Campagna finanziata con il contributo della Comunità Europea e dell’Italia Reg. CE 867/08 modificato dal Reg CE 1220/2011. BOLLETTINO OLIVO del 17-04-2014 FASE FENOLOGICA Ripresa vegetativa / mignolatura nelle zone più calde INTERVENTI COLTURALI POTATURA In tutti gli areali della Lombardia è ancora possibile effettuare le operazioni di potatura dell’olivo che vanno concluse prima della fase fenologica della fioritura. Si ricorda che la potatura dell’olivo deve essere finalizzata: - al mantenimento di un giusto equilibrio tra la parte vegetativa della pianta e quella riproduttiva, - a concentrare la produzione di olive nelle zone dove la raccolta sia più agevole ed economica, - a garantire una corretta illuminazione ed aerazione della chioma mantenendo la pianta sana. La forma di allevamento consigliata per le varietà comunemente diffuse negli areali della Lombardia è quella a vaso policonico. E’ preferibile effettuare una potatura moderata tutti gli anni piuttosto che ricorrere a interventi drastici con intervalli più lunghi. La potatura annuale consente infatti di ridurre l’alternanza produttiva e conseguire i migliori risultati produttivi. Si raccomanda di rimuovere i residui di potatura in tempi rapidi e di non lasciarli ammassati in prossimità dei campi poiché possono favorire la diffusione di alcuni insetti dannosi per l’olivo. È da evitare la bruciatura delle ramaglie mentre è possibile trinciare i residui e distribuire il trinciato nei campi. CONCIMAZIONE AZOTATA DI PRODUZIONE Per le indicazioni relative alla concimazione azotata di produzione si rimanda a quanto riportato all’interno del precedente bollettino Aipol del 1/04/2014. TRATTAMENTI RATTAMENTI FITOSANITARI COCCINIGLIE I rilievi in campo effettuati dai nostri tecnici evidenziano in numerosi oliveti della Lombardia la presenza di infestazioni di cocciniglia cotonosa dell’olivo (Lichtensia viburni) e di cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae). Questi parassiti pur trovando una grande diffusione nei nostri ambienti soltanto in rari casi presentano un reale pericolo per le piante di olivo generalmente limitati a piante giovani che possono risultare compromesse nell’accrescimento a causa del danno provocato da questi parassiti. Gli interventi di lotta sono essenzialmente preventivi e prevedono di evitare gli eccessi di concimazioni azotate e di favorire l’arieggiamento della chioma praticando regolarmente le operazioni di potatura. Campagna finanziata con il contributo della Comunità Europea e dell’Italia Reg. CE 867/08 modificato dal Reg CE 1220/2011. Lotta chimica: si consiglia di intervenire in questa fase fenologica caratterizzata dalla fuoriuscita delle neanidi dallo scudetto materno soltanto nel caso in cui gli attacchi coinvolgano più del 20% delle foglie dell’intera pianta. Gli interventi consigliati sono con olio bianco alla dose di 1,5-2 kg per cento litri di acqua con uno o due interventi a tutta chioma sulle piante. Si ricorda che l’olio bianco è un prodotto consentito in agricoltura biologica. Figura 1: Cocciniglia cotonosa (Lichtensia viburni) si noti la tipica forma e il colore bianco del corpo delle femmine adulte in ovodeposizione. OCCHIO DI PAVONE Dai rilievi dei nostri tecnici e dalle prove di diagnosi precoce sulle foglie sono stati evidenziati in numerose zone della Lombardia focolai di infezioni di Cicloconio (Spilocaea oleaginea). Le infezioni sono state favorite dalle temperature elevate e dalle piogge abbondanti nonché dall'elevata carica infettiva presente in molte zone olivicole della Lombardia. Si consiglia quindi, non appena ultimate le operazioni di potatura, di effettuare un intervento con prodotti a base di rame, consentiti anche in agricoltura biologica, quali ossicloruro di rame, poltiglia bordolese oppure ossido rameoso. Nei casi più gravi, in presenza di forti defogliazioni e diffusa comparsa di macchie circolari sulla pagina superiore delle foglie è possibile effettuare un intervento dopo la potatura con prodotti a base di dodina che permettono di conseguire un effetto curativo sulle foglie già attaccate. Si consiglia di rispettare i dosaggi riportati in etichetta e di effettuare gli interventi nelle ore centrali della giornata. Si ricorda inoltre che effettuare regolarmente le operazioni di potatura permette di ostacolare la diffusione del fungo creando delle condizioni sfavorevoli al suo sviluppo grazie all’arieggiamento e all’illuminazione della chioma. TIGNOLA DELL’OLIVO I rilievi in campo dei nostri tecnici hanno evidenziato la presenza in alcuni areali dell’Alto Garda bresciano di tignola dell’olivo (Prays oleae) che attualmente si evidenzia con la comparsa di mine sulle foglie causate dalla generazione fillofaga dell’insetto. Si consiglia di non intervenire in questa fase fenologica poiché l’insetto non sarebbe vulnerabile ai trattamenti effettuati. Per ogni dubbio o per ulteriori informazioni contattare i tecnici AIPOL scrivendo a [email protected] o telefonando allo 0365/651391.