RASSEGNA BIBLIOGRAFICA SULL’ EDUCAZIONE TERAPEUTICA Riferimenti bibliografici Ferraresi A., Gaiani R., Marifredini M. Educazione Terapeutica – metodologia e applicazioni. Carrocci Faber, Roma, 2004 significati L’Educazione Terapeutica (E.T.) è innanzitutto una attività sanitaria, che ha aumentato la propria ragione d’essere in rapporto all’aumento dei pazienti affetti da patologie croniche. I concetti base dell’E.T. sono: 1. ogni persona è la principale responsabile della propria salute 2. importanza della prevenzione delle complicanze nelle patologie croniche 3. riduzione della dipendenza del paziente dai sanitari L’obiettivo è quello di affiancare con gradualità la persona affetta da una patologia cronica e di sostenerla, informarla, incoraggiarla per condurre lei e la famiglia a farsi carico dei problemi di salute che li riguardano. Il processo di educazione terapeutica è complesso ed esige un rigoroso approccio metodologico che si riferisce ai principi educativi di base da applicare a seconda della tipologia d’utenza, dell’educazione del paziente, delle sue risorse relative alla patologia, della tipologia di assistenza a lungo termine. I pazienti vanno considerati partner del progetto educativo e questa condizione è fondamentale per l’efficacia dei risultati. L’E.T. è un processo sostenuto da un metodo che prevede diverse fasi interconnesse fra loro. Le fasi sono: analisi del bisogno progettazione attuazione valutazione Riferimenti bibliografici significati Rapporto di un Gruppo di lavoro dell’OMS, Educazione terapeutica del paziente. Programmi di formazione continua per operatori sanitari nel campo della prevenzione delle patologie croniche. Ginevra, 1998, edizione italiana a cura di Prandi C. CESPI L’E.T. del paziente è designata all’addestramento del paziente nelle abilità di autogestione o adattamento del trattamento alla sua particolare situazione di cronicità. (…) Essa è affidata ad operatori sanitari a loro volta formati sulla materia ed è destinata a far si che il paziente, o gruppi di pazienti e familiari, diventino capaci di gestire il trattamento delle proprie malattie e di prevenire le complicanze evitabili, nel contempo mantenendo o migliorando la qualità della propria vita. Il suo scopo principale è di produrre un effetto terapeutico che vada ad assommarsi a quelli di altri interventi: farmacologici, di terapia fisica ecc. Burelli L. L’educazione terapeutica al paziente oncologico adulto in chemioterapia, Nursing Oggi, 4, 2006 Secondo una recente definizione dell’OMS (1998), l’ E.T. è un’attività finalizzata ad aiutare il paziente e la sua famiglia a comprendere la natura della malattia e dei trattamenti; a collaborare attivamente alla realizzazione del percorso terapeutico e a prendersi cura del proprio stato di salute, per mantenere e migliorare la propria qualità di vita. (…). L’E.T. si distingue in 2 tipologie: informale e formale. La prima consiste nel dialogo tra operatore sanitario e assistito e si basa su un insieme di informazioni, consigli, raccomandazioni e istruzioni; la seconda si realizza in specifici e mirati programmi di educazione, al termine dei quali il paziente diviene capace di esercitare autonomamente alcune competenze terapeutiche. L’ E.T presuppone quindi una corretta informazione e un buon livello di comunicazione tra paziente e operatore sanitario. (…) Gli obietti del personale curante nell’E.T. sono: identificare i bisogni educativi di ogni paziente (diagnosi educativa) negoziare con il paziente contenuti e obiettivi educativi (contratto educativo – terapeutico) proporre percorsi di apprendimento pertinenti e interattivi (insegnamento/apprendimento attivo) controllare qualità e risultati dell’attività educativa (valutazione).