DUE CONSIDERAZIONI SUL CYBERBULLISMO Le insidie dei socialnetwork possono arrivare a distriggere la reputazione e la vita delle persone: bisogna rivedere e regolamentare i rapporti umani in rete. Il cyberbullismo è un termine che indica un tipo di attacco continuo, ripetuto e sistematico attuato mediante la rete. Ed è una novità assoluta. Infatti da millenni le offese sono sempre state mormorate o urlate direttamente in faccia alle vittime; da quando l'uomo era armato di clava fino a poco tempo fa le cose funzionavano così. Questo "bullismo online" però ha cambiato le carte in tavola ed è sempre più diffuso tra i ragazzi, perchè tutti fraquentano assiduamente i social network come Facebook, Twitter e Ask. Quest'ultimo è proprio il peggiore della rete, perchè sembra quasi sia stato inventato apposta per aiutare i bulli a mascherarsi, dato che si possono fare domande, affermazioni, insulti e molto altro restando anonimi. In genere i cyberbulli prendono di mira ragazze o persone deboli (con problemi fisici o mentali), sapendo che sono vittime facili da attaccare: purtroppo se ne sottovalutano con una certa faciloneria le conseguenze. Tirando troppo la corda, si possono causare vere e proprie tragedie. Oltre alle persone che si isolano o si deprimono, in seguito alle persecuzioni in rete, si può arrivare anche al suicidio. Un esempio è quello di Sara, una ragazza di 14 anni che dopo diversi mesi di insulti si è tolta la vita, gettandosi dall'ottavo piano di un hotel a Cittadella. Per combattere questo bullismo ci sono vari metodi. Partendo dai social network i gestori dovrebbero imporre l'inserimento del nome e del cognome con qualche altro dato per poter localizzare chiunque. Qui però sorge un altro problema: gli hacker, che riescono ad entrare e modificare profili senza essere scoperti. Insomma l'unica vera soluzione deve essere messa in atto dalla vittima stessa riferendo immediatamente tutto ad un genitore o insomma ad un adulto che può essere di aiuto. Anche gli amici in questo caso sono fondamentali, ma l'importante è non chiudersi tenedo tutto dentro perchè si rischia di scoppiare come Sara. Un'altra vittima di questo cyberbullismo è inglese: una ragazza che, dopo essersi fatta fotografare a seno nudo, si è trovata la sua immagine ovunque. Da quel giorno tutti i suoi compagni di scuola la evitavano prendendola in giro anche sui social network. Ne è derivato così un isolamento da "appestata", la depressione e infine il desiderio di togliersi la vita. Per combattere tutto questo ha cambiato più volte città e scuole, ma non è servito a nulla. Le tragiche esperienze di Sara e di altri ragazzi suicidi ci obbligano a rifletteresul fatto che bisogna stare attenti a frequentare gli amici giusti senza mandare in giro foto o video che possono rovinarti la reputazione e la vita. Loat Simone 5D IIS Della Lucia Feltre