Scuola dell`Infanzia “I diritti dei bambini”

Scuola dell’Infanzia
Levrange
Pertica Bassa
“I diritti dei bambini”
Programmazione didattica
A.S. 2014/2015
Mappa del percorso annuale:
ACCOGLIENZA
Io e gli altri: Il brutto anatroccolo/
diritto all’uguaglianza
*Il corpo e il movimento
*Il sé e l’altro
Percorso psicomotorio:
Corpo flauto
Musicando
Danza terapia
Punto di partenza 1° Passo
Ritrovamento di tracce musicali riferite
al progetto di danza terapia svolto due
anni fa: note musicali, mani e piedi……
Tracce riferite anche al personaggio
principale: ”il brutto anatroccolo”
Logica
Natura
Arte
La mia arte
Incontro con artisti:
teatro, danza, musica e
pittura
2° Passo
Diamo il via al nostro viaggio
nel mondo dell’arte.
Io e le mie potenzialità:
Pinocchio/diritto allo studio
*I discorsi e le parole
*Immagini, suoni, colori, teatro
*La conoscenza del mondo:
Numero e spazio
Oggetti, fenomeni e viventi
Percorso logico-linguistico
Spaziale-temporale
Percorso: Madre Terra
3° Passo
Laboratori
come luoghi
del FARE
OBIETTIVI GENERALI
MATURAZIONE DELL’IDENTITA’
- Acquisisce consapevolezza della propria identità personale.
- Acquisisce consapevolezza dei propri gusti, preferenze e bisogni.
- Acquisisce consapevolezza delle proprie emozioni.
- Acquisisce consapevolezza delle proprie capacità.
- Acquisisce consapevolezza dei bisogni dell’altro.
- Allena la disponibilità alla collaborazione con adulti e compagni.
- Sviluppa fiducia in se stesso e negli altri.
CONQUISTA DELL’AUTONOMIA
- Sviluppa il pensiero autonomo.
- Riconosce, affronta e risolve situazioni problematiche.
- Organizza le proprie attività in relazione a se stesso e agli altri.
SVILUPPO SENSO DI CITTADINANZA
- Conoscere, capire e rispettare le regole e gli impegni assunti nell’ambiente scolastico.
- Rispettare le diversità culturali, razziali, di genere e religiose.
- Partecipare alle scelte riferite a se stessi e agli altri
- Allena e sviluppa la responsabilità personale.
SVILUPPO DELLE COMPETENZE CULTURALI (trasversali alle competenze esistenziali: autonomia, identità e cittadinanza)
Attraverso le macroaree:
*Comunicazione: esprime se stesso e le sue conoscenze mediante il linguaggio verbale e non, utilizzando i canali possibili per veicolare i messaggi per
scopi riferiti ai diversi contesti.
*Comprensione: ascolta, interagisce, esegue messaggi che si riferiscono alla realtà. Interiorizza e rielabora le conoscenze acquisite in base ai propri
schemi mentali.
*Problematizzazione: della realtà, conosce ed interpreta la realtà, si chiede il perché, riconosce il problema, trova le strategie per affrontarlo,
utilizzando le conoscenze.
*Uso del metodo scientifico: mette in atto strategie di ricerca per dare risposte o spiegazioni ad eventi della vita quotidiana.
*Creatività: opera scelte libere e autonome, le esprime in modo originale e personale per risolvere situazioni riferite alla realtà oggettiva.
*Riflessività: assume degli schemi mentali per ricostruire, ripensare e ridefinire le esperienze, sia in ambito personale che collettivo.
*organizzazione spaziale-temporale: coglie e utilizza i criteri temporali e spaziali per acquisire consapevolezza e affrontare gli eventi quotidiani.
Competenze esistenziali abbinate alle competenze culturali:
-Sviluppa l’autonomia operativa attraverso: attenzione, comprensione, organizzazione ed esecuzione del lavoro.
-Esercita la comunicazione attraverso: ascolto, comprensione, espressione e produzione.
-Esercita il pensiero logico attraverso: situazioni problematiche, orientamento spaziale con i rapporti topologici
SITUAZIONE DI PARTENZA
Il progetto sui Diritti dei bambini e delle bambine, prosegue quest’anno approfondendo aree tematiche
che necessitano ancora della nostra attenzione. I diritti che andremo ad approfondire sono:
• Il diritto all’Uguaglianza, con personaggio mediatore il Brutto anatroccolo.
• Il diritto allo studio, con Pinocchio.
Le motivazioni principali che ci spingono verso questa scelta:
• Approfondire i temi dell’accettazione del diverso e delle emozioni che ci accomunano attraverso il
percorso di danza terapia, svolto in presenza di un’esperta in materia e attraverso un percorso
psicomotorio fatto di emozioni e di musica.
• Completare e approfondire il diritto allo studio seguendo due modalità: una che riguarda l’aspetto delle
potenzialità razionali-logiche, l’altra che si rivolge all’aspetto creativo-artistico.
Periodo: Settembre…Giugno
Gruppo sezione età eterogenea
Unità di apprendimento 1
Percorso psicomotorio:
Le nostre emozioni in musica
Obiettivi formativi 1° Focus:
Io e gli altri, scoprire le infinite possibilità
comunicative del corpo, grazie ai mediatori,
quali: musica, danza, mondo espressivocomunicativo ed emozionale.
Ipotesi di percorsi
successivi
Situazione
di partenza
Materiali prodotti
Documentazione
Obiettivi
generali
Verifica,
valutazione
del percorso
Organizzazione:
spazi, tempi,
risorse e materiali
Obiettivi
formativi
Obiettivi
specifici di
apprendimento
Articolazione
del percorso
OBIETTIVI FORMATIVI 1° FOCUS: Io e gli Altri
Scoprire le infinite possibilità comunicative del corpo, grazie ai mediatori quali:
musica, danza, il mondo espressivo-comunicativo ed emozionale.
° Punto di partenza 1° Passo
Ritrovamento di tracce musicali riferite
al progetto di danza terapia svolto due
anni fa: note musicali, impronte di mani
e piedi, traccia sonora del percorso.……
Tracce riferite anche al personaggio
principale: “Il brutto anatroccolo”:
ritrovamento di impronte e di frasi
sparse sul pavimento riferite alla fiaba.
Percorso psicomotorio:
Corpo flauto
Musicando
Danza terapia
Incontro con artisti:
teatro, danza,
musica e pittura
Percorso psicomotorio: le nostre emozioni in musica
• Progetto danza terapia/laboratorio con l’esperta Enrica Olivari, danzatrice professionista
(metodologia Maria Fux).
• Corpo flauto: “Psicomotricità” “Abilità motorie” “Emozioni”.
• Musicando: “Nidi di note” lettura di racconti “Un cammino in 10 passi verso la musica”.
(Bruno Tognoli Alessandro Sanna Paolo Fresu Sonia Peana)
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
PERCORSI DIDATTICI: le nostre emozioni in musica
Progetto danza terapia/laboratorio con l’esperta Enrica Olivari,
danzatrice professionista (metodo Maria Fux):
•
• Ritrovamento degli indizi nell’entrata della scuola
• Circle-time: intervista dopo aver osservato gli indizi ritrovati.
• Scoperta, interpretazione e lettura dei simboli, impronte e frasi.
• Ascolto della musica in sottofondo: ricordi che affiorano “Il corpo che parla”.
• Incontri con Enrica l’insegnante di danza terapia:
*Conosco il mio corpo: scopro che tutte le sue parti si possono muovere creando forme diverse, forme che cambiano.
incontro le impronte, quelle che posso fare con le mani, con i piedi, con la schiena, con la pancia, con la testa..
Il ritmo della musica ci accompagna e le nostre impronte diventano una danza. Danzo le mie impronte con un compagno,
cosicché si possano incontrare!
Incontri di danza terapia con la maestra Enrica *Conosco il mio corpo. Scopro che tutte le sue parti si possono muovere creando forme diverse,forme che cambiano.
Incontro le impronte, quelle che posso fare con le mani, con i piedi, con la schiena, con la pancia,con la testa..
Il ritmo della musica ci accompagna e le nostre impronte diventano una danza ... Danzo le mie impronte con un
compagno,cosicché si possano incontrare!
*La mia pelle, la tocco..com'è? Morbida, calda, rosa, elastica!
Sotto di lei i muscoli si muovono..
Tutto il nostro corpo danza!
E’ arrivato un colore, anche lui è morbido ed elastico come la pelle!
Scopro che è un sacco, dentro di lui posso muovermi liberamente! Mi contiene ed insieme danziamo le forme del corpo!
*Oggi è arrivata la pioggia, ha un suono: clop, clop ………
Cade dall’alto verso il basso, a volte piano, altre volte forte.
Le mie dita e il mio corpo danzano la pioggia!
…….. E quando lei se ne va chi arriva ?
Il sole e a volte l'ARCOBALENO !!!
Lo disegniamo, da un punto all'altro, dove inizia e dove finisce.
Lui ci unisce e con il mio compagno danzo la sua musica!
*Oggi iniziamo con un movimento delicato, accarezzando il nostro corpo.
Le nostre mani accarezzano l'aria e così anche i nostri piedi, la schiena, la testa …
Tutto il corpo danza un movimento delicato. Ma come si può fare un movimento delicato?
Ecco una piccola piuma che è venuta a insegnarci cos’è la leggerezza, la morbidezza e la delicatezza.
Con lei posso disegnare la musica, danzare e incontrare il mio compagno!
*Oggi è arrivata la pioggia, nella musica si sente il temporale!
Gocce che cadono sulle nostre schiene, gocce grandi, gocce piccole.
Ma ecco che arrivano a danzare con noi, rotonde, azzurre…Dei piccoli palloncini diventano le nostre goccioline!
Rotolano sul corpo, nello spazio e poi volano, per ritornare su nel cielo!
Movimento-posizioni-forme-interpretazione corporea
Lezioni di danza e prove per lo spettacolo natalizio anche con gli alunni della primaria, segue la scaletta:
Il viaggio di Zoe, la goccia d’acqua che poteva danzare
“Come nasce una goccia d’acqua ?
“Nasce dal cielo, dalle nuvole, fa un piccolo viaggio per arrivare alla terra, da su fino a giù.
Insieme a tante altre amiche gocce danza il temporale per poi incontrare i colori e le forme
della terra. Nasce e si trasforma continuamente, da goccia in temporale, in arcobaleno per
poi diventare raggio di sole ed infine fiocco di neve”.
1 Gocce
Buio
Bambini accovacciati come goccioline
Alunni escono e fanno cadere dal cielo le gocce
Katie e Nassima dondolano la nuvola piena di gocce sui bambini
2 Temporale
B. Raccolgono la goccia (palloncino) che conosce prima l’ambiente, poi il corpo, ed infine gli amici.
Torna temporale
B. accovacciati Enrica danza con nuvola poi tutti dietro quinte.
3 Arcobaleno
Maddalena disegna nel cielo l’arcobaleno, piano, piano tutti disegnano l’arcobaleno.
A + B si incontrano e fanno il girotondo a coppie
Poi dietro quinte
4 Forme
Buio
B. 5 anni nei sacchi elastici per creare forme
Poi A + B inventano nuove forme da fare insieme
Poi dietro quinte
I protagonisti
5 Terra
Ballo ritmico, impronte con le mani e con i piedi prima A poi B, poi a terra.
Vengono distribuiti i raggi del sole a tutti
danza poi dietro le quinte
6 Neve
Lo spettacolo è stato un successo!!!
Lancio della neve prima a coppie, poi tutti insieme per il gran finale.
Giochi psicomotori e di socializzazione per stare bene insieme:
Corpo flauto le “Voc-ali”
•
-Gioco psicomotorio per favorire il rilassamento e l’incontro con gli amici in un piccolo gruppo: stesi nella coperta
ascolto di una musica d’acqua dolce e tranquilla, la maestra passa con un foulard e accarezza il viso e il corpo dei
bambini. A turno i bambini e le bambine fanno la stessa cosa donando e ricevendo coccole e attenzioni dagli amici.
-Gioco psicomotorio volto a stimolare il dialogo verbale e soprattutto corporeo in situazioni create in teatro: facciamo
finta di giocare con le costruzioni, di chiedere in prestito dei giochi e di prestarli senza irrigidirsi. Nel girotondo
teniamo per mano bambini che prima non volevamo vicini. Ballo a coppie seguendo la musica.
-Gioco psicomotorio: percezione delle parti del corpo e loro denominazione, interpretazione corporea della musica,
melodica e ritmica.
Mappa corporea: come noi viviamo i suoni e i colori. Gioco di animazione: le Voc’ali.
“Ogni bambino è un alberello che ha le radici ben piantate in terra, guardate i nostri piedi sono ben appoggiati al
suolo. Più in alto c’è il tronco (addome), poi i rami (braccia) e la chioma (testa).
Ora accovacciati a terra proviamo a fare il rumore delle nostre radici (i suoni sono liberi e spontanei)
rrrrrrrrrrrrrr….uuuuu…sssss…crcrcrc…..eeeee…sssssss……
Sapete che sugli alberi ci sono dei nidi nei quali vivono degli uccellini che si chiamano VOC e hanno le ali, quindi si
chiamano VOC’ALI.
Amano volare nell’aria e sono fatti di voce-suono.
L’uccellino NERO vive nel nido dove c’è il nostro pancino e canta UUUUUU, poco più su c’è l’uccellino AZZURRO e canta
OOOOOO, nel nido vicino al nostro cuoricino c’è l’uccellino ROSSO e canta AAAAAAAA. L’uccellino VERDE canta
EEEEEEEEEEE è quello della gola ed infine c’è l’uccellino GIALLO che abita nella testa (tempie) e canta IIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
Ora inizia la magia, proviamo a farli volare nell’aria lasciandoli uscire dal nostro corpo, non sono uguali, alcuni sono
chiari altri sono scuri…
Mettiamo le mani sulla pancia e facciamo uscire la voce dell’uccellino NERO con la UUUUU.
Cantiamo tutti insieme…….Spostiamo le mani un po’ più su e facciamo cantare l’uccellino AZZURRO con la
OOOOOOOOOOOO. Ora proviamo a far uscire la voce dell’uccellino ROSSO, quello che canta AAAAAAAAAAAAAA, poi
quello VERDE con la EEEEEEEEEEE, cantiamo la IIIIIIIIIIIIIIIII con l’uccellino GIALLO che abita nelle nostre tempie.
Ora proviamo a farli cantare senza interrompere la voce spostando le mani sul nostro corpo flauto:
UUUUOOOOAAAAEEEEIIIIIIIIIIII, ancora UUUUUUOOOOOOOAAAAAAAEEEEEEEIIIIII.
-Gioco psicomotorio e manipolativo dal racconto il paese di “Iniziò”
Abbiamo prima fatto e poi disegnato tutti i rumori anche quelli antichi (fedele a ciò che hanno verbalizzato i bambini
e le bambine). Eravamo prima nel paese di Niente e poi nel paese di “Iniziò”, abbiamo usato due cerchi: uno per il
silenzio e l’altro per il rumore. Un bambino faceva i rumori e gli altri disegnavano i rumori: forti, piano, grossi,
piccoli, medi, mezzani, piccolissimi, grandissimi. I rumori avevano dei suoni: r a c f g l o p u s z b m n tr bi gi… Li
abbiamo disegnati su di un grande foglio che è diventato un grande quadro.
-Gioco psicomotorio: posizione statica, goccioline chiuse con il corpo chiuso. Posizione dinamica, come a simulare
una passeggiata, autocontrollo del movimento. Le parti del corpo, tocchiamo e nominiamo le parti del nostro corpo.
-Giochi psicomotori collegati alle prove per lo spettacolo natalizio:
Durante questi giochi si stimola l’autonomia, l’autocontrollo, coordinazione e la collaborazione con il gruppo.
Allenarsi nelle posizioni statiche-dinamiche
Individuare e nominare le parti del corpo su di sé e sui compagni
Percepire il proprio confine ci aiuta a dare attenzione all’altro (la pelle è come un grande orecchio)
Sperimentazione di posizioni corporee dinamiche e statiche, creative e diversificate
Seguire e discriminare la musica nel movimento: melodie e ritmo
Conoscere i concetti topologici e di direzione per poter muoversi correttamente secondo le consegne date
Padroneggiare i concetti temporali: prima-dopo-infine-contemporaneamente-mentre-inizio-fine
- Gioco psicomotorio per favorire l’esercizio all’equilibrio, quindi la concentrazione e la coordinazione.
Prima prova: camminare nei cerchi con un cuscino sulla testa.
Seconda prova: camminare tenendo nella mano un cucchiaio con dentro una pallina.
Terza prova: collaborare con il compagno, non facendo cadere la palla, tenuta con le mani da entrambi.
Quarta prova: camminare sull’asse d’equilibrio e nel percorso senza far cadere la palla, tenuta nella mano.
- Gioco sulle abilità motorie
Seguire i percorsi memorizzando i movimenti: rotolare come le palle, strisciare come i serpenti, tuffarsi sul
cuscinotto come i delfini, saltare a piedi uniti e saltare gli ostacoli come i cavalli, camminare in equilibrio.
- Gioco psicomotorio per favorire la socializzazione, agevolando la lettura delle dinamiche di gruppo durante il gioco: i
bambini e le bambine sono libere di ballare come vogliono e con chi vogliono, parte la musica, inizia il movimento. La musica
viene fermata e viene letta ad alta voce la situazione messa in atto: bambine che ballano insieme, da soli, che rincorrono i
compagni, che li spintonano ecc. ecc. La lettura partecipata anche dai bambini aiuta la consapevolezza del proprio
comportamento.
- Gioco psicomotorio/teatrale ricerca di soluzioni possibili durante i conflitti e presa di coscienza del proprio agire:
Mettiamo in scena, in mezzo al cerchio, una situazione di conflitto verificatasi precedentemente; il gruppo contiene e segue la
scena intervenendo se un’azione è errata, ognuno è libero di commentare, trovata la soluzione segue l’applauso.
- Gioco sulle abilità motorie
Proposte giocose sulle differenti modalità di movimento: rotolamenti su di un fianco e poi sull’altro; strisciare con la pancia sul
pavimento aiutandosi con piedi e mani; strisciare con la schiena sul pavimento, spostamenti da seduti e in ginocchio.
Racconti: “Nidi di note” un cammino in 10 passi verso la musica
• Ascolto del prologo “I due cercatori” situazione iniziale e personaggi.
Queste è la storia di Cirino e Coretta, due fratelli che partirono alla ricerca del Sole Suonatore e della Luna Cantante.
È un libro che racconta fiabe, mostra figure, suona musiche e dice filastrocche.
Si può leggere e ascoltare come un percorso di educazione musicale per i bambini.
O come un cammino di scoperta di sé e del mondo per tutti.
O come una fiaba incantevole e basta.
Il CD nascosto in questo Nido di Note contiene un'ora di musica e poesia: i dieci brani originali suonati da Paolo Fresu,
Sonia Peana e il Devil Quartet, e le undici filastrocche del libro recitate da Bruno Tognolini.
• Ascolto del primo racconto: nel paese “Iniziò”
• Ricostruzione verbale delle principali fasi: non c’era nulla poi i due bambini hanno provocato l’inizio di tutto
• Drammatizzazione
• Discriminazione del silenzio e del suono/rumore, attraverso il gioco psicomotorio: Da una situazione dove regna il
silenzio, posizione statica; alla produzione o ascolto di rumori e suoni, con il corpo, con la voce, con la musica.
• Verbalizzazioni dei bambini e delle bambine dopo l’esperienza corporea.
• Gioco psicomotorio e manipolativo dal racconto il paese di “Iniziò”: produzione e scrittura dei rumori.
Abbiamo prima fatto e poi disegnato tutti i rumori anche quelli antichi (fedele a ciò che hanno verbalizzato i bambini e le
bambine). Eravamo prima nel paese di Niente e poi nel paese di “Iniziò”, abbiamo usato due cerchi: uno per il silenzio e
l’altro per il rumore. Un bambino faceva i rumori e gli altri disegnavano i rumori: forti, piano, grossi, piccoli, medi,
mezzani, piccolissimi, grandissimi. I rumori avevano dei suoni: r a c f g l o p u s z b m n tr bi gi… Li abbiamo disegnati su di
un grande foglio che è diventato un grande quadro.
• Ascolto del secondo racconto: nel paese “Forsecè” I suoni esistono
• Ricostruzione verbale delle principali fasi: gli abitanti avevano tutti gli occhi chiusi, poi grazie ai protagonisti
hanno cominciato a vedere e scoprire le persone e il mondo intorno a loro.
• Drammatizzazione
• Ascolto del silenzio/occhi chiusi e ascolto di rumori-occhi aperti.
• Nel paese “Forsecè” Verbalizzazioni dei bambini e delle bambine dopo l’esperienza corporea:
“…Tutti gli abitanti avevano gli occhi chiusi, non vedevano niente:
il sole, il cielo, le case, i cani, la faccia delle persone…
Il paese si chiamava Forsecè ma nessuno sapeva niente, non vedevano. Poi a Cirino è venuta un’idea: far
scoppiare un palloncino. Infatti dal forte rumore tutti hanno aperto gli occhi…….A me è piaciuto molto quando
Coretta ha fatto scoppiare il palloncino con uno spillo….Mi piace tenere gli occhi chiusi perché quando prendo
spavento, li ho già chiusi. Chiudo gli occhi quando sento gli altri che gridano… No non mi piace tenere gli occhi
chiusi, mi fa paura… A me è piaciuto quando avevano gli occhi aperti e facevano festa…Cirino e Coretta sono
stati bravi…A me è piaciuto quando il palloncino è scoppiato. Io preferisco gli occhi chiusi…A me piace giocare
con gli strumenti musicali…
• Ascolto del terzo racconto: nel paese “Machiè” I suoni sono diversi
• Ricostruzione verbale delle principali fasi: in questo paese tutti e tutto si chiamavano Peppino/a, nessuno capiva
niente e non c’era comunicazione quindi, Cirino e Coretta hanno dato i NOMI alle persone, alle cose, agli animali.
• Drammatizzazione
• Individuazione dei diversi suoni dei nomi (nomi propri, di oggetti e cose) attraverso il gioco: ogni bambino/a
pronuncia il proprio nome muovendosi liberamente nel cerchio. Chi sottolinea la divisone sillabica, quindi ritmica, chi
presenta la melodia nel nome, chi lo pronuncia con un filo di voce, chi lo urla, chi canta i suoni dei fonemi, tutto
accompagnato dal movimento libero e spontaneo. Rielaborazione spontanea: “Nel paese di Machiè tutti e tutto si
chiamavano Peppino, ma non si capiva niente, tutti i nomi erano uguali, c’era da ridere. Se uno diceva Peppino vai da
Peppino a prendere un Peppino con la Peppinella, ma come si poteva capire, menomale che Cirino e Coretta hanno
risolto il problema, dando a tutti e a tutto dei nomi. Ma i nomi sono tutti diversi come i bambini, alcuni sono corti, altri
lunghi, scuri, chiari, forti, deboli, dipende anche da chi li chiama”…
Il gioco continua con la presentazione del proprio nome al compagno/a, posizionato di fronte, suonando il tamburo.
Naturalmente vengono fatti ritmi soggettivi e creando poi una forma di dialogo con battute e risposte.
Primo interludio
• Ascolto del secondo racconto: Il boschetto dei suoni
• Ricostruzione verbale delle principali fasi
• Drammatizzazione
• Gioco collettivo: suoni e rumori cantati, naturali imitando gli animali (onomatopee) la mucca fa MMMUUUU, il cane fa
BUF BUF, la gallina COCCODE’ e così via con gran divertimento; il temporale, l’acqua, i sassi che rotolano, imitazione dei
suoni e rumori artificiali, macchina, trattore, radio, martello ecc.
I grandi a fianco delle onomatopee riferite agli animali, abbinano il nome del verso:
Le api fanno zii zzz zi zzz quindi ronzano
La mucca fa MUUUUMUUUU quindi muggisce
La rana fa cra cra gracida
Gli uccellini fanno cip cip cip cinguettano e così via.
Attività di approfondimento: Lo sai che i suoni possono essere scritti e disegnati?
Suoni e rumori possono essere “scritti” utilizzando parole- le ONOMATOPEE- che riproducono i suoni, come si fa nei fumetti.
BUUUUM BUMMMM
Meno 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1…
• Ascolto del quarto racconto: nel paese “Fanonfà” I suoni si alternano al silenzio
• Ricostruzione verbale delle principali fasi: in questo paese che si chiamava Fa la gente viveva in un lunghissimo
oggi, dove era sempre mattina, sempre estate e sempre domenica; Cirino e Coretta cambiarono il destino di
queste persone insegnando loro a dondolare sull’altalena. Tutti impararono che tutto torna: dopo l’estate arriva
l’autunno; dopo la sera la notte; il sole tramonta ma poi risorge…Il RITMO e la CICLICITA’
• Drammatizzazione
• Gioco attenzione uditiva e produzione del suono-silenzio (parametri del suono)
Nel linguaggio musicale ci sono anche momenti di silenzio
La figura sonora è costituita da una pallina ovale che può essere piena o vuota, con aggiunta o meno di una
gambetta a seconda dei battiti o dei movimenti corrispondenti.
Dopo aver spiegato al bambino i valori del suono e del silenzio, corrispondenti alle figure, con il corpo (mani-piedi)
e con strumenti a percussioni diamo il via al gioco: lettura ed esecuzione delle battute alternate ai silenzi.
E così via, le sequenze le compongono i bambini stessi.
• Ascolto del quinto racconto: il paese di Fortepià I suoni possono essere forti o deboli
• Ricostruzioni verbale delle principali fasi: nel paese di Fortepiù tutto era amplificato, le cose, la natura, le
persone, i rumori e le voci. I due fratellini non ne potevano più e distribuirono ai bambini dei giochi e oggetti
piccoli piccoli, alla loro portata; gli adulti imitarono i bambini e presto chiamarono il paese Fortepià, imparando
che accanto al forte c’era il piano.
• Drammatizzazione
• Giochi sull’intensità del suono: l’intensità è una caratteristica che ci fa distinguere un suono forte da un suono
debole (piano) (parametri del suono).
-Ascolto di cd musicali e individuazione dei suoni deboli e forti, produzione dei suoni con la voce e/o con
strumenti, produzione e individuazione dei versi degli animali: deboli-forti.
-In fila i bambini a turno scandiranno il loro nome pianissimo-piano-forte-fortissimo
-I 4 gruppi di bambini canteranno le vocali: pianissimo-piano-forte-fortissimo
-Ascolto della Primavera di Vivaldi.
• Ascolto del sesto racconto: il paese che si chiamava Suegiù I suoni possono essere acuti o gravi
Ricostruzione verbale delle principali fasi del racconto: il paese Giù diventò Suegiù; dove tutti erano piccoli, piegati verso la
terra, perché avevano paura di cadere nel cielo laggiù, grazie ai due fratelli vinsero la paura e vissero guardando la terra ma
anche il cielo.
• Drammatizzazione.
• Giochi per individuare suoni acuti e gravi (parametri del suono):
- Insieme cantiamo le voc-ali partendo dalle più gravi per arrivare alla più acuta: U O O’ A E E’ I
- Un gruppo di bambini canterà acuto e un gruppo grave, i vocaboli vengono scelti con i bambini.
- Interviste e individuazione:
ACUTI GRAVI Il volo di un uccello Una fine pioggerellina La marcia di un elefante Lo scorrere di un fiume in piena Usereste suoni acuti o gravi per descrivere queste sensazioni?
ACUTI GRAVI Leggerezza Oscurità Luminosità Pesantezza Confusione
- Individuazione su schede del suono acuto e grave (versi degli animali)
Secondo interludio
• Ascolto del secondo racconto: La grotta del temporale
• Ricostruzione verbale delle principali fasi
• Giochi per individuare suoni acuti e gravi (alti-snelli-bianchi oppure bassi-grossi-scuri) con l’ausilio di cd musicali.
• Gioco psicomotorio e drammatizzazione: un gruppo di bambini suonano strumenti creando la musica del temporale, mentre
altri compagni entrano nella parte di Cirino e Coretta nascondendosi in una caverna, in seguito si scambiano i ruoli.
Sempre con strumenti scelti liberamente dai bambini e dalle bambine, si individuano suoni alti-medi-bassi: come nella storia
il suono alto dello scroscio della pioggia; il suono medio lo scoppio del tuono; suono basso il rombo del temporale.
Gioco psicomotorio di abilità: a turno i bambini cercano di scoppiare un palloncino calpestandolo, schiacciandolo con le parti
del corpo, sedendoci sopra, saltandoci sopra…..
• Ascolto del settimo racconto: Il paese che si chiamava Menopiù
I suoni possono essere prodotti da uno o più strumenti.
Ricostruzione verbale delle principali fasi: nel paese prima tutti erano a distanza uno dall’altro, dopo l’arrivo dei due fratelli
le persone si avvicinarono agli altri, prima poche persone poi sempre di più, scoprendo il mondo delle emozioni e dell’affetto.
• Drammatizzazione
• Gioco psicomotorio: ogni bambino possiede un nastro colorato di carta crespa arrotolato; parte il 1° bambino e sceglie di
andare verso un compagno/a, facendo srotolare il nastro; l’insegnante fisserà il nastro al pannello sottostante. Il 2° bambino fa
lo stesso e così via….Fino a formare un incrocio di percorsi colorati. Variante: i tragitti vengono ripercorsi dai bambini a turno,
cantando liberamente dei suoni.
Festa del Carnevale con la banda musicale.
• Costruzione di strumenti musicali con materiale di recupero: “Bottiglie sonore”.
• Memorizzazione delle canzoni: “Parapappappa” e “I suoni delle cose”.
• Ascolto dell’ottavo racconto: Il paese che si chiamava Maconchè
I suoni di strumenti diversi sono diversi.
Ricostruzione verbale delle principali fasi: i due fratelli in questo paese trovarono un solo elemento, la cipolla, che
veniva utilizzato a fare tutto. Una vera disperazione, tanto che fecero scoprire agli abitanti sapori, odori, profumi,
colori, suoni, rumori diversi e molteplici, indispensabili per vivere.
• Drammatizzazione
• Giochi psicomotori e sensopercettivi sui sensi:
Ascolta ascolta: metti la benda e segui il suono che senti (prodotto da un compagno/a), seguilo e avvicinati sempre più.
Riconosci il compagno nascosto che trucca la voce parlando dentro ad un contenitore o bicchiere….
Discrimina i parametri dei suoni: suono-silenzio forte-piano acuto-grave veloce-lento
Guarda guarda: scopri chi manca dei tuoi compagni, aguzza la vista.
Tocca tocca: sei bendato, riconosci il compagno toccandolo; scopri che cosa la maestra e i tuoi compagni hanno messo
nella scatola toccando solo con le mani, poi con i piedi.
Gusta gusta: sei bendato, assaggia e scopri cosa c’è nel piatto…Scopri i sapori salato, dolce, aspro, amaro…
Annusa annusa: sei bendato segui il tuo naso e scova odori e profumi nascosti qua e là.
• Ascolto del nono racconto: Il paese che si chiamava Suonoquì
Anche il nostro corpo suona e si può suonare
Ricostruzione verbale delle principali fasi: Cirino e Coretta giunsero in un paese dove tutti non emettevano nessun
suono con il corpo, per comunicare scrivevano; ma i due fratelli con un espediente riuscirono a rompere anche questo
incantesimo e i paesani si lasciarono andare in una svariata e pazza produzione di suoni rumori con i loro corpi.
• Drammatizzazione
• Giochi psicomotori:
I suoni delle emozioni AEIOU
La voce: maschile-femminile
La voce con rabbia, paura, tristezza, felicità: risata, urlo, solletico, lamento, pianto……
I suoni del corpo: schiocco delle lingua, linguacce, pernacchie, gorgoglii, battimani, batti piedi, schiocca le dita, tira
su con il naso, soffia con il naso con la bocca, deglutire, tossire, starnutire…….
Terzo interludio
• Ascolto del racconto: L’Alta montagna
• Ricostruzione verbale delle principali fasi: arrivati sull’alta montagna i due bambini scorseto tutti i paese incontrati
in lontananza; ma non solo, videro il sole suonatore che toccava l’orizzonte e la luna cantante che saliva su per il
monte: il sole con la tromba d’oro, la luna con il violino suonarono e cantarono e i due bambini si addormentarono.
Gioco di gruppo: scopri di che paese si tratta attraverso simboli corrispondenti e decisi insieme.
• Ascolto del decimo racconto: Il paese che si chiamava Poifinì
Finisce il viaggio
Ricostruzione verbale delle principali fasi: i due cercatori trovati il sole e la luna ritornarono al loro paese, dove tutto
era rimasto com’era. I due si accorsero che la luna e il sole già abitavano lì, dove si sentiva il fastidioso suono del
canto del re. Cirino e Coretta incontrarono i loro genitori, felicissimi di donare loro le ricchezze accumulate durante il
viaggio. Ma la loro missione non era finita; crescendo e diventando musicisti si chiedevano quando poteva finire
l’incantesimo che teneva i paesani sudditi-schiavi del re Muso e della regina Cante; poi sentivano sempre più forte
l’esigenza di partire per un nuovo viaggio. Questa volta non partirono da soli, ma in compagnia dei bambini del paese,
questi volevano scoprire nuove cose nel mondo della musica, sperando anche di sciogliere presto l’incantesimo che
teneva prigionieri tutti i loro concittadini.
• Drammatizzazione
• Giochi con la voce e gli strumenti: i bambini hanno individuato l’aspetto dissonante del canto del re e della regina,
confrontato al bel canto della luna accompagnata dal suono prodotto dal sole. Giochi con la banda stonata ed
intonata, il coro intonato e stonato. Composizione di una canzone e di un ritmo musicale.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
• Riconosce e utilizza il proprio vestiario e corredo
• Ha cura della propria igiene personale, assume positive abitudini igienico-sanitarie.
• Possiede un buon autocontrollo dei diversi spazi e momenti scolastici.
• Riconosce e denomina le parti del corpo su di sé, sugli altri e sull’immagine.
• Ricompone la figura umana divisa in più parti.
• Rappresenta il proprio corpo in modo completo.
• Conosce le caratteristiche del proprio viso e lo riproduce.
• Imita le posizioni articolate del corpo.
• Individua situazioni statiche e dinamiche
• Rappresenta il corpo in modo dinamico.
• Utilizza schemi motori complessi per superare ostacoli.
• Prova piacere nel movimento, corsa, equilibrio, salti, percorsi, coordinazione, prove di destrezza.
• Migliora la motricità fine della mano e la coordinazione oculo-manuale.
• Si orienta nei diversi spazi scolastici muovendosi autonomamente.
• Controlla la forza del corpo, esercita autocontrollo.
• Prende coscienza delle proprie emozioni, dà significato ai propri stati d’animo e cerca di controllarli.
• Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.
• Acquisisce consapevolezza delle proprie capacità sensoriali.
• Comunica le proprie emozioni/sentimenti
• Dialoga con gli altri attraverso il movimento
• Impara a riconoscere i registri vocali (suoni del corpo, voci maschili-femminili, suoni ambienti-natura, strumenti)
• Riconosce e differenzia i parametri del suono: suono-silenzio, forte-piani, acuto-grave, lento-veloce.
• Interpreta simbolicamente: scrittura suoni-rumori, scrittura suoni lunghi-brevi, individuazione di simboli.
• Individua e riproduce strutture ritmiche binarie e ternarie.
• Si muove spontaneamente e guidato, da solo e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, ritmi.
• Utilizza il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie anche con il canto, da soli e in
gruppo; utilizza strumenti musicali e ne costruisce altri per produrre suoni, rumori, ritmi, da soli e in gruppo.
Periodo: Settembre…Giugno
Gruppo sezione età eterogenea
Unità di apprendimento 2
Percorsi artistici
Obiettivi formativi 2° Focus:
Scopro le mie potenzialità
artistiche-creative e il mondo
dell’arte: danza, musica, teatro,
pittura……
Materiali prodotti
Documentazione
Ipotesi di percorsi
successivi
Situazione di
partenza
Obiettivi
generali
Verifica, valutazione
del percorso
Obiettivi
formativi
Organizzazione: spazi,
tempi, risorse e
materiali
Obiettivi specifici
di apprendimento
Articolazione del
percorso
La mia arte
Incontro con artisti:
teatro, danza, musica e
pittura
2° Passo
Diamo il via al nostro
viaggio nell’arte.
Percorsi artistici
• Laboratori pittorici manipolativi per decorare e creare sfondi
• Incontri con musicisti, scultori, pittrici, danzatrice, attori…
ARTISTICAMENTE
Nel mondo dell’arte abbiamo incontrato…
Che incontri artistici….
Noi facciamo arte: quando balliamo, cantiamo, recitiamo, dipingiamo….Se non ci
fosse l’ARTE che mondo sarebbe….
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
APPROFONDIMENTO DIDATTICO: INCONTRO CON ARTISTI
LO SCULTORE
Oggi abbiamo incontrato a scuola Giacomino lo SCULTORE del legno.
Intervista:
Bambini: “Quali sono gli strumenti che usi quando lavori?“
G: “Il coltello, le sgorbie, di diverse misure, la pietra belga per affilare le lame”.
Bambini: “Che tipo di legno stai usando?”
G: “Oggi uso il bosso, che è un legno molto duro; posso usare tanti tipi di legno, il ciliegio, olivo, abete…Sapete
come si fa a sapere gli anni dell’albero ? Si contano gli anelli all’interno
Bambini: “Adesso cosa stai facendo?”
G: “Sto tagliando la corteccia, la parte più esterna; la parte più chiara all’interno è il verde e quella più scura è
il verde”.
Bambini: “Quando hai deciso di fare lo scultore?”
G: “Quando ero un ragazzetto, provavo poi sbagliavo, ma continuavo, quando lavoravo il legno ero felice”.
Bambini: “Quando e come decidi di fare qualcosa con del legno?”
G: “Guardo bene il pezzo e capisco che cosa posso fare e mi metto al lavoro”.
Maestra: “Come si chiama quella che ci permette di vedere anche a occhi chiusi?
Bambini: “L’immaginazione e la mente”.
Maestra: “Cosa vedete, cosa sta scolpendo Giacomino ?”
Bambini: “Il becco di un uccellino, un 7, una bottiglia, un fungo, un fiore…..”
G: “Matura in autunno ? “
Bambini: “Castagna, noce, pera, mela, nocciola…..Ecco è una GHIANDA !!!!!!”
Ringraziamo il nostro amico Giacomino, scultore e volontario di Levrange.
LA PITTRICE E RESTAURATRICE
Nella nostra scuola questa mattina, è arrivata la mamma di Chiara, che per lavoro fa la pittrice/restauratrice. Ci ha
mostrato gli strumenti che usa per dipingere e per restaurare; per prima cosa ha aperto il cavalletto e sopra ha
posato un quadro che deve ancora finire. Sul quadro sono disegnati dei frutti autunnali, noi li abbiamo indovinati
tutti: pere, mele, uva e funghi….
Poi ha aperto una valigetta di legno che conteneva i colori in polvere, estratti
dai minerali, vegetali e dalle terre. Le polveri colorate se si legano con l’olio si formano i colori a olio, come quelli
del quadro della frutta. Se si vuol fare l’acquarello bisogna legarle con la gomma arabica, si usa anche per aggiustare
gli affreschi. I bambini e le bambine continuano l’intervista a Francesca che si fermerà l’intera giornata per decorare
il nostro bagno trasformandolo in un acquario.
LA DANZATRICE ENRICA
Bambini: Chi ti ha insegnato a danzare ?
Enrica: Sono stati tanti insegnanti, francesi, inglesi, italiani, americani…
B: Dove sei andata a scuola ?
E: Sono andata a Milano e ho vissuto 3 anni in quella città, andavo tutti i giorni a scuola e le mie
materie erano: danza, teatro, canto, musica…
B: Quando hai deciso di fare la danzatrice ?
E: Avevo 15 anni e al mare avevo conosciuto una ragazzina che danzava, siamo diventate amiche
e anch’io ho iniziato il corso di danza. La mia prima scuola era a Salò, il mio paese, poi a Milano,
poi ho imparato un metodo della maestra argentina Maria Fux. Il mio sogno si è realizzato, quindi
anche voi se avete o avrete delle passioni, seguitele e sarete felici.
B: Grazie maestra Enrica per averci fatto amare la musica e la danza.
APPROFONDIMENTO DIDATTICO: LA MIA ARTE
• Vivo le esperienze nell’angolo pittorico/manipolativo, nel momento del gioco libero e nei laboratori che apriamo
con le maestre: utilizzo dei rulli per le foglie autunnali, creo cristalli di ghiaccio con la tecnica di Rorscha, dipingo
pesci per realizzare l’acquario nel bagno, raccolgo bottiglie di plastica per creare alghe marine e l’ambiente marino.
• Utilizzo dei materiali per dipingere e realizzare graficamente: gessi, pastelli a cera, acquarelli, tempere
• Utilizzo del materiale per manipolare e creare/realizzare: pasta sale, pongo, plastilina, farina, pasta, carta,
giornali, fogli, forbici, colla, materiale di recupero, anche per creare ambienti sempre diversi…Per esempio
l’ambiente marino nel bagno e nello spogliatoio. Nell’entrata l’ambiente bosco.
• Vivo le esperienze nell’angolo del teatro/musicale, nel
momento del gioco libero e nei laboratori che apriamo con
le maestre: utilizzo i travestimenti nell’angolo del teatro
in salone e gli strumenti musicali nel carrello, il cuscinotto
dove posso rilassarmi, se voglio ascoltare la musica con le
cuffie.
• Documento con: la macchina
fotografica, computer e realizzo disegni,
dipinti ed elaborati.
• Mi documento e utilizzo dei libri d’arte
e dvd, per osservare le opere e conoscere
gli artisti
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Conoscere e denominare i colori fondamentali
Creare colori derivati
Riprodurre in modo creativo forme e colori dell’ambiente
Rappresentare graficamente la realtà
Utilizzare differenti tecniche grafico-pittoriche
Usare uno stile personale
Manipolare materiale per costruire da soli e in gruppo
Scoprire la sostanza delle materia e i suoi cambiamenti
Utilizzare il linguaggio mimico
Favorire il gioco simbolico
Interagire con i compagni drammatizzando
Interpretare correttamente un ruolo prescelto
Scoprire in noi le attitudini artistiche
Favorire la consapevolezza della propria arte
Scoperta delle differenti forme d’arte
Incontro con artisti
Periodo: Settembre…Giugno
Gruppo sezione età eterogenea
Unità di apprendimento 3
Laboratori come luoghi del fare
Obiettivi formativi 3° Focus:
Scopro le mie potenzialità
logico-linguistiche, spazialitemporali, naturalistiche.
Ipotesi di percorsi
successivi
Situazione
di partenza
Materiali prodotti
Documentazione
Obiettivi
generali
Verifica,
valutazione
del percorso
Organizzazione:
spazi, tempi,
risorse e materiali
Obiettivi
formativi
Obiettivi
specifici di
apprendimento
Articolazione
del percorso
Percorso logico-linguistico
Spaziale-temporale
Percorso naturalistico: Madre Terra.
3° Passo
Laboratori come luoghi del FARE
Percorsi nel cerchio magico
Laboratori
Prima sezione di lavoro
• Logico-temporale: calendari
• Logico-spaziale: organizzazione angoli gioco libero
• Linguistico-temporale: regole-autogestione-coprogettazione
Seconda sezione di lavoro
• Numero: processi semantici riguardano la rappresentazione mentale della quantità,
processi lessicali riguardano il nome dei numeri, counting Il conteggio:
1. Corrispondenza biunivoca: ad ogni elemento dell'insieme corrisponde una sola parola-numero;
2. Ordine stabile: le parole-numero devono essere dette sempre nello stesso ordine;
3. Cardinalità: l'ultima parola-numero pronunciata corrisponde alla numerosità dell'insieme.
• Spazio: concetti topologici
• Linguistico-temporale:
1 Racconti e fiabe a tema: gelosia, i no, egocentrismo, opposizione, rabbia, timidezza….
2 Progetto lettura: la biblioteca a scuola e la biblioteca di Vestone
3 Memorizzazione di poesie, canzoni e filastrocche.
4 Giochi linguistici Erickson.
Percorso naturalistico: Madre Terra
Laboratori
• L’orto in serra
• Una sana alimentazione
• Rispetto per l’ambiente
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
Percorsi nel Cerchio magico e nei Laboratori
Prima sezione di lavoro: Accoglienza
• Logico-temporale: calendari
• Logico-spaziale: organizzazione angoli gioco libero e laboratori
• Linguistico-temporale: regole-autogestione-coprogettazione
Input motivazionale e mediatori:
I nostri amici uccellini “Voc-Ali” ci sono venuti a trovare e vogliono conoscere la nostra scuola.
Noi spiegheremo loro le nostre abitudini, regole, giochi, spazi……
Tutti noi partecipiamo al racconto, facendo anche dei disegni da appendere, così gli uccellini capiranno meglio cosa
vuol dire vivere in una scuola.
• Il gruppo si presenta.
• Le regole nei vari ambienti, condivise e stabilite insieme.
• I giochi psicomotori e di socializzazione per stare bene insieme. (Vedi nella parte psicomotoria del corpo flauto,
unità di apprendimento n°1).
Percorso didattico
• Il gruppo si presenta: creiamo degli insiemi (chiome dell’albero), contiamo quanti grandi, mezzani, piccoli e
piccolissimi, ci sono nel nostro gruppo (6 grandi, 2 mezzani, 7 piccoli e 1 piccolissimo).
Riproduciamo il lavoro come documentazione individuale.
I compiti del gruppo: calendari settimanale, mensile, dei compleanni, apri-chiudi fila.
Legenda delle forme geometriche dei bambini e delle bambine, per la pesca del cameriere/a.
• Le regole nei vari ambienti, condivise e stabilite insieme:
In sezione durante il gioco libero del mattino, nel cerchio magico, mentre giochiamo dopo pranzo, il lavoro dei grandi
nel pomeriggio.
In salone, durante il gioco libero del mattino, durante il pranzo, nel momento del riposo e del rilassamento
In bagno, prima di pranzo, dopo pranzo, nello spogliatoio: momento dell’arrivo, prima di pranzo, dopo pranzo,
momento della partenza
Nell’entrata della scuola, mattino, durante la giornata, pomeriggio
In giardino, arrivo al mattino, durante i giochi, partenza al pomeriggio.
• Seconda sezione di lavoro
“Logicamente”
Metodologia: passaggio dal vissuto corporeo al vissuto manipolativo ed infine al grafico.
• Conversazione sui numeri
A cosa servono i numeri ? Dove li troviamo ? Come si fa a contare?
• Utilizzo dei numeri nelle attività di routine
Appello: attività quotidiana ripetitiva attraverso la quale i bambini imparano a conoscersi,
a riconoscere il proprio e l’altrui nome e progressivamente iniziano a contare, confrontare,
a raggruppare, simbolizzare.
• Registrazione Calendario: è usato quotidianamente per scoprire il tempo atmosferico
• Ritmicità della numerazione
Memorizzazione “La filastrocca dei numeri”
(Le attività che potenziano questa competenza si basano sul ritmo del linguaggio,
utile per abituare il bambino alla ritmicità dell’ enumerazione)
• Attività e Giochi di classificazione e di quantificazione, (Gruppi per età, gruppi di genere)
• Numerare secondo un certo ordine:
vengono costruite due torri colorate una per i maschi e una per le femmine.
• Costruzione di un grafico a torta “La sezione divisa per gruppi di età”
• Discriminazione di segni-simbolo “Numeri-lettere”
• Appartenenza al gruppo
Realizzazione del grande gruppo con i disegni di bambini e adulti, suddivisi in due sottoinsiemi, quello
degli adulti e quello dei bambini; accanto ad ogni persona viene messo un numero permettendo ad ognuno
di scoprire che in scuola siamo in… 23
• Giochi con gli insiemi con le quantità e i numeri
• Istogramma realizzato dal titolo “Quanti maschi e quante femmine”.
• Giochi sulla numerazione utilizzando materiale presente in sezione.
• Realizzazione di un cartellone “Ad ogni triangolo corrisponde un gruppo di bambini”
Segue attività grafica con l’utilizzo di tempere a dita
• Ordiniamo e numeriamo i giorni della settimana
• Corrispondenza Cartellone dei giorni della settimana (ad ogni giorno della settimana corrisponde numero
e colore)
• Memorizzazioni di canzoni sui giorni della settimana “Impariamo insieme i 7 giorni della settimana
• Linea dei numeri da 0 a 10
Realizzazione e coloritura di numeri buffi per il cartellone.
Scheda individuale ogni bambino disegna la linea dei numeri buffi inventati.
• Lettura di una storia : Arcobaleno insegna i numeri (Il pesciolino Arcobaleno insegna a contare i numeri
da 1 a 10)
Realizzazione del pesciolino Arcobaleno da appendere in sezione utilizzando materiale di recupero.
Scheda individuale del pesciolino Arcobaleno con materiale di recupero
• Per la festa del papà abbiamo ideato la costruzione di un “Pallottoliere”.
Giocando insieme saremo dei perfetti matematici.
Modalità d’esecuzione: abbiamo colorato la pasta con il verde, giallo, rosso, blu e arancio; poi abbiamo
fatto i buchi alle nostre scatole; abbiamo contato fino a 10 e infilato la pasta nei bastoncini.
Per il papà abbiamo inventato una poesia stupenda che parla anche dei numeri.
Realizzazione del pallottoliere di dimensioni maggiore da usare nell’angolo logico.
• Realizzazione del DADO, versione grande per scuola e versione
piccola da portare a casa: nel laboratorio logico-matematico
giochiamo al lancio del dado, contiamo i pallini sulla faccia
rivolta verso l’alto, associa la quantità di oggetti
corrispondente, (5 pallini-5 costruzioni….).
Nel laboratorio psicomotorio crea corrispondenza tra numero
dei pallini e oggetti (palle, mattoni, cerchi…)
• Nel laboratorio logico-matematico è stato realizzato un Memory per la
festa della mamma: ogni bambino colora, ritaglia e incolla le tessere su dei
cartoncini colorati. Le tessere rappresentano 10 azioni o situazioni con
protagonista la mamma. La lettura delle immagini ci permette di inventare
una poesia simpatica e divertente proprio per lei. Il memory viene
confezionato in sacchetti, dipinti con acquarello e decorati con cuori e
brillantini.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
• Raggruppare in base ad un criterio dato
• Confrontare i numeri: uso dei simboli
• Confrontare le quantità rappresentate
• Operare e confrontare quantità: uno-nessuno, pochi-molti, tanti-quanti.
• Formare un insieme utilizzando un criterio
• Conoscere, riconoscere, numerare e ordinare le cifre da zero a dieci
• Associare le quantità al numero
• Discriminare fra codice numerico e codice alfabetico
• Confrontare piccole quantità
• Registrare i fatti e le quantità con semplici simboli
• Confrontare la numerosità fra due insiemi: corrispondenza biunivoca e/o non biunivoca.
“Linguisticamente”
Racconti a tema: gelosia, i no, egocentrismo, opposizione, rabbia, timidezza, il lutto….
• Odilla la bambina che odiava la dolcezza
Presentazione
Odilla è una bambina che vive su un'isola deserta, circondata solamente da animali appuntiti o che mordono: squali,
granchi e millepiedi pungenti. Ogni volta che qualcuno le si avvicina per offrirle un po' di amicizia e dolcezza, lei
reagisce bruscamente e lo manda via con violenza. Ma quando un giorno tutti smettono di andare a trovarla e si accorge
di essere rimasta veramente sola sull'isola, comincia a stare male e si chiede per la prima volta cosa ci sia di sbagliato in
lei, come possa essere così cattiva da odiare l'amore e amare l'odio. Fortunatamente la dolce «Onda-che-leaccarezzava-gli-alluci» le mostrerà che non è cattiva, ma solo una bambina che è stata ferita e che non ha mai imparato
cosa siano l'amore e la dolcezza. Prendendo spunto da questa storia, il software vuole aiutare proprio quei bambini pieni
di rabbia o di odio, che feriscono, colpiscono, gridano e distruggono perché considerano l'attacco, anche violento, come
la miglior arma di difesa. La lettura e l'ascolto della storia di Odilla (fornita anche in CD audio), l'osservazione delle
immagini e delle scenette con il supporto delle numerose attività psicoeducative, aiuteranno i bambini a capire dove
nasca il loro risentimento e a riconquistare così un po’ di fiducia e tranquillità.
• Mimì e le cinque paroline magiche
Presentazione
Mimì è una bambina che con la gentilezza sconfigge il terribile orco che terrorizzava l’intero paese. Mimì pur essendo
piccola supera le paure dei grandi e con coraggio affronta l’orco che diviene un bambino gentile dopo aver sentito
pronunciare, dalla bambina, le parole magiche: buongiorno, per favore, scusami, grazie, ti voglio bene. Le 5 parole
magiche hanno il potere di sciogliere un incantesimo terribile fatto al bambino da qualche malefico personaggio.
• I due tigrotti litigiosi: storia di Jacopo e Francesco
Al di là della gelosia fra fratelli, c’è il legame, questo racconto tratto da: “Perché lui si e io no ?”
Il racconto mette in primo piano che la litta fra fratelli prepara alla vita: insegna che ci sono
momenti in cui si perde e altri in cui si vince, momenti di rifiuto e momenti di accettazione…Insegna
che si ha bisogno l’uno dell’altro.
• Non fare il bullo, Marcello!
Racconto che evidenzia comportamenti di opposizione e di aggressività nei confronti degli altri.
• Leo dice no, no e poi no.
• Marco e i suoi no.
Brevi storielle che sottolineano la disubbidienza.
• Completamento della rotella delle emozioni. Disegno del volto del bambino con le diverse emozioni.
• Libricino: Giochiamo con le rime.
• Creiamo una rima con il nostro nome (disegno), con i personaggi delle storie che leggiamo.
• Ascolto della storia: I tre porcellini, drammatizzazione e analisi delle parole difficili e delle emozioni, racconto di
esperienze personali
• Risposta alle domande: Cosa ti insegna?
Che momento della storia ti è piaciuto? (disegno)
Cos’è la paura? Quando hai paura cosa provi?
Di cosa hai paura? (disegno)
Con cosa sconfiggi la paura?
Quando hai avuto il coraggio?
Inventa un finale diverso o continua la storia…
- Colorare e completare le schede riguardanti le fasi della storia.
- Creazioni del libricino dei tre porcellini.
- Ascolto della storia: Il brutto anatroccolo, drammatizzazione, analisi parole difficili ed emozioni che la storia racconta e
suscita.
. La nascita: la gioia dell’attesa, il disegno della propria nascita, cosa mi piacerebbe saper fare (disegno), come mai
l’anatra cova un uovo diverso?
. La diversità, il sentirsi solo, il rifiuto. Tristezza e rabbia.
. Ammirazione e stupore nel vedere i cigni. Cosa ho di bello, che capacità ho? (disegno)
. Sorpresa e meraviglia nel vedersi cigno, gioia di stare insieme. Quando ho provato stupore per qualcosa? (disegno) Cosa mi
piace fare con gli amici? (disegno)
Inventa un altro finale o una continuazione della storia…
Incrocia le due storie… se i tre porcellini incontrassero il brutto anatroccolo/cigno?
Se il brutto anatroccolo avesse incontrato i tre porcellini o il lupo?
I SUONI DELLA LINGUA
• Intervista ai bambini per avere un quadro delle conoscenze iniziali
• Presentazione delle coppie di fonemi
• Osservazione attraverso l’utilizzo dello specchio per riflettere sulle differenze di movimenti dell’apparato fonatorio
• Rielaborazione con schede
• Giochiamo al gioco degli equivoci: Pane/Bane Topo/Dopo
• Quante parole conosciamo con il fonema…..Riempiamo di parole le nuvolette
• Per ogni fonema rielaborazione grafica utilizzando il metodo sinistro/destro e numerando fino a 4
• Rielaborazione grafico/fonologica di ogni fonema, puntualizzando sulla corretta pronuncia
• Costruzione e sperimentazione del gioco “Le magie” sulle coppie minime
• Costruzione del gioco “La collana della sapienza” sulle associazioni mentali/comprensione della funzione della mente
• Costruzione e utilizzo del gioco Memory
• Elaborazione di un pannello con le regole di vari giochi da lasciare nell’angolo linguistico della biblioteca per i nostri amici che
a settembre saranno mezzani, piccoli e grandi.
Uscite didattiche mensili in biblioteca
• Tutti
insieme in biblioteca per incontrare la bibliotecaria Manuela che ci
presenta nuovi libri: pop-ap che saltano fuori dalle pagine, di stoffa per portarli a dormire, srotolabili, allungabili,
piccolissimi, giganti, plasticosi per il bagnetto, di cartone rigido, musicali… Lascia poi che ogni bambino e bambina
possano scegliere il libro preferito da portare a casa, da leggere a casa con mamma e papà. Manuela ha ricordato le
regole della biblioteca, poche e semplici: il silenzio, la cura e il rispetto verso i libri, scelta del libro con etichetta gialla
per le prime letture.
• Ascoltiamo le letture e osserviamo le immagini dei testi presentati che parlano di: stagioni, animali, natura,
cambiamenti climatici, fenomeni atmosferici, emozioni, stati d’animo e tanti altri temi richiesti anche dalle insegnanti.
• Il libro chiesto in prestito viene messo nell’apposita borsa personale e ogni bambino/a impara ad averne cura,
coinvolgendo anche i genitori che “sono invitati a sorvegliare che il proprio figlio custodisca correttamente il libro,
(intervento complementare al comportamento corretto sollecitato anche a scuola nei confronti del materiale didattico
comune)”.
Obiettivi:
• Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico.
• Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, domande, ragionamenti,
pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività.
• Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e le letture di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e
spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole.
• Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi
d’esperienza.
• Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta il linguaggio poetico.
• E’ consapevole della lingua materna.
• Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche
utilizzando la tecnologia.
• Sviluppa la capacità nell’uso corretto dell’apparato fonatorio, attraverso una consapevolezza dei gesti che esegue.
• Discrimina suoni anche molto simili che possono indurre in una scorretta comprensione del contenuto.
• Associa termini appartenenti a gruppi con lo stesso fonema
• Associa termini che hanno una caratterista logica che li lega
• Crea giochi che arricchiscono l’angolo linguistico della biblioteca
• Allena l’autonomia usando giochi e materiali linguistici
• Gioca con la lingua per utilizzare questi giochi in maniera creativa e originale.
Percorso naturalistico: Madre Terra e Laboratori
• L’orto in serra
• Rispetto per l’ambiente
• Una sana alimentazione
• Nel mese di Ottobre abbiamo sperimentato la semina dei fagioli nel cotone: li abbiamo osservati, toccati,
annusati e deposti nel morbido cotone. Abbiamo aspettato di vedere i germogli dopo di che li abbiamo interrati
nell’orto in serra. Con i fagioli abbiamo seminato anche l’insalata, il radicchio, carote, prezzemolo…Aspettiamo
pazientemente, curiamo le nostre piantine, poi le raccoglieremo e le cucineremo anche a scuola.
DOPO
PRIMA
• Idrocultura del narciso: ogni bambino/a posiziona il bulbo nel contenitore (bottiglia di plastica tagliata).
Lasciamo al buio i bulbi, aspettando la crescita delle radici e di conseguenza lasciamo che i piccoli germogli
crescano alla luce. L’esperimento ci permette di donare i narcisi ai genitori per la festa di Pasqua.
• In primavera il gruppo dei grandi interra le piantine di insalata, radicchio, sedano, erbette ecc.
• In giardino ogni bambino e bambina hanno piantato le begonie
• Le feste abbinate alle stagioni
• Festa dei nonni, 2 Ottobre 2014:
Giovedì 2 ottobre abbiamo aperto le porte della scuola ai nonni e ai bis-nonni, per festeggiarli nel giorno degli “Angeli custodi”.
Con una canzone dedicata proprio a loro “La banda dei nonni” e alla stagione autunnale “Il tango dell’autunno”, abbiamo dato il
via ad un pomeriggio di festa. La tombolata ha coinvolto piccoli e grandi regalando premi a tutti quanti. Per finire le famiglie
hanno offerto una merenda, torte, biscotti, patatine, bibite, insomma da leccarsi i baffi. Ogni bambino/a ha regalato ai nonni un
“quadretto” con la propria foto e una particolare decorazione con materiale di recupero (segatura e truciolo di matita).
• Festa del Natale sabato 20 dicembre:
Quest’anno lo spettacolo Natalizio si svolge all’Auditorium di Vestone.
Uno spettacolo di teatro danza (diretto da Enrica esperta di danza) che vede protagonisti i bambini della scuola dell’infanzia e un
gruppo di alunni della scuola primaria.
Il titolo dello spettacolo: “Zoe, la piccola goccia che poteva danzare”, coinvolgente ed emozionante ha entusiasmato i bambini/
alunni, le insegnanti e le famiglie.
Numerosi gli ospiti presenti, ai quali è stato donato un dono: “Il cattura sogni” (appesi: numeri, lettere, note, uccellini voc-ali,
Gesù Bambino, i pendenti sono i personaggi e simboli del percorso educativo).
• Festa del Carnevale a scuola:
Siamo arrivati a scuola con i costumi, ci siamo divertiti, abbiamo fatto lo spuntino con torta, chiacchere e aranciata; anche
Giacomino ha partecipato alla nostra festa colma di canti, balli, lanci di coriandoli e stelle filanti…Ci siamo divertiti un sacco.
Lettura del vero significato del Carnevale come saluto alla vecchia stagione e l’attesa del risveglio della Natura.
• Festa del papà
Realizzazione del gioco il “Pallottoliere”
• Per la Pasqua e quindi la festa della Primavera
Abbiamo realizzato l’esperimento con i narcisi in idrocultura, realizzando un meraviglioso dono per le famiglie.
• Festa della mamma
Il gioco del Memory è stato confezionato per giocare insieme alla mamma.
• La festa di fine anno
Domenica 24 Maggio, con le famiglie, ci recheremo alla Torre di Lonato del Garda per trascorrere una bella giornata e per
festeggiare i grandi che a settembre frequenteranno la scuola primaria.
• Rispetto per l’ambiente
• Ascolto del racconto “Il draghetto mangia mangia rifiuti”
• Rielaborazione verbale e grafica
• Discriminazione e associazione dei rifiuti nei differenti contenitori
• Costruzione isola ecologica a scuola:
contenitori creativi, dipinti di bianco e di giallo, per realizzare i draghetti “Mangiacarta” e “Mangiaplastica”.
• Utilizzo di schede di verifica
• Uscita didattica ai cassonetti
• Raccolta di bottiglie di plastica per costruire “Strumenti musicali” per la banda del Carnevale, raccolta di scatole delle
scarpe per realizzare il “Pallottoliere” per la festa del papà.
• Uscita didattica alla Torre Avogadro di Lumezzane.
Con la musica dell’acqua, questo è l’argomento presentato al
gruppo.
Incontro con l’albero che narra la sua storia e la sua vicinanza
all’elemento ACQUA.
Ascolto della musica dell’acqua attraverso ad un alambicco
suonante.
Giochi interattivi su tappeti magici: luci, colori, proiezioni delle
differenti forme dell’’acqua.
• Una sana alimentazione
Il nostro corpo, per compiere tutte le azioni quotidiane, ha necessità di energia che esso prende dal cibo.
Gli alimenti producono un’energia che si misura in calorie.
Tutti gli alimenti contengono sostanze importanti per la salute.
Esse sono i sali minerali, le proteine, le vitamine, i carboidrati, i grassi.
Per stare bene bisogna assumere tutte queste sostanze in modo equilibrato.
Visione del D.V.D. Il corpo umano
Lettura, esposizione verbale libera e campitura della piramide alimentare.
Costruzione tridimensionale della sagoma del corpo: il viaggio del cibo
Scoperta delle proteine, vitamine, zuccheri e grassi
Lettura del racconto di Lupo Rosso: “Cibi buoni cibi giusti”
Zuccheri
Grassi
Proteine
Vitamine
OBIETTIVI
• Sperimentare diverse forme di espressione artistica, attraverso l’uso di un’ampia varietà di strumenti e materiali.
• Manipolare, smontare, montare, piantare, legare, seguendo un progetto proprio o di gruppo, oppure istruzioni d’uso ricevute.
• Commentare, individuare collegamenti, operare semplici inferenze, proporre ipotesi esplicative di problemi.
• Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione quello che si è visto, fatto, sentito.
• Toccare, guardare, fiutare e dire cosa si è visto, odorato, toccato ricercando la proprietà dei termini.
• Riconoscere l’importanza della raccolta differenziata e del riciclaggio della carta e della plastica.
• Rispettare l’ambiente e adottare comportamenti adeguati per conservarlo e migliorarlo.
• Assumere atteggiamenti responsabili rispetto al non spreco dei rifiuti.
• Maturare rispetto e assumere comportamenti responsabili verso la natura.
• Educare ad evitare gli sprechi
• Insegnare il riutilizzo dei materiali
• Imparare a progettare e realizzare oggetti e manufatti riciclando materiali di recupero (carta, plastica, tappi, cartone ecc.)
• Conoscere i principali materiali che si possono riciclare;
• Eseguire operazioni di classificazione, raggruppamento;
• Utilizzare materiali di scarto in modo creativo.