LL. MM. in Informatica e Fisica A.A. 2015-2016 Diagnostica per immagini 8 – Trattamento delle immagini mediche Sistema per imaging medico Un generico sistema per immagini computerizzate può essere rappresentato dal seguente schema: Diagramma a blocchi dei componenti di base di un tipico sistema per l’elaborazione computerizzata delle immagini Operazioni Le operazioni svolte da un sistema di questo tipo possono essere divise in quattro categorie principali: • Acquisizione • Digitalizzazione • Elaborazione (Processing) • Visualizzazione (Display) • Analisi Qualità delle immagini biomediche (1) • La qualità di un'immagine medica dipende dal grado di chiarezza con cui una specifica informazione viene percepita dal medico • È necessario definire criteri oggettivi in grado di quantificare il concetto di qualità di una immagine • A tale scopo si introducono tre parametri: - nitidezza (sharpness) - contrasto (contrast) - rumore (noise) Qualità delle immagini biomediche (2) Un parametro generale di qualità di una immagine si può approssimativamente valutare con l'equazione: S2 . C2 Q= NPS Q S C NPS : Qualità dell’immagine : nitidezza (Sharpness) : Contrasto (contrast) : Spettro di Potenza del rumore (Noise) La formula precedente può essere usata nella valutazione delle immagini mediche. Nitidezza • Consiste nella capacità di un sistema di permettere di distinguere i dettagli più fini di un immagine. • Il deterioramento dei dettagli è principalmente dovuto alla risposta impulsiva dell'intero sistema di immagini • La nitidezza è valutata dalla risoluzione spaziale dell'immagine (potere risolutivo) – definita come la capacità di un sistema per immagini di distinguere due piccoli punti ad alto contrasto vicini tra loro Rumore (Noise (Noise)) • Il rumore è di natura statistica e dipendente dal segnale ma, senza una grossa perdita di accuratezza, può essere considerato additivo e bianco. Rumore (Noise) Information obtained in the image (measurement) that does not contribute in its usefulness and interpretation Contrasto • È la possibilità di distinguere dettagli dell'immagine a bassa differenza di luminosità rispetto al campo di fondo (background). • Si tratta della capacità di un sistema per immagini di essere sensibile a piccole variazioni dell'intensità di radiazione incidente sugli elementi sensori e di visualizzare tali variazioni. • Una causa della degradazione del contrasto è la presenza di rumore. Piani anatomici Sono 3. Ognuno di essi divide il corpo umano in due metà Piano sagittale: divide le metà destra e sinistra Piano frontale o coronale: divide le metà anteriore e posteriore Piano trasversale: divide le metà superiore ed inferiore Piani anatomici trasversale sagittale coronale Discretizzazione dell’immagine digitale DISCRETIZZAZIONE = QUANTIZZAZIONE • SPAZIALE •INTENSITÁ Discretizzazione spaziale • In una immagine digitale, l’immagine dell’oggetto che all’occhio appare continua, viene campionata (discretizzata) in un numero finito di elementi (pixels) sulla griglia dell’immagine stessa. • A ogni pixel viene assegnata una intensità pari alla media di tutti valori di intensità dell’immagine originale nell’area dello stesso pixel. Caratteristiche dell’immagine M pixels Campo di vista FOV=X*Y cm2 I Y (cm) N pixels Area dell’immagine A = M*N pixel Risoluzione (mm) x = X / M y = Y / N Intensità del pixel I = I (x, y, p ) p dipende dalla metodica X (cm) Risoluzione dell’immagine 512x512 256x256 128x128 64x64 La tomografia: pixels e voxels E’ l’immagine bidimensionale di una fetta di spessore z. Spessore della fetta Pixel Voxel z Quantizzazione di un segnale • quantizzazione uniforme • a ogni intervallo di valori viene assegnato il valore medio • si commette un errore di quantizzazione segnale in ingresso uscita discretizzata inversamente proporzionale al numero di valori in uscita errore di quantizzazione • esistono altre relazioni di quantizzazione (es.: logaritmica) Livelli di grigio Quantizzazione: conversione da valori di luminosità analogici (continui) a discreti • n livelli di grigio, corrispondenti a Imax In n1 intensità fisiche I1, I2, . . . , In (I1 = intensità minima, In = massima) • range dinamico = In / I1 • L'occhio umano non distingue intensità adiacenti Ij e Ij+1 se la differenza è minore dell'1%: Ij+1 ≤ 1.01 Ij . Allora In ≤ 1.01n I1 n ≥ log1.01 (In / I0) Imin I1 0 • Per una luminosità continua: r.d. = 100 n = 463 r.d. = 1000 n = 694 • Molti sistemi usano n = 4096. Livelli di grigio Pochi valori di grigio rendono più evidenti i contorni 3413 livelli 256 livelli 16 livelli Livelli di grigio Piccole differenze in luminosità non sono percepite sullo schermo 28 = 256 livelli 25 = 32 livelli 24 = 16 livelli Un numero di valori di grigio più alto di quelli percepibili è necessario: • per operazioni di filtraggio Elaborazione delle immagini • L'obiettivo che le tecniche di elaborazione si propongono è quello di manipolare appropriatamente la matrice rappresentativa dell'immagine in modo che l'immagine ottenuta sia di qualità superiore, potendo cosi fornire ulteriori informazioni al medico. • Ci sono diverse tecniche di elaborazione dell'immagine il cui impiego dipende dallo specifico problema applicativo e dall'osservatore stesso. Tecniche di miglioramento Ci sono tre principali categorie di tecniche per il miglioramento della qualità dell’immagine: • Manipolazione della scala dei grigi (per aumentare il contrasto) • Image Smoothing (per diminuire il rumore) • Image Sharpening (per diminuire lo sfocamento dell’immagine) L'elaborazione di immagini si può effettuare nel dominio spaziale o nel dominio delle frequenze, poiché si possono effettuare le operazioni di convoluzione indifferentemente in entrambi i domini. Trasformazione della scala dei grigi Una trasformazione della scala dei grigi è una funzione I’ (x, y, p ) = g [ I (x, y, p )] • Agisce sui livelli di grigio indipendentemente dalla posizione. • Conserva la relazione di intensità tra i livelli: se il pixel (x1,y1) è più chiaro del pixel (x2, y2) nella immagine originale, lo sarà anche in quella trasformata. • Aumenta il contrasto in alcune regioni di intensità, al prezzo di diminuirlo in altre. • Nelle regioni dell’immagine dove vi sono pixels con valori di grigio per cui la pendenza di g è maggiore di 1, il contrasto aumenta. • Nelle regioni dell’immagine con valori di grigio per cui la pendenza di g è minore di 1, il contrasto diminuisce. • In queste ultime regioni può anche accadere che valori diversi non si distinguano più. Trasformazione della scala dei grigi I’ (x, y, p ) = g [ I (x, y, p )] = M I (x, y, p ) M M è il massimo livello di I (a) Funzione g(I ) = 1 I ( = 1): lascia l’intensità invariata (b) Funzione g(I ) > 1 ( > 1): aumenta l’intensità media dell’immagine; il contrasto aumenta nelle zone scure e diminuisce in quelle chiare (c) Funzione g(I ) < 1 ( > 1): diminuisce l’intensità media dell’immagine; Trasformazione della scala dei grigi (a) Trasformazione dei livelli di grigio che aumenta il contrasto nelle zone scure e lo diminuisce in quelle più luminose. Può essere utilizzata quando l’informazione clinicamente rilevante è localizzata nelle zone ipointense, come i polmoni (b) L’immagine originale (c) L’immagine trasformata Finestramento (window window//level level)) In molte immagini mediche il numero di valori della scala dei grigi utili dal punto di vista diagnostico è sensibilmente minore di tutti quelli disponibili; usando sul monitor tutto il range possibile si diminuisce il contrasto visibile nella zona di interesse. Finestramento (window window//level level)) Nel range dinamico compaiono con alta frequenza livelli di grigio corrispondenti a zone poco o nulla significative Escludere tali zone dall’analisi cambia significativamente l’istogramma dei livelli Si ha quindi una espansione del range “utile” su un intervallo più ampio. Finestramento (window window//level level)) • L’intervallo (finestra) viene definito da: l centro dell’intervallo w larghezza • Chiamato M il massimo livello di grigio disponibile, la funzione è definita: • Il contrasto fuori dalla finestra è completamente perso. M l • La parte del range compresa nella finestra è espansa su tutto l’intervallo di grigi disponibile. w M Finestramento (window window//level level)) (a) (b) • Finestramento con l = 169 e w = 97 • Numero di livelli di grigio: 238 (a) e 97 (b) • Non viene aggiunta informazione, si aumenta solo il contrasto visibile • E’ necessario partire con un numero di livelli molto alto Sogliatura (treshholding treshholding)) Tutti i livelli sino al valore di soglia sono posti uguali a zero, tutti quelli sopra la soglia uguali al massimo Operazioni multimmagine Somma o immagini: differenza pixel a pixel di due I+ (x, y, p ) = I1 (x, y, p ) + I2 (x, y, p) I (x, y, p ) = I1 (x, y, p ) I2 (x, y, p) Operazioni multimmagine Se il risultato esce dal range dei valori di grigio disponibili, l’immagine risultante si può riportare nel range con operazioni lineari. Es.: la media di n immagini: 1 Im (x, y, p ) =n [ I1 (x, y, p ) + … + In (x, y, p )] La media può essere utilizzata per aumentare il rapporto S/N in immagini statiche: l’immagine si somma, mentre il rumore, essendo casuale, si cancella. Il rapporto S/N cresce proporzionalmente a n a) Immagine EPI pesata in T1 (per sua natura molto rumorosa) b) Media di n = 16 immagini come in (a) Trasformazioni geometriche • Agiscono sulle coordinate dei pixel • Sono cambiamenti deformazioni di scala (zoom), traslazioni, rotazioni e • Una trasformazione spaziale o geometrica assegna ogni punto (x, y) a un altro pixel di coordinate (x’, y’) • Le trasformazioni bidimensionali (2D) più comuni si possono scrivere usando coordinate omogenee: x' s x cambiament y ' 0 o di scala 1 0 0 sy 0 0 x 0 y 1 1 x ' 1 0 t x x traslazione y ' 0 1 t y y 1 0 0 1 1 x' 1 deformazione y ' u y 1 0 ux x ' cos rotazione y ' sin 1 0 1 0 0 x 0 y 1 1 sin cos 0 0 x 0 y 1 1 • La composizione di due trasformazioni corrisponde a moltiplicare le corrispondenti matrici. Trasformazioni geometriche • Una generica trasformazione affine 2D x' a11 y ' a21 1 0 a12 a22 0 t x x t y y 1 1 dipende da sei parametri e include trasformazioni di scala, traslazioni, deformazioni e rotazioni come casi speciali. • Le trasformazioni affini preservano il parallelismo delle linee ma in generale non le lunghezze e gli angoli. • Angoli e lunghezze sono conservati da trasformazioni ortogonali (ad es. rotazioni e traslazioni): x' r r t x 11 y ' r21 1 0 12 r22 0 t y y 1 1 x r11 r12 R con la condizione che la matrice r r 21 22 soddisfi RT R =1 Trasformazioni geometriche • Attualmente la maggior parte delle immagini mediche sono tridimensionali (3D). Le matrici scritte sopra possono essere facilmente estese al caso 3D. Una generica trasformazione affine 3D è: x' a11 y ' a21 z' a 31 1 0 a12 a13 a22 a32 a23 a33 0 0 t x x t y y t y z 1 1 Istogramma di una immagine • Le n intensità di grigio [0(n1)] si ritrovano con frequenza H(I) • L’area dell’immagine si può allora esprimere come n 1 A H I M N pixel x 0 • L’istogramma dell’immagine è la rappresentazione in grafico di H(I) H(I) I Istogramma di una immagine • La probabilità di trovare ciascun livello di grigio è p x I H I n 1 H I x 0 n 1 con, evidentemente, p I 1 I x 0 • Si definisce funzione di probabilità cumulata la funzione I F I pI d 0 Modificazione dell'Istogramma (Histogram (Histogram Modification)) - Espansione del contrasto Modification • Le tecniche di modificazione dell'istogramma cercano di aumentare il contrasto dell'immagine alterandone l'istogramma. • Il nuovo istogramma risultante da tale processo può essere: • un istogramma che copra tutta la gamma dei livelli di grigio disponibile; • un istogramma con un ugual numero di pixel per livello di grigio; • quello di un immagine nota. Normalizzazione (Stretching) • Può accadere che l’istogramma di una immagine non copra l’intera dinamica disponibile, facendo quindi perdere la percezione del contrasto. • Per utilizzare l’intera scala di grigi disponibile si effettua una “Normalizzazione” (Stretching) • L’operazione è: I’MAX I’min I’ (x, y, p ) = { [ I (x, y, p )] Imin } + IMAX Imin I’ min dove IMAX e Imin sono i valori massimo e minimo della vecchia immagine e I’MAX e I’min i corrispondenti valori della nuova. Normalizzazione (Stretching) Equalizzazione dell‘istogramma • La procedura di equalizzazione dell’istogramma è una soluzione molto diffusa in sistemi per le immagini mediche. • Consiste nell’operare una trasformazione che distribuisca uniformemente i livelli di grigio • Questo aumenta il contrasto “appiattendo” l'istogramma di partenza e aumentando il range dinamico Equalizzazione dell'Istogramma • Sia g(I) una trasformazione applicata ai livelli di grigio dell'immagine originale, monotona crescente in [0 ÷ n 1], ed I’ è la variabile casuale dei livelli di grigio dell'immagine elaborata: I’ = g(I ). A I’ è associata la funzione densità di probabilità pI’(I’). • Se pI(I ) e g(I) sono note, e g(I) è continua e differenziabile, tutti i punti di [I, I + dI] sono trasformati in punti di [I’, I’ + dI’]. dI Le aree di probabilità pI(I)dI e pI’(I)dI’ sono uguali: p I I dI p I ' I ' dI ' p I ' I ' pI I dI ' Equalizzazione dell'Istogramma • Si consideri ora la seguente funzione di trasformazione: I I ' g I n 1 p I d 0 I’ è monotona crescente. Per valutare pI’(I’) si può usare la Regola di Leibniz: la derivata di un integrale definito rispetto al suo estremo superiore è l'integrando valutato nel suddetto estremo: dI ' dg ( I ) n 1 pI I dI dI • Si ottiene quindi la densita di probabilità pI’(I’) 1 dI 1 1 p I ' I ' pI I pI I pI I dI ' dI ' dI n 1 p I I n 1 Equalizzazione dell'Istogramma Operatori puntuali e locali Image Smoothing • L' Image Smoothing tenta di ottenere una soppressione del rumore, che per varie ragioni risiede nelle immagini – errori introdotti dai sensori, trasmissione, natura statistica delle radiazioni, campionamento,quantizzazione, ecc. • Normalmente, il rumore riscontrabile nelle immagini mediche è di carattere statistico ed occupa principalmente la banda di alta frequenza delle immagini. • Le tecniche di image smoothing sono in effetti tecniche di soppressione delle alte frequenze o meglio di filtraggio passa-basso. – la soppressione di informazioni utili dell'immagine ad alta frequenza • Il risultato è uno smussamento (sfocamento) dei contorni ed una degradazione del dettaglio dell'immagine. Bisogna dunque essere cauti nel grado di smoothing da usare. Smoothing spaziale • Riduce gli effetti di variazioni ad alta frequenza “blurring sharp edges” Smoothing spaziale Smoothing spaziale Perché farlo? • Accresce il rapporto segnale/rumore • Permette di mediare su diversi soggetti • Permette di usare la teoria di campo Gaussiana Smoothing spaziale Perché farlo? • Aumenta il rapporto segnale/rumore – Dipende dalla dimensione relativa del kernel di smoothing e dagli effetti da rilevare – Il kernel di smoothing dà la dimensione del segnale atteso – Praticamente: FWHM ≥ 3 x dimensione del voxel – Si può pensare di variare la dimensione del kernel in differenti regioni cerebrali, e.g. ippocampus vs. corteccia parietale Smoothing spaziale Perché farlo? • Permette di mediare tra diversi soggetti – Riduce l’influenza di differenze funzionali e/o anatomiche intersoggetto – Anche dopo riallineamento e normalizzazione, può persistere una variabilità residuale intersoggetto – L’ “ammorbidimento” dei dati aumenta la probabilità di identificare caratteristiche comuni nelle attivazioni cerebrali tra diversi soggetti, ma fa perdere specificità anatomiche (“trade-off”) Smoothing spaziale Perché farlo? • Permette l’uso di un modello Gaussiano – Assume termini di errore in forma sostanzialmente Gaussiana – Richiede che la FWHM sia sostanzialmente maggiore della dimensione del voxel – Permette il test di ipotesi e dioperare con problemi di comparazioni multiple nell’imaging funzionale… Smoothing spaziale Come si fa? • Tipicamente, nell’ imaging functional, si usa un kernel di smoothing Gaussian – La forma è simile alla curva di distribuzione normale a campana – La larghezza viene usualmente descritta usando la FWHM. – e.g., kernel con FWHM di 10mm : -5 0 5 Smoothing spaziale Come si fa? • Un kernel Gaussian definisce una formafunzionale che si usa successivamente per calcolare la media pesata di ciascun punto relativamente ai suoi vicini Raw data x Gaussian function function = Smoothed data Spatial Smoothing Come si fa? • Un kernel Gaussiano definisce una forma funzionale che si usa successivamente per calcolare la media pesata di ciascun punto relativamente ai suoi vicini Raw data x Gaussian function function = Smoothed data Immagine esempio Image sharpening • Tecniche impiegate per ridurre lo sfuocamento (blurring) di una immagine. • Lo sfocamento dell'immagine (image blurring) consiste in perdita di dettaglio dell'immagine e della chiarezza dei contorni, dunque in una soppressione delle frequenze medio alte dell'immagine. • Tecniche di image sharpening (o deblurring) compiono l'operazione di esaltare le alte frequenze (filtro passa-alto). • Si deve esercitare cautela nello scegliere l'intensità di filtraggio passa-alto da applicare, poiché l’operazione fa aumentare il rumore dell'immagine (che risiede particolarmente, nelle alte frequenze dello spettro dell'immagine; – in questa zona l'ampiezza dello spettro di potenza del rumore può essere comparabile (se non superiore) a quello del segnale, dunque, un filtraggio passa-alto può avere l'effetto negativo di incrementare notevolmente il rumore • Tecniche impiegate per ridurre lo sfuocamento (blurring) di una immagine. • Lo sfocamento dell'immagine (image blurring) consiste in perdita di dettaglio dell'immagine e della chiarezza dei contorni, dunque in una soppressione delle frequenze medio alte dell'immagine. • Tecniche di image sharpening (o deblurring) compiono l'operazione di esaltare le alte frequenze (filtro passa-alto). • Si deve esercitare cautela nello scegliere l'intensità di filtraggio passa-alto da applicare, poiché l’operazione fa aumentare il rumore dell'immagine (che risiede particolarmente, nelle alte frequenze dello spettro dell'immagine; – in questa zona l'ampiezza dello spettro di potenza del rumore può essere comparabile (se non superiore) a quello del segnale, dunque, un filtraggio passa-alto può avere l'effetto negativo di incrementare notevolmente il rumore