scheda-Pensaci Giacomino - Biblioteca del Consiglio Regionale

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Teatro Stabile della Sardegna in collaborazione con Diablogues
Pensaci, Giacomino!
di Luigi Pirandello
Regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Con Enzo Vetrano, Giuliano Brunazzi, Eleonora Giua,
Stefano Randisi
Luigi Pirandello
Nasce il 28 giugno del 1867 in un casolare del contado intorno
ad Agrigento denominato Caos. Nel 1880 si trasferisce con la
famiglia a Palermo. Qui completa il liceo e inizia a scrivere
novelle. Si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza e di Lettere. Nel
1887 si allontana dall’ambiente palermitano e si trasferisce a
Roma e poi a Bonn. Nel 1984 pubblica la prima raccolta di
novelle Amori senza amore. Insegna lingua italiana all’Istituto
Superiore di Magistero di Roma e collabora al “Mazzocco”.
Continua a raccogliere le sue novelle e a scrivere romanzi. Fra i
più significativi Il fu Mattia Pascal (1904), che apre a Pirandello
le porte della notorietà. Nel 1908 scrive l’importante saggio
L’umorismo, in cui esprime tutto il senso della sua poetica. Nel
1909 inizia la collaborazione con “Il Corriere della Sera” (che
durerà fino al 1936). Si dedica anche alla scrittura drammatica. Il
lavoro teatrale, pur non soffocando del tutto la produzione di
novelle, assorbe sempre di più lo scrittore. Fra i suoi drammi più
importanti Ma non è una cosa seria, Il giuoco delle parti, Sei
personaggi in cerca d’autore, Enrico IV. Pirandello nel 1925
assume la direzione artistica del Teatro d’Arte di Roma, fondato
dal Gruppo degli Undici. Tra quell’anno e il successivo esce il
suo ultimo romanzo Uno, nessuno e centomila. Nel 1929 viene
nominato Accademico d’Italia. Muore nella sua casa romana il
10 dicembre 1936. Protagonista della vita teatrale del Novecento,
egli ha dedicato al sua ricerca al “Teatro nel teatro”, cioè alla
scomposizione critica delle strutture drammatiche tradizionali,
rendendosi protagonista del teatro d’avanguardia contemporaneo.
Trama
Questa commedia, scritta da Pirandello nel 1916, presenta con
grande efficacia molti temi costanti nella produzione drammatica
dell’autore come la crisi dell’identità dei personaggi e i problemi
con le regole sociali. L’impianto narrativo è costruito sul tessuto
della omonima novella, pubblicata nel 1910 sul “Corriere della
Sera”; la prima versione della commedia è stata realizzata in
dialetto siciliano per le esigenze attoriali di Angelo Musco (che
fu anche protagonista della riduzione cinematografica del 1936);
l’anno seguente l’autore l’ha tradotta in italiano.
Pensaci, Giacomino! può dunque considerarsi il primo testo di
Pirandello concepito per la scena siciliana. Racconta la storia del
settantenne professor Agostino Toti, insegnante di storia naturale
in un ginnasio, il quale, prima di ritirarsi in pensione, decide di
mettere fine alla sua lunga solitudine e di prendere moglie.
Scegliendo una donna giovane obbligherà il governo a pagare la
pensione non solo a lui per gli anni di vita che ancora gli restano,
ma anche alla moglie e per lungo tempo. La ragazza su cui ricade
la sua attenzione è però stata sedotta da un giovane studente…
Enzo Vetrano, Stefano Randisi
Attori, autori e registi teatrali, lavorano insieme dal 1976. A
Palermo, loro città di origine, con il Teatro Daggite, hanno
condiviso fino al 1982 l’esperienza formativa del teatro di
gruppo, orientando la propria ricerca verso il teatro d’attore,
l’improvvisazione e la drammaturgia collettiva. Hanno formato e
diretto per dieci anni una compagnia all’interno della
“Cooperativa Nuova Scena” –Teatro Stabile di Bologna. Nel
1995 hanno fondato l’Associazione Culturale “Diablogues”. Le
linee culturali e operative della associazione sono: la
sperimentazione che si indirizza verso il teatro d’attore e la
drammaturgia collettiva; la creazione e la realizzazione di
spettacoli anche in coproduzione con altre compagnie, teatri
pubblici e privati, come forma di aggregazione di idee;
l’integrazione fra vari generi ed espressioni dello spettacolo in
una dinamica della contaminazione, che produca sinergie
artistiche.
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