT dà il tono all‘allestimento interno di bar o come oggetto d‘arte. Secondo come cade la luce, il materiale luccica in un colore diverso ed è così subito degno di più sguardi ® [DlA] 16 Evonik punta agli sprinter di crescita ® ® PLEXIGLAS resta PLEXIGLAS – cambia solo il nome del produttore. Con l'introduzione del marchio del nuovo gruppo Evonik Industries nel settembre di quest'anno, lo specialista del vetro acrilico di Darmstadt, noto in tutto il mondo, ha ora la denominazione sociale di Evonik Röhm GmbH. [Marchio] “Con il nuovo marchio Evonik abbiamo creato una parentesi, che raccoglie sotto lo stesso tetto i nostri tre comparti di Chimica, Energia ed Immobili“, illustra Markus Langer, responsabile marketing del gruppo Evonik ad Essen. Anziché con una varietà di marchi imprenditoriali, quali Degussa, Steag e RAG Immobilien, ora la Evonik si presenta con un profilo unitario, che vuole preparare anche l'imminente passaggio in Borsa. “Il marchio PLEXIGLAS ha un ruolo importante per la Evonik“, sottolinea Langer. Con innovazioni sempre nuove e migliaia di prodotti e processi brevettati, Evonik è leader mondiale nel campo della chimica dei metacrilati. Alla Evonik Röhm GmbH di Darmstadt, la ridenominazione viene vista come una chance. “Per ora non c'è alcun cambiamento nell'orientamento strategico ed anche per quel che riguarda i 1.800 posti di lavoro a Darmstadt e Weiterstadt“, conferma Gregor Hetzke, portatove della direzione della Evonik Röhm GmbH. D'altronde, con i suoi 100 anni di storia l'azienda ha una certa familiarità con la ridenominazione dei marchi societari (v.info nel box). Hetzke: “Lo vediamo come un processo di evoluzione, che fa anche parte della crescita.“ ® commerciale Xetra o il detersivo in polvere Megaperls sono nomi creati da casa Gotta. Nel caso Evonik, il nome doveva essere potente, avveniristico ed inconfondibile. Ben Rünger, titolare della Leadagentur XEO, incaricata di presentare il nuovo marchio, concretizza: “i concetti da noi associati con Evonik sono ‚chiaro’, ‚forte’, ‚competente’, ma anche ‚individuale’, ‚creativo’ e ‚audace’.“ Trovare un nome che costituisse un riferimento ai comparti della Chimica, Energia ed Immobili, era impossibile. Perciò si è puntato a una parola altisonante di fantasia, che può ora inserirsi stabilmente nelle teste e nei cuori dei gruppi di target, venendo ogni giorno a riempirsi di più contenuti. Alla parola e all'immagine del marchio Evonik appartiene anche un nuovo pregnante colore. Il porpora scelto, dal nome rockeggiante di “Deep Purple“, non è finora utilizzato da nessun' altra azienda quotata Dax. Agli occhi dei progettisti del marchio, il vigoroso colore ispira a sua volta a fare associazioni con Speciale, Creativo, Audace e Non convenzionale. fix Cosa significa propriamente Evonik? Sei lettere, tre vocali e tre consonanti: Evonik è un artificio, un termine che finora non esisteva ancora. Padre spirituale di Evonik è l'inventore del nome, Manfred Gotta. La sua azienda, Gotta Brands, ha già ideato negli ultimi 20 anni nomi per modelli automobilistici come la Twingo (Renault) e la Vectra (Opel), la Cayenne (Porsche) o la Smart (Daimler-Crysler). Anche il sistema [DlA] ® 17 Tre nomi nuovi in 100 anni 1907 Röhm & Haas: Nel 1907, Otto Röhm e Otto Haas fondavano ad Esslingen un'azienda per materiali di nuovo tipo per la concia delle pelli, sotto il nome di Röhm & Haas. Dopo il trasferimento a Darmstadt (1909), lo stesso Otto Röhm ideava nel 1910 il primo logo dell'azienda. Le lettere della sigla stavano per R(öhm), H(aas) e il luogo di fondazione E(ßlingen). Le linee curve disposte sotto le iniziali simboleggiavano il bagno di una fabbrica di pellami. Dopo che Röhm, a partire dal 1914, ha realizzato anche prodotti per l'ammollo del bucato, le linee curve sono state trasformate a significare la superficie di un asse da lavare, però si sono conservate. Negli anni 30, la Röhm si è trasformata in un importante produttore di materiali plastici, tra cui PLEXIGLAS in particolare, conseguendo un successo mondiale. Il simbolo dell'azienda si è anch'esso trasformato e a partire dal 1938 è stato circondato da un anello, che doveva simboleggiare un tubo di plastica. In tal modo, nel simbolo aziendale erano visivamente riuniti passato, presente e futuro della Röhm & Haas. ® 1971 Röhm GmbH: L'uscita della famiglia Haas dalla società Röhm & Haas ha comportato un cambiamento di nome. Dal 1971, l'azienda si chiamava ancora solo Röhm GmbH. Nella creazione di un nuovo simbolo societario si doveva far attenzione che il nome portasse a concludere che si trattasse di un'azienda dell'Industria Chimica. Il grafico ha però inteso ciò in modo elegante, stilizzando la "ö" del nome "Röhm" in un matraccio, realizzando così un riferimento chimico. ® [DlA] 2007 Evonik Röhm GmbH: La ragione sociale Röhm ha continuato a vivere, anche dopo che la famiglia Röhm ha venduto le sue quote, e nel 1989 la Röhm diventava la Hüls AG, che nel 1999 si è fusa con la Degussa. La Degussa a sua volta è stata completamente incorporata nel 2006 dalla RAG Aktiengesellschaft, che quest'anno ha scorporato le sue partecipazioni industriali sotto il nome di Evonik Industries come azienda autonoma. Dal 25 settembre 2007, l'entità legale Röhm si chiama Evonik Röhm GmbH. 18 “Sismografo dell'essere“ ® Una esposizione presenta PLEXIGLAS dagli anni 30 fino ad oggi [Mostra] Visionario, poliedrico, eppure sempre avanti rispetto al suo tempo: a Darmstadt, sua città natale, una esposizione presenta oggetti di design di PLEXIGLAS dai primi anni 30 fino ad oggi. Il pratico e lo stravagante stanno qui fianco a fianco: il set da scrittoio di PLEXIGLAS accanto alle scarpe su tacchi trasparenti. “Davvero il nostro materiale ha sempre offerto ai designer la possibilità d'imporre tendenze insolite e sorprendenti. E questo in tutto il mondo“, dice Michael Träxler, responsabile del settore Acrylic Sheet della Evonik Industries. Il materiale ha così ispirato artisti francesi a studiare oggetti talmente vari, come beauty-case, portasigarette a scatto o sedie da giardino dai bagliori verdi. In Inghilterra sono nate radio nella combinazione di colori nero e rosa e negozi specializzati hanno presentato calze d'ultimissima moda su gambe modellate in PLEXIGLAS bianco. ® ® ® Design come sismografo sitatori della mostra dalle idee interessanti: lo scooter cabinato KR 200 Messerschmitt degli anni 1955/56 con cappottatura in vetro acrilico apribile lateralmente. Ma anche come negli oblò degli aerei o nelle luci posteriori d'automobile, PLEXIGLAS lascia il segno. ® Oggetti d'esposizione di taglia super Non è possibile però ospitare tra le sole quattro pareti di una mostra tutto quanto PLEXIGLAS ha da offrire. Così, per esempio, la copertura già quasi leggendaria dell'Olympiastadion di Monaco, sulla quale oggi visitatori curiosi possono passeggiare durante una visita guidata. O anche la Kunsthaus di Graz, che con la sua superficie verde-blu pare un essere di un'altra galassia. Per il visitatore del museo di Darmstadt, queste realizzazioni sono catturate sul monitor di un PC, offrendo così libertà di visione anche per oggetti d'esposizione di taglia super. ck ® Entusiasta della poliedricità del materiale è Ralf Bell, direttore dell'istituto Mathildenhöhe di Darmstadt. Dopo la seconda guerra mondiale, PLEXIGLAS sarebbe diventato lo specchio di mutevoli culture di vita e dimostrerebbe che il design si potrebbe interpretare come il sismografo dell'esistenza. La mostra, di notevole successo, documenterebbe perciò “storia di design, società e cultura per eccellenza“. Un aspetto corre qui come un filo variopinto attraverso la storia di PLEXIGLAS : il gioco con gli effetti di luce. Piste da ballo, illuminate in modo multicolore dal basso, lampade insolite o pubblicità luminose in distributori di benzina, bar e negozi. Qui, trasparenza e volubilità erano altrettanto importanti quanto la coloritura personale – un aspetto anche questo, che non ha perso nulla della sua attualità. “L'esposizione presenta però anche le possibilità tecniche d'impiego di PLEXIGLAS “, dice Michael Träxler. Così, per esempio, subito nella zona d'ingresso. È piccolo e verde, e saluta i vi- http://www.mathildenhoehe.info/www/auss|tellungen.html ® ® ® ® Mentre i figli dei fiori puntavano a trasparenza con il design in PLEXIGLAS , la generazione successiva gioca con il colore: nel mobilio come pure in oggetti d'ogni giorno. Qui non resta nulla da chiedersi sul misterioso contenuto della borsetta: beauty-case americani aprono prospettive completamente nuove [DlA] ® 19 Fai ancora il bagno o sei già in casa? Robusto, estetico e dalla lavorazione personalizzata: con PLEXIGLAS , tutte le strade sono aperte ai designer, anche per insolite combinazioni di forma e funzione, come nel bagno di PLEXIGLAS dell'anno 1968. ® ® Negli anni 1960 e 1970, il design si muoveva in altre sfere. E questo non solo tra i figli dei fiori, ma anche allo stand della fiera EuroShop di Düsseldorf. [DlA] ® 20 La temperatura dell‘acqua è regolabile con continuità da calda a fredda La doccia solare funge allo stesso tempo da riparo alla vista, dietro cui ci si può spogliare “È un buon esempio per un impiego originale del materiale, perché qui si trae giovamento dall‘esatto contrario della funzione vera e propria del prodotto. I benefici ecologici, la concezione di base unica e lo sviluppo tecnico fanno della Sunshower un esempio per un design di rilievo“. [DlA] ® 21 Andare a far la doccia con il sole La doccia in giardino sfrutta l'energia solare per l'acqua calda In sottili tubi, l‘acqua viene riscaldata con il solo calore irradiato dalla luce del sole. PLEXIGLAS HEATSTOP rafforza quest‘azione con il suo rivestimento che riflette il calore [Energia] È estate, fa caldo. Allora non c'è nulla di meglio, dopo una generosa tintarella in spiaggia o in giardino, che concedersi una rigenerante doccia solare. È quel che perlomeno ha pensato Richard Gourley di Auckland in Nuova Zelanda, titolare della S.P.U.D. ed inventore della Sunshower. Sotto questo nome si cela già l'intero principio: una doccia che riscalda l'acqua con l'aiuto del sole. Allo scopo, l'inventore sfrutta le proprietà di riflessione del calore di PLEXIGLAS HEATSTOP . Per la sua invenzione, Gourley ha ottenuto il primo premio del PSP Design Challenge. Il concorso di design è organizzato dalla PSP, un operatore neozelandese in materiali edili e uno dei maggiori fornitori di lastre in vetro acrilico sul mercato locale. Chris Booth, direttore marketing dell'azienda, sulla finalità del concorso: “Vogliamo entrare in contatto con i designer. Il concorso offre una piattaforma per scambiarsi esperienze e presentare idee innovative dalla Nuova Zelanda. Nello stesso tempo rendiamo l'industria del design attenta ai diversi materiali che trova da noi per il suo lavoro ed alle applicazioni per cui essi sono idonei.“ Il concorso ha riscosso interesse nel ramo. Ci sono così state circa 1200 domande con 42 partecipanti che si sono in conclusione iscritti al concorso. Tra loro c'era anche Richard Gourley, cui l'idea della doccia solare era venuta nella sua casa sulla spiaggia. Lì ha fatto esperimenti con varie strutture per una doccia da giardino, che doveva soddisfare tre requisiti: la temperatura dell'acqua doveva essere regolabile con continuità da calda a fredda; come sorgente d'energia si poteva usare solo il sole; doveva essere sempre disponibile acqua corrente. “L'ho messa su attorno a una manichetta da giardino che sta al sole tutto il giorno e fornisce acqua calda quando la si apre. Naturalmente non si poteva mai dire quanto calda sarebbe stata l'acqua: un mixer ha risolto quel problema”, dichiara Gourley. Quest'impostazione ha funzionato così bene, che Gourley ne ha sviluppato un prodotto di mercato. ® ® l'acqua in questo modo. Ha rivestito il radiatore con lastre ondulate di PLEXIGLAS , come un sandwich: sul lato al sole della doccia si trova una lastra di PLEXIGLAS trasparente. I raggi solari colpiscono così indisturbati i tubi, riscaldando l'acqua. La lastra sul lato in ombra, invece, è di PLEXIGLAS HEATSTOP . Il suo lato termoriflettente si presenta all'interno verso i tubi, che così sono riscaldati da entrambi i lati. La faccia esterna bianca della lastra ha una finitura opaca ed è impenetrabile alla vista. In tal modo, la Sunshower di 2,50 metri di lunghezza per 2 metri d'altezza serve anche da schermo alla vista, dietro cui ci si può spogliare. La giuria ha così motivato la vittoria della Sunshower: “Mostra un utilizzo particolarmente originale dei materiali, capovolgendone l'intento originario. I vantaggi ecologici, il design unico e lo sviluppo tecnico sono garanzia che la Sunshower è un fuori-classe nel design.” ® ® ® Struttura dal principio trasferibile Quando splende il sole, in 15 minuti la doccia riscalda i 28 litri d'acqua nei tubi. Per mantenere una gradevole temperatura dell'acqua, anche quando il sole continua a splendere, la doccia è dotata di un miscelatore. Si può così regolare la temperatura secondo necessità, con l'acqua fredda proveniente dalla manichetta collegata. L'idea è semplice ma molto efficace e proprio per questo all'avanguardia. Chris Booth: “Non consumando corrente, la Sunshower è ecologica e neutra per il clima. Il principio si può adottare anche per il riscaldamento di piscine ed edifici. Ci sono già degli studi per estendere la tecnica a questi settori.“ hf www.sunshower.co.nz www.psp.co.nz La protezione anticalore aiuta a riscaldare Ha costruito un telaio d'alluminio, che porta un sottile sistema di tubi, il radiatore, in cui si riscalda l'acqua. Affinché il sistema di riscaldamento possa funzionare efficacemente, occorre rivestire il radiatore con il giusto materiale. A questo proposito, Gourley dice: “La PSP aveva un prodotto con un rivestimento riflettente per deviare il calore: PLEXIGLAS HEATSTOP .” Normalmente, il materiale viene impiegato per tettoie e lucernai a cupola. Nel caso di queste applicazioni, il rivestimento funge da protezione contro il calore, in quanto riflette il 68% dell'energia solare, pur lasciando passare la luce. Invece Gourley riscalda ® [DlA] ® 22 „Con questa grandezza e inarcatura, ciò è suppergiù il massimo ottenibile senza una struttura metallica portante“ Abdullah Özsüyek, capo-progetto alla Hans Börner GmbH & Co. KG [DlA] ® 23 Lastra per lastra, la cupola di PLEXIGLAS prende forma ® Bagno turco di sensazioni Rilassarsi, dove caldo e freddo s'incontrano [Statica] Come lastroni di ghiaccio, le lastre ricurve di PLEXIGLAS giacciono sul pavimento del capannone di montaggio. Dietro s'innalza una cupola dai bagliori bluastri di ghiaccio, ancora incompleta. Quando tutte le lastre sono montate, si toglie il film di protezione e quindi anche l'effetto ghiaccio. Eppure, proprio allora sotto la cupola si farà freddo, e caldo allo stesso tempo. La cupola è infatti destinata alle terme di Bad Aibling. Come un gigantesco igloo, con i suoi otto metri di diametro la si allungherà al di sopra di una vasca d'acqua calda e fredda, dando agli ospiti delle terme l'opportunità di un vivificante bagno turco. Questa cupola ha come tema la tensione, e non solo nella temperatura: anche la statica poggia sulla tensione, di modo che si riesce a realizzarla senza una sottostruttura supplementare. Le lastre sono messe insieme come gli spicchi di una buccia d'arancia: solo una guida nello zoccolo a pavimento e un anello di spinta nella zona superiore tengono i 20 segmenti. Sull'anello di spinta poggia la sommità a volta della cupola. Con questa struttura non occorre incollare tra loro i segmenti della cupola. “Per questa grandezza ed inarcatura è suppergiù il massimo che si può ottenere senza una struttura metallica di sostegno“, spiega Abdullah Özsüyek, il capo-progetto responsabile della Hans Börner GmbH & Co. KG, l'azienda che ha studiato e realizzato la cupola. ® Particolari su misura ® Le lastre sono costituite da PLEXIGLAS XT incolore, di 20 millimetri di spessore. Perché PLEXIGLAS ? Özsüyek: “Per questa struttura senza travi d'acciaio, il vetro sarebbe stato troppo pesante.“ Ogni elemento della cupola viene formato su due assi: piegatura e inarcatura. Per controllo, e quindi perché tutto collimi anche in seguito, i costruttori innalzano la cupola dapprima nel capannone di montaggio. A tal fine hanno studiato una struttura ausiliaria, che si lascia posare con dieci piantoni e porta le lastre nella giusta posizione. Dopo il positivo montaggio ® di prova, le lastre sono trasportate a Bad Aibling, ben imballate e fissate. “Ci serviamo di un particolare basamento di trasporto, perché le lastre non si deformino, non si rompano e perché non si danneggino gli spigoli. Durante il trasporto, le singole lastre poggiano su più punti di supporto. Così si distribuisce uniformemente la pressione“, dice Özsüyek. Cupola incandescente per un bagno rilassante A destinazione (la vasca caldo-freddo alle terme di Bad Aibling), la cupola s'inserisce nel già presente paesaggio termale con cupole di altro materiale. L'intera concezione dell'architettura rispecchia l'immagine paesaggistica del luogo di cura e termale: Bad Aibling si trova in un paesaggio prealpino di colline e brughiere, dinanzi al sipario delle Alpi bavaresi. La località è nota soprattutto per la cura dei fanghi che, insieme all'incantevole paesaggio, attira ogni anno molti ospiti. Per conservare questo riferimento alla natura anche alle terme, la cupola ha talvolta degli spazi dal design aperto. Ciascuna delle cupole ha la sua propria ambientazione, che dipende dal rispettivo materiale e dalla singola illuminazione. La cupola caldo-freddo, per esempio, è illuminata in rosso e blu. Per la sua trasparenza, si ha l'impressione che sia incandescente. Per ottenere quest'effetto, si è rivestita la cupola di una vernice speciale, in cui ci sono dei vuoti a motivi circolari. A supplemento dell'illuminazione, le due vasche sono piastrellate in rosso e blu. La sensazione di contrasto dell'acqua a diversa temperatura è così visivamente rafforzata: i sedili a nicchia nella vasca calda invitano a rilassarsi, mentre la vasca fredda vivifica il corpo. Tutto questo sotto la tensione della cupola. hf www.therme-bad-aiblingen.de www.acryl.de [DlA] ® È una pubblicazione del settore Acrylic Sheet della Evonik Industries [D l A] Deslgn ln Acryllcs ® Editore: Evonik Röhm GmbH Settore Acrylic Sheet Kirschenallee 64293 Darmstadt Germania T +49-6151-18-01 F +49-6151-18-02 www.plexiglas.de www.design-in-acrylics.com Comunicare cambi d’indirizzo a: [email protected] Redazione: Profilwerkstatt 64295 Darmstadt, Germania Tel. +49-61.51-599020 www.profilwerkstatt.de Caporedattore Dr. Ulrich Kläres Divisione Methacrylates (Resposanbile ai sensi del diritto di stampa) Susanne Diehl, Divisione Methacrylates Martina Keller, Profilwerkstatt Dr. Claudia Klemm, Profilwerkstatt Direzione artistica: Holger Giebeler Composizione/Layout: Profilwerkstatt CvD: Ralf Ansorge Stampa: Zarbock GmbH & Co. KG, Francoforte Stampato su carta sbiancata senza cloro Foto: Eicken und Mack, S. 2 Evonik Industries, S. 1, 2, 5, 6, 13, 15, 16, 17 Fotodesign Hefele, Darmstadt, S. 18 Four IV, S. 8, 9 Insta Elektro GmbH (Fotograf Peter Franke), S. 4, 6, 7 Kartell, S. 1, 18 Die Neue Sammlung – Staatliches Museum für Angewandte Kunst | Design in der Pinakothek der Moderne, München / A. Laurenzo, S. 18 Osram, S. 14 Profilwerkstatt, S. 1, 12, 22, 23 PSP Limited, S. 1, 20 Röhm GmbH, S. 19 Solardecathlon, S. 1, 10, 11, 12 Stadtwerke Bad Aibling, S. 22 TU Darmstadt, S. 10, 12 VW Südafrika, S. 1, 3 La Divisione Methacrylates della Evonik è un fornitore mondiale di semilavorati PMMA che, sui mercati d’Europa, Asia, Africa e Australia sono commercializzati con il marchio PLEXIGLAS , mentre nelle Americhe sono in commercio con i marchi ACRYLITE , DEGLAS , PARAGLAS SOUNDSTOP e ROHAGLAS . ® ® ® ® ® ®= marchio depositato DiA, PLEXIGLAS e PLEXICOR sono marchi registrati della Röhm Gmbh, Darmstadt, Germania. ACRYLITE è un marchio depositato della CYRO Industries, Rockaway, NJ, USA Le nostre informazioni corrispondono allo stato attuale delle nostre conoscenze ed esperienze e sono da noi divulgate senza impegno. La nostra Società si riserva il diritto di apportare ai prodotti qualsiasi modifica derivante dal progresso tecnologico o da ulteriori attività di sviluppo. Le nostre informazioni descrivono semplicemente la natura dei nostri prodotti e servizi e non costituiscono alcuna garanzia. Il cliente avrà in ogni caso l’onere di verificare la idoneità o le possibilità di applicazione dei prodotti tramite personale qualificato. Ciò vale anche con riferimento alla tutela di diritti protetti di terzi. Ogni riferimento a nomi commerciali usati da altre società non equivale a una raccomandazione né esclude l’impiego di altri prodotti dello stesso tipo. (Versione: Maggio 2003)