Corso di laurea magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche

Corso di laurea in Scienze dell’Educazione
A. A. 2013 / 2014
Istituzioni di Linguistica (M-Z)
Dr. Giorgio Francesco Arcodia
([email protected])
1. Principi sintattici
Presupposto: i sintagmi che costituiscono una frase assumono determinati valori
funzionali, necessari per l’interpretazione della frase
→ tre diversi ordini di princìpi che entrano in gioco nel funzionamento della frase,
relativi ad altrettanti livelli di organizzazione
(1) Funzioni sintattiche
(2) Ruoli semantici
(3) Struttura pragmatico-informativa
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1.1 Funzioni sintattiche
Ruolo dei sintagmi nella struttura della frase: soggetto, predicato verbale, oggetto
Es.:
La mia amica Claudia sta leggendo un romanzo
→
La mia amica Claudia: soggetto (realizzato da SN)
sta leggendo: predicato verbale (realizzato da SV)
un romanzo: oggetto (realizzato da SN)
→ le definizioni tradizionali delle tre funzioni sintattiche fondamentali sono molto
problematiche:
Soggetto → ‘chi compie l’azione’, ma cfr. Federica teme il suo capo
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Altre funzioni sintattiche
Complementi (non oggetto):
di specificazione
→
il gatto di Sergio
di termine
→
ho prestato un libro a Sara
di strumento
→
scrivere con il pennarello
di modo
→
lavorare con lentezza
di tempo
→
di pomeriggio lavoro meglio
di stato in luogo
→
Parigi è in Francia
di moto a luogo
→
andiamo a Roma
...
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Il ‘caso’ come marca di funzione sintattica in russo:
Caso
Funzione
Esempio
Nominativo
Soggetto
Student poet
‘(lo) studente canta’
Genitivo
Compl. spec.
Kniga studenta
‘(il) libro dello studente’
Dativo
Compl. termine
skaži studentu
‘di(llo) allo studente’
Accusativo
Oggetto
ja vstretil studenta ‘ho incontrato lo studente’
Strumentale
Compl. strum.,
compl. comp.
co studentom
‘con lo studente’
Preposizionale
Compl. di
argomento
o studente
‘a proposito dello studente’
N.B.: ogni caso corrisponde, in realtà, anche ad altre funzioni
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L’accordo come marca di soggetto in italiano:
Lucia è stata in Belgio
Paolo e Stefano hanno subito uno scippo
Io e Sergio siamo stati accompagnati da un amico
→ in italiano, come in molte altre lingue, il soggetto è il costituente (SN) con cui il verbo
si accorda
Cfr. vietnamita:
Tôi là giảng viên
‘io sono un docente’
Hoa là giảng viên
‘Hoa è un docente’
Chúng tôi là giảng viên
‘Noi siamo docenti’
→ il verbo non conosce la categoria della persona; il soggetto è determinato su base
posizionale e semantica
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1.2 Valenza verbale e strutture argomentali
Ogni verbo o predicato è associato a degli argomenti → funzioni sintattiche
obbligatoriamente presenti
togliere →
Ess.:
soggetto, oggetto, complemento di moto da luogo
Barbara ha tolto il cellulare dalla borsa
→
schema valenziale (o struttura argomentale): numero e natura degli argomenti
richiesti da un verbo / predicato
→
l’argomento soggetto, se realizzato da un pronome, in italiano (e in altre lingue)
viene frequentemente omesso:
(io) ho tolto il cellulare dalla borsa
→ cfr. valenza nella chimica: H20 → la ‘valenza’ dell’atomo di idrogeno è il doppio
dell’atomo di ossigeno, per formare una molecola d’acqua ci vogliono 2 atomi di
idrogeno e uno di ossigeno
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Classi di valenza verbale:
Verbi zerovalenti (o avalenti): verbi metereologici, non hanno alcun argomento
Ess.: piove, nevica, grandina → cfr. francese il pluie, inglese it rains
Verbi monovalenti: verbi che richiedono un solo argomento
Ess.: camminare, ridere, piangere
→ non tutti gli intransitivi sono monovalenti: Gianni nuoce a Maria, Gianni abita in città
Verbi bivalenti: verbi che richiedono due argomenti
Ess.: lodare, interrogare, guardare
Verbi trivalenti: verbi che richiedono tre argomenti (verbi di ‘dire’ e di ‘dare’)
Ess.: spedire, regalare, dare
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Verbi tetravalenti: verbi che richiedono quattro argomeni
Ess.: spostare (‘X sposta Y da Z a W’), tradurre (‘X traduce Y dalla lingua Z alla lingua
W)
N.B.: i verbi ausiliari non hanno una valenza propria
N.B./2: le valenze possono essere omesse
Ess.: Giovanna sta guidando (la macchina), Domenico non beve (alcolici)
→ alcuni verbi possono essere associati a più schemi valenziali, altri no
Ess.: i carabinieri hanno arrestato il rapinatore, ma *?i carabinieri hanno arrestato
Gianni ha incontrato Maria la settimana scorsa
Gianni ha incontrato Maria
*Gianni ha incontrato la settimana scorsa
(Graffi, G., 1994, Sintassi, Bologna, Il Mulino)
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Funzioni sintattiche e schemi valenziali:
Soggetto: ‘primo’ argomento di un verbo, unico argomento dei verbi monovalenti
→ cfr. indicatori sintagmatici
Paolo è andato allo stadio
F
SN
SV
N
Paolo
è andato allo stadio
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Tutti gli elementi facoltativi nella frase sono detti circostanziali (o aggiunti):
Gianni ha incontrato Maria la settimana scorsa
Gianni, Maria: argomenti
la settimana scorsa: circostanziali
→ “gli argomenti sono le entità che soddisfano la relazione a n posti espressa da un
verbo”; i circostanziali specificano un aspetto di questa relazione”
(Graffi, G., 1994, Sintassi, Bologna, Il Mulino)
→ non sono riconducibili alle funzioni sintattiche fondamentali (soggetto, oggetto)
N.B.: l’informazione veicolata dai circostanziali non è necessariamente meno importante
di quella veicolata dagli argomenti
→ spesso l’ordine dei circostanziali è più libero di quello degli argomenti:
l’altroieri sono stato a teatro, sono stato a teatro l’altroieri, sono stato l’altroieri a teatro
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2. Ruoli semantici
Frase come “rappresentazione di una scena o un evento” → ogni elemento coinvolto ha
un ‘ruolo’ nella scena, in termini di relazioni con gli altri elementi compresenti
Michele ha comprato un libro giallo
Michele prova un grande dispiacere per quello che è accaduto
Michele è stato convocato dal direttore generale
→
il ‘soggetto’ di queste frasi ha un ruolo semantico diverso in ognuna di esse
→
funzioni sintattiche ≠ ruoli semantici
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Ruoli semantici fondamentali:
Agente: entità animata che provoca intenzionalmente l’avvenimento
Es.: Michele ha comprato un libro giallo
Paziente: entità che subisce (o è “interessata passivamente” da) l’evento
Es.: Michele ha comprato un libro giallo
Esperiente (o sperimentatore): entità interessata da un certo stato o processo
psicologico, emotivo
Es.: Michele prova un grande dispiacere per quello che è accaduto
Beneficiario: entità che trae beneficio, vantaggio dall’evento descritto
Es.: Ho regalato un libro giallo a Michele
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Strumento: entità inanimata che è il ‘mezzo’ attraverso cui l’evento viene realizzato, o
che ha un ruolo non intenzionale nella realizzazione
Es.: Ho aperto la porta con la chiave
Destinazione: entità verso cui è diretta l’evento o processo, o meta di uno spostamento
Es.: Michele è partito per la Grecia
→ altri possibili ruoli:
località (Michele abita a Bologna), provenienza (Michele è uscito dall’ufficio),
comitativo (Michele è uscito con Francesca)...
→ se si estende la lista, i ruoli tendono a coincidere con i complementi dell’analisi logica
→ ruoli semantici dei verbi: azione (correre, giocare), processo (crescere, arrossire),
stato (esistere, sapere)...
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Ruoli semantici vs. funzioni sintattiche
Maurizio ha colpito Domenico
Domenico è stato colpito da Maurizio
→
→
Maurizio: agente, Domenico: paziente
nella frase passiva, il soggetto ha il ruolo di paziente
Gianni ha aperto la porta
→
Gianni = agente
Il vento ha aperto la porta
→
vento = strumento
A Giovanna regalerò una collana →
A Giovanna piace il vino rosso
→
Giovanna = beneficiario
Giovanna = esperiente
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3. Struttura pragmatico-informativa
Valore pragmatico delle frasi → ciò che il parlante vuole ‘fare’ con esse
(1) Frasi dichiarative: affermazione pragmaticamente neutra
Stefania è andata al parco
(2) Frasi interrogative: domande, richieste di informazioni
a. interrogative ‘sì-no’ → Stefania è andata al parco?
b. interrogative ‘wh-’ (< ingl. what, when, which...) → Dove è andata Stefania?
→ la distinzione tra i due tipi di frase interrogativa corrisponde, in molte lingue, a
differenze di ordine sintattico:
Stefania è andata al parco vs. Stefania è andata al parco? → livello soprasegmentale
vs. Dove è andata Stefania? → alterazione dell’ordine delle parole
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(3) Frasi esclamative: esprimono un’esclamazione, danno una certa coloritura pragmatica
alla frase
Stefania è andata al parco!!
(4) Frasi imperative (o iussive): esprimono ordini, istruzioni, etc.
Stefania, va’ al parco!!
→ in italiano, la frase imperativa è marcata dalla forma del verbo (imperativo,
congiuntivo, negazione + infinito) e/o dall’intonazione
→
cfr. inglese: nelle frasi imperative tipicamente il soggetto (di 2° persona) viene omesso
Ess.: just go!!, come here!!, stop, etc.
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Nell’uso concreto, la modalità di una frase può non coincidere con la sua reale funzione:
Hai una sigaretta?
Pronto, cercavo il dott. Veronese
→
Certo che fa caldo, qui dentro...
Qui si fuma troppo!!
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forme di preghiera, comando
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3.1 Tema e rema
Luisa va a milano
Un gatto insegue il topo
Rosso: tema
Ieri pioveva
Blu: rema
Stanotte ha tirato un forte vento
Tema (o topic): ciò su cui si fa un’affermazione
Rema (o comment): l’informazione o predicazione riguardante il tema
N.B.: tema e soggetto non sono sinonimi!! → cfr. ieri, stanotte
Ess.: Paolo lo passo a prendere io, a Parigi si vive meglio, etc.
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Preferibilmente, il tema occupa la prima posizione → importanza di chiarire subito
l’argomento del discorso (il tema della predicazione)
N.B.: una funzione della costruzione passiva è quella di ‘promuovere’ l’oggetto a tema
Ess.:
due liceali hanno derubato una vecchietta
una vecchietta è stata derubata da due liceali
→ l’italiano è una lingua che struttura le frasi sia in base alle funzioni sintattiche
(soggetto, predicato) che in base alla struttura pragmatico-informativa; altre si affidano
principalmente alla dimensione informativa
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Lingue topic-prominent: cinese mandarino
shǔi jiāo
huā
acqua innaffiare fiori
‘l’acqua innaffia i fiori’ → tema: acqua
huā jiāo
shǔi
fiori innaffiare acqua
‘i fiori sono innaffiati dall’acqua’ → tema: fiori
(LaPolla, R.. Poa, D., 2006, On describing word order, in Ameka, F., Dench, A., Evans, N. (eds.), Catching
Language: The Standing Challenge of Grammar Writing, Berlin, Mouton de Gruyter, pp. 269-295)
Lingue subject- e topic-prominent: giapponese
zoo
wa hana ga
nagai
elefante TOPIC naso SOGG lungo
‘l’elefante ha il naso lungo’
→ elefante: tema; naso: soggetto
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3.2 Dato e nuovo
Distinzione relativa al rapporto tra le informazioni veicolate dalla frase e il contesto
precedente / le conoscenze condivise tra emittente e ricevente
Dato: elemento che si può considerare noto a tutti i partecipanti allo scambio
Questo problema lo risolveremo dopo
→
elemento precedentemente introdotto
nel discorso
Filippo non riesce a raggiungerci stasera
→
entità nota agli interlocutori (parte delle
conoscenze condivise)
→ il tema, frequentemente, è costituito da informazione data, mente il rema contiente
l’informazione nuova
→ ma cfr. un gatto grigio sta giocando nel tuo giardino
un gatto grigio: tema, informazione nuova
il tuo giardino: parte del rema, informazione data
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Focus: “il punto di maggior salienza comunicativa della frase, l’elemento su cui si
concentra maggiormente l’interesse del parlante e che fornisce la massima quantità di
informazione nuova”
(Berruto, G., Cerruti, M., 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino, UTET)
→ tipicamente, parte del rema, caratterizzato da intonazione enfatica
Ess.: Carla al mattino prende il caffè
→
è Gianni che ha rubato la marmellata →
caffè: focus
Gianni: focus
→ il focus può essere messo a contrasto:
Ess.: Carla al mattino prende il caffè, non la cioccolata
è Gianni che ha rubato la marmellata, non Paolo
→ cfr. *?è Gianni che ha rubato la marmellata, non il miele
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3.3 Sintesi delle quattro prospettive della sintassi
Luigi andrà al mare
Struttura in costituenti: SN (Luigi) + SV (andrà al mare)
Funzioni sintattiche: soggetto (Luigi) + predicato verbale (andrà al mare)
Ruoli semantici: agente (Luigi) + azione (andrà al mare)
Struttura pragmatico-informativa: tema (Luigi) + rema (andrà al mare)
(dato)
(nuovo)
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