6) Distillatore in corrente di vapore e bancone Nome : Distillatore in corrente di vapore e bancone Numero di inventario: E7 Progettazione e costruzione: Dipartimento di Scienze Chimiche e Gruppo di Didattica Chimica 1997 Dimensioni: 100 cm x 60cm x 180cm Con l’apparecchio esposto si esegue una distillazione in corrente di vapore, essa avviene a temperatura relativamente bassa (inferiore a 100 °C) evitando così la decomposizione delle sostanze. La caldaia, munita di un tubo di sicurezza per controllare la pressione del vapore, viene riempita con acqua per circa la metà del suo volume. La miscela da distillare (ad esempio l’erba officinale) si introduce nel pallone. Si porta all’ebollizione l’acqua nella caldaia e, contemporaneamente, si riscalda la miscela contenuta nel pallone per impedire la condensazione del vapore proveniente dalla caldaia. Il vapore gorgoglia attraverso il tubo trascinando l’olio essenziale, attraversa la miscela nel pallone e viene condensato nel refrigerante. La miscela formata dall’acqua + l’olio essenziale si raccoglie nel recipiente collettore, dove si separa in due strati. La distillazione viene interrotta quando l’acqua distilla limpida. Gli olii essenziali sono prodotti dalle piante allo scopo di attrarre gli insetti o per difesa. Essi sono contenuti all’interno di particolari organelli cellulari, detti vacuoli: la rottura delle pareti della cellula e dei vacuoli ottenuta per essiccamento, schiacciamento, spezzettamento e riscaldamento, consente la fuoriuscita degli olii in essi contenuti. La distillazione è il procedimento più comune per estrarre le essenze da erbe, radici e legni aromatici. Mettendo le piante a contatto con del vapore bollente, le cellule oleifere si gonfiano, la membrana cellulare si rompe per la pressione interna, le goccioline di essenza vengono liberate ed evaporano mischiandosi al vapore acqueo.