Original McKenzie - Spinal Publications Italia

Marchi distribuiti:
L’imbottitura dei cuscini McKenzie salvaguardia l’ambiente:
i Clorofluorocarburi e i Solventi Clorurati sono stati eliminati
e sostituiti con acqua.
Gli elementi dell’imbottitura inoltre, correttamente
dimensionati negli spessori e nelle densità,
sono garantiti 5 anni.
Resistente al fuoco secondo le norme:
(MVSS 302 - UNI/ISO 3795) - FAR 25853 B
BS 5852 Part 1 - California Test 117 Sez. A-D Classe 1 IM Test CSE
RF4 per serie OS F con tessuti appropriati
(certificato N. 348 - Norma UNI EN ISO 9002)
Via Palmiro Togliatti, 61 - 20017 MAZZO di RHO (MI)
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La Metodologia McKenzie
di diagnosi e Terapia Meccanica dei disturbi Vertebrali
1. Diagnosi meccanica:
Dolore meccanico:
Si è accertato che nella maggioranza dei pazienti (90%) è ignota la struttura che causa i sintomi. Risulta pertanto necessario un metodo alternativo
per la classificazione dei pazienti. L'approccio McKenzie classifica i pazienti in tre sindromi, sulla base del meccanismo di produzione del dolore.
Le tre sindromi hanno poi ulteriori suddivisioni al loro interno, in base
alla localizzazione del dolore ed alla presenza od assenza di deformità
spinale acuta. La diagnosi si raggiunge attraverso un’accurata anamnesi
e l'analisi dell'effetto di movimenti ripetuti e di posizioni mantenute sul
quadro doloroso del paziente.
Concetto cardine per l'approccio McKenzie è che la maggior parte dei dolori lombari abbiano un'origine di natura meccanica, cioè in conseguenza
alle posture che il paziente mantiene od ai movimenti che esegue . Il dolore
insorge per una deformazione meccanica dei tessuti molli tale da attivare il
sistema nocicettivo. L'esame di McKenzie utilizza metodi meccanici: movimenti ripetuti e posizioni mantenute per determinare le caratteristiche di
tale deformazione del tessuto molle. Ciò consente di inquadrare il paziente
in una o più delle sindromi meccaniche e di scegliere il metodo di trattamento appropriato.
2. Trattamento meccanico:
FATTORI PREDISPONENTI SECONDO MCKENZIE:
Trattando il problema da una prospettiva meccanica, McKenzie ha identificato due principali fattori di predisposizione derivanti dallo stile di vita:
a) la postura seduta scorretta e b) la frequenza della flessione.
1. Diagnosi meccanica
La strategia di trattamento è determinata dalla diagnosi meccanica. La
procedura utilizzata è una progressione di forze meccaniche che inizia
con le posizioni ed i movimenti propri del paziente (forze auto-generate)
e, quando necessario, prosegue con mobilizzazioni e manipolazioni eseguite da un terapista. Scopi generali del trattamento sono: a) eliminare il
dolore, b) ristabilire la piena funzionalità. Per ottenere tali risultati esiste
un metodo specifico per ciascuna sindrome meccanica.
2. Trattamento meccanico
3. Prevenzione delle recidive:
3. Prevenzione delle
recidive o profilassi
Si consegue attraverso l'educazione del paziente ad effettuare delle modifiche comportamentali (ad esempio della loro postura da seduti) ed a
continuare con gli esercizi di auto trattamento. Le procedure di autotrattamento che determinano o concorrono al recupero dell'episodio attuale divengono punto focale del programma di profilassi individuale per
il paziente. In tal modo il trattamento si traduce in profilassi e si sviluppa
un programma a lungo termine specifico ed individualizzato.
INTRODUZIONE
La metodologia McKenzie
ha conseguito un ampio
riconoscimento quale
metodo conservativo di
valutazione e trattamento
dei disturbi meccanici
della colonna vertebrale.
Consiste di tre componenti
fondamentali:
2 LA METODOLOGIA McKENZIE
Tali fattori meccanici possono determinare un cedimento, per eccesso di
logoramento, dei tessuti molli che sostengono la spina dorsale. I fattori
predisponenti sono affrontati nel piano di trattamento a breve e lungo
termine per ciascun paziente, in quanto specificamente collegati al disturbo
del paziente stesso.
CLASSIFICAZIONE DEL DOLORE LOMBARE
NON SPECIFICO
McKenzie classifica ha evidenziato tre sottogruppi di pazienti, questi sono
classificabili nelle seguenti sindromi meccaniche: sindrome posturale, sindrome da disfunzione e sindrome da derangement. Tali gruppi si distinguono in base alla localizzazione della sintomatologia, alla presenza od
assenza di deformità spinale acuta (shift laterale, inclinazione del tronco,
etc.) e dell'effetto di movimenti ripetuti sul pattern del dolore.
IL METODO MCKENZIE DI VALUTAZIONE
DEL DOLORE VERTEBRALE
Esame dei movimenti ripetuti:
Elemento chiave del metodo di esame secondo McKenzie è l'accurata
valutazione dell'effetto dei movimenti ripetuti e delle posizioni mantenute
sul quadro doloroso del paziente e sulle sue limitazioni articolari. Il terapista classifica il paziente analizzando gli effetti di tali test.
Le tre sindromi:
Le tre sindromi meccaniche sono disturbi singoli e distinti. Sono identificate sulla base delle caratteristiche comuni nella risposta del dolore ai
movimenti di test ripetuti a fine arco di movimento.
1. Sindrome posturale:
In caso di sindrome posturale, i movimenti ripetuti non danno luogo a
nessun effetto. I sintomi sono prodotti solo dal mantenimento prolungato
della posizione a fine arco di movimento. Il modello teorico relativo al
meccanismo del dolore sarebbe la deformazione meccanica dei tessuti
molli di sostegno (probabilmente legamentosi) secondariamente alla risposta visco-elastica ad un carico statico a fine arco di movimento. Non
vi è patologia. Il dolore percepito è semplicemente un meccanismo di
avvertimento del tessuto.
2. Sindrome da disfunzione:
I movimenti ripetuti producono un dolore a fine arco di movimento che è
localizzato al rachide, tranne nel caso di radice nervosa aderente. Il dolore non cambia localizzazione e la condizione non migliora nè peggiora
velocemente. Il modello teorico è quello di un tessuto fibroso accorciato
per adattamento o per cicatrice (in seguito ad un meccanismo di riparazione)che viene stirato a fine arco di movimento, allorquando si tenta di
LA METODOLOGIA McKENZIE 3
raggiungere un normale, completo arco di movimento. Il tessuto accorciatosi potrebbe essere uno qualsiasi dei tessuti molli normalmente soggetti
a deformazione di tensione o compressione durante il movimento o la
posizione. L'individuazione dell'esatto tessuto coinvolto non è possibile.
3. Sindrome da derangement:
I movimenti ripetuti modificano la localizzazione ed il comportamento del
dolore. Il dolore è avvertito frequentemente durante il movimento. Si verifica centralizzazione e periferalizzazione del dolore e la condizione può
migliorare o peggiorare in conseguenza del test. Il modello teorico è che
sia uno spostamento interno dei tessuti molli al centro del disco intervertebrale a provocare il dolore e la perdita della funzione. A condizione che
il meccanismo idrostatico del disco intervertebrale sia intatto, i sintomi
possono essere centralizzati ed aboliti e la funzione può essere rapidamente ristabilita, riducendo lo spostamento del tessuto molle alla sua forma e
posizione normali. Ciò è più evidente nei pazienti con deformità vertebrali
acute come cifosi, scoliosi ed occasionalmente lordosi accentuata.
MODELLO TEORICO DELLA SINDROME
DA DERANGEMENT
McKenzie ha ipotizzato che i pazienti che presentano tale sindrome siano
affetti da un disturbo meccanico all'interno del disco intervertebrale. Il
suggerimento teorico che può rendere in parte le ragioni per tale ipotesi ed addurre una prova a sostegno della sua plausibilità è il seguente:
un'eccessiva deformazione o spostamento delle parti centrali e mobili del
disco intervertebrale può dar luogo a dolore o perdita di movimento. A
condizione che il meccanismo idrostatico del disco vertebrale sia intatto,
il tessuto deformato o spostato può essere ricondotto alla propria posizione o forma normali, con rapida scomparsa del dolore e ripristino del
movimento. Quanto più sono consistenti la distorsione e lo spostamento,
tanto maggiori sono il dolore riferito e la probabilità di deformità verte-
4 LA METODOLOGIA McKENZIE
brale acuta. Ciò può progredire fino a divenire protrusione, estrusione
o sequestro del disco intervertebrale, in cui si perde il meccanismo idrostatico e si possono provocare segni di irritazione e compressione della
radice nervosa. A tale punto è improbabile un rapido recupero attraverso
terapia meccanica ed il paziente o risponderà lentamente al trattamento,
o richiederà un intervento più invasivo.
IL FENOMENO DELLA CENTRALIZZAZIONE:
Il fenomeno della centralizzazione, così come descritto da McKenzie,
può essere definito nel modo seguente: in conseguenza della esecuzione
ripetuta di certi movimenti e/o dell'assunzione di certe posizioni, il dolore
che origina dal rachide e viene riferito distalmente si sposta dalla periferia
verso la linea mediana della colonna. Una volta identificati, i movimenti
che determinano tale fenomeno possono essere utilizzati per eliminare i
sintomi riferiti. In pazienti con dolore di origine recente, tale processo
può essere estremamente rapido ed in alcuni casi può verificarsi nell'arco
di pochi minuti.
La centralizzazione dei sintomi si ha solo nella sindrome da derangement
durante il processo di riduzione. E' in base a tale mutamento nella localizzazione dei sintomi con i movimenti ripetuti di test che si identifica il
gruppo di pazienti con sindrome da derangement.
Esistono numerosi lavori scientifici sul fenomeno della centralizzazione.
Questi dimostrano che la centralizzazione dei sintomi ci permette di:
1. differenziare in sottogruppi le algie vertebrali non specifiche
2. comprendere la direzione del movimento da far effettuare al paziente
come auto trattamento
3. stabilire la prognosi del problema: migliore di coloro che non
centralizzano, sia per l’episodio in corso che in un follow up ad un
anno di distanza.
IL METODO MCKENZIE
DI TRATTAMENTO DEL DOLORE VERTEBRALE
PRINCIPI DI TRATTAMENTO SPECIFICI
PER LE TRE SINDROMI
Il trattamento in generale consiste di procedure meccaniche tese a migliorare la postura, a recuperare un arco di movimento completo e senza
dolore in tutte le direzioni ed a ristabilire la piena funzionalità per attività
domestiche, occupazionali e ricreative. Le procedure si applicano in maniera specifica, a seconda del tipo di sindrome meccanica da trattare. Esiste una progressione delle procedure utilizzate: le forze vengono esercitate
passivamente, a partire dalle posizioni e dai movimenti del paziente per
terminare, solo se necessario, con tecniche applicate dal terapista.
Trattamento della sindrome posturale:
Il trattamento inizia esplorando le posizioni ed i movimenti che il paziente
stesso può effettuare e valutando l'effetto sui sintomi. Se, nel trattamento
della disfunzione e del derangement, si ha un certo grado di miglioramento che tuttavia rimane incompleto, il terapista progredirà nel trattamento
nella stessa direzione, attraverso l'uso di forza applicata dall'esterno o
della terapia manuale. In tal modo, si applica una progressione di forze
meccaniche al problema meccanico del paziente, al fine di eliminare il
dolore e ripristinare la funzione.
Trattamento della sindrome da disfunzione:
Nella sindrome da disfunzione l'effetto ricercato, sul quadro doloroso,
tramite l'applicazione della forza è diverso da quello della sindrome da
derangement. Nella disfunzione, il dolore deve essere prodotto alla fine
dell'arco di movimento, per alleviare gradualmente i sintomi e ristabilire
la funzionalità. Nel derangement, il dolore deve essere centralizzato ed
abolito, per alleviare rapidamente i sintomi. La piena funzionalità si ripristina quando la condizione si è stabilizzata (analogamente al trattamento
di fratture). E' da evidenziare che le procedure utilizzate per stirare la
disfunzione o ridurre il derangement rappresentano solo una parte della
terapia meccanica.
Il principio basilare del trattamento è la correzione della postura o della
posizione che causa la sintomatologia, ovvero la postura seduta, eretta
o sdraiata e le posizioni mantenute durante il lavoro o le altre attività.
Spesso i pazienti con sindrome posturale sono persone sedentarie e non
allenate. Pertanto, assieme alla correzione posturale si incoraggia l'aumento dell'attività, per ottenere uno stile di vita con maggiore equilibrio
tra attività ed inattività.
L'obbiettivo principale del trattamento è lo stiramento delle strutture accorciate. Il principio di trattamento dipende dal tipo di disfunzione, vale
a dire flessione, estensione, scivolamento laterale, radice nervosa aderente
(una forma di disfunzione in flessione) e disfunzione multi-direzionale.
Oltre alle procedure di stiramento, è parte importante del trattamento la
correzione posturale. Abitudini posturali scorrette potrebbero aver portato alla disfunzione mediante un accorciamento adattivo.
Con la correzione posturale, le strutture accorciate possono essere tenute
lontane dallo stiramento a fine arco di movimento ed il dolore potrebbe
essere avvertito con frequenza assai minore.
Trattamento della sindrome da derangement:
Le fasi del trattamento del derangement possono essere paragonate al
trattamento di una frattura. Il principio di trattamento dipende dal tipo di
derangement,- vale a dire posteriore, postero-laterale, anteriore, anterolaterale - e dalla presenza od assenza di deformità acuta. Per i pazienti con
deformità spinale acuta si rende spesso necessaria la tecnica o l'assistenza
del terapista, prima che questi possano iniziare l'auto-trattamento.
LA METODOLOGIA McKENZIE 5
Responsabilità del paziente:
La diagnosi meccanica ed il trattamento si basano su una concordanza
tra causa ed effetto, vale a dire tra forze meccaniche e dolore / risposte
funzionali. Anche le istruzioni per l'auto-trattamento si fondano sugli
stessi principi di causa ed effetto. In tal modo, il programma da svolgere
a casa diviene molto specifico per i problemi individuali del paziente. Le
istruzioni posturali ed ergonomiche e le prescrizioni concernenti gli esercizi di auto-trattamento (frequenza e ripetizione degli esercizi) non sono
una casuale procedura di routine di azioni e serie/ripetizioni di esercizi,
in attesa di un eventuale mutamento della condizione. Nell'approccio
di McKenzie ci sono strumenti dinamici specificamente correlati al dolore ed allo status funzionale individuale del paziente. Essi mirano ad
influenzare immediatamente sia la causa meccanica del disturbo, sia i
fattori riconducibili allo stile di vita che impediscono un rapido recupero
e favoriscono le recidive e la progressione del disturbo stesso.
IL METODO MCKENZIE
DI PREVENZIONE DELLE RECIDIVE
E DELL'AGGRAVAMENTO
Non è più accettabile considerare soddisfacente un sollievo dell’episodio,
senza un beneficio a lungo termine. A tal fine l'educazione del paziente
costituisce parte essenziale del trattamento. Nell'approccio McKenzie,
quelle istruzioni e procedure che portano al recupero del paziente, divengono il fondamento delle indicazioni a lungo termine. Le relazioni di
causa meccanica ed effetto sintomatico, identificate con l'esame, divengono lo strumento di reazione necessario per il trattamento. Tali misure
di reazione vengono mutate in un meccanismo efficace pro-attivo, che
previene l'insorgenza di un episodio successivo. Vengono illustrate le fasi
6 LA METODOLOGIA McKENZIE
LA POSTURA SCORRETTA
del disturbo meccanico specifico inerente il problema del paziente e si
sottolinea l'azione appropriata per le fasi iniziali o quando si sviluppano
i primi segnali di allarme. La chiave per la riuscita della prevenzione delle
recidive è l'auto-intervento, prima che si avverta dolore.
Tra le cause del mal di schiena, la più diffusa è la postura seduta scorretta
in cifosi lombare. A questa concorre anche il design non ergonomico di
molti sedili. Studi clinici confermano che star seduti scorrettamente per
un’ora può provocare danni alle strutture di sostegno della schiena.
COMPENDIO E CONCLUSIONI
La postura seduta scorretta aumenta il rischio di danni ai dischi intervertebrali, poichè determina un incremento della pressione all’interno degli
stessi.
Il metodo McKenzie non è un ricettario di semplici esercizi di estensione
applicati a tutti i pazienti, irrispettoso dalla causa meccanica sottostante;
è un concetto che porta a risposte ritagliate su misura per gli specifici problemi individuali di ciascun paziente. In breve, l'approccio McKenzie è un
metodo unico, che ha tre inscindibili obiettivi: un sistema di classificazione meccanica (diagnosi meccanica), un sistema di trattamento meccanico
(terapia meccanica) ed un concetto di profilassi meccanica. Ciascuna di
tali aree è definibile e misurabile ed in ciascuna di tali aree è stata svolta
od è in via di sviluppo la ricerca clinica. Finalità del trattamento sono l'eliminazione del dolore, il ripristino della piena funzione e la prevenzione
delle recidive. Gli obiettivi clinici dell'approccio McKenzie possono essere
conseguiti con successo dalla gran parte della popolazione con problemi
vertebrali non specifici.
Robin McKenzie, autorità internazionale nel campo dei dolori vertebrali,
ha sviluppato la metodologia di: “Diagnosi e terapia meccanica delle algie
vertebrali”, pubblicando libri di grande importanza scientifica e messo
a punto una serie unica di supporti pratici e clinicamente efficaci per i
pazienti.
Questi supporti sono studiati per permettere al paziente di mantenere la
lordosi lombare fisiologica anche nella posizione seduta. La posizione
seduta in lordosi permette di evitare che la colonna assuma posture che
provocano dolore.
THE McKENZIE INSTITUTE INTERNATIONAL
Alessandro Aina
(fisioterapista, dip MDT, docente McKenzie)
Posizioni scorrette da evitare
LA METODOLOGIA McKENZIE 7
The Original McKenzie®
Art. 002
Art. 003
Art. 004
Cuscino Lombare - mod. “Lumbar" Roll
Cuscino Lombare - mod. “D" Roll
Cuscino Lombare - mod. “Super" Roll
Il cuscino lombare, usato correttamente previene il dolore
e riduce la pressione dei dischi lombari. Adatto per uso a
casa, al lavoro o mentre si guida. Allaccia l’elastico intorno
allo schienale e sistemalo fino fissarlo nella posizione
corretta. Siediti indietro il più possibile. Piegati leggermente
in avanti e sistema il rotolo e l’elastico affinché siano
sopra la linea della tua vita. Siediti in modo che il cuscino
sostenga efficacemente la zona curva lombare della tua
schiena. Rivestito in tessuto lavabile.
Assicura un supporto efficace per la tua schiena e in virtù di
una parte piatta, si adatta ad ogni sedia.
Aiuta a contrastare gli effetti della postura seduta scorretta.
La parte piatta aderisce con sicurezza allo schienale di ogni
sedia ed è tenuto in posizione da un elastico regolabile.
Rivestito in tessuto lavabile.
E’ il più conosciuto tra i cuscini studiati da Robin McKenzie.
La sua forma incurvata lo rende attraente ed efficace nel
sostegno della schiena a casa, al lavoro e specialmente in
auto. Prodotto con materiale ad alta densità, garantisce
un lungo ed efficace aiuto alla tua schiena. E’ dotato di un
elastico per fissarlo allo schienale in posizione corretta.
Rivestito in tessuto lavabile.
MISURE: Lunghezza 31 cm, larghezza 9 cm / Densità: Heavy
Scorretta
Corretta
MISURE: Lunghezza 38 cm, larghezza 14 cm
Esempio di applicazione del cuscino lombare
MISURE: Lunghezza 32 cm, diametro 9 cm / Densità: Medium
8 www.spinalpublications.it
www.spinalpublications.it 9
The Original McKenzie®
Cuscino Cervicale
Art. 000
Cuscino Lombare - mod. “Air Back” Roll
10 www.spinalpublications.it
Art. 005
Cuscino gonfiabile "Air Back", comodo e pratico, ideale
per chi viaggia in cui il supporto lombare è generalmente
inadeguato.
Particolarmente indicato nei viaggi a lunga distanza (aerei,
treno, nave), utile al cinema, teatro, ristoranti, eventi
sportivi, ecc.
L'"Air Back" si gonfia in base alle tue esigenze ed una volta
sgonfiato occupa poco spazio nella tua borsa.
Pensato per alleviare il mal di schiena causato da posizioni
scorrette o superfici di riposo non adatte.
Il rotolo si lega in vita e s’indossa durante la notte per
sostenere la schiena sia in posizione supina che sui fianchi.
Si lega intorno alla vita con due stringhe di sicurezza.
Rivestito in tessuto lavabile.
MISURE: Lunghezza 39 cm, larghezza regolabile
MISURE: Lunghezza 100 cm, diametro 10 cm / Densità: Medium
Cuscino Lombare - mod. “Night" Roll
Nel sonno, alcune posture,
possono causare fastidio,
rigidità o dolore
Puoi correggere la postura
durante il sonno con il
cuscino notturno
mod. "Night" Roll
www.spinalpublications.it 11
The Original McKenzie®
Cuscino Cervicale - Mod. “Cervical” Roll
Art. 001
Pensato per fornire un supporto ottimale al collo. Sistemato
tra cuscino e federa aiuta ad alleviare il dolore cervicale e
scapolare, sostenendo il collo durante il sonno. Indicato
soprattutto quando i sintomi si sviluppano conseguentemente
a una postura notturna scorretta, o a cuscini e materassi
non ergonomici. Pensato ed ideato da Robin McKenzie,
un’autorità internazionale nella diagnosi e nel trattamento
del dolore lombare e cervicale. Inserisci il cuscino cervicale
originale McKenzie tra guanciale e federa, sdraiati
posizionando le vertebre sul cuscino. La colonna cervicale
(collo), sarà così sostenuta mentre dormi confortevolmente.
Rivestito in tessuto lavabile.
I dolori al collo spesso sono causati da una scorretta
postura durante il riposo e da cuscini e materassi non adatti
ergonomicamente. Poiché 1/3 della vostra vita è dedicata
al riposo, il mal di collo determinato da queste cause,
può progredire sino a raggiungere una condizione cronica
e potenzialmente disabilitante. Con semplici esercizi e
ponendo alla colonna cervicale (collo) l’adatto supporto, si
possono ridurre i dolori ed evitare i peggioramenti. Robin
McKenzie, autorità internazionale nel campo dei dolori
vertebrali, ha dedicato molti anni allo sviluppo di esercizi
pratici ed efficaci supporti per chi soffre di questi disturbi.
MISURE: Lunghezza 49 cm, larghezza 9 cm / Densità: Medium
12 www.spinalpublications.it
www.spinalpublications.it 13
Cuscino Lombare e Dorsale
Cuscino Lombare per auto
Art. 000
Mod. “Ruby”
Come applicare il cuscino
salvaschiena
14 www.spinalpubblications.it
Art. 012
Ideato per contrastare gli effetti negativi prodotti dalle
scorrette posture assunte da seduti. la protratta sedentarietà
comporta spesso disturbi e patologie quali dolori al
tratto lombare, dorsale, cervicale, alle anche, sciatalgie,
affaticamento agli occhi e respirazione breve.
Un’innovazione rivoluzionaria di questo prodotto rispetto
ai preesistenti cuscini lombari, consiste nell’aggiunta di un
supporto anche per il tratto dorsale. L’apertura scheletrica
raggiunta grazie alla’ergonomicità di RUBY, garantisce
una minore compressione sugli organi viscerali e un
miglioramento del sistema circolatorio, linfatico e nervoso.
Ideale per l’uso in auto, in ufficio o in ogni situazione di
prolungata permanenza in posizione seduta.
Rivestito in tessuto lavabile.
CarRest è stato sviluppato da Scanergo in collaborazione
con un design svedese ed fabbricato con un rivestimento
di cotone resistente all'acqua, rendendolo impermeabile. Il
nastro di fissaggio aiuta a posizionarlo correttamente sullo
schienale del sedile dell'auto.
Visto di lato à una forma asimmetrica. Ciò offre
l'opportunità di avere la possibilità di regolarlo in due
diverse altezze, questo girandolo a 180° gradi, l'utente può
sistemarlo in base alla sua posizione corretta e dando così
un supporto ideale e confortevole alla colonna lombare.
Mod. “CarRest”
Comfortex CarRest è progettato per fornire un appoggio
confortevole durante la guida, principalmente per vetture
con sedili avvolgenti, sportivi ma altrettanto adatto a vetture
con sedili convenzionali. CarRest è utile principalmente per
le persone di statura media o dove è necessario un forte
sostegno nella parte lombare della schiena.
www.spinalpubblications.it 15
Cuscino Cervicale
Accessori
Cintura di fissazione
Con la testa supina posizionata generalmente
al centro del cuscino, si ha bisogno di un peso
inferiore sulla lunghezza della colonna, NeckRest
2.0 fa si che il collo appoggia su una imbottitura
centrale morbida senza far sprofondare e scivolare
il peso sulle sezioni laterali.
Un cuscino standard è spesso ed ha più imbottitura
in mezzo dove non è necessario. Con un cuscino
troppo alto modifica la postura del collo, che a
lungo termine è dannoso per i muscoli, articolazioni
e dischi.
Art. 000
Mod. “NeckRest”
Quando si è sdraiati lateralmente la distanza
tra collo e spalla diventano più pesanti, questo
aumenta il peso sul cuscino che ha sua volta crea
uno scompenso tra collo e spalla, NeckRest 20.
aiuta a contrastare la forza in base alla sua densità
che mantiene costante correggendo l'anatomia del
collo, quindi mantenendo la testa nel centro senza
far cadere la testa sui bordi laterali del cuscino.
CoolMax Fresh FX. Si tratta di un materiale fresco
morbido in poliestere traspirante e permeabile
all'umidità, fornisce freschezza e sensazione
di asciutto. CoolMax Fresh FX contiene ioni
d'argento ottenendo così un effetto antibatterico.
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Un cuscino standard è normalmente meno
confortevole e non aiuta la dove è necessario.
Art. 011
Art. 000
Comfortex NeckRest 2.0 è progettato per fornire un supporto
ottimale alla testa ed al collo, sia laterale che supina.
Rivestimento interno di tessuto di poliestere CoolMax
Fresh FX che fornisce conforto, grazie alle sue sezioni
di diverso spessore. NeckRest 2.0 ha una imbottitura di
morbido schiumato in sezione centrale rispetto alle sezioni
laterali. Questo sostiene la testa sprofondando nel cuscino in
posizione da supina, dando una corretta posizione della testa,
perchè l'imbottitura è più solida verso l'esterno. Individua
la tua regolare posizione in altezza, questo è importante
per ottenere il massimo sostegno. NeckRest 2.0 può essere
facilmente regolato a 6 livelli di altezza differenti.
Indispensabile per permettere al paziente di raggiungere la
massima estensione da prono. Ausilio utilissimo per diverse
manovre fisioterapiche.
Lettino a valigia con foro
Struttura in acciao verniciata a fuoco a tubo quadro, schienale regolabile e custodia.
MISURE LETTINO APERTO:
Altezza cm 76 (a richiesta anche cm 70)
Lunghezza: cm 190 / Larghezza: cm 65 / Peso: 17 Kg. circa
MISURE LETTINO CHIUSO:
Altezza: cm 63 / Lunghezza: cm 92 / Larghezza: cm 17
Art. 014
Colori: bianco, verdeacqua,
azzurro, giallo, arancione.
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Libri McKenzie
Manuali sull’autotrattamento di
Robin McKenzie
Testi scientifico/tecnici scritti da
Robin McKenzie
Manuali sull’autotrattamento delle lombalgie e cervicalgie
descritti in modo semplice e ricchi di illustrazioni.
Più di 1 milione di copie vendute nel mondo; ideali per
conoscere alcuni semplici esercizi per dare sollievo alla
schiena e al collo.
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2"PRENDITI CURA DELLA TUA SCHIENA"
3"PRENDITI CURA DELLA TUA SPALLA"
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per sostenere l’applicazione del metodo McKenzie.
3 "LA COLONNA LOMBARE"
Diagnosi & Terapia Meccanica
4"LA COLONNA CERVICALE E TORACICA"
Diagnosi & Terapia Meccanica
5 "GLI ARTI"
Diagnosi & Terapia Meccanica
THE McKENZIE INSTITUTE INTERNATIONAL
Centro per lo studio post-diploma della terapia meccanica vertebrale
consulenti nel trattamento e prevenzione del mal di schiena
THE MCKENZIE INSTITUTE ITALIA SRL
Art. 006
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Dott. Sebastiano Zizza
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