Le cellule dell ‘ epitelio intestinale sintetizzano glucorticoidi e regolano l’attivazione dei linfociti T La mucosa intestinale contiene un gran numero di cellule facenti capo al sistema immunitario. Di queste la maggior parte sono utilizzate per proteggere l’estesa superficie epiteliale che è responsabile dell’assorbimento dei nutrienti assunti con l’alimentazione. Questo esteso sistema immunitario( MALT= tessuto linfoide associato alle mucose) non è in contatto solo con gli antigeni inoffensivi del cibo ed i batteri commensali, ma anche con organismi potenzialmente patogeni come i parassiti ed i virus. Sebbene l’efficiente sistema immunitario intestinale ( Placche del Peyer) lo protegga dall’invasione di organismi patogeni, l’inappropriata attivazione di linfociti-T intestinali può comportare una reazione di infiammazione cronica di questo tessuto e la sua conseguente distruzione. Così una stretta regolazione delle cellule immunitarie intestinali e la loro attivazione è cruciale per il mantenimento del’omeostasi del tessuto ed assicurarne allo stesso tempo una difesa importantissima. La mucosa intestinale riesce a realizzare ciò perché contiene alti livelli di citochine immunosoppressive come TGF beta, IL-10. Queste citochine sono prodotte da un sistema capace di regolare l’attivazione dei linfociti T e si presume che siano proprio le cellule dell’epitelio intestinale. Comunque esistono dei meccanismi per mantenere confinata e bilanciata la risposta immunitaria della mucosa intestinale. I glucorticoidi (GCs) sono ormoni di natura lipidica che giocano un ruolo importante nella regolazione del sistema immunitario. Essi sono sintetizzati a partire dal colesterolo principalmente nella corteccia delle ghiandole surrenali ed hanno la funzione di contenere la risposta infiammatoria mediante l’inibizione della produzione della citochina TNF alfa. Questo apetto funzionale dei GCs è molto importante in quanto è stato osservato che l’inibizione dei GCs o l’ablazione delle ghiandole surrenali possono condurre alla morte individui in cui era stato stimolato il sistema immune. Le ghiandole surrenali, sintetizzano e rilasciano GCs stimolate dall’ormone ACTH secreto dall’adenoipofisi ma non ne sono le uniche produttrici, infatti il Sg. Ashwell ed i colleghi hanno provato che anche le cellule epiteliali del timo esprimono l’intera cascata enzimatica necessaria per la sintesi dei GCs permettendone quindi il rilascio da parte delle stesse. Similmente al timo l’espressione degli enzimi è stata anche rilevata nell’intestino tenue delle rane, nella mucosa intestinale dei topi e nel cervello. In particolare la mucosa intestinale conseguentemente all’attivazione del sistema immunitario esprime tutti gli enzimi steroidogenetici e rilascia corticosterone. Essi svolgono infatti un ruolo modulatorio nell’ attivazione dei linfociti T in situ. Discussione: per provare il ruolo dei GCs sui linfociti T della mucosa intestinale sono stati realizzati una serie si esperimenti. Un primo esperimento ha dimostrato che una volte stimolati i Linfociti t di un topo attraverso l’iniezione di un antigene anti-CD3 la sua mucosa intestinale produceva una quantità considerevole di GCs. I risultati di un secondo esperimento hanno dimostrato l’effettiva espressione dei geni per gli enzimi steroidogenetici a livello dell’epitelio intestinale, inoltre poi ne è stata verificata l’effettiva presenza e sono stati trovati gli MRNA di tre enzimi all’ interno delle cellule delle cripte intestinali. Ma è interessante rilevare che la presenza degli stessi enzimi è stata appresa anche all’interno di cellule dell’epitelio del colon umano. Un terzo esperimento ha poi dimostrato che i GCs prodotti in situ regolano in maniera positiva l’attivazione dei linfociti T a livello intestinale, ma in maniera negativa quelli stimolati da invasionidi tipo virale. CONCLUSIONE: Abbiamo abbastanza elementi per dire che è vero che gli ormoni steroidei prodotti dalle ghiandole surrenali traslocando nel nucleo di determinate cellule possono inibire la trascrizione di citochchine proinfiammatorie come INFgamma TNFalfa IL-1beta IL-6 IL-8 e IL-12. infatti una ablazione delle ghiandole surrenali o l’inibizione dei recettori porta ad uno shock settico letale, ed allo stesso modo i GCs proteggono dalla letalità delle citochine durante le infzioni virali. Gli stessi esperimenti però hanno condotto a delle osservazioni paradossali perché hanno mostrato che i GCs hanno un effetto co-stimulatore nei topi in cui il sistema immunitario era stato attivato con anti-CD3, ma inibiscono l’attivazione dei linfocitiT mediata dalla presentazione dell’antigene da parte delle cellule APC. Così si può facilmente concludere che l’effetto dei GCs dipende dalle modalità di attivazione dei linfociti T. inoltre l’effetto adiuvante nell’attivazione dei linfociti T da parte dei GCs non è mediato dalla regolazione dell’espressione genica a monte ma da eventi post tradizionali. Si è potuto anche concludere che i GCs non vengono prodotti solo dalle ghiandole surrenali ma anche da altri epiteli e secreti in modalità paracrina.(es. epitelio timico ai fini di effettuare una selezione positiva dei timociti in maturazione e mucosa intestinale). Nello specifico della mucosa intestinale,i GCs svolgono un ruolo modulatore dell’attivazione dei linfocitiT sparsi nelle vicinanze delle zone di produzione. È possibile che in vivo la locale sintesi di GC può sia inibire che incentivare l’attivazione dei linfociti T intestinali sempre però in dipendenza delle modalità di attivazione. Così l’attivazione dei linfocitiT intestinali può causare l’induzione della sintesi di GCs dalle circostanti cellule epiteliali in modo da dare così una locale e ristretta regolazione della risposta immunitaria intestinale. REFERENCES: the Journal of Experimental Medicine “ Intestinal Cells Synthesize Glucorticoids and Regulate T Cell Activation” Igor Cima, Nadia Corazza, Bernhard Dick, Andrea Fuhrer, Simon Herren, Sabine Jacob, Erik Ayuni,Christoph Mueller, and Thomas Brunner