117 PROGRAMMI DEI CORSI ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO

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PROGRAMMI DEI CORSI
ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO PRIVATO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Carlo Marchetti
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Programma del corso
Il corso ha per oggetto lo studio dell’analisi economica del diritto privato. A tale
scopo, le prime lezioni saranno dedicate all’introduzione di tale metodologia di
analisi giuridica, cercando di porre in luce le peculiarità che l’approccio della law and
economics presenta rispetto alle metodologie di uso più comune. Si cercherà quindi
di spiegare come i precetti giuridici vengano nell’ottica giuseconomica considerati
alla stregua di “prezzi impliciti” di un dato comportamento, di sottolineare come la
stella polare del giurista debba essere il perseguimento dell’efficienza piuttosto che
della giustizia, e così via.
Una volta completata la fase introduttiva, ci si soffermerà quindi sulle principali
aree del diritto privato, che verranno, appunto, studiate e analizzate nella prospettiva
dell’analisi economica del diritto. Si affronterà quindi, in primo luogo, lo studio del
diritto proprietario, o più correttamente dei property rights, nel corso della quale
analisi verranno introdotti alcuni concetti fondamentali per l’intero approccio
metodologico, quali il teorema di Coase, la teoria dei giochi cooperativi e così via. In
secondo luogo, ci si concentrerà sull’analisi del contratto - la cui centralità nella
prospettiva giuseconomica è, se possibile, ancor più pronunciata rispetto a quanto
avviene nelle metodologie più tradizionali - per poi analizzare i principi della
disciplina dei fatti illeciti. Nel corso delle ultime lezioni verranno inoltre forniti
alcuni ragguagli sull’analisi economica dei diritto societario.
Considerata da un lato la peculiarità della materia, e dall’altro lato l’approccio
didattico prescelto, è vivamente suggerita la frequenza costante delle lezioni.
Testi e letture
R. Cooter et al., Il mercato delle regole. Analisi economica del diritto civile, voll. I
e II, Bologna, Il Mulino, 2006;
F. Denozza, Norme efficienti – L’analisi economica delle regole giuridiche,
Milano, Giuffrè, 2002.
ANTROPOLOGIA GIURIDICA (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Letizia Mancini
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
L’antropologia giuridica si afferma come disciplina volta a studiare le norme, i
comportamenti, i “fatti con caratteristiche giuridiche” prevalentemente nelle società
senza Stato. L’oggetto di studio implica necessariamente una dilatazione semantica
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del concetto di diritto e di norma, il ricorso a metodi induttivi di ricerca e
un’attenzione particolare al legame tra cultura e diritto.
Questi tre elementi caratterizzano l’antropologia giuridica contemporanea il cui
ambito di indagine si estende allo studio di fenomeni giuridici in tutte le società. Oggi
sono ambiti di riflessione teorica e di ricerca i fenomeni di acculturazione giuridica e
di pluralismo giuridico, connessi alle esperienze di colonizzazione; i diritti
consuetudinari dei popoli autoctoni, i rapporti tra diritti “non ufficiali” di minoranze
vecchie nuove e diritto ufficiale, le diverse concezioni dei diritti umani nel mondo.
Programma del corso
Nella prima parte del corso verranno illustrate le principali teorie antropologiche
del diritto e i metodi di ricerca.
La seconda parte sarà dedicata allo studio dei diritti consuetudinari di alcuni popoli
in Africa e in America, dei diritti delle minoranze in Europa e dei rapporti con il
diritto ufficiale dei rispettivi paesi.
Programma d’esame
Agli studenti non frequentanti si richiede lo studio di due testi:
1. N. Rouland, Antropologia giuridica, Milano, Giuffrè, 1992;
2. uno dei seguenti volumi a scelta:
L. Nader, Le forze vive del diritto. Un’introduzione all’antropologia giuridica,
Napoli, Esi, 2003;
S. Falk Moore, Antropologia e Africa. Prospettive in mutamento, Milano, Cortina,
2004.
Agli studenti frequentanti si richiede lo studio di letture di approfondimento
relative ai temi trattati nell’ambito del corso; il materiale sarà inserito nella
piattaforma Ariel del sito dell’Università.
Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso sono reperibili sulla piattaforma
Ariel del sito dell’Università.
Per l’assegnazione della tesi in Antropologia giuridica è necessario che lo studente
abbia inserito nel piano di studi l’esame di Sociologia del diritto.
Gli studenti non frequentanti che avrebbero dovuto sostenere l’esame nell’a.a.
2010/2011 possono preparare l’esame seguendo il programma indicato per l’a.a.
2011/2012 oppure seguendo il programma indicato per l’a.a. 2010\2011 solo fino
all’ultimo appello di gennaio.
Dopo tale data il programma dell’a.a. 2011/2012 diventa obbligatorio per
tutti gli studenti non frequentanti.
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CRIMINOLOGIA E CRIMINALISTICA (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Ernesto Calvanese
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Contenuto e finalità della disciplina
La disciplina ha per oggetto lo studio della delinquenza, con particolare riguardo
alle teorie sulla devianza, ai sistemi di controllo sociale, all’approccio psicologico, ai
disturbi delle attività mentali e agli interventi risocializzativi; il fine è di delineare
problemi inerenti al metodo e all’oggetto della criminologia, e di identificare le
conoscenze che consentono di inserire i contributi multidisciplinari attinenti al delitto
e ai suoi autori, in una prospettiva sia teorica che di conoscenza empirica.
Programma del corso
Campo e oggetto della criminologia. Criminologia e scienze criminali.
Criminologia, diritto e cultura. I metodi e le fonti delle conoscenze criminologiche.
Le teorie sociologiche della criminalità. Le teorie psicologiche in criminologia. Il
rapporto tra disturbo mentale, responsabilità e diritto. Interventi giuridico-normativi e
criminalità. La criminologia clinica.
Si avvertono gli studenti di Giurisprudenza che per essere ammessi a sostenere
l’esame è necessario avere superato l’esame di Diritto penale.
Libro di testo
1 - G. Ponti - Merzagora Betsos, Compendio di Criminologia, Raffaello Cortina,
Milano, 2008, con l’esclusione dei capitoli 5 (Biologia e criminalità) e 8 (Abuso di
sostanze e criminalità).
La preparazione all’esame dovrà essere integrata con la lettura, a scelta, di una
delle seguenti opere:
1 - E. Calvanese, Pena riabilitativa e mass media: una relazione controversa,
Franco Angeli, Milano, 2003;
(Un saggio sull’atteggiamento della comunicazione mediatica sul tema della esecuzione della pena e
della prospettiva risocializzativa)
2 - A. Coluccia, E. Calvanese, Pedofilia - Un approccio multiprospettico, Franco
Angeli, Milano, 2003;
(L’abuso dei minori in una prospettiva storica, fenomenologica e tipologica, alla ricerca delle opinioni e
della percezione sociale in tema di pedofilia)
3 - E. Calvanese, Media e immigrazione fra stereotipi e pregiudizi. La
rappresentazione dello straniero nel racconto giornalistico, Franco Angeli, Milano
2011 (in uscita per settembre);
(Il libro si occupa della modalità da parte di tre testate nazionali di raccontare immigrazione e
immigrati, nella fascia degli anni 2005-2008. Sono stati escussi circa 32.000 articoli da il “Corriere della
sera”, “Il Giornale” e “la Repubblica”, e il quadro che ne è derivato è stato quello di una netta
sottorappresentazione (pari a circa il 30% in meno) della criminalità degli italiani rispetto a quella degli
stranieri. Di questi ultimi si parla solo in termini di problematicità, di criminalità, di giustizia, venendo del
tutto trascurati gli aspetti umanitari, culturali, storici, valoriali, religiosi, assistenziali e di bisogno. A fronte
di tutto ciò, nel periodo oggetto di indagine, non è stato reperito alcun articolo che, in qualsivoglia maniera,
facesse riferimento alla recente, e ancora presente, immigrazione degli italiani. Dato sconcertante,
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ragionevolmente spiegabile nei termini del desiderio di mantenere ben salda la “diversità” dello straniero,
che, altrimenti, potrebbe troppo facilmente essere assimilato all'autoctono, così vanificandosi le dinamiche
proiettive, in sé bisognose di un “nemico”, appunto “diverso”, su cui indirizzare aggressività e violenza
individuali e collettive)
4 - E. Calvanese, La reazione sociale alla devianza - Adolescenza tra droga e
sessualità, immigrazione e “giustizialismo”, Franco Angeli, Milano, 2005.
(L’atteggiamento dei giovani nei riguardi di alcuni comportamenti delittuosi e devianti: disapprovazione
e approvazione, tolleranza e indifferenza, necessità o meno di provvedimenti sanzionatori e/o riabilitativi,
negli esiti di una ricerca effettuata intervistando più di duemila studenti delle scuole superiori di Milano e di
altre città a diversi livelli di urbanizzazione)
Con riferimento a questo ultimo testo, lo studente è tenuto ad approfondire uno
solo dei due programmi qui di seguito riportati:
A. In tema di criminalità, stupefacenti e sessualità: Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 8, 9 e
Note conclusive
B. In tema di conflittualità sociale: Capitoli 1, 2, 6, 7, 8, 9 e Note conclusive.
Programmi di esame alternativi possono essere concordati d’intesa con il titolare
della cattedra.
N.B.: lo stesso programma vale anche per gli studenti di altre facoltà.
DIRITTO AMMINISTRATIVO (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Erminio Ferrari (Lettere A-L)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo
Programma del corso
Il corso ho lo scopo di illustrare i caratteri e gli istituti della parte generale del
diritto amministrativo e di presentarne alcune trasformazioni recenti in un settore
specifico.
Per la parte generale il corso affronterà la disciplina fondamentale della materia.
Il diritto amministrativo e la pubblica amministrazione: la nozione di pubblica
amministrazione; le fonti; gli studi diritto amministrativo. La persona nel diritto
amministrativo: appartenenza e condizioni della persona; accesso e fruizione di bene
e servizi. Le istituzioni pubbliche: le autonomie locali; le Regioni; lo Stato; le
organizzazioni internazionali. I compiti della pubblica amministrazione: principi
generali dell'attività amministrativa; le attività provvedimentali, normative, di
vigilanza, di documentazione, di gestione e coercitive. Gli strumenti
dell'amministrazione. Gli atti e le garanzie: l'atto amministrativo; il procedimento;
l'invalidità; la responsabilità civile della pubblica amministrazione. La tutela
giurisdizionale.
Per la parte speciale si affronteranno aspetti della disciplina dell’aministrazione.
Testi consigliati
Per la parte generale, uno dei seguenti tre testi, a scelta dello studente,
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E. Ferrari, Diritto amministrativo generale, Padova, Cedam, 2011;
oppure, G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, 5ª ed. (o più recente), Torino,
Giappichelli, 2010, fino a pag. 441;
oppure, G.P. Rossi, Principi di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2010.
Per la parte speciale, lo studente potrà scegliere tra una delle seguenti possibilità,
a) sei capitoli a scelta del volume E. Ferrari (a cura di), Attività economiche ed
attività sociali nei servizi di interesse generale, Torino, Giappichelli, 2007;
oppure,
b) quattro capitoli a scelta del volume AA.VV., Contabilità di Stato e degli enti
pubblici, 5ª ed., Torino, Giappichelli, 2011.
Per ambedue le parti del corso è indispensabile la conoscenza dei corrispondenti
testi normativi. Per segnalazioni aggiornate si veda il sito del titolare
dell’insegnamento: http://users.unimi.it/ferminio/.
Gli studenti della laurea quadriennale alla parte generale ed alla parte speciale
sopra indicate dovranno curare la preparazione della parte processuale, per la quale è
suggerito lo studio di A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, 9ª ed, Torino ,
Giappichelli, 2010.
DIRITTO AMMINISTRATIVO (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Guido Greco (Lettere M-Z)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo
Programma del corso e delle lezioni
- L’Amministrazione pubblica e la sua funzione; autonomia e potere; i soggetti e
le situazioni soggettive; potestà e interesse legittimo.
- Diritto pubblico e privato nell’azione amministrativa.
- Le fonti del diritto amministrativo; la normazione secondaria.
- Le fonti e le istituzioni comunitarie; influenza sul diritto amministrativo
nazionale.
- I soggetti del diritto amministrativo: gli enti pubblici.
- Organizzazione amministrativa; principi; enti e organi; i modelli organizzativi.
- Quadro positivo dell’Amministrazione statale, regionale e locale.
- Il procedimento amministrativo e le sue fasi.
- Gli atti amministrativi; caratteri, tipologie, invalidità, autotutela.
- La responsabilità della Pubblica Amministrazione.
- Cenni sul sistema di giustizia amministrativa (ricorsi amministrativi e caratteri
generali del giudizio amministrativo).
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Avvertenza
Si ricorda agli studenti che l’apprendimento della materia richiede lo studio diretto
dei testi normativi pertinenti.
Per segnalazioni aggiornate, si veda il sito del titolare dell’insegnamento:
http://users.unimi.it/grecoamm
Per una preparazione completa e analitica è consigliata la partecipazione ai
seminari di approfondimento, per maggiori informazioni consultare il sito internet.
Testi suggeriti per la preparazione dell’esame
1) Per gli studenti con programma da una annualità:
G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo – parte generale – I lineamenti
essenziali del sistema, Milano, Giuffrè, 2010 (da portare tutto);
oltre a uno a scelta dei seguenti testi: G. Corso, Manuale di diritto
amministrativo, 5ª ed., Torino, Giappichelli, 2010 (pp. 1-470);
F. G. Scoca, Diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2008, nelle seguenti
parti: da pag. 1 a pag. 20, da pag. 81 a pag. 130, da pag. 215 a pag. 496 e da pag. 537
a pag. 574;
Mazzarolli - Pericu - Romano - Roversi Monaco - Scoca, Manuale di diritto
amministrativo, Bologna, Monduzzi, vol. I, Parte Generale, Bologna, Monduzzi,
2005, nelle seguenti parti: da pag. 74 a pag. 111; da pag. 245 a pag. 282, da pag. 343
a pag. 470 e da pag. 596 a pag. 948;
V. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, Giappichelli, 2011.
È inoltre consigliata la lettura di: G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo,
Milano, Giuffrè, 2008.
2) Per gli studenti del corso di laurea quadriennale con programma biennale
(vecchio ordinamento):
G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo – parte generale – I lineamenti
essenziali del sistema, Milano, Giuffrè, 2010 (da portare tutto);
- per la parte sostanziale: G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, Torino,
Giappichelli, 5ª ed., 2010, nelle seguenti parti: da pag. 1 a pag. 470;
F. G. Scoca, Diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2008, nelle seguenti
parti: da pag. 1 a pag. 20, da pag. 81 a pag. 130, da pag. 215 a pag. 496 e da pag. 537
a pag. 574;
Mazzarolli - Pericu - Romano - Roversi Monaco - Scoca, Manuale di diritto
amministrativo, Bologna, Monduzzi, vol. I, Parte Generale, Bologna, Monduzzi,
2005, nelle seguenti parti: da pag. 74 a pag. 111; da pag. 245 a pag. 282, da pag. 343
a pag. 470 e da pag. 596 a pag. 948;
V. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2011.
- per la parte processuale: A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, 9ª ed.,
Torino, Giappichelli, 2010;
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oppure, Mazzarolli - Pericu - Romano - Roversi Monaco - Scoca, Manuale di diritto
amministrativo, Bologna, Monduzzi, voll. II, 2005, nelle seguenti parti: Capitolo 3: Gli
interventi pubblici in campo economico, Tomo 2 da pag. 71 a pag. 108; Capitolo 4: I servizi pubblici, da pag. 131 a pag.
177; Capitolo 5: Beni pubblici e di interesse pubblico, tomo 2 da pag. 180 a pag. 228 e da pag. 250 a pag. 270; Capitolo
6: L’attività consensuale dell’amministrazione pubblica, Tomo 2 da pag. 283 a pag. 349; Capitolo 7: Quadro generale
della giustizia amministrativa, da pag. 407 a pag. 452 - da pag. 453 a pag. 488 - da pag. 499 a pag. 512 - da pag. 513 a
pag. 560 - da pag. 567 a pag. 635 - da pag. 637 a pag. 678 - da pag. 679 a pag. 704);
È inoltre consigliata la lettura di: G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo,
Milano, Giuffrè, 2008.
DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Wladimir Troise Mangoni di S. Stefano
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo
Programma del corso
Parte generale: L’Unione Europea come organizzazione sopranazionale –
Ordinamento europeo e Consiglio d’Europa - I caratteri dell’ordinamento giuridico
europeo - Diritto amministrativo europeo e diritto amministrativo nazionale – I
princìpi del diritto amministrativo europeo - Le fonti del diritto amministrativo
europeo - La nozione europea di pubblica amministrazione - Le funzioni
amministrative europee - L’organizzazione amministrativa europea –
L’amministrazione per accordi nel diritto europeo - Procedimenti e atti
amministrativi nell’ordinamento europeo - La tutela giurisdizionale nell’ordinamento
europeo.
Parte speciale: Durante la seconda parte del Corso saranno trattati i seguenti
argomenti: Fonti sopranazionali e interne relative alle fonti energetiche rinnovabili –
Appalti pubblici e diritto europeo – La tutela del risparmio nell’ordinamento europeo
– Concorrenza e Aiuti di Stato – Princìpi generali di diritto europeo in materia di
ambiente.
Breve sintesi del corso
Acquisite le recenti innovazioni apportate dal Trattato di Lisbona all’assetto
istituzionale dell’Unione Europea, il corso propone l’analisi del sistema
sopranazionale europeo come “comunità di diritto amministrativo”. Dopo una prima
parte generale, dedicata all’approfondimento dei meccanismi istituzionali, delle
funzioni amministrative e delle peculiarità dell’azione pubblica in ambito europeo, il
corso prevede l’esame di alcuni temi specifici la cui rilevanza pratica, anche nel
contesto del diritto amministrativo nazionale, permette di apprezzare l’estrema
attualità e il primario rilievo del sistema europeo secondo una prospettiva di diritto
amministrativo.
Modulo integrativo (20 ore): A partire dall’anno accademico 2010-2011 è attivato,
nell’ambito del corso di diritto amministrativo europeo, un modulo integrativo della
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durata di 20 ore sul tema Servizi d’interesse economico generale. La partecipazione
attiva al relativo ciclo di lezioni dà diritto all’acquisizione di 3 crediti formativi
universitari.
Testi consigliati
Per gli studenti frequentanti l’esame verterà sul materiale didattico (letture
consigliate e giurisprudenza) che verrà indicato dal docente nel corso delle lezioni.
Per gli studenti non frequentanti il testo consigliato è G. Della Cananea, Diritto
amministrativo europeo. Princìpi e istituti, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2008 (o ultima ed.
disponibile).
Letture consigliate
R. Villata, Pubblici servizi, 5ª ed., Milano, Giuffrè, 2008;
D. U. Galetta - G. Bottino, Materiali per un corso di diritto amministrativo
europeo, Torino, Giappichelli, 2008.
DIRITTO AMMINISTRATIVO PROGREDITO (crediti 9) [primo semestre]
Riccardo Villata (Lettere A-L)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo
Il corso verte sullo studio approfondito della giustizia amministrativa, con
particolare riferimento ai processi che si celebrano innanzi al Consiglio di Stato e ai
Tribunali amministrativi regionali.
Oggetto principale del corso è il nuovo codice del processo amministrativo,
approvato con decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, in Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana n. 156 del 7 luglio 2010, Suppl. ord. n. 148.
Bibliografia e altri materiali didattici
Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, Torino, Giappichelli, 2010;
R. Villata, Problemi attuali della giuridizione amministrativa, 2ª ed., Milano,
Giuffrè, 2009.
È naturalmente richiesta la conoscenza del decreto legislativo 2 luglio 2010, n.
104.
DIRITTO AMMINISTRATIVO PROGREDITO (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Francesca Trimarchi (Lettere M-Z)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo
Programma del corso
Il corso è dedicato alla giustizia amministrativa e si svolgerà secondo il seguente
schema:
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- La tutela in via amministrativa: i ricorsi amministrativi
- La tutela giurisdizionale: criteri di ripartizione e questioni di giurisdizione
- La giurisdizione ordinaria
- La giurisdizione amministrativa (le azioni)
- Il processo amministrativo
- La tutela cautelare
- Il giudicato amministrativo e il giudizio di ottemperanza
Testo consigliato per la preparazione dell’esame
A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, Torino, Giappichelli, ultima edizione.
(Può essere omesso lo studio del capitolo XIV).
Attenzione: la disciplina del processo amministrativo è stata modificata di recente.
Si raccomanda quindi di preparare l’esame utilizzando l’ultima edizione del Travi, o
altro manuale aggiornato.
Avvertenza
Si ricorda agli studenti che l’apprendimento della materia richiede lo studio diretto
dei testi normativi pertinenti.
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DIRITTO ANGLO-AMERICANO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Lorenza Violini
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Il corso affronta lo studio del sistema giuridico di common law con particolare
attenzione al diritto costituzionale degli Stati Uniti d’America. Si analizzerà la nascita
della Costituzione americana, le vicende istituzionali più recenti e l’orientamento
della giurisprudenza della Corte Suprema in materia di divisione dei poteri,
federalismo e tutela di diritti fondamentali. All’interno del corso potranno intervenire
docenti americani con una serie di lezioni interamente in inglese: anche se verranno
forniti i materiali scritti delle lezioni in lingua straniera, si presuppone una
conoscenza basilare della lingua inglese.
Per la preparazione dell’esame la traccia (sia per gli studenti frequentanti che per
gli studenti non frequentanti) è offerta dal libro di G. Bognetti, Lo spirito del
costituzionalismo americano II - La costituzione democratica, Torino, Giappichelli,
2000. Si presuppone ovviamente l’esatta conoscenza della Costituzione degli Stati
Uniti, il cui testo può leggersi, in inglese o in italiano, in qualsiasi buona raccolta di
testi costituzionali (per es. Biscaretti di Ruffia, Costituzioni straniere contemporanee,
vol. I, Milano, Giuffrè, 1994).
Il diritto anglo-americano costituisce materia opzionale (6 crediti), può essere
scelto dagli studenti di tutti i corsi di laurea della Facoltà. La scelta va effettuata nel
rispetto delle particolari regole proprie dei distinti ordinamenti didattici dei corsi
summenzionati. La materia ha natura comparatistica particolare, ma non si richiede
che lo studente abbia previamente superato un esame di carattere comparatistico
generale.
DIRITTO CANONICO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Silvio Ferrari (Lettere A-L)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico
Contenuto e finalità del corso
Ogni religione produce diritto e ogni comunità religiosa possiede un ordinamento
giuridico.
Questo corso intende fornire una conoscenza di base di uno di questi ordinamenti
giuridici religiosi (il diritto canonico, cioè il diritto della Chiesa cattolica),
inquadrandolo nel contesto più ampio dei rapporti tra diritto e religioni.
La prima parte del corso sarà dedicata a una esposizione storica del diritto
canonico e dei suoi istituti; la seconda parte verrà suddivisa in due serie di lezioni (tra
le quali gli studenti dovranno sceglierne una), la prima dedicata al diritto comparato
delle religioni e la seconda al diritto canonico oggi in vigore (in particolare il
matrimonio e le norme penali).
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Testi per l’esame
Per gli studenti frequentanti: i testi da portare all’esame verranno concordati
all’inizio delle lezioni.
Per gli studenti non frequentanti
S. Ferrari, Introduzione storica al diritto canonico, Milano, Cuem, 2011;
C. Cardia, La chiesa tra storia e diritto, Torino, Giappichelli, 2010 (limitatamente
alle pp. 63-361);
P. Moneta, La giustizia nella Chiesa, Bologna, Il Mulino, 2002.
DIRITTI DELLE RELIGIONI E DIRITTI DELL’UOMO (3 crediti) [secondo semestre]
Modulo integrativo (20 ore)
Dott. Alessandro Ferrari
Le religioni sono sempre più presenti nello spazio pubblico e partecipano
attivamente, insieme agli altri attori sociali, ai dibattiti relativi alla definizione delle
agende politiche sia a livello locale e nazionale sia a livello internazionale.
L’attivismo delle religioni e il pluralismo che lo connota, con la compresenza nei
medesimi spazi di religioni con storie e tradizioni diverse (ebraica, cristiana e
musulmana in particolare) solleva la questione della compatibilità dei loro dettati con
i principi e le regole dei diritti umani che informano lo spazio pubblico
contemporaneo ed il cui rispetto costituisce il presupposto indispensabile per poter
esprimere, con piena legittimità, una voce davvero pubblica.
Alla luce di questo contesto, il seminario si occuperà di esaminare sia la posizione
delle tre religioni menzionate rispetto ai diritti umani così come definiti dalle
principali organizzazioni internazionale, sia di sottolineare le principali
problematiche e questioni aperte che rendono ancora del tutto speciale il ruolo
pubblico delle confessioni religiose.
I testi di studio verranno indicati all’inizio delle lezioni.
DIRITTO CIVILE I - [15 crediti – primo semestre]
Prof. Antonio Gambaro (Lettere A-L)
Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto – Sezione di Diritto Civile
Oggetto del corso
L’esame di diritto civile da 15 crediti è composto di due corsi, uno da 9 crediti
relativo al contratto in generale ed uno da 6 crediti relativo ai diritti reali. Nell’a.a.
2011/2012 il corso del Prof. Gambaro avrà ad oggetto il contratto in generale. Nel
medesimo anno accademico il corso sui diritti reali sarà tenuto dal professore della
cattedra di Diritto civile II (A-L)
Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, potranno scegliere di sostenere
l’esame orale frazionandolo in due parti (esame da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in
un’unica soluzione (intero esame da 15 crediti).
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È lasciata la possibilità che lo studente segua i corsi da 9 e da 6 crediti con lo
stesso professore [Prof. Gambaro o professore della cattedra di Diritto civile II (AL)], in questo caso dilazionando la frequenza in due anni accademici.
Resta fermo che per accedere al primo dei due esami orali è necessario aver
superato la prova scritta (v. sotto).
Per l’a.a. 2011-2012 l’oggetto del corso sarà Il contratto in generale.
1) La conclusione dell’accordo. Consenso e dichiarazione: la lingua, il silenzio,
l’esecuzione.
2) La preparazione del contratto: trattative e culpa in contrahendo, bandi e inviti a
offrire; bozze e puntuazioni; trattative in esclusiva. Contratti a formazione
progressiva: preliminare e definitivo; opzioni put and call; prelazioni; contratti
normativi.
3) Consenso e vizi del consenso.
4) Condizioni generali di contratto, contratti standard, clausole vessatorie nei
contratti con i consumatori.
5) Le controdichiarazioni. La simulazione e contratto fiduciario.
6) La forma.
7) La causa del contratto. I motivi, i fini e gli interessi.
8) Interpretazione del contratto.
9) La cessione del contratto.
10) L’inadempimento e la responsabilità contrattuale. L’azione per l’adempimento.
Il risarcimento del danno. Il danno nelle obbligazioni pecuniarie. Clausola penale e
caparra confirmatoria. Eccezione di inadempimento, decadenza dal beneficio del
termine, clausola solve et repete. La risoluzione del contratto per inadempimento.
L’impossibilità sopravvenuta. L’eccessiva onerosità sopravvenuta.
Testi consigliati
A. Gambaro – U. Morello, Lezioni di diritto civile, Giuffré, 2011, in corso di
pubblicazione.
Per l’a.a. 2012-2013 il programma sarà I diritti reali: proprietà e possesso.
1) I diritti reali come categoria ordinante: caratteri e funzione.
2) Diritti reali e diritti di credito: analisi delle differenze e delle conseguenze
operative della bipartizione.
3) Tipicità e numerus clausus dei diritti reali: numero chiuso e numero quasi
chiuso dei diritti reali; tendenze e prospettive nei paesi di civil law e di common law;
le applicazioni concrete delle regole operative (operazioni fiduciarie e trusts, negozi
di destinazione dei patrimoni e altre fattispecie atipiche)
4) La proprietà: nozione e funzione; le forme notevoli di proprietà nella prospettiva
oggettiva e soggettiva; le nuove forme di proprietà.
5) Il possesso: nozione ed elementi costitutivi; la detenzione; i modi di acquisto; i
rapporti tra proprietario e possessore; le azioni possessorie;
6) L’usucapione: nozione e funzione; il possesso ad usucapionem; soggetti,
oggetto e tempo del possesso; pubblicità.
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Testi consigliati
A. Gambaro – U. Morello, Trattato dei diritti reali – Editio Minor – vol. I, Milano,
Giuffrè, 2009 (limitatamente alle seguenti sezioni: I diritti reali come categoria
ordinante; Diritti reali e diritti di credito; Tipicità e numerus clausus dei diritti reali;
la proprietà; il possesso; l’usucapione).
Prova scritta
Per poter accedere all’esame orale è necessario superare una prova scritta vertente
sulle nozioni istituzionali della parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.). La
prova è composta da 15 domande a risposta multipla e la sufficienza si raggiunge con
11 risposte esatte. Il tempo a disposizione è di 23 minuti. Durante la prova è possibile
consultare il codice civile; non verranno tuttavia ammesse le edizioni annotate con
dottrina e giurisprudenza o corredate di schemi e tabelle.
Gli studenti frequentanti potranno essere ammessi, previa verifica della assidua
frequenza al corso di lezioni, anche con un punteggio di risposte esatte pari o
superiore a 9/15.
Il superamento della prova scritta permette l’ammissione a tutti gli appelli della
prova orale di ciascuna sessione d’esame.
L’esito negativo della prova scritta non comporta salto d’appello.
Testi consigliati
Per superare la prova scritta è necessario uno studio particolareggiato delle norme
del codice civile relative alla parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.)
affiancato dalla lettura dei relativi argomenti su un qualsiasi manuale di istituzioni di
diritto privato. In particolare, si consiglia P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato,
Milano, Giuffrè, ultima edizione.
DIRITTO CIVILE II - [15 crediti – primo semestre]
Prof. Umberto Morello (Lettere A-L)
Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto – Sezione di Diritto Civile
Oggetto del corso
L’esame di diritto civile da 15 crediti è composto di due corsi, uno da 9 crediti
relativo al contratto in generale ed uno da 6 crediti relativo ai diritti reali. Nell’a.a.
2011/2012 il corso del Prof. Gambaro avrà ad oggetto il contratto in generale. Nel
medesimo anno accademico il corso sui diritti reali sarà tenuto dal professore della
cattedra di Diritto civile II (A-L)
Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, potranno scegliere di sostenere
l’esame orale frazionandolo in due parti (esame da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in
un’unica soluzione (intero esame da 15 crediti).
È lasciata la possibilità che lo studente segua i corsi da 9 e da 6 crediti con lo
stesso professore [Prof. Gambaro o professore della cattedra di Diritto civile II (AL)], in questo caso dilazionando la frequenza in due anni accademici.
Resta fermo che per accedere al primo dei due esami orali è necessario aver
superato la prova scritta (v. sotto).
129
Per l’a.a. 2011-2012 il programma sarà I diritti reali: proprietà e possesso.
1) I diritti reali come categoria ordinante: caratteri e funzione.
2) Diritti reali e diritti di credito: analisi delle differenze e delle conseguenze
operative della bipartizione.
3) Tipicità e numerus clausus dei diritti reali: numero chiuso e numero quasi
chiuso dei diritti reali; tendenze e prospettive nei paesi di civil law e di common law;
le applicazioni concrete delle regole operative (operazioni fiduciarie e trusts, negozi
di destinazione dei patrimoni e altre fattispecie atipiche)
4) La proprietà: nozione e funzione; le forme notevoli di proprietà nella prospettiva
oggettiva e soggettiva; le nuove forme di proprietà.
5) Il possesso: nozione ed elementi costitutivi; la detenzione; i modi di acquisto; i
rapporti tra proprietario e possessore; le azioni possessorie;
6) L’usucapione: nozione e funzione; il possesso ad usucapionem; soggetti,
oggetto e tempo del possesso; pubblicità.
Testi consigliati
A. Gambaro – U. Morello, Trattato dei diritti reali – Editio Minor – vol. I, Milano,
Giuffrè, 2009 (limitatamente alle seguenti sezioni: I diritti reali come categoria
ordinante; Diritti reali e diritti di credito; Tipicità e numerus clausus dei diritti reali;
la proprietà; il possesso; l’usucapione).
Per l’a.a. 2012-2013 l’oggetto del corso sarà Il contratto in generale.
1) La conclusione dell’accordo. Consenso e dichiarazione: la lingua, il silenzio,
l’esecuzione.
2) La preparazione del contratto: trattative e culpa in contrahendo, bandi e inviti a
offrire; bozze e puntuazioni; trattative in esclusiva. Contratti a formazione
progressiva: preliminare e definitivo; opzioni put and call; prelazioni; contratti
normativi.
3) Consenso e vizi del consenso.
4) Condizioni generali di contratto, contratti standard, clausole vessatorie nei
contratti con i consumatori.
5) Le controdichiarazioni. La simulazione e contratto fiduciario.
6) La forma.
7) La causa del contratto. I motivi, i fini e gli interessi.
8) Interpretazione del contratto.
9) La cessione del contratto.
10) L’inadempimento e la responsabilità contrattuale. L’azione per l’adempimento.
Il risarcimento del danno. Il danno nelle obbligazioni pecuniarie. Clausola penale e
caparra confirmatoria. Eccezione di inadempimento, decadenza dal beneficio del
termine, clausola solve et repete. La risoluzione del contratto per inadempimento.
L’impossibilità sopravvenuta. L’eccessiva onerosità sopravvenuta.
Testi consigliati
A. Gambaro – U. Morello, Lezioni di diritto civile, Giuffré, 2011, in corso di
Pubblicazione.
Prova scritta
130
Per poter accedere all’esame orale è necessario superare una prova scritta vertente
sulle nozioni istituzionali della parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.). La
prova è composta da 15 domande a risposta multipla e la sufficienza si raggiunge con
11 risposte esatte. Il tempo a disposizione è di 23 minuti. Durante la prova è possibile
consultare il codice civile; non verranno tuttavia ammesse le edizioni annotate con
dottrina e giurisprudenza o corredate di schemi e tabelle.
Gli studenti frequentanti potranno essere ammessi, previa verifica della assidua
frequenza al corso di lezioni, anche con un punteggio di risposte esatte pari o
superiore a 9/15.
Il superamento della prova scritta permette l’ammissione a tutti gli appelli della
prova orale di ciascuna sessione d’esame.
L’esito negativo della prova scritta non comporta salto d’appello.
Testi consigliati
Per superare la prova scritta è necessario uno studio particolareggiato delle norme
del codice civile relative alla parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.)
affiancato dalla lettura dei relativi argomenti su un qualsiasi manuale di istituzioni di
diritto privato. In particolare, si consiglia P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato,
Milano, Giuffrè, ultima edizione.
DIRITTO CIVILE I - [15 crediti – primo semestre]
Prof. Chiara Tenella Sillani (Lettere M-Z)
Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto – Sezione di Diritto Civile
Oggetto del corso
L’insegnamento di diritto civile (15 crediti) per l’a.a. 2011-2012 si articola in due
parti: un corso ha per oggetto “il Contratto in generale” (9 crediti), tenuto dalla Prof.
Tenella Sillani; l’altro corso ha per oggetto “La compravendita” (6 crediti), tenuto
dal Prof. De Nova. Entrambi i corsi si svolgono nel primo semestre.
Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, potranno scegliere di sostenere
l’esame orale frazionandolo in due parti (corrispondenti ai corsi da 9 crediti e da 6
crediti) oppure in un’unica soluzione (esame da 15 crediti comprensivo dei due corsi,
da sostenersi o con il prof. De Nova o con la prof. Tenella Sillani).
È lasciata la possibilità che lo studente segua il corso da 9 crediti e il corso da 6
crediti con lo stesso professore (prof. De Nova o prof. Tenella Sillani), dilazionando
la frequenza in due anni accademici. In questo caso, la prima parte dell’esame verterà
sul programma svolto dal professore di riferimento nell’a.a. 2011-2012 e la seconda
parte sul programma svolto nell’a.a. 2012-2013.
Per poter accedere all’esame orale (da 15 crediti da svolgersi in un’unica
soluzione) o al primo dei due esami orali (corrispondenti ai corsi da 9 crediti e da 6
crediti) è in ogni caso necessario aver superato la prova scritta (v. sotto).
L’esito negativo dell’esame orale impedisce di sostenerlo nell’appello
immediatamente successivo.
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Testi consigliati
R. Sacco – G. De Nova, Il contratto, Vol. X del Trattato di Diritto privato, diretto
da P. Rescigno, 3ª ed., Torino, Utet, 2002;
G. De Nova, Il contratto alieno, Giappichelli, Torino, 2008.
Prova scritta
Per poter accedere all’esame orale è necessario superare una prova scritta vertente
sulle nozioni istituzionali della parte generale del contratto.
Il test scritto si articola in 15 domande a risposta multipla. È consentita la
consultazione del Codice Civile, purché non commentato né annotato. Verrà
assegnato un punto a ogni risposta esatta e la prova verrà considerata superata con il
conseguimento di almeno 11 punti su 15.
Il superamento della prova scritta permette l’ammissione a tutti gli appelli
dell’esame orale all’interno della medesima sessione. Il mancato superamento della
prova scritta preclude la possibilità di sostenere l’esame orale di quell’appello, ma
non la possibilità di sostenere la prova scritta relativa a un successivo appello della
medesima sessione.
DIRITTO CIVILE II - [15 crediti, primo semestre]
Prof. Giorgio De Nova (Lettere M-Z)
Dipartimento di Diritto privato e Storia del diritto – Sezione di Diritto civile
Oggetto e finalità della disciplina
L’esame di Diritto civile da 15 crediti si articola in due corsi, uno da 9 crediti
relativo al contratto in generale e uno di 6 crediti relativo alla compravendita.
Nel primo semestre dell’anno accademico 2011-2012 il corso del Prof. De Nova ha
per oggetto: Il contratto in generale. Nel primo semestre dell’anno accademico 20122013 il corso del Prof. De Nova avrà per oggetto: La compravendita.
Gli studenti iscritti alla laurea magistrale a ciclo unico potranno scegliere di
sostenere l’esame orale frazionandolo in due parti (esame da 9 crediti e da 6 crediti)
oppure in un’unica soluzione (intero esame da 15 crediti). È lasciata la possibilità che
lo studente segua i corsi da 9 e da 6 crediti con lo stesso Professore (Prof. De Nova o
Prof. Tenella Sillani), in questo caso dilazionando la frequenza in due anni
accademici.
Libri di testo
Per gli studenti iscritti alla laurea quadriennale (c.d. vecchio ordinamento), i libri
di testo sono i seguenti: G. De Nova, Il contratto. Dal contratto alieno al contratto
atipico, Cedam, 2011 (ad eccezione degli scritti nn.14, 24, 32, 57) o, in alternativa, a
scelta dello studente, R. Sacco - G. De Nova, Il contratto, vol. X del Trattato di
diritto privato, diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Utet, Torino, 2002; A. Luminoso, La
compravendita, Giappichelli, Torino, ult. ed. disponibile e G. De Nova, Sale and
Purchese Agreeement, un contratto commentato, Giappichelli, Torino, 2011.
132
Per gli studenti iscritti alla laurea magistrale (ex specialistica), i libri di testo sono i
seguenti: G. De Nova, Il contratto. Dal contratto alieno al contratto atipico, Cedam,
2011 (a eccezione degli scritti nn.14, 24, 32, 57) o, in alternativa, a scelta dello
studente, R. Sacco - G. De Nova, Il contratto, vol. X del Trattato di diritto privato,
diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Utet, Torino, 2002; G. De Nova, Il contratto alieno,
Giappichelli, Torino, 2011.
Per gli studenti iscritti alla laurea magistrale a ciclo unico, il programma è il
seguente. A) Corso sul contratto in generale: G. De Nova, Il contratto. Dal contratto
alieno al contratto atipico, Cedam, 2011 (a eccezione degli scritti nn.14, 24, 32, 57)
o, in alternativa, a scelta dello studente, R. Sacco - G. De Nova, Il contratto, vol. X
del Trattato di diritto privato, diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Utet, Torino, 2002; G.
De Nova, Il contratto alieno, Giappichelli, Torino, 2011. B) Corso sui singoli
contratti: A. Luminoso, La compravendita, Giappichelli, Torino, ult. ed. disponibile e
G. De Nova, Sale and Purchese Agreeement, un contratto commentato, Giappichelli,
Torino, 2011
Modalità di svolgimento dell’esame
Prima di sostenere l’esame orale di Diritto civile, che è unico, il candidato sosterrà
con esito positivo un test scritto. Il test scritto si articola in 15 domande a risposta
multipla, potrà essere svolto con l’ausilio del Codice civile (purché non commentato
né annotato), verrà assegnato un punto per ogni risposta esatta e la prova verrà
considerata superata con il conseguimento di almeno 11 punti su 15. Presupposto
essenziale ai fini del superamento della prova scritta è la conoscenza delle nozioni
istituzionali in tema di contratto in generale. Il mancato superamento della prova
scritta preclude la possibilità di sostenere l’esame orale di quell’appello, ma non la
possibilità di sostenere la prova scritta relativa a un successivo appello della
medesima sessione. Il mancato superamento della prova orale non consente di
accedere all’appello d’esame immediatamente successivo (salvo che intercorra fra un
appello e l’altro uno spazio di tempo superiore a un mese).
DIRITTO SPORTIVO e CONTRATTI SPORTIVI (crediti 3) [secondo semestre]
Modulo integrativo al Diritto civile (tutte le cattedre)
Prof. Lucio Colantuoni
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Come già nei precedenti anni accademici, la facoltà attiverà anche per l’a.a. 20112012 un modulo integrativo al corso di Diritto civile avente per oggetto il Diritto
Sportivo e i Contratti Sportivi.
Il corso si compone di tre parti: la parte ordinamentale, in cui verrà tracciata una
panoramica dell’ordinamento sportivo a livello internazionale e nazionale, degli
organi che lo compongono e dei rapporti esistenti tra essi; la parte contrattualistica, in
cui verranno analizzati i contratti di settore (sia di ingaggio che commerciali) e,
infine, una parte dedicata al sistema della giustizia sportiva, con un’analisi dei
procedimenti avanti agli organi che la compongono.
133
Il programma del corso toccherà analiticamente i seguenti argomenti:
Diritto Sportivo in generale - Ordinamento Sportivo Internazionale (CIO Federazioni Internazionali) - Ordinamento Sportivo Italiano (CONI - Federazioni
Nazionali) - Società e Associazioni Sportive - Contratti Sportivi Dilettantistici Contratti Sportivi Professionistici - Sponsorizzazione - Merchandising - Cessione
d’immagine - Diritti televisivi - Responsabilità sportiva - Illeciti e sicurezza negli
stadi - Impiantistica - Doping - Giustizia sportiva.
Per poter frequentare il corso, è necessario aver già sostenuto gli esami di
Istituzioni di diritto privato, Diritto costituzionale, Diritto commerciale, Diritto del
lavoro e Diritto penale. Potranno essere concesse deroghe eventuali su specifica
valutazione da parte del docente.
Per ogni eventuale chiarimento rivolgersi al Dipartimento di diritto privato e storia
del diritto.
Presso il dipartimento verranno raccolte le pre-iscrizioni, non vincolanti e a scopo
di programmazione logistica.
Termine ultimo per l’iscrizione sarà in occasione della prima lezione,
presumibilmente nel secondo semestre.
DIRITTO COMMERCIALE (crediti 12) [primo semestre]
Prof. Francesco Denozza (Lettere A-D)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
Programma del corso
L’imprenditore. La definizione di imprenditore. Le categorie di imprenditori. Gli
statuti degli imprenditori. Società in generale. Società di persone. Disposizioni
generali. Problemi generali. L’organizzazione della società semplice. Lo scioglimento
del rapporto. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice. Le
società di capitali. La nozione di società per azioni – L’evoluzione della disciplina. I
conflitti di interessi caratteristico della società per azioni e i problemi della relativa
disciplina. La costituzione della S.p.a.. Le azioni. Il finanziamento della società –
Azioni, obbligazioni, patrimoni destinati. Acquisto di azioni proprie – Gruppi –
Unico azionista. La competenza dell’assemblea ed i suoi limiti – L’invalidità delle
deliberazioni assembleari. La formazione delle decisioni dell’assemblea. Gli
amministratori. I controlli. La disciplina delle società quotate. Il bilancio. Le
modificazioni dello statuto. La società in accomandita per azioni. La società europea.
La società a responsabilità limitata. Scioglimento e liquidazione delle società di
capitali. Trasformazione, fusione e scissione. Le cooperative.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
P. Jaeger – F. Denozza – A. Toffoletto, Appunti di diritto commerciale - Impresa e
società, 7ª ed., Giuffrè, Milano, 2010.
134
DIRITTO COMMERCIALE (crediti 12) [primo semestre]
Prof. Andrea Vicari (Lettere E-N)
Prof. Emanuele Rimini (Lettere O-Z)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
Programma del corso
L’imprenditore. L’imprenditore commerciale. L’azienda. Gli ausiliari
dell’imprenditore. La concorrenza tra imprese. I mercati mobiliari.
Le società: la società semplice; la società in nome collettivo; la società in
accomandita semplice; la società per azioni: in particolare, la società per azioni
quotata; la società in accomandita per azioni; la società a responsabilità limitata; le
società cooperative; trasformazione; fusione e scissione; i gruppi di società.
Testi consigliati
P. Jaeger – F. Denozza – A. Toffoletto, Appunti di diritto commerciale. Impresa e
società, Milano, Giuffrè, 2006;
oppure, G. Presti - M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Vol. I, Bologna,
Zanichelli, 2009 (unicamente le lezioni I, II III, IV, V e X);
G. Presti - M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Vol. II, Bologna,
Zanichelli, 2009;
oppure, G. Presti - M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Vol. Unico,
Bologna, Zanichelli, 2009 (lezioni I, II III, IV, V, X e da XVIII in poi).
Il prof. Vicari riceve gli studenti (lettere E-N), il lunedì alle ore 14.15.
Il prof. Rimini riceve gli studenti (lettere O-Z), il venerdì alle ore 12.15.
DIRITTO COMMERCIALE PROGREDITO (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Matteo Rescigno (Lettere A-L)
Prof. Alberto Toffoletto (Lettere M-Z)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
Contenuto e finalità del corso
Il corso si propone di ricostruire i profili funzionali e gli obiettivi di sistema della
recente riforma delle società di capitali, attraverso un approfondimento di carattere
monografico di specifici istituti nell’ambito dei macrosettori attinenti alla corporate
governance, alla dialettica fra gruppo di controllo e minoranze, alla tutela dei
creditori sociali e ai mezzi di finanziamento della società.
Programma del corso
Apporti dei soci – categorie speciali di azioni – finanziamenti e patrimoni destinati
- invalidità delle delibere assembleari di s.p.a. – gli amministratori di s.p.a.: interessi,
doveri, responsabilità – revisione contabile – i poteri di exit del socio – la
135
responsabilità dei soci di s.r.l. – i gruppi: in particolare, la responsabilità da direzione
e coordinamento – il progetto di fusione.
Testi consigliati
C. Angelici, La riforma delle società di capitali, Lezioni di diritto commerciale,
Padova, Cedam, ultima edizione.
I seguenti saggi – raccolti in una dispensa reperibile presso la libreria Cuem - in
AA.VV., Il nuovo diritto delle società, Liber amicorum Gian Franco Campobasso,
diretto da P. Abbadessa e G.B. Portale, Milano, Utet, 2007:
Volume 1: U. Tombari, “Apporti spontanei” e “prestiti” dei soci nelle società di
capitali, pp. 553-578;
M. Notari, Le categorie speciali di azione, pp. 593-613;
L. Salamone, I “finanziamenti destinati”, tra separazione patrimoniale e garanzia
senza spossessamento, pp. 877-918.
Volume 2: A. Stagno d’Alcontres, L’invalidità delle deliberazioni dell’assemblea
di s.p.a. La nuova disciplina, pp. 170-216;
G. Minervini, Gli interessi degli amministratori di S.p.A., pp. 581-602;
V. Calandra Bonaura, Il potere di rappresentanza degli amministratori di società
per azioni, pp. 657-682;
P. Montalenti, Gli obblighi di vigilanza nel quadro dei principi generali sulla
responsabilità degli amministratori di società per azioni, pp. 835-858;
L. Enriques - F.M. Mucciarelli, L’azione sociale di responsabilità da parte delle
minoranze, pp. 861-889;
Volume 3: V. Di Cataldo, Il recesso del socio di società per azioni, pp. 219-255;
V. Meli, La responsabilità dei soci nella s.r.l., pp. 667-699;
G. Scognamiglio, Danno sociale e azione individuale nella disciplina della
responsabilità da direzione e coordinamento, pp. 948-971.
Volume 4: G. Ferri jr - G. Guizzi, Il progetto di fusione e i documenti preparatori.
Decisione di fusione e tutela dei creditori, pp. 231-265.
DIRITTO COMUNE (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Angela Santangelo Cordani
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di storia del diritto medievale e moderno
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso è rivolto all’approfondimento della storia del diritto nell’arco di tempo che
va dal XII al XV secolo, con particolare riguardo al sistema del diritto comune e al
processo di diritto comune.
Programma del corso
La prima parte del corso sarà dedicata all’analisi di alcuni profili dell’età del diritto
comune classico (XII-XV secolo), con speciale riguardo alle tecniche interpretative e
alla metodologia scientifica di approccio al diritto dei giuristi medievali, dalla scuola
136
dei glossatori a quella dei commentatori (civilisti e canonisti), e al contributo della
giurisprudenza stessa alla configurazione del sistema delle fonti giuridiche tardomedievali.
La seconda parte, di carattere monografico, avrà per oggetto i tratti salienti del
processo romano-canonico, con particolare attenzione al processo civile, ordinario e
sommario, nelle sue modalità di svolgimento, dall’introduzione della causa alla litis
contestatio, dal sistema probatorio alla definizione della lite, per finire coi sistemi di
revisione e i mezzi di impugnazione delle sentenze conclusive dei processi.
Per gli studenti frequentanti l’esame si svolgerà sulle dispense distribuite durante il
corso e secondo le modalità che saranno comunicate nella prima settimana di lezione.
Testo adottato (studenti non frequentanti)
A. Padoa Schioppa, Italia ed Europa nella storia del diritto, Bologna, il Mulino,
2003, limitatamente ai seguenti saggi: III. Diritto e istituzioni nell’età comunale (pp.
83-97), IV. Federalismo medievale (pp. 101-122), V. La nuova scienza del diritto
(pp. 123-179), VI. Il modello del diritto canonico (pp. 181-208), VII. Delitto e pace
privata (pp. 209-250), VIII. La coscienza del giudice (pp. 251-292), IX. Giuristi e
ceto forense (pp. 293-310), X. Stato moderno e diritto (pp. 315-363).
Avvertenze
Si ricorda che l’esame di Storia del diritto medievale e moderno (corso base) è
propedeutico a quello di Diritto comune.
DIRITTO COMUNITARIO DEL LAVORO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Jacobs
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro
Il corso avrà per oggetto lo studio del diritto comunitario del lavoro, con
particolare attenzione alla sua evoluzione storica e al ruolo esercitato dalla
giurisprudenza della Corte di Giustizia. Durante le lezioni sarà chiesta una
partecipazione attiva agli studenti, che saranno invitati ad intervenire e a illustrare il
contenuto del materiale che potrà essere loro assegnato in vista della prova valutativa
finale.
Il corso si aprirà con un’analisi introduttiva circa i profili storici del diritto
comunitario del lavoro, per poi approfondire gli argomenti principali del panorama
comunitario normativo e giurisprudenziale. In particolare, le lezioni verteranno sui
diritti e sulle libertà fondamentali, sul principio di non discriminazione, sulla salute e
sulla sicurezza del lavoro, sui diritti fondamentali dei lavoratori e, in generale, sui
principi europei che regolano le relazioni industriali.
Le lezioni saranno tenute in lingua inglese e richiedono una buona padronanza
della lingua.
Il nome del docente, l’indicazione del semestre, l’orario delle lezioni, il
programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati con
137
avviso sul sito internet e sulla bacheca della Sezione di Diritto del lavoro del
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario.
DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre]
Prof. Vittorio Angiolini (Lettere A-D)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Lezioni ed esercitazioni
I temi delle lezioni tenute dal docente riguarderanno, per il primo semestre,
elementi di introduzione al diritto costituzionale, la tutela dei diritti civili, sociali e
politici, la giustizia costituzionale; per il secondo semestre, l’organizzazione dello
Stato, il potere giudiziario, le autonomie regionali e locali.
Le lezioni medesime saranno affiancate da esercitazioni per gruppi di studenti, le
quali avranno inizio a fine ottobre, con gli orari che verranno a suo tempo
comunicati. Le esercitazioni saranno destinate alla discussione di casi pratici, nonché
alle richieste di chiarimenti e di approfondimenti sui temi delle lezioni.
Si terrà altresì, negli orari che saranno a suo tempo comunicati e sempre a partire
dalla fine di ottobre, un corso integrativo di 20 ore su “Nuove dimensioni della libertà
individuale”, in cui saranno in particolare affrontati i problemi costituzionali collegati
all’uso delle biotecnologie.
Il prof. Angiolini riceve gli studenti il giovedì, alle ore 12.15, presso il
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo, via
Festa del Perdono, 7.
Esami
L’esame orale finale verterà sull’intero programma.
Sarà possibile però, durante il corso, sostenere una delle due o entrambe le prove
intermedie, che si svolgeranno durante l’orario delle lezioni. Ciascuna delle prove
intermedie consisterà nella risposta a 3/4 quesiti da darsi per iscritto in 15/20 righe al
massimo. Ciascuna delle due prove intermedie avrà ad oggetto quanto trattato a
lezione fino al momento dello svolgimento della prova. La valutazione sarà in
trentesimi. Chi avrà superato una o entrambe dette prove, tenendo ferma la
valutazione ivi riportata, sarà esonerato, se lo vorrà, dal sostenere l’esame orale finale
sulla parte corrispondente del programma. Il docente si riserva tuttavia di verificare,
in sede di esame orale, la preparazione effettiva di chi pure avesse superato entrambe
le prove intermedie. È possibile prender parte anche soltanto a una delle due prove
intermedie. Le prove intermedie sono sconsigliate per chi non frequenta le lezioni.
I risultati ottenuti nel colloquio finale relativo al corso integrativo su “Nuove
dimensioni della libertà individuale” saranno espressi in trentesimi e tenuti presenti
dal docente in sede di valutazione finale, ferma la necessità di sostenere comunque
l’esame sull’intero programma del corso di diritto costituzionale.
138
Bibliografia
Per la migliore comprensione delle lezioni e del manuale, quanto all’impostazione
e all’utilizzo delle categorie giuridiche di base, è richiesto altresì lo studio di:
V. Angiolini, Il diritto degli individui, Torino, Giappichelli, 2005.
È comunque indispensabile la preparazione dell’esame su di un manuale. Si
consigliano, in alternativa tra loro:
L. Paladin, Diritto costituzionale, Padova, Cedam, ult. ed.;
oppure G. Berti, Manuale di interpretazione costituzionale, Padova, Cedam, ult.
ed.
Entrambi questi manuali richiedono un aggiornamento, che può essere ottenuto
attraverso lo studio di F. Modugno - A. Celotto - M. Ruotolo, Aggiornamenti sulle
riforme costituzionali (1998-2004), Torino, Giappichelli, 2004.
È inoltre indispensabile, anche durante le lezioni, l’uso di una raccolta aggiornata
delle leggi del diritto costituzionale e pubblico. Il docente considera le molte in
commercio pressoché equivalenti.
DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre]
Prof. Lorenza Violini (Lettere E-N)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Il programma di insegnamento del corso si articola in due parti, che sono
sviluppate rispettivamente nel primo e nel secondo semestre.
Nella prima parte si analizzano le origini e gli sviluppi storici che hanno
caratterizzato lo Stato costituzionale moderno in generale, e quello italiano in
particolare. Specifica attenzione è riservata ai caratteri che avevano in origine e che
hanno attualmente la forma di stato e la forma di governo delineate nella carta
costituzionale repubblicana.
Nella seconda parte si approfondisce il tema del sistema delle fonti del diritto,
soffermandosi sulle caratteristiche e sulle criticità connesse all’interpretazione delle
norme giuridiche ordinarie e costituzionali. L’indagine tiene conto del carattere
complesso che tale sistema ha progressivamente assunto per effetto dell’adesione
dell’Italia ai Trattati comunitari e alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Per la preparazione dell’esame sono consigliati i seguenti testi
Caretti – De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, ultima
edizione;
oppure, T. Martines, Diritto costituzionale, Milano, Giuffrè, ultima edizione;
In aggiunta al manuale
1) Ninatti – Gennusa, Persona e processo democratico, Torino, Giappichelli, 2008;
oppure, Perini, Le regole del potere: primato del parlamento o del governo?,
Torino, Giappichelli, 2009;
2) uno a scelta tra i seguenti testi:
139
Piergigli, Le regole della produzione normativa, Torino, Giappichelli, 2009;
oppure Cartabia - Gennusa, Le fonti europeee il diritto italiano, Torino,
Giappichelli, 2009.
3) uno a scelta tra i seguenti testi:
Rovagnati, Sulla natura dei diritti sociali, Torino, Giappichelli, 2009;
oppure Pisaneschi, Dallo Stato imprenditore allo Stato regolatore. E ritorno?,
Torino, Giappichelli, 2009.
DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre]
Prof. Maria Elisa D’Amico (Lettere O-Z)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Contenuto e finalità della disciplina:
Il corso ha per oggetto l’illustrazione degli istituti fondamentali dell’ordinamento
costituzionale italiano, sia dal punto di vista dei rapporti tra l’organizzazione statale e
i privati, sia dal punto di vista dei rapporti tra gli organi che caratterizzano struttura e
funzionamento della forma di governo.
Il corso si compone di due parti:
1) Nella prima parte del corso, che si svolgerà nel primo semestre, verranno fornite
le nozioni introduttive dei concetti di Stato e ordinamento giuridico e verrà analizzato
in modo particolare il sistema costituzionale delle fonti del diritto. Quindi, verranno
affrontati i temi relativi alla forma di Stato e di governo italiana. Infine, saranno
illustrati i sistemi elettorali, nonchè la struttura e le funzioni del Parlamento.
Per la preparazione di questa prima parte, gli studenti dovranno studiare:
In alternativa:
Caretti - De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010,
capitoli I, II, III, IV (solo lettura), V, VI, VIII (solo nella parte relativa alle funzioni
normative del Governo), XI (solo nella parte relativa agli Statuti delle Regioni a
autonomia speciale e ordinaria, nonché nelle parti relative all’autonomia legislativa e
amministrativa delle Regioni), XV;
Bin – Pitruzzella, Diritto costituzionale, 2011, capitoli I, II, III, IV, V (nella parte
relativa alla forma di governo italiana e nella parte relativa al Parlamento), VIII, IX,
X, XI;
Al termine del primo semestre gli studenti iscritti al primo anno, in base al
programma preparato, potranno sostenere la prima parte dell'esame, in forma orale,
negli appelli di dicembre, gennaio e febbraio.
2) Nella seconda parte del corso, che si svolgerà nel secondo semestre, si
proseguirà nell’analisi degli organi di indirizzo politico (il Governo), si esamineranno
gli istituti di democrazia diretta e dei loro rapporti con la democrazia rappresentativa,
il ruolo e le funzioni degli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte
costituzionale), dei principi fondamentali in tema di organizzazione della
magistratura e di funzione giurisdizionale; oggetto del corso saranno anche le libertà
140
fondamentali e le tecniche per la loro protezione, nonché, infine, l’autonomia
regionale.
Per la preparazione di questa prima parte, gli studenti dovranno studiare:
In alternativa:
Caretti - De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010,
capitoli VII, VIII, IX, XI (nella parti ulteriori a quelle già preparate per il primo
semestre), XII, XIII, XIV;
Bin – Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli 2011: Capitoli V
(nella parte relativa al governo italiana e nella parte relativa al Presidente della
Repubblica), VI, VII, XII, XIII;
Inoltre, Zanon – Biondi, Il sistema costituzionale della magistratura, Bologna,
Zanichelli, 2011, relativamente ai Capitoli I-II-III-IV.
Gli studenti iscritti al primo anno, che non hanno sostenuto la prima parte
dell’esame negli appelli di dicembre, gennaio o febbraio, nonché gli studenti iscritti
ai successivi anni di corso, sono tenuti a sostenere l’intero esame, preparandosi, in
alternativa, sui seguenti manuali:
Caretti - De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010, ad
esclusione del capitolo X;
Bin – Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, 2011
Inoltre, Zanon – Biondi, Il sistema costituzionale della magistratura, Bologna,
Zanichelli, 2011, relativamente ai Capitoli I-II-III-IV.
Poiché lo studente deve abituarsi ad affrontare ogni argomento partendo dal dato
normativo (costituzionale e legislativo), che fornisce una base sicura per la
comprensione delle lezioni e di ciò che è scritto nei libri di testo, sia a lezione, sia
durante la preparazione dell’esame, è indispensabile l’uso e lo studio del testo
costituzionale.
Gli studenti potranno poi consultare i testi normativi illustrati a lezione e citati nei
manuali sul sito www.normattiva.it.
Si ricorda infine agli studenti che tutte le comunicazioni relative al corso possono
essere reperite sulla piattaforma ARIEL.
Seminario competitivo
Durante il secondo semestre verrà attivato un seminario competitivo, in cui gli
studenti frequentanti che si saranno distinti nel corso del primo semestre potranno
simulare un processo costituzionale su una tematica di attualità.
Gli studenti che frequenteranno con profitto il seminario avranno diritto a tre
crediti.
Nel corso del secondo semestre, la professoressa riceve il venerdì alle ore 9.30.
Durante le sessioni d'esame, il ricevimento si tiene nell'aula e nel giorno degli appelli.
141
DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre]
(corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici)
Prof. Marco Cuniberti
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Finalità del corso
L’insegnamento del diritto costituzionale si propone di fornire gli strumenti per la
conoscenza e la comprensione dell’ordinamento costituzionale italiano, attraverso lo
studio delle norme costituzionali, della loro origine storica e del loro sviluppo nella
prassi e nell’applicazione giurisprudenziale.
Programma del corso
1. Origine del concetto moderno di costituzione e cenni di storia costituzionale – 2.
La costituzione italiana: i principi fondamentali - 3. Le libertà costituzionali – 4.
L’organizzazione della repubblica: stato, regioni, autonomie territoriali – 5. Il
parlamento: potere legislativo e sistema delle fonti del diritto – 6. Il presidente della
repubblica – 7. Il governo e la pubblica amministrazione – 8. La magistratura – 9. La
corte costituzionale.
Libri di testo
In alternativa, uno dei seguenti manuali:
R. Bin – G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, ultima
edizione;
P. Caretti – U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli,
ultima edizione.
Il superamento dell’esame presuppone la conoscenza della costituzione e dei testi
normativi rilevanti: tra le numerose raccolte disponibili, si consiglia quella curata da
M. Ainis e T. Martines, Piccolo codice costituzionale, Milano, Led, Ultima edizione,
o quella curata da P. Bassani – V. Italia – C. E. Traverso, Leggi fondamentali del
diritto pubblico e costituzionale, Milano, Giuffrè, ultima edizione.
Il Prof. Marco Cuniberti riceve gli studenti al termine delle lezioni o su
appuntamento da concordare via mail all’indirizzo [email protected]
DIRITTO COSTITUZIONALE PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre]
(Diritto costituzionale comunitario europeo)
Prof. Vittorio Angiolini
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Oggetto del corso
Il corso riguarda la prospettiva del diritto costituzionale in Europa, in riferimento
alle esperienze sovranazionali e in special modo all’esperienza dell’Unione Europea.
In particolare, saranno analizzati i rapporti e le interferenze tra il diritto
sovranazionale europeo e i diritti nazionali, anche alla luce del principio di
142
sussidiarietà, la questione della cittadinanza europea e della tutela delle libertà e dei
diritti fondamentali (con attenzione ai risultati provvisoriamente sintetizzati nella
Carta dei diritti di Nizza), nonché i principi e le regole dell’organizzazione
sovranazionale, dal punto di vista del suo raffronto con l’organizzazione degli stati
nazionali, anche quanto ai modi della produzione giuridica.
Il corso, vivamente consigliato ai laureandi e a coloro che intendono svolgere la
tesi in Diritto costituzionale, ha carattere seminariale. È richiesta la frequenza
assidua.
Una prima parte del corso consisterà di lezioni, in cui il docente illustrerà i
principali temi e problemi della materia. Una seconda parte del corso sarà dedicata
all’illustrazione e discussione, da parte degli studenti, delle ricerche individuali
concordate con il docente e condotte direttamente sotto la guida di quest’ultimo.
Chi segue questo corso potrà altresì utilmente avvalersi della frequenza del corso
su Nuove dimensioni della libertà individuale, modulo integrativo del programma di
Diritto costituzionale (si v. il programma di Diritto costituzionale).
Bibliografia
Stante il carattere seminariale del corso, ogni opportuna indicazione sui materiali
di studio sarà fornita dal docente direttamente a lezione.
DIRITTO COSTITUZIONALE PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]
(Diritto costituzionale italiano)
Prof. Marilisa D’Amico
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Oggetto del corso
Il corso di quest’anno avrà per oggetto i diritti fondamentali di libertà
nell’esperienza costituzionale italiana, con particolare riguardo, da un lato, al
principio di uguaglianza, analizzato alla luce di alcune problematiche attuali
(differenze legate al genere, al multiculturalismo) e, dall’altro, ai diritti coinvolti dalle
scelte sull’inizio e la fine della vita (aborto, legge sulle fecondazione medicalmente
assistita, eutanasia, testamento biologico).
Caratteristiche del corso
Il corso ha carattere seminariale. Le lezioni del docente verranno integrate
affiancate da approfondimenti affidati a esperti della disciplina e da testimonianze di
operatori del settore. Sarà inoltre prevista, per gli studenti frequentanti, una prova
scritta sulla prima parte del programma.
Gli studenti frequentanti dovranno preparare l’esame sui seguenti testi:
M. E. D’Amico, I diritti contesi, Milano, Franco Angeli, 2008;
M. E. D’Amico, Democrazia paritaria: un difficile cammino, Torino, Giappichelli,
2011.
143
Gli studenti frequentanti dovranno, inoltre, studiare i materiali inseriti sulla
piattaforma Ariel tra le “lezioni”.
Gli studenti non frequentanti dovranno preparare l’esame sui seguenti testi:
M. E. D’Amico, Democrazia paritaria: un difficile cammino, Torino, Giappichelli,
2011;
M. E. D’Amico, I diritti contesi, Milano, Franco Angeli, 2008;
M. E. D’Amico - I. Alesso - M. Clara, La cicogna e il codice, Milano, Franco
Angeli, 2010.
Gli studenti non frequentanti dovranno, inoltre, studiare i materiali inseriti sulla
piattaforma Ariel tra le “lezioni”.
Nel corso del secondo semestre, la professoressa riceve il venerdì alle ore 9.30.
Durante le sessioni d'esame, il ricevimento si tiene nell'aula e nel giorno degli appelli.
DIRITTO DEI VALORI MOBILIARI (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Roberto Sacchi
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
Contenuto e finalità della disciplina
Nell’ambito del corso verranno analizzati diversi aspetti connessi al mercato
mobiliare. In primo luogo, ci si soffermerà sui beni oggetto di negoziazione nel
suddetto mercato, partendo dalla stessa nozione di strumento finanziario, fino ad
arrivare ai problemi posti dalla dematerializzazione degli strumenti finanziari.
In secondo luogo, si esamineranno i diversi soggetti che operano nel mercato
mobiliare e i servizi che questi ultimi possono offrire, distinguendo tra servizi di
investimento e gestione collettiva del risparmio. Si procederà poi a valutare la
disciplina relativa alla sollecitazione all’investimento e al disinvestimento e alla
predisposizione del prospetto, distinguendo tra prospetto di collocamento e prospetto
di quotazione. In tale sede, si affronterà anche il tema della responsabilità da
prospetto.
Infine, si affronterà il tema delle informazioni che devono essere divulgate sul
mercato e si valuteranno i possibili abusi che si determinano nell’ambito dello stesso:
in particolare, si analizzerà la disciplina in tema di abuso di informazioni privilegiate
e di manipolazione del mercato.
Il corso sarà affiancato da un seminario, tenuto dal titolare dell’insegnamento. Nel
seminario verranno discussi casi giurisprudenziali presentati alla classe da studenti.
Programma del corso
Il mercato mobiliare: nozione di mercato mobiliare, le ragioni della
regolamentazione e l’impatto del diritto comunitario. La nozione di strumento
finanziario. I soggetti che operano sul mercato mobiliare e i servizi offerti: servizi di
investimento e gestione collettiva del risparmio. L’appello al pubblico risparmio: la
144
sollecitazione all’investimento e al disinvestimento. Il prospetto informativo: il
prospetto di collocamento e il prospetto di quotazione. La responsabilità da prospetto.
Le informazioni da divulgare al mercato e la disciplina in tema di abuso di
informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato.
Testi consigliati
F. Annunziata, La disciplina del mercato mobiliare, Torino Giappichelli, ultima
edizione;
oppure, R. Costi, Il mercato mobiliare, Torino, Giappichelli, ultima edizione.
Si ricorda che l’esame di Diritto commerciale è propedeutico all’esame di Diritto
dei valori mobiliari.
DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE (crediti 6) [secondo semestre]
Prof.ssa Nerina Boschiero
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Contenuto e finalità del corso
Il corso si propone di fornire un quadro generale delle strutture giuridiche sottese
alle due componenti fondamentali del diritto del commercio internazionale
contemporaneo: da un lato, i rapporti commerciali tra Stati, così come disciplinati
dall’attuale sistema del commercio internazionale scaturito dall’istituzione, il 1°
gennaio 1995, dell’Organizzazione mondiale del commercio (International Trade
Law); dall’altro, le transazioni commerciali a carattere internazionale che
coinvolgono operatori economici privati (International Business Transactions- IBTs).
Il programma del corso ha pertanto natura interdisciplinare, in considerazione della
varietà degli Attori del commercio internazionale (Stati, Organizzazioni
intergovernative, Organizzazioni non governative a carattere economicotransnazionale, Imprese multinazionali, altri operatori economici privati), e della
varietà delle fonti normative cui si deve ricorrere per comprendere il modo di essere
dei rapporti giuridici tra i vari soggetti interessati (diritto interno degli Stati, diritto
materiale uniforme, diritto internazionale privato, diritto internazionale pubblico), la
cui analisi necessita una preliminare acquisizione di conoscenze manualistiche di
diritto internazionale pubblico e diritto internazionale privato che il corso richiede
come presupposte.
Articolazione del corso
Il corso si articola in due moduli.
Il primo modulo è dedicato all’evoluzione del quadro generale delle relazioni
economiche internazionali e dei rapporti commerciali tra Stati, nonché agli sviluppi
normativi e istituzionali che hanno portato, come punto d’approdo, alla creazione del
nuovo sistema del commercio internazionale conseguente all’istituzione
dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC/WTO). Questo modulo sarà
dedicato all’analisi delle caratteristiche generali dell’Accordo generale e degli
145
strumenti giuridici a esso collegati (e tra questi, in particolare, l’accordo TRIPs sugli
aspetti commerciali della proprietà intellettuale), alle competenze della nuova
Organizzazione, nonché agli obiettivi e i principi generali che informano il nuovo
sistema di soluzione delle controversie commerciali tra Stati, caratterizzato da una
accentuata “giurisdizionalizzazione” del meccanismo stesso. Gli effetti pervasivi
della nuova disciplina del commercio internazionale in un’epoca contrassegnata dalla
globalizzazione e dall’accresciuta interdipendenza delle economie, rende peraltro
indispensabile l’approfondimento dei rapporti tra il sistema normativo OMC e le altre
norme del diritto internazionale generale o convenzionale che possono interferire con
la medesima. Una parte di questo modulo sarà, pertanto, dedicata a uno dei problemi
attualmente più controversi nella prassi e nella dottrina: quello dei rapporti
intercorrenti tra gli accordi che afferiscono al sistema OMC e le norme internazionali
“esterne” che disciplinano e tutelano interessi altrettanto globali, di carattere noneconomico (non-trade concerns), quali la protezione dell’ambiente e la tutela dei
diritti umani fondamentali, tra i quali vengono in particolare rilievo il diritto alla
salute e i diritti fondamentali dei lavoratori.
Il secondo modulo è dedicato all’analisi della disciplina giuridica delle transazioni
commerciali internazionale tra privati. In esso, si darà conto della pluralità dei metodi
di regolamentazione della materia e della molteplicità di fonti che possono venire
simultaneamente in considerazione (autoregolamentazione da parte degli operatori
dei vari settori interessati; convenzioni internazionali che pongono sia regole di
diritto materiale uniforme che regole di diritto internazionale privato uniforme;
norme interne e comunitarie di diritto internazionale privato e processuale). Sul
presupposto di nozioni generali già acquisite nel corso di base di Diritto
internazionale, e in coordinazione con il corso di Diritto internazionale privato e
processuale, questo primo modulo approfondirà in particolare le questioni legate alla
determinazione della legge applicabile ad uno tra i più comuni contratti del
commercio internazionale (il contratto di vendita). Si approfondiranno, inoltre, i
diversi metodi di risoluzione delle controversie commerciali transnazionali, siano
esse portate dinanzi ai giudici interni (nello spazio giudiziario comunitario) o
all’arbitro.
Il programma dettagliato del corso con l’indicazione delle singole tematiche
trattate durante le lezioni verrà distribuito agli studenti all’inizio del corso e
pubblicato sul sito del dipartimento, dove parimenti sarà consultabile tutto il
materiale didattico relativo al corso.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
Per la parte relativa al primo modulo del corso si consiglia la lettura dei seguenti
capitoli del manuale:
Picone - Ligustro, Diritto dell’Organizzazione mondiale del commercio, Padova,
Cedam, 2002. Cap. I; II; III; IV (parr. da I a III); capp. VI; VIII; IX; XII e XIII.
146
Per la parte relativa al secondo modulo del corso, si consiglia la lettura di alcune
voci enciclopediche:
N. Boschiero, voce Le obbligazioni contrattuali (diritto internazionale privato), in
Enciclopedia del Diritto, V° aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011, consultabile sul
sito del Dipartimento;
N. Boschiero, voce Vendita internazionale (diritto internazionale privato), in
Dizionario del Diritto privato, N. Irti (a cura di), Milano, Giuffrè, 2010, consultabile
sul sito del Dipartimento;
Avvertenza metodologica
Il corso affianca al metodo socratico classico, consistente in lezioni “frontali” del
docente, approcci metodologici diversi basati sullo studio dei casi pratici (case
methods) e sul coinvolgimento diretto degli studenti frequentanti nella risoluzione di
controversie su casi ipotetici (clinical, moot problem) relativi tanto a controversie da
portare dinanzi agli organi giudiziari di primo e secondo grado (panels e Organo
d’Appello) del sistema di soluzione delle controversie commerciali dell’OMC quanto
a contratti tra privati. Agli studenti frequentanti è offerta la possibilità di approfondire
i problemi giuridici affrontati in classe partecipando a seminari aggiuntivi al corso, al
fine di individuare (sotto la supervisione e con l’aiuto di tutors) i punti maggiormente
controversi e le possibili soluzioni giuridiche che dovranno essere presentate
individualmente in forma scritta; gli elaborati scritti verranno singolarmente valutati
dal docente. Gli studenti, divisi in gruppi (teams) avranno, inoltre, la possibilità di
presentare oralmente e collegialmente le proprie conclusioni, simulando in classe la
composizione di tre ipotetiche controversie del commercio internazionale. La
partecipazione attiva degli studenti frequentanti, certificata dal docente, alla
risoluzione dei case studies e alla loro presentazione in aula saranno adeguatamente
valutati ai fini del superamento dell’esame finale.
Attività integrative
Per l’anno accademico 2011-2012, la cattedra di Diritto del commercio
internazionale si propone di organizzare per gli studenti frequentanti una visita-studio
presso l’Organizzazione mondiale del commercio nella sua sede di Ginevra, Svizzera.
Date, termini per la richiesta di partecipazione, eventuali costi e modalità di viaggio,
saranno comunicati a lezione.
DIRITTO DEL LAVORO (crediti 12) [primo e secondo semestre]
Prof. Maria Teresa Carinci (Lettere A-L)
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro
Contenuto e finalità del corso
147
Lo studio del diritto del lavoro riguarda sia la disciplina dell’organizzazione e
dell’azione sindacale (sia dei lavoratori che dei datori di lavoro), sia quella del
rapporto individuale di lavoro (in particolare di quello subordinato).
La materia, pertanto, si suddivide in due nuclei fondamentali:
1) il diritto sindacale, che ricomprende i temi: della libertà e organizzazione
sindacale, del contratto collettivo, dei mezzi di lotta sindacale, nonché gli strumenti
collettivi di gestione delle situazioni di crisi aziendale;
2) il diritto del lavoro in senso stretto, che ricomprende: la fattispecie lavoro
subordinato, la struttura del contratto di lavoro, la disciplina e l’estinzione del
rapporto; i contratti di lavoro flessibile, il decentramento produttivo.
Articolazione del corso
Il corso si articolerà in un primo modulo, della durata complessiva di 20 ore, nel
primo semestre (ottobre-dicembre), dedicato all’analisi delle fonti e dei principi del
diritto del lavoro. Al termine di questo primo ciclo di lezioni verrà svolta una prova
intermedia per gli studenti frequentanti secondo le modalità che saranno indicate a
lezione e divulgate sul sito internet della Sezione di diritto del lavoro alla pagina
“Diritto del Lavoro – Cattedra A-L”: http://users.unimi.it/lavoro/didattica.htm.
La seconda parte del corso, che si svolgerà nell’arco del secondo semestre (marzomaggio) e della durata complessiva di 60 ore suddivise in 6 ore settimanali,
concernerà il rapporto di lavoro. Una trattazione particolare sarà riservata al
fenomeno del decentramento produttivo a causa della sua crescente importanza nella
realtà sociale; in particolare si analizzeranno gli strumenti di utilizzazione e
acquisizione indiretta del lavoro (somministrazione, distacco, appalto, trasferimento
d’azienda e di ramo).
Alla lezione in aula si affiancheranno attività seminariali e approfondimenti
dedicati ad aspetti specifici della materia coordinati dai ricercatori e collaboratori alla
cattedra di diritto del lavoro.
Modalità d’esame
L’esame si svolgerà in forma orale.
Gli studenti frequentanti potranno sostenere una prova intermedia, a conclusione
del primo modulo sulle fonti e principi del diritto del lavoro, che sarà valutata ai fini
dell’esame finale e che costituirà titolo preferenziale per l’ammissione ai seminari ed
alle attività integrative.
La partecipazione attiva ai seminari, che affiancheranno la parte del corso dedicata
al diritto del lavoro in senso stretto, sarà ugualmente valutata ai fini dell’esame finale.
Indicazione dei libri di testo
È necessario lo studio di un manuale sul diritto dei rapporti collettivi di lavoro
(diritto sindacale) e di un manuale sulla disciplina del rapporto di lavoro (diritto del
lavoro in senso stretto).
148
Anche se distinta (soprattutto per motivi didattici) in queste due branche, la materia
è unitaria e lo studente dovrà integrare lo studio dei due manuali, collegandone gli
argomenti ove vi siano punti di contatto.
È consigliato vivamente iniziare lo studio della materia dal diritto sindacale per
affrontare, solo dopo la comprensione delle sue linee e principi fondamentali, lo
studio della disciplina del rapporto individuale di lavoro.
Eventuali chiarimenti e consigli sulla materia e sul metodo di studio potranno
essere richiesti al personale che svolge attività di assistenza agli studenti nei rispettivi
orari di ricevimento, esposti e consultabili nella bacheca della segreteria della sezione
di diritto del lavoro e sul sito internet.
I manuali consigliati
a) per lo studio del diritto sindacale
F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Diritto sindacale, 5ª ed, Torino,
Utet, 2006;
oppure, G. Giugni, Diritto sindacale, Bari, Cacucci, 2010;
b) per lo studio del diritto del lavoro in senso stretto
F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Il rapporto di lavoro
subordinato, 7a ed., Torino, Utet, 2011;
oppure, E. Ghera, Diritto del lavoro, Bari, Cacucci, 2011
c) per lo studio del fenomeno del decentramento produttivo
M. T. Carinci, Utilizzazione e acquisizione indiretta del lavoro: somministrazione
e distacco, appalto e subappalto, trasferimento d’azienda e di ramo, Torino,
Giappichelli, 2a ed., 2010.
In ogni caso è richiesto che lo studio dei manuali si accompagni a un rigoroso
apprendimento diretto delle fonti del diritto del lavoro (Costituzione, codice civile e
leggi speciali fondamentali richiamate dai libri di testo). Esistono in commercio
svariati codici del lavoro che rendono più agevole la consultazione diretta delle fonti,
fra questi, è consigliato per la sua sistematicità e per la presenza di utili schemi di
ripasso:
M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2011.
Tesi di laurea
Le tesi di laurea e le tesine sono assegnate di regola tre volte all’anno secondo le
modalità e in base ai criteri affissi nella bacheca della sezione di diritto del lavoro.
Costituisce in ogni caso titolo preferenziale per l’assegnazione l’aver sostenuto gli
esami di diritto comunitario del lavoro, diritto sindacale e relazioni industriali, diritto
del lavoro progredito e diritto della previdenza sociale.
149
DIRITTO DEL LAVORO (crediti 12) [primo e secondo semestre]
Prof. Alessandro Boscati (Lettere M-Z)
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro
Contenuto e articolazione del corso
La materia oggetto del corso di diritto del lavoro si suddivide in due parti
fondamentali:
1) il diritto sindacale, che ricomprende i temi della libertà e organizzazione
sindacale, del contratto collettivo, dello sciopero e degli altri mezzi di lotta sindacale;
2) il diritto del lavoro in senso stretto, che concerne la fattispecie lavoro
subordinato, la struttura del contratto di lavoro, la disciplina e l’estinzione del
rapporto, i contratti di lavoro flessibile, il decentramento produttivo.
Coerentemente con i propri contenuti, il corso si articolerà su entrambi i semestri
dell’anno accademico.
Da ottobre a dicembre si svolgerà la prima parte del corso, della durata
complessiva di 20 ore, in cui saranno analizzati fonti e principi del diritto sindacale.
Al termine di questo primo ciclo di lezioni gli studenti frequentanti potranno
sostenere una prova intermedia che si svolgerà secondo le modalità che saranno
indicate a lezione.
La seconda parte del corso, della durata complessiva di 60 ore, si svolgerà
nell’arco del secondo semestre (marzo/maggio), e concernerà il rapporto di lavoro in
senso stretto.
Seminari
Alle lezioni in aula si affiancheranno – nel corso del secondo semestre – attività
seminariali e approfondimenti dedicati ad aspetti specifici della materia, coordinati
dai ricercatori e collaboratori della Sezione di Diritto del lavoro.
Usualmente uno dei seminari simula una controversia giudiziale e vede gli studenti
partecipanti analizzare un caso pratico, redigere i necessari atti giudiziali e discutere
la causa. Da due anni a questa parte, tale seminario vede la partecipazione anche di
un Giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di Milano. Sul sito internet della
Sezione sono pubblicati gli atti relativi al seminario competitivo svoltosi nell’anno
accademico 2010-2011.
La partecipazione attiva ai seminari è titolo per conseguire tre crediti.
Modalità d’esame
L’esame si svolgerà in forma orale.
Gli studenti frequentanti potranno sostenere una prova intermedia, a conclusione
del modulo di diritto sindacale.
La partecipazione attiva ai seminari sarà valutata ai fini dell’esame finale e darà
allo studente la possibilità di sostenere detto esame con uno dei docenti del
seminario.
150
Indicazione dei libri di testo
Coerentemente con il contenuto composito del corso, la preparazione dell’esame
dovrà concernere sia il diritto sindacale, che il diritto del lavoro in senso stretto.
Ai fini dell’esame si consigliano i seguenti manuali:
a) per lo studio del diritto sindacale
F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Diritto sindacale, 5ª ed,
Torino, Utet, 2006; oppure, G. Giugni, Diritto sindacale, Bari, Cacucci, 2010.
b) per lo studio del diritto del lavoro in senso stretto
F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Il rapporto di lavoro
subordinato, 7ª ed., Torino, Utet, 2011; oppure, E. Ghera, Diritto del lavoro, Bari,
Cacucci, 2011.
Si suggerisce di iniziare lo studio della materia dal diritto sindacale per affrontare,
solo dopo la comprensione delle sue linee e principi fondamentali, lo studio della
disciplina del rapporto individuale di lavoro.
In ogni caso è richiesto che lo studio dei manuali si accompagni ad un rigoroso
apprendimento diretto delle fonti del diritto del lavoro. Esistono in commercio
svariati codici del lavoro che rendono più agevole la consultazione diretta delle fonti,
fra questi, è consigliato per la sua sistematicità e per la presenza di utili schemi di
ripasso:
M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, in Collana Codici Giuffrè, Giuffrè,
Milano, 2011.
Orario di ricevimento, tesi di laurea e tesine
Gli orari di ricevimento del Prof. Boscati e dei collaboratori sono indicati nella
bacheca della Sezione di Diritto del lavoro e sul sito internet
http://users.unimi.it/lavoro/.
Le tesi di laurea magistrale e triennale sono assegnate di regola tre volte all’anno in
base a una valutazione combinata del voto conseguito nell’esame e della media
generale degli esami.
DIRITTO DEL LAVORO PROGREDITO (Lavoro alle dipendenze delle
pubbliche amministrazioni) (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Alessandro Boscati
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro
Struttura e contenuti del corso
L’insegnamento di diritto del lavoro progredito (lavoro alle dipendenze delle
pubbliche amministrazioni) sarà dedicato alla disamina del rapporto di lavoro alle
dipendenze delle pubbliche amministrazioni e ai suoi profili di specialità rispetto al
rapporto di lavoro privato anche con specifico riferimento alle recenti novità
151
introdotte dalla legge n. 15/2009 e dal successivo decreto legislativo attuativo n.
150/2009.
Saranno affrontati in particolare i seguenti argomenti:
- Lavoro pubblico e principi costituzionali
- La riforma del lavoro pubblico: contrattualizzazione e privatizzazione
- Le fonti di disciplina del rapporto di lavoro
- La fase dell’accesso
- La gestione del rapporto di lavoro (in particolare, la disciplina delle mansioni e il
procedimento disciplinare, l’utilizzo di tipologie contrattuali “flessibili”; gli strumenti
di mobilità del personale)
- Gestione del contenzioso
Modalità di esame e libri di testo consigliati per l’esame
L’esame si svolge in forma orale.
Per la preparazione dell’esame saranno fornite durante il corso agli studenti
frequentanti indicazioni circa il materiale bibliografico da studiare.
Per gli studenti non frequentanti si consigliano in alternativa uno dei seguenti testi:
U. Caramelli - M. T. Carinci, (a cura di), Il lavoro pubblico in Italia, 2ª ed., Bari,
Cacucci, 2010;
oppure, L. Galantino, Diritto del lavoro pubblico, 4ª ed., Torino, Giappichelli,
2011.
In ogni caso lo studio dei testi deve essere accompagnato all’accurata
consultazione delle disposizioni della Costituzione, del codice civile e delle
fondamentali leggi speciali via via richiamate dai libri di testo.
Orario di ricevimento, tesi di laurea e tesine
Gli orari di ricevimento del docente e dei collaboratori sono indicati nelle bacheche
presso il Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario, così come le
modalità per la presentazione delle domande di assegnazione delle tesi di laurea e
delle tesine.
DIRITTO DEL LAVORO PROGREDITO (Lavoro privato)
(crediti 6) [primo semestre]
Prof. Maria Teresa Carinci
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro
Contenuto e finalità del corso
Il corso di diritto del lavoro progredito è dedicato all’approfondimento di alcuni
istituti che assumono particolare rilevanza nella materia lavoristica. La prima parte
del corso avrà per oggetto l’analisi della disciplina in materia di sicurezza sul luogo
di lavoro, con particolare attenzione al contenuto degli obblighi e doveri che gravano
152
sul datore di lavoro, alle prescrizioni rivolte ai lavoratori nonché alle funzioni
attribuite agli altri soggetti chiamati a esercitare un importante ruolo nel sistema di
gestione della sicurezza. L’esame di questi aspetti sarà condotto con uno sguardo
costante ai risultati dell’elaborazione giurisprudenziale che, specialmente in tale
ambito, svolge una funzione esplicativa e integrativa del precetto legale.
La seconda parte del corso sarà dedicata, invece, alla disciplina in materia di
licenziamenti individuali e, in particolare, all’analisi delle causali giustificatrici del
recesso datoriale (giusta causa, giustificato motivo soggettivo e oggettivo) e dei
rimedi previsti dall’ordinamento in caso di licenziamento privo di giustificazione
(recesso ad nutum, tutela obbligatoria, tutela reale).
Modalità d’esame
L’esame si svolge in forma orale sulla base del materiale bibliografico che sarà
comunicato dal docente all’inizio del corso e indicato nella bacheca della segreteria
della sezione di diritto del lavoro e sul relativo sito internet
(http://users.unimi.it/lavoro/).
In ragione della specificità degli argomenti trattati è fortemente consigliata una
costante frequenza delle lezioni. Agli studenti, frequentanti e non, è richiesta in ogni
caso un’adeguata conoscenza di uno dei seguenti manuali (che sono stati oggetto
dell’esame di Diritto del lavoro):
F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Il rapporto di lavoro
subordinato, 7a ed., Torino, Utet, 2011;
oppure, E. Ghera, Diritto del lavoro, Bari, Cacucci, 2011.
Gli studenti sono tenuti, infine, ad accompagnare lo studio del materiale per la
preparazione dell’esame con la diretta consultazione delle fonti normative del diritto
del lavoro. Tra i numerosi codici del lavoro esistenti in commercio si consiglia:
M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2011.
Avvertenza
All’esame di Diritto del lavoro progredito è propedeutico l’esame di Diritto del
lavoro.
Tesi di laurea
Le tesi di laurea e le tesine sono assegnate tre volte all’anno secondo le modalità e
in base ai criteri affissi nella bacheca della sezione di diritto del lavoro. Gli studenti
interessati sono tenuti a presentare, entro i termini stabiliti, la domanda che può
essere ritirata presso la segreteria della sezione di diritto del lavoro o scaricata dalle
pagine del sito internet http://users.unimi.it/lavoro/
I nominativi degli studenti assegnatari saranno resi noti tramite avviso affisso nella
bacheca della sezione di diritto del lavoro e pubblicato sulle pagine del relativo sito
internet.
153
Costituisce titolo preferenziale per l’assegnazione della tesi l’aver sostenuto gli
esami di diritto comunitario del lavoro, diritto sindacale e diritto della previdenza
sociale.
DIRITTO DEL PROCESSO E DEL CONTENZIOSO COMUNITARIO
(crediti 6) (secondo semestre)
Prof. Massimo Condinanzi
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Presentazione del corso
Il corso, che è realizzato nel contesto della Cattedra Jean Monnet ad personam e si
inquadra nell’ambito delle iniziative del Centro di eccellenza Jean Monnet presso
l’Ateneo, è indirizzato a studenti che abbiano superato l’esame di Diritto dell’Unione
europea e, preferibilmente, di Diritto processuale civile.
Programma del corso
La frequenza del corso presuppone la conoscenza, acquisita attraverso lo studio del
Diritto dell’Unione europea, del quadro complessivo dei mezzi di tutela
giurisdizionale avanti al giudice comunitario, che si connotano per la sostanziale
atipicità rispetto tanto alle forme di tutela più comuni nell’ambito delle
organizzazioni internazionali, quanto ai modelli della tutela giurisdizionale nazionale.
Attenzione verrà, innanzitutto, dedicata alla distribuzione delle competenze tra i
diversi organi che compongono l’ordinamento giudiziario dell’Unione europea,
nonché alla struttura e alla composizione dei medesimi.
Successivamente, il corso sarà dedicato allo studio delle regole, di diversa
provenienza e di ineguale valore giuridico, che disciplinano lo svolgimento del
processo dell’Unione nel contesto delle varie tipologie di azioni di fronte al giudice di
tale ordinamento. In un sistema processuale ancora relativamente “giovane” e
altrettanto relativamente poco “codificato”, l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla
prassi del processo di fronte alla Corte, al Tribunale e, ora, al Tribunale della
funzione pubblica dell’Unione europea, prassi poco nota perché assai poco diffusa
attraverso gli ordinari strumenti di accesso alla giurisprudenza comunitaria e,
pertanto, finora conosciuta da pochi “specialisti” del settore, al contrario delle regole
sostanziali o materiali del sistema dell’Unione, ormai familiari a un largo pubblico di
operatori giuridici. La finalità è quella di consentire allo studente di familiarizzare
con le categorie processuali di un processo “non nazionale”, eppure fortemente
connesso con le quotidiane esigenze di tutela del cittadino dell’Unione, i cui diritti,
com’è ben noto, non sono ormai più soltanto di matrice statuale, ma vieppiù risentono
di una derivazione comunitaria a cui si associa una peculiare forma di tutela
giurisdizionale.
Il testo consigliato costituisce una base di lavoro essenziale ma non sufficiente, la
preparazione dell’esame dovendo fondarsi anche sul contenuto delle lezioni e sul
154
materiale distribuito a lezione. Identiche considerazioni inducono a ritenere la
frequenza fortemente consigliata.
Costituisce parte integrante del corso la preparazione, con distribuzione e
commento dei relativi atti di causa, e la successiva partecipazione a un’udienza della
Corte di giustizia o del Tribunale dell’Unione europea a Lussemburgo.
Testi per la preparazione dell’esame
M. Condinanzi - R. Mastroianni, Il contenzioso dell’Unione europea, Torino,
Giappichelli, 2009, ovvero l’ultima edizione disponibile.
Per l’indispensabile conoscenza dei testi normativi di riferimento
M. Condinanzi, Codice del contenzioso dell’Unione europea, Torino, Giappichelli,
2010.
Per ogni utile ulteriore riferimento giurisprudenziale si rinvia a B. Nascimbene, M.
Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C. Sanna), Giurisprudenza di
diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffrè, 2007 e all’appendice di
aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011.
Per informazioni sul corso, consultare il sito:
http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4&Itemid=
13
DIRITTO EUROPEO DEI TRASPORTI (crediti 6) (secondo semestre)
Prof. Francesco Rossi Dal Pozzo
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Presentazione del corso
Il corso si inquadra nell’ambito delle iniziative del Centro di eccellenza Jean
Monnet presso l’Ateneo.
Programma del corso
Il corso si divide in due parti. La prima parte si propone di fornire un quadro
generale della Politica comune dei trasporti dell’Unione europea. Particolare
attenzione sarà dedicata alla giurisprudenza della Corte di giustizia in questo settore.
La seconda parte sarà rivolta, per l’anno accademico 2011-2012, al trasporto aereo
e, in particolare, all’approfondimento dei seguenti profili: la concorrenza, la sicurezza
e la tutela dei diritti dei passeggeri.
Il tema della concorrenza sarà trattato sotto vari profili: a) il processo di
liberalizzazione del trasporto aereo, fra norme di diritto internazionale e norme di
diritto dell’Unione europea; b) le relazioni esterne dell’Unione europea in materia di
trasporto aereo; c) la nascita e lo sviluppo di un modello di trasporto aereo, c.d. low
155
cost, alternativo a quello tradizionale; d) la disciplina degli aiuti di stato e gli oneri di
servizio pubblico nel settore del trasporto aereo; e) l’analisi delle barriere
regolamentari all’accesso al mercato del trasporto aereo, fra le quali, in particolare, la
disponibilità delle bande orarie e le varie forme di cooperazione strategica fra vettori;
f) la regolamentazione e l’accesso alle infrastrutture aeroportuali.
Il corso analizzerà, poi, i vari aspetti relativi al tema della sicurezza nel settore del
trasporto aereo e, più in generale, la tutela dei diritti fondamentali dei passeggeri. In
particolare, saranno affrontati i seguenti aspetti: a) le procedure di sicurezza del
trasporto aereo in ambito internazionale e dell’Unione europea; b) la prevenzione di
atti illegali nel settore dell’aviazione civile; c) la responsabilità dei vettori aerei in
caso di incidenti; d) i diritti delle persone a mobilità ridotta; d) il trattamento dei dati
dei passeggeri.
Infine, ampio spazio sarà dedicato alla tutela dei “diritti secondari” dei passeggeri,
fra cui, in particolare, quello di usufruire di un servizio di trasporto aereo efficiente e
di ottenere un risarcimento o un indennizzo qualora ciò non sia garantito.
Testi per la preparazione dell’esame
F. Rossi Dal Pozzo, Servizi di trasporto aereo e diritti dei singoli nella disciplina
comunitaria, Milano, Giuffrè, 2008 (pp. XI–415).
Per ogni riferimento utile alle norme dell’Unione europea, si rinvia a B.
Nascimbene, Unione europea - Trattati, Torino, Giappichelli, 2010.
Per ogni riferimento utile alla giurisprudenza dell’Unione europea e nazionale, si
rinvia a B. Nascimbene, M. Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C.
Sanna), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffrè, 2007 e
all’appendice di aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011.
I testi consigliati costituiranno soltanto un riferimento generale, la preparazione
dell’esame dovendo basarsi essenzialmente sul contenuto delle lezioni e sul materiale
distribuito a lezione. Per tale motivo, la frequenza è fortemente consigliata.
All’indirizzo internet http://frossidalpozzodet.ariel.ctu.unimi.it/ è possibile
procedere ad una pre-iscrizione al corso, non vincolante. Per ulteriori informazioni
sul corso, consultare il sito: http://www.eurojus.it.
DIRITTO DELL’AMBIENTE (crediti 6) (secondo semestre)
Prof. Francesco Goisis
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo
Obiettivo del corso
Obiettivo del corso è fornire una conoscenza di base dei principi, delle fonti, degli
strumenti, dei soggetti e dei procedimenti del diritto ambientale alla luce della
riforma realizzata con il D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, prevalentemente attraverso la
156
distribuzione e il commento di materiali giurisprudenziali e dottrinali e con
l’intervento attivo degli studenti.
Programma del corso
I Principi: Costituzione e ambiente: nozione e valore dell’ambiente; L’ambiente e i
suoi confini: governo del territorio, urbanistica, paesaggio, protezione della natura,
tutela della salute, biotecnologie; Le fonti del diritto ambientale.
II I soggetti: La comunità internazionale; La Comunità europea; Le competenze
statali; Il ruolo delle regioni; Il ruolo degli enti locali.
III Le materie: L’inquinamento atmosferico; L’inquinamento acustico;
L’inquinamento elettromagnetico; La tutela delle acque; Regime delle acque e difesa
del suolo (bonifiche dei siti inquinati); La disciplina dei rischi di incidenti industriali;
Il settore dell’energia; La protezione della natura: parchi e riserve naturali; Beni
paesaggistici; Associazioni ambientalistiche; Informazioni ambientali; Valutazione di
impatto ambientale; Danno ambientale; Rifiuti.
Testo consigliato
G. Rossi, Diritto dell’ambiente, Torino, Giappichelli (ultima edizione disponibile).
Si richiede altresì la diretta conoscenza delle fonti normative rilevanti, e in
particolare del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152.
Gli studenti frequentanti potranno preparare l’esame sugli appunti delle lezioni e
sui materiali giurisprudenziali e dottrinali distribuiti durante il corso.
Il Prof. Francesco Goisis riceve gli studenti presso il piano seminterrato del
Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e processuale, il mercoledì alle ore
12.00.
DIRITTO DELL’ARBITRATO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Laura Salvaneschi
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile
Contenuto e finalità del corso
Il corso ha per oggetto l’illustrazione della disciplina dell’arbitrato, con particolare
riferimento all’arbitrato rituale. Ci si propone di considerare sia le norme riservate al
tema dal codice di procedura civile (artt. 806 e seguenti) modificate dal decreto
legislativo 2 febbraio 2006, n. 40, sia le norme contenute nelle principali Convenzioni
internazionali (con particolare riguardo alla Convenzione di New York sul
riconoscimento dei lodi arbitrali stranieri).
Nelle intenzioni del docente (attuabili, peraltro, soltanto con l’accordo degli allievi
e la fattiva collaborazione di questi ultimi), il corso dovrebbe seguire molto
largamente il metodo seminariale (con ricerche ed esposizioni da parte degli studenti
e relativa discussione).
157
Libri consigliati
Il materiale di studio sarà comunicato a lezione e con avviso pubblicato nella
bacheca del Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale
europeo, consultabile anche on line sul sito del Dipartimento di diritto pubblico,
processuale civile, internazionale europeo.
Esami
Gli esami saranno svolti in forma di colloquio, e a ogni colloquio il docente
prenderà parte personalmente (soprattutto per quanto concerne l’analisi delle ricerche
svolte dal candidato e del risultato della sua partecipazione ai seminari). È ammesso a
sostenere l’esame soltanto chi abbia previamente superato l’esame di Diritto
processuale civile.
DIRITTO DELL’ESECUZIONE CIVILE (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Simonetta Vincre
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile
Contenuto e finalità del corso
Il corso ha per oggetto i principi dell’esecuzione forzata civile e la disciplina dei
processi di esecuzione forzata, disciplinati nel libro IV del codice di procedura civile,
che sono stati di recente riformati in numerosi aspetti (L. 14 maggio 2005, n. 80; L.
28 dicembre 2005, n. 263; L. 23 febbraio 2006, n. 51; L. 24 febbraio 2006, n. 52; L.
18 giugno 2009, n. 69). Durante lo svolgimento del corso verranno quindi studiati i
principi e i procedimenti che regolano l’attuazione della responsabilità civile. In
particolare, saranno oggetto del corso il processo di esecuzione per espropriazione e
le c.d. esecuzioni forzate in forma specifica, previste dal libro VI , Titolo IV, Capo II,
del codice civile.
Inoltre, il corso integrale (9 crediti) comprende - per cenni - l’esame del
Regolamento Ce n. 805/2004, avente per oggetto il titolo esecutivo europeo per i
crediti non contestati, nonché - sempre per cenni – altre forme di esecuzione speciale.
Programma del corso
Nozioni generali sull’esecuzione forzata e sul processo esecutivo. Il titolo
esecutivo. L’espropriazione forzata nelle sue diverse forme (mobiliare, presso il
debitore, presso terzi, immobiliare, di beni indivisi, contro il terzo proprietario).
L’esecuzione per consegna e rilascio. L’esecuzione forzata degli obblighi di fare e
degli obblighi di non fare. Le misure coercitive. Le opposizioni. La sospensione ed
estinzione del processo esecutivo.
Inoltre, per il corso integrale (9 crediti), verranno esaminati – per cenni – il titolo
esecutivo europeo (introdotto con il Reg. Ce 805/2004) e – sempre per cenni – alcune
esecuzioni speciali (così, per esempio, l’esecuzione per credito fondiario,
l’esecuzione nei confronti della P.A., l’esecuzione delle sanzioni amministrative,
l’esecuzione del pegno, l’esecuzione su autoveicoli, l’esecuzione su navi e
158
aeromobili, l’esecuzione del concessionario in base al ruolo, l’esecuzione nella
materia della proprietà industriale).
Libri di testo consigliati
Per lo studio della parte generale (6 crediti) si consiglia:
F. P. Luiso, Diritto processuale civile, vol. III, Il processo esecutivo, Milano,
Giuffrè, ultima edizione;
A. Saletti, Processo esecutivo e prescrizione. Contributo alla teoria della domanda
esecutiva, Milano, 1992;
E. Merlin, Prime note sul sistema delle misure coercitive pecuniarie per
l’attuazione degli obblighi infungibili nella L. 69/2009, in Riv. dir. proc., 2009, pp.
1547 ss. (disponibile presso la Sezione di Diritto processuale civile);
A. Chizzini, Patrimonialità dell’obbligazione tra condanna ed esecuzione forzata,
in Il giusto processo civile, 2009, pp. 660 ss. (disponibile presso la Sezione di Diritto
processuale civile).
Per chi intenda sostenere l’esame da 9 crediti, in aggiunta ai testi sopra segnalati, si
consigliano:
G. Campeis – A. De Pauli, Le esecuzioni civili, Procedimenti ordinari e speciali.
Casi speciali di esecuzione. L’attuazione, 4a ed., Padova, Cedam, 2007 (pp. 465-499;
pp. 532-683).
L’esame si svolge oralmente. Esso può essere sostenuto soltanto da coloro che
abbiano superato l’esame di Diritto processuale civile.
DIRITTO DELL’ESECUZIONE PENALE E PROCEDIMENTO PENALE
MINORILE (6 crediti) [primo semestre]
Prof. Lucio Camaldo
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Finalità e programma del corso
1) Con riferimento all’esecuzione penale, il corso si propone l’esame della
disciplina prevista nel libro X del codice di procedura penale. In particolare, saranno
oggetto di analisi: le garanzie di giurisdizionalità nella fase esecutiva; il giudicato
(presupposto, fondamento ed effetti); l’esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali;
il giudice dell’esecuzione; i procedimenti di esecuzione; le eterogenee questioni
attribuite al giudice dell’esecuzione; la magistratura di sorveglianza (interventi in
materia di esecuzione); il casellario giudiziale (d.P.R. n. 313/2002).
2) Per quanto riguarda il procedimento penale minorile, il corso intende fornire un
quadro generale della disciplina prevista nel d.P.R. 22 settembre 1988, n. 448
(Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni). In particolare, si
affronteranno i seguenti temi: la giustizia penale minorile (struttura e soggetti); i
principi generali del processo penale minorile; le indagini (gli accertamenti sull’età e
sulla personalità); i provvedimenti restrittivi della libertà personale; l’udienza
preliminare (le particolarità); i procedimenti speciali (i limiti); la sentenza di non
159
luogo a procedere per irrilevanza del fatto; il perdono giudiziale; la sospensione del
processo e messa alla prova; il dibattimento (le deroghe); le impugnazioni (le
peculiarità); le misure di sicurezza (i presupposti e il procedimento applicativo); la
fase esecutiva.
Il corso sarà integrato dall’analisi di alcuni casi che riguardano il minore autore di
reato.
Libri di testo per la preparazione all’esame
Si suggeriscono i seguenti testi di base:
G. Tranchina, L’esecuzione, in Siracusano – Galati – Tranchina – Zappalà, Diritto
processuale penale, Vol. II, Milano, Giuffrè, 2011, pp. 597-699;
E. Zappalà (a cura di), La giurisdizione specializzata nella giustizia penale
minorile, Torino, Giappichelli, 2009.
Avvertenza
Per sostenere l’esame è necessario rispettare la propedeuticità di Diritto penale.
Per una migliore comprensione della materia è opportuna la conoscenza dei
fondamenti del Diritto processuale penale.
Per gli studenti frequentanti saranno previste modifiche al programma d’esame.
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Massimo Condinanzi (Lettere A-K)
Prof. Bruno Nascimbene (Lettere L-Z)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Contenuto e finalità della disciplina
L’insegnamento si propone, in primo luogo, di fornire un quadro della struttura
istituzionale dell’Unione europea, ampiamente modificata per effetto dell’entrata in
vigore (1.12.2009) del Trattato di Lisbona. L’insegnamento mira, inoltre, a dare una
conoscenza specifica di taluni dei problemi di maggiore interesse per quanto riguarda
il diritto materiale dell’Unione, le sue politiche e i riflessi nell’ordinamento italiano.
Programma
I. Parte generale. Profili istituzionali
Unione e Comunità europea. L’evoluzione dell’ordinamento comunitario: trattati
istitutivi, atto unico europeo, trattato sull’Unione e modifiche apportate dai trattati di
Amsterdam e di Nizza. Il processo di evoluzione (Trattato di Lisbona che modifica il
Trattato sull’Unione Europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea).
Istituzioni e organi: Parlamento europeo, Consiglio europeo, Consiglio, Commissione
e Banca centrale europea. Struttura e competenze. Corte di giustizia e sistema
giurisdizionale (rapporti, in particolare, fra giudice dell’Unione e giudice nazionale).
160
Atti dell’Unione: tipologia ed effetti. Diritto dell’Unione europea e diritto interno (il
recepimento del diritto dell’Unione nell’ordinamento italiano).
II. Parte speciale. Profili di diritto materiale
La cittadinanza dell’Unione e la libera circolazione delle persone, il diritto di
stabilimento e la libera prestazione di servizi. La libera circolazione dei capitali. La
libera circolazione delle merci. Cooperazione giudiziaria in materia civile e penale.
Politica estera. L’Unione economica e monetaria. La disciplina della concorrenza.
Aiuti di Stato alle imprese.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
1. R. Adam - A. Tizzano, Lineamenti di diritto dell’Unione europea, 2ª ed., Torino,
Giappichelli, 2010;
2. G. Strozzi, Diritto dell’Unione europea. Parte speciale, 3ª ed., Torino,
Giappichelli, 2010;
oppure, in alternativa, G. Tesauro, Diritto dell’Unione europea, 6ª ed., Padova,
Cedam, 2010;
oppure, in alternativa,
1. G. Strozzi - R. Mastroianni, Diritto dell’Unione europea, Parte istituzionale, 5a
ed., Torino, Giappichelli, 2011;
2. G. Strozzi, Diritto dell’Unione europea. Parte speciale, 3ª ed., Torino,
Giappichelli, 2010;
inoltre, B. Nascimbene, Unione europea - Trattati, Torino, Giappichelli, 2010.
Per ogni riferimento utile, alla giurisprudenza comunitaria e nazionale, si rinvia a
B. Nascimbene, M. Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C. Sanna),
Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffrè, 2007 e
all’appendice di aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011.
Altri testi e materiali di studio verranno indicati durante le lezioni.
Per informazioni sul corso, consultare il sito
http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4&Itemid=
13.
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA PROGREDITO
(Diritto della concorrenza e del mercato interno) (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Bruno Nascimbene
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Presentazione e programma del corso
Il corso si inquadra nell’ambito dell’Azione Jean Monnet promossa dalla
Commissione europea nonché delle iniziative promosse dal Centro di eccellenza Jean
161
Monnet avente sede presso l’Università degli Studi di Milano. Esso ha per oggetto,
essenzialmente, il diritto della concorrenza e delle imprese e il diritto del mercato
interno. Si articola sui seguenti profili: a) la libertà di concorrenza, il mercato interno,
il diritto di stabilimento e la libera prestazione di servizi; b) le norme, le competenze
e gli strumenti per il controllo della concorrenza; c) la tutela giurisdizionale; d) i
rapporti fra autorità dell’Unione europea e nazionali; e) i comportamenti delle
imprese (accordi, decisioni di associazioni di imprese, pratiche concordate) e la
nozione di impresa; f) gli obblighi in virtù dell’art. 101 del Trattato sul
funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e le deroghe consentite; g) la violazione
degli obblighi e le sanzioni; h) i rapporti fra l’art. 101 e l’art. 102 del TFUE nella
giurisprudenza; i) le concentrazioni e le ragioni di una disciplina ad hoc; l)
l’applicazione extraterritoriale delle norme antitrust; m) il comportamento dello Stato
e gli obblighi che discendono dagli artt. 3 TFUE, 4, par. 3 TUE, e 101 TFUE; n) il
comportamento dello Stato e gli aiuti alle imprese (aiuti alle imprese pubbliche e
private); o) l’impresa pubblica e il servizio pubblico; le privatizzazioni.
Il corso, di carattere essenzialmente seminariale, si svolgerà nel secondo semestre
dell’anno accademico. La frequenza è obbligatoria. Il corso è indirizzato a studenti
che abbiano superato l’esame di Diritto dell’Unione europea, ed è consigliato, in
particolare, a coloro che abbiano chiesto o intendano chiedere l’assegnazione di una
tesi in materia.
Testi per la preparazione dell’esame
S. Bastianon, Diritto antitrust dell’Unione europea della concorrenza, in corso di
pubblicazione;
B. Nascimbene - M. Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C.
Sanna), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, 2007 e appendice
di aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011.
Altri materiali di studio e riferimenti bibliografici verranno forniti direttamente a
lezione.
Per informazioni sul corso, consultare il sito:
http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4&Itemid=
13.
DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Marco Lopez de Gonzalo
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Il corso si propone di affrontare i principali temi del diritto della navigazione
marittima e cioè:
162
- la nave, con particolare attenzione alle problematiche relative alla sicurezza della
navigazione; la nave formerà oggetto di studio anche in relazione alla sua nazionalità
e alla sua iscrizione in pubblici registri;
- i contratti aventi per oggetto la costruzione, la vendita e la locazione della nave e
i relativi strumenti di finanziamento;
- il rapporto di lavoro nautico del comandante e dell’equipaggio, con particolare
attenzione ai riflessi, su tale disciplina, della iscrizione della nave in registri italiani o
stranieri;
- la riforma dell’ordinamento portuale, nel senso della privatizzazione e della
liberalizzazione delle attività portuali, come risultante dalla legge n. 84/94 e dai
successivi interventi legislativi;
- la tutela dell’ambiente marino dall’inquinamento e la normativa internazionale in
tema di responsabilità civile per danni da inquinamento;
- la vendita marittima, quale elemento portante della complessiva operazione
economica nella quale si inserisce il trasporto marittimo e la funzione svolta in tale
ambito dalla polizza di carico;
- i contratti documentati da charterparty, con particolare attenzione ai formulari
maggiormente diffusi;
- il trasporto marittimo di linea e la disciplina internazionale uniforme che ne viene
data nella Convenzione di Bruxelles del 1924;
- le figure tipiche di ausiliari e intermediari (raccomandatario, spedizioniere,
broker);
- il diritto comunitario dei traffici marittimi, con particolare attenzione alla
disciplina della concorrenza;
- i sinistri della navigazione (urto, salvataggio, avaria comune); la disciplina delle
relative responsabilità e i riflessi sul piano assicurativo.
Lo studio di tali argomenti verrà condotto tenendo conto non solo del dato
normativo e della elaborazione dottrinale, ma anche della law in action costituita
dalla casistica giurisprudenziale e dalla prassi contrattuale.
Nell’ambito del corso, anche in relazione a interessi ed esigenze che venissero
manifestati dagli studenti, potranno essere trattate anche tematiche proprie di materie
“contigue”, come il diritto aeronautico e il diritto del turismo.
È anche previsto lo svolgimento di esercitazioni che consentano la partecipazione
attiva degli studenti.
Libro di testo
S. M. Carbone - P. Celle - M. Lopez de Gonzalo, Il diritto marittimo attraverso i
casi e le clausole contrattuali, Torino, Giappichelli, 4ª ed., 2011, limitatamente ai
capitoli da 1 a 14.
163
DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Giuseppe Ludovico
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro
Contenuto e finalità del corso
Il corso avrà per oggetto lo studio dell’ordinamento giuridico previdenziale e sarà
articolato in una prima parte di carattere generale, durante la quale verranno
approfonditi i principi generali della materia, la sua evoluzione storica, i soggetti,
l’organizzazione, l’oggetto della tutela, il suo finanziamento, il rapporto giuridico
previdenziale, le regole comunitarie e le loro ricadute sull’ordinamento nazionale.
La seconda parte del corso sarà dedicata all’approfondimento della disciplina che
regola la tutela assicurativa in materia di infortuni e malattie professionali e il regime
pensionistico di vecchiaia e anzianità. Della prima tutela verranno esaminati, in
particolare, l’origine e l’evoluzione storica dell’istituto, i suoi confini di applicazione,
le nozioni di infortunio sul lavoro e di malattia professionale, il regime delle
prestazioni, mentre le lezioni dedicate al sistema pensionistico avranno per oggetto il
suo funzionamento, i requisiti per il pensionamento di anzianità e vecchiaia, il
metodo di calcolo delle prestazioni, i trattamenti pensionistici in favore dei superstiti
e la disciplina della previdenza complementare.
Modalità d’esame e indicazione dei libri di testo
L’esame si svolge in forma orale.
Per gli studenti frequentanti è prevista la possibilità di sostenere una prova scritta
intermedia sulla parte generale del corso.
Gli studenti sono tenuti a preparare l’esame sul volume di M. Cinelli, Diritto della
previdenza sociale, 9a ed., Giappichelli, Torino, 2010.
Agli studenti frequentanti saranno forniti ulteriori materiali di approfondimento
sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni che sostituiscono alcuni capitoli del
manuale.
Tesi di laurea
Le tesi di laurea e le tesine vengono assegnate tre volte l’anno secondo le modalità
indicate nella bacheca e nel sito internet della Sezione di Diritto del lavoro del
Dipartimento di Economia, Diritto del Lavoro e Diritto Tributario
(http://users.unimi.it/lavoro/).
DIRITTO DELLE ASSICURAZIONI (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Andrea Tina
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
Programma del corso
1) La disciplina giuridica dell’attività assicurativa. L’impresa di assicurazione.
L’accesso all’attività assicurativa. Il controllo dell’Isvap. La contabilità e il bilancio.
164
Le operazioni straordinarie. La disciplina della concorrenza. La crisi dell’impresa
assicurativa.
2) Il risparmio assicurativo. Le tipologie dei prodotti finanziari assicurativi. La
raccolta e la gestione. La bancassicurazione.
3) I contratti di assicurazione. La riassicurazione e la coassicurazione.
L’assicurazione contro i danni. L’assicurazione sulla vita. Le nuove prospettive dei
contratti di assicurazione.
Testi consigliati
S. Forni, Assicurazione e impresa. Manuale professionale di diritto delle
assicurazioni private, Milano, Giuffrè, 2009.
Avvertenza
Il corso è indirizzato agli studenti che abbiano superato l’esame di Diritto
commerciale.
DIRITTO DELLE BANCHE E DELLA BORSA (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Francesco Denozza
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
Programma del corso
a) Verrà svolto un corso monografico dedicato ai Profili giuridici della crisi
finanziaria. Agli studenti frequentanti sarà fornito il materiale per i necessari
approfondimenti: essi potranno utilizzare tale materiale per la preparazione
dell’esame.
b) Gli studenti impossibilitati a frequentare potranno preparare l’esame sui
seguenti argomenti:
1 - la disciplina giuridica dell’attività bancaria;
2 - trasparenza delle condizioni contrattuali e clausole abusive nei contratti con i
consumatori;
3 - i contratti bancari in generale e i singoli contratti.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
R. Costi, L’ordinamento bancario, Bologna, Il Mulino, per i punti 1e 2;
G. Cavalli - M. Callegari, Lezioni sui contratti bancari, Bologna, Zanichelli, (capp.
da 3 a 9), per il punto 3.
165
DIRITTO DI FAMIGLIA (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Maria Letizia Jabès Moretti
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Finalità della disciplina
Il corso si propone uno studio approfondito del diritto di famiglia, con particolare
attenzione alla sua continua evoluzione, vuoi con la promulgazione di nuove leggi,
vuoi per opera della giurisprudenza, che spesso anticipa quanto verrà in seguito
codificato.
Programma del corso
Esaminata la nozione di famiglia quale emerge dalle norme costituzionali e dalle
leggi ordinarie, il corso si articolerà principalmente nel modo seguente: il matrimonio
e i suoi effetti; rapporti personali e patrimoniali tra coniugi; l’invalidità del
matrimonio; la crisi del matrimonio: separazione e divorzio; la filiazione legittima e
naturale, l’adozione dei minori d’età; la procreazione artificiale.
Libri di testo consigliati
G. Bonilini, Manuale di diritto di famiglia, 3ª ed., Torino, Utet, 2006.
Uno a scelta tra i seguenti testi: M. Dossetti - M. Moretti - F. Menotti - D. Pastori,
Le conseguenze patrimoniali del divorzio. I. L’assegno, la pensione e gli altri diritti,
Piacenza, La Tribuna, 2003;
oppure, M. Moretti (a cura di), Il nome nei rapporti familiari, Piacenza, La
Tribuna, 2005;
oppure, M. Dossetti (a cura di), La famiglia e la casa, Vol. II. I diritti sulla casa,
Piacenza, La Tribuna, 2007.
Tesi di laurea
Gli studenti che intendono svolgere una tesi di laurea in Diritto di famiglia devono
presentare una domanda scritta con indicato nome, cognome, numero di matricola,
anno di corso, numero di esami non ancora superati, la media conseguita negli esami
sostenuti, la votazione conseguita nell’esame di Istituzioni di diritto privato, e di
Diritto di famiglia e di Diritto civile, se già superati. È opportuno anche precisare le
lingue straniere conosciute e ogni altra informazione che si ritiene utile.
DIRITTO EBRAICO E ISRAELIANO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Mordecai Rabello
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico
Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati con
avviso sul sito internet del Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” –
sezione di diritto ecclesiastico e canonico.
166
ISLAMIC LAW (modulo 3 cfu)
Prof. Ramadan
This 20 hours “modulo” intends to give a general overview on what is called
“Islamic law”. It is divided in three parts. The first part will deal with the history of
the formation of Islamic law. The second part will focuses on some issues of Islamic
legal theory like Quran, Sunna (Tradition of the Prophet Muhammad), Analogy
(Qiyas) and Consensus (Ijma), legal interpretation (Ijtihad). The third part will shade
lights on two main issues that are relevant to Muslim world today and Western
countries having to deal with Muslims. This part is devoted to present the tension
between Shari’a, Human rights and democracy as perceived by the European Court
of Human Rights. The other issue, which is relevant to the majority of the Muslim
World through the application of religious law to family matters and relevant to
Western countries through arbitration process and private international law, will be
Islamic family law in classical texts books and the codified Islamic law.
The knowledge of English is required, as the classes will be given in English.
Those students who successfully take the final proof will be exempted from the
foreign language (legal english) proof and will gain 6 credits (3 for the “modulo” and
3 for the foreign language).
DIRITTO ECCLESIASTICO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Giuseppe Casuscelli (Lettere A-Z)
Prof. Alessandro Albisetti
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico
Contenuto e finalità della disciplina
La laicità dello Stato e la tutela delle libertà di religione, in forma individuale ed
associata, costituiscono il principio ispiratore e l’obiettivo primario del Diritto
Ecclesiastico. La materia compone in modo sistematico e con specifici criteri
interpretativi l’articolato settore dell’ordinamento giuridico che nel nostro sistema
democratico e pluralistico tutela in molteplici campi dell’esperienza giuridica gli
interessi degli individui e delle organizzazioni sociali che attengono alle credenze e
alle convinzioni religiose. Sono dunque presi in esame sia la legislazione unilaterale
dello Stato e delle Regioni, sia la specifica disciplina concordata con le confessioni,
sia le fonti di diritto internazionale e dell’Unione europea sempre più rilevanti nella
rapida trasformazione della società.
Nella concreta attuazione del diritto i giudici - nell’ordinamento interno,
internazionale e dell’Unione europea - sono sempre più spesso chiamati a risolvere i
conflitti con le autonome discipline confessionali, a comporre i conflitti di lealtà dei
cittadini-fedeli, a garantire la pari dignità e l’uguaglianza degli appartenenti alle
confessioni di minoranza, specialmente se estranee alle culture ed alle tradizioni
nazionali, e dei non credenti. In questo quadro, la Corte costituzionale ha contribuito
all’adeguamento delle fonti e alla ricostruzione teorico-sistematica dei principi della
disciplina.
167
In generale, i temi delle obiezioni di coscienza, dei simboli religiosi, della bioetica,
delle convivenze di fatto, dell’eutanasia, dell’immigrazione, delle libertà, acquistano
un rilievo sempre crescente e ripropongono all’attenzione la problematica del
rapporto tra religione e diritto.
Il diritto ecclesiastico è materia d’esame per l’abilitazione alla professione di
avvocato.
Programma del corso
Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti:
1. Il sistema delle fonti del diritto ecclesiastico italiano
2. Il principio supremo di laicità dello Stato
3. I principi di uguaglianza nella libertà e di bilateralità nel sistema costituzionale
dei rapporti tra Stato e confessioni religiose (concordato e intese: artt. 7 e 8 Cost.)
4. L’uguaglianza, la non discriminazione e la libertà religiosa nella Costituzione
(artt. 3, 19 e 20) e nell’Unione europea
5. Gli enti ecclesiastici e il principio di non discriminazione. Il sistema di
finanziamento pubblico, diretto e indiretto, alle confessioni
6. Il matrimonio religioso con effetti civili (aspetti sostanziali e processuali)
7. Il fattore religioso nel diritto penale
Testi adottati
G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di diritto ecclesiastico, 3ª ed., Torino,
Giappichelli, 2009;
A. Albisetti, Il diritto ecclesiastico nella giurisprudenza della Corte costituzionale,
4ª ed., Milano, Giuffrè, 2010.
È necessaria la consultazione delle fonti riportate in S. Berlingò - G. Casuscelli,
Codice del diritto ecclesiastico, 5ª ed., Milano, Giuffrè, 2009.
Per quanti vorranno approfondire il tema della giurisdizione ecclesiastica
matrimoniale, anche per i profili che interessano l’attività professionale forense. Si
consiglia la consultazione del testo di N. Marchei, La giurisdizione dello Stato sul
matrimonio “concordatario” tra legge e giudice, Torino, Giappichelli, 2008.
Ricevimento
Il Prof. Casuscelli riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 9,15 alle ore 10,30.
Il Prof. Albisetti riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 14,30 alle ore 15,30.
Nella bacheca della Sezione saranno affissi:
- gli orari delle lezioni, dei seminari, del ricevimento dei ricercatori, degli
assegnisti e dei collaboratori delle cattedre;
- gli avvisi relativi all’assegnazione delle tesi di laurea, per la quale la frequenza
alle lezioni costituirà titolo preferenziale;
- ogni altra informazione utile.
168
DIRITTO FALLIMENTARE (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Angelo Castagnola
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile
Contenuto e finalità del corso
Il corso integrale (9 crediti) ha per oggetto lo studio del fallimento (la cui
disciplina è contenuta nel r.d. 267/42, così detta legge fallimentare, come
successivamente modificata), nonché, per cenni, delle procedure concorsuali così
dette minori (concordato preventivo e liquidazione coatta amministrativa, la cui
disciplina è contenuta nel r.d. di cui sopra; nonché amministrazione straordinaria
delle grandi imprese in stato di insolvenza, la cui disciplina è contenuta nel d. lgs.
270/99 e nella l. 39/04, così detta legge Marzano).
Il modulo ridotto (6 crediti) ha per oggetto il solo studio del fallimento.
Sia il corso integrale, sia il modulo ridotto sono integrati da una serie di seminari
facoltativi di approfondimento.
Libro di testo
A. Nigro e D. Vattermoli, Diritto della crisi delle imprese – Le procedure
concorsuali, Bologna, Il Mulino, 2009.
Per coloro i quali sosterranno l’esame da 6 crediti, il programma comprende i soli
capitoli dal I al XVI compreso (pag. 334);
per coloro i quali sosterranno l’esame da 9 crediti, il programma comprende
l’intero volume.
Modalità dell’esame
L’esame si svolge oralmente. Esso può essere sostenuto soltanto da coloro che
abbiano superato l’esame di Diritto commerciale e di Diritto processuale civile.
Agli studenti che parteciperanno attivamente ai seminari, o ad altre attività
didattiche di volta in volta indicate, saranno riconosciuti tre crediti aggiuntivi.
Il prof. Castagnola riceve gli studenti il martedì alle ore 9.30.
DIRITTO GRECO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Laura Pepe
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto - Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Programma del corso
Il corso è dedicato all’esame delle caratteristiche fondamentali e dei principali
istituti del diritto greco, e in particolare del diritto ateniese.
Dopo una parte introduttiva di tenore generale, verranno approfondite tematiche
specifiche relative alla repressione di alcuni reati: omicidio, adulterio, furto.
Il corso prevede anche due parti speciali: la prima dedicata al diritto in Omero, la
seconda al rapporto tra diritto e tragedia.
169
Ogni argomento verrà affrontato a partire dalle fonti (Iliade, Odissea, orazioni,
legge di Draconte, passi di tragedie), che saranno fornite dal docente a lezione in
lingua originale e traduzione; per questo, sono tendenzialmente ammessi al corso, e
all’esame, solo coloro che posseggono una conoscenza a livello liceale del greco
antico.
Oltre alle lezioni frontali, è previsto un seminario, sui cui contenuti verranno date
più ampie informazioni all’inizio del corso.
Le tesi si chiedono al titolare del corso nelle ore di ricevimento.
Libri di testo
E. Cantarella, Diritto greco, Milano, Cuem, 1994;
E. Cantarella, I supplizi capitali in Grecia e a Roma, Milano, Feltrinelli, 2011.
DIRITTO INDUSTRIALE (Innovazione e concorrenza) (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Gustavo Ghidini
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
Le lezioni avranno carattere seminariale, dunque con costante discussione fra
docente e studenti. Esse vedranno la frequente partecipazione di esperti esterni, anche
non giuristi, per approfondire i profili tecnici, economici e politico-giuridici delle
tematiche trattate.
Verrà inoltre incoraggiata, anche ai fini dell’esame, la scelta di percorsi individuali
differenziati di approfondimento tematico, anche (e pur facoltativamente) con brevi
dissertazioni scritte su temi concordati con il titolare.
Il corso si divide in quattro parti e una conclusione, ed è complessivamente
articolato in sedici sezioni tematiche:
Parte Prima (introduttiva). La tutela dell’innovazione fra “monopolio” e
“concorrenza”.
I. Quadro della materia del corso. Innovazione tecnologica, innovazione culturale,
innovazione commerciale. Principi costituzionali di riferimento. I modelli giuridici
fondamentali. Teorie economiche e disciplina (e) dell’innovazione. Prospettiva
internazionale della disciplina.
II. La tripartizione del sistema classico: promozione della ricerca-sviluppo
tecnologica (brevetto); promozione della cultura (diritto d’autore); promozione del
commercio (segni distintivi, in particolare marchio). La ratio fondamentale della
tripartizione e dei corrispondenti distinti paradigmi normativi rispetto al rapporto fra
diritti esclusivi e libertà di concorrenza.
III. L’evoluzione successiva, in età contemporanea. Profili salienti dell’espansione
della portata protettiva dei diversi paradigmi. Brevetti: estensione alla materia
vivente. Copyright: estensione a “prodotti” tecnologici, in particolare alle Information
170
Technologies e all’industrial design. Marchi: estensione alla funzione pubblicitaria
del segno distintivo.
IV. Valorizzazione contabile e finanziaria dei beni immateriali: profili e strumenti.
In particolare, le prospettive di rivalutazione contabile dei diritti di proprietà
intellettuale aperte dai nuovi principi contabili internazionali (IAS 38).
Parte Seconda. Innovazione e concorrenza nella produzione e diffusione delle
tecnologie. Il brevetto: principi regolatori del modello-base e dei suoi adattamenti
(varietà vegetali, biotecnologie, nanotecnologie)
V. L’accesso al brevetto. A) Oggetto, e limiti, della brevettazione. In particolare, la
difficile distinzione fra ricerca di base e ricerca applicata (R&D). B) Le condizioni
della brevettazione. Lo “scambio” fra esclusiva sul, e divulgazione del, risultato
innovativo. C) I requisiti di brevettabilità, e il loro adeguamento alla destinazione
industriale e al modo di produzione tipico dell’innovazione contemporanea.
VI. Lo sfruttamento del brevetto nei rapporti con i terzi. Tutela contro i
contraffattori e rapporti con terzi collaboratori (licenze, pools di brevetti, joint
ventures per R&D). “Anticorpi pro-concorrenziali” del diritto esclusivo: interni al
paradigma (in particolare, il c.d. esaurimento del brevetto), ed esterni (“interferenze”
del diritto antitrust). Tutela del brevetto e tutela del segreto industriale.
VII. Il ruolo del brevetto nei rapporti commerciali internazionali. Cenni ai profili
geopolitici della tutela brevettuale. Divenire, e lineamenti essenziali, dell’Accordo
internazionale per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale (Trade-Related
Agreement on Intellectual Property Rights, TRIPs). Il brevetto nei rapporti a) fra
paesi industriali avanzati e b) fra questi e i paesi in via di sviluppo (PVS). In
particolare, il problema dell’accesso dei PVS ai farmaci essenziali brevettati.
VIII. Brevetti “speciali” e adattamento del sistema brevettuale a settori particolari
delle tecnologie. L’applicazione alla materia vivente: dalle nuove varietà vegetali alle
biotecnologie. Sul rapporto fra scelte di natura etica e disciplina brevettuale. Il nuovo
settore emergente: le nanotecnologie. Dalla casistica ai principi.
Parte Terza. Il “Technology Copyright” fra protezione assoluta, tutela della
concorrenza, e garanzie dell’accesso alle opere protette
IX. Le due prospettive del “Technology Copyright”: A) diritto d’autore esteso a
produzioni di rilievo tecnologico e b) diritto d’autore su opere della cultura e
dell’informazione realizzate e/o diffuse per via tecnologica. Profili di una evoluzione
storica in progress.
X. A) L’ingresso nel diritto d’autore dell’“arte applicata” e dei “progetti di lavori
dell’ingegneria”. La moderna disciplina dell’industrial design.
XI. L’ingresso nel diritto d’autore delle c.d. Information Technologies (IT): in
particolare, software e banche dati. Il significato economico delle scelte normative
pro-copyright: dalla esperienza nord-americana a quella europea. Copyright o
brevetto? Dal software proprietario all’Open Source. Profili di policy distributiva e di
soluzioni normative alternative.
XII. B) Diritto d’autore in ambiente digitale. In particolare, la circolazione di opere
dell’ingegno e informazioni su Internet. Diritto all’esclusione e diritti di accesso:
l’(instabile) equilibrio fra disciplina legale, protezioni contrattuali e protezioni
171
tecnologiche (Digital Rights Management, DRM) dei contenuti protetti. Cenni alla
“gestione collettiva” dei diritti d’autore, in particolare a proposito di opere c.d.
multimediali. Il ruolo della SIAE e il problema, anche costituzionale, della sua
esclusiva legale sulla intermediazione dei diritti d’autore.
XIII. La contraffazione on-line. Delimitazione “commerciale” della repressione?
Cenni alla responsabilità degli “intermediari di rete”.
Parte quarta. L’innovazione commerciale. Valorizzazione dell’identità aziendale e
sfruttamento del “plusvalore” pubblicitario dei marchi
XIV. La tutela del marchio dotato di rinomanza: lineamenti di una riforma
europea. Profili essenziali e significato economico del superamento del limite della
funzione distintiva.
XV. Segue. Le forme contrattuali dello sfruttamento del valore pubblicitario dei
marchi. In particolare: licenze, merchandising, sponsorizzazioni. Quali effetti sulla
concorrenza nel mercato? Quali sulla innovazione industriale? Quali sugli interessi
dei consumatori?
XVI. Conclusioni e prospettive evolutive. Le istanze emergenti, sul piano
internazionale, per un nuovo equilibrio fra incentivi all’innovazione, tutela della
concorrenza, emergenze umanitarie, accesso alla cultura e all’informazione degli
utenti. In particolare, lo “Intellectual Property in Transition Research Programme” e
la “Development Agenda” della Organizzazione Mondiale della Proprietà
Intellettuale (OMPI/WIPO).
Testi per la preparazione all’esame
Per gli studenti frequentanti: G. Ghidini, Profili evolutivi del diritto industriale:
proprietà intellettuale e concorrenza, Milano, Giuffrè, 2008, integrato dalla lettura
del Codice della proprietà industriale (DLgs n. 30/2005 e successive modificazioni),
della legge sul diritto d’autore (l. 633/1941 e successive modificazioni); dell’Accordo
internazionale TRIPs (entrato in vigore il 1° gennaio 1995), tutti liberamente
reperibili su Internet. Altri testi di riferimento verranno indicati durante il Corso.
Per gli Studenti non frequentanti: P. Auteri - G. Floridia - V. Mangini - G. Olivieri
- M. Ricolfi - P. Spada, Diritto industriale: proprietà intellettuale e concorrenza,
Torino, Giappichelli.
DIRITTO INDUSTRIALE (Disciplina della proprietà industriale e intellettuale)
(crediti 6) [primo semestre]
Prof. Silvia Giudici
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
Il diritto industriale tratta della materia contenuta nel Codice della proprietà
industriale (D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30) e, in particolare, dei marchi d’impresa,
delle invenzioni industriali e dei modelli di utilità, delle denominazioni d’origine e
indicazioni di provenienza, dei disegni o modelli e dei segreti d’azienda.
172
Il corso si concentra, ad anni alterni, su alcuni di questi argomenti.
Per l’a.a. 2011-2012 il corso è dedicato alle invenzioni industriali e ai modelli
Il corso è strutturato in una prima parte generale di esposizione dei principi della
materia da parte del docente e in una seconda parte, dedicata alla discussione fra
studenti e docente di casi pratici, con approfondimenti su singoli argomenti.
Il programma di esame per gli studenti che frequentano il corso sarà definito a
lezione.
Si ricorda che il presente insegnamento non è alternativo al corso di Diritto
industriale (Innovazione e concorrenza) in programma per il secondo semestre, e
anzi si consiglia la frequenza a entrambi i corsi.
Indicazione dei libri di testo per gli studenti non frequentanti
G. Sena, I diritti sulle invenzioni ed i modelli di utilità, Milano, Giuffrè, 2011;
G. Sena, Il diritto dei marchi: marchio nazionale e marchio comunitario, Milano,
Giuffrè, 2007.
Per tutti, studenti frequentanti e non: G. Sena - S. Giudici, Codice di diritto
industriale, Milano, Giuffrè, 2011.
DIRITTO INTERNAZIONALE (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Tullio Treves (Lettere A-L)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza approfondita dei
problemi generali del diritto internazionale pubblico e, nel quadro di un corretto
approccio metodologico, le nozioni principali del diritto internazionale privato e
processuale.
Per quanto riguarda il diritto internazionale pubblico, cui vengono dedicati circa i
due terzi del corso, i principali temi trattati sono: i soggetti, ivi compresa la
successione di Stati e le organizzazioni internazionali; i diritti ed obblighi degli
individui (diritti umani e diritto penale internazionale); la consuetudine, la sua
rilevazione e codificazione, gli altri tipi di norme e i rapporti tra varie categorie di
norme; il diritto dei trattati; l’uso della forza; la responsabilità; le controversie; i
rapporti tra diritto internazionale e diritto interno. Verranno fatti frequenti riferimenti
alla prassi delle corti e tribunali internazionali.
Per quanto attiene al diritto internazionale privato e processuale, cui si riserva
circa un terzo del corso, i principali temi trattati sono: i problemi generali della
determinazione della legge applicabile, la legge applicabile ai contratti, l’ambito della
173
giurisdizione del giudice italiano e il valore degli atti giurisdizionali stranieri. Si
dedicherà particolare attenzione al profilo, che oggi caratterizza la materia, costituito
dalla pluralità di fonti, interne, internazionali e comunitarie e dai loro rapporti.
Indicazione di libri di testo per l’esame
T. Treves, Diritto internazionale, problemi fondamentali, Milano, Giuffrè, 2005 (i
capitoli I e V non faranno oggetto d’esame, anche se la lettura ne è consigliata).
Mosconi - Campiglio, Diritto internazionale privato e processuale. Parte generale
e contratti, Torino, Utet, 2010 (con l’eccezione della sez. II e III del cap. II, della sez.
II del cap. V e delle parti I e II della sez. II del cap. VII).
Verranno organizzati dei seminari e moduli integrativi su temi parte del
programma. Coloro che li avranno frequentati, partecipando attivamente, saranno
esentati dal portare all’esame la corrispondente parte del programma.
Il professor Treves riceve gli studenti il lunedì alle ore 11.00.
DIRITTO INTERNAZIONALE (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Luigi Fumagalli (Lettere M-Z)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Oggetto e programma del corso
L’insegnamento del diritto internazionale fornisce il quadro d’insieme delle norme
espresse dalla vita giuridica internazionale, comprensive sia di quelle che riguardano i
rapporti di vertice tra gli Stati (diritto internazionale pubblico), sia di quelle che
disciplinano i rapporti privati di carattere internazionale (diritto internazionale
privato). Il diritto internazionale pubblico si muove poi su due piani diversi, il primo
attinente alla determinazione delle regole che esauriscono la loro funzione
nell’ambito dei soli rapporti fra gli Stati (e gli altri soggetti dell’ordinamento), il
secondo contenente regole destinate a incidere sul modo di essere del diritto interno
dei soggetti della Comunità internazionale. Questo secondo tipo di regole ha assunto
via via sempre maggiore importanza e costituisce oggi un complesso imponente di
norme immediatamente rilevante per la vita giuridica dei soggetti degli ordinamenti
interni degli Stati.
Il programma del corso comprende, pertanto, lo studio della nozione ampia del
diritto internazionale, delle fonti e dei soggetti dell’ordinamento internazionale
dell’illecito e della responsabilità, dell’autotutela individuale e collettiva, dei mezzi di
soluzione delle controversie, delle norme e degli strumenti destinati a incidere sugli
ordinamenti interni degli Stati, delle varie forme di adattamento di questi ultimi al
diritto internazionale. Infine comprende lo studio del diritto internazionale privato
con riguardo alla disciplina vigente in Italia, posta della legge 31 maggio 1995 n. 218,
e alle regole recate dai più significativi regolamenti comunitari in materia
174
giurisdizione e riconoscimento delle sentenze straniere e di legge alle obbligazioni
contrattuali e non contrattuali.
Indicazione di libri di testo per l’esame
1. Per il diritto internazionale pubblico: Carbone - Luzzatto - Santa Maria (a cura
di), Istituzioni di diritto internazionale, Torino, Giappichelli, ultima edizione.
2. Per il diritto internazionale privato: Mosconi - Campiglio, Diritto internazionale
privato e processuale. Vol. I. Parte generale e obbligazioni, 5ª ed., Torino, Utet,
2010.
3. Per i dati normativi da tenere presenti si raccomanda la consultazione di: Codice
di diritto internazionale pubblico, (a cura di Luzzatto - Pocar), Torino, Giappichelli,
ultima edizione; e Legge di riforma del diritto internazionale privato e testi collegati
(a cura di Clerici - Mosconi - Pocar), Milano, Giuffrè, ultima edizione.
Avvertenze
Nel sito internet del dipartimento, sezione avvisi, sono pubblicate le
comunicazioni relative all’insegnamento, comprese le indicazioni relative ai
programmi per gli studenti iscritti al 3° anno negli a.a. precedenti al 2011-2012. Le
indicazioni relative agli esami per gli studenti frequentanti vengono date a lezione.
Il DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA (crediti 3) [primo semestre]
Modulo integrativo (20 ore)
Prof. Giulio Peroni
Il modulo integrativo al corso di Diritto internazionale (cattedra del Prof. L.
Fumagalli) ha per oggetto lo studio dei principi ispiratori del diritto internazionale
dell’economia posti a fondamento del cd. “nuovo ordine economico internazionale” e
della cooperazione fra Stati in materia economica e commerciale.
Nella trattazione del tema in oggetto si approfondirà, in particolare, il ruolo e il
funzionamento delle principali istituzioni internazionali (Fondo monetario
internazionale, Banca mondiale, Organizzazione mondiale del commercio, Banca dei
regolamenti internazionali, Banca centrale europea, Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico) coinvolte nella gestione dell’economia
“globalizzata”, anche alla luce degli effetti prodotti dalla crisi economico e
finanziaria attualmente in corso.
Per il modulo, che ha frequenza obbligatoria, si seguirà il metodo seminariale,
attraverso l’esame dei testi normativi e delle più significative pronunce
giurisprudenziali. I testi di riferimento sono quelli indicati per il suindicato corso di
Diritto internazionale, limitatamente alla parte pubblicistica, mentre l’ulteriore
materiale didattico verrà reso disponibile secondo modalità comunicate a lezione.
175
DIRITTO INTERNAZIONALE PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Tullio Treves
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Oggetto e programma del corso
Il corso mira a fornire un’esperienza di studio approfondito del diritto
internazionale pubblico. Esso presuppone la conoscenza della parte generale del
diritto internazionale pubblico quale deve aversi da uno studente che abbia seguito
con profitto il corso di Diritto internazionale (testo di riferimento: T. Treves, Diritto
internazionale, problemi fondamentali, Milano, Giuffrè, 2005).
Per l’anno accademico 2011-2012 il corso avrà per oggetto: Le controversie
internazionali alla luce della moltiplicazione delle corti e dei tribunali internazionali.
Il corso avrà struttura in buona parte seminariale impegnando gli studenti
frequentanti nella lettura e discussione di sentenze e di altri testi rilevanti, per cui è
auspicabile la capacità di leggere in inglese o in francese.
In collegamento con il corso si terranno due cicli di lezioni per cui potranno essere
attribuiti 3 crediti. Il primo, coordinato dalla dott. Chiara Ragni e dalla dott. Giulia
Bigi, riguarderà: I Tribunali penali internazionali. Il secondo, coordinato dal dott.
Brugnatelli, avrà per oggetto: La pluralità di tribunali al vaglio della prassi: casi
scelti.
Testi per la preparazione dell'esame
Per gli studenti frequentanti che abbiano preso parte all'attività seminariale, il
programma d’esame consiste nei seguenti libri:
T. Treves, Nuove tendenze nella soluzione delle controversie internazionali,
Milano, Giuffrè, 1999;
nonché, T. Treves, Diritto internazionale, problemi fondamentali, Milano, Giuffrè,
2005, capitoli VI e XII.
Si consiglia altresì la lettura del seguente saggio: T. Treves, Fragmentation of
international law: the judicial perspective, in Comunicazioni e Studi, XXIII, 2007,
pp. 821-875, disponibile in formato elettronico sul sito del Dipartimento di diritto
pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo.
Per gli studenti frequentanti si terrà ampio conto del lavoro svolto durante l’anno.
Per gli studenti non frequentanti (o frequentanti che non abbiano partecipato
all'attività seminariale), l’esame si svolgerà, a scelta dello studente, su uno dei
seguenti tre programmi:
1) T. Treves, Nuove tendenze nella soluzione delle controversie internazionali,
Milano, Giuffrè, 1999;
176
nonché, T. Treves, Diritto internazionale, problemi fondamentali, Milano, Giuffrè,
2005, capitoli VI, XI e XII.
2) Giuliano - Scovazzi - Treves, Diritto internazionale, vol. II, Milano, Giuffrè,
1983;
3) Scovazzi, Elementi di diritto internazionale del mare, 3ª ed., Milano, Giuffrè,
2002;
nonché, T. Treves, Il diritto del mare e l'Italia, Milano, Giuffrè, 1995.
Gli studenti che scelgano il programma di cui al punto 3) dovranno conoscere la
Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 10 dicembre 1982 e
l’Accordo di applicazione del 29 luglio 1994 (reperibili, tra l’altro, in G.U., n. 285 del
19 dicembre 1994, suppl. ord. n. 164).
Il professor Treves riceve gli studenti il lunedì alle ore 11.00.
DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE
(crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Stefania Bariatti
Cattedra Jean Monnet di diritto internazionale privato comunitario
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Contenuto e finalità della disciplina
Oggetto del corso è l’approfondimento della disciplina dei rapporti privati
internazionali, il cui quadro generale viene illustrato nel corso base di Diritto
internazionale. Sul presupposto delle nozioni generali già acquisite, verranno
approfonditi aspetti specifici in ordine all’ambito della giurisdizione italiana,
all’applicazione delle norme di diritto internazionale privato, all’efficacia delle
sentenze e degli atti stranieri in Italia e all’assistenza giudiziaria internazionale in
materia civile, con particolare attenzione alle più significative realizzazioni e ai più
recenti sviluppi della cooperazione giudiziaria in materia civile in ambito comunitario
e dei lavori della Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato.
Programma del corso
Le fonti del diritto internazionale privato italiano: il diritto comune, le convenzioni
internazionali, il diritto comunitario. Il c.d. spazio giudiziario europeo e la
“comunitarizzazione” del diritto internazionale privato e processuale nel quadro del
titolo IV del Trattato CE. La determinazione dell’ambito della giurisdizione degli
Stati membri dell’Unione europea e la circolazione internazionale delle relative
decisioni. L’attuazione del programma sul riconoscimento reciproco delle decisioni
in materia civile e commerciale in ambito comunitario. Gli atti comunitari basati
sull’art. 65 del Trattato CE. I rapporti fra atti comunitari e convenzioni internazionali
in materia di diritto internazionale privato e processuale. Le relazioni esterne
177
comunitarie in materia di diritto internazionale privato e processuale. I lavori della
Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
Si richiede la conoscenza delle nozioni contenute nel manuale di Diritto
internazionale privato e processuale che è stato oggetto dell’esame di Diritto
internazionale.
Per la preparazione dell’esame sono consigliati:
1) Carbone, Lo spazio giudiziario europeo in materia civile e commerciale: da
Bruxelles I al Regolamento CE 805/2004, 5ª ed., Torino, Giappichelli, 2006;
2) Bariatti, Casi e materiali di diritto internazionale privato comunitario, 2ª ed.,
Milano, Giuffrè, 2009;
3) De Cesari, Diritto internazionale privato dell’Unione europea, Torino,
Giappichelli, 2011, limitatamente alle pp. 175-306.
Per gli studenti frequentanti è previsto un appello speciale alla fine delle lezioni.
Avvertenza
All’esame è propedeutico l’esame di Diritto internazionale; si consiglia inoltre agli
studenti di sostenere l’esame dopo aver superato l’esame di Diritto processuale civile
e aver seguito il corso di Diritto dell’Unione europea.
Nell’ambito del corso sono organizzati seminari su “gli atti comunitari in materia
di relazioni familiari” (con attribuzione di 3 crediti formativi) e sono previste attività
integrative di approfondimento (partecipazione a un’udienza presso la Corte di
Giustizia delle Comunità europee, con attribuzione di relativi crediti formativi. Il
corso afferisce al Polo europeo Jean Monnet avente sede presso l’Università degli
Studi di Milano (www.eurojus.it).
DIRITTO PARLAMENTARE (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Francesca Biondi
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Finalità e oggetto del corso
Il corso ha per oggetto lo studio del diritto costituzionale parlamentare, e mira
all’approfondimento dei principi costituzionali che regolano l’organizzazione, il
funzionamento e l’attività delle Camere. Si propone di fornire allo studente le nozioni
giuridiche fondamentali e gli strumenti per comprendere il complesso dei rapporti
politico-istituzionali che si sviluppano all’interno delle assemblee legislative, tra
queste e gli altri organi dello Stato.
178
Caratteristiche del corso
Il corso ha carattere seminariale, in quanto si propone di affrontare le principali
questioni poste dal diritto parlamentare attraverso l’analisi di casi e pronunce della
Corte costituzionale e della prassi parlamentare.
Agli studenti frequentanti sarà pertanto richiesta una partecipazione attiva alle
lezioni attraverso lo studio dei casi di maggiore attualità o più controversi, anche
attraverso la simulazione di processi costituzionali.
Verso la fine del corso (presumibilmente nel mese di novembre) verrà organizzata
una visita al Parlamento.
Programma
I temi che saranno oggetto di specifico approfondimento riguarderanno:
- le fonti del diritto parlamentare
- la struttura del Parlamento
- la legge elettorale e la verifica delle elezioni
- il ruolo dei Presidenti di Assemblea parlamentare
- la programmazione dei lavori
- il procedimento legislativo, con particolare attenzione al procedimento di
conversione dei decreti-legge e di approvazione della legge finanziaria, di bilancio,
rendiconto e assestamento
- la funzione parlamentare di controllo
- lo status di parlamentare e la giurisprudenza costituzionale in tema di prerogative
parlamentari
Modalità dell’esame
Per gli studenti frequentanti il corso ha carattere seminariale e l’esame sarà
sostenuto ragionando sui casi e le pronunce della Corte costituzionale analizzate a
lezione.
Il programma dettagliato e i materiali saranno reperibili sulla piattaforma Ariel del
sito dell’Università.
Gli studenti non frequentanti possono preparare l’esame sul manuale redatto da N.
Lupo – L. Gianniti, Corso di diritto parlamentare, Bologna, Il Mulino, 2008. I
regolamenti parlamentari possono essere consultati scaricando i testi aggiornati dai
siti istituzionali della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
179
DIRITTO PENALE (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Emilio Dolcini (Lettere A-D)
Prof. Fabio Basile (Lettere E-N)
Prof. Gian Luigi Gatta (Lettere O-Z)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Programma del corso
I corsi avranno per oggetto: 1) politica criminale e diritto penale; 2) le fonti; 3) i
limiti all’applicabilità della legge penale; 4) la sistematica del reato; 5) il fatto; 6)
l’antigiuridicità e le cause di giustificazione; 7) la colpevolezza; 8) la punibilità; 9) il
tentativo e il concorso di persone nel reato; 10) unità e pluralità dei reati; 11) il reato
circostanziato; 12) il sistema sanzionatorio e la commisurazione della pena.
Seminari
Il corso di lezioni verrà affiancato da seminari, destinati agli studenti delle tre
cattedre (A-D/E-N/O-Z), che si svolgeranno secondo un calendario che verrà
comunicato dopo l’inizio del corso. La frequenza attiva ai seminari consente
l’acquisizione di 3 cfu (attività pratiche).
Libro di testo
G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale. Parte generale, 4ª ed.,
Milano, Giuffrè, 2012 (disponibile da gennaio-febbraio 2012).
Codice consigliato
G. Marinucci – E. Dolcini, Codice penale e norme complementari, 2ª ed., Milano,
Giuffrè, 2011 (disponibile da settembre 2011).
Avvertenze: Fino agli appelli di febbraio 2012 gli studenti potranno preparare
l’esame su G. Marinucci – E. Dolcini, Manuale di diritto penale. Parte generale, 3ª
ed., Milano, Giuffrè, 2009. A partire dagli appelli di maggio 2012, l’esame dovrà
essere preparato sulla 4ª edizione dello stesso Manuale.
DIRITTO PENALE PROGREDITO (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Carlo Enrico Paliero
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Politica criminale e sistematica del diritto penale
Oggetto del corso è l’approfondimento del vigente sistema penale (sostanziale)
sotto il profilo strutturale e funzionale, ponendo quindi in relazione dialettica la
sistematica così ricostruita con i principi e le finalità proprie di una politica criminale
costituzionalmente orientata (espressiva dello Stato sociale di diritto).
Il corso si articolerà in una Parte generale e in una Parte speciale.
Parte generale
180
1. Funzioni e limiti del diritto penale
1.1. Le funzioni della norma penale (paradigmi imperativistici, paradigmi
normativistici e paradigmi funzionalistici) e le funzioni della sanzione penale
(paradigmi generalpreventivi vs. paradigmi specialpreventivi)
1.2. Il diritto penale come limite invalicabile della politica criminale: i fondamenti
costituzionali del diritto penale
1.3. Il tipo penale come limite garantista formale del funzionalismo penale; la
tutela del bene giuridico come limite garantista sostanziale del funzionalismo penale
2. Funzioni e principi della politica criminale
2.1. La politica criminale come limite razionale del diritto penale
2.2. La funzione generale della politica criminale: la rielaborazione formalizzata
dei conflitti sociali
2.3. L’oggetto della politica criminale: la criminalità e la sua definizione
2.4. I limiti della politica criminale: principio di laicità e principio di umanità
2.5. Le funzioni specifiche della politica criminale e i principi che le governano:
principio di necessità; principio di effettività, principio di economia
2.6. Le dinamiche politico-criminali: consenso sociale e diritto penale; il fenomeno
della selezione penale; dinamiche sociali e legislazione penale
3. Politica criminale e sistematica del reato
3. 1. Il fatto tipico
3.1.1. La struttura del fatto tipico come illecito a modalità di lesione e come illecito
personalistico (disvalore della condotta, disvalore dell’evento, disvalore
dell’intenzione)
3.1.2. I confini estremi della tutela del bene giuridico: i reati associativi e i reati a
consumazione anticipata
3.1.3. Doveri di tutela del bene giuridico o doveri di fedeltà? I reati propri e i reati
d’obbligo.
3.2. L’antigiuridicità
3.2.1. Collocazione e ruolo dell’antigiuridicità
3.2.2. Dinamiche sociali e funzioni delle scriminanti
3.2.3. Natura e struttura delle scriminanti paradigmatiche
3.3 La colpevolezza
3.3.1. Contenuto e funzione della colpevolezza
3.3.2. La colpevolezza come fondamento e la colpevolezza come criterio di
imputazione
3.3.3. Paradigmi di colpevolezza: naturalistico, normativo, funzionalistico
3.4. Sistematica del reato e paradigmi politico-criminali: oggettivismo vs
soggettivismo nel diritto penale
Parte Speciale
181
Strutture del tipo e funzione politico-criminale dei delitti contro il patrimonio.
Testi per la preparazione dell’esame
C. E. Paliero, Codice penale e normativa complementare 2011/2012, Milano
Cortina, 2011.
Inoltre: per gli studenti non frequentanti: G. Marinucci - E. Dolcini, Corso di
diritto penale, Milano Giuffrè, 2001, pagine 5-613;
F. Mantovani, Diritto penale. II. Parte speciale. Delitti contro il patrimonio,
Padova, Cedam, ultima edizione.
Per gli studenti frequentanti: Oggettivismo e soggettivismo nel diritto penale
italiano – Lezioni del corso, (a cura di Consulich-Perini) Milano, Cuem, 2006;
C. Roxin, Politica criminale e sistema del diritto penale (a cura di S. Moccia),
Napoli, Esi, 2001, pp. 37-79; 109-173;
F. Mantovani, Diritto penale. II. Parte speciale. Delitti contro il patrimonio,
Padova, Cedam, ultima edizione (limitatamente alle parti che verranno indicate
durante il corso).
Nel corso del semestre di lezioni verrà tenuta una prova scritta facoltativa, su una
parte del programma, riservata ai soli frequentanti e verranno organizzati dei
seminari di approfondimento sulla parte speciale.
DIRITTO PENALE PARTE SPECIALE (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Francesco Viganò
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Programma del corso
Il corso è destinato a studenti che già posseggano nozioni di base in diritto penale,
e ha come obiettivo fondamentale l’acquisizione da parte degli studenti di una
metodologia per la redazione di un parere relativo a casi in materia penale.
Durante le lezioni gli studenti saranno invitati a discutere assieme al docente dei
possibili profili di rilievo penalistico dei casi presentati, con costante attenzione alla
dimensione processuale delle questioni trattate. In particolare, gli studenti saranno di
volta in volta invitati ad assumere le vesti della pubblica accusa e della difesa, per
meglio enucleare i profili problematici relativi a ciascun caso e per esercitarsi a
concepire l’applicazione del diritto penale come il frutto di un complesso
procedimento a struttura dialettica, che prende le mosse dall’acquisizione della
notizia di reato e prosegue sino all’eventuale esecuzione della sentenza di condanna.
Argomento principale dei casi trattati durante le lezioni sarà costituito dalle norme
del codice penale che prevedono delitti contro la persona, la cui applicazione
presuppone peraltro il sicuro dominio dell’intera parte generale, la quale costituisce
parte integrante del programma d’esame.
182
Le lezioni saranno affiancate da brevi cicli di seminari destinati a piccoli gruppi di
studenti, nell’ambito dei quali i partecipanti saranno invitati a redigere almeno due
pareri scritti, che verranno poi discussi e commentati assieme.
L’esame finale consisterà, per gli studenti frequentanti, nella redazione di un parere
scritto su di un caso e in una successiva integrazione orale.
Gli studenti non frequentanti dovranno invece studiare i delitti contro la persona
sul testo di seguito indicato. L’esame sarà, per gli studenti non frequentanti,
esclusivamente orale e presupporrà parimenti la sicura conoscenza di tutti gli istituti
di parte generale richiamati nel testo.
Si raccomanda dunque a studenti frequentanti e non frequentanti il ripasso
sistematico di un manuale di parte generale, che è in ogni caso condizione per il
superamento dell’esame.
Testo consigliato per gli studenti non frequentanti
F. Viganò (a cura di), I delitti contro la persona, in F. Palazzo – C. E. Paliero,
Trattato teorico-pratico di diritto penale, Torino, Giappichelli, 2010 (di prossima
pubblicazione).
Testo consigliato per il ripasso della parte generale
G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale, 3ª ed., Milano, Giuffrè, 2009.
DIRITTO PENALE COMMERCIALE (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Carlo Benussi
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Parte generale
1. Comportamenti economici e responsabilità penale:
1.1. la sfera dei beni giuridici tutelati;
1.2. i soggetti attivi e la paradigmatica delle condotte criminose: (reati propri vs
reati comuni), (reati di condotta, reati d’obbligo, reati di omesso impedimento);
1.3. le forme tipiche di imputazione soggettiva: (a) responsabilità ‘diretta’ e
responsabilità ‘delegata’; (b) responsabilità penale della persona fisica vs
responsabilità penale della persona giuridica.
Parte speciale
1. Il diritto penale fallimentare: le fattispecie di bancarotta.
2. Il diritto penale societario: i reati di false comunicazioni, l’ostacolo all’attività di
vigilanza e i reati di infedeltà.
3. Il diritto penale dei mercati finanziari: l’ostacolo alle funzioni di vigilanza della
Consob, il falso in prospetto, la falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle
società di revisione, l’abuso di informazioni privilegiate e la manipolazione del
mercato.
183
Nell’ambito del corso saranno organizzati dei seminari di approfondimento con
partecipazione attiva degli studenti frequentanti.
Testi per la preparazione dell’esame
C. Pedrazzi - A. Alessandri - L. Foffani - S. Seminara - G. Spagnolo, Manuale di
diritto penale dell’impresa. Parte generale e reati fallimentari, edizione ridotta,
Bologna, Monduzzi, 2003 (pp. 1-178; 213-216); gli studenti non frequentanti
dovranno integrare la preparazione con la parte relativa ai reati fallimentari (pp. 178211);
R. Zannotti, Il nuovo diritto penale dell’economia, Milano, Giuffrè, 2008 (pp. 45212; 271-322; 375-449); gli studenti non frequentanti dovranno integrare la
preparazione con la parte relativa ai reati a tutela del capitale sociale (pp. 213-270).
DIRITTO PENITENZIARIO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Luca Lupária
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Il corso ha per oggetto l’analisi del complesso di norme che attengono alle
modalità di esecuzione delle sanzioni penali detentive e alla applicazione della
custodia cautelare in carcere. Particolare attenzione viene riservata al sistema delle
garanzie costituzionali e alle implicazioni di natura sovranazionale. Lo studio della
disciplina viene completato dall’esame del panorama comparativo.
Programma
Le matrici costituzionali e il quadro internazionale. Il diritto penitenziario tra
dimensione legislativa e realtà operativa. I soggetti dell’amministrazione
penitenziaria e la magistratura di sorveglianza. Il trattamento penitenziario. Il
trattamento dei collaboratori di giustizia e dei tossicodipendenti. Le misure
alternative alla detenzione. Il procedimento di sorveglianza nelle sue linee evolutive.
Il modello ordinario. I procedimenti atipici e quelli incidentali. Il reclamo.
L’imputato detenuto.
Testo consigliato
P. Corso (a cura di), Manuale della esecuzione penitenziaria, Bologna, Monduzzi,
ultima edizione (esclusi i capitoli XI e XII).
È necessario disporre di un testo legislativo aggiornato.
Avvertenze
Per gli studenti frequentanti saranno previste modifiche al programma d’esame.
Verranno svolte attività integrative a livello seminariale con attribuzione di crediti
formativi.
184
DIRITTO PRIVATO COMPARATO (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Carlo Marchetti
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Nell’a.a. 2011-2012 il corso è dedicato ai grandi sistemi giuridici contemporanei.
Una particolare attenzione sarà dedicata al tema del diritto privato europeo.
Esami
Gli esami si svolgono secondo il calendario programmato in un’unica prova orale.
Moduli integrativi
Si avvisano gli studenti che il corso di diritto privato comparato ha attivato i
seguenti moduli integrativi a carattere seminariale: Presidi di legalità e strumenti di
controllo a tutela dei mercati finanziari nei sistemi giuridici contemporanei e Lo
sviluppo dei sistemi di risoluzione alternativa dei conflitti nei diversi sistemi giuridici
contemporanei.
La frequenza di ciascun seminario dà diritto all’attribuzione di 3 crediti formativi.
Tesi di laurea
Per l’assegnazione della tesi di laurea in Diritto privato comparato è necessario
presentare domanda scritta indicando: nome e cognome e numero di matricola;
numero esami mancanti al completamento dei corsi; votazione ottenuta in diritto
privato comparato; lingue conosciute. Le assegnazioni avvengono tre volte l’anno nei
mesi di: ottobre, febbraio, giugno.
Testi per la preparazione dell’esame
1. A. Candian - A. Gambaro, Casi e materiali per un corso di diritto privato
comparato, Torino, Giappichelli, 2007;
2. A. Gambaro - R. Sacco, Sistemi giuridici comparati, 3ª ed., Torino, Utet;
oppure K. Zweigert - H. Kötz, Introduzione al diritto comparato, vol. I, Princìpi
fondamentali, Milano, Giuffrè, 1992, vol. II, Istituti, Milano, Giuffrè, 1995.
Lettura consigliata
R. Sacco, Che cos’è il diritto comparato, Milano, Giuffrè, 1992.
DIRITTO PRIVATO COMPARATO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Rossella Cerchia
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Il contratto negli Stati Uniti e in Inghilterra
Il corso, che si articolerà in una struttura seminariale, avrà, anzitutto, per oggetto lo
studio in chiave comparatistica dei principali modelli contrattuali in Europa. Allo
scopo, verranno ricercate e ripercorse le matrici culturali proprie dei modelli
185
contrattuali dominanti nei principali sistemi giuridici di common law e civil law,
verificandone punti di vicinanza e peculiarità. Tale ricerca verrà peraltro condotta
anche alla luce del processo europeo volto all’edificazione di un diritto contrattuale
comune.
Il corso, quindi, si concentrerà sulla disciplina dei contratti vigente negli Stati Uniti
e in Inghilterra, disciplina che verrà studiata soprattutto con la presentazione e la
discussione di casi giurisprudenziali che verranno messi a disposizione della classe.
Nel corso della discussione verranno messi in luce i punti di vicinanza o di
divergenza con la disciplina italiana, verificando le ragioni di tali differenze.
Considerata l’assenza di opere in lingua italiana organicamente dedicate ai profili e
alle problematiche oggetto del corso, verranno volta a volta segnalati e messi a
disposizione i materiali di studio suggeriti.
Avvertenza
È indispensabile, per poter sostenere l’esame, aver frequentato le lezioni e una
sufficiente padronanza della lingua inglese.
DIRITTO PROCESSUALE CIVILE (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Elena Merlin (Lettere A-L)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso ha per oggetto i principi relativi alla funzione giurisdizionale civile e le
regole di svolgimento del processo civile, come disciplinate nei libri I e II del codice
di procedura civile. Esso si propone essenzialmente di introdurre lo studente a una
visione dinamica dei diritti soggettivi sostanziali visti nel momento della tensione
verso la richiesta di tutela giurisdizionale e a una conoscenza approfondita soprattutto
nella parte generale, intesa come insieme di principi costituenti la teoria generale del
processo.
Programma del corso
Il programma comprende: I) Principi costituzionali sulla funzione giurisdizionale L’azione e l’eccezione - Le condizioni dell’azione - I presupposti processuali - La
domanda giudiziale - La connessione di azioni - Il litisconsorzio - Il giudicato - La
nullità degli atti processuali; II) Il processo di cognizione di primo grado; III) Le
impugnazioni.
Testi consigliati
F. P. Luiso, Diritto processuale civile, Vol. I e II, Milano, Giuffrè, ultima edizione;
oppure, Consolo, Spiegazioni di diritto processuale civile, voll. I e II, Torino,
Giappichelli, ultima edizione, per la prima parte e per la seconda parte Tarzia,
Lineamenti del processo civile di cognizione, Milano, Giuffrè, ultima edizione, o F.
P. Luiso, Diritto processuale civile, vol. II, Milano, Giuffrè, ultima edizione
186
Gli studenti frequentanti potranno utilizzare, in alternativa e a loro scelta,
integrandone la lettura con gli appunti delle lezioni, anche i seguenti testi: E. T.
Liebman, Manuale di diritto processuale civile. Principi, 7ª ed., Milano, Giuffrè,
2007, con appendice di aggiornamento, e G. Tarzia, Lineamenti del processo civile di
cognizione, Milano, Giuffrè, ultima edizione.
Si segnala allo studente la necessità di seguire la preparazione sui manuali dando
immediatamente lettura delle norme del codice di procedura civile e del codice civile
via via citate, nonché di verificare la padronanza delle nozioni e degli istituti di diritto
privato che sono spesso implicate nell’esposizione dei manuali.
Il corso potrà essere integrato con la frequenza dei seminari organizzati sui casi
giurisprudenziali, secondo le indicazioni che saranno date dal docente durante il corso
La prof. Merlin riceve gli studenti il venerdì alle ore 15.00.
Il tutorato per gli studenti è svolto dal Dott. Albert Henke, il giovedì dalle ore
11.00 alle ore 13.00, con esclusione dei mesi di luglio e agosto.
DIRITTO PROCESSUALE CIVILE (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Laura Salvaneschi (Lettere M-Z)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile
Contenuto e finalità della disciplina
La disciplina ha per oggetto i principi relativi alla funzione giurisdizionale in
materia civile e il regime del processo civile.
Programma del corso
Il programma comprende:
1) le nozioni e i principi fondamentali del processo civile italiano;
2) il processo ordinario di cognizione di primo grado;
3) i mezzi di impugnazione.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
Liebman, Manuale di diritto processuale civile, Principi, 7ª ed., Milano, Giuffrè,
2007;
Tarzia, Lineamenti del processo civile di cognizione, Milano, Giuffrè, ultima ed.
(comprensiva della riforma del processo civile attuata con legge del 18 giugno 2009
n. 69).
Avvertenza
È indispensabile l’utilizzazione di un codice di procedura civile aggiornato.
187
Gli studenti potranno integrare il corso con la frequenza dei seminari organizzati
presso la prima cattedra.
La prof. Salvaneschi riceve gli studenti il giovedì dalle ore 13.30 alle ore 14.30.
DIRITTO PROCESSUALE CIVILE PROGREDITO (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Cristina Vanz
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile
Contenuto e finalità della disciplina
La disciplina ha per oggetto il processo del lavoro nonché i principali procedimenti
speciali disciplinati nel libro IV del codice di procedura civile e in leggi speciali.
L’insegnamento della materia si svolgerà, in linea di principio, a livello
istituzionale, ma sarà particolarmente approfondito con riguardo ai procedimenti
cautelari.
Programma del corso
1. Il processo del lavoro.
2. I procedimenti speciali disciplinati nel libro IV del codice di procedura civile, ai
titoli I e II (limitatamente ai capi I e VI).
3. Il procedimento per la cessazione degli effetti del matrimonio.
Libri di testo consigliati per la preparazione dell’esame
Esame da 9 cfu:
Camoglio – Ferri – Taruffo, Lezioni sul processo civile, 5ª ed., Il Mulino, Bologna,
2011, vol. II, pp. 85-245;
AA.VV., Il processo cautelare, a cura di Tarzia e Saletti, 3ª ed., Cedam, Padova,
2008, (capitoli I-XIII), (N.B.: è in corso di realizzazione la 4ª edizione, che dovrebbe
essere disponibile al momento dell’inizio del Corso. I capitoli da studiare rimangono
immutati).
Esame da 6 crediti:
Camoglio – Ferri – Taruffo, Lezioni sul processo civile, 5ª ed., Il Mulino, Bologna,
2011, vol. II, pp. 13-245;
Saletti, Il nuovo regime delle misure cautelari e possessorie, Cedam, Padova,
2006.
Avvertenze pratiche
Il corso base di Diritto processuale civile è propedeutico rispetto al presente.
Le materie oggetto di tale corso, potranno costituire oggetto di interrogazione, in
riferimento ai temi del presente corso.
È indispensabile la conoscenza dei testi normativi oggetto del corso e
l’utilizzazione di un codice di procedura civile aggiornato al 2011.
188
È previsto lo svolgimento di due tipi di seminari facoltativi: l’uno, dedicato
all’approfondimento di casi giurisprudenziali, parallelamente ai temi affrontati nel
corso; l’altro, dedicato alla redazione degli atti processuali oggetto del corso.
Gli studenti che frequenteranno con esito positivo i seminari dell’uno o dell’altro
tipo, avranno diritto a fruire dei 3 crediti addizionali previsti per le “altre attività”.
La prof. Vanz riceve gli studenti il lunedì alle ore 16.00.
DIRITTO PROCESSUALE CIVILE COMPARATO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Bruno Cavallone
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile
Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati con
avviso sul sito internet del Dipartimento di diritto pubblico, processuuale civile,
internazionale ed europeo – sezione di diritto processuale civile.
DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Oreste Dominioni (Lettere A-D)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Programma del corso
Storia e politica delle tipologie processuali penali. La struttura del processo penale
nel codice del 1988 e successive modifiche - La giurisdizione e il giudice. Principi
costituzionali, ordinamento giudiziario, disciplina processuale - L’accusa e il
pubblico ministero. Principi costituzionali, ordinamento giudiziario, disciplina
processuale - L’imputato e le altre parti private. Il difensore. Principi costituzionali,
disciplina processuale - Gli atti. Le invalidità - Il sistema delle prove - Le misure
cautelari - Le fasi del procedimento. Indagini preliminari. Azione penale. Udienza
preliminare. Riti alternativi. Giudizio. Impugnazioni. Giudicato.
Organizzazione del corso
Le lezioni saranno affiancate da seminari
Indicazione del libro di testo per l’esame
AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010.
Avvertenza
Non sono ammessi all’esame gli studenti che non abbiano superato l’esame di
Diritto penale.
189
DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Novella Galantini (Lettere E-N)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Programma del corso
Il corso avrà per oggetto la disciplina del processo penale contenuta nel codice di
procedura penale del 1988. A una preliminare disamina del sistema ordinamentale e
della riforma dell’ordinamento giudiziario, seguirà l’analisi in dettaglio della
normativa codicistica secondo una lettura orientata dall’art. 111 Cost. nella sua
formulazione a tutela del giusto processo.
Premesso uno schema sullo svolgimento del rito nelle sue diverse forme (tribunale
collegiale, tribunale in composizione monocratica, giudice di pace), saranno trattati i
seguenti temi: soggetti e parti (giudice, pubblico ministero, polizia giudiziaria,
persona sottoposta alle indagini e imputato, difensore, offeso dal reato, parte civile);
diritto delle prove (disposizioni generali, mezzi di prova e di ricerca della prova);
misure cautelari personali e reali; indagini preliminari e indagini difensive; funzioni
del giudice per le indagini preliminari; incidente probatorio; chiusura delle indagini
preliminari (archiviazione, esercizio dell’azione penale); udienza preliminare;
procedimenti speciali; dibattimento; impugnazioni; giudicato penale e suoi effetti.
Gli argomenti verranno trattati anche sulla base della giurisprudenza costituzionale
e di legittimità.
Seminari
Il corso sarà integrato da seminari su specifici temi che verranno indicati all’inizio
delle lezioni.
La frequenza e la partecipazione ai seminari potranno dar luogo alla attribuzione di
crediti.
Testo consigliato per l’esame
AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010.
Il manuale deve essere affiancato da un codice di procedura penale aggiornato.
La prof. Galantini riceve gli studenti il giovedì alle ore 16.00.
Cambio cattedra
Il cambio di cattedra è consentito sulla base di motivi documentati riguardanti
l’impossibilità di frequentare le lezioni. La richiesta deve essere presentata entro
l’inizio del corso.
190
DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Daniela Vigoni (Lettere O-Z)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Programma del corso
Il corso si propone di affrontare, nelle linee istituzionali, l’attuale assetto del
procedimento penale, quale risulta dalla disciplina codicistica, nella dimensione
statica relativa ai soggetti, agli atti e alle prove, nelle diverse articolazioni in fasi e
gradi, e in materia di libertà personale.
Particolare attenzione sarà dedicata al profilo dinamico, e perciò: alla sequenza del
procedimento ordinario (indagini preliminari, udienza preliminare, giudizio); alle
varianti proposte dai riti alternativi (giudizio abbreviato, applicazione della pena su
richiesta delle parti, giudizio direttissimo, giudizio immediato, decreto penale di
condanna); alle peculiarità del procedimento davanti al tribunale in composizione
monocratica; ai giudizi d’impugnazione ordinari (appello, ricorso per cassazione).
Il corso sarà integrato da seminari, secondo temi e modalità che verranno indicati
all’inizio delle lezioni.
È indispensabile l’utilizzo di un codice di procedura penale aggiornato.
Testo consigliato per l’esame
AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010.
DIRITTO PROCESSUALE PENALE COMPARATO (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Anna Maria Capitta
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Programma del corso
Parte generale
Premessa la disamina dell’evoluzione storica e dei principi posti a fondamento dei
modelli di common law e di civil law, il corso avrà per oggetto l’analisi in chiave
comparatistica delle discipline processuali vigenti in Italia, Inghilterra e Stati Uniti,
avendo riguardo allo svolgersi del rito nella fase preliminare, nel giudizio e in sede di
impugnazioni.
Verranno trattati in particolare i temi relativi ai rapporti tra indagini e dibattimento
e alle regole in materia di prova anche alla luce del valore del giusto processo.
Il confronto verterà inoltre sulle peculiarità emergenti sul piano ordinamentale nei
diversi sistemi: rapporti tra organi d’accusa e di giudizio, garanzie difensive
dell’imputato e criteri di esercizio dell’azione penale costituiranno oggetto di espressa
trattazione.
191
Parte speciale
La parte speciale sarà dedicata all’approfondimento di specifici temi che verranno
indicati durante il corso e che saranno trattati con il supporto di materiale integrativo.
Libri di testo per l’esame
R. Gambini Musso (a cura di), Il processo penale statunitense. Soggetti ed atti, 3ª
ed., Torino, Giappichelli, 2009, limitatamente ai capitoli 1 e 2 (pp. 1-87);
in alternativa: E. Amodio – C. Bassiouni (a cura di), Il processo penale negli Stati
Uniti d’America, Milano, Giuffrè, 1988 (con esclusione dei saggi n. 1 e 2 del capitolo
I, del saggio n. 3 del capitolo III e dei saggi n. 1, 3, 4, 5 del capitolo IV);
N. Galantini, Profili della giustizia penale francese, Torino, Giappichelli, 1995;
E. Amodio, Processo penale, diritto europeo e common law: dal rito inquisitorio
al giusto processo, Milano, Giuffrè, 2003 (con esclusione dei capitoli I, II, III e IV
della parte prima e del capitolo III della parte seconda).
Ai fini del superamento dell’esame è necessaria la conoscenza della normativa
processuale italiana.
Gli studenti frequentanti potranno sostenere l’esame sulla base di un programma
differenziato che potrà essere concordato con il docente all’inizio del corso.
DIRITTO PROCESSUALE PENALE PROGREDITO (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Piermaria Corso
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Programma e finalità del corso
Il programma del corso, che implica la conoscenza del sistema processuale
delineato dalle norme del codice di rito del 1988, ha per oggetto la ricostruzione del
sistema normativo relativo all’accertamento della responsabilità amministrativa degli
enti dipendente da reato e, quindi, la riflessione sulle norme tracciate dalla l.n.
300/2000 e dal d. lgs. n. 231/2001 e successive modificazioni.
È onere dello studente, anche sulla scorta delle indicazioni date a lezione, avere un
quadro aggiornato dei molteplici interventi normativi che hanno inciso sul testo
originario del d. lgs. n. 231/2001.
Lo studio verrà svolto nel continuo raffronto degli istituti governati dalla normativa
speciale con quelli propri del codice di procedura penale, così da far risaltare gli
elementi di raccordo tra la disciplina sul procedimento di accertamento della
responsabilità amministrativa e di applicazione delle sanzioni amministrative e la
disciplina “madre” contenuta nel codice di procedura penale. Tutto ciò partendo
dall’analisi della regola che sancisce, in via generale, l’applicazione all’ente stesso
delle disposizioni processuali relative all’imputato.
192
L’inquadramento dei rapporti fra accertamento del dovere di punire e accertamento
della responsabilità amministrativa consentirà di individuare i pilastri portanti di un
micro-sistema a sé stante rispetto alla realtà codicistica e, ciononostante,
inevitabilmente esposto all’operare dei principi garantiti e delle regole processuali
sancite dal codice di procedura penale vigente, in attuazione dei precetti
costituzionali. Verranno altresì poste in rilievo le antinomie provocate dalla
normativa processuale parallela allorché essa apre la via alla possibilità che l’ente
rivesta una molteplicità di ruoli processuali. Tutto ciò esplorando la parte “statica”
del sistema del d. lgs. n. 231/2001 e il settore “dinamico” delle regole tracciate nel
decreto in oggetto (il che implicherà indagare sullo svolgimento – nel procedimento
di accertamento della responsabilità amministrativa dell’ente – delle indagini
preliminari e dell’udienza preliminare, dei procedimenti speciali, del giudizio, delle
impugnazioni e dell’esecuzione).
Particolare attenzione verrà dedicata alla fase delle indagini conseguente
all’annotazione della notizia dell’illecito amministrativo, al procedimento di
archiviazione della notizia medesima e al meccanismo di applicazione delle misure
cautelari.
Libri di testo per l’esame
Giarda e altri (a cura di), Responsabilità “penale” delle persone giuridiche,
Milano, Ipsoa, 2007;
in alternativa: Paolozzi, Vademecum per gli enti sotto processo, Torino,
Giappichelli, 2006;
in alternativa: Bassi-Epidendio, Enti e responsabilità da reato. Accertamento,
sanzioni e misure cautelari, Milano, Giuffrè, 2006;
in alternativa: Bernasconi (a cura di), Il processo penale de societate, Milano,
Giuffrè, 2006.
Si consiglia di far precedere allo studio delle tematiche oggetto del corso un
riepilogo delle corrispondenti materie istituzionalmente affrontate nel corso base di
Diritto processuale penale. A tal riguardo si consiglia il volume AA.VV, Manuale di
procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010.
Al fine di disporre di un quadro aggiornato sul c.p.p. e sul d. lgs. n. 231/2001 si
consiglia l’utilizzo di :
Corso (a cura di), Il nuovo codice di procedura penale e le leggi complementari,
Piacenza, RCS-Celt, 2011 o altro codice maggiormente aggiornato.
Ulteriore materiale bibliografico verrà indicato nel corso delle lezioni, assieme agli
interventi giurisprudenziali più importanti. Il corso sarà integrato da seminari.
Il superamento dell’esame del corso base di Diritto processuale penale ha carattere
propedeutico
193
DIRITTO PUBBLICO COMPARATO (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Lorenza Violini (Lettere A-L)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Il corso ha per oggetto il diritto costituzionale moderno, sia nella sua evoluzione
storica sia nelle sue attuali tendenze. Esso verrà sviluppato alla luce dei diritti
costituzionali di alcuni stati occidentali.
Nella prima parte il corso si propone di fornire le conoscenze teoriche riguardanti
il diritto pubblico comparato, affrontando in particolare le problematiche relative alla
definizione del metodo comparatistico e alla identificazione delle principali forme di
stato e di governo dal punto di vista della loro definizione dottrinale. Nella seconda
parte si esamineranno, più dettagliatamente, i sistemi costituzionali di alcuni tra i
principali ordinamenti europei, avendo riguardo sia alla loro evoluzione storica, sia
alle attuali problematiche costituzionali. Il corso, nella sua parte conclusiva, fornirà
agli studenti esempi pratici del metodo comparatista, compiendo un esame più
approfondito di alcune problematiche comuni agli ordinamenti democratici
occidentali. Si prenderà, per esempio, la tutela offerta dai singoli ordinamenti a varie
libertà costituzionali, verificando come la giurisprudenza costituzionale e le scelte
legislative di ciascun ordinamento sono in grado di offrire risposte diverse a problemi
simili e comuni.
Testi per la preparazione dell’esame
M. Volpi, Libertà e autorità, Torino, Giappichelli, 2000 (o ultima edizione
disponibile);
G. Bognetti, La divisione dei poteri, Milano, Giuffrè, 2001 (o ultima edizione
disponibile);
G. Bognetti, Federalismo, Torino, Utet, 2001 (o ultima edizione disponibile);
G. Bognetti, Introduzione al diritto costituzionale comparato: il metodo, Torino,
Giappichelli, 1994 (o ultima edizione disponibile);
L. P. Vanoni, Federalismo, regionalismo e sussidiarietà. Forme di limitazione al
potere centrale, Torino, Giappichelli, 2009.
Avvertenza
La conoscenza della Costituzione e del diritto costituzionale italiano si presuppone.
Il superamento dell’esame di Diritto costituzionale e dell’esame di Istituzioni di
diritto privato è condizione preliminare per poter sostenere l’esame di Diritto
pubblico comparato.
194
DIRITTO PUBBLICO COMPARATO (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Miryam Iacometti (Lettere M-Z)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Il corso si propone di analizzare il principio della divisione dei poteri in senso
“orizzontale” (con riguardo, cioè, alla distribuzione delle funzioni tra gli organi dello
Stato-apparato) e in senso “verticale” (in riferimento, invece, ai rapporti tra Stato
federale e Stati componenti la federazione o tra Stato centrale e Regioni) nella
trasformazione dello Stato da liberale a democratico e sociale. In tale percorso di
studio, con metodo comparatistico e particolare attenzione ai principi fondativi del
costituzionalismo occidentale e alla storia costituzionale, si esamineranno gli
ordinamenti di Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia e, in specie, Spagna.
L’ordinamento spagnolo sarà, in particolare, analizzato sia quanto alla garanzia dei
diritti che alla forma di governo ed alla forma di Stato (un tema, quest’ultimo, in
relazione al quale le novità riguardanti le autonomie territoriali sono assai
significative ed utili alla comparazione con il sistema italiano).
Per la preparazione dell’esame si consigliano i seguenti testi
G. Bognetti, Federalismo, Torino, Utet, 2001;
G. Bognetti, La divisione dei poteri, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2001;
R. L. Blanco Valdés, La Costituzione spagnola del 1978, 2ª ed., Torino,
Giappichelli, 2009.
Per gli studenti che intendano sostenere l’esame fruendo, però, di 6 crediti, i libri di
testo suggeriti sono i seguenti:
G. Bognetti, La divisione dei poteri, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2001;
R. L. Blanco Valdés, La Costituzione spagnola del 1978, 2ª ed., Torino,
Giappichelli, 2009.
Per superare l’esame, indipendentemente dal numero di crediti assegnati, è inoltre
necessaria la conoscenza delle Costituzioni di Stati Uniti, Francia (V Rep.), Spagna.
Tali Costituzioni si trovano riprodotte in lingua italiana, in G. Cerrina Feroni, T.E.
Frosini, A. Torre ( a cura di), Codice delle Costituzioni, Torino, Giappichelli, 2009.
Avvertenza
Si precisa che la conoscenza della Costituzione italiana e del relativo Diritto
costituzionale si presuppongono e che l’aver superato l’esame di Diritto
costituzionale e di Istituzioni di diritto privato costituisce condizione preliminare per
sostenere l’esame di Diritto pubblico comparato.
Cambio di corso
Gli studenti che sono assegnati, in relazione alla lettera del loro cognome, all’una o
all’altra cattedra, possono ottenere il passaggio all’altro corso, ai fini dei testi da
preparare per l’esame finale, solo dimostrando di aver frequentato regolarmente le
195
lezioni del corso al quale desiderano di essere assegnati in deroga alla regola
generale. A questo scopo, verranno predisposti sistemi di controllo idonei ad attestare
la frequenza del corso per almeno un numero di 30 ore di lezione.
DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Sara Valaguzza
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo
Programma del corso
Le forme dell’intervento pubblico nell’economia mostrano negli ultimi decenni
notevoli mutamenti, anche per effetto del diritto sovranazionale.
In particolare, il diritto europeo impegna gli Stati membri ad adottare una politica
economica “condotta conformemente al principio di un’economia di mercato aperta e
in libera concorrenza”; al medesimo tempo esso riconosce l’importanza dei servizi di
interesse economico generale per promuovere la coesione sociale e territoriale,
“nell’ambito dei valori comuni dell’Unione”. Ciò ha comportato, da un lato,
l’individuazione di nuovi veicoli che consentano alle amministrazioni pubbliche di
esercitare attività di impresa (tra cui, in particolare, le società pubbliche e le società
partecipate), dall’altro, l’introduzione di deroghe al principio dell’economia di
mercato aperta.
La concorrenza è il metodo dal quale ci si attende efficienza economica, pur
nell’assolvimento di compiti di interesse generale.
Inoltre, il subentrare di mercati di concorrenza alle situazioni di monopolio
pubblico preesistenti, non è un fenomeno che si realizzi spontaneamente, come
conseguenza della mera liberalizzazione dei mercati; al contrario, esso richiede
interventi positivamente diretti allo scopo. Ciò significa che nuove misure
pubblicistiche devono essere messe in atto, quanto meno nella fase di transizione.
Nel corso saranno analizzati gli strumenti giuridici utilizzati per dare risposta ai
principali problemi posti dalla nuova configurazione dell’intervento dei poteri
pubblici nell’economia.
In questo anno accademico, uno spazio particolare verrà riservato
all’approfondimento della disciplina dei servizi pubblici e delle società partecipate.
Modalità di svolgimento
Con gli studenti frequentanti verrà impostato un metodo didattico basato
sull’esame del materiale dottrinale e giurisprudenziale che sarà fornito a lezione.
Saranno inoltre previste delle forme di tutorato e delle attività seminariali svolte
dagli studenti che hanno partecipato al corso durante gli anni precedenti.
Testo per la preparazione dell’esame
F. Trimarchi Banfi, Lezioni di diritto pubblico dell’economia, Torino, Giappichelli,
2007.
196
Testo suggerito in aggiunta
L. Mannori – B. Sordi, Storia del diritto amministrativo, Roma – Bari, ult. ed.
DIRITTO PUBBLICO DELL’INFORMAZIONE E DELL’INFORMATICA
(crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Marco Cuniberti
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Contenuto e finalità del corso
Il corso affronta le principali problematiche del diritto dell’informazione e della
comunicazione, in una prospettiva attenta soprattutto alla valorizzazione dei principi
costituzionali. Saranno oggetto di studio, in particolare, l’oggetto, le forme e i limiti
della libertà di manifestazione del pensiero, l’ordinamento della professione
giornalistica, il sistema radiotelevisivo nella sua evoluzione, dal monopolio pubblico
sino all’avvento della tecnologia digitale. Particolare attenzione verrà anche dedicata
ai problemi giuridici posti dalle nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione: libertà di comunicazione e di espressione attraverso internet,
responsabilità degli operatori, strumenti di regolazione della rete, trattamento dei dati
personali.
Il corso sarà svolto soprattutto attraverso l’esame e il commento di casi
giurisprudenziali.
Programma del corso
1. Libertà di manifestazione del pensiero e libertà di informazione: oggetto, forme
e limiti. 2. L’ordinamento della professione giornalistica e la responsabilità del
giornalista, del direttore e dell’editore. 3. La radiotelevisione: dal monopolio pubblico
all’avvento del digitale; 4. La libertà di comunicazione e di espressione in rete:
controlli e responsabilità.
Testo consigliato
AA.VV., Percorsi di diritto dell’informazione, Torino, Giappichelli, ultima
edizione disponibile.
Il prof. Cuniberti riceve gli studenti su appuntamento, da concordarsi contattandolo
per posta elettronica, all’indirizzo [email protected].
DIRITTO REGIONALE (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Barbara Randazzo
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Programma del corso
Il corso ha per oggetto la posizione costituzionale, l’organizzazione e le funzioni
delle Regioni e il sistema dei loro rapporti con lo Stato, con le Province e con i
Comuni. Al fine di delineare i tratti dell’assetto attuale del regionalismo italiano si
197
muoverà dai suoi albori per giungere a esaminare l’organizzazione regionale nei
nuovi Statuti, la potestà legislativa e amministrativa, l’autonomia finanziaria, nonché
il contenzioso costituzionale fra Stato e Regioni dopo le riforme recate dalle leggi
cost. n. 1 del 1999, n. 2 del 2001 e n. 3 del 2001 e le relative leggi di attuazione (l. n.
131 del 2003; l. n. 165 del 2004 e l. n. 42 del 2009).
Sarà dedicata particolare attenzione all’attuazione del cosiddetto federalismo
fiscale.
Modalità di svolgimento
Il corso ha carattere seminariale; sugli argomenti trattati a lezione saranno
distribuiti materiali didattici, costituiti prevalentemente da testi normativi e dalle
pronunce della Corte costituzionale selezionate dalla docente, da leggersi in
preparazione della discussione.
Nell’ambito del corso si svolgerà un seminario integrativo sul procedimento di
formazione della legge regionale tenuto dal dott. Mauro Bernardis dirigente del
Consiglio regionale della Lombardia.
Avvertenza
Lo studio del diritto regionale presuppone la piena conoscenza del diritto
costituzionale. La materia comporta lo sviluppo di temi e problemi trattati nei corsi di
Giustizia costituzionale e di Diritto pubblico comparato.
Testi consigliati per l’esame
P. Caretti - G. Tarli Barbieri, Diritto regionale, Torino, Giappichelli, 2009;
oppure, A. D’Atena, I principi del diritto regionale, Torino, Giappichelli, 2010.
Per gli aggiornamenti sulla giurisprudenza costituzionale successiva alla riforma
costituzionale si vedano i capp. XXXIV e XXXV b) delle edizioni 2003-2009 di:
V. Onida - B. Randazzo (a cura di), Viva Vox Constitutionis, Milano, Giuffrè.
DIRITTO ROMANO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Iole Fargnoli
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Il corso è dedicato all’analisi del furto, il più antico e frequente tra gli illeciti, in cui
si estrinseca nella maniera più elementare l’istinto predatorio dell’uomo. Dato che
ogni indagine sulle radici storiche di un istituto presuppone la conoscenza del suo
regime attuale, si prenderanno le mosse dalle linee essenziali della disciplina vigente
per procedere quindi alla lettura diretta delle fonti della giurisprudenza romana, che
hanno via via disegnato la nozione di tale delitto. Ci si soffermerà in particolare su di
una fattispecie particolare, quella del falsus procurator, del falsus creditor o, più in
generale, di qui sciens indebitum accipit, al fine di verificare se e in che misura chi
riscuoteva consapevolmente quanto non dovuto abbia continuato, per tutto il diritto
classico, a essere punito come ladro.
198
Testo consigliato
I. Fargnoli, Ricerche in tema di furtum. Qui sciens indebitum accipit, Milano,
Giuffrè, 2006, con esclusione dei seguenti paragrafi: §§ 7-11 (pp. 71-96), §§ 14-15
(pp. 105-118), §§ 21-22 (pp. 163-171).
La traduzione italiana dei passi latini oggetto d’esame sarà disponibile presso sul
sito web del Dipartimento di diritto privato e storia del diritto
http://www.dpsd.unimi.it/studenti.php.
Agli studenti frequentanti saranno distribuiti a lezione materiali specifici.
Per chiarimenti o informazioni la Prof. Fargnoli è a disposizione degli studenti
durante il suo orario di ricevimento (lunedì ore 15.00), nonché all’indirizzo mail:
[email protected].
DIRITTO ROMANO DELLE PERSONE E DELLA FAMIGLIA
(crediti 6) [primo semestre]
Prof. Ugo Bartocci
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Il corso è volto a ricostruire, attraverso una lettura diretta delle fonti, gli aspetti
giuridici delle dinamiche matrimoniali in Roma antica. Tenendo presente il regime
esogamico che si articolava dapprima in termini intergentilizi e solo successivamente
su un piano interfamiliare prevedendo unioni coniugali solo con donne estranee al
proprio gruppo, sarà ricostruita la struttura e la funzione arcaica degli istituti definiti
dall’ordinamento romano per l’attuazione di politiche di scambio matrimoniale;
politiche svolte nell’ambito delle generali aree di scambio commerciali come
testimoniato dal ricorrere nelle fonti del binomio commercium-conubium. Questa
analisi permetterà di individuare procedure complesse in cui si articolavano atti di
disposizione e atti di acquisizione come momenti distinti che troveranno solo in
seguito sintesi nei cosiddetti atti di trasferimento. In tale prospettiva, attraverso lo
studio degli sponsalia e dei modi in cui si attuava la conventio in manum e ampliando
la ricerca oltre il diritto di famiglia, si cercherà di ricostruire l’origine della sponsio,
un fondamentale atto dell’antico ius Quiritium, prescindendo dalla comune
distinzione tra atti ad effetti obbligatori ed atti ad effetti reali.
Testo consigliato
U. Bartocci, Spondebatur pecunia aut filia. Funzione ed efficacia arcaica del
dicere spondeo (Roma 2002).
199
DIRITTO ROMANO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Francesca Pulitanò
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso, di natura seminariale, sarà condotto direttamente sulle fonti, con la lettura
e la spiegazione di testi giurisprudenziali romani aventi ad oggetto quella che oggi
definiamo ‘violenza morale’ (in latino ‘metus’). La nozione di metus sarà
approfondita anche in connessione con il moderno regime dell’istituto, inquadrato dal
Codice Civile nei vizi della volontà e disciplinato dagli articoli 1434 ss. In diritto
romano esistevano tre diversi strumenti per ovviare alle conseguenze del negozio
viziato da metus: la restitutio in integrum, l’azione di metus e l’eccezione. Di essi si
studieranno le peculiarità, l’ambito di applicazione e le reciproche interazioni, temi su
cui la dottrina romanistica ha sempre discusso vivacemente e che rivestono interesse
anche rispetto all’attuale dibattito sul rapporto tra annullamento del contratto e azioni
restitutorie.
Programma d’esame
Il materiale per preparare l’esame è disponibile on line sul sito del Dipartimento di
Diritto Privato e Storia del Diritto, al seguente percorso:
http://www.dpsd.unimi.it - sportello studenti - materiali per i corsi - sezione di
diritto romano - diritto romano progredito
Per gli studenti frequentanti l’esame verterà principalmente sui casi trattati a
lezione.
La prof. Pulitanò riceve il mercoledì alle ore 11.00 (anche per l’eventuale
assegnazione di tesi di laurea su argomenti romanistici) ed è contattabile via e-mail
all’indirizzo: [email protected].
DIRITTO SINDACALE E RELAZIONI INDUSTRIALI (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Maria Teresa Carinci
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro
Obiettivi formativi specifici
Il corso è dedicato all’approfondimento delle principali tematiche del diritto
sindacale e delle relazioni industriali. Saranno trattati in modo particolarmente
approfondito – attraverso l’analisi delle pronunce giurisprudenziali, dei contratti
collettivi e l’intervento di operatori ed esperti del settore – i seguenti profili: la
contrattazione collettiva con specifico riferimento all’analisi di un contratto
collettivo, al rapporto tra contratto collettivo nazionale e contratto aziendale, nonché
alla questione degli “accordi separati”; la libertà sindacale in azienda e i compiti delle
rappresentanze sindacali in azienda; il procedimento di repressione della condotta
200
antisindacale, con particolare attenzione agli aspetti processuali; lo sciopero nelle sue
diverse modalità di espressione; lo sciopero nei servizi pubblici essenziali e il ruolo
della Commissione di Garanzia.
In ragione della specificità degli argomenti trattati è fortemente consigliata una
costante frequenza delle lezioni.
Modalità d’esame
Per gli studenti frequentanti, l’esame si svolge in forma orale sulla base del
materiale bibliografico che sarà comunicato dal docente all’inizio del corso e indicato
nella bacheca della segreteria della sezione di diritto del lavoro e sul relativo sito
internet (http://users.unimi.it/lavoro/).
È, inoltre, richiesta un’adeguata conoscenza del manuale Giugni, Diritto sindacale,
Bari, Cacucci, 2010.
Per gli studenti non frequentanti l’esame si svolge in forma orale ed è richiesta
un’adeguata conoscenza dei seguenti manuali:
Giugni, Diritto sindacale, Cacucci, 2010;
Lunardon – Magnani - Tosi, Diritto del lavoro. Sindacati, contratto e conflitto
collettivo. Casi e materiali, Torino, Giappichelli, 2009.
Gli studenti sono tenuti, infine, ad accompagnare lo studio del materiale per la
preparazione dell’esame con la diretta consultazione delle fonti normative del diritto
del lavoro. Tra i numerosi codici del lavoro esistenti in commercio si consiglia:
M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2011.
Tesi di laurea
Le tesi di laurea e le tesine sono assegnate tre volte all’anno secondo le modalità e
in base ai criteri affissi nella bacheca della sezione di diritto del lavoro. Gli studenti
interessati sono tenuti a presentare, entro i termini stabiliti, la domanda che può
essere ritirata presso la segreteria della sezione di diritto del lavoro o scaricata dalle
pagine del sito internet http://users.unimi.it/lavoro/.
I nominativi degli studenti assegnatari saranno resi noti tramite avviso affisso nella
bacheca della sezione di diritto del lavoro e pubblicato sulle pagine del relativo sito
internet.
DIRITTO TRIBUTARIO (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Gaetano Ragucci (Lettere A-L)
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
Esposizione istituzionale degli istituto di parte generale tributario e delle principali
imposte.
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Programma del corso per gli studenti del corso di laurea in Giurisprudenza a ciclo
unico (9 cfu)
Parte generale: (presentazione sommaria). Concetto e classificazione dei tributi. I
principi costituzionali: la riserva di legge e le fonti; il principio di capacità
contributiva. Principi comunitari. Struttura dell'imposta (le fattispecie; l’obbligazione
tributaria; i soggetti). Dinamica dell’imposta: gli adempimenti del contribuente; i
poteri della pubblica amministrazione; il procedimento di imposizione; l’istruttoria; il
contraddittorio; l’atto. Riscossione dei tributi. Processo (la giurisdizione tributaria, gli
atti impugnabili).
Parte speciale: (presentazione sommaria) Le imposte dirette: l’imposta sul reddito
delle persone fisiche (Irpef); l’imposta sulle società (Ires). L’imposta sul valore
aggiunto (cenni).
Indicazione dei libri di testo per l’esame
G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2009 (parte generale per intero, a eccezione
del cap. V (impugnazione degli atti impositivi e contenzioso, di cui andranno studiati i soli parr. 1,2,3,5 e 6),
e del cap. VII. Parte speciale, limitatamente ai capp. I (a eccezione dei parr. 12 e 13), e II (limitatamente ai
parr. 14 e 15), esclusi gli altri capitoli);
oppure, F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, 10ª ed.,
Torino, Utet, 2009 (per intero, a eccezione dei capp.: III, XIV.XV. Della Parte V (La tutela), il solo cap.
XVI, parr. da 1 a 3.1, 5, 5.1, 5.2, 5.3., 5.4; e F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol.
II, 8ª ed., Torino, Utet, 2008: Parte I, per intero, a eccezione dei capp. V,sez. II, VI, VII. Della Parte II, il solo
cap. VIII, a eccezione della sez. IV. Parte III esclusa. Parte IV, la sola sez. I).
Lo studente deve inoltre conoscere direttamente la disciplina normativa,
munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato.
All’esame sono propedeutici gli esami di Diritto commerciale e di Diritto
processuale civile.
Programma del corso per gli studenti del corso di laurea in Scienze dei servizi
giuridici (6 cfu)
Parte generale: (presentazione sommaria). Concetto e classificazione dei tributi. I
principi costituzionali: la riserva di legge e le fonti; il principio di capacità
contributiva. Struttura dell'imposta (le fattispecie; l’obbligazione tributaria; i
soggetti). Dinamica dell’imposta: gli adempimenti del contribuente; i poteri della
pubblica amministrazione; il procedimento di imposizione; l’istruttoria; il
contraddittorio; l’atto. Riscossione dei tributi.
Parte speciale: (presentazione sommaria) Le imposte dirette: l’imposta sul reddito
delle persone fisiche (Irpef); l’imposta sulle società (Ires). L’imposta sul valore
aggiunto (cenni).
Indicazione dei libri di testo per l’esame
G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2009 (parte generale per intero, a eccezione
dei capp. V e VII. Parte speciale, limitatamente ai capp. I (a eccezione dei parr. 12 e 13), e II (limitatamente
ai parr. 14 e 15), esclusi gli altri capitoli);
202
oppure, F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, 10ª ed.,
Torino, Utet, 2009 (per intero, a eccezione dei capp.: III, XIV.XV, e dell’intera Parte V);
e F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 8ª ed., Torino,
Utet, 2008 (Parte I, per intero, a eccezione dei capp. V, VI, VII. Della Parte II, il solo cap. VIII, a
eccezione della sez. IV. Parti III e IV escluse).
Lo studente deve conoscere direttamente la disciplina normativa, munendosi, a tal
fine, di un Codice tributario aggiornato.
All’esame è propedeutico l’esame di Diritto commerciale.
Avvertenza
II presente programma per la preparazione dell’esame non dipende
dall’ordinamento degli studi cui lo studente è iscritto.
Si avverte che, essendo più volte mutato nel corso degli anni il regime delle
propedeuticità, gli studenti che intendono sostenere l’esame sono tenuti a controllare
il rispetto delle propedeuticità medesime in relazione al proprio anno di corso e al
piano di studi individuale, al fine di non incorrere nell’annullamento dell’esame.
In caso di dubbio gli studenti sono invitati a rivolgersi alla Segreteria didattica.
DIRITTO TRIBUTARIO (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Maria Vittoria Cernigliaro (Lettere M-Z)
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
Esposizione istituzionale degli istituti di parte generale del diritto tributario e delle
principali imposte
Programma del corso per gli studenti della classe di laurea LMG/01 (9 crediti)
1 - Parte generale
Nozioni generali (gli istituti; le fonti; l’interpretazione e l’integrazione) - I princìpi
costituzionali e comunitari – Struttura dell’imposta (le fattispecie; l’obbligazione
tributaria; i soggetti) - Dinamica dell'imposta: l’azione amministrativa; la
dichiarazione; l'istruttoria; l'avviso di accertamento; l’elusione - La riscossione – Il
processo tributario.
2- Parte speciale.
Le imposte sui redditi (Irpef e Ires) – L’imposta sul valore aggiunto.
Testi consigliati
F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, ultima edizione,
Torino, Utet (per intero, con esclusione dei capp. XIV e XV);
F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 8ª ed., Torino,
Utet, 2008 (con esclusione dei capp. V, VI e VII e dei capp. IX e successivi).
203
In alternativa, G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2009 (con esclusione
del cap. VII [violazione di norme e sanzioni] della parte generale e limitatamente ai
capp. I [con esclusione dei § 12 e 13] e II [con esclusione dei §16, 17 e 18] della parte
speciale, con esclusione dei restanti capitoli [III e IV]).
Lo studente deve inoltre conoscere direttamente la disciplina normativa,
munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato.
Sono propedeutici gli esami di Diritto Commerciale e di Diritto processuale civile.
Agli studenti frequentanti saranno successivamente indicati alcuni argomenti della
disciplina del reddito d’impresa che possono essere omessi.
Programma del corso per gli studenti già iscritti alle classi di laurea in Scienze
giuridiche e Scienze dei servizi giuridici (6 crediti)
1 - Parte generale
Nozioni generali (gli istituti; le fonti; l’interpretazione e l’integrazione) - I princìpi
costituzionali e comunitari – Struttura dell’imposta (le fattispecie; l’obbligazione
tributaria; i soggetti) - Dinamica dell'imposta: l’azione amministrativa; la
dichiarazione; l’istruttoria; l’avviso di accertamento; l’elusione - La riscossione dei
tributi.
2- Parte speciale
Le imposte sui redditi (Irpef e Ires) - L’imposta sul valore aggiunto.
Testi consigliati
F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, ultima edizione,
Torino, Utet (per intero, con esclusione dei capp. XIV, XV e XVI);
F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 8ª ed., Torino,
Utet, 2008 (con esclusione dei capp. V, VI e VII e dei capp. IX e successivi).
In alternativa, G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2009 (con esclusione
dei capp. V [l’impugnazione degli atti impositivi e il contenzioso], VII [violazione di
norme e sanzioni] della parte generale e limitatamente ai capp. I [con esclusione dei §
12 e 13] e II [con esclusione dei §16, 17 e 18] della parte speciale, con esclusione dei
restanti capitoli [III e IV]).
Lo studente deve inoltre conoscere direttamente la disciplina normativa,
munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato.
È propedeutico l’esame di Diritto commerciale.
Agli studenti frequentanti verranno successivamente indicati alcuni argomenti
della disciplina del reddito d’impresa che possono essere omessi.
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Avvertenze comuni ai due corsi
Il presente programma non dipende dall’ordinamento degli studi cui lo studente è
iscritto.
Essendo più volte mutato nel corso degli anni il regime delle propedeuticità, gli
studenti che intendono sostenere l’esame sono tenuti a controllare il rispetto delle
propedeuticità medesime in relazione al proprio anno di corso e al piano di studi
individuale, al fine di non incorrere nell’annullamento dell’esame.
In caso di dubbio gli studenti sono invitati a rivolgersi alla Segreteria didattica.
DIRITTO TRIBUTARIO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Gaetano Ragucci
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso presuppone la conoscenza delle nozioni istituzionali impartite nel corso
base, e avrà per oggetto l’esposizione della disciplina del processo tributario, con
approfondimenti relativi ai diversi tipi di giudizio, finalizzati all’acquisizione di
conoscenze utili alla pratica professionale.
Esso sarà quindi composto da una prima parte di carattere teorico, cui farà seguito
una parte dedicata alla illustrazione delle modalità di redazione degli atti del processo
(ricorso, controdeduzioni, istanze, sentenze e ordinanze), nonché alla discussione di
casi pratici.
Programma del corso
Giurisdizione e competenza. Parti. Azioni. Tutela cautelare. Atti processuali. Il
giudizio di primo grado. Prove. Eventi eccezionali. Decisione. Impugnazioni.
Giudizio di ottemperanza ed esecuzione forzata. Approfondimenti.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
F. Tesauro, Manuale del processo tributario, Torino, Giappichelli, 2009.
Ulteriori materiali di studio saranno indicati a lezione.
Lo studente deve conoscere direttamente la disciplina normativa, munendosi, a tal
fine, di un Codice tributario aggiornato.
205
DIRITTO URBANISTICO (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Alberto Roccella
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo
Contenuto e finalità della disciplina
L’insegnamento di Diritto urbanistico ha per oggetto la disciplina delle attività
delle pubbliche amministrazioni in un campo di particolare rilievo quale il governo
del territorio, e ha pertanto il carattere di un corso speciale di diritto amministrativo.
L’insegnamento ha carattere teorico-sistematico e non descrittivo-pratico. Per
affrontare utilmente lo studio della materia si richiede la piena conoscenza dei
princìpi del diritto amministrativo sostanziale.
Il governo del territorio, come in passato l’urbanistica, costituisce materia di
potestà legislativa concorrente. Si richiede quindi anche la conoscenza dei principi
relativi all’autonomia legislativa e amministrativa regionale.
Programma del corso
Edilizia, urbanistica, governo del territorio. Legislazione statale e autonomia
legislativa regionale. Disciplina urbanistica e regime della proprietà dei suoli. Gli
standard urbanistici generali. Vincoli urbanistici e diritto all’indennizzo. La misura
dell’indennità di espropriazione. I singoli tipi di piani urbanistici. Gli standard di
indirizzo e coordinamento. Procedimento di formazione e variazione, contenuto,
natura ed effetti dei piani. Rapporti tra i piani. Le lottizzazioni. Le misure di
salvaguardia normali ed eccezionali. La tutela giurisdizionale nei confronti dei piani
urbanistici. Il permesso di costruire. Il permesso in sanatoria. Il permesso in deroga. Il
contributo di costruzione. La denuncia di inizio attività (d.i.a.) e la segnalazione
certificata di inizio attività (s.c.i.a.). Pianificazione urbanistica, opere pubbliche ed
espropriazione. Il procedimento di espropriazione. Illeciti urbanistici e sanzioni
penali, civili, amministrative e accessorie. La tutela del paesaggio.
Il corso tiene in particolare considerazione la l. r. Lombardia 11 marzo 2005, n. 12,
Legge per il governo del territorio (e successive modificazioni e integrazioni).
Testi consigliati per la preparazione all’esame
F. Salvia, Manuale di diritto urbanistico, Padova, Cedam, ultima edizione
disponibile, con esclusione dei capitoli terzo e quarto della parte quinta (in
conclusione del volume).
In alternativa, i soli studenti frequentanti potranno prepararsi all’esame integrando
gli appunti delle lezioni con: P. Stella Richter, Diritto urbanistico. Manuale breve,
Milano, Giuffrè, 2010.
È in ogni caso indispensabile la diretta conoscenza della legislazione vigente in
materia di edilizia, urbanistica ed espropriazione considerata nel manuale. Gli
studenti potranno utilizzare, tra le raccolte di fonti normative in commercio, il Codice
del diritto urbanistico. Raccolta di fonti normative per lo studio universitario, a cura
di A. Roccella, Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore – Diritto allo studio,
ultima edizione disponibile.
206
La frequenza al corso di lezioni è vivamente consigliata. Gli studenti non
frequentanti devono prendere contatto con il docente prima di inserire la materia nel
piano degli studi al fine di assumere informazioni indispensabili per la preparazione
all’esame.
ECONOMIA AZIENDALE (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Bruno Rossignoli
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
L’Economia aziendale ha per oggetto di studio i principi e le regole fondamentali
che guidano l’amministrazione delle aziende e, in particolare, delle imprese, dove per
amministrazione si intende la complessa attività volta alla soluzione dei problemi di
scelta di convenienza economica attinenti ai molteplici aspetti della struttura e del
funzionamento delle aziende.
L’indirizzo di fondo del corso, focalizzato sulle imprese, mira a sviluppare
l’attenzione su detti principi e regole, nella prospettiva di integrare con un approccio
aziendale la conoscenza delle problematiche giuridiche. Sotto questo profilo,
vengono affrontati sia temi di carattere generale e istituzionale, sia temi di carattere
monografico.
I temi di carattere generale e istituzionale riguardano il quadro concettuale di
riferimento dell’attività delle imprese, con specifica attenzione alla struttura - assetti
proprietari, organismo personale, assetti organizzativi, assetti tecnici, patrimonio,
combinazione economica - e agli aspetti reddituali e finanziari della gestione
aziendale.
I temi di carattere monografico hanno per oggetto i lineamenti della contabilità
generale allo scopo di comprendere la derivazione del bilancio d’esercizio. In stretto
collegamento, viene poi trattata la valutazione della “performance” aziendale
attraverso l’analisi dei risultati di bilancio.
La metodologia didattica è attiva e si fonda su discussioni guidate e sulla
illustrazione di casi di studio.
Programma del corso
A) Parte generale 1) Le aziende e le imprese. 2) Le imprese: la struttura, il
soggetto giuridico e il soggetto economico; l’organismo personale, l’assetto tecnico,
l’assetto organizzativo, il patrimonio, la combinazione economica. 3)
L’amministrazione delle imprese: il principio di economicità e le condizioni di
equilibrio reddituale e finanziario, le funzioni amministrative, le aree funzionali.
B) Parte monografica 1) Il capitale e il reddito: il capitale di funzionamento e il
capitale netto, il reddito d’esercizio, la contabilità generale e la determinazione del
reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento, il bilancio d’esercizio. 2)
L’analisi del bilancio e gli indicatori di risultato: la riclassificazione del bilancio, gli
indicatori di bilancio, il sistema di coordinamento degli indicatori di bilancio.
207
Testo consigliato per la preparazione dell’esame
B. Rossignoli, Materiali per lo studio dell’economia aziendale, Milano, Cusl,
2011.
Per gli studenti del corso di laurea in Servizi giuridici per operatori giudiziari: i
primi quattro capitoli del testo consigliato per la preparazione dell’esame.
Modalità di svolgimento dell’esame: l’esame si svolge in forma scritta.
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Bruno Rossignoli
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità del corso
L’Economia degli intermediari finanziari ha per oggetto di studio i principi e le
regole fondamentali che guidano la struttura e il funzionamento degli intermediari
finanziari, ossia delle imprese che, secondo differenti modalità operative e schemi di
assunzione dei rischi, realizzano l’incontro tra domanda e offerta di finanziamenti e
svolgono transazioni su strumenti finanziari.
Come per il corso di Economia aziendale, l’indirizzo di fondo mira a sviluppare le
conoscenze di base su detti principi e regole, nella prospettiva di integrare con un
approccio aziendale la conoscenza delle problematiche giuridiche e, in particolare, di
quelle in materia creditizia e finanziaria. Sotto questo profilo, vengono affrontati sia
temi di carattere generale e istituzionale, sia temi di carattere monografico.
I temi di carattere generale e istituzionale riguardano il quadro di riferimento
dell’attività svolta dagli intermediari finanziari delle diverse categorie - banche,
società di finanziamento, intermediari nei mercati degli strumenti finanziari, gestori
professionali di portafogli di investimento - con specifico riguardo alle banche e agli
intermediari che operano nel settore del risparmio gestito.
I temi di carattere monografico hanno per oggetto i principali aspetti tecnico economici delle operazioni creditizie e finanziarie effettuate dalle diverse tipologie di
intermediari finanziari.
La metodologia didattica è attiva e si fonda su discussioni guidate e sulla
illustrazione di casi di studio.
Programma del corso
A) Parte generale. 1) I lineamenti fondamentali del sistema finanziario: l’offerta e
la domanda di finanziamento, le attività finanziarie, i circuiti di collegamento, gli
intermediari finanziari, i modelli di intermediazione finanziaria, la regolamentazione
e la vigilanza. 2) Gli intermediari finanziari. Assetto istituzionale e ambito operativo:
l’attività bancaria e le banche, le società operanti nel settore finanziario, gli organismi
di investimento collettivo del risparmio, gli intermediari nei servizi di investimento.
3) I mercati degli strumenti finanziari: i mercati a pronti, i mercati a termine, i
mercati degli strumenti derivati.
208
B) Parte monografica. 1) I titoli di debito: i titoli di stato, le obbligazioni, gli altri
titoli di debito. 2) I titoli di capitale: le azioni ordinarie. 3) Gli strumenti derivati:
contratti a termine, contratti di tipo futures e options, swaps. 4) Prezzo, rendimento e
rischi degli strumenti finanziari.
Testi consigliati per la preparazione dell’esame
B. Rossignoli, Istituzioni di economia degli intermediari finanziari, Milano, Cusl,
2012.
Modalità di svolgimento dell’esame: l’esame si svolge in forma scritta.
ECONOMIA DEL LAVORO (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Giovanna Tagliabue
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso di economia del lavoro intende introdurre lo studente alla comprensione
dei principali problemi e delle politiche del mercato del lavoro alla luce degli apporti
teorici più rilevanti.
Programma del corso
Nella prima parte del corso si analizza la struttura ed evoluzione dell’occupazione,
dell’offerta di lavoro e disoccupazione evidenziandone dimensioni e caratteristiche.
Nella seconda parte viene studiato il processo attraverso il quale imprese e
lavoratori si incontrano sul mercato del lavoro, sia in un contesto perfettamente
concorrenziale che nei mercati imperfetti (approccio neoclassico, approccio
istituzionalista).
Nella terza parte si analizzano alcune importanti istituzioni e sistemi di
regolamentazione che operano nel mercato del lavoro e le principali politiche
pubbliche.
Indicazioni bibliografiche generali
Non vi è un singolo libro di testo che copra in maniera soddisfacente gli argomenti
presentati, ma esiste una vasta letteratura sui punti affrontati. Ad ogni modo gli
studenti potranno consultare:
Un manuale di macroeconomia (a loro scelta):
1. G. J. Borias, Economia del lavoro, (a cura di) A. Del Boca, Milano, Brioschi
Editore, 2010;
2. C. Lucifora (a cura di), Mercato, occupazione e salari: la ricerca del lavoro in
Italia, Milano, Mondadori 2003;
3. L. Brucchi (a cura di), Manuale di economia del lavoro, Bologna, Il Mulino,
2008.
Il programma dettagliato ed eventuale materiale integrativo verrà fornito all’inizio
del corso.
209
Modalità d’esame
L’esame consisterà in una prova scritta e orale.
ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Paola Parravicini
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
Scopo del corso è quello di offrire una descrizione, la più possibile aggiornata, del
concreto svolgersi dei fenomeni produttivi. Verranno dunque illustrati i criteri
attraverso i quali è possibile mettere a fuoco se un’unità produttiva, privata o
pubblica, sia riuscita o meno a conseguire gli obiettivi dell’efficienza produttiva.
Questi criteri vanno intesi in senso lato e comprenderanno quindi l’individuazione sia
di tecniche efficienti che di dimensioni e di tassi di utilizzazione della capacità
produttiva ottimali. Verranno discussi a questo proposito, relativamente a specifiche
esperienze economiche, modelli econometrici in grado di stimare concrete funzioni di
produzione e di costo. Si discuterà quindi delle forme di mercato all’interno delle
quali l’impresa si trova a operare, evidenziando come contesto istituzionale e
comportamenti specifici delle imprese si influenzino a vicenda in un complesso
sistema di azioni e reazioni. Particolare attenzione, a questo proposito, verrà data ai
problemi legati all’esistenza di imprese con posizione dominante e al controllo delle
concentrazioni con riferimento sia ai prodotti omogenei che a quelli differenziati.
Il corso presuppone una buona conoscenza dell’economia politica.
Testi consigliati per la preparazione all’esame
L. Pepall – D. J. Richards – G. Norman, Organizzazione industriale, Milano, Mc
Graw-Hill, 200.
ECONOMIA MONETARIA E CREDITIZIA (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Gianandrea Goisis
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso di Economia monetaria e creditizia affronta il tema dell’organizzazione
efficiente di un sistema monetario e creditizio in una prospettiva sia interna che
internazionale. A questo proposito verranno ridiscussi, in una fase introduttiva, i
concetti di moneta, nelle sue varie accezioni, di banca e, più in generale, di
intermediari finanziari. Verranno anche riesaminati, in un’ottica storica, i diversi
sistemi di pagamento internazionali realizzatisi a partire dal XIX secolo. Particolare
enfasi verrà poi posta sull’attuale sistema monetario europeo per quanto attiene alla
sua genesi, alle sue condizioni di esistenza e di appartenenza e alle innovazioni nella
210
strumentistica economica adottata. Il sistema creditizio verrà analizzato con
particolare riferimento all’esperienza italiana, alle regole di comportamento e ai
controlli ai quali, data anche la sua funzione monetaria, è sottoposto. Naturalmente
non mancheranno, anche in una prospettiva di unificazione europea delle regole,
confronti con altri sistemi creditizi evoluti.
Programma del corso
Il corso, per gli studenti frequentanti, avrà un taglio sostanzialmente seminariale e
si avvarrà dei documenti ufficiali della politica monetaria europea e italiana e, in
genere, delle authority preposte al controllo degli aggregati finanziari.
Le tesi verranno assegnate in presenza di un adeguato curriculum di studi
economici.
Testi consigliati per la preparazione dell’esame
1. È opportuna una revisione dei temi introduttivi di economia monetaria italiana e
internazionale su un moderno manuale di Economia Politica - Macroeconomia (con
particolare riferimento alle parti relative alla moneta, ai tassi d’interesse e alle
relazioni internazionali);
2. Banca d’Italia, Relazione annuale sul 2010, Roma 2011 (versione completa); il
testo è disponibile gratuitamente presso tutte le sedi della Banca d’Italia e/o
scaricabile liberamente tra le Pubblicazioni all’interno del sito www.bancaditalia.it,
scegliendo relazione annuale;
3. BCE, Bollettino mensile, mese di settembre 2011, scaricabile liberamente dal
sito: http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/bce/;
4. Relazione annuale della Consob (versione più recente possibile). Tale relazione
è scaricabile liberamente tra le Pubblicazioni all’interno del sito www.consob.it;
5. Banca Centrale Europea, Eurosistema, La Banca Centrale Europea, storia,
ruolo e funzioni, Hanspeter K.Scheller, 2ª ed., 2006, scaricabile gratuitamente e in
italiano dal sito della Banca Centrale Europea.
ECONOMIA POLITICA (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Paola Parravicini (Lettere A-D)
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
L’economia politica studia le leggi sociali riguardanti l’uso di risorse scarse per il
soddisfacimento dei bisogni umani, individuali e collettivi, in diversi contesti storici e
istituzionali. Il corso si propone di fornire allo studente una dimensione culturale e una
serie di strumenti tecnici indispensabili sia per una concreta e attuale comprensione
della problematica giuridica sia, e più in generale, per una conoscenza realistica degli
aspetti economico-sociali del mondo contemporaneo. L’insegnamento intende quindi
offrire un sistema concettuale introduttivo alle questioni fondamentali riguardanti
211
l’organizzazione e il funzionamento dei sistemi economici moderni. L’accento è posto
sulla necessità di un indirizzo critico nell’esame dei vari problemi e sull’esigenza
metodologica di disporre di alcuni semplici, ma rigorosi, strumenti di analisi della
realtà.
Le tesi di laurea verranno assegnate in presenza di un adeguato curriculum di studi
economici.
Programma del corso
1. Oggetto e metodo dell’Economia politica. Cenni di storia del pensiero
economico. I problemi fondamentali dell’economia politica. Le unità di decisione
economica e il loro coordinamento: mercato e pianificazione. Il sistema economico e
le sue forme di organizzazione: capitalismo, socialismo, economia mista e di servizi,
ecc.
2. Domanda e offerta: analisi del mercato. Domanda e utilità. Produzione,
efficienza e costi. Le forme di mercato. La distribuzione del reddito. Teoria
dell’informazione. Costi sociali, condizioni generali del benessere e giustizia
economica.
3. Domanda e offerta: un approccio macroeconomico. Il circuito del reddito.
Moneta e livello dei prezzi. Il sistema neoclassico e quello keynesiano. La curva di
Phillips e la crisi degli anni ‘70. Gli effetti dell’espansione del settore pubblico. I cicli
economici. La crescita e lo sviluppo dei sistemi economici. I problemi economici
internazionali. Alcuni modelli di equilibrio macroeconomico generale.
Si potranno organizzare, nel caso lo si ritenesse opportuno, incontri periodici a tema
prefissato, per gli studenti in ritardo d’esame.
Modalità d’esame
Studenti frequentanti: chi frequenta il corso potrà sostenere una prova scritta
intermedia (la cui data verrà comunicata a lezione) e successivamente, qualora l’esito
della stessa sia stato positivo, una prova orale finale (entro il mese di febbraio 2012).
Il voto sarà determinato dalla valutazione congiunta delle due prove sempre che siano
entrambe positive.
Studenti non frequentanti: l’esame si svolge in forma scritta durante gli appelli
previsti nel corso dell’anno. In caso di esito positivo di tale prova, lo studente potrà
chiedere anche che la valutazione venga integrata da una prova orale. Il docente si
riserva comunque di procedere, in sede di registrazione del voto, a una valutazione
orale della preparazione del candidato.
Data la non automaticità della registrazione degli scritti positivi, tutti gli studenti
dovranno presentarsi nei giorni indicati per la registrazione del loro esame. In caso
contrario la prova scritta, anche se positiva, verrà annullata.
212
Cambi Cattedra
Eventuali richieste di cambio cattedra potranno essere presentate, sulla base delle
procedure indicate il primo giorno delle lezioni, entro i primi quindici giorni
dall'inizio del corso.
Testi consigliati per la preparazione dell’esame
G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Microeconomia (vol. I), 9ª ed., Padova,
Cedam-W. Kluwer, 2009 [Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 3.6, 3.10, 3.11, 4.7, 4.8,
5.5, 5.14, 5.24, 5.25, 5.26, 5.27, 6.4, 6.10, 6.14, 6.15, 7.12, 7.13, 7.14, 7.15, 7.16, 7.17, 7.18. Sono da
considerarsi facoltative le seguenti appendici: Appendice II e Appendice III al capitolo 1, Appendice I al
capitolo 3, Appendice I e II al capitolo 4, e paragrafi A3 e A4 dell’appendice III al capitolo 4.];
G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Macroeconomia (vol. II), 9ª ed., Padova,
Cedam-W. Kluwer, 2009 [Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 1.10, 1.11, 4.10, 4.11,
4.15, 5.9, 5.10, 5.13, 5.14, 5.16, 5.17, 5.18, 6.13. Il capitolo 7 è da considerarsi interamente facoltativo. Sono
da considerarsi facoltative le seguenti appendici: Appendice I al cap.2 e appendice I al cap.3; Appendice I al
cap.5];
Possono altresì essere consultati, a livello integrativo:
M. L. Katz - H. S. Rosen - C. A. Bollino, Microeconomia, 3ª ed., Milano, McGrawHill comp, 2007;
O. Blanchard, Macroeconomia, Bologna, Il Mulino, 2000;
M. Zenga, Richiami di matematica, Torino, Giappichelli, 1992.
ECONOMIA POLITICA (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Gianandrea Goisis (Lettere E-N)
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
L’economia politica studia le leggi sociali riguardanti l’uso di risorse scarse per il
soddisfacimento dei bisogni umani, individuali e collettivi, in diversi contesti storici e
istituzionali. Il corso si propone di fornire allo studente una dimensione culturale e una
serie di strumenti tecnici indispensabili sia per una concreta ed attuale comprensione
della problematica giuridica sia, e più in generale, per una conoscenza realistica degli
aspetti economico-sociali del mondo contemporaneo. L’insegnamento intende quindi
offrire un sistema concettuale introduttivo alle questioni fondamentali riguardanti
l’organizzazione e il funzionamento dei sistemi economici moderni. L’accento è posto
sulla necessità di un indirizzo critico nell’esame dei vari problemi e sull'esigenza
metodologica di disporre di alcuni semplici, ma rigorosi, strumenti di analisi della
realtà.
Le tesi di laurea verranno assegnate in presenza di un adeguato curriculum di studi
economici.
213
Programma del corso
1. Oggetto e metodo dell’Economia politica. Cenni di storia del pensiero
economico. I problemi fondamentali dell’economia politica. Le unità di decisione
economica e il loro coordinamento: mercato e pianificazione. Il sistema economico e
le sue forme di organizzazione: capitalismo, socialismo, economia mista e di servizi,
ecc.
2. Domanda e offerta: analisi del mercato. Domanda e utilità. Produzione,
efficienza e costi. Le forme di mercato. La distribuzione del reddito. Teoria
dell’informazione. Costi sociali, condizioni generali del benessere e giustizia
economica.
3. Domanda e offerta: un approccio macroeconomico. Il circuito del reddito.
Moneta e livello dei prezzi. Il sistema neoclassico e quello keynesiano. La curva di
Phillips e la crisi degli anni ‘70. Gli effetti dell’espansione del settore pubblico. I cicli
economici. La crescita e lo sviluppo dei sistemi economici. I problemi economici
internazionali. Alcuni modelli di equilibrio macroeconomico generale.
Si potranno organizzare, nel caso lo si ritenesse opportuno, incontri periodici a tema
prefissato, per gli studenti in ritardo d’esame.
Modalità d’esame
Studenti frequentanti: chi frequenta il corso potrà sostenere una prova scritta
intermedia (la cui data verrà comunicata a lezione) e successivamente, qualora l’esito
della stessa sia stato positivo, una prova orale finale (entro il mese di febbraio 2012).
Il voto sarà determinato dalla valutazione congiunta delle due prove sempre che siano
entrambe positive.
Studenti non frequentanti: l’esame si svolge in forma scritta durante gli appelli
previsti nel corso dell’anno. In caso di esito positivo di tale prova, lo studente potrà
chiedere anche che la valutazione venga integrata da una prova orale. Il docente si
riserva comunque di procedere, in sede di registrazione del voto, a una valutazione
orale della preparazione del candidato.
Data la non automaticità della registrazione degli scritti positivi, tutti gli studenti
dovranno presentarsi nei giorni indicati per la registrazione del loro esame. In caso
contrario la prova scritta, anche se positiva, verrà annullata.
Cambi Cattedra
Eventuali richieste di cambio cattedra potranno essere presentate, sulla base delle
procedure indicate il primo giorno delle lezioni, entro i primi quindici giorni
dall'inizio del corso.
Testi consigliati per la preparazione dell’esame
G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Microeconomia (vol. I), 9ª ed., Padova,
Cedam-W. Kluwer, 2009 [Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 3.6, 4.7, 4.8, 5.5, 5.6,
5.8, 5.12, 5.15, 5.16, 5.24, 5.25, 5.26, 5.27, 6.4, 6.5, 6.6, 6.10, 6.14, 7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7.5, 7.13, 7.14, 7.15,
7.16, 7.17, 7.18. Sono da considerarsi facoltative le seguenti appendici: Appendice II e Appendice III al
214
capitolo 1, Appendice I al capitolo 3, Appendice I e II al capitolo 4, e paragrafi A3 e A4 dell’appendice III al
capitolo 4.];
G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Macroeconomia (vol. II), 9ª ed., Padova,
Cedam-W. Kluwer, 2009 [Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 4.11, 4.14, 4.15, 5.5,
5.9. Il capitolo 7 è da considerarsi facoltativo. Sono da considerarsi facoltative le seguenti appendici:
Appendice I al cap.3; Appendice I al cap.5];
Possono altresì essere consultati, a livello integrativo:
M. L. Katz - H. S. Rosen - C. A. Bollino, Microeconomia, 3ª ed., Milano, McGrawHill comp, 2007;
O. Blanchard, Macroeconomia, Bologna, Il Mulino, 2000;
M. Zenga, Richiami di matematica, Torino, Giappichelli, 1992.
ECONOMIA POLITICA (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Giovanna Tagliabue (Lettere O-Z)
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
L’economia politica studia le leggi sociali riguardanti l’uso di risorse scarse per il
soddisfacimento dei bisogni umani, individuali e collettivi, in diversi contesti storici e
istituzionali. Il corso si propone di fornire allo studente una dimensione culturale e
una serie di strumenti tecnici indispensabili sia per una concreta e attuale
comprensione della problematica giuridica sia, e più in generale, per una conoscenza
realistica degli aspetti economico-sociali del mondo contemporaneo. L’insegnamento
intende quindi offrire un sistema concettuale introduttivo alle questioni fondamentali
riguardanti l’organizzazione e il funzionamento dei sistemi economici moderni.
L’accento è posto sulla necessità di un indirizzo critico nell’esame dei vari problemi e
sull’esigenza metodologica di disporre di alcuni semplici, ma rigorosi, strumenti di
analisi della realtà.
Le tesi di laurea verranno assegnate in presenza di un adeguato curriculum di studi
economici.
Si potranno organizzare, nel caso lo si ritenesse opportuno, incontri periodici a tema
prefissato, per gli studenti in ritardo d’esame.
Programma del corso
1. Oggetto e metodo dell’economia politica. Cenni di storia del pensiero
economico. I problemi fondamentali dell’economia politica. Le unità di decisione
economica e il loro coordinamento: mercato e pianificazione. Il sistema economico e
le sue forme di organizzazione: capitalismo, socialismo, economia mista e di servizi,
ecc.
2. Domanda e offerta: analisi del mercato. Domanda e utilità. Produzione,
efficienza e costi. Le forme di mercato. La distribuzione del reddito. Costi sociali,
condizioni generali del benessere e giustizia economica.
215
3. Domanda e offerta: un approccio macroeconomico. Il circuito del reddito.
Moneta e livello dei prezzi. Il sistema neoclassico e quello keynesiano. La curva di
Phillips e la crisi degli anni ‘70. Gli effetti dell’espansione del settore pubblico. I cicli
economici. La crescita e lo sviluppo dei sistemi economici. I problemi economici
internazionali. Alcuni modelli d’equilibrio macroeconomico generale.
Modalità d’esame
Studenti frequentanti: chi frequenta il corso potrà sostenere due prove scritte (la cui
data verrà comunicata a lezione). Il voto sarà determinato dalla media delle due prove
sempre che siano entrambe positive. Gli studenti che avranno riportato una
valutazione positiva in ambedue le prove potranno anche chiedere, se lo desiderano,
che la valutazione venga ulteriormente integrata da una prova orale.
Studenti non frequentanti: l’esame si svolge in forma scritta durante gli appelli
previsti nel corso dell’anno. In caso di esito positivo di tale prova, lo studente potrà
chiedere anche che la valutazione venga integrata da una prova orale. Tutti gli
studenti, frequentanti e non, dovranno presentarsi nei giorni indicati per la
registrazione del loro esame: il non farlo comporterà l’annullamento della prova.
Cambi cattedra
Eventuali richieste di cambio cattedra potranno essere presentate, sulla base delle
modalità delle procedure indicate il primo giorno di lezione, entro le prime due
settimane dall’inizio del corso stesso.
Testi consigliati per la preparazione dell’esame
G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Microeconomia (vol. I), 9ª ed., Padova,
Cedam-W. Kluwer, 2009 (indicazioni circa eventuali paragrafi che potranno essere
considerati facoltativi verranno fornite a lezione);
G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Macroeconomia (vol. II), 9ª ed., Padova,
Cedam-W. Kluwer, 2009 (indicazioni circa eventuali paragrafi che potranno essere
considerati facoltativi verranno fornite a lezione).
Possono altresì essere consultati, a livello integrativo:
M. L. Katz - H. S. Rosen - C. A. Bolino, Microeconomia, 3ª ed., Milano, McGrawHill comp, 2007;
O. Blanchard, Macroeconomia, Bologna, Il Mulino, 2000;
M. Zenga, Richiami di matematica, Torino, Giappichelli, 1992.
ECONOMIA POLITICA PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Luigi Prosperetti
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Il corso discuterà l’applicazione dell’analisi economica a una serie di
problematiche giuridiche rilevanti.
216
Dopo alcuni richiami di economia elementare, e un’introduzione non tecnica
all’analisi economica del rischio e dell’incertezza, il corso analizzerà – dal punto di
vista economico - vari aspetti della teoria della responsabilità civile e della
valutazione del danno, con varie applicazioni riguardanti proprietà intellettuale e
antitrust. Sarà inoltre fornita una breve introduzione all’analisi economica del diritto
penale, con particolare riguardo alla corruzione.
Testo consigliati per la preparazione dell’esame
L. Prosperetti, Economia Politica Corso Progredito: Analisi economica e diritto –
Appunti delle lezioni. Disponibile sul sito http://armida.unimi.it.
Modalità di svolgimento dell’esame: prova orale.
ESEGESI DELLE FONTI DEL DIRITTO ROMANO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Marcella Balestri
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Contenuto della disciplina
Il pregio e la ricchezza delle testimonianze, assai diverse, che consentono di
ricostruire il “corpo del diritto romano”, nella varietà delle norme e degli istituti in
cui si esprime, possono rappresentare anche oggi un’utile occasione di addestramento
per l’interprete, spesso chiamato a un’analisi critico ricostruttiva dei testi.
Il corso, rivolto a studenti che abbiano già superato l’esame di Storia del diritto
romano, ha carattere seminariale.
Fonti, sussidi didattici e ragguagli di bibliografia vengono forniti a lezione.
FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [secondo semestre]
Prof. Mario Jori (Lettere A-D)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Il corso esporrà i principali problemi dell’approccio al diritto della filosofia
analitica del diritto.
Testi (comuni a studenti frequentanti e non frequentanti)
M. Jori - A. Pintore, Manuale di teoria generale del diritto, 2ª ed., Torino,
Giappichelli, 1995;
H. Kelsen, Lineamenti di dottrina pura del diritto, Torino, Einaudi, 2000.
Si informano gli studenti che sul server web dell’università, all’indirizzo:
http://mirror.ctu.unimi.it/ si trova un test di autovalutazione organizzato dalla cattedra
in collaborazione con il CTU a disposizione di coloro che si preparano a sostenere
l’esame. Il test è basato su una serie di domande su argomenti dei testi di esami, in
raggruppamenti casuali e variabili. L’autovalutazione fornita da un test di questo
217
genere può essere solo negativa, cioè la presenza di una o più risposte errate indica
una preparazione certamente insufficiente, ma risposte tutte corrette non assicurano
che la preparazione sia sufficiente.
FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [secondo semestre]
Prof. Paolo Di Lucia (Lettere E-N)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Oggetto e finalità del corso
Il corso ha per oggetto l’analisi dei presupposti e degli strumenti della scienza
giuridica contemporanea. Nella prima parte del corso verranno esaminati, in
particolare, sei concetti-chiave: diritto, giustizia, norma, ordinamento, validità, atto.
Nella seconda parte del corso verranno analizzate le procedure logiche adottate dai
giuristi nell’interpretazione e nell’applicazione del diritto.
Testi per la preparazione dell’esame per gli studenti frequentanti
1. G. Carcaterra, Presupposti e strumenti della scienza giuridica, Torino,
Giappichelli, 2011;
2. A. G. Conte – P. Di Lucia – L. Ferrajoli – M. Jori, Filosofia del diritto, (a cura
di P. Di Lucia), Milano, Raffaello Cortina, 2002 (i saggi da studiare verranno
indicati dal docente a lezione);
3. G. Lorini – L. Passerini Glazel (a cura di), Filosofie della norma, Torino,
Giappichelli, 2012 (i saggi da studiare verranno indicati dal docente a lezione).
Testi per la preparazione dell’esame per gli studenti non frequentanti iscritti alla
Facoltà di Giurisprudenza (9 cfu) e per gli studenti non frequentanti iscritti alla
Facoltà di Lettere e Filosofia (9 cfu)
1. G. Carcaterra, Presupposti e strumenti della scienza giuridica. Torino,
Giappichelli, 2011;
2. A. G. Conte – P. Di Lucia – L. Ferrajoli - Mario Jori, Filosofia del diritto, (a
cura di Paolo Di Lucia), Milano, Cortina, 2002. [Sono da studiare i saggi di Croce,
Reinach, Hohfeld, Ehrlich, Del Vecchio, Znamierowski, Kelsen, Santi Romano,
Perelman, Radbruch, Capograssi, Pigliaru, Ross, Scarpelli, Hart, Olivecrona (pp. 180, pp. 93-176, pp. 191-267).]
Si consiglia, inoltre, la lettura di:
A. G. Conte – P. Di Lucia – A. Incampo – G. Lorini – W. Zelaniec, Ricerche di
Filosofia del diritto. Torino, Giappichelli, 2007.
Testi per la preparazione dell’esame per gli studenti non frequentanti iscritti alla
Facoltà di Giurisprudenza (Scienze dei servizi giuridici) (6 cfu) e per gli studenti
non frequentanti iscritti alla Facoltà di Lettere e Filosofia (6 cfu).
218
1. H. Kelsen, Teoria generale del diritto e dello stato, Milano, Etas, 2009 (pp. 1165);
in alternativa per gli studenti iscritti alla facoltà di Lettere e Filosofia: J. R.
Searle, Creare il mondo sociale. La struttura della civiltà umana. Milano, Raffaello
Cortina, 2010 (escluso il cap. VII. Il potere);
2. A. G. Conte – P. Di Lucia – L. Ferrajoli – M. Jori, Filosofia del diritto, (a cura
di P. Di Lucia), Milano, Raffaello Cortina, 2002. (Sono da studiare cinque saggi a
scelta.).
Il prof. Di Lucia ([email protected])
riceve gli studenti il mercoledì alle ore
10.30 in Dipartimento.
FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [secondo semestre]
Prof. Claudio Luzzati (Lettere O-Z)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Scopo del corso. Il corso avrà una funzione prevalentemente introduttiva. La
filosofia del diritto, concepita come meta-giurisprudenza, fornirà strumenti per
riflettere sulle attività dei giuristi positivi.
Svolgimento del corso. Le lezioni quest’anno verteranno sulla definizione di
“diritto” e sull’analisi di alcuni concetti giuridici fondamentali quali per esempio
quelli di norma, fonte, ordinamento e diritto soggettivo. Si presterà inoltre una
speciale attenzione ai problemi interpretativi, in particolare a quelli relativi alla
struttura aperta, alle clausole generali e ai principi del diritto.
Testi per gli studenti frequentanti
a) C. Luzzati, Questo non è un manuale. Percorsi di filosofia del diritto: 1, Torino,
Giappichelli, 2010;
b) C. Luzzati, Principi e princìpi. La genericità nel diritto, in via di pubblicazione
presso l’editore Giappichelli;
c) I materiali che verranno che verranno indicati man mano durante il corso.
Testi per gli studenti non frequentanti
1) C. Luzzati, Questo non è un manuale. Percorsi di filosofia del diritto: 1, Torino,
Giappichelli, 2010;
2) H. Kelsen, Lineamenti di dottrina pura del diritto, Torino, Einaudi, 2000;
3) H. L. A. Hart, Il concetto di diritto, Torino, Einaudi, 2002 (fino al VII capitolo
incluso).
Sarà sempre possibile adattare il programma a interessi personali, purché ciò sia
previamente concordato con la cattedra.
Il prof. Luzzati resta a disposizione degli studenti per ogni chiarimento. Si
suggerisce di ricorrere alla posta elettronica per le richieste d’informazioni più
219
semplici. Sarà data regolarmente risposta, sempre che non si tratti di notizie già
pubbliche o facilmente reperibili.
L’indirizzo è il seguente: [email protected]
FILOSOFIA DEL DIRITTO PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Mario Ricciardi
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Argomento del corso
Teorie contemporanee delle giustizia.
Scopo del corso
Proviamo a immaginare che un gruppo di persone si impegni in un’attività per il
mutuo vantaggio, adottando a tale scopo regole di condotta che stabiliscano in che
maniera saranno suddivisi oneri e benefici della cooperazione sociale tra coloro che
prendono parte allo sforzo comune. In simili circostanze, tipicamente, emergono
questioni di giustizia. Nel corso del presente anno accademico esploreremo le
caratteristiche di situazioni di questo tipo, adottando come guida la teoria della
giustizia come equità (justice as fairness) di John Rawls. L’obiettivo del corso, che
procede attraverso la lettura e la discussione di una serie di saggi, è di acquisire
familiarità con la teoria di Rawls e con alcune delle critiche che le sono state rivolte
negli ultimi quaranta anni da parte di alcuni dei più importanti filosofi del diritto e
della politica contemporanei.
Programma del corso
Si comincia con Are There Any Natural Rights? (1955) di H.L.A. Hart, un lavoro
in cui il filosofo britannico prefigura alcune delle idee più importanti della teoria
della giustizia come equità (justice as fairness) che John Rawls avrebbe sviluppato
nel suo libro del 1971, A Theory of Justice, che ancora oggi è considerato il principale
contributo al dibattito contemporaneo sulla teoria della giustizia. Si procede con
Justice as Reciprocity (1971), uno scritto che Rawls aveva preparato per
l’insegnamento prima della pubblicazione del libro del 1971. Si tratta di un lavoro
che si presta, proprio per lo scopo per cui era stato redatto dall’autore, a fare da
introduzione alla formulazione matura delle idee di Rawls. In questo saggio, in
particolare, emerge l’importanza della nozione di reciprocità per spiegare il carattere
che avrebbe un accordo su principi di cooperazione equi (fair). Seguono alcuni tra i
contributi più rappresentativi alla discussione sulla teoria di Rawls. In Justice and
Rights (1973) Ronald Dworkin discute il metodo di Rawls e i fondamenti della sua
teoria della giustizia, soffermandosi in particolare sulla concezione dell’eguaglianza
che essa presuppone. In Distributive Justice (1973) di Robert Nozick troviamo invece
l’attacco più vigoroso alla concezione della giustizia proposta da Rawls, e la
presentazione di una prospettiva alternativa basata sui diritti naturali delle persone. Al
libertarismo di Nozick, e alla sua difesa del libero mercato, si contrappone la critica
220
socialista di G.A. Cohen in Robert Nozick and Wilt Chamberlain: How Patterns
Preserve Liberty (1979). L’itinerario si conclude con la versione rivista di Social
Justice (1987) di Tony Honoré, che discute alcuni problemi emersi nei saggi
precedenti, prendendo in considerazione le conseguenze pratiche dell’applicazione di
diverse concezioni della giustizia sociale all’interno di una società. Tutti i saggi
oggetto del corso, in traduzione italiana, sono inclusi nell’antologia indicata in
bibliografia.
Parole chiave
Libertà, Diritti, Eguaglianza, Cooperazione, Competizione, Contratto,
Obbligazioni, Mercato, Scambio, Retribuzione, Pena, Risarcimento, Volontarietà.
Modalità dell’esame
La preparazione dello studente è accertata attraverso un esame orale.
Per gli studenti frequentanti e non frequentanti il programma è lo stesso. Gli
studenti possono contattare il docente per discutere la possibilità di concordare un
programma alternativo, di impegno equivalente a quello indicato, che tenga conto dei
loro interessi personali.
Gli studenti possono contattare il docente al seguente indirizzo e-mail:
[email protected]
Bibliografia
Mario Ricciardi (a cura di), L’ideale di giustizia, Università Bocconi Editore,
Milano 2010
GIUSTIZIA COSTITUZIONALE (crediti 6) [secondo semestre]
Maria Elisa D’Amico
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Contenuto e finalità della disciplina
Nell’ambito del corso viene analizzato il ruolo della Corte costituzionale nella
forma di governo italiana, attraverso l’esame delle sue specifiche competenze.
Particolare attenzione è rivolta all’analisi del giudizio sulle leggi, con riguardo
soprattutto al giudizio “in via incidentale”: questa parte del corso è caratterizzata dal
ricorso all’esame diretto dei casi attinenti alle principali problematiche del processo
costituzionale, effettuato dagli studenti sotto la guida del docente.
Verranno esaminati in modo specifico i seguenti argomenti: a) la legittimazione del
giudice a quo; la rilevanza della questione di costituzionalità; il thema decidendum,
con attenzione al rapporto fra Corte costituzionale e giudici comuni; b) il giudizio
dinanzi alla Corte: il procedimento; i soggetti del processo; i poteri istruttori; c) la
tipologia delle decisioni della Corte, con particolare riguardo alle tecniche
interpretative e manipolative; d) gli effetti delle decisioni costituzionali.
221
Nella seconda parte del corso verranno analizzate le ulteriori competenze della
Corte costituzionale: a) il giudizio di legittimità costituzionale “in via principale”; b)
i conflitti di attribuzione fra Stato e Regioni; c) i conflitti di attribuzione fra poteri
dello Stato; d) il giudizio di ammissibilità del referendum.
In questa parte del corso l’esame dei casi è finalizzato a specifici interessi degli
studenti o all’approfondimento delle decisioni più recenti.
Testi per la preparazione all'esame
L’esame potrà essere preparato sul manuale E. Malfatti - S. Panizza - R. Romboli,
Giustizia costituzionale, 3ª ed., Torino, Giappichelli, 2011.
Per i soli studenti frequentanti sono previste prove scritte sulla parte attinente al
giudizio «in via incidentale» e, nell’esposizione orale, è richiesto soprattutto
l'approfondimento dei casi.
Le decisioni della Corte costituzionale che verranno trattate a lezione sono
reperibili sul sito internet www.cortecostituzionale.it o www.giurcost.org. Ancora,
per un panorama delle tendenze più recenti della giurisprudenza possono essere
utilmente lette le relazioni in occasione delle conferenze stampa annuali del
Presidente della Corte, nel sito www.cortecostituzionale.it, sezione Documentazione,
oppure in Giurisprudenza costituzionale. Altro strumento utile per l’inquadramento
della giurisprudenza costituzionale può essere rinvenuto nelle rassegne sulla
giurisprudenza degli anni dal 2002 al 2008, pubblicate in Viva Vox Constitutionis, a
cura di V. Onida e B. Randazzo, Milano, Giuffrè.
Si ricorda agli studenti che tutte le comunicazioni relative al corso possono essere
reperite sulla piattaforma Ariel.
Nel corso del secondo semestre, la professoressa riceve il venerdì alle ore 9.30.
Durante le sessioni d'esame, il ricevimento si tiene nell'aula e nel giorno degli appelli.
GIUSTIZIA COSTITUZIONALE SOVRANAZIONALE (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Barbara Randazzo
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale
Contenuto e finalità della disciplina
L’insegnamento si propone l’approfondimento del ruolo della Corte europea dei
diritti dell’uomo quale giudice preposto alla tutela dei diritti garantiti dalla
Convenzione europea dei diritti dell’uomo, aperta alla firma a Roma il 4 novembre
1950 (ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 4 agosto 1955, n. 848). La Corte di
Strasburgo e la Convenzione operano nell’ambito del sistema del Consiglio d’Europa,
istituito a Londra con lo Statuto del 5 maggio 1949 all’indomani della fine della
Seconda Guerra Mondiale, al fine di impegnare gli allora dieci Stati firmatari (ora
222
quarantasette) al rispetto del patrimonio comune di valori fondato sui principi di
libertà individuale, di libertà politica e sulla preminenza del diritto. Benché la
Convenzione europea dei diritti preveda due vie di accesso alla Corte EDU, uno per
gli Stati (art. 33 CEDU) e uno per i singoli (art. 34 CEDU), sarà oggetto di studio
soltanto quest’ultima, in base al testo modificato dal Protocollo n. 11 entrato in vigore
il 1° novembre 1998, il quale ha conferito al singolo un vero e proprio diritto di
azione a tutela dei diritti garantiti dalla Convenzione e dal Protocollo n. 14 entrato in
vigore il 1° giugno 2010 che ha apportato significative modifiche procedurali.
L’assunzione della Corte europea tra le Corti costituzionali è stata oggetto di
discussione sia in ragione della diversa natura delle fonti che esse sono chiamate ad
applicare (CEDU e Costituzioni nazionali) sia del tipo di giudizio (da un lato, il
ricorso individuale, dall’altro il controllo sulle leggi, la decisione dei conflitti di
attribuzione tra poteri e tra enti, il ricorso diretto a tutela dei diritti). Nell’ambito del
corso ci si soffermerà sulle ragioni che giustificano l’accostamento tra i due strumenti
di tutela e tra i due tipi di Corti.
Sul piano del diritto interno, inoltre, l’attrazione della Convenzione europea dei
diritti e del suo giudice tra gli strumenti costituzionali di tutela, trova piena
giustificazione a seguito delle sentenze n. 348 e n. 349 del 2007 rese dalla Corte
costituzionale, con le quali si è affermato che, in virtù dell’art. 117, primo comma,
della Costituzione (nel testo modificato dalla legge cost. n. 3 del 2001), le
disposizioni della Convenzione europea, come interpretate dalla Corte EDU, possono
essere assunte come “parametri interposti” nei giudizi di costituzionalità sulle leggi.
Programma del corso
I parte - Il giudizio davanti alla Corte europea dei diritti
1. Introduzione sul sistema del Consiglio d’Europa. - 2. Composizione e
competenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. - 3. La titolarità dei diritti
garantiti dalla Convenzione. - 4. La nozione di “vittima”, i soggetti legittimati a
ricorrere, l’oggetto e le funzioni del giudizio. - 5. Le condizioni di ricevibilità del
ricorso: il previo esaurimento dei rimedi interni e la sussidiarietà della tutela
internazionale. - 6. I provvedimenti cautelari. - 7. Le tecniche argomentative della
Corte. - 8. I contenuti e gli effetti delle pronunce dichiarative di violazione: la
procedura di sentenza pilota. - 9. La Corte europea come giurisdizione costituzionale
sovranazionale.
II parte – L’attuazione interna delle pronunce della Corte europea
1. La conformazione dell’ordinamento italiano agli obblighi discendenti dalla
Convenzione europea e dalla giurisprudenza della Corte EDU. 2. L’art. 117, primo
comma Cost. e la giurisprudenza costituzionale in materia dopo le sentenze n. 348 e
n. 349 del 2007. 3. – L’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti
dell’uomo. Analisi degli strumenti e dei casi.
Modalità di svolgimento
223
Le lezioni avranno carattere seminariale; saranno distribuiti materiali didattici,
costituiti prevalentemente dai testi normativi di riferimento e dalle pronunce della
Corte EDU selezionate dalla docente, da leggersi di volta in volta in preparazione
dell’argomento della lezione, allo scopo di partecipare attivamente alla discussione.
Anche se sarà fornita una traduzione italiana delle pronunce è consigliabile la lettura
dei testi ufficiali disponibili in lingua francese e/o inglese (http//:www.echr.coe.int)
Le attività svolte durante le lezioni saranno valutate ai fini dell’esame.
Testo consigliato
B. Randazzo, Giustizia costituzionale sovranazionale: la Corte europea dei diritti
dell’uomo, Milano, Giuffrè, in corso di pubblicazione;
oppure, Jacobs – White - Ovey, The European Convention on Human Rights,
Oxford University Press, 2010, pp. 1-128.
Avvertenza
Lo studio della giustizia costituzionale sovranazionale presuppone la piena
conoscenza del diritto costituzionale. La materia comporta lo sviluppo di temi e
problemi trattati nei corsi di Giustizia costituzionale e di Diritto internazionale.
INFORMATICA GIURIDICA (crediti 3) [secondo semestre]
Prof. Andrea Rossetti (Lettere A-L)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Epigrafe del corso
L’informatica non riguarda i computer più di quanto l’astronomia riguardi i
telescopi. (Edsger Wybe Dijkstra)
Programma per gli studenti frequentanti.
Il corso inizierà con una parte introduttiva, in cui si descriverà, attraverso l’uso di
metafore condivise, il funzionamento dei computer e della Rete. La parte
monografica avrà come oggetto il concetto di documento: “Ontologie del documento
digitale”. Nel corso delle lezioni saranno invitati esperti del mondo dell’ICT a parlare
degli argomenti più attuali.
Il programma per gli studenti frequentanti, sotto forma di syllabus, sarà pubblicato
prima dell’inizio del semestre sul blog del corso, Legal Informatics:
http://users.unimi.it/infogiure.
Programma per gli studenti non frequentanti
Scienze giuridiche e Scienze per operatori dei servizi giuridici
M. Jori, Elementi di Informatica giuridica, Torino, Giappichelli, 2006 (eccetto i
capitoli: 4, 5, 6, 8, 10);
A. Rossetti, Legal Informatics II, Torino, Giappichelli (in formato elettronico,
uscirà a febbraio 2012);
224
oppure, G. Vaciago, Digital Evidence, Torino, Giappichelli (in formato elettronico,
novembre 2011).
INFORMATICA GIURIDICA (crediti 3) [secondo semestre]
Prof. Giovanni Ziccardi (Lettere M-Z)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Programma del corso
A) L’evoluzione dell’informatica giuridica e i suoi rapporti con la controcultura,
con la libertà del codice e della cultura e con la libertà di manifestazione del pensiero.
B) Resistenza elettronica, attivismo digitale, hacking, censura e ribellione
tecnologica.
I due testi obbligatori per tutti gli studenti ai fini della preparazione dell’esame
sono:
1. G. Ziccardi, Informatica giuridica, Tomo I, 2ª ed. (aggiornata e ridotta), Milano,
Giuffrè, 2011;
2. G. Ziccardi, Hacker. Resistenza elettronica e libertà digitali, Marsilio, Venezia,
2011.
Testi degli anni precedenti
Si raccomanda agli studenti di non acquistare altri testi, anche degli anni passati e
dello stesso Autore, né la prima edizione del manuale (di colore verde). Non sarà
possibile sostenere l’esame preparandolo su testi differenti da quelli sopra indicati.
Durante il corso saranno comunicati i capitoli da studiare e le eventuali integrazioni
dipendenti dal numero di crediti dell’esame.
Sito web, blog e contatti e-mail
Il sito web del corso è all’indirizzo http://www.informaticagiuridica.net
La e-mail del corso è [email protected]
Ricevimento studenti
Il prof. Ziccardi riceve gli studenti il giovedì mattina dalle ore 10.30 alle ore 12.30
nel suo ufficio.
INFORMATICA GIURIDICA AVANZATA (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Pierluigi Perri
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Programma del corso
A) Privacy, sicurezza informatica, computer forensics e investigazioni digitali
B) Tecnologia, sicurezza, hacking e ribellione alla macchina e all’autorità nella
225
storia del cinema.
I due testi obbligatori per tutti gli studenti ai fini della preparazione dell’esame
sono:
1. G. Ziccardi, Informatica giuridica, Tomo II, 2ª ed. (aggiornata e ridotta),
Milano, Giuffrè, 2011;
2. P. Perri, Privacy, diritto e sicurezza informatica, Milano, Giuffrè, 2007, durante
il corso saranno comunicati i capitoli da studiare.
Passaggio al ciclo unico e integrazione dei crediti
Gli studenti di Scienze giuridiche che hanno sostenuto l’esame negli anni passati (2
cfu), nel caso volessero ottenere, nel corso di laurea in Giurisprudenza a ciclo unico,
il riconoscimento della materia come insegnamento di 6 cfu dovranno integrare la
preparazione portando in sede d’esame uno tra i seguenti testi: P. Perri, Protezione
dei dati e nuove tecnologie. Aspetto nazionali, europei e statunitensi, Milano,
Giuffrè, 2007;
G. Ziccardi, Hacker. Il richiamo della libertà, Venezia, Marsilio, 2011.
Testi degli anni precedenti
Si raccomanda agli studenti di non acquistare altri testi, anche degli anni passati e
degli stessi Autori, né la prima edizione del Tomo II del manuale (di colore verde).
Non sarà possibile sostenere l’esame preparandolo su testi differenti da quelli sopra
indicati.
Sito web, blog e contatti e-mail
Il sito web del corso è all’indirizzo http://cyberspacelaw.wordpress.com
La e-mail del docente è [email protected]
Ricevimento studenti
Il prof. Perri riceve gli studenti il giovedì mattina dalle ore 10.30 alle ore 12.30 nel
suo ufficio.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I (crediti 8) [primo semestre]
Prof. Gianroberto Villa (Lettere A-D)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Contenuto e finalità della disciplina
L’insegnamento ha per oggetto le nozioni e i concetti fondamentali del diritto
privato.
Il corso riguarderà: ordinamento giuridico e interpretazione della legge; persone
fisiche e persone giuridiche; beni; negozio giuridico e contratto; singoli contratti;
gestione di affari altrui e arricchimento senza causa.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
Si suggerisce uno dei seguenti manuali, a scelta dello studente:
226
P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione
disponibile, limitatamente ai paragrafi da n. 1 a n. 70; da n. 108 a n. 285; da n. 330 a
n. 381;
oppure AA.VV. (a cura di M. Bessone), Lineamenti di diritto privato, Torino,
Giappichelli, ultima edizione disponibile, limitatamente ai capitoli da I a X, XXII, da
XXXV a LXII.
Il manuale scelto deve essere inoltre integrato con il seguente testo: U. Carnevali,
Appunti di diritto privato, ultima edizione disponibile, Milano, Cortina, limitatamente
alla “Parte generale”, capitoli I, II, III, IV.
Per l’adozione di altri manuali istituzionali di carattere universitario si consiglia di
rivolgersi al docente.
È poi indispensabile la consultazione di una buona edizione aggiornata del codice
civile e delle leggi collegate (per esempio, l’edizione a cura di De Nova, Bologna,
Zanichelli).
Per un migliore apprendimento della materia e per una verifica della preparazione
attraverso lo svolgimento di esercizi, si consiglia: P. Trimarchi, Esercizi di diritto
privato, Milano, Giuffrè.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I (crediti 8) [primo semestre]
Prof. Gregorio Gitti (Lettere E-N)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Programma del corso
Ordinamento giuridico, fonti del diritto e interpretazione della legge.
Persone fisiche e persone giuridiche.
Le obbligazioni in generale: l’adempimento e le altre cause di estinzione delle
obbligazioni, la modificazione dei soggetti dell’obbligazione, l’inadempimento e la
responsabilità contrattuale, le obbligazioni solidali, indivisibili, alternative,
facoltative.
Gli atti illeciti e la responsabilità civile.
Il contratto in generale: l’autonomia privata, la conclusione, i requisiti,
l’interpretazione, gli effetti, l’invalidità, la risoluzione.
I singoli contratti: la vendita e gli altri contratti di alienazione a titolo oneroso; la
donazione; i contratti di utilizzazione di cose; i contratti di prestazione d’opera; i
contratti di cooperazione nell’attività giuridica altrui; i contratti di credito e bancari; i
contratti aleatori; i contratti diretti a dirimere controversie; la divisione.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, ultima edizione, Milano, Giuffrè
(Sezioni: I, II, IV, V, VII e IX);
in aggiunta al manuale, è indispensabile la lettura e l’approfondimento di almeno
una delle seguenti opere: G. Gitti (a cura di), L’autonomia privata e le Autorità
227
indipendenti. Le metamorfosi del contratto, Bologna, Il Mulino, 2006; G. Gitti – G.
Villa (a cura di), Il terzo contratto, Bologna, Il Mulino, 2008.
È in ogni caso indispensabile un’approfondita conoscenza della Costituzione, del
Codice Civile e delle principali Leggi Collegate. La scelta in tal caso è limitata ad
edizioni aggiornate all’anno in corso.
Si suggerisce: Codice Civile e Leggi Collegate, a cura di Giorgio De Nova,
Bologna, Zanichelli, ultima edizione.
Avvertenze
Il corso si articola in lezioni e seminari.
L’ammissione all’esame orale è condizionata al superamento di una prova scritta
preliminare, articolata in quesiti a risposta multipla, cui dare soluzione con l’ausilio
del Codice Civile, purché non commentato né annotato. Il regolamento della prova
scritta sarà reso noto all’inizio del corso.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I (crediti 8) [primo semestre]
Prof. Francesco Delfini (Lettere O-Z)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Programma del corso
L’insegnamento ha per oggetto le nozioni e i concetti fondamentali del diritto
privato.
Il corso avrà per oggetto: ordinamento giuridico e interpretazione della legge;
persone fisiche e persone giuridiche; beni e pubblicità immobiliare; obbligazioni in
generale; contratto in generale; i seguenti singoli contratti: vendita e altri contratti di
alienazione a titolo oneroso; donazione; contratti di utilizzazione di cose; contratti di
prestazione d’opera; contratti di cooperazione nell’attività giuridica altrui.
Indicazione dei libri di testo per l’esame
P. Trimarchi, Istituzioni di Diritto Privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione (a oggi
18ª ed., 2009, pagg. 1-105; 153-336; 351-382; 407-440; 559-563);
in alternativa, da concordare con il docente, Torrente – Schlesinger, Manuale di
diritto privato, Milano, Giuffrè, 2009 (3-209; 347-425; 457-727).
Letture suggerite per l’approfondimento della materia: G. Gitti (a cura di),
L’autonomia privata e le Autorità indipendenti. Le metamorfosi del contratto,
Bologna, Il Mulino, 2006;
G. Gitti – G. Villa (a cura di), Il terzo contratto, Il Mulino, Bologna, 2008.
È in ogni caso indispensabile un’approfondita conoscenza della Costituzione, del
Codice Civile e delle principali Leggi Collegate. La scelta del codice è limitata a
edizioni aggiornate all’anno in corso. Si suggerisce: Codice Civile e Leggi Collegate,
a cura di De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima edizione
228
Prima di sostenere l’esame orale di Istituzioni di Diritto Privato I, che è unico
(consta del test scritto di ammissione e della prova orale), il candidato sosterrà con
esito positivo un test scritto.
Il test scritto è comune a tutti gli studenti delle cattedre di Istituzioni di Diritto
Privato I e II (O-Z).
Esso importa la conoscenza delle nozioni istituzionali sul programma di esame
(obbligazioni, contratto e contratti speciali, diritti reali, tutela dei diritti) e si articolerà
in 12 domande a risposta multipla, cui dare risposta con l’ausilio del Codice civile
(purché non commentato né annotato). Verrà assegnato un punto per ogni risposta
esatta e la prova verrà considerata superata con il conseguimento di almeno 9 punti su
12.
Il superamento della prova scritta consente l’ammissione a tutti gli appelli orali
della medesima sessione.
Il mancato superamento della prova orale impedisce di sostenere nuovamente
l’esame nell’appello immediatamente successivo della medesima sessione (salvo che
intercorra fra un appello e l’altro uno spazio di tempo superiore a un mese).
In sostanza: test scritto: esito positivo: valido per tutta le date orali della sessione
esito negativo: non c’è salto d’appello, si può accedere alla data dello scritto
successivo
Prova orale: esito negativo: salto d’appello dell’orale e obbligo di sostenere
nuovamente lo scritto.
È necessario iscriversi tramite il Servizio Sifa sia alla prova scritta sia all’esame
orale.
Il programma di esame del corso di Istituzioni di Diritto Privato è quello
pubblicato sulla Guida dello Studente dell’anno corrispondente alla
immatricolazione: a tal fine è necessario che lo studente in sede di esame esibisca
copia del programma di esame del proprio anno di corso.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II (crediti 7) [secondo semestre]
Prof. Ugo Carnevali (Lettere A-D)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Contenuto e finalità della disciplina
Nel secondo semestre l’insegnamento delle istituzioni di diritto privato ha per
oggetto le nozioni fondamentali concernenti i seguenti istituti: gli atti illeciti e il
danno extracontrattuale; i diritti della personalità; i diritti reali e il possesso; le
obbligazioni; i titoli di credito; la tutela dei diritti; la famiglia; le successioni a causa
di morte.
229
Svolgimento del corso ed esami
Il corso sarà svolto con l’ausilio di corsi di tutorato, che avranno la funzione di
migliorare e di verificare l’apprendimento degli studenti. E’ vivamente consigliata
una partecipazione assidua e attiva ai corsi di tutorato: essa consentirà, all’atto
dell’iscrizione all’esame, di dare la preferenza al tutor quale esaminatore.
Indicazione dei libri di testo
P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè (qualunque edizione
purché successiva al 2005). Sono da studiare le seguenti Sezioni: Terza, Quarta,
Settima, Ottava, Decima, Undicesima, Tredicesima, Quattordicesima. E’ da omettere
la Sezione dodicesima (L’impresa).
Il manuale scelto dovrà inoltre essere integrato con il seguente testo: Carnevali,
Appunti di diritto privato, 9a ed., Milano. Cortina 2010 (Parte generale; Capitoli II,
IV e V; Parte speciale: la responsabilità civile). Lo studio della Parte speciale
(Responsabilità civile) può sostituire la corrispondente parte del manuale.
Per l’adozione di altri manuali di carattere universitario si consiglia di rivolgersi al
docente.
E’ indispensabile la consultazione di un’edizione aggiornata del codice civile e
leggi collegate (si consiglia l’edizione a cura di G. De Nova, Bologna, Zanichelli).
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II (crediti 7) [secondo semestre]
Prof. Fiorenzo Festi (Lettere E-N)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati con
avviso sul sito internet del Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – sezione
di diritto civile.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II (crediti 7) [secondo semestre]
Prof. Daniele Maffeis (Lettere O-Z)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile
Programma del corso
L’insegnamento delle Istituzioni di diritto privato ha per oggetto i seguenti istituti:
famiglia e successioni a causa di morte; atti illeciti e responsabilità extracontrattuale;
pagamento dell’indebito, gestione di affari altrui e arricchimento senza causa;
proprietà, diritti reali, possesso e detenzione; comunione e divisione; tutela dei diritti;
responsabilità patrimoniale del debitore; fallimento e altri procedimenti concorsuali;
impresa e rapporto di lavoro subordinato; società; titoli di credito; contratti di credito
e bancari; mandato e rappresentanza; mediazione; transazione.
230
Indicazione dei libri di testo per l’esame
P. Trimarchi, Istituzioni di Diritto Privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione,
in alternativa, A. Torrente - P. Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano,
Giuffrè, 2011.
Letture suggerite per l’approfondimento della materia G. Gitti (a cura di),
L’autonomia privata e le Autorità indipendenti. Le metamorfosi del contratto,
Bologna, Il Mulino, 2006,
G. Gitti - G. Villa (a cura di), Il terzo contratto, Il Mulino, Bologna, 2008.
È in ogni caso indispensabile un’approfondita conoscenza della Costituzione, del
Codice Civile e delle principali Leggi Collegate. La scelta del codice è limitata a
edizioni aggiornate all’anno in corso. Si suggerisce: Codice Civile e Leggi Collegate,
a cura di De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima edizione.
ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Ugo Bartocci (Lettere A-D)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Programma del corso
Le fonti di produzione del diritto. Le varie accezioni del termine ius. Il diritto delle
persone: i soggetti del diritto, la famiglia. L’oggetto del diritto. La difesa dei diritti.
Fatti e negozi giuridici. I diritti reali: proprietà, servitù, usufrutto, enfiteusi,
superficie, pegno e ipoteca. Possesso e quasi possesso. Diritto delle obbligazioni.
Diritto successorio. Le donazioni.
Testi indicato
M. Brutti, Il diritto privato nell’antica Roma, Torino, Giappichelli, 2011.
Avvertenza
Il trasferimento di corso è consentito previa autorizzazione del titolare di quello di
appartenenza, per lettera, e di quello scelto.
ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Lorenzo Gagliardi (Lettere E-N)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Le Istituzioni di diritto romano studiano l’insieme delle norme giuridiche che
hanno regolato la vita dei cittadini romani dalla fondazione di Roma (753 a.C.) fino
alla morte di Giustiniano (565 d.C.), vale a dire nel corso di quasi millequattrocento
anni. Esse offrono dunque, in primo luogo, la possibilità di seguire le trasformazioni
di un sistema giuridico che - pur fedele ai suoi principi - seppe modificarsi
231
profondamente, adeguandosi ai mutamenti sociali, economici e politici che
trasformarono un borgo di pastori in un Impero che dominava il mondo. Ma
l’importanza fondamentale del diritto romano negli studi di giurisprudenza è legata
all’influsso che il diritto giustinianeo esercitò sulla formazione dei diritti di gran parte
dei moderni paesi europei (e anche di alcuni paesi extraeuropei). Attraverso vicende
che sono oggetto di altri corsi di studio di questa Facoltà, infatti, i principi, i concetti
e molti dei precetti del diritto romano vennero assorbiti dai codici di questi paesi, così
che lo studio del diritto romano è a tutt’oggi parte imprescindibile nella formazione
dei giuristi.
Testo consigliato
E. Cantarella, Diritto romano. Istituzioni e storia, Milano, Mondadori, 2010.
In alternativa può essere utilizzato qualunque altro manuale istituzionale, previo
accordo con il docente.
ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (crediti 9) [primo semestre]
Prof. Iole Fargnoli (Lettere O-Z)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Programma del corso
Il corso è dedicato all’esposizione completa dei principi fondamentali del diritto
privato romano con particolare riferimento ai seguenti argomenti: la pluralità dei
sistemi giuridici romani, il processo privato nella sua evoluzione storica, le persone e
la famiglia, gli atti e i negozi giuridici, la proprietà e gli altri diritti reali sulle cose, le
obbligazioni, le successioni.
Libro di testo
G. Scherillo - F. Gnoli, Diritto romano. Lezioni istituzionali, 2ª ed., Milano, Led,
2005.
Esami di profitto
Le prove sono orali. Di integrazioni della didattica tradizionale (esercitazioni per
gruppi di frequentanti, etc.) si terrà conto quando gli interessati si presenteranno a
sostenere l’esame finale.
Assistenza agli studenti per la preparazione
Agli studenti frequentanti sarà data la possibilità di essere assistiti da ‘tutors’, per
esercitarsi allo studio e alla comprensione della materia, ai fini dell’acquisizione di un
profitto soddisfacente.
L’indirizzo e-mail del professore è: [email protected].
232
MEDICINA LEGALE E DELLE ASSICURAZIONI (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Andrea Gentilomo
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Introduzione: lo scopo del corso è fornire le nozioni di medicina legale necessarie
affinché il giurista possa utilmente orientare, nell’ambito applicativo forense, i suoi
quesiti a chi svolge un’attività interpretativa a caratterizzazione eminentemente
tecnica, quale, per l’appunto, il medico-legale. In altri termini, si tratta di affrontare la
materia considerando che si tratta di una disciplina di confine la cui finalità è quella
di fornire al giurista gli elementi bio-medici necessari per inquadrare una vicenda
biologica sotto un profilo giuridico; collateralmente, saranno approfonditi quei campi
in cui temi bio-medici mettono in discussione gli assetti giuridici tradizionali.
Testo per la preparazione all’esame
A. Cazzaniga - C. M. Cattabeni - R. Luvoni - R. Zoja, Compendio di Medicina
legale e delle Assicurazioni, 12ª ed., Torino, Utet, 2006.
È molto consigliabile la frequenza al corso perché i temi sono affrontati in modo
sensibilmente diverso da quello del testo. In ogni caso, sarà messo a disposizione a
fine corso materiale integrativo.
Le lezioni si tengono presso l’Istituto di Medicina legale e delle assicurazioni, in
via L. Mangiagalli n. 37 (02-503.15700), il giovedì e il venerdì dalle ore 15.30 alle
ore 17.30.
I colloqui con gli studenti si svolgono presso la medesima sede, il giovedì dalle 14
alle ore 15.00, tranne il primo giovedì del mese; durante il corso, al termine della
lezione del giovedì.
Programma del corso
Biologia e diritto. La medicina legale come interfaccia. Qualche cenno di storia.
Nascere e morire. Da evento naturale a processo bio-tecnologico. La procreazione
medicalmente assistita. La morte cerebrale e il prelievo di organi a fini di trapianto.
L’intervento medico sul corpo. La liceità dell’atto medico e il consenso alla cura. Il
trattamento sanitario obbligatorio (l. 180/1978). La rettificazione del sesso. Il
trapianto di organi. L’interruzione volontaria di gravidanza e note generali sulla l.
194/78. La sperimentazione sull’uomo.
Lo stato psichico e le sue relazioni con il diritto. L’imputabilità. La capacità di
agire.
Le indagini in materia penale. Le questioni generali. Causalità giuridica e causalità
biologica. Sopralluogo, autopsia, consulenza tecnica e perizia. Implicazioni
biomediche nelle indagini su fatti delittuosi. Lesioni personali. Omicidio.
Infanticidio. Altre ipotesi di morte di rilievo penale. Aborto delittuoso. I delitti a
sfondo sessuale. I delitti contro la famiglia. I delitti contro la pietà per i defunti.
233
L’interpretazione delle lesioni, del cadavere e delle tracce biologiche. Patologia
forense. Veleni e avvelenamento. Tanatologia. Identificazione.
Le indagini in materia civile. Il danno alla persona da illecito. La tutela
assicurativa contro infortuni e malattia. Assicurazioni sociali. INPS (rischi protetti e
tipo di garanzie; modalità di valutazione). INAIL (rischi protetti e tipo di garanzie;
modalità di valutazione). Altre forme di tutela sociale. L’invalidità civile.
Assicurazioni private. Infortuni. Invalidità permanente da malattia. Rimborso spese
sanitarie. L’accertamento tecnico giudiziale (accertamento tecnico preventivo, CTU,
consulenza di parte). L’accertamento tecnico extra-giudiziale (arbitrato).
L’attività medica nella sua relazione con il diritto. Le ipotesi di responsabilità
penale dolosa. Omissione di referto e di denuncia. Ritardo di atti di ufficio. Esercizio
abusivo della professione. Violazione del segreto professionale. Le ipotesi di falso.
La responsabilità colposa. Il concetto di colpa. Azione vs omissione. Criteri di
accertamento della colpa. Risvolti penalistici e civilistici. Dalla colpa individuale
all’errore di sistema (risk management in area sanitaria).
ORDINAMENTO GIUDIZIARIO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Lotario Dittrich
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso ha per oggetto lo studio dell’organizzazione della giustizia in Italia sia
sotto il profilo strutturale, sia sotto quello funzionale, con particolare riguardo ai
rapporti esistenti tra l’organizzazione degli uffici e l’attuazione dei principi
costituzionali del giusto processo, del giudice terzo e indipendente e della
precostituzione degli uffici giudiziari.
Particolare attenzione verrà riservata alle riforme che si sono recentemente
susseguite in materia, a cominciare dalla legge delega n. 150 del 25 luglio 2005 e per
finire con la legge n. 111 del 30 luglio 2007.
Completeranno il corso cenni sull’ordinamento dell’avvocatura, e sulla deontologia
forense.
Nell’ambito del corso verranno assegnati casi e sentenze, con discussione in aula.
Programma del corso
1. Storia delle istituzioni giudiziarie nello Stato italiano post-unitario;
2. La magistratura nel sistema costituzionale italiano;
3. Il Consiglio Superiore della Magistratura;
4. La magistratura ordinaria e le magistrature speciali (cenni);
5. La struttura dell’ordinamento giudiziario ordinario: cenni ai concetti di
“organo”, “ufficio” e “potere”; la ripartizione territoriale e per grado degli uffici
(competenza orizzontale e verticale); la suddivisione in sezioni; il principio del
234
“giudice naturale precostituito per legge” e la sua rilevanza nella predisposizione
delle tabelle da parte del C.S.M.; l’incompatibilità, l’astensione e le ricusazione del
giudice;
6. I magistrati nell’ordinamento giudiziario ordinario: reclutamento, carriera,
guarentigie;
7. La responsabilità disciplinare, civile e contabile dei magistrati;
8. La Scuola della magistratura;
9. I magistrati con funzioni “requirenti”: l’organizzazione gerarchica dell’ufficio
del P.M.; la separazione delle carriere; le funzioni del pubblico ministero nel
processo penale e civile;
10. La magistratura onoraria e l’art. 102 della Cost.; i giudici popolari e la giuria; il
giudice di pace; le altre figure di giudici laici;
11. Gli ausiliari del giudice: l’ufficiale giudiziario; il cancelliere; gli altri ausiliari;
12. L’ordinamento dell’avvocatura: formazione, reclutamento, disciplina e organi
di governo.
Testi per la preparazione dell’esame
Come testo di riferimento si consiglia: Scarselli, Ordinamento giudiziario e
forense, Milano, Giuffrè, ultima edizione disponibile;
per gli studenti non frequentanti si aggiunge: Verde, L’ordinamento giudiziario,
Milano, Giuffrè, 2003, pp. 1-124.
Propedeuticità
È necessario aver sostenuto con esito positivo gli esami di Istituzioni di diritto
privato e di Diritto costituzionale.
POLITICA ECONOMICA (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Luigi Prosperetti
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Il corso di politica economica analizza alcuni problemi di politica microeconomica,
scelti tra quelli più rilevanti in una prospettiva giuridica. Saranno esaminate in
particolare le motivazioni economiche sottostanti alle politiche antitrust, nonché alle
politiche regolamentari riguardanti il mercato del lavoro (salario minimo, orari,
politiche per l’occupazione), il mercato dei prodotti (tariffe, sicurezza dei prodotti,
protezione dei consumatori), e i mercati finanziari (vigilanza sugli intermediari e sui
mercati mobiliari) e gli appalti pubblici. Inoltre, verranno discussi i principali
problemi che l’attuazione di questi interventi presenta nella realtà italiana ed europea.
Testo per la preparazione all’esame
L. Prosperetti: Corso di politica economica, la cui versione elettronica è
disponibile sul sito http://armida.unimi.it
235
Modalità di svolgimento dell’esame: una prova scritta obbligatoria, nonché una prova
orale facoltativa, cui saranno ammessi soltanto gli studenti che avranno riportato un
voto sufficiente nella prova scritta.
Agli studenti che, pur potendovi accedere, decideranno di non sostenere la prova
orale, sarà attribuito il voto conseguito nella prova scritta.
RAGIONERIA GENERALE E APPLICATA (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Francesca Arnaboldi
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario - Sezione di scienze economiche e statistiche
Il corso si pone l’obiettivo di introdurre il bilancio e la sua analisi, con riferimento
a diverse tipologie di aziende. Vengono, inoltre, approfonditi alcuni temi di finanza di
impresa quali la valutazione di convenienza economica degli investimenti e la
valutazione delle aziende, anche attraverso lo studio di casi aziendali. Il corso si
collega agli insegnamenti di Economia Aziendale e di Economia degli Intermediari
Finanziari.
Programma del corso
Il bilancio di esercizio: aspetti generali. 1) Il bilancio: nozione e varie tipologie. 2)
Le principali voci di bilancio: le immobilizzazioni, i fattori produttivi non durevoli, le
operazioni connesse a finanziamenti esterni, le operazioni che comportano
investimenti – esposizione in bilancio, criteri di valutazione civilistici, principi IAS.
3) Cenni sul bilancio delle banche e sul bilancio consolidato.
L’analisi di bilancio. 4) Le fasi e le finalità dell’analisi di bilancio. 5) La
riclassificazione dello stato patrimoniale. 6) La riclassificazione del conto economico.
7) L’analisi strutturale. 8) L’analisi per indici. 9) L’analisi per flussi.
Metodologie per la valutazione di convenienza economica degli investimenti
aziendali. 10) I flussi di cassa. 11) I tassi di rendimento.
Metodologie di valutazione delle aziende 12) I metodi patrimoniali. 13) I metodi
reddituali. 14) I metodi finanziari.
Libro di testo
B. Rossignoli – F. Arnaboldi, Materiali di ragioneria generale e applicata,
Milano, Cusl, 2012.
SCIENZA DELLE FINANZE (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Luca Micheletto
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario - Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso ha per oggetto la teoria economica del settore pubblico dell’economia con
riferimento soprattutto agli strumenti di intervento di natura finanziaria come le
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entrate e le spese pubbliche. Nonostante l’impostazione di base del corso sia teorica,
l’attenzione ai problemi istituzionali assume un peso rilevante.
Le finalità principali del corso sono, per un verso, quella di fornire allo studente
una formazione economica utile a interpretare criticamente i dati fondamentali
relativi ai grandi programmi di intervento pubblico nelle economie moderne
(imposte, sanità, pensioni, ecc.) e, per altro verso, quella di fornire schemi concettuali
utili a meglio interpretare le norme giuridiche positive e le sottostanti ragioni di
ordine economico e sociale.
Programma del corso
L’economia del benessere e la teoria degli interventi pubblici: beni pubblici,
esternalità, imperfezioni della concorrenza, asimmetrie informative e mercati
incompleti. Ragioni distributive degli interventi pubblici. Entrate e spese pubbliche.
Elementi costitutivi delle imposte e classificazione delle imposte. La progressività
delle imposte. Gli effetti delle imposte. Il sistema tributario italiano: aspetti teorici e
istituzionali. Le grandi aree di spesa pubblica (sanità e pensioni): aspetti teorici e
istituzionali. Teoria della finanza locale e del federalismo fiscale. La dinamica del
debito pubblico.
Indicazione del testo per l’esame
R. Artoni, Elementi di scienza delle finanze, Bologna, Il Mulino, 6ª ed., 2010.
SOCIOLOGIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Letizia Mancini (Lettere M-Z)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
La sociologia del diritto è quella scienza sociale che studia i rapporti tra diritto e
società e, più specificatamente, analizza il diritto come modalità di azione sociale.
Essa trae dalla sociologia generale i paradigmi teorici, alcuni concetti fondamentali, i
metodi di ricerca, basati essenzialmente sull’osservazione empirica, qualitativa e
quantitativa, adattandoli allo studio del diritto.
Il corso, di carattere introduttivo, si propone di esaminare le tematiche
fondamentali proprie della sociologia del diritto, tra le quali il concetto di norma, il
concetto di sistema giuridico, il rapporto tra azione sociale e diritto, il rapporto tra
diritto e istituzioni, il rapporto tra mutamento sociale e mutamento giuridico, alla luce
delle teorie classiche e contemporanee. Verrà inoltre analizzato il rapporto tra teoria e
ricerca empirica, approfondendo, in particolare, la tematica dei diritti fondamentali.
Testi consigliati per la preparazione dell’esame
1. R. Treves, Sociologia del diritto. Origini, ricerche, problemi [1988], Torino,
Einaudi, 1996, i primi sei capitoli per gli studenti iscritti al Corso di laurea magistrale
in Giurisprudenza (6 cfu), l’intero volume per gli studenti iscritti al Corso di laurea in
Scienze dei servizi giuridici (9 cfu);
237
2. V. Ferrari, Diritto e società. Elementi di sociologia del diritto, Roma-Bari,
Laterza, 2007;
3. Uno dei seguenti volumi a scelta dello studente:
S. Benhabib, La rivendicazione dell’identità culturale. Eguaglianza e diversità
nell’era globale, Bologna, Il Mulino, 2002;
M. R. Ferrarese, Diritto sconfinato. Inventiva giuridica e spazi nel mondo globale,
Roma-Bari, Laterza, 2006;
V. Ferrari, Funzioni del diritto. Saggio critico-ricostruttivo [1987], Roma-Bari,
Laterza, 1997;
V. Pocar - P. Ronfani, La famiglia e il diritto, Roma-Bari, Laterza, 2008.
Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso sono reperibili sulla piattaforma
Ariel del sito dell’Università.
238
SOCIOLOGIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [primo semestre]
Prof. Morris L. Ghezzi (Lettere A-L)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
La sociologia del diritto è una disciplina che studia con metodo empirico i rapporti
intercorrenti tra il diritto e la società. Il corso si articola in tre parti. La prima parte è
dedicata alla metodologia empirica di ricerca, alle sue problematiche
epistemologiche, ai suoi modelli e strumenti concettuali d’indagine, nonché alle
principali tecnologie impiegate nella rilevazione dei dati sociologici. Nella seconda
parte, poi, vengono passate in rassegna le principali teorie sociologiche e i loro
autori, inoltre vengono presentate varie possibili definizioni di diritto e le relative
teorie giuridiche, sempre nell’ottica, ovviamente, della ricerca sociologico-giuridica.
La terza parte, infine, si occupa in modo specifico dello studio sociologico dei
fenomeni criminali e della devianza sociale.
Programma d’esame
La prova d’esame avrà come oggetto di discussione gli argomenti trattati nel corso
che potranno essere reperiti anche nei seguenti testi (i primi due obbligatori per i 6
cfu; i primi tre obbligatori per i 9 cfu):
M. L. Ghezzi, La scienza del dubbio, Milano, Mimesis, 2009;
M. L. Ghezzi, Diversità e pluralismo. La Sociologia del diritto penale nello studio
di devianza e criminalità, Milano, Cortina, 1996;
M. L. Ghezzi, Le ceneri del diritto. La dissoluzione dello Stato democratico in
Italia, Milano, Mimesis, 2007.
La preparazione potrà poi essere completata con la lettura di uno dei seguenti testi:
a) R. Treves, Sociologia del diritto. Origini, ricerche, problemi, Torino, Einaudi,
ultima edizione, solo la prima parte;
b) M. L. Ghezzi, Alla ricerca del diritto certo, Milano, Mimesis, 2005;
c) V. Ferrari, Lineamenti di sociologia del diritto. Volume I: Azione giuridico e
sistema normativo, Roma-Bari, Laterza, 1997;
d) M. L. Ghezzi, M. A Quiroz Vitale, L’immagine pubblica della magistratura
italiana, Milano, Giuffrè, 2006.
Per l’assegnazione della tesi di laurea è richiesta la partecipazione al corso
progredito di Sociologia del diritto e il superamento del relativo esame.
SOCIOLOGIA DEL DIRITTO PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Vincenzo Ferrari
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati
con avviso sul sito internet del Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”
– sezione di filosofia e sociologia del diritto.
239
SOCIOLOGIA DEL LAVORO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Morris L. Ghezzi
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Il corso di sociologia del lavoro intende affrontare con gli strumenti della ricerca
sociale empirica il tema del lavoro; pertanto la parte iniziale sarà dedicata agli aspetti
metodologici delle discipline sociologiche. Entrando nel vivo della materia si
cercherà di evidenziare la polivalente dimensione dell’attività lavorativa in equilibrio
instabile tra aspetti produttivi, distributivi ed etici. In particolare, è obiettivo primario
del corso descrivere l’evoluzione del mondo del lavoro, che segna il passaggio dalle
società industriali a quelle postindustriali: organizzazione dei modelli, tutela dei
lavoratori, equilibri ambientali, difesa dei consumatori/utenti, etc.. Una riflessione
specifica verrà, poi, dedicata, al lavoro nelle sue molteplici funzioni sociali: di
strumento economico di produzione e di distribuzione dei redditi, di attività umana
più o meno appagante sul piano psicologico, culturale e ludico, di strumento di
controllo sociale, etc..
Nella seconda parte del corso si affronterà quel particolare mercato del lavoro che
è caratterizzato dalla sua natura illegale, sotto il profilo sia formale (lavoro nero), sia
materiale (attività e organizzazioni criminali).
Programma d’esame
La prova d’esame avrà come oggetto di discussione gli argomenti trattati nel corso,
che potranno essere reperiti anche nei seguenti testi:
M. L. Ghezzi, Sociologia del diritto e professione forense, in M. L. Ghezzi (a cura
di), Alla ricerca del diritto certo, Milano, Mimesis, 2005;
M. L. Ghezzi, Impatto dell’azione giurisdizionale sulle relazioni politiche ed
economiche. Un progetto di ricerca, in M. L. Ghezzi (a cura di), Alla ricerca del
diritto certo, Milano, Mimesis, 2005;
M. L. Ghezzi, M. A. Quiroz Vitale, L’immagine pubblica della magistratura
italiana, Giuffrè, Milano, 2006;
M. Marzulli – P. Urbano, Salute e sicurezza sul lavoro come scelta strategica,
Miesis, Milano, 2009;
M. Marzulli, Il male nascosto, Milano, Mimesis, 2011;
P. Lafarge, Il diritto all’ozio, Milano, Feltrinelli, 1982;
M. Weber, Il lavoro intellettuale come professione, Torino, Einaudi, 1967.
STATISTICA ECONOMICA (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Alessandro Graffi
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Obiettivi del corso
Il corso si propone di fornire agli studenti sia un quadro di base dei metodi e dei
modelli che la statistica mette a disposizione per misurare e analizzare
240
quantitativamente i principali fenomeni economici sia le nozioni di base per l’analisi
statistica dei dati.
Programma del corso
Per gli studenti frequentanti, le indicazioni circa i testi per la preparazione
dell’esame saranno forniti a lezione dal docente.
Per gli studenti non frequentanti, valgono il seguente programma e le seguenti
indicazioni bibliografiche:
1. Le Fonti delle statistiche economiche. PR1, cap. 1
2. I numeri indice. Il confronto degli aggregati economici nel tempo e nello spazio
(definizione e finalità. Classificazione; i numeri indici temporali; applicazioni) PR2,
cap. 1- 6 (fino al paragrafo 6421)
3. La contabilità nazionale e gli aggregati economici. IO cap. 3-4, GT, appendice
n. 1 e PR1, paragrafo 322
4. L’analisi delle interdipendenze settoriali. La matrice input – output. GT, Cap. 4,
par. 1-3 e IO, cap. 5, par. 1-6
5. Analisi classica delle serie storiche. Stima del trend – ciclo. IO, cap. 2, par. 1-2
e GT, cap. 2, par. 1
6. Metodi di analisi della struttura industriale. GT, cap. 7, par. 1-3
7. Misure e modelli di analisi del capitale. GT, cap. 8, par. 1-2 e PR1 pag. 245 –
276
8. Misure e modelli di analisi del Lavoro. GT, cap. 9; IO, cap. 7; PR1, pag. 58 -71
e pag. 206-236
9. Misure della produzione e della produttività. GT, cap. 10 e IO, cap. 8
10. Nozioni di base di statistica descrittiva. LKB, cap. 1-3
Libri di testo consigliati
A. Predetti, L’informazione economica di base, 11ª ed., Milano, Giuffrè, 2006,
(PR1);
A. Predetti, I numeri Indici. Teoria e pratica dei confronti temporali e spaziali, 11ª
ed., Milano, Giuffrè, 2006 (PR2);
R. Guarini – F. Tassinari, Statistica economica, Bologna, Il Mulino, 2000 (GT);
C. Iodice, Compendio di statistica economica, Napoli, Esselibri – Simone, 2007
(IO);
D. Levine - T. Krehbiel - M. Berenson, Statistica, 2ª ed., Milano, Apogeo (LKB).
Ulteriori materiali di consultazioni e appunti su alcuni argomenti saranno
eventualmente segnalati o distribuiti dal docente durante lo svolgimento del corso.
241
STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Maria Gigliola di Renzo Villata (Lettere A-D)
Prof. Giampaolo Massetto (Lettere E-N)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto medievale e moderno
www.historia.unimi.it
Contenuto e finalità della disciplina
Lineamenti di storia del diritto in Europa.
Programma del corso
Il corso è volto a delineare nei suoi aspetti fondamentali l’evoluzione delle fonti
del diritto nella storia d’Europa, dal primo medioevo all’età contemporanea.
L’accento è posto sulle fonti di produzione del diritto, prima che sulle fonti di
cognizione: quali sono stati i modi in cui il diritto nuovo è venuto a esistenza, quali le
alternative di tradizione e di rinnovamento via via emerse nel corso dei secoli.
Vengono sottolineati i mutui rapporti fra pensiero giuridico, legislazione e prassi,
nonché il ruolo esercitato dai giuristi come singoli e come ceto, accennando, in tale
quadro, alla storia del metodo scientifico, dalla glossa sino alla crisi del positivismo
giuridico. Alcune costanti del corso: storia della giustizia, il rinvio alla storia
comparata, con estensione al di là del quadro nazionale in una prospettiva europea; la
ricerca dei nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle
idee; il richiamo di taluni istituti pubblicistici e privatistici, tipici delle diverse età;
l’attenzione prestata alle vicende salienti della storia giuridica della Lombardia.
Sommario del corso
Le radici altomedievali. L’età dei regni germanici, l’età feudale: cenni.
L’età del diritto comune classico, secoli XII-XV: istituzioni pubbliche; i glossatori;
il diritto canonico classico; i commentatori; prassi giuridica e scuola; i diritti locali e
particolari; il sistema delle fonti; la formazione della common law.
L’età dell’assolutismo, secoli XVII-XVIII: legislazione monarchica e tipologia delle
norme giuridiche; ceto forense e istituzioni; equity e common law; la scuola culta; i
pratici; la seconda scolastica; il giusnaturalismo; la crisi del diritto comune.
L’età delle riforme, secoli XVIII-XIX: l’illuminismo giuridico; le riforme
settecentesche; Rivoluzione francese e diritto.
L’età delle codificazioni, secoli XIX-XX.
Prova intermedia e seminari
È prevista una prova scritta intermedia che conserverà validità per tutto l’anno
accademico 2011-2012, ossia fino al febbraio 2013.
Si svolgeranno alcuni seminari complementari alle lezioni (circa 20 ore), articolati
secondo le cattedre, comprensivi di esercitazioni orali e scritte, in aula e a casa, con
obbligo di frequenza che comporterà il conseguimento di 3 crediti.
Indicazioni più particolareggiate saranno fornite a lezione.
242
Testo adottato
A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa – Dal medioevo all’età
contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 31-472.
Avvertenze
In caso di mancato superamento dell’esame dovranno intercorrere almeno 30
giorni prima di potersi ripresentare per sostenere nuovamente la prova.
Gli orari di ricevimento dei docenti sono disponibili sul sito www.historia.unimi.it
STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Claudia Storti (Lettere O-Z)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto medievale e moderno
www.historia.unimi.it
Contenuto e finalità della disciplina
Lineamenti di storia del diritto in Europa.
Programma del corso
Il corso delinea le principali tappe dell’evoluzione delle fonti del diritto nella storia
d’Europa, dal XII al XX secolo. L’accento è posto sulle fonti di produzione del
diritto, prima che sulle fonti di cognizione: quali sono stati i modi in cui il diritto
nuovo è venuto a esistenza, quali le alternative di tradizione e di rinnovamento via via
emerse nel corso dei secoli.
Vengono sottolineati i rapporti fra pensiero giuridico, legislazione, giustizia e
prassi, nonché il ruolo esercitato dai giuristi come singoli e come ceto, accennando,
in tale quadro, alla storia del metodo scientifico, dalla glossa sino alla crisi del
positivismo giuridico.
Alcune costanti del corso: storia della giustizia, rinvio alla storia comparata, ricerca
dei nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee;
richiamo di taluni istituti pubblicistici e privatistici, tipici delle diverse età.
Sommario del corso
L’età del diritto comune classico, secoli XII-XV: istituzioni pubbliche; glossatori;
diritto canonico classico; commentatori; prassi giuridica e scuola; diritti locali e
particolari; sistema delle fonti; common law.
L’età dell’assolutismo, secoli XVII-XVIII: legislazione monarchica e tipologia delle
norme giuridiche; ceto forense e istituzioni; equity e common law; scuola culta;
pratici; seconda scolastica; origini del diritto internazionale; giusnaturalismo; crisi del
diritto comune.
L’età delle riforme, secoli XVIII-XIX: illuminismo giuridico; riforme
settecentesche; rivoluzione francese e diritto.
Cultura giuridica, legislazione e giustizia nel XIX secolo.
243
Studenti frequentanti
Nel corso delle lezioni saranno concordate le parti del programma oggetto di
specifici approfondimenti.
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova scritta intermedia (facoltativa). Il
risultato positivo della prova comporta lo scorporo del programma ad essa relativo
nell’esame finale. Tale risultato conserverà validità per tutto l’anno accademico
2011/2012, ossia fino al febbraio 2013.
Seminari
Si svolgeranno alcuni seminari complementari alle lezioni (circa 20 ore),
comprensivi di esercitazioni orali e scritte, con obbligo di frequenza che comporterà
il conseguimento di 3 crediti. Indicazioni più particolareggiate saranno fornite a
lezione.
Testo adottato
A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa – Dal medioevo all’età
contemporanea, Il Mulino 2007, pp.79-589.
Avvertenza
Si ricorda che l’esame di Istituzioni di diritto privato I è propedeutico rispetto
all’esame di Storia del diritto medievale e moderno.
Gli orari di ricevimento dei docenti sono disponibili sul sito www.historia.unimi.it.
STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO PROGREDITO
(crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Angela Santangelo Cordani
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto medievale e moderno
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso è rivolto allo studio della storia del processo penale dall’età tardomedievale all’avvento delle moderne codificazioni.
Programma del corso
Il processo accusatorio (accusa, libello accusatorio e denunzia pubblica e privata) –
Il processo inquisitorio (officium iudicis, segretezza, tortura e confessione) –
L’inquisizione nei processi per eresia e stregoneria – Il procedimento criminale
contumaciale – Le prove e la procedura probatoria – La sentenza e la res iudicata – I
rimedi giudiziari contro la sentenza.
Per gli studenti frequentanti l’esame consisterà in una discussione sui temi svolti a
lezione.
244
Testo adottati (studenti non frequentanti)
E. Dezza, Accusa e inquisizizione. Dal diritto comune au codici moderni, Milano,
1989;
E. Dezza, L’impossibile conciliazione. Processo penale, assolutismo e garantismo
nel codice asburgico del 1803, (pp. 141-169); e Il modello nascosto. Tradizione
inquisitoria e riferimenti napoleonici nel Regolamento organico e di procedura
criminale del 5 novembre 1831, in Saggi di storia del processo penale nell’età della
codificazione, (pp. 171-189); Padova, 2001.
Avvertenze
Si ricorda che l’esame di Storia del diritto medievale e moderno (corso base) è
propedeutico a quello di Storia del diritto medievale e moderno progredito.
STORIA DEL DIRITTO ROMANO (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Marcella Balestri (Lettere A-L)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto –Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso intende offrire qualche spunto di riflessione sulla vitalità dell’esperienza
giuridica romana attraverso l’esame delle forme costituzionali, dei principi politici e
dei modi di produzione del diritto che hanno segnato l’ordinamento quiritario, dalle
origini della civitas al sesto secolo d. C. Un accenno, in tale contesto, sarà riservato
alle regole del diritto internazionale primitivo e a una discussione sul tema, oggi
attualissimo, del bellum iustum, con largo rinvio alla testimonianza delle fonti.
Alcune lezioni verranno, infine, dedicate all’analisi del metodo e dei contenuti
dell’attività respondente, per individuare la genesi e lo sviluppo, a opera dei giuristi
classici, di istituti e di categorie che compaiono nel diritto moderno.
Testo adottato
G. Scherillo - A. Dell’Oro, Manuale di storia del diritto romano, Milano,
Cisalpino, 1988 (rist.). Si possono omettere i capitoli I, II, XVIII.
STORIA DEL DIRITTO ROMANO (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Lorenzo Gagliardi (Lettere M-Z)
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto –Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità
Contenuto e finalità della disciplina
L’insegnamento si propone di illustrare gli istituti fondamentali del diritto pubblico
romano, nel quadro della tradizionale periodizzazione storica, basata sul succedersi
delle diverse forme costituzionali dell’antica Roma (monarchia, repubblica,
principato, dominato).
245
Programma del corso
Il corso, che si svolgerà integralmente nel primo semestre, sarà diviso in due parti,
generale e speciale.
La parte generale sarà dedicata all’analisi delle fonti di produzione del diritto,
delle strutture costituzionali, del funzionamento degli organi statali e delle norme
della repressione criminale lungo tutto lo svolgimento dell’esperienza giuridica
romana, dall’epoca arcaica a quella bizantina.
La parte speciale consisterà in un approfondimento della costituzione romana della
tarda età repubblicana, con particolare attenzione alla cosiddetta “fase del potere
personale” (intorno alla metà del I secolo a.C.), caratterizzata dallo scontro tra Cesare
e Pompeo. Attraverso la lettura diretta dei testi antichi si esaminerà in che modo,
durante tale periodo storico, lo strumento legislativo sia stato impiegato – mediante
un massiccio ricorso all’approvazione di leggi ad personam – come mezzo per la
lotta politica. Si studieranno quindi le cause della crisi della repubblica, alla quale
seguì l’avvento dell’impero.
Testi consigliati per la preparazione all’esame
G. Scherillo - A. Dell’Oro, Manuale di storia del diritto romano, Milano,
Cisalpino, 1988 (da studiarsi integralmente). Questo testo potrà essere sostituito con
qualunque altro manuale universitario di storia del diritto romano, previo accordo con
il docente.
In alternativa, i soli studenti frequentanti potranno prepararsi all’esame integrando
gli appunti delle lezioni con: L. Gagliardi, Cesare, Pompeo e la lotta per le
magistrature. Anni 52-50 a.C., Milano, Giuffrè, 2011.
STORIA DELLE CODIFICAZlONI MODERNE (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Maria Gigliola di Renzo Villata
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto medievale e moderno
Contenuto e finalità della disciplina
Lo studio della storia del diritto moderno e contemporaneo in Europa, con
particolare riguardo alla codificazione e al diritto di famiglia.
Programma del corso
L’età delle riforme e l’illuminismo giuridico. La cultura giuridica settecentesca. La
riforma dell’insegnamento nelle facoltà giuridiche. Il movimento per le codificazioni
di area francese e tedesca. La scienza giuridica ottocentesca tra scuola dell’esegesi e
pandettistica. I codici preunitari. Il codice Pisanelli e gli altri codici dell’Italia unita.
Dal 1865 al 1942: tentativi di riforma e risultati raggiunti. Verso il nuovo millennio:
decodificazione o ricodificazione tra le possibili scelte?
Il diritto di famiglia dal Settecento al XX secolo in Europa: la famiglia
settecentesca tra conservatorismo e anelito riformistico - la legislazione
rivoluzionaria - l’età delle codificazioni: la famiglia nei codici ottocenteschi - agli
246
albori del nuovo secolo: tra slanci riformistici ed esiti innovativi - la famiglia nel
Novecento. Il diritto del processo civile dall’età delle riforme al Novecento: i modelli
dominanti.
Testi adottati: uno a scelta del primo gruppo e il testo indicato al punto 2
1. E. Dezza, Lezioni di Storia della codificazione civile. Il Code Civil (1804) e
l’Allgemeines Bürgerliches Gesetzbuch (ABGB, 18), Torino, Giappichelli, 2000;
oppure, A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal Medioevo all’età
contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2007, da pg. 390 a pg. 701;
oppure, A. Cavanna, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero
giuridico 2, Milano, Giuffrè, 2005;
2. G. Vismara, Il diritto di famiglia in Italia dalle riforme ai codici. Appunti,
Milano, Giuffrè, rist. 1995.
Dei testi si richiede una conoscenza completa e particolareggiata.
Per gli studenti frequentanti l’esame consisterà in una discussione sui temi svolti a
lezione e sui testi letti durante il corso.
Avvertenza
Si ricorda che Storia del diritto medievale e moderno è propedeutico a Storia delle
codificazioni moderne.
La prof. di Renzo riceve gli studenti il mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 10.30,
salvo variazioni obbligate per concomitanti impegni accademici.
TEORIA E TECNICA DELL’INTERPRETAZIONE GIURIDICA
(crediti 6) [primo semestre]
Prof. Vito Velluzzi
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Il corso verterà sull’interpretazione della legge, con cenni all’interpretazione
costituzionale. Più in particolare si esamineranno le tecniche interpretative (ad
esempio: letterale, sistematica, teleologica, evolutiva) utilizzate dai giudici e dagli
studiosi di diritto per determinare il significato dei testi di legge. Inoltre si
compareranno le tecniche usate per interpretare la legge con quelle usate per
interpretare la costituzione (con attenzione particolare alla giurisprudenza
costituzionale). Si studierà pure la disciplina legale dell’interpretazione
nell’ordinamento italiano. Infine si esporranno le caratteristiche delle principali teorie
dell’interpretazione giuridica.
Il corso si svolgerà secondo due modalità didattiche: a) lezioni del docente; b)
attività di studio e discussione del materiale di teoria del diritto, di dottrina e di
giurisprudenza condotta dagli studenti assieme al docente.
247
Testi d’esame
Per gli studenti frequentanti: coloro che parteciperanno assiduamente al corso
sosterranno l’esame sul libro o sul materiale indicato dal docente a lezione.
Per gli studenti non frequentanti. Il testo da studiare è il seguente:
R. Guastini, Interpretare e argomentare, Milano, Giuffrè, 2011, in uscita nel mese
di ottobre, (vanno esclusi il cap. II della parte terza, il cap. III della parte quarta e il
cap. III della parte quinta).
Qualora la pubblicazione del libro dovesse tardare gli studenti potranno sostituirlo
con il volume di P. Chiassoni, Tecnica dell’interpretazione giuridica, Bologna, il
Mulino, 2007, (vanno esclusi il cap. I e l’appendice).
TEORIA GENERALE DEL DIRITTO (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Francesca Poggi
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Obiettivi del corso
Lo scopo del corso è fornire un apparato concettuale utile allo studio del diritto e
alla pratica giuridica.
La prima parte verterà sull’analisi di alcuni concetti teorici fondamentali del diritto
italiano e di altri ordinamenti a esso affini.
La seconda parte riguarderà, invece, i rapporti tra diritto e morale e si concentrerà
sull’esame di alcuni casi concreti per metterne in luce la possibile conflittualità.
Programma del corso
Studenti frequentanti: materiale distribuito a lezione.
Studenti non frequentanti: R. Guastini, La sintassi del diritto, Torino, Giappichelli,
2011 (pp. 1 -113 e pp. 137 – 323).
Modalità dell’esame
Studenti frequentanti: esame orale oppure (facoltativamente) esame scritto con
presentazione di una relazione orale su un testo concordato con la docente.
Studenti non frequentanti: esame orale.
24.1. Corsi in lingua straniera
ADVANCED INTERNATIONAL REFUGEE AND HUMAN RIGHTS LAW
(crediti 6) [secondo semestre]
Prof. José H. Fischel de Andrade
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
This course examines the dimensions and instruments of international law to
248
protect refugees and other forced migrants.
Its content includes an introduction to the concepts and functioning of international
law in general, and of international human rights law, in particular, so that students
learn how to use to set of legal norms, mechanisms and procedures made available by
the international community in relation to refugees and other forced migrants.
This course will consider the advanced legal issues arising in several aspects of
refugee protection, in particular litigation aiming at the protection of asylum-seekers
and refugees.
Course Objectives
This course aims at providing participants with an advanced conceptual framework
and legal methodology to analyze issues of refugee and human rights protection
under international law.
At the end of the course, students will be able to understand both the potential and
the limits of international law – as an operative as well as a normative system – in
protecting refugees and other forced migrants as well as to resolve challenges
emerging from issues related to refugees. They will be able to analyse and articulate
legal arguments on forced migration issues and familiarize themselves with the
sources of law and doctrine that serve as the basis for such arguments.
Participation, Preparation and Evaluation
Class members are expected to prepare in advance for each session. They will have
the opportunity to contribute to some of the sessions by presenting short ‘issue
papers’ assigned in advance. Students are encouraged to read materials and references
and to consult additional primary sources of international law, in particular
international human rights treaties.
This course will be evaluated with a written exam following the conclusion of the
class sessions.
Core readings recommended
Convention Relating to the Status of Refugees, 28 July 1951, 189 U.N.T.S. 150
[available at www.refworld.org]
Protocol Relating to the Status of Refugees, 4 October 1967, 606 U.N.T.S. 267
[available at www.refworld.org]
UNHCR, Handbook on Procedures and Criteria for Determining Refugee Status
under the 1951 Convention and the 1967 Protocol Relating to the Status of Refugees,
HCR/IP/4/Rev.1, 1979 [available at www.refworld.org]
G. Goodwin-Gill and J. McAdam, The Refugee in International Law, (Oxford:
Oxford University Press, 2007)
249
COMPETITION LAW AND ECONOMICS (crediti 6) [primo semestre]
Proff. Luigi Prosperetti - Alberto Toffoletto
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
I. Introduction
The law of competition is a cornerstone of market economies, and the central legal
tool to promote and maintain the economic order set by the legal system. In European
Countries, the national competition law interacts with the EU antitrust rules and
regulations to create a complex albeit highly harmonized system of laws that deeply
influences the way markets and their players behave. The study of the law of
competition constitutes therefore a critical feature of the curriculum of a law student.
II. Course subject
The course will be composed of two distinct, although strictly related, parts. The
first part of the course (approximately 10 hours) shall be dedicated to the economics
of competition law.
Antitrust policy and rules heavily depend on the underlying theories on how
markets work (and, sometimes, fail): perfect competition, monopoly, oligopolistic
equilibriums, the intersection between demand and supply and the formation of
prices, entry barriers, are only a few of the many basic economic concepts that one
must know in order to understand competition law and its practice. The first part of
the course will therefore provide students with a basic but complete understanding of
antitrust economics, its problems, and its evolution over time.
The remaining 35 hours shall be dedicated to the law of competition in the strict
sense. Students will become acquainted with the three main areas of intervention:
restrictive agreements, abuse of a dominant position, and the control of mergers. We
will also study antitrust procedure and the rules that govern the practice. In so doing,
we will explore the relevant features of the EU and the Italian system, their
relationships and differences.
(a) The economics of antitrust (10 hours)
I. The alphabet of antitrust economics: markets, prices, perfect competition,
monopoly, etc.
II. The evolution of antitrust economics: the classical theory of competition; the
Harvard School of antitrust economics; the Era of Chicago Law & Economics and the
antitrust law; Schumpeter and dynamic competition; Williamson and transaction cost
economics; the economics of antitrust after Chicago: strategic behaviour and game
theory.
III. The economics of antitrust in practice: cartels and other horizontal agreements;
vertical restraints and efficiency; the abuse of market power and the economics of the
dominant firms’ behaviour; mergers.
IV. The economics of antitrust enforcement: deterrence and the optimal sanction.
The economics of antitrust damages.
250
(b) The law of competition (35 hours)
I. Antitrust economics and the goals of antitrust: the efficient allocation of
resources, the distribution of wealth and the protection of consumers. Justice,
fairness, and the limits of antitrust.
II. The foundations I: the Rome Treaty and the birth of European competition law.
The evolution of European antitrust: from Maastricht to Lisbon.
III. The foundations II: the law of unfair competition vs competition law; article 41
of the Italian Constitution and the goals of antitrust; the enactment of Italian antitrust
law.
IV. The substance of antitrust I: restrictive agreements. Horizontal agreements and
cartels. Vertical restraints. Other agreements. The legal exception system of Article
101(1) of the TFEU: the redeeming virtues of anticompetitive agreements.
V. The substance of antitrust II: the abuse of market power by the dominant firm.
Dominance and the concept of abuse. Exploitative practices vs exclusionary abuses.
The most common type of abuses. The new approach to exclusionary abuses and the
ambiguous effects of economics.
VI. The substance of antitrust III: the control of mergers. The different types of
mergers and antitrust concerns. Efficiencies in merger appraisal. The failing firm and
0other defences. Remedies.
VII. The practice of antitrust I: the enforcement system. The Antitrust authorities.
The peculiarities of the EU, the Commission and the role of National Authorities in
the enforcement of European antitrust. The Italian system. The role of Courts:
European courts and national judges.
VIII. The practice of antitrust II: Administrative enforcement. The powers of the
Antitrust authorities. The proceedings and their possible outcomes. The rights of
defence. The challenging of decisions.
IX. The practice of antitrust III: (cont’d) merger control. The notification system.
The procedure. The outcomes.
X. The practice of antitrust IV: (cont’d) sanctions. The general policy and the
peculiarities. Hard-core cartels and leniency.
XI. The practice of antitrust V: Private enforcement. The remedies: nullity,
damages, etc. The role of courts. Damages, standing to sue and its special problems
(passing-on). Class actions and other means of collective redress.
III. Bibliography
L. Prosperetti, Antitrust economics: lecture notes (will be made available to
students at the beginning of the course);
H. Hovenkamp, Federal antitrust policy, 4th ed., West, St. Paul, Minn., 2011 (part
i);
G. Amato, antitrust and the bounds of power, Hart publishing, 1997, other
references will be made available to students.
251
EUROPEAN CRIMINAL LAW (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Francesco Viganò
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche
Introduction
Usually associated to the idea of national sovereignty, and therefore shielded from
foreign influence, criminal law and criminal procedure are increasingly becoming a
European matter.
On the one hand, national criminal law systems are more and more influenced by
the case law of the Strasburg European Court of Human Rights (ECHR), which sets
standards and constraints to the legislators’ discretion in criminal matters. The
Court’s jurisprudence nowadays seeks to protect individual rights and freedoms not
only through traditional liberal techniques such as the establishment of ‘fair process’
standards or the ban of vague and retrospective criminal provisions, but also by
requiring the enactment and effective enforcement of criminal provisions against
gross violations of fundamental rights, such as acts of unlawful killing or torture
performed by States’ actors against individuals – a kind of misbehaviors, which still
take place in our civilized European countries and too often escape punishment, as
some recent Italian experiences have shown. Fundamental rights set therefore limits
to criminal law interventions, but at the same time create obligations for the State to
criminalize their violations, and to punish their authors.
On the other hand, both the Council of Europe and the European Union have set in
recent years an important part of the member States’ criminal law agendas, with the
aim of coordinating efforts to combat transnational crimes (such as trafficking of
human beings, sexual exploitation of children, drug dealing, money laundering and
organized crime in general) as well as crimes which seriously harm European
interests and values (from international corruption to racism and xenophobia).
New generations of law students should become familiar with all these
developments, which have deeply transformed the traditional shape of criminal law
and call for a radically new approach by practitioners and scholars.
Contents of the course
The following topics will be analyzed during the course:
– the impact of human rights law and the ECHR jurisprudence on criminal law;
– patterns of harmonization of criminal law at a European level;
– outlines of the European criminal policy;
– relationships between European legislation and national criminal law.
Method of the course
Main objective of this course is focusing on problems rather than solutions.
Every topic will be freely discussed with the students starting from specific
questions or cases, the outlines of which will be provided in advance together with
relevant materials.
252
Case simulations, in which students will be encouraged to take different
standpoints, will also take place during the course.
EUROPEAN COMPETITION LAW. INTERNATIONAL COMMERCIAL
CONTRACTS, STATE AIDS & LITIGATION
Proff. Massimo Condinanzi - Michele Mario Nascimbene (crediti 6) [secondo semestre]
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Introduction
This course focuses on three profiles. The first profile explores the concept of state
aid and its function as a tool of EC law and economic development. All of this is
achieved by means of the examination of the jurisprudence of the European courts
and the decisions of the Commission in declaring certain aid compatible with the
common market. The Commission's supervisory powers, as well as the means of
enforcing state aid law in the courts, are also explained in the framework of the third
profile of the course.
The second profile addresses some of the most interesting EU competition law
items and issues through the analysis of contracts and commercial agreements that
are widely used in the international marketplace, with a specific attention to M&A
contracts and joint venture agreements. The third profile deals with administrative
review process of antitrust cases before of the European Commission as well as with
litigation of antitrust matters before the EU courts, national courts and arbitrators.
Special attention will be given to state aids, both in terms of administrative and
judicial review.
We will study and practice on mock contracts, and examine court papers and
relevant court precedents and Commission decisions. Students will be invited to
engage in in-class contract negotiations and moot court exercises. This is intended to
test and improve negotiation and litigations skills and to train for tasks that students
will face after graduation from law school.
Some of the lessons will be held together with, and with the valuable contribution
of, foreign specialists in EU competition law such as lecturers from academia,
practitioners from multinationals and law firms, officials of the European
Commission as well as judges of the EU courts.
It is envisaged that the class will comprise up to 25 students. All students will be
expected to read specific materials, as instructed from time to time, prior to each
lesson.
Course subjects
Part One – Competition and State Aids.
I. The concept of “Aid”
A) Definition of existing aid
253
B) Definition of new aid
C) Aid which is compatible with the common market
D) Aid which may be compatible with the common market
II. Aid Scheme and Individual Aid
III. Unlawful Aid
IV. Misuse of Aid
Part Two – Competition and International Commercial Contracts
I.
International commercial contracts: EU competition law boundaries
and restrictions
II.
Drafting issues and negotiating skills
III.
Horizontal agreements: R&D contracts; collective trading agreements;
production and specialization contracts
IV.
Vertical agreements: distribution agreements: agency contracts; supply
contracts; franchising contracts
V.
Merger & acquisition contracts
VI.
Joint ventures
VII
Technology transfer agreements
VIII.
Contract provisions and abuse of dominance
Part Three – Litigation
I.
The European Commission administrative process
A) steps and strategies in practice: complaints; investigation; statement
of objections; access to the file
B) special procedural routes – risks and opportunities: leniency
applications; settlements
II.
State aids: complaints; review procedure and assessment; challenging
Commission decisions; recovery of State aids
III.
Review by the General Court and appeal to the Court of Justice: steps
and strategies; drafting briefs; evidence; interim relief and other interim
applications
The role of the national courts and preliminary rulings
IV.
Arbitration in competition matters
V.
Attendance to the course
Students must have successfully passed ‘EU Law’ (basic course).
A good knowledge of the English language is essential. Anyone who wishes to
attend this course, which will start in March 2012, needs to submit a request for
amission no later than March 4, 2012 by e-mail to the following address:
[email protected];
The test will be in the form of an oral interview on one or more topics discussed
during the course. The final grade will reflect the student’s performance at the oral
interview as well as his/her contribution and performance during in-class discussions.
254
Bibliography
Lectures will be based on specific reading materials, as indicated from time to time
prior to each lesson. Materials will include court precedents and decisions, model
contracts, and excerpts from the following reference bibliography:
Quigley C., European State Aid Law and Policy, (Hart Publishing, 2° ed., 2009);
Rubini L., The Definition of Subsidy and State Aid: WTO and EC Law in
Comparative Perspective (Oxford University Press, 2010); Kerse, C., and Khan, N.,
EC Antitrust Procedure (Sweet & Maxwell, 6th edn., 2009); Bellamy, C., and Child,
G., European Community Law of Competition (Sweet & Maxwell, 6th edn., 2007);
and Tosato, G.L., and Bellodi, L., Procedure: Antitrust – Merger – State Aid (Claeys
& Casteels, 1st edn., 2006); Jones A., Sufrin B., EU Competition Law (Oxford
University Press, 4th edn., 2011).
Curriculum Vitae
Massimo Condinanzi is professor of EU Law at the Law School of the Milan State
University.
Michele Mario Nascimbene specialized in competition and corporate law. He is
a member of the Italian Bar and a Solicitor of the Supreme Court of England and
Wales. Mr. Nascimbene worked in London with Sullivan & Cromwell where he
handled delicate EU competition matters and cases, and in Brussels with the
European Commission (DG Competition).
Mr. Nascimbene has lectured at universities in Italy (including the Law School of
the Milan State University) as well as in the UK. In 2006-2007, he was contract
professor (professore a contratto) at the School for Legal Professions (Scuola per le
Professioni Legali) of the Milan State University. Mr. Nascimbene graduated with
honors from the Law School of the Milan State University. He earned a master’s
degree in Law and High Technologies from the Law School of the University of
Bologna.
FINANCIAL MARKETS AND INSTITUTIONS – INVESTMENT BANKING
AND CORPORATE FINANCE (crediti 6) [primo semestre]
Proff. Bruno Rossignoli – Francesca Arnaboldi
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche
Course contents and objectives
This course is designed to familiarize law students with the principles of
investment banking and corporate finance. In this field, the distinction between
lawyers and investment bankers has become blurred. Whether negotiating a debt
restructuring, merger agreement, acquisition or divestiture, rendering a fairness
opinion, preparing for an appraisal hearing, litigating derivative suits, issuing new
securities, taking a firm private via a leveraged buy-out or public via an initial public
offering, corporate lawyers and investment bankers work side-by-side, and lawyers
255
without an appreciation of the basics of corporate finance are at a distinct
disadvantage. Even students who do not plan to venture into the corporate world will
benefit from this course. The financial principles covered are essential for lawyers
intending to do estate or tax planning, litigate divorces, or write the compensation
agreements for partnerships or closed corporations.
On successful completion of this course, students should be able to understand the
core corporate finance decisions which are essential for all businesses: 1) understand
the tools that are used to value investment projects and companies (valuation); 2)
understand the basic issues involved in how firms should raise funds for investments
(financing). Furthermore, they should be able to understand how investment and
financing decisions are related, evaluating the process which firms go through in
choosing between strategic options, such as undertaking a merger or engaging in
restructuring, and integrating their knowledge of the legal aspects with a
comprehensive financial approach.
The course stresses problem solving, encouraging guided class discussion and
through case studies, and problem sets.
Course outline
a) Valuation. Methods of Valuation: Net Present Value; Real Options; Cash Flow
Analysis. Company and Asset Valuation.
b) Financing. Debt: Senior and Mezzanine Debt; Private and Public Placements;
Eurobond Market; Equity: Common Stocks; Preferred Shares; Option Rights; Initial
Public Offerings.
c) Valuation & Financing. Capital Structure and Investment Decisions; Mergers
& Acquisitions; Leveraged Buy-Outs; Corporate Restructuring; Dividend Policy.
Reading list
Corporate finance fundamentals, Stephen A. Ross, Randolph W. Westerfield,
Bradford D. Jordan, 8th ed., [international student ed.], New York, McGraw-Hill
Irwin, 2008, chapters 5, 6, 9, and 14.
Applied corporate finance: a user’s manual, Aswath Damodaran, 3. ed., Hoboken,
J. Wiley, 2011, chapters 7, 9, and 10.
INTERNATIONAL AGRICULTURAL LAW (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Bernard O’Connor
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Introduction
Wherever and whenever there has been a successful civilisation, the agricultural
sector has been subject to intervention by the controlling authority. The intervention
has been to promote the volume and variety of production as well as to control the
256
population, to store food against interruptions to the supply to the metropolis, to
ensure the safety and quality of food, to feed armies.
The course looks at how agriculture and food is regulated today at the local,
regional and international levels. It will show how legal issues arising from the
agricultural sector are at the heart of the evolving regional and international
framework for transnational governance.
The student should emerge with an understanding of not only how agriculture is
regulated but also, through the example of agriculture, to an understanding of how
our modern global civilisation is attempting to regulate itself when measures of single
states are no longer effective.
Course Subject outline
The course will be composed of a number of distinct elements.
The first part will look at the regulation and subsidisation of agriculture in a
number of sample countries including the European Union, the United States and
China with a particular emphasis on the EU’s common agricultural policy as this
policy has set the framework for a number of the applicable international rules.
The second part will look at a series of agreements within the framework of the
WTO (World Trade Organisation) including the GATT (General Agreement on
Tariffs and Trade, the Agreement on Agriculture regulating agricultural subsidies and
import and export policies, the SPS Agreement (Sanitary and Phytosanitary
Measures) regulating health and safety, the TBT Agreement (Technical Barriers to
Trade) on product standards and labelling, the TRIPs Agreement (Trade Related
Intellectual Property Rights) on the protection of quality foods.
The third part will look at other agreements and in particular the emerging
framework for the protection of endangered species and plants, the protection of
biodiversity and national and international efforts to mitigate climate change.
The fourth part will look at how trade disputes in the agricultural sector have
influenced the creation of a legal hierarchy in the international rules themselves and
between international law and national law. It will invite students to reflect on the
extent to which familiar legal concepts such as the rule of law, transparent and
democratic formulation of law, legitimacy and enforcement of law can be applied in
international rule making.
Course details
I. National Regulation of Agriculture (10 hours)
The principle and traditional justifications for the regulation of the agricultural
sector and some examples from older civilisations.
The regulation of agriculture in the European Union: the provisions of primary EU
law (TFEU); the common organisations of markets; the successes and failure of the
CAP; the single Common Market Organisation.
The regulation of agriculture in the United States.
The regulation of agriculture in China.
257
II. Agriculture in the WTO (20 hours)
The de facto exclusion of agriculture from the GATT.
The basic GATT provisions on non-discrimination: GATT Articles I, III and XIII.
GATT and transparency: GATT Article II. GATT exceptions: GATT Article XX.
The EC-Bananas case.
The three pillars of the WTO Agreement on Agriculture: controls on market access
(or border protection); controls on subsidisation of production (domestic subsidies);
controls on exports (export subsidy and export volume limits). The Canada-Dairy
case; EC-Sugar case; EC- Poultry case; the US-FSC case.
The SPS Agreement and the constraints on national competence to fix national
health and safety standards: The EC-Beef Hormones case.
The TBT Agreement and constraints on production and processing methods as well
as labelling of agricultural products. The US-COOL case.
The TRIPs Agreement and the protection of Geographical Indications (Dop, Doc
etc,). The EC-GIs case.
III. Other international instruments (5 hours)
a) Biodiversity
Convention on Biological Diversity, 1993
Cartagena Protocol on Biosafety to the Convention on Biological Diversity, 2000;
Nagoya Protocol on Access to Genetic Resources and the Fair and Equitable
Sharing of Benefits Arising from their Utilization (ABS) to the Convention on
Biological Diversity, 2010;
Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and
Flora, Washington Convention, 1973
Convention on the conservation of European wildlife and natural habitats, Bern
Convention, 1979
Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals, Bonn
Convention, 1979
b) Climate Change
United Nations Framework Convention on Climate Change, Rio de Janeiro, 1992
Kyoto Protocol to the United Nations Framework Convention on climate change,
Kyoto, 1997
Vienna Convention for the Protection of the Ozone Layer, Vienna, 1985
Montreal Protocol on Substances That Deplete the Ozone Layer, Montrèal, 1987
IV. The internationalisation of law making (10 hours)
The growth of international legal disciplines on trade and production of
agricultural goods and their impact on national and regional laws regulating food
production and health and safety. This section will examine in particular the reform
of the EU’s CAP and the current debate on the proposals that cigarettes be packed
only in plain packets in Australia.
258
Judicial review in the WTO: WTO dispute settlement, remedies and
implementation.
Remedies and the enforcement of remedies in international agricultural trade law.
Decision making in the WTO in the context of the current negotiations in the Doha
Development Agenda (DDA, also known as the Doha Round).
The balance of legitimacy between national and international norms.
Bibliography
Mogele/Erlbacher (eds): Single Common Market Organisation – Article by Article
Commentary of the Legal Framework for Agricultural Markets in the European
Union – 2011 Verlag C.H. Beck, Munich.
McMahon (ed): Trade and Agriculture – Negotiating a New Agreement – 2001
Cameron May, London.
O’Connor: [WTO] Dispute Settlement - Agriculture - 2003 UNCTAD, New York
and Geneva (available free on-line).
O’Connor (ed): Agriculture in WTO Law, 2005 Cameron May, London.
Optional Reading
Karapinar and Haberli (eds): Food Crisis and the WTO, 2010 Cambridge
University Press, Cambridge.
Anderson and Josling (eds): The WTO and Agriculture Volumes I and II, 2005
Edward Elgar, Northampton, Massachusetts.
Ingco and Nash (eds): Agriculture and the WTO – Creating a Trading System for
Development – 2004 The World Bank, Washington DC.
Usher: EC Agricultural Law (second edition), 2001, Oxford University Press,
Oxford.
O’Connor: The Law of Geographical Indications, 2004, Cameron May, London.
INTERNATIONAL CORPORATE GOVERNANCE (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Alessandra Stabilini
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale
Introduction
Corporate governance is at the hart of corporate law and its importance has grown
steadily during the years, especially as a result of the globalization of the economy.
While different legal systems find their way on the best regulation of corporate
governance, the global dimension of big corporation pushes to a standardization of
the rules; at the same time, path dependency shows how heavily the real functioning
of corporations depends on the peculiar features of the single economic and political
systems. Finally, the financial (then economic) crisis started in 2008 has casted
doubts on much of the conventional wisdom on how corporations should be regulated
259
by the law, thus making corporate governance an even more crucial component of
present company law.
Course Subject
The course will analyse in detail that part of corporate law that deals with the
governance of the corporation. We will start with the central question of corporate
governance: what is the aim of the corporation? Which interests should corporate law
protect? The shareholders’ value paradigm will be confronted with the so-called
stakeholders’ theories and with the complex issue of Corporate Social Responsibility.
We will then address the structure of the corporation and the conflicts of interests
among its various players: shareholders (and other stakeholders), managers and
directors, creditors. The analysis will be conducted using the agency problem
paradigm, but we will also try to discuss the limits of this approach. Finally, we will
discuss the trends of corporate governance prevailing in the major legal systems and
their evolution, with particular regard to the recent financial crisis.
The course will have a comparative approach. All relevant issues shall be
addressed considering the legal systems of the most important jurisdictions, including
the US and the European Union.
Outline
The goal of corporate governance: the corporate interest and the aim of the
corporation. The rise (and fall) of the shareholders’ value paradigm. Stakeholders’
theories and their problems. Corporate Social Responsibility from theory to practice.
The structure of the corporation and the interests at stake: shareholders, managers,
directors, creditors (and other stakeholders). The basic features of corporate law and
its common core across the legal systems.
The agency problem and its declinations. (A) Managers vs owners: discretion vs
opportunism and the business judgment rule. The legal strategies to control
managers’ power.
(B) The conflicts among shareholders: the private benefits of control and the
protection of minorities. Legal strategies and their problems. The different types of
shareholders and their incentives, and the importance of derivatives.
(C) Shareholders vs creditors: the legal capital system and its critics. When the
interests of shareholders and creditors diverge and what legal systems do about it.
Different classes of creditors and the special protection of “weak categories”.
The applications: related party transactions, control transactions, insolvency.
The pathology and the legal reaction. Enron and its aftermath: the “gatekeepers”.
The financial crisis and the perverse incentives of management and investors.
Bibliography
R. Kraakman, J. Armour, P. Davies, L. Enriques, H.B. Hansmann, G. Hertig, K.J.
Hopt, H. Kanda, E.B. Rock, The Anatomy of Corporate Law. A Comparative and
Functional Approach, Second Edition, Oxford University Press, 2009.
260
Other references will be made available to students.
INTERNATIONAL CRIMINAL LAW (crediti 6) [secondo semestre]
Proff. Chantal Meloni – Chiara Ragni
Dipartimento Cesare Beccaria, sezione diritto penale
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo
Course description
The course focuses on the rules governing individual criminal responsibility for
mass crimes, as war crimes and crimes against humanity, under international law, and
on the pertinent practice of international and national tribunals. The roots of
International criminal law (ICL) can be traced to the Nuremberg and Tokyo trials
held after World War II. ICL has experienced remarkable growth in the past 15 years,
following the establishment of the ad hoc Tribunals (for the former Yugoslavia and
for Rwanda), the International Criminal Court (ICC) and a number of other
internationalized or hybrid tribunals. Most importantly, the Rome Statute of 1998 not
only established the first permanent international court but also contributed to the
“codification” of substantive principles of ICL. In particular the notion of individual
responsibility for international crimes have evolved, as well as the definition of the
macro-crimes under the jurisdiction of the International tribunals, broadening the
reach of ICL. At the same time, the debate about the suitability of using international
criminal justice mechanisms to respond to mass atrocity commissions is still ongoing.
The course deals with the birth and evolution of ICL as a branch of public
international law. The following topics will be addressed: a) the sources of
international criminal law; b) the distinction between state and individual
responsibility; c) the development of international criminal law and its institutions,
including in particular international and internationalized courts and tribunals; d) the
main principles of international criminal law; e) the various forms of liability; f)
immunity issues and grounds to exclude responsibility; g) the notion of international
crimes; h) the procedural rules applicable before international tribunals, with special
focus on the International Criminal Court; i) the participation of victims in the
proceedings and victims reparation.
In particular, the course will examine the substantive legal framework to ensure
accountability for acts of genocide, war crimes, crimes against humanity and other
serious violations of international law. It will also focus on the enforcement
mechanisms of ICL; to this end, attention will be given to the jurisdiction and
practice of the various international criminal tribunals (such as the International
Criminal Court, the ad hoc Tribunals for the former Yugoslavia and for Rwanda, as
well as the Special Court for Sierra Leone, the Special Tribunal for Lebanon and the
Extraordinary Chambers of Cambodia). The role of national legal systems in
ensuring accountability for international crimes will also be examined.
261
Teaching Method
Every student is expected to attend, participate regularly and actively in the class.
Discussion of assigned readings on specific topics and case studies will be organized
as a part of the course activities. A very good level of English is a must to attend the
course. All the documentation and teaching material will be in English, including the
final test, which could take the form of the discussion of a practical case (moot
court). Experts from international tribunals will be invited to hold lectures on specific
topics of particular relevance for the course. The aim is to stimulate as much as
possible the active participation of the students.
In the long term the course aims at establishing partnership agreements with
judicial institutions, as the ICC, the ICTY and other international tribunals, aimed at
possible exchanges, internships or research stays, with foreign Universities, as well
as with international organizations and institutions active in this field.
Selected materials on International Criminal Law
Here below some books and electronic resources on the topics which will be dealt
within the course:
E-Material:
• The bibliography for New Aspects of International Criminal Law: www.ppl.nl
• International Criminal Court: www.icc-cpi.int
• International Tribunal for the former Yugoslavia (ICTY): www.icty.org
• International tribunal for Rwanda (ICTR): www.ictr.org
• Special Court for Sierra Leone: www.sc-sl.org
• Lebanon Tribunal: www.stl-tsl.org/action/home
• Extraordinary Chambers in the Courts of Cambodia: www.eccc.gov.kh/en
Selected Bibliography
C. Bassiouni, International Criminal Law, 3rd ed (Martinus Nijhoff, 2008)
A. Cassese, International Criminal Law, 2nd ed. (Oxford: Oxford University
Press, 2008);
A. Cassese (ed.), The Oxford Companion to International Criminal Justice,
(Oxford, 2009);
R. Cryer et al., An Introduction to International Criminal Law and Procedure,
(Cambridge, 2007);
W. Schabas, The International Criminal Court, A Commentary on the Rome
Statute; (Oxford, 2010);
G. Werle, Principles of International Criminal Law, 2nd ed. (Asser T.M.C., 2009).
262
INTERNATIONAL INSOLVENCY LAW (crediti 6) [secondo semestre]
Proff. Stefania Bariatti - Zeno Crespi Reghizzi - Sabina Michelle Vanzetti
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea e Sezione di diritto processuale civile
The development of international commerce and the globalisation of economic
relationships have promoted the wealth of nations but at the same time have increased
the interdependence of the actors in the various sectors and of national economic
systems. This interdependence has shown its downsides at the beginning of this
century, when the collapse of Enron in the United States has involved many
subsidiaries and branches in many countries, as well as other operators related with
Enron’s activities at various levels. Many other companies collapsed in the next dew
years, e.g. Parmalat, Budger Rent-a-Car, Swiss, Sabena, etc., with global reach and
effects due to the wide territorial extension of their activities.
The crisis of the financial markets in 2008 brought about the collapse of several
financial institutions, credit institutions and insurance undertakings, and increased the
crisis of other industries. The cases are well known, from Lehman Brothers to
Northern Rock, from Alitalia to La Seda Barcelona, from Nortel to Kaupthing and
Fortis Bank, to Burani, and so on. This situation required a coordinated answer by the
governments as concerns international financial help, supportive legislature and
innovative insolvency procedures.
Actually, at the end of the last century, the rationale of insolvency law had already
started to change considerably with the enactment of restructuring and reorganisation
procedures, which were considered a better response to the crisis of an undertaking
than bankruptcy and liquidation, in so far as they permitted the continuity of the
business and reduced job losses. In fact, the principal focus of modern insolvency
legislation and business debt restructuring practices no longer rests on the liquidation
and elimination of insolvent entities, but on the remodeling of the financial and
organizational structure of debtors experiencing financial distress so as to permit the
rehabilitation and continuation of their business.
New legislation was approved in many countries and at international and regional
level in order to meet the needs of the various industries vis-à-vis these trends and
developments and to provide the best possible tools and means for cooperating
internationally with the common goal of minimizing or at least reducing the effects of
the crisis.
The course will be devoted to the analysis of such legislation and of the case law
that has developed in Europe and in some non-EU countries, in particular in the U.S.
in cross-border insolvency cases. Selected articles and commentaries to the relevant
rules will be suggested and the main case-law of national courts and the EU Court of
Justice will be commented along the following outline.
Outline
I. The general principles and sources of international insolvency law
1. The notion of “insolvency” in various legal systems
263
2. “International” insolvency
3. Universality v. territoriality, unity v. plurality
4. The development of international cooperation in matters of insolvency
a.
The Uncitral Model Law on cross-border insolvency
b.
The European Insolvency Regulation (EIR)
II. Jurisdiction
1. Jurisdiction to open insolvency proceedings
a. Overview of criteria used in national laws
b. The model of the EIR
i. Universality v. territoriality: main proceedings v. secondary proceedings
ii.
The Center of Main Interests of the debtor (COMI)
iii. The opening of groups insolvency
c.
The Uncitral Model Law
2. Jurisdiction on other claims
a.
Overview of criteria used in national laws
b.
The model of the EIR
i.
Claw back actions
ii.
Other claims
III. The effects of foreign proceedings and decisions and parallel proceedings
1. General principles of national law
2. The model of the EIR
a.
The automatic recognition of the decision opening insolvency
proceedings
b.
Parallel proceedings and lis pendens issues
c.
The recognition and enforcement of other decisions
d.
The grounds for refusing recognition
3. The Uncitral Model Law
IV.
The law applicable to insolvency proceedings
1. The relationship between lex concursus and lex societatis
2. The application of lex concursus in national systems
3. The model of the EIR
a.
The scope of the lex concursus
b.
The exceptions to the application of lex concursus
c.
In particular, the law applicable to rights in rem and secured rights
V. International cooperation
1. Cooperation among judges
2. Cooperation among insolvency liquidators and administrators
264
General Bibliography
UNCITRAL
Model
Law
on
Cross-Border
Insolvency,
at
http://www.uncitral.org/pdf/ english/texts/insolven/insolvency-e.pdf.
Uncitral Legislative Guide on Insolvency Law, at http://www.uncitral.org/pdf/
english/texts/insolven/05-80722_Ebook.pdf.
Unicitral Practice Guide on Cross-Border Insolvency Cooperation, at
http://www.uncitral.org/pdf/english/texts/insolven/Practice_Guide_Ebook_eng.pdf.
Uncitral Legislative Guide on Insolvency Law, Part three: Treatment of enterprise
groups in insolvency, at http://www.uncitral.org/pdf/english/texts/insolven/pre-legguide-part-three.pdf.
S. Bariatti, Recent Developments and Case-Law Concerning Jurisdiction and the
Recognition of Judgments under the European Insolvency Regulation, in Rabels
Zeitschrift für ausländisches und internationales Privatrecht, 2009, pp. 629-659
I. Fletcher, Insolvency in Private International Law, 2nd ed., Oxford, 2005;
Supplement to the second edition, Oxford, 2007.
G. Moss, I. Fletcher, S. Isaacs, The EC Regulation on Insolvency Proceedings. A
Commentary and Annotated Guide, 2nd ed., Oxford, 2009.
P. Omar (ed.), International Insolvency Law, Burlington, 2008
B. Wessels, B.A. Markell, J.J. Kilborn, International Cooperation in Bankruptcy
and Insolvency Matters, New York, 2009.
INTERNATIONAL INVESTMENT LAW AND DISPUTES SETTLEMENT
(crediti 6) [secondo semestre]
Proff. Angelica Bonfanti – Albert Henke
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea e Sezione di diritto processuale civile
Introduction
The course will focus on the principles and rules which govern foreign direct
investment (FDI) and the disputes related thereto, mainly in the framework of
multilateral and bilateral investment treaties (MITs and BITs), customary
international law, investment legislations and international contracts. FDI, involving
private investors, on the one side, and states and governmental agencies, on the other,
represents one of the most relevant legal and economic phenomena of the last
decades at an international level. The increased flow of FDI worldwide has prompted
governments, international organizations and the private sector to adopt substantive
legal rules and to establish international or regional bodies and procedures for the
peaceful settlement of disputes. The noteworthy increase in the number of
international investments, their role in the globalization process and their centrality to
most states’ economic and industrial policies make the analysis of this phenomenon
an ideal observatory on the interaction between economic processes worldwide, the
attitude of different legal systems and the role of the international players involved.
265
Course Topics
The course will focus on the analysis of the law of FDI as emerging from
conventions, treaties, legislations, customary law and contracts, and as developing
through relevant case law and legal scholars’ positions. A special section will be
devoted to the mechanisms of peaceful settlement of investment disputes, with a
particular focus on arbitration. The relationship existing between the protection of
international investments, on the one hand, and the discipline of environmental and
social concerns, on the other, will be also taken into consideration.
International investment law
FDI plays a pivotal role in economic development. It provides access to a number
of economic factors which are essential in this context. These include capital,
technology and know-how. The volume of capital transfers through FDI is
considerably larger than all forms of development aid, bilateral and multilateral.
During the 1990s and the first years of the twenty first century, the amount of FDI
has grown dramatically. Not infrequently, FDI contributes to the improvement of
infrastructures in developing countries like tele-communication systems, roads and
airports, as well as to transfer of technology and the training of the local workforce.
The legal regime for investment protection is based upon standards of treatment
established by treaties, customary international law, domestic law and international
contracts. As far as BITs are concerned, around 2,600 treaties have been entered into
worldwide. Pursuant to them, each state accords specific standards of treatment to
investments carried out on its territory by counterparties.
The course will focus on the content and the application of fair and equitable
treatment, most-favoured nation and national treatment standards, as well as on the
legal regime for expropriation and umbrella clauses. The analysis will also take into
consideration the investment protection regime, as set out by MITs. Among them,
special attention will be paid to Chapter XI of the North American Free Trade
Agreement (NAFTA) and to the Energy Charter Treaty. Finally, international
contracts will be examined as long-term agreements entered into between states (or
public agencies) and private investors. Their terms will be carefully analyzed, and
specific attention will be devoted to stabilization clauses and governing law
provisions.
International settlement of disputes
Today, international dispute resolution plays an essential role in the field of
international investment law. Over the last decades, with the establishment and the
consolidation of bodies like ICSID, UNCITRAL and WTO, international dispute
resolution has become more judicial in nature, and has been moving away from the
traditional diplomatic conflict-solving approaches. Likewise, at the regional level, the
NAFTA, the Association of South-East Asian Nations (ASEAN) and the Southern
Common Market (MERCOSUR) have established procedures and rules for the
settlement of disputes arising from intra-regional trade in goods and services, and
266
from investments. The establishment of dispute settlement bodies is under
consideration in southern Africa and in Central America.
The growing number of bodies and rules available for the settlement of disputes
arising in international investment calls for a better understanding of their
jurisdiction, applicable law, modus operandi and decision-making. It is therefore
necessary to study, compare and evaluate them.
As a matter of principle in the case of investment disputes a whole range of dispute
settlement mechanisms is potentially available. National investment legislations or
BITs might, in fact, contemplate domestic courts, ad hoc arbitration (especially under
the auspices of UNCITRAL) or ‘common’ institutional arbitration (under the ICC,
LCIA, Stockolm Institute etc…), ICSID conciliation or arbitration or ICSID
Additional Facility conciliation or arbitration.
During the course particular attention will be given to the leading principles
underlying dispute settlement under the ICSID Convention (the most common
mechanism to solve investment disputes), including the choice of methods between
conciliation and arbitration, the issues related to the jurisdictional requirements and
the substantive law applicable to the disputes, the mixed nature of proceedings
between a State and a foreign investor, the requirement of consent to ICSID’s
jurisdiction, the institutional support given by ICSID, the self-contained and
automatic nature of proceedings, the post-award remedies and procedures and the
overall effectiveness of the system. In order to better explain the main characteristics
of dispute settlement under the ICSID Convention, the course will also compare it
with different mechanisms, such as those established by WTO, the Arbitration and
Mediation Center at the World Intellectual Property Organization (WIPO), NAFTA,
MERCOSUR and ASEAN.
investment protection and common concerns
Apart from contributing to the improvement of local economies and infrastructures
in developing countries, FDI can be carried out in a way that affects negatively the
protection of environment, human rights, labour rights, artistic, cultural, and historic
heritage in recipient countries. Indeed, as claimed by NGOs and reported by
international organizations, in the last decades massive environmental damages and
violations of human and social rights have occurred in international investments. An
increasing case law is developing, trying to find a balance between investors’ and
recipients countries’ positions on these points.
The relationship existing between the international regulation of FDI and the
protection of common concerns, such as environment, human rights, labour rights,
artistic, cultural, and historic heritage, calls for a better understanding. The issue
should be read through the lens of the so-called “fragmentation of international law”
and the legal means duly provided in order to guarantee the inter-systemic dialogue
among different branches of international law.
The third section of the course will be devoted to these topics. First of all, the
analysis will focus on the relevant clauses established by investment treaties and
international contracts. The effects of these clauses, as interpreted in the light of
267
international law principles, will be deepened, as well as the relevant solutions issued
by arbitral tribunals. In this context, specific attention will also be given to indirect
and creeping expropriation, as set out by treaty law and decided by arbitral awards.
Finally, the course will focus on corporate social responsibility (CSR) of
multinational corporations, an emerging issue ruled at international level by soft law
instruments. CSR will be examined as a means to guarantee the respect of standards
of ethical conduct and to prevent environmental, human rights and labour rights
abuses on the part of investors.
Attendance to the course
The attendance to the course is compulsory. Only those students who will attend
the course will be able to take the exam. Moot courts and case studies will be carried
out during the course.
Suggested readings
Here below some suggested texts, which might be referred to for the preparation of
the exam. Further material will be distributed during the course.
Bishop, Reisman, Crawford, Foreign Investment Disputes: Cases, Materials and
Commentary, Kluwer, 2005;
Dolzer, Schreuer, Principles of International Investment Law, Oxford, 2008
Dugan, Wallace, Rubins, Investor State Arbitration, Oxford, 2006;
Dupuy, Francioni, Petersmann (eds.), Human Rights in International Investment
Law and Arbitration, Oxford, 2009.
Muchlinski, Ortino, Schreuer (eds.), The Oxford Handbook of International
Investment Law, Oxford, 2008;
Schreuer, Malintoppi, Reinisch, Sinclair, The ICSID Convention: a Commentary
on the Convention on the Settlement of Investment Disputes between States and
Nationals of Other States, 2. ed., Cambridge, 2009.
LAW AND ONTOLOGY (crediti 6) [secondo semestre]
Proff. Paolo Di Lucia - Edoardo Fittipaldi
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
The Law and Ontology course enquires the nature of law and legal entities through
the methods of contemporary ontology.
I. Introduction
Nobody can overlook the importance of law and legal entities in our everyday
lives. But what sort of things are laws, rights, obligations, duties, powers, property,
contracts, crimes, debts, patents, nation-states, courts, governments, marriages,
corporations, etc.?
268
The discipline of ontology provides a description of the different types of entities
by which the regions of reality are constituted, as well as the description of the
relation among these entities. Ontology has been successfully applied in medical
studies (http://ontology.buffalo.edu/smith/BioOntology_Course.html) and other fields
(http://www.dpi.inpe.br/geopro/referencias/ontology_af.pdf), but only since the last
decade of the XX century ontologists turn their attentions to the domain of law.
The course Law and Ontology aims to introduce the elements of ontological
analysis of legal phenomena to be of service in the articulation, codification, and
application of laws and to avoid contradiction and econonomic inefficiencies in the
development of law.
II. Course subject
The course is divided in two parts: (i) Legal Reality: Naturalistic Approaches; (ii)
Naïve Legal Ontology.
(i) The first part of the course (Legal Reality: Naturalistic Approaches)
investigates in what sense legal entities exist: where or what they are, how legal
entities are to be located in the natural world and how they are related to other items
studied in philosophy like shared beliefs, institutional facts, mental states, social
behaviors, moral qualities. Three fundamental questions will be dealt with: How can
we create legal entities? How can we maintain them in existence? How can we
document their existence?
(ii) The second part of the course (Naïve Legal Ontology) focuses on naïve legal
ontology, namely the legal conceptions lay people make use of in everyday life.
These conceptions are investigated in a cross-disciplinary way, by drawing on
prototype linguistics, psychology and sociology. The main subject-matter of this
second part of the course is discussing the available psychological and sociological
theories for the explanation of the coming into existence and the structure of these
entities.
III. Bibliography
[1.] Paolo Di Lucia (ed.), Law and Ontology. A Reader (forthcoming).
[2.] Edoardo Fittipaldi, Illusions of Legal Realities (forthcoming).
[3.] Francesca De Vecchi (ed.) Adolf Reinach as a Legal Philosopher/Adolf
Reinach filosofo del diritto. Mimesis, MIlan (forthcoming).
(Both texts [1.] and [2.] will be available at the University Bookstore CUEM.)
269
NEGOTIATION AND ALTERNATIVE DISPUTE RESOLUTION
(crediti 6) [secondo semestre]
Proff. Luigi Cominelli
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Dipartimento di Studi Sociali e Politici - Facoltà di Scienze Politiche
Introduction
This course presents an examination of major theories on negotiation and dispute
resolution, and provides the opportunity to experiment concepts by practicing and
improving skills in conflict management. Specific focus will be given to mediation
and to other non-adjudicative means of dispute resolution, including the foundations
of the Alternative Dispute Resolution (ADR) movement, and simulations on the
distinct phases of the mediation process. Although the course is focused on the
process of settling disputes in a legal setting, the approach to the taught subjects is
multidisciplinary, establishing links with the body of knowledge provided to the
dispute resolution studies by sociology, social psychology, anthropology, behavioral
economics, game theory and behavioral sciences.
Participants in this course will be preferred in the candidates selection for the ICC
International Mediation Competition.
Course subjects
Law school courses examine dispute resolution exclusively through the lens of the
judicial structure, highlighting the roles that litigators can play in court proceedings.
However, most professions require a vast amount of cooperation. The aim of this
course is to make students familiar with human conflict behavior and to develop and
practice negotiation and mediation skills, that is, conflict management capabilities.
Theoretical background
In its first part, the course will provide an overview of the most relevant theories in
the dispute resolution field, including both the social science and the biological
science perspective. The evolution of cooperative behavior will be explored, and
decision making theories will be also introduced and applied to the specific case of
negotiation and dispute resolution. The topic will be considered in the framework of
heuristics and biases approach, that allows to explain decision making processing
both in formal and descriptive ways. Within this framework the human decisionmaking in considered as systematically driven by cognitive and emotional forces
other than overt motivational aspects, often seen as the core of disputes.
A comprehensive analysis of comparative legal regulations concerning dispute
settlement and alternative procedures will be provided in the framework of the NorthAmerican canon, and in the light of the most recent European developments, which
culminated in the EU Directive 52/2008 on mediation in civil and commercial
matters.
270
Conflict management skills
In its second part, the course will give students the opportunity to test and to
experiment on the field their conflict management and dispute resolution skills, firstly
as negotiators and then as neutrals in a dispute.
Personal conflict styles and psychological predispositions will be analyzed with the
support of standardized surveying tools, such as the Thomas-Killman Conflict Mode
Instrument. After this assessment, negotiation and mediation skills will be practiced
through a highly participatory approach, and with the use of a variety of formats,
including discussions, videos and simulations. Students will be guided in the
evaluation and understanding of positions and interests, BATNAs (Best Alternative
to a Negotiated Agreement), strategic and psychological barriers to settlement,
values, emotions, power imbalances and cultural differences influencing the dispute.
One or more mediators and dispute resolution experts will be invited to recount
their experience, share their techniques and strategies, and address recurrent ethical
concerns in the neutral’s role.
Course materials and Bibliography
J. St. B. T. Evans, Dual-Processing Accounts of Reasoning, Judgment, and Social
Cognition, Annual Review of Psychology, 59, 2008.
R. Fisher, W. Ury, B. Patton, Getting to Yes. Negotiating Agreement Without
Giving In, 1981.
O. M. Fiss, Against Settlement, Yale Law Journal, 93, 1984.
C. Menkel-Meadow, Whose Dispute Is It Anyway?: A Philosophical and
Democratic Defense of Settlement (In Some Cases), Georgetown Law Journal, 83,
1995.
J.J. Rachlinski, Euristics and Biases in the Courts: Ignorance or Adaptation?,
Oregon Law Review, 79, 2000.
E. A. Sander, Varieties of Dispute Processing, in The Pound Conference:
Perspectives on Justice in the Future, R. Wheeler and A. Levin (eds), West, 1979.
271
THE OMBUDSMAN IN EUROPE: STRUCTURE, FUNCTIONS AND
DISCRETIONARY POWERS (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Marco A. Quiroz Vitale
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Introduction
This course would inaugurate one the first chairs on the Ombudsman in Italy and
would allow an activity of exchange with the other European universities which hold
similar courses. It would also allow to create a privileged connection with the EOI
(European Ombudsman Institute) and the IOI (International Ombudsman Institute),
which works for the diffusion of the Ombudsman at an international level.
Furthermore, thanks to my being the outgoing Ombudsman of the Provincia di
Milano, I could try to attain the accreditation of our university as a research centre on
the Ombudsman both at a European and an international level, which would in
consequence attract students from other universities.
Course Subject
The institution of the Ombudsman is based on the idea that citizens should be
entitled to complain against specific acts and behaviors of their rulers and that their
complaints should be investigated by an independent body. In Europe, the
establishment of a specific office to investigate citizen complaints against public
bureaucracy is relatively recent, having started in Sweden in the early nineteenth
century.
The diffusion of the Ombudsman in Europe in the last decades, has confirmed the
extraordinary adaptability of the institution and the permeability of the Countries that
belong to the continental democratic culture, with respect to this particular juridical
instrument. At present, all the Countries which are part of the European Union (UE)
have introduced in their system a similar institution; the majority of them (25 over
27) have created a national ombudsman, while Germany and Italy have opted for
regional and local Ombudsmen.
The UE, too, instituted an Ombudsman in 1993: together with the Court of Justice
it is part of a concretely more transparent network of government for the European
citizens. Lastly, with regard to the European Council, 45 of the 47 member States
have created national and regional figures of ombudsman. Such a vast diffusion,
which in part depends also on the circumstance that the UE includes the institution of
an ombudsman among the requirements for the acceptability of new member States,
has brought this institution to the attention of the scientific community, thus inspiring
new comparative studies.
We can agree with some scholars upon the fact that each Ombudsman, even within
the European context that shows a relevant cultural homogeneity, has its peculiar
aspects; however, these peculiarities have very little to do with the distinction
between Common Law and Civil Law countries, and can rather be ascribed to the
different administrative, legal and political contexts in which each Ombudsman has
to work in.
272
The general purpose of the Course is to analyze different features of public
bureaucracy and the problem of its control. Thanks to a socio-legal method of
analysis we reflect upon the social function of the Ombudsman in Europe and its
legal structure.
The first step of the analysis is the comparison of the various European
ombudsman-institutions. This study intends to investigate the structure of
Ombudsman institutions by comparing the legal bases of the different institutions
(constitutional embodiment or simple act of Parliament); their organization
(independence, relation with the parliament, requirements for qualification, number
of incumbents, appointment, term of Office and conditions for removal from it,
incompatibility, immunity, remuneration, budget and staff) and the national, regional
or municipal level of action.
The second step of the analysis is to illustrate the functions of Ombudsman
institutions in their political, economical and cultural context. In fact, Ombudsmen
came to be seen as useful in helping to meet the problem of expanding bureaucracy in
the modern welfare state and to improve human rights. In particular, the increase in
the powers of discretion given to European governments led to a need of protection
against administrative arbitrariness.
Bibliography
Following, some of the suggested books, essays and papers on the topics of the
course:
M.A. Quiroz Vitale (ed) The Ombudsman and Bureaucracy. Law, Discretion and
Control, Mimesis, Milano 2010;
Gadlin, H. (2000), «The Ombudsman: What’s in a Name? », in Negotiation
Journal, January 2000, p.p. 37-48;
Harlow, C. e Rawlings, R. (2007), «Promoting Accountability in Multilevel
Governance: A Network Approach» in European Law Journal, Vol. 13, No. 4, pp.
542-562;
Magnette, P. (2003), «Between parliamentary control and the rule of law: the
political role of the Ombudsman in the European Union», in Journal of European
Public Policy, V.10, n.5, pp. 677-694;
Rowatt, D.C. (2007), «The American distortion of the ombudsman concept and its
influence on Canada », in Canadian Public Administration / Administration Publique
du Canada;
Uggla, F. (2004), «The Ombudsman in Latin America», in Journal of Latin
American Studies, V. 36, p.p. 423-450;
Bousta, R. (2005), «The Ombudsman proposal for a definition» in Reif, L.C. (ed.)
The International OmbudsmanYearbook, V. 9, Kluwer Law, The Hague, 2005
p.p.36-49;
Bull, Th. (2000), «The Original Ombudsman: Blueprint in Need of Revision or a
Concept with More to Offer?» in European Public Law, V. 6, n.3. p.p. 334-344.
273
24. 2. Corsi di lingua straniera
LINGUA FRANCESE (livello B1) (crediti 3) [primo semestre]
D.ssa Anne-Laure Guyot
Oggetto e finalità della disciplina
Il ciclo di esercitazioni, indirizzato agli studenti che hanno già delle conoscenze
scolastiche di base in francese, è finalizzato all’acquisizione di un livello intermedio
grazie al quale lo studente comprende i profili essenziali di argomenti conosciuti, è in
grado di elaborare un testo semplice sugli stessi argomenti e di giustificare i suoi
punti di vista in modo sintetico.
Programma del corso
Familiarizzazione progressiva all’espressione scritta e orale. Addestramento
progressivo alla discussione intorno a un testo da comprendere oralmente e da
riesporre. Lavoro di gruppo e lavoro personale. Attraverso ogni lezione lo studente
apprende nuove espressioni lessicali e grammaticali in rapporto alla tematica svolta.
Come sarà articolato il test di accertamento di lingua francese: Il test di
accertamento delle conoscenze durerà 60 minuti e si articolerà in un test consistente
in una prova di verifica grammaticale e lessicale, una prova di comprensione scritta di
un testo di cultura generale (risposta a scelta multipla) a cui si aggiungerà un breve
colloquio orale. Verrà valutata in particolare la capacità di scrivere e parlare in un
francese corretto.
Libri di testo consigliati per la preparazione del test di accertamento
M. Grégoire, O. Thiévenaz, Grammaire progressive du français avec 600
exercices, Niveau intermédiaire, Nouvelle édition, Cle International, janvier 2007.
Tutti i testi sono reperibili presso la libreria Cuem e Mondadori Multicenter.
LINGUA FRANCESE (Francese Giuridico) (crediti 3) [secondo semestre]
D.ssa Anne-Laure Guyot - Avv. Maria Elena Armandola - Maximilien Gaslini Agostino Migone De Amicis - Avv. Alberto Rodi
Primo modulo (20 ore): dott. Anne-Laure Guyot: Questo corso di introduzione al
francese giuridico è aperto agli studenti che hanno già una padronanza di base della
lingua francese.
Il modulo, costituito da dieci incontri di due ore ciascuno, ha come obiettivo
l’apprendimento di un vocabolario giuridico francese di base, promuovendo nello
stesso tempo una migliore conoscenza del sistema istituzionale e giurisdizionale
francese e delle diverse pratiche giuridiche nel contesto culturale francese ed europeo.
Le lezioni sono organizzate intorno alle tematiche seguenti: le fonti del diritto; il
quadro istituzionale; il sistema giurisdizionale; l’amministrazione della giustizia (è
274
inoltre approfondita la problematica dell’autogoverno della magistratura - le Conseil
supérieur de la magistrature - alla luce dei casi italiano e tedesco). Ogni lezione
introdurrà il lessico giuridico della tematica, si fonderà sulla lettura e discussione di
documenti scritti messi a disposizione dei frequentanti nonché su esercizi specifici
volti a verificare le conoscenze acquisite.
Secondo modulo (10 ore): Il modulo, costituito da cinque incontri della durata di
due ore ciascuno, condotti da quattro avvocati, ha come obiettivo l’approfondimento
pratico di alcuni aspetti del diritto commerciale francese, comparati con i
corrispondenti istituti del diritto italiano, mediante l’analisi di testi di contratti e di
atti giudiziari.
L’esame consisterà in un test di 60 minuti, che valuterà: la comprensione di un
testo scritto di cultura giuridica generale (risposte a scelta multipla); la capacità di
utilizzo per iscritto di strutture grammaticali e di un vocabolario giuridico corretti; a
questo si aggiungerà un breve colloquio orale. Verrà valutata in particolare la
capacità di scrivere e parlare in un francese giuridico corretto.
Libro di testo consigliato per la preparazione del test di accertamento
Michel Soignet, Le Français juridique, Chambre de commerce et d’industrie de
Paris, Hachette, 2003.
LINGUA INGLESE (livello B1) (crediti 3) [primo semestre]
Stuart Tickner BA (Hons) ME (Applied Linguistics) CELTA
Oggetto e finalità della disciplina
La finalità del corso sarà l’apprendimento della lingua inglese attraverso la
comunicazione, con particolare attenzione alla comprensione orale e all’utilizzo
dell’inglese quotidiano. Il ciclo di lezioni mirerà anche allo sviluppo delle capacità di
comprensione scritta, nonché di strategie di acquisizione della lingua inglese.
Le lezioni saranno organizzate utilizzando materiale multimediale, testi in lingua
che consentano lo sviluppo delle capacità linguistiche sino al raggiungimento del
livello B1 (del Common European Framework), nonché la scoperta delle strutture
della lingua stessa, nell’ambito scritto e orale.
Un approfondimento sarà dedicato all’ampliamento del vocabolario e alla
grammatica al fine di consentire agli studenti una conversazione di livello intermedio
su argomenti concreti nell’ambito accademico, lavorativo e sociale.
La frequenza è obbligatoria per tutti gli studenti per almeno l’80% delle lezioni.
Ulteriori
informazioni
saranno
disponibili
sul
sito
di
Facoltà
(www.giurisprudenza.unimi.it - corsi di laurea - accertamento delle competenze
linguistiche).
275
Testi consigliati
Con spiegazioni grammaticali in inglese: R. Murphy, English Grammar in Use: a
self-study reference and practice book for intermediate students, Cambridge,
Cambridge University Press, third edition 2004.
Nel corso delle lezioni potrà essere indicato materiale supplementare per la
comprensione orale e scritta.
LINGUA INGLESE (livello B2) (crediti 3) [primo semestre]
D.ssa Eliane Nortey
Il corso è rivolto esclusivamente agli studenti con una conoscenza acquisita ed
effettiva dell’inglese pari almeno al livello B1 secondo i parametri del Quadro
Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Le lezioni saranno tenute in inglese.
Il corso mira ad ampliare, perfezionare e consolidare le strutture grammaticali,
sintattiche e lessicali della lingua funzionali all’uso specialistico in ambito
professionale con particolare attenzione al lessico e alla fraseologia del Legal
English. Le attività didattiche saranno mirate a sviluppare una migliore comprensione
orale e scritta, promuovere un’appropriata e disinvolta espressione comunicativa e
stimolare un’interattività costante. Particolare attenzione sarà data alla pronuncia e
all’intonazione.
Gli studenti saranno coinvolti, individualmente o a piccoli gruppi, in brevi
esercitazioni e role-play mirati a perfezionare e verificare il livello di apprendimento
e la padronanza del lessico e delle strutture sintattiche, grammaticali, idiomatiche e
fraseologiche studiate. Sarà cura degli studenti approfondire individualmente gli
argomenti trattati in aula con letture, esercitazioni e attività specifiche secondo le
modalità indicate sul sito di facoltà nell’apposita sezione dedicata all’accertamento
delle competenze linguistiche.
L’esame sarà suddiviso in due parti: una prova scritta di accertamento delle tre
abilità (Reading, Listening e Writing) e una prova orale.
Prova scritta
- composizione di un’email in lingua inglese sulla base di una traccia comprensiva
di: descrizione del compito da svolgere, informazioni relative al contesto, indicazioni
circa la lunghezza del testo
- listening comprehension (risposta a quesiti relativi a un brano orale)
- reading comprehension (risposta a quesiti relativi a un testo scritto)
Prova orale
Gli studenti dovranno preparare una presentazione in inglese della durata di 7-10
minuti su un tema a piacere applicando le strategie linguistiche e le tecniche
comunicative illustrate nei testi di riferimento e nel materiale disponibile sul sito di
facoltà nell’apposita sezione dedicata all’accertamento delle competenze linguistiche.
276
Il superamento della prova scritta è requisito indispensabile per l’ammissione alla
prova orale. Durante le prove d’esame NON sarà consentito l’uso del dizionario.
Libro di testo consigliato per la preparazione del test di accertamento
Libro di testo obbligatorio per studenti frequentanti: Frost, A., English for Legal
Professionals, Oxford University Press (ISBN 978-0-19-457915-5).
Ulteriori materiali disponibili all’indirizzo: www.giurisprudenza.unimi.it - corsi di
laurea – accertamento competenze linguistiche.
Bibliografia supplementare
P. Emmerson, email English, Macmillan;
R. Chapman, English for emails, Oxford University Press;
E. J. Williams, Presentations in English, Macmillan;
M. Grussendorf, English for Presentations, Oxford University Press;
P. Emmerson, The Business English Handbook, MacMillan;
P. Emmerson, The Business Grammar Builder, MacMillan.
Dizionari di riferimento
Oxford Advanced Learner’s Dictionary, Oxford University Press
Cambridge Advanced Learner’s Dictionary, Cambridge University Press
LINGUA INGLESE (Inglese Giuridico) (crediti 3) [secondo semestre]
Avv. Rossana Buzzi - Avv. Giuseppe Cadel (Lettere A-L)
Avv. Francesco Leone Bellman - D.ssa Arianna Grasso (Lettere M-Z)
Ciascuno studente dovrà seguire i seminari corrispondenti alle lettere di
appartenenza. È comunque consentito il trasferimento di cattedra, previa
comunicazione.
Contenuto e finalità della disciplina
La realtà scientifico/operativa di tutti gli aspetti dell’attività giuridica richiede
sempre più spesso la padronanza della lingua inglese: da un lato, come necessario
strumento di relazione accademico/professionale e, dall’altro, come strumento
imprescindibile al fine di comprendere al meglio le caratteristiche degli istituti
giuridici di origine anglosassone, le relative tendenze della prassi giurisprudenziale e
operativa, nonché gli orientamenti dottrinali espressi da alcuni tra i più eminenti
studiosi.
Già durante gli studi universitari, pertanto, la conoscenza della lingua inglese è uno
strumento necessario per ciascuno studente al fine di completare e raffinare la propria
preparazione sui vari istituti giuridici affrontati.
Durante il corso saranno trattate le principali questioni connesse con l’attività
giuridica, con particolare riguardo per la terminologia e i concetti più frequentemente
277
utilizzati nella prassi operativa. Verrà inoltre dato il dovuto risalto ai profili giuridici
relativi alle questioni di più stretta attualità economico/finanziaria.
Avv. Rossana Buzzi e Avv. Giuseppe Cadel (Lettere A-L)
I principali argomenti che saranno oggetto di specifica trattazione durante il corso
saranno la contrattualistica commerciale internazionale e anglo-americana, i mezzi
alternativi al ricorso alla giustizia ordinaria per la risoluzione delle controversie
commerciali (quali la mediazione e l’arbitrato), gli aspetti fondamentali delle procure
nonchè le operazioni straordinarie con particolare riguardo alle società quotate in
Borsa. Data la specificità degli argomenti trattati, è consigliata una costante frequenza
alle lezioni.
Data la specificità degli argomenti trattati, è consigliata una costante frequenza alle
lezioni.
Testo consigliato per la preparazione dell’esame:
G. Di Renzo Villata (a cura di), con la collaborazione di R. Buzzi, G. Cadel, A.
Grasso, Legal English, Padova, Cedam, edizione 2011, limitatamente alle unità 5, 6,
7, 8, 10, 11, 13 e 15 e al materiale pubblicato sul sito Internet di Facoltà:
www.giurisprudenza.unimi.it, nelle sezioni dedicate all’accertamento delle
competenze linguistiche e agli avvisi.
Il corso sarà inoltre integrato con i materiali di attualità messi a disposizione con le
suddette modalità.
Il test, della durata di 60 minuti, sarà scritto: sarà consentito l’utilizzo del
dizionario monolingue per tutta la durata dell’esame. Non ci saranno test diversi per
frequentanti e non frequentanti.
I docenti ricevono gli studenti dopo le ore di lezione.
Avv. Francesco Leone Bellman, D.ssa Arianna Grasso (Lettere M-Z)
La parte generale è incentrata sulle principali caratteristiche lessicali, morfosintattiche e stilistiche dell’inglese giuridico, con particolare riferimento ai seguenti
aspetti: legalese e plain English, principali phrasal verbs e false friends, modalità di
redazione di lettere ed email con linguaggio settoriale.
-
La parte speciale prevede la trattazione teorica e pratica dei seguenti argomenti:
Elementi fondamentali dei contratti in Common Law e di contrattualistica
internazionale;
L’inadempimento contrattuale e la risoluzione delle controversie;
Elementi fondamentali del processo civile nelle giurisdizioni anglosassoni;
I mezzi alternativi alla giustizia ordinaria per la risoluzione delle controversie
commerciali (ADR);
278
- La proprietà intellettuale (IP);
- Elementi fondamentali delle procure (POA e LPOA).
Testo consigliato per la preparazione dell’esame:
G. Di Renzo Villata (a cura di), con la collaborazione di R. Buzzi, G. Cadel, A.
Grasso, Legal English, Padova, Cedam, edizione 2011, limitatamente alle unità 1, 2,
4, 5, 6, 7, 8, 9, 14 e al materiale pubblicato sul sito Internet di Facoltà:
www.giurisprudenza.unimi.it, nelle sezioni dedicate all’accertamento delle
competenze linguistiche e agli avvisi.
Dizionari consigliati
S. De Palma (a cura di), con la collaborazione di A. Grasso e J. Schorah,
Dizionario di Inglese Giuridico, in corso di pubblicazione, Filodiritto Editore,
Bologna, pubblicazione prevista entro giugno 2012.
Grande Dizionario con CD-ROM di F. Picchi, Italiano-Inglese/Inglese-Italiano Ultimate & Comprehensive, Hoepli.
Durante l’esame, della durata di 90 minuti, è ammesso l’uso del dizionario
monolingue o bilingue. Sono previste distinzioni di test tra studenti frequentanti e non
frequentanti.
Data la specificità degli argomenti trattati, è consigliata una costante frequenza alle
lezioni.
I docenti ricevono gli studenti dopo le ore di lezione.
È previsto, per tutt’e due le cattedre, nel corso dello stesso semestre, un corso
intensivo di inglese base di circa 20 ore (con modalità e date che saranno comunicate
in seguito), suddiviso in due gruppi selezionati in base al livello iniziale degli
studenti. Il corso è opzionale e si propone di consentire agli studenti di raggiungere il
livello adeguato per la frequenza del corso di inglese giuridico. Il raggiungimento di
tale obiettivo dipenderà, tuttavia, dal livello di partenza. Si ricorda che è anche a
disposizione degli studenti un corso di inglese base (B1) e di inglese avanzato (B2).
LINGUA SPAGNOLA (livello B1) (crediti 3) [primo semestre]
Avv. Marina Silvia Mori
Il corso prevede un approccio basato sull’utilizzo di materiali distribuiti durante la
lezione concernenti aspetti diversi della lingua spagnola quali la grammatica
essenziale, la pronuncia e l’ortografia, i verbi ausiliari e comuni, l’uso della lingua e
le espressioni idiomatiche. È richiesta una conoscenza base della lingua.
La frequenza è consigliabile anche per coloro che intendano presentare domanda
per le borse di studio Erasmus e in particolare per chi intenda frequentare il corso di
spagnolo giuridico o sostenere il relativo esame.
279
Libro di testo consigliato per la preparazione del test di accertamento
E. Martín Peris - N. Sans Baulenas, Gente - curso de español para italianos livello
2, Barcellona, ed. Difusión, 2004 o qualunque altro manuale di livello equivalente.
Eventuali altre indicazioni sui libri di testo verranno fornite nel corso delle lezioni.
LINGUA SPAGNOLA (Spagnolo giuridico) (crediti 3) (secondo semestre)
Avv. Marina Silvia Mori - D.ssa Milena Costas
Il corso è riservato a studenti con buona conoscenza della lingua spagnola. Dopo
un’introduzione al sistema giuridico spagnolo, il corso sarà diviso in due moduli: il
primo relativo al linguaggio del diritto costituzionale e internazionale, il secondo
focalizzato sul diritto e sul processo penale, con casi pratici che saranno esaminati nel
corso delle lezioni. Il materiale per la preparazione dell’accertamento verrà fornito
durante il corso e messo a disposizione sul sito della Facoltà.
Avvertenza
Per gli studenti frequentanti è previsto un preappello speciale nel mese di maggio.
LINGUA TEDESCA (tedesco giuridico) (solo accertamento) (crediti 3)
D.ssa Giulia Bigi
L’esame, di 30 minuti complessivi di durata, avrà per oggetto una prova di
comprensione su testo scritto e una breve traduzione dal tedesco all’italiano.
Libro di testo consigliato per la preparazione del test di accertamento
Gerald G. Sander, Deutsche Rechtssprache - Ein Arbeitsbuch, A. Francke Verlag,
2004.
280
CORSI DI NUOVA ATTIVAZIONE
DIRITTO AMMINISTRATIVO (crediti 9) [secondo semestre]
Prof. Luca Bertonazzi
(corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici)
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo
Presentazione del corso
Nella prima parte del corso saranno illustrati i profili generali e salienti
dell’organizzazione amministrativa. Si tratterà quindi della nozione di potere
amministrativo e delle situazioni giuridiche correlate (interessi legittimi, collettivi,
diffusi), al fine di far emergere la costante ricerca del delicato equilibrio tra autorità e
libertà, e cioè tra perseguimento degli interessi generali e sacrificio degli interessi
individuali antagonisti.
Nella seconda parte del corso si abbandonerà il piano statico per trascorrere ad un
approccio più dinamico, analizzando il procedimento amministrativo, e cioè il potere
nel suo divenire e il provvedimento nel suo ‘farsi’. Cenni verranno riservati anche ai
moduli alternativi di esercizio della pubblica funzione: si pensi ai fenomeni di
liberalizzazione delle attività economiche, agli istituti di semplificazione del rapporto
tra amministrazione ed amministrati, nonché alla contrattualizzazione dell’agire
amministrativo. Sarà quindi dedicato un apposito spazio alla patologia della funzione
amministrativa e ai profili essenziali degli istituti di giustizia, ossia dei rimedi tesi a
garantire la tutela giurisdizionale nei confronti di atti e comportamenti delle
pubbliche amministrazioni.
Indicazioni bibliografiche
V. Cerulli Irelli, Lineamenti del diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2011
L’esame consisterà unicamente in una prova orale: non sono previste prove scritte.
DIRITTO CANONICO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Daniela Milani (Lettere M-Z)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico
Contenuto e finalità del corso
Anche le religioni impongono ai propri fedeli delle regole da osservare. Mai come
oggi queste regole sono chiamate a confrontarsi con i diritti secolari di società
multiculturali. Obiettivo del corso è illustrare gli elementi fondamentali del diritto
della Chiesa cattolica evidenziando, all'occorrenza, affinità e differenze sia nei
confronti di altri diritti religiosi sia degli ordinamenti civili. In questa particolare
prospettiva si analizzeranno per un verso principi fondativi, natura e finalità dei
principali istituti, per l'altro la condizione giuridica delle diverse categorie di soggetti
in cui si articola il "popolo di Dio" alla luce delle principali innovazioni apportate in
281
materia dal Concilio Vaticano II. Particolare attenzione si presterà inoltre a temi di
interesse canonistico aventi peculiare rilevanza di ordine giuridico-sociale come il
matrimonio, il celibato ecclesiastico, il divieto di ordinazione femminile, la bioetica e
gli abusi del clero sui minori. Alcune delle questioni concernenti l'inizio della vita e
gli abusi sui minori verranno inoltre approfondite e sviluppate all'interno di due
seminari della durata di 15 ore l'uno. La partecipazione attiva a uno di questi seminari
darà diritto all’acquisizione di 3 crediti per attività pratiche.
Programma del corso
Le fonti: diritto divino, diritto umano, certezza del diritto ed esigenze di giustizia
Il popolo di Dio: incorporazione, esclusione, riconciliazione
La società ecclesiale: chierici, laici, religiosi
Il governo della Chiesa: potestà d'ordine e potestà di giurisdizione
Il matrimonio canonico: principi generali e cause di nullità
Chiesa e società: celibato ecclesiastico, divieto di ordinazione femminile, bioetica
e delicta graviora
Testi per l’esame
Studenti frequentanti: i testi da portare all’esame verranno concordati a lezione.
Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso saranno reperibili sulla piattaforma
Ariel del sito d'Ateneo.
Studenti non frequentanti:
S. Ferrari, Diritto e religione nella storia d'Europa. Premesse storiche allo studio
canonico, Torino, 2012, pubblicato in formato e-book da Giappichelli:
http://www.giappichelli.it/Home/978-88-348-2770-3,3482770.asp1;
C. Cardia, La chiesa tra storia e diritto, Torino, Giappichelli, 2010 (limitatamente
alle pp. 63-361);
P. Moneta, La giustizia nella Chiesa, Bologna, Il Mulino, 2002.
DIRITTO CANONICO (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Daniela Milani
(corso
di laurea in Scienze dei Servizi giuridici)
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico
Contenuto e finalità del corso
Anche le religioni impongono ai propri fedeli delle regole da osservare. Mai come
oggi queste regole sono chiamate a confrontarsi con i diritti secolari di società
multiculturali. Obiettivo del corso è illustrare gli elementi fondamentali del diritto
della Chiesa cattolica evidenziando, all'occorrenza, affinità e differenze sia nei
confronti di altri diritti religiosi sia degli ordinamenti civili. In questa particolare
prospettiva si analizzeranno per un verso principi fondativi, natura e finalità dei
principali istituti, per l'altro la condizione giuridica delle diverse categorie di soggetti
282
in cui si articola il "popolo di Dio" alla luce delle principali innovazioni apportate in
materia dal Concilio Vaticano II. Particolare attenzione si presterà inoltre a temi di
interesse canonistico aventi peculiare rilevanza di ordine giuridico-sociale come il
matrimonio, il celibato ecclesiastico, il divieto di ordinazione femminile, la bioetica e
gli abusi del clero sui minori.
Programma del corso
Le fonti: diritto divino, diritto umano, certezza del diritto ed esigenze di giustizia
Il popolo di Dio: incorporazione, esclusione, riconciliazione
La società ecclesiale: chierici, laici, religiosi
Il governo della Chiesa: potestà d'ordine e potestà di giurisdizione
Il matrimonio canonico: principi generali e cause di nullità
Chiesa e società: celibato ecclesiastico, divieto di ordinazione femminile, bioetica
e delicta graviora
Testi per l’esame
Studenti frequentanti: i testi da portare all’esame verranno concordati a lezione.
Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso saranno reperibili sulla piattaforma
Ariel del sito d'Ateneo.
Studenti non frequentanti:
S. Ferrari, Diritto e religione nella storia d'Europa. Premesse storiche allo studio
canonico, Torino, 2012, pubblicato in formato e-book da Giappichelli:
http://www.giappichelli.it/Home/978-88-348-2770-3,3482770.asp1;
C. Cardia, La chiesa tra storia e diritto, Torino, Giappichelli, 2010 (limitatamente
alle pp. 63-361);
P. Moneta, La giustizia nella Chiesa, Bologna, Il Mulino, 2002.
DIRITTO DELLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA
MATERIA PENALE (crediti 6) (secondo semestre)
Prof. Chiara Amalfitano
EUROPEA
IN
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto
internazionale e dell’Unione europea
L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza approfondita di un settore
del diritto dell'Unione europea ormai divenuto centrale per l'approfondimento del
processo di integrazione, espressione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, di
cui, oggi, al titolo V della parte III del Trattato sul Funzionamento dell'Unione
Europea (TFUE).
Si tratta della cooperazione giudiziaria penale, istituzionalizzata dal trattato di
Maastricht nell'allora c.d. terzo pilastro dell’Unione europea, e poi comunitarizzata
dal trattato di Lisbona, che ha introdotto rilevanti innovazioni, innanzitutto
283
codificando il principio del riconoscimento reciproco delle decisioni penali adottate
dalle autorità giudiziarie degli Stati membri.
L'attenzione sarà focalizzata sui meccanismi di cooperazione giudiziaria penale che
trovano base giuridica nell’art. 82 TFUE, con particolare riguardo proprio allo
strumento del riconoscimento reciproco delle decisioni penali e alle modalità di
risoluzione dei conflitti di giurisdizione, nonché a quello del ravvicinamento delle
legislazioni processuali nazionali, specie mediante la predisposizione di norme
minime inerenti i diritti della persona. Ci si concentrerà, quindi, sulle forme di
cooperazione di cui all'art. 83 TFUE, ovvero sul ravvicinamento delle legislazioni
penali sotto il profilo sostanziale, con particolare riguardo alle possibilità offerte, a
seguito delle modifiche apportate a Lisbona, dal § 2 di tale disposizione, che legittima
l'adozione - da parte delle istituzioni - di norme minime in tema di elementi
costitutivi di reati e sanzioni, per rendere effettiva una qualsiasi politica dell'Unione
che sia stata oggetto di armonizzazione.
Lo scopo del corso è quello di rilevare la stretta correlazione che esiste tra il
rafforzamento di tali forme di cooperazione e la libera circolazione delle persone nel
menzionato spazio di libertà, sicurezza e giustizia, correlazione che ha contribuito e
contribuisce allo sviluppo del processo di integrazione europea.
Materiali di studio
C. AMALFITANO, Spazio giudiziario europeo e libera circolazione delle decisioni
penali, in Studi sull'integrazione europea, 2009, pp. 73-120.
E. CALVANESE, G. DE AMICIS, La decisione quadro del Consiglio dell’U.E. in
tema di prevenzione e risoluzione dei conflitti di giurisdizione,
http://www.europeanrights.eu/index.php?funzione=S&op=5&id=396, maggio 2010.
G. DE AMICIS, Sul trasferimento dei procedimenti penali, in Diritto pen. processo,
n. 10/2010 p. 1248 ss.
C. AMALFITANO, Unione europea e garanzie processuali: il diritto
all'interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali, in Studi
sull'integrazione europea, 2011, pp. 83-110.
C. AMALFITANO, L’azione dell’Unione europea per la tutela delle vittime di reato,
in Dir. Un. eur., 2011, pp. 643-682.
G. DE AMICIS, Primi orientamenti della Corte di giustizia sul mandato d’arresto
europeo: verso una nomofilachia “eurounitaria”?, in Dir. pen. processo, n. 8/2011,
p. 1021 ss.
Altri testi e materiali di studio verranno indicati durante le lezioni.
Per informazioni sul corso, consultare il sito
http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=12&Itemid
=41
284
DIRITTO E BIOETICA (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Francesca Poggi
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare beccarla - Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Obiettivi del corso
Il corso si propone di far conseguire una conoscenza approfondita della normativa
italiana relativa ai principali temi di rilevanza bioetica e di indagare, anche mediante
un’analisi comparatistica, le controversie giuridiche e i dilemmi etici a essi relativi,
onde incoraggiare lo sviluppo di un’autonoma capacità di analisi e critica delle
discipline normative eticamente sensibili. Al riguardo, saranno affrontati temi quali la
procreazione medicalmente assistita, l’ingegneria genetica, l’interruzione volontaria
di gravidanza, l’interruzione dei trattamenti medico-sanitari, l’eutanasia e il
testamento biologico.
Programma del corso
Studenti frequentanti: materiale distribuito a lezione.
Studenti non frequentanti:
C. Casonato, Introduzione al biodiritto, Giappichelli, Torino, 2009, 2ª edizione;
A. Pagnini (a cura di), Filosofia della medicina, Carrocci, Roma, 2010, da p. 51 a
p. 64, da p. 291 a p. 333 e da p. 417 a p. 520.
Modalità dell’esame
Studenti frequentanti: esame orale oppure (facoltativamente) esame scritto e
presentazione di una relazione su un tema concordato con la docente.
Studenti non frequentanti: esame orale.
DIRITTO ECCLESIASTICO (crediti 6) [secondo semestre]
(corso
di laurea in Scienze dei Servizi giuridici)
Prof. Jlia Pasquali Cerioli
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico
Contenuto e finalità della disciplina
La laicità dello Stato e la tutela delle libertà di religione, in forma individuale ed
associata, costituiscono il principio ispiratore e l’obiettivo primario del Diritto
ecclesiastico. La materia compone in modo sistematico e con specifici criteri
interpretativi l’articolato settore dell’ordinamento giuridico che nel nostro sistema
democratico e pluralistico tutela in molteplici campi dell’esperienza giuridica gli
interessi degli individui e delle organizzazioni sociali che attengono alle credenze e
285
alle convinzioni religiose. Sono dunque presi in esame sia la legislazione unilaterale
dello Stato e delle Regioni, sia la specifica disciplina concordata con le confessioni,
sia le fonti di diritto internazionale e dell’Unione europea sempre più rilevanti nella
rapida trasformazione della società.
Nella concreta attuazione del diritto i giudici - nell’ordinamento interno,
internazionale e dell’Unione europea - sono sempre più spesso chiamati a risolvere i
conflitti con le autonome discipline confessionali, a comporre i conflitti di lealtà dei
cittadini-fedeli, a garantire la pari dignità e l’uguaglianza degli appartenenti alle
confessioni di minoranza, specialmente se estranee alle culture e alle tradizioni
nazionali, e dei non credenti. In questo quadro, la Corte costituzionale ha contribuito
all’adeguamento delle fonti e alla ricostruzione teorico-sistematica dei principi della
disciplina.
In generale, i temi delle obiezioni di coscienza, dei simboli religiosi, della bioetica,
delle convivenze di fatto, dell’eutanasia, dell’immigrazione, delle libertà, acquistano
un rilievo sempre crescente e ripropongono all’attenzione la problematica del
rapporto tra religione e diritto.
Programma del corso
Saranno trattati i seguenti argomenti, con taglio attento agli orientamenti della
giurisprudenza:
- Il sistema delle fonti del diritto ecclesiastico italiano
- Il principio supremo di laicità dello Stato
- I principi di uguaglianza nella libertà e di bilateralità nel sistema costituzionale
dei rapporti tra Stato e confessioni religiose (concordato e intese: artt. 7 e 8 Cost.)
- L’uguaglianza, la non discriminazione, la libertà religiosa e l’imparzialità della p.a.
nella Costituzione (artt. 3, 19, 20, 97, 1° comma)
- Gli enti ecclesiastici e il principio di non discriminazione.
- Le obiezioni di coscienza
- Il fattore religioso nel lavoro subordinato
- Il matrimonio religioso con effetti civili (aspetti sostanziali e processuali)
- Il sistema di finanziamento pubblico, diretto e indiretto, alle confessioni
- Il fattore religioso nel diritto penale
Testi adottati
G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di diritto ecclesiastico, 3ª ed., Torino,
Giappichelli, 2009;
A. Albisetti, Il diritto ecclesiastico nella giurisprudenza della Corte costituzionale,
4ª ed., Milano, Giuffrè, 2010.
È necessaria la consultazione delle fonti riportate in S. Berlingò - G. Casuscelli,
Codice del diritto ecclesiastico, 5ª ed., Milano, Giuffrè, 2009.
Ricevimento
286
Prof. Pasquali Cerioli riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 10.00 alle ore
11.00 nei locali della Sezione di Diritto ecclesiastico e canonico del Dipartimento “C.
Beccaria”.
Ogni informazione sul corso, sugli esami, sull’assegnazione delle tesi di laurea e
ogni altra informazione utile sarà accessibile attraverso il portale di didattica online
Ariel 2.0.
DIRITTO ECCLESIASTICO EUROPEO (6 crediti) [secondo semestre]
Prof. Jlia Pasquali Cerioli
Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico
Contenuto e finalità della disciplina
Le pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo in materia di libertà di
religione e di convinzioni sono cresciute per numero e profili di interesse. In
parallelo, l’attenzione riservata al fattore religioso da parte del diritto dell’Unione
europea ha acquisito maggiore rilievo con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona.
Entrambi i dati hanno indotto gli studiosi dei rapporti tra diritto, società e religione a
inaugurare uno specifico filone di ricerca, i cui esiti sono raccolti nell’ambito di una
nuova disciplina, denominata “Diritto ecclesiastico europeo”.
Dopo una prima lettura delle novità di peculiare interesse introdotte dal Trattato di
Lisbona, verranno quindi approfondite le norme della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea e della CEDU poste a garanzia delle libertà religiose e di
convinzioni e le più recenti evoluzioni giurisprudenziale in materia, con particolare
attenzione alle decisioni che hanno illustrato i legami tra laicità, pluralismo e società
democratica e che hanno affrontato tematiche attuali quali la presenza dei simboli
religiosi nella sfera pubblica e l’obiezione di coscienza.
Programma del corso
- Il rimando alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell’Europa nel
preambolo del nuovo TUE
- La rilevanza del pluralismo religioso tra i valori fondativi dell’Unione
- La tutela delle libertà di religione e di convinzioni nella Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea
- L’incompetenza dell’Unione sugli status nazionali delle Chiese, delle altre
comunità religiose e delle organizzazioni filosofiche e non confessionali
- Il “dialogo” dell’Unione con le Chiese e le comunità religiose e con le
organizzazioni filosofiche e non confessionali
- Il divieto di discriminazione per motivi di religione
- La tutela della libertà di pensiero, coscienza e religione nella Convenzione
europea dei diritti dell’Uomo
- L’evoluzione giurisprudenziale della Corte europea dei diritti dell’uomo in
materia
- Le più recenti sentenze della Grande Camera: i casi Lautsi c. Italia e Bayatyan c.
Armenia.
287
Testi adottati
Per gli studenti frequentanti i testi di preparazione all’esame saranno concordati
con il docente.
Per gli studenti non frequentanti si consiglia lo studio su:
- M. Lugli - J. Pasquali Cerioli - I. Pistolesi, Elementi di diritto ecclesiastico
europeo. Principi, modelli, giurisprudenza, II ed., Torino, Giappichelli, 2012;
- G. Casuscelli, Convenzione europea, giurisprudenza della Corte europea dei
diritti dell’Uomo e sua incidenza sul diritto ecclesiastico italiano.
Un’opportunità per la ripresa del pluralismo confessionale?, in Stato, Chiese e
pluralismo confessionale, rivista telematica (www.statoechiese.it), settembre
2011 (pp. 58);
- J. Pasquali Cerioli, La tutela della libertà religiosa nella Convenzione europea
dei diritti dell’uomo, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, rivista
telematica (www.statoechiese.it), gennaio 2011 (pp. 20);
- M. Toscano, La libertà religiosa “organizzata” nella giurisprudenza della
Corte europea dei diritti dell’uomo: prime linee di lettura, in Stato, Chiese e
pluralismo confessionale, rivista telematica (www.statoechiese.it), marzo 2008
(pp. 29);
- F. Tulkens, The European Convention on Human Rights and Church-State
Relations. Pluralism v. Pluralism, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale,
rivista telematica (www.statoechiese.it), febbraio 2011 (pp. 20).
Ricevimento
Il Prof. Pasquali Cerioli riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 10.00 alle ore
11.00 nei locali della Sezione di Diritto ecclesiastico e canonico del Dipartimento “C.
Beccaria”.
Ogni informazione sul corso, sugli esami, sull’assegnazione delle tesi di laurea e
ogni altra informazione utile sarà accessibile attraverso il portale di didattica online
Ariel 2.0.
Avvertenze
Per sostenere l’esame di Diritto ecclesiastico europeo è necessario aver superato
l’esame di Diritto ecclesiastico.
DIRITTO INTERNAZIONALE (crediti 9) [secondo semestre]
(Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici)
Prof. Zeno Crespi Reghizzi
Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e
dell’Unione europea
Oggetto e programma del corso
L’insegnamento del diritto internazionale fornisce il quadro d’insieme delle norme
espresse dalla vita giuridica internazionale, comprensive sia di quelle che riguardano i
rapporti di vertice tra gli Stati (diritto internazionale pubblico), sia di quelle che
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disciplinano i rapporti privati di carattere internazionale (diritto internazionale
privato). Il diritto internazionale pubblico si muove poi su due piani diversi, il primo
attinente alla determinazione delle regole che esauriscono la loro funzione
nell’ambito dei soli rapporti fra gli Stati (e gli altri soggetti dell’ordinamento), il
secondo contenente regole destinate a incidere sul modo di essere del diritto interno
dei soggetti della Comunità internazionale. Questo secondo tipo di regole ha assunto
via via sempre maggiore importanza e costituisce oggi un complesso imponente di
norme immediatamente rilevante per la vita giuridica dei soggetti degli ordinamenti
interni degli Stati.
Il programma del corso comprende, pertanto, lo studio della nozione ampia del
diritto internazionale, delle fonti e dei soggetti dell’ordinamento internazionale
dell’illecito e della responsabilità, dell’autotutela individuale e collettiva, dei mezzi di
soluzione delle controversie, delle norme e degli strumenti destinati a incidere sugli
ordinamenti interni degli Stati, delle varie forme di adattamento di questi ultimi al
diritto internazionale. Infine comprende lo studio del diritto internazionale privato
con riguardo alla disciplina vigente in Italia, posta della legge 31 maggio 1995 n. 218,
e alle regole recate dai più significativi regolamenti comunitari in materia di
giurisdizione e riconoscimento delle sentenze straniere e di legge applicabile alle
obbligazioni contrattuali e non contrattuali.
Indicazione di libri di testo per l’esame
1. Per il diritto internazionale pubblico: Carbone - Luzzatto - Santa Maria (a cura
di), Istituzioni di diritto internazionale, 4a ed., Torino, Giappichelli, 2011.
2. Per il diritto internazionale privato: Mosconi - Campiglio, Diritto internazionale
privato e processuale. Vol. I. Parte generale e obbligazioni, 5ª ed., Torino, Utet,
2010.
3. Per i dati normativi da tenere presenti si raccomanda la consultazione di: Codice
di diritto internazionale pubblico, (a cura di Luzzatto - Pocar), Torino, Giappichelli,
ultima edizione; e Legge di riforma del diritto internazionale privato e testi collegati
(a cura di Clerici - Mosconi - Pocar), Milano, Giuffrè, ultima edizione.
Le indicazioni relative agli esami per gli studenti frequentanti vengono date a
lezione.
DIRITTO PENALE (crediti 9) [secondo semestre]
(Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici)
Prof. Gian Luigi Gatta
Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di Scienze penalistiche
Programma del corso
Il corso ha come obiettivo l’acquisizione delle nozioni fondamentali della parte
generale del diritto penale (i principi e gli istituti comuni a tutti i reati, o a categorie
più o meno ampie), e si prefigge altresì di delineare un quadro essenziale della parte
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speciale (il catalogo dei reati, vale a dire dei fatti che l’ordinamento giuridico punisce
con la comminatoria di una pena).
Nel corso delle lezioni la parte generale e la parte speciale saranno poste in
continua e reciproca relazione dialettica, con una costante attenzione alla casistica
giurisprudenziale relativa alle più diverse ipotesi di reato, che rappresenterà il banco
di prova sul quale delineare gli istituti di parte generale e saggiare i relativi principi.
Il corso, in particolare, si articolerà di due parti.
La prima parte avrà per oggetto lo studio della parte generale. Dopo
un’introduzione, nella quale si soffermerà l’attenzione sulla legittimazione e sui
compiti del diritto penale, saranno presi in esame la legge penale (fonti e limiti di
applicabilità) e il reato (analisi sistematica ed esame degli elementi costitutivi: fatto,
antigiuridicità, colpevolezza, punibilità). Ci si soffermerà quindi sulle forme di
manifestazione del reato (tentativo e concorso di persone) e si accennerà infine al
sistema sanzionatorio (pene e misure di sicurezza).
La seconda parte del corso presenterà agli studenti una panoramica della parte
speciale (sistematica dei Libri II e III del codice penale e sguardo d’insieme sulle
principali norme penali complementari). Le lezioni ruoteranno attorno all’esame di
casi giurisprudenziali discussi assieme al docente, relativi a talune delle figure di
reato di maggior rilievo per la prassi (comprese, ad es., tra i delitti contro la pubblica
amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la persona, e il patrimonio).
Le lezioni saranno affiancate da alcuni seminari, secondo un calendario che sarà
comunicato dopo l’inizio del corso.
Testi per la preparazione dell’esame
G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale. Parte generale, 4a ed.,
Milano, Giuffrè, 2012 (disponibile da marzo 2012);
G. Marinucci - E. Dolcini, Codice penale e norme complementari, 2a ed., Milano,
Giuffrè, 2011.
* Gli studenti frequentanti dovranno preparare l’esame con i testi sopraindicati,
limitatamente alle sole parti che saranno indicate a lezione, nonché con gli appunti e i
materiali distribuiti dal docente.
DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre]
(Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici)
Prof. Luca Lupária
Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di Scienze penalistiche
Contenuto e finalità
Lo studio del processo penale viene svolto anzitutto sul piano normativo per
ricostruire, alla luce delle norme costituzionali e delle Convenzioni internazionali sui
diritti umani, gli istituti disciplinati dal codice di procedura penale. È poi preso in
considerazione anche il diritto vivente, desunto dalla giurisprudenza e dalla prassi che
plasmano nella realtà operativa le attività mediante le quali pubblico ministero,
290
imputato, difensore e giudice contribuiscono in vario modo a stabilire se un fatto
ipotizzato come penalmente rilevante costituisca o meno un reato e renda necessaria
l'applicazione di una pena nei confronti di chi lo ha commesso. La procedura penale
deve inoltre essere integrata mediante l’analisi dei problemi di ordinamento
giudiziario che ne condizionano l’effettivo funzionamento (posizione del pubblico
ministero, indipendenza dei giudici, effettività della assistenza tecnica).
Programma d’esame
1) Il processo penale: modelli a confronto e principi costituzionali. - La legge
processuale penale nello spazio e nel tempo - I soggetti processuali: il giudice; il
pubblico ministero; l’imputato; la persona sottoposta alle indagini; la parte civile; la
persona offesa; il responsabile civile; la persona civilmente obbligata per la pena
pecuniaria - I rapporti tra giudizio penale e giudizio civile.
2) L’atto processuale penale - Le specie di invalidità: inesistenza; nullità;
inutilizzabilità; inammissibilità - Il procedimento probatorio - Il diritto alla prova - I
mezzi di prova - I mezzi di ricerca della prova - Il principio del libero convincimento
del giudice.
3) Le misure precautelari e le misure cautelari - Il sistema delle impugnazioni e il
giudicato cautelare - Le misure cautelari reali
4) Le indagini preliminari - Le indagini difensive - L’udienza preliminare - I
procedimenti speciali: il giudizio abbreviato; l’applicazione della pena su richiesta
delle parti; il procedimento per decreto; il giudizio direttissimo; il giudizio immediato
- Il dibattimento: gli atti del predibattimento; gli atti del dibattimento; gli atti
successivi al dibattimento - Il procedimento davanti al tribunale in composizione
monocratica e la disciplina del procedimento con citazione diretta - Il procedimento
davanti al giudice di pace.
5) Le impugnazioni in generale - L’appello - Il ricorso per cassazione - La
revisione - Il giudicato penale
Testo per la preparazione dell’esame
AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010. È indispensabile l’uso di
un codice di procedura penale aggiornato.
Gli studenti frequentanti dovranno preparare l’esame con il testo sopraindicato,
limitatamente alle sole parti che saranno individuate a lezione, nonché con gli appunti
e i materiali distribuiti dal docente.
ECONOMIA DELLA TASSAZIONE (crediti 6) [primo semestre]
Prof. Luca Micheletto
Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario - Sezione di scienze economiche e statistiche
Contenuto e finalità della disciplina
Il corso ha per oggetto la teoria economica degli effetti delle imposte e la teoria
della tassazione ottima. La prima parte del corso espone il metodo e alcuni risultati
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fondamentali dell’analisi economica delle imposte, sotto i due principali profili
dell’incidenza e degli effetti allocativi. La seconda parte del corso è dedicata
all’analisi degli effetti redistributivi delle imposte e al disegno ottimo, sulla base del
trade-off tra efficienza ed equità, di un sistema tributario fondato sull’imposizione dei
redditi delle persone fisiche e degli scambi di beni e servizi. Infine, l’ultima parte del
corso è dedicata all’analisi della tassazione delle attività di impresa con particolare
enfasi sulla tassazione delle società di capitali. Questo argomento è trattato sia con
riferimento ai diversi modelli teorici che possono ispirare il disegno di un’imposta sui
redditi societari, sia con riferimento alle vicende più recenti che hanno caratterizzato
l’evoluzione della tassazione sui redditi societari in Italia.
Le finalità principali del corso sono due: sul piano dell’analisi positiva, quella di
fornire allo studente gli strumenti utili per una comprensione degli effetti economici
delle imposte; sul piano dell’analisi normativa, quella di fornire allo studente gli
elementi di base per comprendere la caratterizzazione di un’imposta ottima.
Programma del corso
Gli effetti e l’incidenza delle imposte. Politiche fiscali di contrasto alla povertà e
tassazione ottima. La tassazione del capitale e la tassazione dei redditi societari.
Indicazione dei testi per l’esame
J. Stiglitz, Economia del settore pubblico (volume 1, capitoli 9-13), Hoepli, 2003;
P. Panteghini, La tassazione delle società, Il Mulino, 2009;
G. Campa, Lezioni di scienza delle finanze (capitolo 14), UTET, 2010.
FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [secondo semestre]
(Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici)
Prof. Mario Ricciardi
Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di filosofia e sociologia del diritto
Argomento del corso
Giustizia sociale e istituzioni (la struttura di base della società)
Scopo del corso
Possiamo concepire la società come uno schema di cooperazione per il mutuo
vantaggio caratterizzato sia da conflitto sia da identità di interessi. C’è identità di
interessi perché ciascuno ha bisogno degli altri per realizzare i propri scopi, e la vita
sarebbe ben diversa da come la conosciamo se ognuno potesse contare
esclusivamente sulle proprie forze. D’altro canto, c’è anche conflitto perché le
persone non sono normalmente indifferenti al modo in cui vengono distribuiti i
benefici prodotti dalla cooperazione sociale. Ognuno, comprensibilmente,
preferirebbe avere a disposizione una quota più ampia di tali benefici per realizzare i
propri scopi. Si pone quindi un problema di giustizia distributiva. Lo scopo del corso
di questo anno accademico è introdurre gli studenti al dibattito contemporaneo sulla
292
giustizia distributiva, concentrando l’attenzione in particolare sul ruolo che le
maggiori istituzioni sociali hanno nel plasmare le aspettative di vita di ciascuno.
L’espressione “struttura di base della società” viene impiegata da John Rawls proprio
per alludere a tali istituzioni. Secondo Rawls: «l’oggetto principale della giustizia è la
struttura di base della società, o più esattamente il modo in cui le maggiori istituzioni
sociali distribuiscono i doveri e i diritti fondamentali e determinano la suddivisione
dei benefici della cooperazione sociale. […] Considerate nell’insieme come un unico
schema, le istituzioni maggiori definiscono diritti e doveri degli esseri umani e
influenzano le loro prospettive di vita, ciò che essi possono attendersi e le loro
speranze di riuscita. La struttura di base è l’oggetto principale della giustizia poiché i
suoi effetti sono molto profondi ed evidenti sin dagli inizi. L’idea intuitiva è che
questa struttura include differenti posizioni sociali e che persone nate in differenti
posizioni hanno diverse aspettative di vita, parzialmente determinate sia dal sistema
politico sia dalle circostanze economiche e sociali. In questo modo le istituzioni della
società privilegiano certe situazioni di partenza rispetto ad altre. Queste ineguaglianze
sono particolarmente profonde. Esse non sono soltanto assai diffuse, ma influenzano
anche le opportunità iniziali che si hanno nella vita; perciò non possono essere
giustificate da un ipotetico richiamo alle nozioni di merito [merit] o di ciò che spetta
a ciascuno [desert]. È a queste ineguaglianze, che probabilmente appartengono in
modo inevitabile alla struttura di base di ogni società, che devono essere innanzitutto
applicati i principi di giustizia sociale. Questi principi regolano poi la scelta di una
costituzione politica e dei principali elementi del sistema politico e sociale. La
giustizia di uno schema sociale dipende essenzialmente dal modo in cui sono ripartiti
i diritti e i doveri fondamentali, dalle opportunità economiche e dalle condizioni
sociali nei vari settori della società». Per spiegare cosa intende per istituzioni
maggiori, Rawls menziona la costituzione politica e i principali assetti politici e
sociali, aggiungendo come esempi la tutela giuridica della libertà di pensiero e di
coscienza, il mercato concorrenziale, la proprietà privata dei mezzi di produzione e la
famiglia monogamica. Tutte istituzioni che in concreto devono la propria struttura a
regole che appartengono al sistema giuridico vigente in una società.
Programma del corso
Le lezioni saranno suddivise in cinque blocchi, ciascuno composto da sei lezioni
che trattano dello stesso tema generale. Questo è il programma: 1. La struttura di base
della società; 2. Istituzioni (i): mercato concorrenziale e proprietà privata; 3.
Istituzioni (ii): la famiglia; 4. Principi di giustizia; 5. Merito e meritocrazia.
Parole chiave
Libertà, Diritti, Eguaglianza, Cooperazione, Competizione, Contratto, Equità, Fair
Play, Istituzioni, Mercato, Merito, Meritocrazia, Obbligazioni, Pena, Regole,
Retribuzione, Risarcimento, Scambio, Sistemi giuridici, Volontarietà.
Modalità dell’esame
La preparazione dello studente è accertata attraverso un esame orale.
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Per gli studenti frequentanti l’esame avrà a oggetto i testi discussi a lezione.
L’elenco dei testi discussi, delle letture consigliate e degli argomenti delle lezioni
sarà reperibile sul sito della sezione di filosofia e sociologia del diritto del
Dipartimento “Cesare Beccaria”.
Per gli studenti non frequentanti che scelgono il programma da 6 crediti l’esame
avrà a oggetto uno a scelta tra i seguenti testi:
Christian Arnsperger e Philippe Van Parijs, Quanta diseguaglianza possiamo
accettare?, Il Mulino, Bologna 2003.
Martha C. Nussbaum, Giustizia sociale e dignità umana, Il Mulino, Bologna 2002.
Per gli studenti non frequentanti che scelgono il programma da 9 crediti l’esame
avrà a oggetto uno a scelta tra i seguenti testi:
Michael Sandel, Giustizia, Feltrinelli, Milano 2010;
Michael Walzer, Sfere di giustizia, Laterza, Bari 2008;
Philippe Van Parijs, Che cos’è una società giusta?, Ponte alle Grazie, Firenze
1995.
Gli studenti possono contattare il docente per discutere l’opportunità di concordare
un programma alternativo, di impegno equivalente a quello indicato, che tenga conto
dei loro interessi personali.
Gli studenti possono contattare il docente al seguente indirizzo e-mail:
[email protected]
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MODULI
DIRITTO PRIVATO DELL’INFORMATICA
Modulo di Istituzioni di Diritto Privato II (E-N/O-Z)
Anno accademico 2011-2012 – secondo semestre
DOCENTE: PROF. CRISTINA MENICHINO
20 ore - 3 crediti
Tutte le lezioni saranno il venerdì alle ore 14.30 in aula 302
Prima lezione il 16.3.2012 alle ore 14.30 in aula 302
Il modulo avrà per oggetto l’esposizione dei problemi giuridici, attinenti ai profili
privatistici, che sono sorti con l’utilizzo della telematica e dell’informatica, con
esposizione delle norme di riferimento e di casi pratici.
Il corso avrà natura seminariale: le lezioni frontali saranno affiancate da un dialogo e
confronto con il docente, in cui è richiesta la partecipazione attiva degli studenti.
Programma
Il corso avrà per oggetto i seguenti argomenti:
1) introduzione al commercio elettronico: normativa di riferimento, classificazioni e
tipologie contrattuali
2) il contratto telematico: modo di conclusione e vizi del consenso
3) beni informatici; contratti ad oggetto informatico: contatti aventi ad oggetto
l’hardware ed il software
4) aste on line
5) documento informatico, firme elettroniche e firma digitale; validità ed efficacia
probatoria del documento informatico; profili privatistici del Codice
dell’Amministrazione Digitale
6) la protezione dei consumatori nel commercio elettronico: clausole vessatorie;
garanzie nella vendita di beni di consumo; nei contratti a distanza; nei contratti
turistici on line
7) disciplina del commercio elettronico
8) i contratti con gli Internet providers e la loro responsabilità;
9) le clausole di esonero e di limitazione della responsabilità nei contratti telematici
10) tutela dei diritti della personalità in Internet e tutela della privacy
11) strumenti alternativi di risoluzione delle controversie on line (O.D.R.).
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Esame
Alla fine del corso ci sarà un esame orale sui materiali forniti a lezione.
Letture consigliate per approfondire i temi trattati a lezione
- Francesco Delfini, Il commercio elettronico, in Tratt. dir. econ., diretto da E.
Picozza e E. Gabrielli, Padova, Cedam, 2004
- Giusella Finocchiaro, Diritto di Internet, II ed., Bologna, Zanichelli, 2008
- Giovanni Pascuzzi, Il diritto dell’era digitale, Bologna, Il Mulino, 2011
- Valentino, a cura di, Manuale di diritto dell’informatica, II ed., Napoli, ESI, 2011
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