PROCESSO DI SVILUPPO DELL`HANDICAP E APPROCCIO

PROCESSO DI SVILUPPO DELL’HANDICAP E
APPROCCIO RIABILITATIVO
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MODELLO TRADIZIONALE DELLA
MEDICINA
Il modello medico classico e tradizionale della
medicina basa la sua azione su un concetto della
malattia che può essere rappresentato come segue:
Eziologia → Patologia → Sintomatologia
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MODELLO TRADIZIONALE DELLA
MEDICINA
Gli atti da effettuare seguono questo procedimento,
senza tener conto della persona che subisce questo
processo. Le caratteristiche di questa concezione sono:
—  un modello etio-patologico che determina delle
attività essenzialmente dirette alla ricerca della
causa
—  un’attenzione primaria nei confronti della malattia
che ha come scopo il trattamento
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MODELLO TRADIZIONALE DELLA
MEDICINA
—  il paziente come oggetto in un ruolo essenzialmente
passivo
—  un trattamento, perlopiù mono-disciplinare, con
punto di partenza dalle capacità perdute
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MODELLO DELLA MEDICINA FISICA E
RIABILITATIVA
Spesso i pazienti, nonostante un trattamento adeguato,
non possono guarire completamente.
Essi divengono invalidi a seguito di una malattia o di
un trauma e perdono contemporaneamente il loro
ruolo nella società.
Le conseguenze della malattia o del trauma e la
disabilità che esse comportano sono il punto di
partenza nella medicina fisica e riabilitativa.
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MODELLO DELLA MEDICINA FISICA E
RIABILITATIVA
Essi possono essere rappresentati dallo schema
seguente:
Eziologia à Patologia à Menomazione
Disabilità
Handicap
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MENOMAZIONE
(Deficit – Impairment)
Rappresenta qualsiasi perdita o anomalia di una
struttura o di una funzione, sul piano anatomico,
fisiologico e psicologico.
La menomazione è caratterizzata dall'esistenza od occorrenza di
anomalia, difetto o perdita (che può essere temporanea o
permanente) di un arto, organo o tessuto od altra struttura, del
corpo, o di un difetto di un sistema, funzione o meccanismo del
corpo, compreso il sistema delle funzioni mentali.
E’ una deviazione dalla norma sul piano biomedico dell'individuo
e rappresenta la esteriorizzazione di una condizione patologica
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DISABILITA’
Rappresenta ogni riduzione (conseguente a
menomazione) parziale o totale della capacità di
effettuare una attività nel modo o nei limiti
considerati normali per un essere umano.
E’ caratterizzata da difetti nelle abituali attività, prestazioni e
comportamenti (che possono essere temporanei o permanenti,
reversibili od irreversibili) Le disabilità possono insorgere come
diretta conseguenza di menomazioni o come risposte
dell'individuo, particolarmente di tipo psicologico, ad una
menomazione fisica, sensoriale o di altra natura. La disabilità
rappresenta la oggettivazione di una menomazione e come tale
riflette disturbi a livello della persona.
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HANDICAP
Handicap costituisce la situazione di svantaggio
sociale, conseguente a menomazione e/o disabilità,
che limita o impedisce l'adempimento di un ruolo
normale per un dato individuo in funzione di età,
sesso e fattori culturali e sociali.
E' caratterizzato da una discordanza fra la prestazione e la
condizione dell'individuo e le aspettative dell'individuo stesso o
del particolare gruppo di cui fa parte. Rappresenta la
socializzazione di una menomazione o di una disabilità e, come
tale, riflette le conseguenze per l'individuo - sul piano culturale,
sociale, economico ed ambientale - che nascono dalla presenza di
menomazioni e disabilità.
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DALLA MENOMAZIONE ALL’HANDICAP
Quindi mentre la menomazione e la disabilità sono
proprie dell'individuo la comparsa dell'Handicap è
legata all'interfaccia tra soggetto e società che non è
in grado di accogliere chi compie un'attività in
maniera differente dalla maggior parte dei soggetti.
Esempio: un soggetto con paraplegia (menomazione) che non è in
grado di deambulare autonomamente (disabilità) riesce tramite
l'uso di una sedia a rotelle a compiere spostamenti. L'uso
dell'ausilio ha di fatto ridotto la disabilità (ovviamente non la
menomazione) ma se il soggetto incontra, nel percorso che lo
porta negli ambienti sociali, barriere e limitazioni lo stesso non
potrà relazionarsi e quindi ciò comporta handicap.
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DALLA MENOMAZIONE ALL’HANDICAP
Le caratteristiche di questa concezione sono:
—  Un modello di ragionamento che determina delle attività
indirizzate dai problemi posti
—  Una attenzione primaria verso il malato che ha come
scopo il trattamento per migliorare la condizione del
malato a ciascuno dei tre livelli
—  Il paziente come soggetto in un ruolo attivo nella misura
delle sue possibilità
—  Una educazione interdisciplinare che parta dalla capacità
residue
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PROCESSO RIABILITATIVO
La riabilitazione si svolge come un processo continuo
destinato ad evitare una deficienza imminente, ed a
conservare o a sviluppare o a ripristinare la capacità
della persona a svolgere una normale attività.
Gli obiettivi della riabilitazione mirano ad assicurare
alla persona disabile, quali che siano la natura e la
causa della disabilità, la più ampia indipendenza e la
ottimale partecipazione alla vita sociale ed economica.
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PROCESSO RIABILITATIVO
La riabilitazione è dunque un processo continuo e
globale che, partendo dalla fase del trattamento
medico, mira all’integrazione sociale, a tutti i livelli,
della persona disabile. A questo scopo essa ingloba
tutte le misure destinate a prevenire o a ridurre al
minimo inevitabile le conseguenze funzionali, fisiche,
psichiche, sociali ed economiche delle malattie
invalidanti e dei traumi, dall’inizio dell’affezione fino
alla reintegrazioni del paziente nel suo ambiente
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LA RIABILITAZIONE
I suoi obiettivi si basano su due principi:
—  la partecipazione attiva della persona interessata
alla propria riabilitazione
—  il dovere per la società di adattarsi ai bisogni
specifici delle persone disabili
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MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA:
SPECIALITA’ AUTONOMA
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CRITERI DI UNA SPECIALITA’
AUTONOMA
Ogni specialità medica che rivendichi uno spazio
autonomo ed indipendente deve rispettare certe
condizioni che sono:
—  una filosofia propria
—  degli obiettivi specifici
—  una metodologia propria
—  una tecnologia appropriata
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FILOSOFIA PROPRIA
Negli anni che hanno immediatamente seguito la guerra è
stato formulato un certo numero di tesi che hanno permesso
alla riabilitazione di diventare il centro di interesse che noi
conosciamo oggi.
I principi di base erano:
—  ogni essere umano, anche l’invalido, ha diritto ad
una esistenza piena nel proprio contesto culturale
—  ogni essere umano che presenti un difetto fisico,
mentale o sensoriale che impedisce una attività
normale, ha bisogno d’aiuto e deve poter contare su
questo aiuto
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FILOSOFIA PROPRIA
—  tale aiuto all’individuo è cosa importante anche per
il gruppo nel quale egli vive
—  in un contesto di difficoltà economiche, l’aiuto è
ancora più necessario per una miglior difesa
dell’invalido contro le conseguenze di una tale crisi
La nozione di dignità umana della persona invalida è
nata dalle conseguenze individuali della guerra, ma è
universale ed indipendente dalle circostanze che
hanno colpito l’integrità della persona.
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FILOSOFIA PROPRIA
Anche gli enormi progressi medico-tecnologici hanno
fortemente influenzato il pensiero della nostra società.
Un numero sempre più grande di persone trattate con
questi mezzi medico-tecnologici deve vivere con le
capacità residue ed organizzare la sua vita di
conseguenza.
Al di là delle considerazioni economiche esistono
anche dei problemi etici dei quali non si parla,
perlomeno del mondo politico. Il mantenimento in vita
di pazienti grava sul bilancio in maniera
sproporzionata.
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FILOSOFIA PROPRIA
Il concetto politico della riabilitazione definisce i
problemi in termini di funzioni inadeguate nelle
attività della vita e/o in termini di possibilità di
acquisire mezzi di sostentamento. E’ dunque basato su
un’ottica di utilità per la società.
Il punto di partenza dei problemi non si trova soltanto
nel paziente, ma nelle “soluzioni” che offrono i
concetti riabilitativi e soprattutto nella relazione
paziente-medico che scoraggi la dipendenza.
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FILOSOFIA PROPRIA
Quindi bisogna presentare una alternativa che rinforzi le
persone disabili nel loro desiderio di prender parte alla vita.
Un altro pilastro della medicina riabilitativa è l’idea che
bisogna considerare l’uomo come una entità psico-somatosociale che richiede sempre un approccio globale.
Le modificazioni somatiche dovute alla malattia, al trauma
o all’invecchiamento non sono fenomeni indipendenti, ma
modificano le relazioni del soggetto con il mondo fisico e
sociale che è il suo.
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FILOSOFIA PROPRIA
La medicina fisica e di riabilitazione interviene per
contribuire al ripristino delle relazioni minacciate
dalla deficienza corporea.
La riabilitazione è il prodotto di una filosofia e di
concezioni ideologiche che l’uomo sviluppa oggi verso
gli altri uomini. Ma, tra l’idea generatrice di una
azione ed il suo risultato, si pongono i metodi ed i
mezzi opportuni.
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OBIETTIVI SPECIFICI
La medicina riabilitativa va al di là di ciò che
caratterizza la medicina curativa, perché lo scopo del
trattamento non è solo la guarigione anatomofisiologica, ma soprattutto il recupero delle funzioni,
l’inserimento l l’integrazione del disabile nella società.
Le capacità residue del paziente, la prognosi della
malattia o del trauma, gli obblighi che la società
impone al paziente, la consistenza che il paziente spera
di dare alla sua esistenza e gli sforzi che è disposto a
fare per arrivarvi, combinati con l’efficacia dell’aiuto
offertogli, determinano la scelta degli obiettivi ed il
metodo del trattamento.
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OBIETTIVI SPECIFICI
La riabilitazione, partendo dalla fase del trattamento
medico di recupero funzionale, allo scopo di arrivare a
ridurre al massimo la deficienza e la disabilità,
prosegue la sua opera mirante all’utilizzazione
ottimale delle capacità funzionali residue ed alla
compensazione delle capacità perdute, tenendo conto
di tutti gli aspetti della vita e della persona.
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OBIETTIVI SPECIFICI
Gli aspetti della riabilitazione che devono essere
realizzati e coordinati sono:
—  prevenzione, individuazione, diagnosi e valutazione
delle deficienze, delle disabilità e degli handicaps
—  recupero dell’autonomia personale mediante
l’attuazione della rieducazione funzionale e la
fornitura di ortesi, protesi, carrozzelle ed altri ausili
tecnici
—  re i n t e g r a z i o n e s o c i o - f a m i l i a re , s c o l a re e
professionale
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OBIETTIVI SPECIFICI
Ma questi aspetti invalidanti non possono essere dissociati dagli
atti che deve effettuare il medico riabilitatore per ottenere dalla
società i mezzi necessari alla realizzazione di questi obiettivi:
—  modalità di lavoro delle persone disabili (lavoro, lavoro
protetto, adattamento del posto di lavoro, attività miranti
all’inserimento professionale)
—  aiuti tecnici e sociali, abolizione delle barriere architettoniche,
accessibilità agli edifici, adattamento degli alloggi, facilitazioni
per i mezzi di comunicazione e di trasporto, tempo libero,
sports, vacanze.
—  Senza dimenticare i problemi di educazione sanitaria e di
informazione
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METODOLOGIA PROPRIA
La filosofia è il punto di partenza per la metodologia, e ciò
perché bisogna che si possa ritrovare questo spirito della
filosofia nella metodologia stessa.
La medicina fisica e riabilitativa si realizza
metodologicamente sulla base di un inventario (bilanci di
singoli settori) e su un piano dettagliato con delle priorità. Il
paziente ed il suo entourage assicurano un ruolo attivo
mentre l’èquipe multidisciplinare e la coordinazione del
medico specialista offrono al paziente delle possibilità per
cambiare da solo il suo comportamento ed il suo ambiente e
lavorare al suo futuro in una situazione di apprendimento.
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METODOLOGIA PROPRIA
Per metodo intendiamo un insieme di misure e di azioni la
cui successione ordinata, coordinata e convenientemente
programmata deve condurre ad un determinato scopo.
La metodologia della medicina fisica e di riabilitazione è
determinata dai seguenti fattori:
—  l’idea che lo scopo medico e lo scopo sociale devono
essere uniti in tutt’uno coerente ed ininterrotto.
—  Il principio che la persona disabile ha diritto ad una
esistenza che valga la pena condurre nel contesto sociale
al quale appartiene
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METODOLOGIA PROPRIA
—  La descrizione della riabilitazione come un
complesso di misure coerenti e coordinate
nell’ambito medico, sociale, professionale, educativo
ed economico
—  L’obiettivo è restituire il paziente al ruolo sociale che
gli appartiene e di permettergli di conservarlo
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RISOLUZIONE SISTEMATICA DEI
PROBLEMI
In riabilitazione le nostre attività sono sempre
“problem-oriented and patient-centered” : di
conseguenza abbiamo bisogno di un metodo di
risoluzione sistematica dei problemi che hanno
soluzioni standard.
In generale si può fare uno schema in tre fasi:
—  analisi del problema ed orientamento,
—  sintesi della formulazione
—  soluzione del problema
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RISOLUZIONE SISTEMATICA DEI
PROBLEMI
La prima fase dell’analisi del problema ed orientamento
comporta:
—  l’anamnesi
—  l’esame
—  l’orientamento
—  prima conclusione diagnostica e prognostica
—  valutazione delle possibilità funzionali
—  formulazione degli obiettivi primari di trattamento e di
riabilitazione
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ESAME GLOBALE
In medicina fisica e di riabilitazione il bilancio deve
essere valutato ai tre livelli del processo di handicap:
—  Deficit (menomazione)
—  le disabilità
—  handicaps
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MENOMAZIONE
Sul piano fisico, menomazione (deficit) di:
—  la mobilità
—  la forza muscolare
—  la sensibilità
—  la coordinazione
—  il controllo della postura e del movimento da
reazione antalgica
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MENOMAZIONE
—  la condizione fisica
—  la funzione circolatoria
—  la funzione respiratoria
—  la funzione vescicale
—  la funzione rettale
—  la funzione sessuale
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MENOMAZIONE
Sul piano psichico, deficit:
—  della coscienza
—  dell’intelligenza
—  della memoria
—  del pensiero
—  del comportamento
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MENOMAZIONE
Sul piano della comunicazione, deficienza:
—  della parola
—  del linguaggio
—  dell’udito
—  della vista
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DISABILITA’
A livello delle disabilità, o limitazioni funzionali, si
possono raggruppare i problemi in ambiti o campi
d’attenzione. Si comprende con questo termine un
insieme di capacità legate che presentano delle
disabilità che disturbano il paziente nel cammino della
riabilitazione.
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L’ambito delle attività della vita quotidiana
—  Bere e mangiare
—  Alzarsi
—  Sedersi
—  Spostarsi
—  L’igiene personale
—  Le funzioni di evacuazione (WC)
—  Lo spostamento nell’abitazione (compresa la condotta della carrozzella
—  Salire e scendere le scale
—  Gestire i dispositivi ausiliari (mettere e togliere un corsetto, una protesi)
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L’ambito delle capacità sociali
— 
L’attività creativa
— 
Le attività domestiche (compresi gli acquisti, le attività domestiche, le cure ai membri della
— 
famiglia)
— 
L’abitazione (compresa l’accessibilità e l’utilizzazione pratica)
— 
Le possibilità di spostamento (muoversi in carrozzella all’esterno, andare in bicicletta, guidare
— 
un’automobile)
— 
La continuità del ruolo familiare (problemi familiari)
— 
La disponibilità di mezzi finanziari adeguati
— 
L’esercizio della professione (comprese le relazioni sul luogo di lavoro, la situazione ed il
— 
contenuto del lavoro)
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L’ambito delle capacità di comunicazione
—  La parola
—  La comprensione
—  L’udito
—  La vista
—  La lettura
—  La scrittura
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HANDICAP
A livello dell’handicap, questi sarà valutato
considerando le deficienze e le disabilità nel contesto
della situazione di inadeguatezza in cui si troverà la
persona handicappata.
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APPROCCIO PEDAGOGICO
La medicina riabilitativa non segue un modello di
trattamento come la medicina in generale, ma un
modello di sostegno, nel quale i professionisti offrono
al paziente ed al suo ambiente delle possibilità per
prevenire, correggere o compensare le conseguenze
della malattia o del trauma. Si tratta di un processo di
apprendimento e di correzione delle capacità mediante
istruzione, allenamento ed automatizzazione in una
situazione che richiede questi atti: è sempre una
combinazione di educazione e di sostegno per il
paziente ed anche per il suo ambiente.
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IN CONCLUSIONE …
La medicina fisica e di riabilitativa è una specialità che
ha il ruolo di coordinare e di assicurare l’attivazione di
tutti i provvedimenti che mirano a prevenire o ridurre
al minimo inevitabile le conseguenze funzionali,
fisiche, psichiche, sociali ed economiche delle
deficienze e delle disabilità.
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