A.I.P.A. Spazio di consultazione analitica Incontri tematici con i Docenti scuola media primaria e secondaria BULLISMO E CYBERBULLISMO 13 Novembre 2015 dalle 15.30 alle 17.30 Via Antonio Musa 15, Roma Contatti: AIPA tel.06/3203303 Merc.10-13.;Ven.15-18 E-mail: [email protected] Sitoweb: www.consultorioaipa.it Il bullismo è uno di quei fenomeni rivelatori nei quali si riflettono i modi di essere di un’intera società con le sue difficoltà e i suoi punti di debolezza in un dato momento storico . Le manifestazioni e gli episodi caratteristici coinvolgono ragazzi in età adolescenziale, ma cominciano ad affiorare perfino nelle scuole elementari. I comportamenti di bullismo e gli atteggiamenti appresi, determinati da fattori sia mentali che morali sono la manifestazione di sistemi di credenze e di rappresentazioni collettive intrecciate con la storia familiare e le caratteristiche individuali, una complessità che richiede strategie di intervento a diversi livelli. Il bullismo è quindi un fenomeno a carattere psicosociale, cresciuto a macchia d’olio negli ultimi anni senza una sufficiente presa di coscienza della sua potenziale gravità . Gli atteggiamenti sono sostenuti da idee accompagnate da una qualità emotiva che di solito possiede un valore etico. Quando un’idea immorale domina la coscienza, può soffocare la parte migliore di un individuo» (Jung, 1948) Le strategie di prevenzione del bullismo per genitori, insegnanti e operatori sono ancora assai scarse , come pure un contrasto efficace al cyberbullismo. I media ci inondano di episodi sempre più gravi di isolamento sociale: Dalla sindrome di allontanamento sociale che i giapponesi chiamano Hikikomori , alle conseguenze autolesive (fino al rischio della vita )di giovani presi di mira sui social network con video e foto che ne violano l’intimità e mettono a nudo diversità e difetti talvolta solo presunti. Di fronte al rischio crescente di violenze e suicidi giovanili non sono ancora praticati in modo diffuso e preventivo interventi di psicoterapia OBIETTIVI Riflessione di gruppo su un fenomeno sociale preoccupante, e consolidamento di conoscenze sulla violenza e sulla violenza virtuale (cyberbullismo) Discussione sul crescente gap generazionale , sulla distanza tecnologica e relazionale tra genitori smarriti e figli sempre più fragili, spesso spinti all’azione orientata al successo ma non sostenuti nel comprendere e comunicare difficoltà emotive emergenti nella crescita; tanto dipendenti da Facebook e da relazioni online quanto preoccupati di affrontare il mondo reale. Centralità della scuola come baluardo dei tentativi di contrasto della violenza, nonostante le sistematiche aggressioni e il devastante impoverimento degli ultimi anni. Diffusione di buone pratiche: approccio disciplinare, morale, legale, e umanistico Ruolo della psicologia analitica nello sviluppo di una consapevolezza individuale che ricostruisca legami tra pensiero , corpo e affettività, restituendo capacità di dare un significato condiviso all’esperienza nel qui e ora