DIETE SPECIFICHE Dieta in Gravidanza Durante la gravidanza, le richieste di energia e di nutrienti aumentano per la necessità di soddisfare non solo i fabbisogni della madre, ma anche quelli del feto. Infatti, l’aumento deve coprire le richieste per la formazione dei nuovi tessuti che costituiscono il feto e gli organi annessi (placenta, liquido amniotico), e per consentire l’accrescimento di quelli materni, quali le ghiandole mammarie, il sangue e il tessuto adiposo. La richiesta supplementare di energia durante la gestazione varia secondo il periodo, ma mediamente va calcolata in circa 200-300 Kcal al giorno. E’ perciò del tutto infondato il detto popolare che consiglia alle donne incinte di “mangiare per due”. Al contrario, l’aumento del peso corporeo va attentamente sorvegliato in modo che sia graduale: 1-2 Kg nel primo trimestre, 350-450 g per settimana nel periodo successivo e che non superi i 10-12 Kg al termine della gravidanza. Nel corso della gravidanza, devono essere incrementati anche le proteine (circa il 15% 1,2g/kg di peso corporeo/die), calcio e fosforo del 50% circa, quadruplicare quella di vitamina D, si deve raddoppiare la quantità di acido folico (vit B9) e aumentare l'assunzione di ferro. Ferro e acido folico spesso vengono assunti attraverso supplementazione farmacologica (per prevenire alterazioni del tubo neurale). Si raccomanda di non consumare cibi di origine animale (carne e pesce) poco cotti o crudi, per prevenire il rischio di malattie veicolate con gli alimenti, in particolare della toxoplasmosi (infezione che si verifica nei primi stadi della gravidanza, può provocare aborto o lesioni al feto- causata da toxoplasma gondii- parassita intracellulare di mammiferi, l'uomo si infetta con il consumo di carne cruda o con l'ingestione accidentale di feci di gatto- malattia in genere asintomatica). Non consumare bevande alcoliche Limitare il consumo di bevande nervine Dieta in Allattamento (Dieta della nutrice) I bisogni alimentari della nutrice sono superiori a quelli necessari durante la gravidanza. I fabbisogni supplementari di energia dipendono dalla quantità di latte prodotto, ma mediamente si stimano in 450-550 Kcal al giorno. I nutrienti che devono essere aumentati sono fondamentalmente le proteine (1,5 g/kg peo corporeo/die), le vitamine A, C, D e del gruppo B, i Sali minerali (calcio, iodio, zinco), oltre l'acqua ovviamente. La dieta della nutrice deve essere variata e ricca di vegetali freschi, latte e derivati. In particolare è consigliato un incremento nel consumo di pesce e l’uso di olio EVO, ricchi di acidi grassi essenziali. E’ importante ricordare che attraverso il latte passano al neonato sia i nutrienti che le sostanze tossiche eventualmente presenti nella dieta della nutrice. Pertanto sono da evitare alimenti quali asparagi, cavoli, peperoni, aglio e cipolla che possono conferire al latte un sapore sgradevole e allontanare il lattante dal seno materno. Vanno anche evitati, o consumati con moderazione, alimenti capaci di indurre manifestazioni di tipo allergico, quali formaggi fermentati, crostacei, molluschi, cacao o cioccolato, fragole, pesche e albicocche. Naturalmente vanno evitati tassativamente i superalcolici, il vino (al massimo due volte a settimana durante i pasti), la birra che può conferire sapore sgradevole. Anche tutte le bevande a base di cola e quelle nervine devono essere evitate; la stesso per la nicotina e i farmaci.