Proposta per il Tema di Studio Distrettuale: MAI PIU` SOLI

LIONS CLUB LARINO
THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF
LIONS CLUBS
DISTRETTO 108/A
Club di Larino
A.S 2016-17 - Governatore Marcello Dassori
“Noi viviamo negli altri”
Proposta per il Tema di Studio Distrettuale:
MAI PIU’ SOLI
Le Cure Palliative, nascono a Londra grazie a Cicely Saunders che nel 1967 ha fondato
il St. Christopher’s Hospice. Dagli anni “90 si sono diffusi anche in Italia offrendo così
assistenza a molti malati inguaribili.
Tradizionalmente le cure palliative erano considerate applicabili esclusivamente dal
momento in cui la morte era ritenuta ormai imminente; ora è condiviso il concetto che le
cure palliative hanno molto da offrire in una fase assai più precoce del decorso di
una malattia progressiva.
Il termine “palliativo” deriva dal latino “pallium”, che significa “mantello”. Questa etimologia
indica l’essenza stessa delle cure palliative: controllare i sintomi delle malattie
inguaribili e offrire un mantello di protezione a coloro che non possono più essere
guariti.
I punti fondamentali per le cure palliative

la centralità del malato;
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

la considerazione della natura sfaccettata della condizione umana;
l’identificazione della qualità della vita come obiettivo finale.
A livello internazionale, l'importanza delle Palliative Care è stata definita
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2002 con la seguente definizione: le cure
palliative sono un approccio che migliora la qualità di vita dei malati e delle famiglie che si
confrontano con i problemi associati a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il
sollievo dalla sofferenza per mezzo dell’identificazione precoce, dell’approfondita
valutazione e del trattamento del dolore e di altri problemi, fisici, psicosociali e spirituali.La
legge cardine in tema cure palliative è la Legge 38 del 15 marzo 2010 che, in sintesi,
definisce le cure palliative come l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e
assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo famigliare, finalizzati alla cura
attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile
evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più ai trattamenti specifici e sancisce
il diritto di ogni cittadino di accedere alle cure palliative e alla cura del dolore,
Caratteristiche delle Cure Palliative:

leniscono dolori e altri disturbi opprimenti;

sostengono il paziente nel restare attivo il più a lungo possibile;

integrano aspetti psicologici e spirituali;

affermano la vita e considerano la morte un processo normale;

non vogliono né accelerare né ritardare la morte;

sostengono i familiari nell’elaborazione della malattia del loro congiunto e del
proprio lutto;

consistono in un lavoro di gruppo per rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti
e dei loro famigliari;

possono essere applicate precocemente nella malattia, in combinazione con le
misure che tendono a prolungare la vita, come per esempio la chemioterapia e la
radioterapia. Comprendono anche la ricerca necessaria per capire e trattare al meglio i
disturbi o le complicazioni cliniche.
Il tema che vogliamo affrontare riguarda una caratteristica delle Cure Palliative che si
rivolge prevalentemente ai famigliari, l’accettazione della malattia e conseguentemente
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l’elaborazione del lutto. La nostra cultura si trova in difficoltà nel dare una risposta alla
morte e alla sofferenza che l’accompagna. Il lutto è stato relegato nell’interiorità di
ciascuno, e la sua dimensione collettiva è venuta meno; esso è infatti spesso
accompagnato dall’isolamento, dalla solitudine, dalla depressione, proprio perché la
tristezza non ha diritto di cittadinanza.
Considerato malattia o disagio psichico, è pensato come una competenza medica o
psicologica. Tale panorama influenza le forme del lutto e le modalità dei cittadini di far
fronte alle perdite.
C’è chi riesce a gestire questo percorso con le proprie forze, chi rimane smarrito e senza
conforto, chi cerca l’aiuto farmacologico, chi ricorre ad uno psicologo e chi cerca di trovare
conforto attraverso la condivisione della sofferenza con altre persone provate da dolori
analoghi. La presenza di gruppi di sostegno reciproco per l’elaborazione del lutto è una
risorsa sociale importantissima, di cui c’è grande bisogno.
La consapevolezza della necessità di porre attenzione alla sofferenza e al disagio delle
persone in lutto si è affacciata infatti da poco alla realtà dell’auto- mutuo- aiuto quando, un
diverso atteggiamento rispetto al processo del morire ed una crescente diffusione delle
cure palliative, ha promosso l’affiorare di una nuova sensibilità verso coloro che
accompagnano il familiare nel percorso di malattia e di fine vita e successivamente
soffrono il lutto per la perdita.
L’AUTO MUTUO AIUTO (AMA): UN INTEGRATORE IMPORTANTE NELLA RETE DI
ASSISTENZA AL LUTTO
Nella maggioranza dei casi sono promossi e portati avanti per l’iniziativa di operatori del
privato sociale e più raramente del pubblico e per iniziativa di persone colpite dal lutto.
I gruppi AMA possono definirsi come: “strutture di piccolo gruppo, a base volontaria,
finalizzate al mutuo aiuto ed al raggiungimento di particolari scopi.”
I Gruppi di Auto Mutuo Aiuto si svolgono secondo il seguente principio: “Tu solo ce la puoi
fare, ma non ce la puoi fare da solo”:
L’AMA si propone come una modalità attraverso la quale ci si accompagna nel cammino di
ricostruzione di quello che per la maggior parte delle persone in lutto è una nuova vita.
GLI OBIETTIVI della proposta progettuale sono:
1) Divulgare la “mission” delle cure palliative sulla qualità di vita del malato, attraverso
l’attenzione a tutti quegli aspetti che sono trasversali alla patologia e che riguardano la
sfera emozionale, psicologica, culturale, sociale.
Importante per raggiungere tale scopo, la sensibilizzazione degli enti governativi per
trovare le giuste risposte alle tante criticità e problematiche ancora irrisolte.
2) Promuovere la creazione di una rete di sostegno psico-sociale che funga da supporto al
malato e alla famiglia durante il doloroso percorso di malattia e continui, in seguito alla
morte della persona, accompagnando i familiari nell’elaborazione del lutto.
3) Promuovere la cultura dei gruppi di Auto Mutuo Aiuto per l’elaborazione del lutto che
danno un tempo ed un luogo al dolore, un contenitore in cui persone accomunate dal
dolore per una perdita possono affrontare il lutto, confrontarsi, ri-elaborare la propria
esperienza ed evolvere insieme.
Angela Benigni
Marilena Marra
Presidente Lions Club Larino
Graziella Vizzarri
LIONS CLUB LARINO
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