COMUNICATO STAMPA Nemo Next Shop 2005_ Mostra evento sulle tendenze del retail e dei consumi ExpoTrade, Salone Internazioanle del Sistema Commercio, 21-24 ottobre 2005 Fiera di Milano, Nuovo Quartiere - Rho Futuretail 2020_Memorie dal negozio del futuro LA CONSUMOCRAZIA RIVOLUZIONERA’ LO SHOPPING DEL FUTURO L’EVENTO Nemo Future Exploration Lab – laboratorio di esplorazione sulle tendenze del futuro – e Shop Project presentano in occasione della 20° edizione di ExpoTrade Nemo Next Shop, la mostra evento sulle tendenze del retail che in questa quarta edizione si intitola Futuretail 2020, memorie dal negozio del futuro. Un percorso articolato di visioni e provocazioni per conoscere il futuribile del retail e le nuove abitudini di consumo. Scenario portato in mostra: mappa della consumocrazia che illustra lo shopping in simbiosi con il consumatore. I PARTNER Nemo Next Shop è un’iniziativa firmata Nemolab e ExpoCts in collaborazione con GDOWEEK, POPAI, Consorzio POLI.DESIGN del Politecnico di Milano, Logotel e con la partnership di IBM, Oracle, Wincor Nixdorf, Sony, Eurostand e Feonic che presentano nell’area Nemo innovazioni tecnologiche per il retail. I CONTENUTI > Rivoluzione sociale: nascita della consumocrazia: il customer made trend Nemo prende la democrazia e la proietta in avanti: come sarà la consumocrazia? Da “noi siamo il media” (vedi blog e Wikipedia) a “noi siamo il negozio” (eBay e Froogle). La generazione digitale sarà la prima generazione di consumatori consumocratici. Una generazione che vuole e sa partecipare direttamente al gioco del consumo.I segnali raccolti da nemolab in giro per il mondo parlano chiaro: in futuro non ci sarà più una separazione netta fra produttori, retailer e consumatori ma una proficua alleanza per progettare insieme prodotti, servizi, pubblicità e negozi. Community retail, relationship retail e open source retail rappresentano il commercio consumocratico di domani. Il trend chiave: coinvolgere direttamente i consumatori Sempre più settori e aziende sperimentano sofisticate piattaforme interattive con i consumatori per la co-progettazione. E’ la democratizzazione del marketing. Mercedes e Nike invitano i consumatori a girare spot pubblicitari sui prodotti, Procter & Gamble trasforma i giovani e le casalinghe in marketing partner con tremor.com e moms.tremor.com, Philips e Coca Cola creano corporate blog e brand community per dialogare con i consumatori mentre molte aziende coinvolgono direttamente i consumatori per realizzare nuovi prodotti e servizi: BMW Customer Innovation Lab è un sito di co-progettazione nuovi modelli e servizi, Ikea con il concorso fiffigafolket raccoglie dai consumatori nuove idee di prodotto. Kaiser Beer è una birra brasiliana co-creata secondo le indicazioni di 11 mila consumatori, al World Design Team della Boing hanno partecipato 120 mila consumatori per indicare il loro aeroplano dei sogni. Anche il denaro diventa consumocratico: i consumatori scoprono che consumare non significa solo spendere ma anche guadagnare. Adnoodle paga i consumatori americani un dollaro per essere disturbati dal telemarketing mentre Liberty Drive paga 100 euro al mese per tappezzare l’auto di pubblicità. In Inghilterra già oltre 50 mila consumatori arrotondano il proprio stipendio grazie a eBay mentre sempre in Inghilterra è già attiva Zopa, la prima community bank per lo scambio di denaro con libera contrattazione del tasso di interesse fra privati. Lo shopping invece si trasforma in ranking. Classificare, comparare, giudicare, votare, recensire e suggerire cosa comprare e dove. Il planetario successo di eBay e amazon dipende in parte dal rivoluzionario posizionamento consumocratico: potere a chi consuma: il parere degli esperti viene accantonato (vedi esperti). Il simile racconta al simile perchè comprare un prodotto. Il link di amazon “clienti che hanno acquistato questo libro, hanno acquistato anche ...” è un ottimo esempio di soft selling o meglio di customer made orientation come pure aSmallWorld, community club che condivide interessi e shopping. Poi ci sono negozi come 25 Records o Ranking Ranqueen che basano l’assortimento sulla classifica dei prodotti più venduti o votati dal consumatore. Per non parlare dei motori di ricerca per lo shopping e comparazione prezzi come Froogle di Google e la sterminata galassia dei brand blog indipendenti che raccoglie i consumatori di alcune marche come Nike, Lego. Connectedi shopping fra consumatori in sostanza. > Rivoluzione del retail: come cambia il negozio ai tempi della consumocrazia E’ ancora presto per il customer made shop, il negozio progettato dai consumatori in persona. Ma una cosa è certa: la futura generazione digitale pretende che il negozio fisico sia una risorsa aperta. Un negozio “linux oriented”, ovvero un referendum shop dove il consumatore ha potere abrogativo (far sparire prodotti e servizi non graditi) e potere propositivo (far apparire prodotti e servizi graditi) > Rivoluzione tecnologica: nascita del negozio che fonde il virtuale con il reale Shopping in futuro significa anche e spesso soprattutto innovazioni tecnologiche che rivoluzionano l’esperienza della spesa. Uno degli esempi più innovativi scovati da Nemo è l’Epicenter Collection, un centro commerciale che apre i battenti nel 2006 negli Stati Uniti a Columbus, Ohio e che fonde il virtuale con il reale, la spesa online con la spesa offline. La cosa che più stupisce del format è la totale assenza di carrelli, sacchetti della spesa e anche commesse. All’ingresso ogni cliente riceve il Buypoa, uno scanner portatile della dimensione di un telefonino collegato con la carta di credito. All’interno, l’Epicenter Collection è del tutto simile a un normale centro commerciale o department store: ci sono negozi, vetrine, prodotti esposti e camerini di prova. L’acquisto però avviene elettronicamente: basta passare lo scanner sull’apposita etichetta e in tempo reale parte l’ordine e l’addebito. La merce viene poi consegnata direttamente a casa del cliente Link photo e documenti: www.nemolab.it/media