Concetti di tempo e clima • Ogni definizione ragionevole di tempo deve riflettere la variabilità spaziale e temporale ad esso intrinseca • Tempo (weather): stato dell’atmosfera in qualche luogo ed ad un certo istante, descritto in termini di alcune variabili quali temperatura, umidità, nuvolosità, precipitazione, velocità e direzione del vento • Clima: letteralmente (e storicamente) comprende l’insieme delle condizioni medie del tempo di certe località, mediate su uno specifico intervallo temporale; in senso lato, è lo studio statistico delle condizioni medie del tempo, degli estremi e delle variazioni dalla media in determinate aree geografiche, con applicazioni anche a diversi altri campi • Meteorologia: studio dell’atmosfera e dei processi che governano il tempo • Climatologia: studio del clima, della sua variabilità temporale e geografica e dei fattori che lo governano Composizione dell’atmosfera Gas Azoto (N2) Ossigeno (O2) Argon (Ar) Biossido di carbonio(CO2) Neon (Ne) Elio (He) Metano (CH4) Kripton (KR) Ossidi di azoto (NO,NO2,NOx) Idrogeno (H2) Ozono (O3) Xeno (Xe) Concentrazione (% in volume) 78.08 20.95 0.93 0.035 0.0018 0.00052 0.00014 0.00010 0.00005 0.00005 0.000007 0.000009 Vapor acqueo (H2O) 0.0000014.00 -La composizione è ~ costante per i primi 80 km di spessore -Il vapore acqueo è il componente più variabile Termodinamica dell’atmosfera secca Se si trascurano il vapore d’acqua, polveri ed altri elementi inquinanti (Aria secca e pulita) Composizione chimica costante Approssimabile come un gas ideale Variabili di stato Pressione assoluta (P) – Forza per unità di area [Pa](hPa, mb) Densità (ρ) – Massa per unità di volume [Kg/m3] (g/m3) Temperatura (T) – Misura del calore sensibile [°K] (°C, °F) Legge dei gas ideali R’ = Costante del gas P R' T Aria secca e pulita → R’ = 287 J Kg K Calore e temperatura Calore: energia cinetica totale degli atomi o molecole che costituiscono la sostanza; è una caratteristica estensiva (si somma!) della sostanza. Temperatura: grandezza fisica direttamente proporzionale all’energia cinetica media degli atomi o molecole; è una caratteristica intensiva (si media!) della sostanza Scale di temperatura Definita sui cambiamenti di fase dell’acqua a pressione di circa 1atm Definita a partire dalla centigrada, traslata in modo che 0 °K corrispondano a energia cinetica nulla (zero assoluto) Nome Punto fusione ghiaccio Punto ebollizione Centigrada o Celsius Assoluta o Kelvin Fahrenheit 0 °C 273.15 K 100 °C 373.15 K 32°F The Fahrenheit scale (°F) was the first widely used temperature scale. It was developed in the early 18th century by G. Daniel Fahrenheit. The zero point of the Fahrenheit scale is attained by mixing equal parts of water, ice, and salt. Fahrenheit set the boiling point of water to 212 on his scale so that 180 equal divisions or degrees (°) are marked on the Fahrenheit scale between the freezing and boiling points of water. Nella scala assoluta, la temperatura è una misura diretta dell’energia cinetica molecolare media delle molecole (o meglio, di quella frazione di energia che può essere emessa elettromagneticamente). 212 °F Le principali trasformazioni di stato a) Adiabatica – La massa d’aria non scambia calore con l’ambiente circostante 1 C p dT dp Cv dT pd 1 b) Isobara – La pressione rimane costante dQ cost. C p dT p cost . b) Isocora – Il volume (la densità) rimane costante dQ cost. Cv dT v cost . Calori specifici Aria secca e pulita: J kg K J C p 718 kg K C p 1005 I profili verticali Per profilo verticale dell’atmosfera si intende l’andamento, lungo la verticale a partire da un determinato punto sulla superficie del globo, delle variabili di stato. p z dz p dz z FP gdzdA = forza peso z p Risultante (per unità di volume): dA Forze verticali agenti su una parcella d’aria Equilibrio idrostatico p f G g Spinta di z galleggiamento (Archimede) p fG 0 g z Quasi sempre soddisfatto. (Non è soddisfatto quando non sono trascurabili le accelerazioni verticali, come ad esempio nei fenomeni convettivi) 3 variabili di stato 3 gradi di libertà 2 leggi (gas ideale, eq. idrostatico) ∞ possibili forme* di pofilo * Condizioni al contorno !! L’analogia fra profili verticali e trasformazioni di stato Le leggi matematiche che descrivono le trasformazioni di stato (variazioni di pressione e temperatura che subisce una determinata massa d’aria) possono essere utilizzate per descrivere le variazioni di pressione e temperatura che si osservano lungo la verticale (cioè un profilo atmosferico). Un particolare profilo di tipo idrostatico: Il profilo adiabatico (cioè un profilo che segue sia la legge dell’equilibrio idrostatico che quella della trasformazione adiabatica) p g z C p dT 1 dp dT 1 dp g C 9.8 dz C p dz Cp km Tasso di raffreddamento adiabatico secco = C dT d 9 . 8 km dz adiab Equilibrio instabile Equilibrio neutro Equilibrio stabile La stabilità dei profili in equilibrio idrostatico Tasso di raffreddamento ambiente = La parcella d’aria spostandosi da A a B subisce una trasformazione adiabatica e si trova ad avere una temperatura maggiore dell’aria circostante. Subisce quindi una spinta di galleggiamento che la accelera ulteriormente verso l’alto z z dT dz amb B B d d A A Tadiab A B Tamb B d Tadiab A B Tamb B T Profilo instabile La parcella d’aria spostandosi da A a B subisce una trasformazione adiabatica e si trova ad avere una temperatura minore dell’aria circostante. Subisce quindi una spinta verso il basso che la riporta verso la posizione di equilibrio T d Profilo stabile Termodinamica dell’atmosfera umida L’acqua è la componente atmosferica più variabile, presente in tutte e tre le fasi (solida, liquida, vapore), ed è uno dei principali fattori che controllano il tempo e il clima. La transizioni di fase comportano lo scambio, con l’ambiente circostante, di calore latente. Transizione Calore Latente Valore (J/kg) LV Le = C.L. di evaporazione 2550.8 2.39 T VL Lc = C.L. di condensazione 2550.8 2.39 T SV Ls = C.L. di sublimazione 2834.5 0.29 T SL Lf = C.L. di fusione 333.7 LS Lf = C.L. di congelamento 333.7 Aria umida = Aria secca + Vapor d’acqua Si consideri un sistema chiuso con aria, vapore e acqua. Si hanno contemporaneamente evaporazione e condensazione. A regime, si raggiunge un equilibrio termodinamico in cui i tassi di evaporazione e condensazione si equivalgono: in tale condizione, l’aria è satura e contiene la quantità massima di vapore. Aria, acqua e vapore in equilibrio termodinamico Mescolando aria secca e vapore aventi la stessa temperatura, densità e pressione (dette relative) si sommano. Aria umida Aria secca Pressione Densità Equazione di stato per il vapore Equazione di stato per l’aria secca P Pd e d v e Rv vT Pd R' d T Vapore Umidità assoluta [g/m3] Rv = Costante del gas per il vapore = 461.5 J/kg°K Rv 1.61R ' R ' 0.622 Rv 1 1.61 v / d P Rv vT R ' d T R ' 1.61 v d T R ' v d 1 v / d Equazione di stato per l’aria umida w v 0.622e d Pe 1 1.61w P R' T R' T 1 0.61q 1 w Rapporto di mescolamento v q Umidità specifica [g/kg] es T A exp B / T Aria insatura A 2.53 1011 Pa B 5.42 103 K Aria satura o sovra-satura La tensione (pressione) di vapore a saturazione dipende dalla temperatura Equazione di Clausius-Clapeyron Umidità relativa U 100 e es des Les dT RvT 2 [%] Condensazione per nucleazione omogenea • Le superfici in atmosfera non sono piane ma curve con raggi di curvatura molto piccoli (goccioline d’acqua, cristalli di ghiaccio) • L’evaporazione da una superficie curva è maggiore che da superficie piana (perché la molecola è meno vincolata e quindi l’energia di rilascio è minore e quindi le molecole che si liberano sono di più) il risultato è che su una superficie curva la pressione di vapore saturo è maggiore • Vale infatti l’equazione di Thompson (Kelvin) r A exp s r T A=costante dipendente dal liquido r=densità vapor saturo su superficie curva di raggio r s=densità vapor saturo su superficie piana • Per r raggi molecolari (valore minimo di r) si ha r >> s – in questo caso i nuclei sono le gocce stesse (processo di nucleazione omogenea) • Per r>> s evaporazione > condensazione se anche le gocce si formassero, rievaporerebbero subito, per cui non si ha in pratica condensazione • In atmosfera non si sono mai misurate generalmente densità così alte la nucleazione omogenea è molto rara ed inefficiente in atmosfera come processo per formare le goccioline • Tuttavia nel caso siano presenti particelle grosse (es. 0.15 mm), l’equazione dà r/s=1.01 (sovrassaturazione dell’1%) questo processo diventa efficiente per particelle grosse Sviluppo delle nubi per nucleazione eterogenea Nuclei contenuti in un dm3 di aria 107 Nuclei grossi 0.005 – 0.1 m 0.1 – 1.0 m Nuclei giganti > 1.0 m 103 Nuclei di Aitken 105 I nuclei con r<0.005 m non si attivano I nuclei sono formati da SO2, sale, particelle di suolo, particelle vulcaniche, residui di combustione, prodotti di origine antropica Se la massa d’aria sale: •A RH 80% inizia la condensazione •A RH 90% r 1 m tenue foschia •A (100 RH 101) % si ha r>rc attivazione della nube prima su alcuni nuclei (i giganti) poi su tutti •All’inizio numero di goccioline = numero di nuclei attivati ( 107 l-1) •Le dimensioni delle gocce dipendono (anche) dal vapore acqueo disponibile PRECIPITAZIONE Meccanismi principali coinvolti nella formazione delle precipitazioni 1. 2. 3. Aria umida in ascesa diminuzione della sua pressione raffreddamento Raggiungimento del limite di saturazione condensazione del vapore, con ulteriore disponibilità di energia per controbilanciare le tensioni superficiali all’interfaccia liquido/vapore delle gocce di condensa formazione di nubi. Maggiore è la presenza di nuclei di condensazione (polveri, sali, ecc.), minore è l’energia addizionale richiesta. La condensa, in forma di goccioline d’acqua o cristalli di ghiaccio, deve ‘crescere’ fino a raggiungere dimensioni tali da vincere la spinta verso l’alto fornita dal moto ascensionale presente nella nube quindi precipitare al suolo. Velocità di caduta delle gocce • Un corpo sferico di raggio r e densità w immerso in aria (densità ) in caduta libera si trova in una situazione di equilibrio tra le forze (FA=resistenza aereodinamica, FG=peso immerso): • Per r<30 m (goccioline nelle nubi, aerosol) la velocità è piccolissima moto laminare • Per 30 m r 1 mm (nubi grandi, gocce di pioggia) il moto è turbolento: • Per r > 1mm (goccioloni, chicchi di grandine) il moto è molto turbolento: FA 6 V r V r2 FA K V r 2 V r FA K ' V 2 r 2 V r Nube Convettiva – W ≈ 5 m/s N. B. La velocità di caduta V va intesa come velocità relativa rispetto all’aria. Se l’aria sta salendo con velocità W, solo le gocce di raggio t.c. V(r) > W possono precipitare!! Nube Stratiforme – W ≈ 0.1 m/s Esempi di velocità di caduta in aria ferma Diametro Goccioline Nube Neve Grandine Pioviggine 0.2 mm Velocità di caduta (m/s) 0.8 Forma Pioggia leggera 0.5 mm 4.0 Sferica Pioggia forte 5.0 mm 10.0 Goccioline 1 m 10-4 Variabile instabile Sferica Gocce 10 m 0.01 Sferica Cristalli piccoli 0.2 mm 0.3 A prisma Cristalli medi 5.0 mm 0.7 A stella Fiocchi piccoli 1.0 mm 0.5 Irregolare Fiocchi grossi 20.0 mm 1.0 Irregolare Graupeln 0.5 mm 0.5 Conica Grandine leggera 5.0 mm 2.5 Conica Grandine 3.0 mm 8.0 Sferica Grandine gigante > 20.0 mm 20.0 Sferica irregolare Sferica Tipi di precipitazione •Pioviggine: precipitazione di piccole gocce d’acqua di diametro 0.2 – 0.5 mm, in genere provenienti da St o da nebbie •Pioggia: precipitazione di gocce di diametro > 0.5 mm, provenienti da Ns o Cb o nubi medioalte (hanno più tempo per crescere per collisione) •Pioggia congelantesi: precipitazione di piccole gocce di pioggia generatesi in uno strato di aria relativamente mite ma poi divenute sopraffuse durante il transito in uno strato d’aria più freddo a T < 0 °C, che quindi congelano immediatamente sulla superficie fredda a T < 0 °C •Neve: precipitazione di cristalli di ghiaccio singoli o conglobati in fiocchi; i cristalli hanno una struttura esagonale; i fiocchi hanno dimensioni maggiori per T 0 °C; a volte si formano palline di neve, di forma conica, per accrescimento e collisione di cristalli a T 0 °C, oppure anche granuli di neve (graupeln), simili a pioviggine ricongelata, o polvere di diamante (precipitazione derivante da sublimazione diretta del vapore acqueo atmosferico a T molto basse: può avvenire anche a cielo sereno) •Palline di ghiaccio o nevischio: precipitazione di gocce gelate di diametro < 5 mm, derivanti dal ricongelamento di gocce di pioggia dopo aver percorso uno strato di aria fredda sufficientemente spesso; rimbalzano sul terreno •Grandine: precipitazione di pezzi sferici o frastagliati di ghiaccio, con stratificazioni interne “a cipolla” di ghiaccio duro e morbido alternate, prodotti nei Cb; non si sciolgono anche a T relativamente alte perché sono grossi e cadono molto velocemente