RISCHI MICROBIOLOGICI: Salmonellosi

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RISCHI MICROBIOLOGICI: Salmonellosi
AGENTE EZIOLOGICO
GRUPPI A RISCHIO
CARATTERISTICHE EPIDEMIOLOGICHE
COMPORTAMENTI A RISCHIO
SINTOMI
ATTEGGIAMENTI PROTETTIVI
POSSIBILE DANNO ALLA SALUTE
EVENTI RECENTI
DIAGNOSI
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
TERAPIA
RIFERIMENTO REGIONALE
SERBATOI DI INFEZIONE
RIFERIMENTO NAZIONALE
MATRICI ALIMENTARI CONTAMINABILI
BIBLIOGRAFIA
CONTAGIO INTERUMANO
RESPONSABILI COMPILAZIONE SCHEDA
AGENTE EZIOLOGICO
Batterio Gram negativo di forma bastoncellare, famiglia Enterobacteriaceae, genere Salmonella.
Il genere Salmonella comprende due specie: enterica, che a sua volta comprende 6 sottospecie, e
bongori.
Dal punto di vista antigenico le salmonelle sono classificate in più di 2400 sierotipi, alcuni dei
quali (S.Enteritidis e S.Typhimurium) ulteriormente distinguibili in fagotipi.
CARATTERISTICHE EPIDEMIOLOGICHE
Dal punto di vista epidemiologico si distinguono: salmonelle adattate all’ospite, comprendenti
ad esempio sierotipi che infettano solo l’uomo, come S.Typhi e S.Paratyphi A, B e C, e
salmonelle non adattate all’ospite, che sono in grado di infettare sia l’uomo, sia animali di
specie diversa, come ad esempio S.Enteritidis e S.Typhimurium, e che sono principalmente
coinvolte nelle tossinfezioni alimentari.
L’infezione da salmonella si trasmette principalmente per via oro-fecale. Gli alimenti contaminati
rappresentano quindi uno dei veicoli più importanti di diffusione per l’uomo.
I sierotipi più frequentemente isolati da campioni di origine umana nell’anno 2003 sono stati
S.Enteritidis e S.Typhimurium.
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SINTOMI
Diarrea, vomito, dolori addominali, nausea, mal di testa e febbre possono comparire da 12 a 72
ore dall’ingestione di alimenti contaminati con i microrganismi.
I sintomi possono protrarsi per 4-7 giorni e nella maggior parte dei casi si ha guarigione senza
ospedalizzazione.
POSSIBILE DANNO ALLA SALUTE
Nella maggior parte dei casi si ha guarigione senza esiti.
Esiste la possibilità di diffusione e replicazione delle salmonelle in sedi extra-intestinali (infezione
sistemica) con conseguenti processi infiammatori generalizzati e con conseguenze assai variabili
(pericardite, osteomielite, ecc..).
Più raramente si assiste alla contemporanea presenza di artrite, congiuntivite ed infiammazione a
carico dell’apparato urogenitale (Sindrome di Reiter).
Forme sistematiche gravi possono colpire soggetti a rischio (neonati, anziani, immunodepressi) e
rendere necessaria l’ospedalizzazione.
La mortalità per salmonella è un evento estremamente raro.
DIAGNOSI
Si basa su dati anamnestici (intervista che il medico propone al paziente per appurare l’origine
della patologia) e sul tipo di sintomatologia in atto.
La diagnosi eziologica consegue all’isolamento ed all’identificazione delle salmonelle dalle feci
(più raramente da sangue o urine del paziente).
TERAPIA
Non esiste vaccino. Solitamente non è necessario, anzi è controproducente, effettuare una
terapia antibiotica; in generale si raggiunge la remissione dei sintomi prima della diagnosi
eziologica.
Qualora sussistano condizioni cliniche gravi (conseguenti alla diffusione delle salmonelle in sedi
extra-intestinali) e la presenza di fattori di rischio, è invece indicato approntare una terapia
antibiotica avendo cura di effettuare dapprima un antibiogramma.
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In genere è sufficiente intraprendere una terapia di supporto: somministrare farmaci antidiarroici,
soluzioni reidratanti e probiotici.
SERBATOI DI INFEZIONE
Le salmonelle hanno come habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali e la loro
diffusione nell’ambiente è conseguente a contaminazione fecale.
Sono in particolare considerati serbatoi di infezione gli avicoli (polli e tacchini in particolare) ed i
suini.
Non bisogna dimenticare che anche gli animali da compagnia (cani, gatti, rettili) possono
albergare ed eliminare le salmonelle.
MATRICI ALIMENTARI CONTAMINABILI
Prodotti di origine animale, in particolare uova ed ovoprodotti (quali creme, dolci o salate),
insaccati freschi e stagionati di origine suina, carni avicole, frutti di mare.
Meno frequentemente causa di tossinfezione alimentare sono: carni rosse, latte non pastorizzato
e prodotti lattiero caseari non stagionati (come i gelati o formaggi freschi), verdure ed ortaggi
inquinati con materiale fecale.
Qualsiasi alimento manipolato da persone infette (clinicamente ammalate o portatrici
asintomatiche) con scarsa attenzione all’igiene personale può rappresentare fonte di infezione.
È frequente la contaminazione crociata, ad esempio tra cibi crudi e cotti, tra carni e vegetali, in
seguito ad errori di manipolazione e conservazione.
È importante sottolineare che il cibo contaminato con salmonella non presenta generalmente
alterazioni delle caratteristiche organolettiche (colore, odore, sapore, consistenza).
CONTAGIO INTERUMANO
Il contagio inter-umano è di tipo oro-fecale in quanto le persone infette (che potrebbero anche
non manifestare sintomatologia) eliminano le salmonelle attraverso le feci.
La scarsa igiene personale può favorire la disseminazione dei microrganismi fecali nell’ambiente.
Se una persona sana assume un alimento inquinato attraverso le feci di una persona infetta può
contrarre la malattia.
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GRUPPI A RISCHIO
Sono categorie a rischio le persone immunodepresse, gli anziani e i bambini.
COMPORTAMENTI A RISCHIO
• Mangiare frutti di mare crudi o poco cotti.
• Non lavarsi le mani dopo aver manipolato alimenti non cotti, animali, feci.
• Consumare latte non pastorizzato.
• Non conservare accuratamente i cibi, ad esempio conservare a temperatura ambiente uova e
ovoprodotti.
• Manipolazione di alimenti da parte di persone infette.
ATTEGGIAMENTI PROTETTIVI
• Non mangiare uova o carne crudi o poco cotte.
• Prestare attenzione a cibi che contengono salse o creme a base di uova crude (maionese,
tiramisù, ecc…), in particolare per quanto riguarda le modalità di conservazione (conservare le
uova e i prodotti contenenti uova crude o poco cotte in frigorifero).
• Lavare accuratamente i vegetali crudi con acqua potabile prima del consumo.
• Evitare le cross-contaminazioni avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti;
lavare, con acqua e sapone, accuratamente tutti gli utensili che sono venuti a contatto con
alimenti di origine animale non cotti.
• Lavarsi accuratamente le mani (con acqua e sapone) dopo essere venuti a contatto con animali
e soprattutto con le loro feci.
EVENTI RECENTI
Aggiornamenti degli episodi di tossinfezione si possono trovare sul sito:
http://www.epicentro.iss.it/problemi/salmonella/epid.htm
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Nazionale
• Regolamento di Polizia Veterinaria D.P.R. 320/1954
• D.P.R. n.497/1998
• D.M. n.339/2000
Europea
• Direttiva 92/117/CEE del 17 dicembre 1992 riguardante le misure di protezione dalle
zoonosi specifiche e la lotta contro agenti zoonotici specifici negli alimenti e nei prodotti di
origine animale allo scopo di evitare focolai di infezione e intossicazioni alimentari (GU
L62 del 15.03.1993)
• Regolamento (CE) N. 2160/2003 sul controllo della salmonella e di altri agenti zoonotici
specifici presenti negli alimenti (GU L325/1 del 12.12.2003)
• Direttiva 2003/99/ sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti
zoonotici
recante modifica della decisione 90/424/CEE del Consiglio e che abroga la direttiva
92/117/CEE del Consiglio (GU L325/31 del 12.12.2003)
RIFERIMENTO REGIONALE
• Dipartimento di Istologia, Microbiologia e Biotecnologie Mediche
Università degli Studi di Padova
Via A. Gabelli 63, 35100 Padova
Persona di riferimento: Prof. Palù Gorgio
• Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi
c/o Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
viale dell’Università 10, 35020 Legnaro (PD)
Tel.: 049 8830380 (centralino)
sito web: http://www.izsve.it/
Persona di riferimento: dott.ssa Antonia Ricci
Tel.: 049 8084296 | e-mail: [email protected]
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RIFERIMENTO NAZIONALE
• Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi
c/o Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
viale dell’Università 10, 35020 Legnaro (PD)
Tel.: 049 8830380 (centralino)
sito web: http://www.izsve.it/
Persona di riferimento: dott.ssa Antonia Ricci
Tel.: 049 8084296 | e-mail: [email protected]
• Enternet Italia c/o Istituto Superiore di Sanità
viale Regina Elena 299, 00161 Roma
Tel.: 06 4990 1 (centralino)
Persona di riferimento: dott. Alfredo Caprioli
Tel.: 06 4990 2727 | e-mail: [email protected]
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Letteratura di base
• Carattoli A., Ricci A. (2001) “Infezioni da Salmonella” Microbiologia Medica 16(1) 2001, 12-21
• Caprioli A., Crotti D., Luzzi I. (2001) “Le infezioni gastroenteriche” Microbiologia Medica
16(1) 2001, 1-2
• Doyle M.P. ed. (1989) “Foodborne bacterial pathogens” Marcel Dekker, INC., New York and
Basel
• Poppe C. (1998) “Epidemiology of Salmonella enterica serovar Enteritidis” In: Salmonella enterica
serovar Enteritidis in humans and animals: the epidemiology, pathogenesis, and control. Iowa
State University Press, Ames, 3-18.
Studi e ricerche
• Dworkin M.S., Shoemaker P.C., Goldoft M.J., Kobayashi J.M. (2001) “Reactive arthritis and
Reiter’s sindrome following an outbreak of gastroenteritis caused by Salmonella enteritidis”
CID 2001:33 (1 October)
• Guarino A., De Marco G., Romano A., Bruzzese E. (2001) “La gastroenterite acuta in
pediatria” Microbiologia Medica 16(1) 2001, 3-11
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Link di riferimento
• http://www.cdc.gov/ncidod/dbmd/diseaseinfo/salmonellosis_g.htm
• http://www.epicentro.iss.it/problemi/salmonella/epid.htm
• http://www.epicentro.iss.it/ben/precedenti/novembre/2.htm
• http://www.epicentro.iss.it/ben/precedenti/ottobre/2.htm
• http://www.repubblica.it/online/esteri/disneyworld/disneyworld/disneyworld.html
• http://www.repubblica.it/online/fatti/policlinico/policlinico/policlinico.html
• http://www.arpa.emr.it/documenti/arparivista/pdf2004n5/Cirillo-Bacchi-Ranieri%20AR5_04.pdf
RESPONSANSABILI
Compilazione scheda:
Dott.ssa Veronica Cibin,
Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Revisione scientifica:
Dott.ssa Antonia Ricci
Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
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