vivaio di conifere esotiche

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A05
11
www.conifererare.it
responsabili: Pierlorenzo e Donatella Marchiafava
Fattoria di Bibbiani s.r.l.
cell: 339 7157005
Le foto presenti nel volume sono degli autori
Pierlorenzo e Donatella
Marchiafava
Catalogo ragionato e illustrato della
collezione di conifere coltivate presso il
VIVAIO DI
CONIFERE
ESOTICHE
Specie rare appartenenti a generi della
famiglia delle Pinaceae, coltivate da seme
nel Vivaio, a pieno campo, acclimatate
naturalmente. Piante adulte esposte
in Arboreto
Copyright © MMVI
ARACNE editrice S.r.l.
www.aracneeditrice.it
[email protected]
via Raffaele Garofalo, 133 A/B
00173 Roma
(06) 93781065
ISBN
88–548–0573-4
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: maggio 2006
Indice
I
Breve esposizione dei criteri guida della collezione ................
7
II
Descrizioni e cenni colturali delle singole specie .................... 11
III Illustrazioni ................................................................................. 31
IV Elenco delle piante in vendita .................................................... 61
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Breve esposizione
dei criteri guida della collezione
7
Cenni sui criteri di classificazione
Gli elementi del regno vegetale sono comunemente distribuiti
in 17 gruppi, come ad esempio batteri, alghe, muschi, funghi,
licheni, ciascuno dei quali comprende varie specie. Tra i gruppi
filogeneticamente più evoluti si trova quello delle Gimnosperme
che include, tra gli altri, l’ordine delle Conifere che a sua volta
comprende diverse famiglie come ad esempio, quella delle
Pinaceae, da cui deriva il genere Pinus, con più di cento diverse
specie di pini, per noi tutte di particolare interesse.
Un semplice sistema di riconoscimento delle varie specie di
pini si basa su alcune loro caratteristiche morfologiche relative
alla forma della chioma, alla distribuzione dei rami, alla forma,
al numero ed al colore degli aghi, alle pine, ai semi ed anche
spesso alle proprietà di altre parti della pianta, come ad
esempio, la corteccia del tronco. Quindi, ciascuna specie sembra caratterizzata da un insieme di caratteristiche che, nella sua
composizione relativa, differisce da qualsiasi altra specie. Nel
genere Pinus, ad esempio ciascuna specie è caratterizzata da un
suo specifico spettro di elementi morfologici che ne rappresenta lo schema fondamentale utile alla sua classificazione.
Così ad esempio, varie specie di pini, come il P.aristata, P.
flexilis, P. coulteri, P.yunnanensis, P. wallichiana, hanno lo
stesso numero di aghi per fascetto, ma si possono riconoscere
per il loro colore diverso e la lunghezza, e per altre proprietà
principalmente legate alla morfologia della pianta. Importante
notare che le caratteristiche utilizzate per la identificazione
delle piante sono una diretta espressione del corredo genetico
di ogni singola specie di pini, e non possono essere modificate
in modo sostanziale dalla diversità di condizioni ambientali;
quindi, costituiscono un attendibile metodo di identificazione
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non influenzabile dai possibili mutamenti esercitati da differenti habitat.
Nel nostro vivaio, lungi dal contenere tutte le circa 125
differenti specie esistenti di pini, sono tuttavia rappresentate
quasi tutte le singole diversità morfologiche tipiche del genere
Pinus. Questo è stato reso possibile coltivando una o più specie,
le più rappresentative di ciascuno dei sottogeneri nei quali è
stato suddiviso il genere Pinus. In tal modo l’osservatore potrà
acquisire una conoscenza generale dei caratteri tassonomici di
questo importante genere botanico attraverso un numero di
piante assai più limitato rispetto alla distribuzione in natura.
Tra i singoli criteri di riconoscimento che noi descriveremo,
molto importanti ai fini della identificazione sono le caratteristiche macroscopiche delle foglie dei pini, gli aghi, la forma
generale della pianta, la corteccia del tronco e dei rami adulti,
dei coni, o pine ed in qualche caso, i semi.
In conclusione, di ogni specie da noi coltivata, oltre alle
caratteristiche morfologiche, ne descriveremo le esigenze colturali derivate esclusivamente dalle nostre esperienze accumulate
dalla loro germinazione fino all’età adulta. Più recentemente,
abbiamo potuto verificare la diversa resistenza delle piante da
noi coltivate alle condizioni estreme di siccità, come quella
verificatesi nell’estate 2003. Tale conoscenza, che noi ora
comunichiamo, sarà utile nella scelta delle specie più adatte alla
messa a dimora nei diversi areali.
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Descrizione e cenni colturali
delle singole specie
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Pinus aristata Engelmann 1862
Sinonimo di Pinus balfouriana Greville & Balfour var.
aristata (Engelmann).
Habitat naturale montano nel Colorado, N. Messico ed
Arizona ad altezze dai 2500 ai 3500 metri slm. Assai
longevo, ne esistono esemplari viventi di circa 4000 anni, in
Colorado (Rocky mountain bristlecone pine). Pianta ad
accrescimento lentissimo, spesso meno di 1 cm/anno, con
chioma conica–rotondeggiante, compatta, rami torti, tronco
contorto con corteccia grigia–rosso bruno, spessa alcuni
centimetri. 5 aghi per fascicolo, piuttosto rigidi, piegati verso
l’alto, persistenti 10–17 anni, 3–4 cm x 0.8–1 mm, di colore
verde scuro bluastro, a margine intero con apice conico–
acuto, ricoperti da caratteristiche gocce di resina, guaina di ca
0.5 cm. Coni maturano in 2 anni, spargono semi e ceduano
precocemente, di forma ovoidale quando aperti, lunghi da 6 a
11 cm, colorito bruno con scaglie ad apofisi spesse. Albero di
piccole–medie dimensioni, resiste alle peggiori avversità
ambientali ed alla siccità, purché in clima freddo. Le nostre
piante, piccole ed aggraziate, non tollerano esposizioni al sole
in estate e tuttavia sono lucivaghe, crescono bene in terreni
neutri, anche sassosi e molto ben drenati.
Adatto per giardini rocciosi, il substrato dovrebbe essere
sempre umido con totale assenza di ristagno.
Brunstein, F.C. and D.K. Yamaguchi. 1992. The oldest known
Rocky Mountain bristlecone pines (Pinus aristata Engelm.).
Arctic and Alpine Research 24(3):253–256
Pinus armandii Franchet
Sinonimo di Pinus dabeshanensis, Pinus masteriana. Pino di
grandi dimensioni,vegeta spontaneamente in Cina, Giappone
e Taiwan ad altezze di circa 2–3000 metri slm. Tronco
slanciato, regolare con corteccia grigio chiaro, piuttosto liscia
nei primi anni, diventa bruno nerastra spessa circa 1 cm,
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coperta da scaglie superficiali, finemente fissurata. Aghi 5 per
fascicolo, fini, morbidi, lunghi 8–15 cm, serrulati, di colore
verde brillante, triangolari in sezione trasversale, guaina ca
0.3 cm. Coni ovoidali, di circa 15 cm, con lunghe scaglie
poco fissurate ed ambone terminale. I nostri esemplari sono
caratterizzati da grande rusticità, ottima resistenza alle
temperature estreme del nostro Paese, crescita discreta,
chioma rotondeggiante, irregolare, aghi distribuiti verso la
estremità dei rametti. Non esigono terreni particolari.
Pinus bungeana Zuccarini
Sinonimo di Pinus excorticata Lindley and Gordon.
Pino di medie dimensioni con tronco regolare e forma
ovoidale allargata. Cresce in natura nelle pianure e sulle
montagne della Cina centrale, su terreni sassosi dove è
facilmente identificabile per il colore bianco gesso della
corteccia degli alberi adulti. Aghi di colore verde brillante,
persistono fino a 5 anni, lunghi 5–7 cm, piuttosto rigidi con
apice appuntito, con guaina corta, non persistente; emanano
un forte odore di trementina. Coni solitari od a coppia,
globosi ovoidali, lunghi 5–6 cm, con scaglie provviste di
punta retroflessa. Le nostre piante mostrano accrescimento
piuttosto lento, circa 10–15 cm/anno, sono poco esigenti,
sopportano bene le temperature estive ed invernali delle
nostre regioni.
Pinus canariensis C. Smith
Pino di grandi dimensioni, autoctono nelle isole Canarie e
nell’Africa nord–occidentale, ad elevazioni fino a 2000
metri s.l.m. È considerata tra le specie di maggiori dimensioni fra i pini del Vecchio Mondo. Tipico delle regioni
subtropicali, con clima subumido, a suolo di origine vulcanica. Tronco unico, diritto, con chioma piuttosto densa,
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conico–ovoidale per la presenza di ramificazioni regolari,
fino quasi alla base del tronco, solitamente uninodali, con
tipiche branche terminali a candelabro. Corteccia molto
spessa, fissurata profondamente, con scaglie rosso bruno,
spesso perforata da piccole gemme lungo il tronco. Peculiare la presenza di vigorosi ricacci alla base del tronco.
Aghi persistenti fino a 3 anni, in fasci di 3 con una guaina di
2 cm, persistente, lunghi fino ad oltre 30 cm, di colore verde
chiaro brillante, spessi meno di 1 mm, flessuosi, ricadono
verso il basso alle estremità. Coni simmetrici, molto rigidi,
lunghi circa 15 cm e larghi 5–7, con scaglie legnose, spesse,
con una piccola prominenza dorsale, di un bel colore rosso
bruno lucente.
Pino ad accrescimento piuttosto rapido, 30–40 cm/anno, è di
notevole pregio ornamentale per la sua forma slanciata,
contenuta lateralmente, per la sua folta chioma che tuttavia
mantiene un aspetto attraente per la leggerezza degli aghi.
Questa pianta deperisce in terreni acidi, necessita di buoni
drenaggi, come per esempio in terreni declivi, e male sopporta bassi livelli di umidità.
Ashmole, M. & P. Ashmole 1989. Natural History Excursions
in Tenerife. Kidston Mill Press, Peebles.
Pinus contorta subsp. latifolia (Engelmann) Critchfield 1957
Pino di grandi dimensioni, distribuito sull’arco delle Montagne Rocciose, dall’Alaska, al Canada, allo Utah (Usa), ad
elevazioni da 500 a 3000 metri slm. Per lo più con tronco
diritto e chioma conica nella maturità; ma anche modellati a
cespuglio per effetto del vento. Corteccia grigio–brunastra
con grosse scaglie. Le ramificazioni si allontanano orizzontalmente fino alle estremità. Aghi di 5–8 cm, spessi, di
colore giallo–verde scuro, lunghi circa 5 cm, con apice
acuto, guaina di 5–8 mm. I coni maturano in circa 18 mesi,
fortemente asimmetrici e ricurvi, sono lunghi da 2 a 5 cm,
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solitari o a coppie. Gli esemplari del vivaio sono notevolmente rustici, poco esigenti, crescono lentamente, circa 8–
10cm/anno. Chioma assai compatta con ramificazioni intersecanti, acquistano forma slanciata dopo il 10–15 anno, pur
mantenendo i palchi inferiori in piena vegetazione.
N.C. Wheeler & R.P. Guries 1982. Biogeography of lodgepole pine. Canadian Journal of Botany 60: 1805–1814.
Pinus coulteri D.Don 1836
Pino delle regioni occidentali della California e del Messico,
cresce ad elevazioni da 300 a 2500 metri s.l.m. Ha grandi
proprietà ornamentali per la magnificenza della forma conica globosa arrotondata, per il robusto tronco diritto con
corteccia spessa, grigio scuro brunastro, per le lunghe e
regolari ramificazioni orizzontali, fino a 5 metri, ascendenti
verso l’estremità. Fogliame più folto all’estremità distale dei
rami cosi da lasciar trasparire l’intera architettura della
pianta. Aghi in fascetti di 3, lunghi fino a 30 cm, di notevole
spessore e rigidità, di colore o verde–grigio, oppure decisamente verde scuro, con lunga guaina di ca. 3 cm, persistono anche 4 anni, leggermente ricurvi. Coni solitari di
forma ovoidale allungata e di colore chiaro, pendenti con
peduncolo di 3– cm, di proporzioni enormi: fino a 35 cm di
lunghezza, pesanti e massicci, distribuiti numerosi su tutto
l’ambito della pianta, maturano in due anni. Scaglie romboidali, spesse e ricurve formano alla estremità dei grossi
uncini di 2–3 cm. In natura spesso associato con Calocedrus
decurrens.
Pianta di facile coltivazione, rapidissimo accrescimento fino
a 20–25 metri, esige terreni profondi, sciolti e durante i
primi 2–3 anni dalla messa a dimora va abbondantemente
annaffiato.
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Pinus densiflora Siebold & Zuccarini 1842
Pino di notevoli proporzioni, alto fino a 30 metri, tronco
diritto ma spesso contorto, con chioma aperta, irregolare,
tende ad eliminare i rami più bassi durante l’accrescimento.
Pino autoctono della Cina, Corea, Giappone ad elevazione
fino a 2500 metri slm. Usato come albero ornamentale in
Giappone sin da tempi antichi, oggi largamente piantato in
Europa e Nord America. È noto per la grande capacità
rigenerativa dopo incendi. Corteccia di colore rosso bruno,
con scaglie fini. 2 aghi per fascetto, di circa 10 cm, con
guaina persistente, di colore verde intenso, disposti spesso a
mazzo alla estremità dei rami. Coni ovoidali di 4–7 cm,
molto numerosi, a gruppi di 4–5 lungo i rami, persistono per
diversi anni. Gli esemplari del vivaio, anche adulti, non
hanno resistito alla siccità del 2003, dimostrando una scarsa
adattabilità agli attuali cambiamenti del nostro clima.
De–Zhu Li. 1997. A reassessment of Pinus subgen. Pinus in
China. Edinb. J. Bot. 54(3): 337–349.
Pinus elliottii Engelmann 1880
Sinonimo: P.taeda Linnaeus var. heterophylla Elliott
Albero alto fino a 25 metri, affusolato, chioma conica, tronco
spesso contorto, corteccia arancione bruno con larghe scaglie
leggerissime. Rami alquanto ascendenti con aghi a gruppi di
2–3 per fascetto, persistono 2 anni, leggermente ritorti, virano
dal verde blu al verde giallo, lunghi 15–20 cm, acuminati. I
coni maturano in due anni, caduchi, singoli od in gruppi di
due, ovoidali, lunghi circa 10–15 cm, di colore bruno scuro,
con peduncoli di 3 cm. Albero a rapido accrescimento, con
vegetazione rada, di modesto impatto ornamentale come
esemplare isolato, eccezionalmente rustico, supera zollature
molto aderenti in qualsiasi stagione, proprietà simili al Pinus
taeda.
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Pinus flexilis E. James 1823
Pino a crescita lenta, circa 7 cm /anno, di forma compatta
conica rotondeggiante, può raggiungere7–8 metri. tronco
molto irregolare, contorto, con numerose biforcazioni. Corteccia grigiastra, quasi liscia, scurisce negli anni. Rami
orizzontali–ascendenti, persistenti fino al piede, tratti internodali corti. Aghi in fascetti di 5, incurvati verso l’alto,
persistono 5–6 anni, lunghi 3–5 cm, forti, di colore verde
scuro, acuminati con guaina cedua di 1–2 cm. Coni ovoidali
di 7–9 cm, giungono a maturazione in 2 anni, quindi liberano i semi e cadono subito dopo, di colore giallo bruno,
assai resinosi. Diffusi in tutta la catena delle Montagne
Rocciose, vegetano fino a 3700 metri slm. Nella stagione
calda emana un forte e gradevole odore di resina. Piccolo
albero rustico, adatto a rimanere in vaso per molti anni,
sopporta molto bene cimature per l’accestamento, resiste
bene a condizioni termiche estreme, è assai longevo, fino a
1670 anni ed oltre.
Pinus flexilis subsp. reflexa Engelmann 1879
Albero vigoroso, di crescita rapida, con tronco diritto e rami
orizzontali piegati verso il basso alle estremità, con corteccia
fine. Aghi in fascetti di cinque, distribuiti lungo tutto il
decorso dei rami ed anche sul tronco, di colore verde azzurro,
morbidi, lunghi circa 5–7 cm, guaina corta, caduca Albero
ornamentale per il colore, il portamento slanciato, di notevole
altezza, vegeta bene su terreni neutri. Richiede annaffiature
nei mesi estivi dei primi due anni dalla messa a dimora. Di
facile attecchimento.
Pinus glabra Walter 1788
Può raggiungere notevoli dimensioni fino a 20–25 metri.
Chioma conica rotondeggiante. Durante la crescita spoglia i
18
palchi inferiori. Tronco diritto, con corteccia grigiochiaro,
fissurata con scaglie fini, irregolari, di modesto spessore.
Rami contorti, irregolari, ascendenti verso le estremità. Aghi
2 per fascetto, di colorito verde intenso, morbidi, lunghi circa
4–6 cm., alquanto ritorti, con guaina persistente. I coni, di 6 –
7 cm, maturano in due anni, semipersistenti, alquanto ricurvi.
Vive negli stati sud occidentali degli Stati Uniti, su terreni
alluvionali. Le piante del nostro vivaio non presentano problemi di coltivazione, prosperano su terreno neutro, e dimostrano spiccata resistenza alla siccità. Pregevole l’aspetto
leggero e proporzionato di questo pino, una rarità questa che
sembra condividere con il Pinus virginiana. Nonostante gli
evidenti pregi ornamentali, simili in parte a quelli del Pinus
taeda, non conosciamo altri vivai in possesso di questa
pianta.
Pinus jeffreyi Balfour 1853
Sinonimo: P. ponderosa var. jeffreyi (Balfour) Vasey 1876;
P. ponderosa ssp. jeffreyi (Balfour) Murray 1982. Nel
Parco Nazionale del Messico, nel Nord della Baja California, si può ammirare una vasta foresta di P.jeffreyi,
associato al P. contorta, all’Abies lowiana ed al Cupressus
arizonica var. montana. Ha forma simile al P. ponderosa,
ed anche al P. pinea, ma di dimensioni minori. Tronco quasi sempre diritto, possente, corteccia spessa a scaglie
larghe, di colore giallo bruno, profonde, irregolari; rami
ascendenti, chioma rotondeggiante, fortemente lucivago. 2–
3 aghi per fascetto, spessi, di colore verde intenso grigio,
lunghi 15–18 cm, leggermente ricurvi, persistono 6–8 anni,
apice acuminato, guaina di circa 2.5 cm persistente alla
base. Coni di circa 18 cm, di colore bruno–scuro, con scaglie compatte ed apofisi ispessite e sporgenti, ma non uncinate. Specie longeva, esemplari viventi di circa 680 anni.
Emana un caratteristico aromadolce che contrasta con la
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tipica fragranza di resina del P. ponderosa, o del P. pinea.
Di notevole interesse paesaggistico per la forma regolare e
simmetrica, per la densa chioma di colore verde mediterraneo, mostra rapido accrescimento. Specie rustica, vegeta
bene su terreni poveri.
Pinus lambertiana Douglas 1827
Pino di enormi dimensioni, il più grande del genere Pinus,
fino a 80 metri nel suo habitat negli Stati dell’Ovest (Usa)
dove vegeta su suoli diversi, spesso montani, ed anche
molto poveri, in associazione con foreste miste di conifere,
ad altitudini variabili da 300 a 3200 metri slm. Longevo,
esemplari viventi in Baja California del Nord di 760 anni,
su suolo granitico, povero di terra. Diritto, di forma conica
stretta e con cima arrotondata, corteccia bruno rosso scuro,
con profonde fissure. Lunghi rami, quasi orizzontali,
ascendenti presso le estremità, portano coni vicini all’apice. 5 aghi per fascicolo, lunghi 7–10 cm, affilati e
morbidi, diritti, leggermente ritorti, di colore verde
bluastro, con guaina di 1.5–2 cm a perdita precoce. Coni
maturano in 2 anni, si aprono a maturazione e caduchi,
spesso raggruppati e pendenti, inizialmente cilindrici diventano ellissoidi e ricurvi, scaglie notevolmente spesse,
sono i più lunghi del genere, fino a 40–50 cm. Sulla superficie di taglio il legno produce un essudato gradevolissimo
in quantità, molto dolce, ben noto ed apprezzato dagli
Indiani. Legno da lavoro di estremo interesse per stabilità
e lavorabilità. Non disponibile attualmente nel vivaio.
Nessun esemplare del vivaio è sopravvissuto dopo numerose stagioni di semina, a causa della estrema difficoltà a
difendere le piantine dagli insetti e dagli uccelli attratti
dalla resina dolce.
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Pinus monophylla Torrey & Frémont 1845
Sinonimo:Pinus cembroides Zuccarini var. monophylla
Torrey&Frémont. Pino di piccole dimensioni, circa 5–6 metri
con diametro massimo del tronco di 40–50 cm, decisamente
slanciato, con chioma densa e rotondeggiante. Corteccia
rosso bruno, con scaglie molto irregolari. La ricca ramificazione si stende orizzontalmente e verso l’alto, persistente
vicino al piede della pianta. È il solo pino ad avere un solo
ago per fascetto, corto 2–4 cm, spesso, rigido, di colore grigio
verde, persiste sulla pianta fino a 10 anni. Coni simmetrici
divengono globosi quando si aprono, 4–7 cm, colore bruno
chiaro. Semi dispersi al secondo anno, di circa 2 cm,
commestibili, importante fonte di cibo per gli Indiani delle
regioni montane degli Stati Uniti occidentali, da 1000 a 2500
metri slm. Vegeta in terreni aridi, su declivi sassosi in
associazione al ginepro (Juniperus sp).
Pinus palustris Miller 1768
Sinonimo: Pinus australis F. Michaux.
Albero di notevoli dimensioni, fino a 25–30 metri. Tronco
perfettamente diritto, con corteccia arancione scuro a
piccole scaglie rettangolari. Rami orizzontali, piegano verso
l’alto alle estremità, disseccano precocemente al crescere in
altezza del pino, lasciando libera la maggior parte del
tronco. Caratteristica di questa specie il lungo fittone
radicale e la forma cespugliosa nei primi 8–10 anni di vita.
Aghi 2–3 per fascetto, molto lunghi, fino a 35–45 cm,
flessuosi, ricadenti verso il basso, morbidi, di colore verde
brillante. Cresce nelle regioni sud orientali degli Stati Uniti,
ad altezze fino a 700 metri slm, è una delle poche specie che
ricacciano dopo il taglio al piede, o dopo incendi di
superficie. In natura viene lentamente sopraffatto dal Pinus
taeda, forse per la maggiore resistenza di quest’ultimo a
21
climi rigidi. Presenta scarsa resistenza a freddi prolungati
(inferiori a –5°C)
Pinus ponderosa Douglas ex Lawson & C.Lawson 1836
Pino diffuso negli Stati Uniti, di complessa classificazione
per le notevoli differenze riscontrate nelle diverse regioni.
La subsp. brachyptera, diffusa anche in Arizona, è un grande albero, con tronco diritto e privo dei rami bassi, con
chioma globosa, verde intenso, con 2–3 aghi per fascetto, di
notevole spessore e resistenti. Corteccia con scaglie rosso–
bruno, irregolari, profonde. Ha notevoli somiglianze con il
Pinus jeffreyi e con il pinea per la notevole velocità di accrescimento e tuttavia distinguibili per le caratteristiche dei
coni. Differenti sono le proprietà della, che forma vaste
foreste negli areali più a nord. Quest’ultimo (vedi foto) ha
tronco diritto con corteccia poco spessa e di colore bruno–
grigiastro, di forma conica allungata, con ramificazioni
ascendenti, irregolari, aghi a gruppi di 3–5 per fascetto,
lunghi 15–20 cm, di colore glauco, rigidi, diffusi lungo i
rami e sul tronco, persiston diversi anni. Il P. ponderosa
trasmette un impressione di grande vigoria, supera
facilmente e senza grande danno di forma l’attacco della
processionaria.
R. H. Weidmann. 1939. Evidences of racial variation in a 25–
year test of Ponderosa Pine. Journal of Agricultural Research
59: 855–868.
Pinus roxburghii Sargent 1897
Vegeta nelle regioni dell’Himalaya, ad altitudini fino a 2500
metri slm. Adattato facilmente ai nostri areali, poco esigente,
alto da 20 a 35 metri, magnifica chioma rotondeggiante con
aghi lunghi fino a 30 cm, ricadenti, flessuosi, 3 per fascetto,
di colore verde pallido, rappresentano gli aghi più fini del
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Genere. Tronco a volte tortuoso, corteccia spessa e profondamente fissurata, di colore rosso bruno.
Pinus rigida Miller 1768
Pino di dimensioni medie, cresce lentamente, circa 10–15
cm /anno. Molto decorativo per il tronco spesso tortuoso, le
ramificazioni irregolari, persistenti fino al piede, contorte, di
notevole durezza. Diffuso finoa 1500 metri slm, adattato
naturalmente ad habitat molto diversi. Ha forma globosa,
poco allungata, con corteccia spessa di colore bruno rosso
scuro. 3–5 aghi per fascetto, di circa 5 cm, diritti leggermente ritorti, assai consistenti e di colore verde intenso in
estate, virano al verde giallo pallido in inverno, persistono
con una guaina di quasi 2 cm per tre anni. Caratteristica la
distribuzione dei coni a gruppi di 5, a corona intorno ai rami
ed al tronco, a diverse altezze, lunghi circa 7 cm, ovoidali
appuntiti con scaglie piccole ed apofisi ricurva, maturano in
2–3 anni senza però aprirsi se non dopo molti anni o in casi
di incendio. Le piantine nel nostro vivaio mantengono una
struttura esile e poco ramificata nei primi anni, per svilupparsi in seguito in modo diffuso e armonioso.
Cresce in terreni anche poveri, sopporta bene le calure estive
e una modesta siccità.
Pinus sabiniana Douglas ex D.Don 1832
Albero di 15–20 metri, con tronco spesso forcuto, chioma
conica assai slargata, irregolarmente lobata. Corteccia bruno
scuro, quasi nero, con fissure profonde ed irregolari. Rami
spesso ascendenti, portano numerosi coni marrone scuro,
pesanti e pendenti, resinosi, massicci, simmetrici, lunghi fino
a 25 cm, persistono fino a 7 anni, con lunghe scaglie ed
apofisi fortemente uncinate. I semi sono commestibili. Aghi
per lo più 3 per fascetto, lunghi fino a 30 cm, flessuosi e
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ricadenti, di colore verde glauco con guaina di 2.5 cm,
persistente alla base.
Associato nelle regioni costiere della California al P. coulteri,
il quale si riconosce per il tronco diritto, per i coni più allungati, più pesanti, e per il fogliame di colore verde intenso
bluastro. Vegeta fino a 2000 metri slm. Albero decorativo per
la grande dimensione e per la chioma rarefatta di colore
glauco e per il gran numero di coni.
Nel vivaio ha mostrato la maggiore velocità di accrescimento
della massa legnosa rispetto a tutte le altre specie, eccetto il
P. taeda, che però cresce soprattutto in altezza.
Pinus strobus Linnaeus 1753
Questo pino raggiunge grandi dimensioni, fino a 40–50 metri,
nel suo habitat nel versante orientale degli Stati Uniti e
Canada. Con buona velocità di accrescimento, il tronco è
diritto con corteccia grigia a scaglie rossastre, che tende ad
ispessirsi notevolmente in età adulta. Legno dolce da lavoro.
Ha forma conico rotondeggiante, rami che diramano verso
l’alto, irregolari. Chioma poco densa, di colore verde scuro
bluastro, con 5 aghi per fascetto, 6–8 cm, diritti, leggermente
ritorti. Apice acuto e guaina di circa 1 cm, a caduta precoce. I
coni disperdono semi alla maturazione nel secondo anno,
hanno forma ellissoidale cilindrica, lunghi fino a 10–20 cm,
bruno pallidi, resinosi con apofisi leggeremente ritorte.
Vegeta fino a 1500 metri slm, preferisce terreni ben drenati e
clima fresco, umido.
Pinus sylvestris Linnaeus 1753
Sinonimo: Scots pine (non Scotch!!); ne esistono 140 sottospecie (con altrettanti nomi botanici) sparse su tutto l’emisfero boreale, tuttavia con pochi elementi di distinzione. Pino
di notevoli dimensioni, fino a 30–35 metri, notevolmente
24
longevo (5–700 anni). Tronco diritto, con chioma di forma
varia a seconda della sottospecie. Corteccia spessa, grigiastra
a larghe scaglie nelle parti più basse del tronco, diventa più
sottile e di colore decisamente arancione verso l’estremita e
nei rami alti. Aghi in fascetti di 2, da 3 a 6 cm di lunghezza,
verde glauco, spessi 1–2 mm, leggermente ricurvi e
caratteristicamente ritorti, con guaina di 5–8 mm. Coni
conici, simmetrici, lunghi 3–7 cm. Vegeta dal livello del
mare fino a 2500 metri slm. Specie adattabile a terreni anche
poveri, un esemplare nell’Arboreto (vedi foto) ha tonalità
decisamente azzurra, tipica dell ssp. hamata.
Pinus tabuliformis Carr
Sinonimo: Pinus sinensis Mayer.
Abbiamo importato i semi di questo pino solo nel 2001, per
la prima volta, per osservarne le analogie con il Pinus
yunnanensis con il quale condivide sia l’habitat negli altopiani dello Yunnan, sia, secondo alcuni autori, la denominazone di specie (Pinus sinensis var yunnanensis). Dimostrano grande vigoria, rametti più robusti dello yunnanensis,
portamento eretto, aghi 2 per fascetto, di ca 15 cm, leggermente ritorti, di colore verde intenso, con guaina persistente
di ca.5–7 mm.
Queste piante, ancora in via di sviluppo, fanno intravedere un
albero di grandi dimensioni, con fogliame denso, flessuoso,
di notevole impatto ambientale.
Pinus taeda Linnaeus 1753
Questo pino raggiunge 30–40 metri, generalmente con tronco diritto, chioma conico arrotondata. Corteccia rosso
bruno, con scaglie irregolarmente rettangolari. I rami sono
orizzontali ascendenti. Aghi 2–3 per fascicolo, persistono 3
anni, lunghi 12–18 cm, diritti, leggermente ritorti, di colore
verde giallo scuro, con apice acuto, con guaina di 2cm
25
persistente alla base. Coni maturano in due anni, non persistenti, solitari od in piccoli gruppi, quasi terminali, ovoidali quando aperti, di 8–12 cm, con apofisi leggermente.
Pino poco esigente, ispessite con una velocità di crescita
notevolissima, fino a 1,5 metri/anno, legno dolce, ha una
forma slanciata, simmetrica, fortemente lucivago, sopporta
molto bene periodi di aridità e terreni poveri. Grande facilità di attecchimento, vegeta nelle aree sud orientali degli
Stati Uniti.
Pinus thunbergii Parlatore
Pino di notevoli dimensioni, fino a 30 metri. Tronco sovente
diviso, con ramificazioni simmetriche, notevolmente espanse,
ascendenti verso le estremità. Corteccia grigio scuro, fissurata
longitudinalmente.
Chioma di forma variabile, irregolare, globosa o conica. con
fogliame denso. Aghi 2 per fascicolo, lunghi 10–12 cm, acuti,
diritti, di colore verde scuro, persistono 3–5 anni, guaina di
5–7 mm. Coni singoli, peduncolati, ovoidali, pertsistono fino
a 5 anni. Albero ornamentale, comune in Giappone dove
insieme al P.densiflora costituisce elemento emblematico del
giardino. Velocità di accrescimento rapida, specie rustica,
cresce anche in terreni poveri.
Pinus virginiana Miller 1768
Pino a lenta crescita (10–15 cm/anno) raggiunge 5–8 metri,
generalmente con tronco diritto e con chioma spesso conica,
a volte con punta appiattita. Tronco esile fino alla età adulta
con corteccia grigio bruna con scaglie superficiali. Rami a
decorso irregolare con aghi 2 per fascetto di circa 3–5 cm, di
colore verde pallido, ritorti con guaina di circa 1 cm,
persistente. Coni ovoidali, di circa 7 cm, persistono fino a 5
anni ed oltre. Pino gentile, di facile coltivazione, poco
26
esigente, vegeta in pieno sole, resistente alla siccità ed a
freddi prolungati.
Pinus wallichiana Jackson
Sinonimi: Pino dell’Himalaya, P. excelsa Wall.; P. griffithii
McClelland.
Pino di grande effetto paesaggistico per le grandi dimensioni (fino a 25–30 metri), per la forma conica globosa, per
il fogliame denso, compatto, di colore verde glauco con
lunghi aghi ricadenti, 5 per fascetto, lunghi 20 cm, flessuosi, con guaina basale decidua. Coni pendenti a maturità,
lunghi 20–25 cm, blu il primo anno, virano al bruno a
maturità, cilindrici, con diametro di 3–5 cm quando chiusi,
a gruppi di 2–5. Spesso associato al P. roxburghii. Pino di
rapido accrescimento, predilige terreni profondi, umidi e
ben drenati. Pianta lucivaga, poco adatto a terreni aridi, non
sopporta, specie nei primi anni, calure estive eccessive.
Predilige esposizioni a Nord, e sopporta bene freddi intensi,
prolungati.
Pinus yunnanensis Franchet 1899
Sinonimo: P. yunnanensis var. tenuifolia Cheng & Law 1975;
P. tabulaeformis var. yunnanensis (Franchet) Shaw.
Pino di forma spesso irregolare, originario dello altipiano
dello Yunnan, Cina, ad altitudine da 600 a 2500 metri slm.
Molto decorativo per la chioma larga e per il fogliame denso
di colore verde chiaro, con aghi lunghi fino a 25–30 cm,
flessuosi, ricurvi verso il basso. Accrescimento rapido, fino a
35 cm/anno. Corteccia spessa a scaglie irregolari grigio bruno
rossastro. Coni di 7–10 cm, di colore bruno chiaro, a gruppi
di 3–6, eretti su corti peduncoli.
Nei primi anni dalla messa a dimora esige frequenti annaffiature estive, e terreno ben drenato.
27
Juniperus deppeana Steudel 1841 ssp. pachyphlaea (Silba 1986).
Bellissimo albero di forma conica, di colore grigio–argento, a
crescita lenta, chioma folta, raggiunge 10 metri.
Picea sitchensis (Bongard) Carrière 1855
Sinonimo: Pinus sitchensis Bongard 1832, Sitka spruce.
Nel suo habitat raggiunge grandi dimensioni, fino a 80 metri,
con tronco diritto, con chioma conica allargata e ramificazioni orizzontali. La corteccia è fine, liscia diventa rosso
porpora bruno durante l’accrescimento. Chioma folta con
aghi di circa 2.5 cm, piatti o quasi triangolari in sezione,
piuttosto rigidi, di colore verde blu o giallastri, la faccia
superiore più scura della inferiore, glauca.
Coni di 9–10 cm, cilindrici, verdi o rossastri prima della
maturazione, pendenti alle estremità dei rami. Si trova lungo
tutta la costa nord–occidentale degli Stati Uniti, entro una
fascia di circa 200 km dall’oceano.
Resiste molto bene ai venti marini, come anche il Pinus
taeda, rispetto al quale però ha un accrescimento iniziale più
lento.
Pianta vigorosa e simmetrica, preferisce areali umidi e
freschi, con terreno acido e ben drenato, tuttavia mostra
grande adattabilità a condizioni diverse.
Legno assai pregiato per l’alto rapporto forza–peso, le
gemme sono commestibili ed anche utilizzate come
eccellente sorgente di vitamina C. Non sopporta esposizione
in pieno sole in climi aridi.
Sequoiadendron giganteum (Lindley) Buchholz 1939
Sinonimo: Sequoia gigantea (Lindley) Decaisne 1854,
Wellingtonia gigantea Lindley 1853.
Unica specie del genere Sequoiadendron, è l’albero con il
tronco di maggior volume. In California, a elevazioni da 100
28
a 2700 metri slm., il tronco raggiunge 90 metri di altezza, con
11 metri di diametro, chioma conica poi rotondeggiante a
maturità. Rami discendenti orizzontali e poi ascendenti verso
l’estremità. Corteccia fibrosa, spessa fino a 60 cm. Profondamente fissurata con larghe scaglie di colore bruno rossastro.
Coni globosi, 4–6 cm., ovoidali maturano in due anni, persistenti fino a venti anni. Pianta longeva, sono stati misurati
esemplari di oltre 2500 anni, comunque meno longevi del
Pinus ristata. Importate in Europa fin dal 1853, costituiscono,
come esemplare isolato, un punto di riferimento nel disegno
di giardini romantici per l’aspetto imponente, la simmetria e
il fogliame denso e verde scuro. Purtroppo, come nel resto
d’Europa, in alcuni casi la gigantea è soggetta al disseccamento di qualche ramo, che però non compromette la
naturale crescita in altezza della pianta. Altri esemplari, al
contrario, come le giovani piantine ed alcuni adulti del nostro
vivaio, sono indenni da questo problema.
29
Ad oggi, Marzo 2006, il vivaio sta allevando le seguenti novità:
– Cupressus cashmiriana;
– Pinus nigra ssp corsicana;
– Pinus torreyana;
– Pinus patula.
30
Illustrazioni *
*
Le illustrazioni rappresentano solo esemplari dell’Arboreto adiacente al
Vivaio.
31
Pinus aristata
33
Pinus armandii
34
Pinus contorta ssp latifolia
35
inus canariensis
Pinus
canariensis
36
Pinus contorta ssp latiofolia
37
Pinus coulteri
38
Pinus flexilis
39
Pinus flexilis ssp reflexa
Pinus gkabra
40
Pinus jeffreyi
41
Pinus monophylla
Pinus palustris
42
43
Pinus ponderosa
44
Pinus roxburghii
45
Pinus rigida
46
Pinus sabiniana
47
Pinus strobus
48
Pinus sylvestris
49
Pinus tabulaeformis
50
Pinus taeda
51
Pinus thunbergii
52
Pinus virginiana
53
Pinus yunnanensis
54
Pinus wallichiana
55
Juniperus deppeana
56
Sequoiadendron giganteum
57
Sequoiadendron giganteum
58
Elenco delle piante
in vendita
59
Vivaio di Conifere esotiche
Fattoria di Bibbiani s.r.l.- 50050 Capraia e Limite (FI)
(Gennaio 2005)
Listino
(piante germogliate e allevate nel vivaio)
semina
Juniperus deppeana var. Pachyphlaea
Picea mariana
[(Mill.) B.S.P.]
(*)
1983
1992
altezza
(cm)
Euro
(IVA inc)
160
75
550
Picea pungens ‘Glauca’
1992
1992
20
20
Picea sitchensis
[(Bong.) Carr.]
1992
60
45
Pinus aristata
[Engelm.]
1984
40
100
Pinus armandii
[Franch.]
1992
110/200
90
Pinus bungeana
[Zucc. ex Endl.]
2001
12
15
1988/04
600/40
1500/25
1987/04
300/15
200/25
Picea rubens
[Sarg.] (non disponibile)
Pinus canariensis
[Chr. Sm.]
(*)
Pinus cembroides monophylla
(disponibile nel 2005)
Pinus contorta v.latifolia
Pinus coulteri
[D. Don]
60
900
1982/92/01 500/180/50
61
30
500/80/40
Pinus densiflora
[Sieb. et Zucc.]
(*)
1980
600
700
(*)
1979
500
250
Pinus elliotii
(*)
1982
600
450
Pinus echinata
(non disponibile)
Pinus flexilis
[James]
Pinus flexilis reflexa
Pinus glabra
(non disponibile)
Pinus jeffreyi
[Grev. et Balf. ex A. Murr.]
1982
80/10
75/15
1992
130/200
50/90
1989
450
350
2004
8/10
15
1992
(*)
110
70
Pinus koraiensis
[Sieb. et Zucc.] (disponibile nel 2005)
Pinus lambertiana
[Dougl.] (disponibile nel 2005)
Pinus mugus punilia
Pinus palustris
[Mill.]
1985/04
60/10
100/30
1989
250
100
1979/92
300/85
500/70
(*)
1979
900
1500
(*)
1979
500
350
2001
25
20
Pinus parviflora
[Sieb. et Zucc.] (non disponibile)
Pinus ponderosa
[Dougl. ex P. et C. Laws.]
Pinus rigida
[Mili.]
Pinus roxburghii
[Sarg.] (non disponibile)
Pinus sabiniana
[Dougl. ex D. Don]
Pinus strobus v. N.E.[L.]
Pinus sylvestris [L.]
Pinus tabuliformis
Pinus taeda [L.]
Pinus thunbergii
(*)
(*)
62
1982
1992
1989
550
500/200
500
450
300/50
500
Pinus virginiana
(non disponibile)
1985
300
250
Pinus wallichiana
[A.B. Jacks.]
1985/01
450/25
300/25
Sequoiadendron giganteum
[(Lindl.) Buchholz]
1989/01
1982/01
180/35
400/25
400/20
1000/25
1992
250
100
Pinus yunnanensis
Sequoia sempervirens
[(D. Don) Endl.] (disp. nel 2005)
(*) Le specie asteriscate verranno consegnate a un anno dall’ordine.
Disponibili preventivi per trasporto e messa a dimora
Informazioni: P.L. Marchiafava (cell: 339 7157005 / tel: 050 571336)
63
AREE SCIENTIFICO–DISCIPLINARI
Area 01 – Scienze matematiche e informatiche
Area 02 – Scienze fisiche
Area 03 – Scienze chimiche
Area 04 – Scienze della terra
Area 05 – Scienze biologiche
Area 06 – Scienze mediche
Area 07 – Scienze agrarie e veterinarie
Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
Area 09 – Ingegneria industriale e dell’informazione
Area 10 – Scienze dell’antichità, filologico–letterarie e storico–artistiche
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Area 12 – Scienze giuridiche
Area 13 – Scienze economiche e statistiche
Area 14 – Scienze politiche e sociali
Le pubblicazioni di Aracne editrice sono su
www.aracneeditrice.it
Finito di stampare nel mese di settembre del 2011
dalla ERMES. Servizi Editoriali Integrati S.r.l.
00040 Ariccia (RM) – via Quarto Negroni, 15
per la Aracne editrice S.r.l. di Roma
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