KAROL KNISEL MATR. 54414 RIASSUNTO TESI LAUREA SPECIALISTICA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 TITOLO “LINDICE BIG MAC E IL MARCATO DEI CAMBI”. Negli anni Venti l’economista svedese Vincent Cassel ha ideato una teoria di determinazione dei tassi di cambio basata sul Principio della Parità dei Poteri d’acquisto (Purchasing Power Parity, PPP). Secondo questo principio, l’andamento dei cambi era in grado di assorbire qualunque variazione di competitività dovuta alle diverse dinamiche inflattive da paese a paese e consentiva di mantenere costante nel tempo il potere d’acquisto delle monete in una stessa unità di conto. Per cui secondo la PPP, dati due panieri di beni identici, essi devono avere lo stesso prezzo, espresso in un’unica valuta anche quando sono venduti in paesi diversi. Affinché questo possa accadere, il tasso di cambio deve muoversi in modo tale da uguagliare i prezzi di un identico paniere di beni e così facendo con 1$ si dovrebbe acquistare la stessa quantità di beni in tutti i paesi. Può succedere però che un determinato paniere in un paese costi, ad esempio, il 45% in più e in questo caso il cambio è sopravvalutato; al contrario, nel caso in cui il paniere costi il 45% in meno, il cambio è sottovalutato. La teoria della Parità dei Poteri d’Acquisto prevede che la riduzione del potere d’acquisto della valuta di una nazione sia associata a un proporzionale deprezzamento della valuta sul mercato dei cambi e contemporaneamente, un aumento del potere d’acquisto della valuta porta ad un proporzionale apprezzamento della moneta. Accanto alla teoria della Parità dei Poteri d’Acquisto si trova la legge del prezzo unico, secondo la quale in mercati competitivi, in assenza di costi di trasporto e di altre barriere commerciali, beni identici in paesi differenti devono avere lo stesso prezzo espresso in un’unica valuta; per cui se lo scambio è libero e senza costi, beni identici devono avere lo stesso prezzo relativo senza tener conto della nazione in cui sono venduti. Per verificare la Parità del Potere d’Acquisto in termini assoluti, i ricercatori confrontano i prezzi internazionali di un ampio paniere di beni, correggendo le differenze internazionali di qualità tra beni apparentemente identici. Di solito questi confronti portano alla conclusione che la Parità del Potere d’Acquisto in termini assoluti è lontana dall’essere soddisfatta, infatti i prezzi di panieri uguali, nel momento in cui vengono convertiti in un’unica valuta risultano essere molto diversi tra loro. Bisogna tener conto del fatto che neanche la legge del prezzo unico risulta pienamente soddisfatta. In studi passati sono stati utilizzati dati su prezzi di beni distinti in categorie diverse. Ed è successo ad esempio, che manufatti molto simili tra loro siano stati venduti a prezzi molto diversi già dai primi anni Settanta, e dato che la teoria della Parità del Potere d’Acquisto ha alla base la legge del prezzo unico, non è sorprendente che la prima non venga confermata attraverso i dati ottenuti. Nel 1986 “The Economist”,la famosa rivista inglese di economia e finanza ha inventato l’indice “Big Mac” il quale prende il nome dall’hamburger di McDonald’s più venduto al mondo. Questo panino è considerato un bene fortemente standardizzato e quindi paniere ottimale per determinare se le valute sono scambiate al loro livello corretto. Questo indice è usato in maniera “scherzosa”e anche se non viene considerato un indicatore preciso di disallineamento di valuta, con il passare degli anni esso si è evoluto ed è stato preso maggiormente in considerazione dagli studiosi. Attraverso questo indice sono stati analizzati i prezzi degli hamburger in dollari venduti nelle varie nazioni a confronto con il prezzo medio del panino venduto negli Stati Uniti, in modo da poter stabilire di quanto una moneta fosse sottovalutata o sopravvalutata rispetto al dollaro. In questo confronto bisogna ricordare che il prezzo dei Bag Mac contiene al suo interno anche il prezzo dell’elettricità, dell’affitto del punto vendita, i salari dei dipendenti, i costi di trasporto delle materie prime oltre ai costi delle stesse, e anche se le materie prime tendono ad essere molto simili anche in paesi diversi, i costi dei beni non commerciabili sono al contrario molto diversi tra loro, e questa disparità è una delle maggiori cause della differenziazione dei prezzi dello stesso prodotto nelle varie nazioni. La conclusione della tesi vuole mostrare che sì, i prezzi dei panini dei vari paesi tenderanno a convergere, ma con una differenza: le parti dell’hamburger che sono oggetto di scambi internazionali convergeranno verso la Parità di Potere d'Acquisto abbastanza rapidamente, anche in meno di un anno. Al contrario, gli input non commerciabili convergeranno molto più lentamente verso la parità: infatti, ad esempio,il divario salariale tra i paesi avrà un "tempo di dimezzamento" di quasi 29 mesi.