18-01-2015
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1 MILIONE DI EURO RACCOLTI DA CHARITYSTARS – IL
RECORD DELLA PIATTAFORMA ITALIANA CHE
FINANZIA IL TERZO SETTORE
1 Milione di euro, è questa la cifra raccolta dalla piattaforma
online CharityStars, nata allo scopo di raccogliere fondi per le
organizzazioni non profit grazie alle aste di beneficenza che
coinvolgono personaggi famosi e grandi aziende. Un
meccanismo unico che permette agli aggiudicatari di vivere sogni
altrimenti irrealizzabili, acquistando prodotti ed esperienze non
in vendita. “L’avventura è cominciata 18 mesi fa“,
dichiara Manuela Ravalli, uno dei tre soci fondatori della startup
italiana con sede a Milano e Londra. “Quando abbiamo lanciato
la piattaforma eravamo in tre, io e i miei due soci Francesco Nazari Fusetti e Domenico Gravagno;
la difficolta più grande era farci conoscere e accreditarci con i nostri partner: celebrities e terzo
settore. Oggi, abbiamo realizzato centinaia di aste e siamo entusiasti di aver raccolto 1 milione di
euro”, aggiunge la Ravalli. Oltre 150 gli enti non profit che hanno creduto e credono in
CharityStars. Tra questi Telethon, Save the Children, WWF, Avis, fino a realtà più piccole come
il Cesvi, l’Associazione Amici del Centro Dino Ferrari, Never Give Up e Dynamo Camp. In tempi di
crisi, con le donazioni in sensibile diminuzione, le non profit hanno inteso l’efficacia del progetto e
così hanno coinvolto i loro testimonial, creando un circolo virtuoso che genera bene. “CharityStars
è stata una scoperta davvero interessante”, ha dichiarato Pietro Notarbartolo, Project Specialist
della Fondazione Telethon. “Una modalità nuova da integrare ai classici metodi per fare fund
raising che ci ha permesso di raccogliere oltre 100.000 euro”. Il fondatore di Live Onlus Andrea
Zalamena afferma: “Grazie alle aste di CharityStars l’associazione LIVE ha acquistato e donato oltre
20 preziosi defibrillatori destinati ad Istituti scolastici ed associazioni sportive”. Dei testimonial
ormai si perde il conto: ci sono Emma Marrone, Eros Ramazzotti, Oscar Farinetti, Tiziano Ferro,
Carlo Cracco, Laura Pausini, Lorenzo Jovanotti, Marco Belinelli e numerose aziende come Salvatore
Ferragamo, Ferrari, Sony, Iveco, A.C. Milan, Peugeot e molte altre. Il campione NBA Marco
Belinelli, protagonista di un’asta battuta per 8.500 euro afferma: “È stato un piacere dare il mio
contributo per una buona causa. L’idea che la vendita di un mio oggetto possa essere di aiuto per
altri è una gioia”. Mentre il difensore juventino Giorgio Chiellini ha dichirato:“La mia maglia è stato
il primo oggetto messo all’asta su CharityStars. L’idea di vendere memorabila ed esperienze con
personaggi famosi è un’idea eccellente a cui tutti i personaggi noti dovrebbero prestarsi vista la
finalità benefica”, conclude il difensore bianconero. CharityStars per incrementare ulteriormente la
raccolta fondi ha ideato da poco una tecnologia inedita chiamata “Live Bidding”: aste online già
chiuse vengono riaperte, in via del tutto eccezionale, in occasione di un evento organizzato
dall’associazione beneficiaria. Gli invitati possono fare le loro offerte, ma solo per cifre superiori
alla più alta offerta online, fatta in precendeza da un benefattore che potrà però collegarsi in live
streaming per alzare la posta. Le associazioni Make-A-Wish Italia Onlus e Bambini Cardiopatici nel
Mondo hanno per prime beneficiato del nuovo servizio, ottenendo rispettivamente 15.000 e
16.000 euro. L’Università di Berkeley in California ha incluso CharityStars tra le 20 startup con il
maggior impatto sociale al mondo, misurabile proporzionalmente con i fondi che la piattaforma
raccoglie, al netto di una piccola commissione del 15% per il proprio sostentamento. Moltissimi gli
obiettivi per il 2015, anno del consolidamento della piattaforma. “Contiamo di triplicare la raccolta
economica, puntiamo ad internazionalizzarci ulteriormente e a coinvolgere un numero sempre più
elevato di enti non profit ai quali poter fornire i nostri servizi. Crediamo fortemente nel progetto e
siamo motivatissimi. CharityStars live a dream, make a change; questo il nostro motto”, conclude
Manuela Ravalli.
Tags: ENTERTAINMENT, RECORD, SOCIAL RESPONSIBILITY
This entry was posted on 18/01/2015 at 4:30 PM and is filed under Italian. You can follow any responses to this entry
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