2. Ambito tecnico-scientifico
Argomento: La pluralità delle conoscenze scientifiche e l’importanza della loro divulgazione
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1. Uno dei principali scopi della fisica… è quello di comprendere l’affascinante varietà della natura
in modo unificato… l’unificazione della meccanica terrestre e celeste compiuta da Isaac Newton nel
XVII secolo; quella dell’ottica con le teorie dell’elettricità e del magnetismo, operata da James
Clerk Maxwell nel XIX secolo; quella della geometria dello spazio-tempo con la teoria della
gravitazione… e quella della chimica e della fisica atomica, con l’avvento della meccanica
quantistica… Einstein dedicò gli ultimi trent’anni della sua vita alla ricerca, non coronata da
successo, di una “teoria unificata di campo”.
S. Weiberg, Una fisica unificata entro il 2050?, Le Scienze, n. 376, 2000
2. Un compito urgente è quello di creare una coscienza scientifica di massa… I massa media
possono integrare quest’opera ma non sostituirsi all’aula scolastica: è lì che si deve trasmettere la
chiave di lettura.
C. Rubbia, Il dilemma nucleare, 1987
3. Le tecniche mediche non hanno né l’intenzione né i mezzi di condannare ogni cosa. Esse non
decideranno mai al vostro posto. Ma pongono chiaramente ciascuno di fronte alle sue scelte… Ciò
che è condannabile non sono le tecniche e le informazioni che esse forniscono, ma è il rifiuto di
informare.
F. Dagonet, “Le Monde”, novembre 1993
4. Ma perché prospera la disinformazione? Ci sono svariate risposte. La più ovvia… prevede che si
stigmatizzino, in ordine a scelta, lo stato della cultura scientifica in Italia, le lacune della didattica
scolastica, l’insipienza dei media, nonché lo strapotere delle discipline umanistiche… E’ che
esistono conoscenze la cui complessità è tale che ci sarà sempre una percentuale di persone incapaci
di afferrarle… e… ci sia qualcosa da cambiare anche nel modo in cui, in Italia, viene comunicata la
scienza al pubblico degli adulti.
C. Di Giorgio, Bocciature fuori stagione, “Le Scienze”, dicembre 2000
5. La mia esperienza nel campo della comunicazione scientifica mi ha convinto che è possibile
raggiungere un grande pubblico anche con cose difficili, usando un linguaggio, appunto, chiaro,
accattivante e creativo e sfruttando una “nobile” emotività, quella legata per esempio all’umorismo,
oppure alla curiosità di seguire una storia, un racconto, o di scoprire chi è l’assassino, così come
avviene in un film giallo.
P. Angela, Viaggio nella scienza, 2002
6. La scienza moderna, d’altra parte, non è affatto così difficile e così perfetta come la propaganda
scientifica vorrebbe farci credere. Una disciplina come la medicina, la fisica o la biologia ci appare
difficile solo perché viene insegnata male, perché l’istruzione standard è piena di materiale
ridondante e perché l’insegnamento di queste scienze comincia troppo tardi nella vita.
P. K. Feyerbend, Contro il metodo, 1980