Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia Provincia di Varese Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia Coordinamento: Susanna Capogna – Dirigente Settore Ecologia ed Energia A cura di: Marco Clivio – Ufficio Agenda 21 e Sviluppo Sostenibile Paolo Landini – Ufficio Agenda 21 e Sviluppo Sostenibile Con la collaborazione di: Giovanna Inversini – Punti Energia S.c.a.r.l. Sede di Varese Antonella Rubino – Punti Energia S.c.a.r.l. Sede di Varese Si ringraziano per la preziosa collaborazione fornita tutti i soggetti che hanno partecipato agli incontri del Tavolo per la sostenibilità energetico-ambientale della Provincia di Varese 2006 Provincia di Varese Proprietà letteraria riservata. L’utilizzo o la riproduzione di parti di questo volume è consentita, purché venga sempre citata la fonte generale (“Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia. Provincia di Varese”; Provincia di Varese, Punto Energia di Varese, 2006) e le specifiche fonti per quanto riguarda parti di testo, tabelle, grafici o figure in esso contenute. Provincia di Varese e Punto Energia sono esonerati da qualsiasi responsabilità verificatasi a seguito o in relazione all’uso improprio delle informazioni contenute in questo Rapporto. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 2 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia INDICE 1. Il Tavolo per la sostenibilità energetico – ambientale della Provincia di Varese......................4 2. Il Regolamento edilizio comunale: norme per un regolamento basato sulla sostenibilità ambientale ed energetica.....................................................................................................5 3. Buone pratiche in Provincia di Varese................................................................................8 4. I nuovi Regolamenti edilizi proposti in Provincia di Varese................................................. 13 5. Gli strumenti disponibili per un costruire sostenibile.......................................................... 22 6. La certificazione e la diagnosi energetica ......................................................................... 25 7. Vantaggi del costruire sostenibile.................................................................................... 27 8. Schede Tecniche Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 3 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia 1. Il Tavolo per la sostenibilità energetico – ambientale della Provincia di Varese Il Tavolo per la sostenibilità energetico-ambientale della Provincia di Varese nasce dalle esigenze emerse durante i lavori dei tavoli tematici del Forum di Agenda 21 provinciale che si sono concretizzati negli interventi inseriti nel Piano d’Azione Sostenibile Provinciale (P.A.S.P.). Volendo utilizzare il metodo della condivisione, proprio del processo di Agenda 21, sono stati invitati a partecipare ai lavori tutti i portatori di interesse presenti sul territorio: Enti Locali, istituzioni, professionisti, rappresentanti del mondo economico e finanziario, associazioni, ecc. I lavori, iniziati nel maggio 2006, hanno avuto come obiettivo la creazione di linee guida per un “costruire sostenibile”. Partendo dalla documentata esperienza delle Province di Milano e di Como, si è deciso di elaborare un’azione che non si limitasse ad affrontare il tema del Regolamento edilizio, ma sulla base dei consigli e degli obblighi imposti, offrisse strumenti e suggerimenti per la diffusione di buone prassi per una progettazione energeticamente ed ambientalmente sostenibile. L’argomento è stato affrontato attraverso cinque incontri così articolati: 1. normativa e buone pratiche; 2. analisi delle schede “Prestazioni dell’involucro”; 3. analisi delle schede “Efficienza energetica degli impianti” e delle schede “Fonti energetiche rinnovabili”; 4. analisi delle schede “Sostenibilità ambientale” e delle schede proposte dai partecipanti ai lavori; 5. strumenti. Il primo incontro ha fornito gli elementi per poter comprendere e valutare le schede proposte, mentre gli esempi presentati hanno dimostrato che non solo è possibile, ma anche conveniente, scegliere un corretto approccio progettuale che porti ad un risparmio delle risorse energetiche ed ambientali sia in fase di costruzione che di gestione dell’edificio. Nei successivi incontri sono state analizzate nel dettaglio le schede elaborate dalla Provincia di Milano, quelle della Provincia di Como, nonché le proposte per il nuovo Regolamento edilizio del Comune di Luvinate. L’ultimo incontro, invece, ha fornito gli strumenti a istituzioni, professionisti, cittadini per poter applicare quanto indicato nelle schede prodotte e indicato i finanziamenti per rendere economicamente fattibile l’impresa. I lavori del Tavolo continueranno per affrontare nuove tematiche sempre in campo energetico ambientale. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 4 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia 2. Il Regolamento edilizio comunale: norme per un regolamento basato sulla sostenibilità ambientale ed energetica Studi commissionati dall’Unione Europea (UE) hanno evidenziato come i trasporti e l’edilizia siano i settori caratterizzati da elevate quote di consumi energetici: il 40% dei consumi energetici totali dell’UE sono da addebitarsi al settore dell’edilizia, e di questi il 70% è dovuto all’edilizia residenziale. La Commissione Europea, attraverso il Libro Verde, rilancia l’azione dell’UE per il risparmio energetico, invitando le autorità ad attuare azioni di sensibilizzazione che rendano cittadini e mondo economico più attenti e responsabili nei propri consumi energetici. I costi dell’illuminazione e del riscaldamento degli edifici incidono infatti per il 40% sul costo energetico dell’UE. Il Libro Verde stima che si possano ottenere risparmi elevati (circa il 22%) nel settore dell’edilizia attraverso interventi caratterizzati da investimenti con tempi di ritorno brevi, o comunque accettabili se confrontati con la vita media stimata di un immobile. È in quest’ottica che il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia sono divenuti oggetto di numerosi interventi normativi a diversi livelli tra i quali: - Normativa comunitaria: Direttiva Europea 2002/91/CE; - Normativa nazionale: Decreto Legislativo 192/05 e Decreto Ministeriale 27 luglio 2005; - Normativa regionale: Legge Regionale 26/03 e Legge Regionale 39/04. La Direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2002 sul rendimento energetico in edilizia, rappresenta uno strumento strategico per la riduzione dei consumi energetici degli edifici nella Comunità, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni per quanto riguarda il clima degli ambienti interni e l’efficacia sotto il profilo dei costi (art. 1). Si presenta così un nuovo concetto fondamentale: la qualità energetica degli edifici, il cui metodo di valutazione è lasciato alla normativa nazionale o regionale nel rispetto di quanto indicato dalla Direttiva stessa e dai suoi allegati. La Direttiva prevede (art. 1): - definizione di un quadro generale per il calcolo del rendimento energetico degli edifici di nuova costruzione; - applicazione di requisiti minimi in materia di rendimento energetico degli edifici di nuova costruzione; - applicazione di requisiti minimi in materia di rendimento energetico degli edifici esistenti di grande metratura sottoposti a importanti ristrutturazioni; - certificazione energetica degli edifici; - ispezione periodica delle caldaie e dei sistemi di condizionamento d’aria negli edifici, nonché una perizia del complesso degli impianti termici le cui caldaie abbiano più di quindici anni. Tali disposizioni si rivolgono in particolare al residenziale ed al terziario. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 5 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia Interessante è l’attenzione che la normativa pone sulla certificazione energetica vista come strumento di valutazione della qualità energetica degli edifici e di sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico. In Italia la Direttiva Europea è stata recepita dal Decreto Legislativo 192/05 Attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 222 del 23 settembre 2005. Il decreto disciplina (art. 1): - metodologia per il calcolo delle prestazioni energetiche integrate degli edifici; - applicazione dei requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche degli edifici; - criteri generali per la certificazione energetica degli edifici; - ispezioni periodiche degli impianti di climatizzazione; - criteri per garantire la qualificazione e l’indipendenza degli esperti incaricati della certificazione energetica e delle ispezioni degli impianti; - raccolta delle informazioni e delle esperienze, delle elaborazioni e degli studi necessari all’orientamento della politica energetica del settore; - promozione dell’uso razionale dell’energia anche attraverso l’informazione e la sensibilizzazione degli utenti finali, la formazione e l’aggiornamento degli operatori del settore. È introdotta, a decorrere da un anno dall’entrata in vigore della normativa (settembre 2006), l’obbligatorietà dell’attestato energetico per tutti gli edifici nuovi e per quelli sottoposti a ristrutturazione con superficie utile superiore a 1.000 m2. Il Decreto prevede l’emanazione di successivi Decreti attuativi con lo scopo di definire nel dettaglio le modalità di calcolo e di verifica delle prestazioni energetiche degli edifici, nonché i criteri per la certificazione energetica. Sui temi del risparmio energetico, della promozione delle fonti rinnovabili e dell’uso razionale dell’energia la Regione Lombardia ha emanato la Legge Regionale n. 26 del 12 dicembre 2003 Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche. Il Titolo III (Disciplina del settore energetico) ha inserito tra le funzioni dei Comuni, anche la promozione e l’incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili, dell’uso razionale dell’energia e del risparmio energetico, che devono trovare attuazione anche attraverso i diversi strumenti urbanistici. L’articolo 27 (Funzioni dei Comuni) invita a: - favorire la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, l’uso razionale dell’energia ed il risparmio energetico, anche operando tramite i propri strumenti urbanistici e regolamenti (Regolamento edilizio); - applicare la riduzione, secondo modalità e criteri definiti dalla Regione, degli oneri di urbanizzazione nel caso di progetti caratterizzati da alta qualità energetica (Sconti sugli oneri di urbanizzazione); - rilasciare la certificazione energetica degli edifici civili di cui all’art. 30 della Legge n. 10 del 9 gennaio 1991 (Certificazione energetica). Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 6 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia Con la Legge Regionale n. 39 del 21 dicembre 2004 Norme per il risparmio energetico negli edifici e per la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti, la Regione Lombardia ha emanato disposizioni, la cui applicazione prevale sui Regolamenti edilizi e sulle norme comunali, che trovano applicazione nei regolamenti comunali stessi entro un anno dall’entrata in vigore della presente Legge (art. 1 – comma 3). Tali disposizioni, nell’ambito della politica energetica regionale, sono finalizzate a: - conseguire il contenimento dei consumi di energia negli edifici, attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche degli involucri edilizi e degli impianti termici; - ridurre i consumi di energia di origine fossile attraverso lo sviluppo di fonti rinnovabili di energia; - migliorare le condizioni di sicurezza, benessere abitativo e compatibilità ambientale dell’utilizzo dell’energia; - promuovere adeguati livelli di qualità dei servizi di diagnostica energetica, analisi economica, progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici. Per gli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione totale, per i quali si applicano i calcoli e le verifiche previsti dalla Legge 10/91, la normativa impone che il Cd (coefficiente di dispersione volumica) debba essere inferiore del 25% del limite massimo fissato dal Decreto Interministeriale del 30 luglio 1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici). In sostanza la riduzione del valore di Cd imposto comporta un incremento dell’isolamento termico degli edifici e quindi una riduzione dei consumi energetici specifici. Si introduce inoltre la programmazione delle diagnosi energetiche degli edifici. I Comuni con più di 40.000 abitanti e le Province per la restante parte del territorio, sulla base delle risultanze dei dati raccolti nel “Catasto degli impianti di riscaldamento”, provvedono a redigere un programma di diagnosi energetica degli edifici, dando la precedenza agli edifici pubblici e ai sistemi edificio – impianto che presentano valori più elevati del rapporto tra il consumo e la volumetria riscaldata. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 7 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia 3. Buone pratiche in Provincia di Varese Al fine di dimostrare come sia possibile realizzare interventi di pianificazione urbanistica che abbiano come oggetto il costruire sostenibile e come si possano poi realizzare, con un aggravio minimo dei costi, edifici energeticamente ed ambientalmente efficienti, si fornisce la descrizione di alcuni interventi realizzati in provincia di Varese. REGOLAMENTO EDILIZIO E INTERVENTO DI BIOEDILIZIA - MORAZZONE (VA) Il Comune di Morazzone è il primo Comune del Varesotto ad adottare un piano eco-sostenibile per le nuove abitazioni. Si riporta di seguito la presentazione del nuovo Regolamento edilizio a firma dell’Assessore all’Edilizia Privata ed Urbanistica Arch. Alberto Steidl, ideatore del progetto. Dopo quindici mesi di lavoro, il Consiglio Comunale ha adottato, nella seduta del 19 aprile 2006, il nuovo Regolamento edilizio di Morazzone denominato RECENS 21 (Regolamento Edilizio e Certificazione Energetica Sostenibile del 21° secolo). Figura 1 Schema del progetto RECENS21 I nuovi edifici di Morazzone saranno ad elevato risparmio energetico, risponderanno ai criteri di bioclimatica, bioarchitettura e sostenibilità ambientale e saranno i primi in provincia di Varese ad essere certificati. Il RECENS 21 è uno strumento importante e all’avanguardia a livello nazionale che indica i requisiti obbligatori e facoltativi per le nuove costruzioni del Comune di Morazzone. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 8 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia Per quelli in ristrutturazione il trattamento sarà invece richiesto solo qualora vi sia la sostituzione o la manutenzione delle strutture architettoniche o degli impianti considerati strategici ai fini del risparmio energetico ed ambientale. Con l’applicazione di tale trattamento si ottiene come contropartita una significativa elevazione della qualità dell’edificio rendendolo meno energivoro e dunque più risparmioso sia in termini gestionali che ambientali. Per il soddisfacimento di ogni requisito è previsto un punteggio. A partire dall’applicazione dei requisiti minimi (due stelle) si determinerà un apprezzabile: - risparmio energetico nell’immediato; - risparmio economico e gestionale nel breve-medio periodo; - rivalutazione economica del bene “casa”, risparmio e risanamento ambientali, nel lungo periodo. Il trattamento esprime le misure minimali che tuttavia possono essere migliorate col soddisfacimento di ulteriori requisiti facoltativi con attribuzione di ulteriore punteggio utile sia per un’elevazione qualitativa dell’immobile sia per poter usufruire degli incentivi messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale. Il raggiungimento di soglie minime di punteggio concede agli edifici nuovi o in ristrutturazione di usufruire di una riduzione sugli oneri di urbanizzazione. Il trattamento minimale impone l’esposizione di un’apposita Targa per la Certificazione Energetica Sostenibile (TARCES) raffigurante in modo chiaro e a tutti visibile le prestazioni e la scala di merito di cui gli edifici sono capaci. Figura 2 Schema della TARGA La grande novità sta nel fatto che anche gli edifici esistenti potranno volontariamente essere confrontati e commisurati agli edifici nuovi o ristrutturati sulla base della rispondenza a 21 requisiti equipollenti e assolutamente facoltativi e anche per loro sono previsti incentivi (Assessore all’Edilizia Privata ed Urbanistica del Comune di Morazzone Arch. Alberto Steidl). Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 9 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia Sempre nel Comune di Morazzone vi è un esempio di edificio eco-sostenibile che ha partecipato, nell’ambito della prima edizione del Next Energy Award, al Bando Innovazione Sostenibile – Progetto “La normalità dell’edificio eco-compatile” classificandosi al primo posto nella categoria edifici realizzati (testi elaborati da Next Energy Award Milano, 28 febbraio – 4 marzo 2006). L’edificio, realizzato negli anni ’90 su progetto dell’Arch. Steidl, si sviluppa su tre piani ed è costituito da un’abitazione unifamiliare con annesso ambulatorio per medicina di base. L’idea è stata di ottenere elevati standards di salubrità e comfort microclimatico interno ed esterno riducendo sensibilmente le spese di gestione per il riscaldamento e la manutenzione rispetto ai tradizionali edifici unifamiliari. Il progettista ha provveduto inizialmente alla scelta e allo sviluppo della forma prismatica più appropriata, ossia in grado di ottimizzare, compatibilmente con la forma del lotto, la sua protezione in estate (schermo solare) e la penetrazione diretta della radiazione solare nel periodo invernale, utilizzando sistemi passivi di captazione solare (serra a guadagno diretto al piano terra e muro ad accumulo termico al primo piano). Serra: è senz’altro l’elemento della casa più caratteristico e caratterizzante. Gli oltre 26 m2 di doppi vetri – verticali ed inclinati – sono del tipo isolato con camera a gas da 12 mm con vetri esterni stratificati antisfondamento e vetri interni basso emissivi per contenere le dispersioni termiche notturne. Nei 10 m lineari di muratura perimetrale della serra sono ricavate apposite nicchie per l’inserimento di corpi radianti di tipo tradizionale che riscaldano l’ambiente serra nelle giornate non soleggiate e durante il periodo notturno. Schermo solare: è un efficiente sistema di ombreggiatura esterna creato per evitare il surriscaldamento estivo. Una struttura metallica appositamente studiata dotata di fili e tiranti in acciaio consente la crescita di rampicanti a foglia caduca (Parthenocissus Veitchii – vite canadese). L’addomesticamento del verde esterno è infatti un’altra novità funzionale che agevola il contatto con la natura potendone apprezzare da vicino i mutamenti e le metamorfosi stagionali. Involucro murario: è costituito da una parete ventilata, che garantisce un’efficiente ventilazione interna della parete stessa. Il volano igrotermico e l’inerzia termica posseduti dalla muratura perimetrale (42 cm) garantiscono un’eccellente traspirazione parietale, una buona capacità termica ed una bassa conduttività. Muro ad accumulo: è stato realizzato al primo piano. Le due muratura di Trombe si integrano perfettamente con la muratura facciavista già impiegata per il resto dell’involucro. Recupero dell’acqua piovana: è attuato per mezzo di due pozzi circolari di altezza pari a 300 cm. Al primo pozzo confluiscono le acque meteoriche della copertura e di alcune zone esterne pavimentate. Al secondo pozzo confluiscono invece le acque in esubero di drenaggio del piano interrato della casa. I pozzi sono tra loro collegati e dotati di impianto per il reimpiego delle acque per scopi non potabili. Ventilazione e protezione dal radon: avviene a mezzo di intercapedini di fondazioni collegate tra loro in modo da garantire un efficace ricambio d’aria attraverso anche l’insufflazione dell’aria calda dell’impianto di aspirazione polveri centralizzato favorendo altresì l’eliminazione dell’eventuale umidità. Protezione da campi elettromagnetici (50 Hz): è realizzata in primis con distribuzione a stella dell’impianto elettrico e schermatura dei cavi e successivamente, per la sola zona notte, Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 10 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia grazie all’uso di disgiuntori di rete che consentono l’automatica interruzione di tensione quando non vi sia assorbimento di energia. Regolazione della temperatura interna degli ambienti domestici: è controllata da cinque termostati ambiente e valvole termostatiche. Il riscaldamento del primo piano avviene con pannelli radianti a pavimento, quello dei piani inferiori è realizzato con radiatori dotati di valvole termostatiche. Monitoraggio dei consumi: si è potuto accertare che il consumo medio annuo per il solo riscaldamento della casa risulta inferiore ai 55 (kWh/m2)•anno, corrispondenti ad una emissione di CO2 pari a 27 (kg/m2)•anno. Un secondo esempio pratico è dato dall’intervento di ristrutturazione, seguendo i principi della bioedilizia, nel Comune di Luino. La relazione successiva è stata presentata al tavolo provinciale dallo stesso progettista. INTERVENTO DI BIOEDILIZIA - LUINO (VA) L’edificio unifamiliare degli anni ’50 è costituito da un piano seminterrato (cantina e box) e da un piano terra (abitazione) oltre a un piccolo giardino. Tipico esempio di edilizia residenziale diffusa, la casa non aveva caratteristiche architettoniche di rilievo, ma gode di una vista notevole sul Lago Maggiore. Il progetto di ristrutturazione della casa è stato radicale, ha portato alla realizzazione di 2 unità abitative autonome e si è articolato in 4 fasi: 1a fase ristrutturazione del piano seminterrato; 2a fase ristrutturazione del piano terra (appartamento 1); a costruzione ex novo ed interamente in legno del piano primo (appartamento 2); a ridisegno totale delle facciate con la formazione di 2 nuovi terrazzini, l’aggiunta di una scala esterna e di una balconata per ogni appartamento. 3 fase 4 fase 1a e 2a fase – appartamento 1 La ristrutturazione è consistita nella parziale modifica della distribuzione interna, nella rimozione dei vecchi intonaci e nell’isolamento delle pareti interne con fibra di cellulosa, tavolato termico e finitura in calce naturale. Sono stati sostituiti tutti i serramenti ed i pavimenti (in legno protetto con impregnante naturale) ed ovviamente rifatti completamente gli impianti. 3a fase – appartamento 2 L’ampliamento poggia sul sedime dell’edificio esistente, previo rinforzo strutturale ed è costituito da una struttura verticale di montanti in legno rivestiti da assito posato a 45° gradi in senso incrociato (interno/esterno); l’intercapedine che ne deriva è utilizzata per il passaggio dell’impiantistica. La superficie delle pareti interne è stata isolata con lastre di sughero (2 cm) e pannelli in fibra di legno mineralizzato (2 cm), mentre esternamente il cappotto termico in fibra di canapa (8 cm) Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 11 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia ricopre tutta la casa dal piano terra al primo senza soluzione di continuità, lo spessore dell’isolante totale è di 12 cm. Il tetto, ventilato e a falda unica, ha altezza maggiore verso sud per un maggiore guadagno passivo sulla facciata; la struttura è in legno ed è isolato con lastre di sughero (4 cm) con l’aggiunta di fibra di canapa (8 cm), infine il manto di copertura è in rame. 4a fase - bioclimatica L’intervento di ridefinizione dei prospetti, in chiave bioclimatica, ha previsto la formazione di balconi posti a sud studiati in modo da fermare i raggi solari nei mesi caldi e lasciare invece che penetrino nella casa nei mesi invernali. La struttura di sostegno in legno dei balconi è pensata anche per ospitare i pannelli solari per la produzione di acqua calda. I pannelli solari, agganciati ad un tubo orizzontale in acciaio, potranno variare l’inclinazione da verticale ad orizzontale in modo da ottimizzare l’irraggiamento del sole in tutte le stagioni. La facciata ovest ed una parte di quella sud sono ventilate con listelli di larice naturale a vista, mentre le altre facciate sono intonacate con calce naturale. Il rivestimento in pietra del piano seminterrato è stato conservato inalterato. I terrazzini sul lato nord (cucina e bagno) sono racchiusi all’interno di una listellatura in larice naturale, tali elementi, introdotti per ridefinire architettonicamente gli angoli della casa svuotati per ragioni normative, creano una zona filtro che fornisce una maggiore privacy verso la strada; i terrazzini si presentano come degli spazi interni/esterni di grande intimità. Il riscaldamento di entrambe le unità abitative, considerato il ridotto fabbisogno energetico della casa, è affidato a due stufe in maiolica, una per piano, poste in posizione baricentrica per ottimizzare la diffusione del calore radiante. La cisterna di gasolio (combustibile che alimentava l’impianto di riscaldamento prima della ristrutturazione) interrata in giardino, è stata bonificata per ricevere e contenere l’acqua piovana proveniente dall’unico grande pluviale del tetto. Una pompa permette l’utilizzo di quest’acqua per l’irrigazione del giardino. Figura 3 Angolo nord-ovest Figura 4 Dettaglio Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 12 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia 4. I nuovi Regolamenti edilizi proposti in Regione Lombardia Al momento della stesura del presente documento in Regione Lombardia sono due le Province (Milano e Como) che si sono dotate delle “Linee guida per la definizione del Regolamento edilizio”, mentre numerosi sono i Comuni che hanno già provveduto all’aggiornamento dei propri Regolamenti edilizi ponendo particolare attenzione agli aspetti energetici ed ambientali. Seguendo questa spinta innovativa e dando ascolto alle esigenze espresse dal territorio, anche la Provincia di Varese ha attivato un tavolo di lavoro di concertazione territoriale per la definizione, la promozione e la divulgazione di un proprio modello di Regolamento edilizio. Il primo passo da compiere risulta essere l’analisi di quanto sviluppato sul territorio regionale, affinché sulla base di ciò che è già in essere si possa costruire uno strumento che meglio si adatti alla realtà del territorio di competenza. Linee guida della Provincia di Milano In ordine temporale le prime linee guida provinciali apparse in Lombardia sono state prodotte dalla Provincia di Milano, che ha promosso un “tavolo tecnico” di concertazione, invitando a partecipare tutti gli attori coinvolti: Comuni, operatori del settore edilizio, esperti, organizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste e dei consumatori. Le sedute del tavolo si sono tenute regolarmente per sei mesi e nell’ottobre 2005 sono state pubblicate le linee guida ufficiali della Provincia di Milano. I verbali degli incontri, l’elenco dei partecipanti, i vari stati di avanzamento dei lavori sono visionabili all’indirizzo: www.provincia.milano.it/ambiente/energia/tavoloenergia.shtml Il documento si compone di 29 schede suddivise in 4 sezioni o aree tematiche: 1. Prestazioni dell’involucro; 2. Efficienza energetica degli impianti; 3. Fonti energetiche rinnovabili; 4. Sostenibilità ambientale. Ogni area è l’insieme di singoli Articoli, la cui applicabilità si classifica in obbligatorio e/o facoltativo. Linee guida della Provincia di Como La Provincia di Como, sull’esempio dei risultati ottenuti dalla Provincia di Milano, ha emanato le proprie linee guida, sviluppando un percorso più articolato. Il documento presentato si compone di 28 schede suddivise in 4 sezioni o aree tematiche: identiche a quelle di Milano sopra riportate. Anche in questo caso gli Articoli descrivono interventi classificati in obbligatorio e/o facoltativo e/o consigliato. La Provincia di Como ha inoltre pubblicato un opuscolo dal titolo “I nuovi Regolamenti edilizi comunali: linee guida per i Comuni della provincia di Como”, in cui sono fornite indicazioni sul Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 13 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia mondo dell’energia in campo edile, con l’obiettivo di diffondere buone pratiche in campo energetico e ambientale, evidenziando i possibili risparmi che un costruire consapevole può portare. Il fascicolo è consultabile sul sito internet: www.provincia.como.it/ con il seguente precorso Ambiente → Aria ed Energia → Area download. Linee guida della Provincia di Varese I nuovi Regolamenti edilizi proposti dalla Provincia di Varese si presentano con una duplice funzionalità: da un lato possono essere utilizzati per aggiornare e rendere sostenibili gli strumenti urbanistici comunali, dall’altro offrono un utile supporto alla progettazione ed alla verifica di quanto ideato e costruito. Le aree di intervento trattate, suddivise in 32 schede, sono le stesse delle altre province. Per ognuna di queste tematiche si è cercato di porre l’attenzione sul risparmio energetico e sulla sostenibilità ambientale, promuovendo interventi tanto sull’involucro quanto sull’impianto ossia rivolti all’organismo edilizio nel suo complesso, riducendo le emissioni inquinanti (con la diminuzione dei consumi, e con lo sviluppo delle fonti rinnovabili), migliorando il comfort abitativo (termico, acustico, ottico, ecc.), promuovendo gli indirizzi di progettazione propri della bioclimatica e del risparmio idrico. Area Tematica 1. PRESTAZIONI DELL’INVOLUCRO 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 1.10 1.11 1.12 Orientamento dell’edificio Protezione dal sole Isolamento termico dell’involucro degli edifici nuovi e ristrutturati Prestazioni dei serramenti Contenimento delle dispersioni Materiali ecosostenibili Isolamento acustico Tetti verdi Illuminazione naturale Ventilazione naturale Ventilazione meccanica controllata Certificazione energetica Area Tematica 2. EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 Efficienza impianti di produzione calore Efficienza impianti centralizzati di produzione calore Regolazione locale della temperatura dell’aria Sistemi a bassa temperatura Contabilizzazione energetica Efficienza degli impianti elettrici Inquinamento luminoso Inquinamento elettromagnetico interno (50 Hz) Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 14 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia Area Tematica 3. FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 Impianti solari termici Impianti alimentati a fonti rinnovabili Predisposizione ed installazione di impianti solari fotovoltaici Impianti solari fotovoltaici Sistemi solari passivi Area Tematica 4. SOSTENIBILITà AMBIENTALE 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 Contabilizzazione individuale dell’acqua potabile Riduzione del consumo di acqua potabile Recupero acque piovane Pavimentazioni permeabili Riduzione effetto gas radon Raccolta RSU e compostaggio Misure atte a sviluppare il trasporto alternativo Le azioni proposte si riferiscono in particolare al Titolo III del Regolamento edilizio proposto dalla Regione Lombardia. Ad ogni intervento corrisponde, in genere, uno specifico articolo del nuovo Regolamento edilizio, comprensivo di tutti i parametri tecnici, le note, le integrazioni e le eventuali deroghe. Gli interventi sono classificati, in funzione dell’applicabilità in: - obbligatori, quindi necessariamente prescrittivi; - consigliati, con facoltà del singolo costruttore o committente di recepire il provvedimento, specie se sostenuto da particolari incentivi, di varia natura, visti i vantaggi socio - economici che la collettività nel suo insieme ne ricava. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 15 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia PRESTAZIONI DELL’INVOLUCRO Intervento Obiettivo Applicabilità Orientamento Privilegiare il rapporto tra l’edificio e l’ambiente allo Obbligatorio per edifici dell’edificio e scopo di migliorare il microclima interno, sfruttando le nuovi. disposizione dei locali interni. risorse energetiche radiazione solare. Protezione dal sole. Adottare, nella progettazione degli edifici, strategie per Obbligatorio per edifici rinnovabili, in particolare la ridurre gli effetti indesiderati della radiazione solare nei nuovi. mesi estivi. Isolamento termico Migliorare le prestazioni energetiche dell’involucro e Obbligatorio per edifici degli edifici nuovi e ristrutturati. ridurre le dispersioni di calore nella stagione invernale e nuovi e per ampliamenti con esse le entrate di calore in quella estiva. e ristrutturazioni. Prestazioni dei Prescrivere i requisiti termici minimi per le superfici Obbligatorio per edifici serramenti. trasparenti dell’involucro, trasmittanza limite. definendo valori di nuovi e per quelli esistenti nel caso di sostituzione dei serramenti. Contenimento delle dispersioni. Ridurre il fabbisogno energetico nel settore Obbligatorio per edifici residenziale: la Regione Lombardia ha emanato la nuovi e per interventi di Legge 39/2004 che ha obbligato i Comuni, entro la fine ristrutturazione totale e del mese di dicembre 2005, a ridurre del 25% il ampliamento. coefficiente di dispersione volumica per conduzione (Cd), previsto dalle normative nazionali. Materiali ecosostenibili. Utilizzare materiali e finiture naturali o riciclabili. Isolamento Migliorare il comfort acustico dell’edificio. È possibile Consigliato. acustico. inoltre introdurre soluzioni migliorative anche per quanto riguarda i rumori da calpestio e da impianti. Tetti verdi. Ridurre gli effetti ambientali in estate Consigliato. dovuti Consigliato. all’insolazione sulla superficie orizzontale. Per lo sfruttamento di questa tecnologia deve essere comunque garantito l’accesso per la manutenzione. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 16 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia PRESTAZIONI DELL’INVOLUCRO Intervento Obiettivo l’attenzione per Applicabilità Illuminazione Accrescere la progettazione Consigliato per gli naturale. dell’involucro, che consideri l’illuminazione naturale edifici residenziali come risorsa. Per i requisiti minimi di illuminazione (eventualmente naturale diretta, per la definizione della superficie obbligatorio per le altre illuminante utile e per le porzioni di parete a finestre si tipologie di edifici). fa riferimento ai Regolamenti Locali di Igiene. Ventilazione Progettare l’edificio adottando semplici ma efficaci Obbligatorio per i nuovi naturale. strategie, che consentano di garantire una ventilazione edifici. naturale diretta per tutti i locali di abitazione permanente. L’intervento può rifarsi a quanto contenuto nei Regolamenti Locali d’Igiene. Ventilazione meccanica Garantire un’efficace ventilazione degli ambienti Consigliato per edifici attraverso l’installazione di sistemi di ventilazione residenziali. controllata. meccanica controllata, che garantiscano ideali valori di Obbligatorio per gli altri ricambio d’aria. Tali sistemi risultano tanto più efficaci edifici (scuole, uffici, nei nuovi edifici, in quanto la tenuta all’aria dei ecc.). serramenti e quella degli involucri non consentono un’effettiva ed adeguata ventilazione. Certificazione Valorizzare la qualità dell’edificio, a costo minimo. Per Consigliato, da energetica. gli edifici di nuova costruzione, per le ristrutturazioni applicare su base totali e per gli ampliamenti, l’attestato energetico e la volontaria coerentemente targa energetica costituiscono documenti necessari per con lo sviluppo di ottenere l’agibilità e sono rilasciati dall’Amministrazione iniziative regionali. comunale, sulla base di una richiesta che può essere effettuata dal costruttore e dal proprietario. EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI Intervento Sistemi di produzione calore ad alto rendimento. Obiettivo Applicabilità Sostituire o installare ex-novo l’impianto di riscaldamento Obbligatorio per o il solo generatore di calore con tecnologie efficienti. edifici nuovi e in caso di sostituzione della caldaia (consigliato per alimentazione a gasolio). Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 17 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI Intervento Obiettivo Applicabilità Impianti Installare generatori di calore centralizzati ad alto Obbligatorio per le centralizzati di rendimento in edifici con più unità abitative, con nuove costruzioni e le produzione calore. previsione di un sistema di gestione e contabilizzazione manutenzioni individuale dei consumi. straordinarie (totale rifacimento dell’impianto). Regolazione locale Installare sistemi di regolazione termica locale (valvole Obbligatorio per della temperatura termostatiche, termostati collegati a sistemi locali o edifici nuovi e per dell’aria. centrali di attuazione, ecc.) che, agendo sui singoli interventi di rifacimento elementi di diffusione del calore, garantiscano il impiantistico mantenimento della temperatura dei singoli ambienti riscaldati, o nelle singole zone aventi caratteristiche d’uso e d’esposizione uniformi, entro i livelli prestabiliti, anche in presenza di apporti gratuiti. Questa azione ha lo scopo di ridurre i consumi energetici per il riscaldamento, evitando inutili surriscaldamenti dei locali e consentendo di sfruttare gli apporti termici gratuiti (radiazione solare, presenza di persone o apparecchiature, ecc.). Sistemi a bassa Utilizzo di sistemi a bassa temperatura (ad esempio, Consigliato. temperatura. pannelli radianti integrati nei pavimenti, nelle pareti o nelle solette dei locali da climatizzare). Contabilizzazione Installazione di sistemi di contabilizzazione del calore Obbligatorio per energetica. individuale nel caso di impianti di riscaldamento edifici nuovi e per centralizzati per consentire una regolazione autonoma interventi oggetto di indipendente e una contabilizzazione individuale dei riqualificazione consumi di energia termica. Con questa azione si intende impiantistica. incentivare la gestione autonoma dell’energia termica nella stagione invernale, così da ridurre i consumi individuali. Efficienza degli impianti elettrici. Installare dispositivi per la riduzione dei consumi elettrici Obbligatorio per (interruttori a tempo, sensori di presenza, controlli edifici terziario e uffici azionati da sensori di presenza, sensori di illuminazione pubblici, per il naturale, ecc.) per consentire il controllo dei consumi di residenziale solo parti energia dovuti all’illuminazione. comuni. Consigliato per edifici esistenti. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 18 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI Intervento Obiettivo gli impianti di Applicabilità Inquinamento Adeguare illuminazione esterni ai Obbligatorio per edifici luminoso. dispositivi legislativi vigenti, finalizzati a ridurre i nuovi e per interventi di consumi energetici e l’inquinamento luminoso verso la rifacimento volta celeste. impiantistico. Inquinamento Utilizzare soluzioni migliorative a livello di organismo Consigliato. elettromagnetico. abitativo per ridurre elettromagnetico interno. l’eventuale inquinamento FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Intervento Obiettivo Applicabilità Impianti solari Installare impianti solari termici in integrazione con Obbligatorio per tutti termici. l’edificio, dimensionati per coprire non meno del 50% gli edifici nuovi, salvo del fabbisogno energetico annuo di acqua calda casi documentati in cui sanitaria (salvo vincoli ambientali). l’insolazione annuale sulla falda risulta insufficiente. Consigliato in caso di rifacimento impianto idraulico. Impianti alimentati Installare impianti alimentati con fonti rinnovabili per la Consigliato. a fonti rinnovabili. copertura del 30% del Fabbisogno Energetico Primario (FPM). Impianti solari fotovoltaici. Installare impianti solari fotovoltaici, integrati con Consigliato. l’edificio, qualora esistano le condizioni economiche. Installare impianti fotovoltaici che coprano il 30% del fabbisogno di energia elettrica delle parti comuni dello stabile limitatamente ad edifici di nuova costruzione, Predisposizione ed installazione di impianti solari fotovoltaici. pubblici o privati con almeno sei unità immobiliari, e di ristrutturazione degli stessi (in conformità all’art. 3 comma 2 lettera a) del D.Lgs 192/05 e successive Obbligatorio. integrazioni). Predisporre opere riguardanti l’involucro dell’edificio e gli impianti, necessarie a favorire l’installazione di impianti solari fotovoltaici e i loro collegamenti agli impianti dei singoli utenti ed alle reti. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 19 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Intervento Obiettivo Applicabilità Sistemi solari Installare sistemi solari passivi. Le serre bioclimatiche, Consigliato. passivi. ad esempio, possono essere applicate sui balconi o integrate nell’organismo edilizio, purché rispettino alcune precondizioni progettuali. La profondità massima della serra, non computabile a volumetria, è stabilita dai singoli Comuni (in genere 1,00-1,50 m). SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE Intervento Obiettivo Contabilizzazione Prevedere individuale dell’acqua potabile. individuali per l’acqua potabile (uno per ciascuna unità edifici nuovi e nel caso immobiliare), capaci di ripartire i consumi di acqua di rifacimento integrale potabile l’installazione Applicabilità realmente obbligatoria effettuati da di ogni contatori Obbligatorio per singolo dell’impianto. proprietario o locatario, favorendo comportamenti Consigliato negli altri corretti ed eventuali interventi di razionalizzazione dei casi. consumi, e di contatori differenziati per le diverse utenze. Riduzione del Prevedere l’adozione di dispositivi per la regolazione del Obbligatorio per consumo di acqua flusso di acqua dalle cassette di scarico dei servizi edifici nuovi e nel caso potabile. igienici, che devono essere dotate di un dispositivo che di rifacimento integrale dell’impianto. consenta in alternativa: - la regolazione continua, in fase di scarico, del volume di acqua scaricata; - la regolazione, prima dello scarico, di almeno due diversi volumi di acqua: uno tra 7 e 12 litri, e un altro compreso tra 5 e 7 litri. L’intervento può essere inoltre esteso all’applicazione di diffusori ai rubinetti del bagno e della cucina e ai soffioni delle docce. Recupero acque Installare un sistema di raccolta dell’acqua piovana con Obbligatorio per piovane. cisterna di accumulo. edifici nuovi e nel caso di rifacimento integrale dell’impianto. Consigliato negli altri casi. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 20 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE Intervento Obiettivo Applicabilità Pavimentazioni Utilizzare pavimentazioni permeabili e verde nelle aree Consigliato. permeabili. a parcheggio. Riduzione effetto radon. Fissare criteri progettuali per la prevenzione dell’effetto Obbligatorio per dannoso del radon in tutte le aree ad alto rischio edifici nuovi edificati in individuate dall’ARPA. aree ad alto rischio radon, e nel caso di ristrutturazioni che comportino la presentazione della domanda di agibilità ad uso abitazione o similari. Raccolta RSU e Predisporre aree attrezzate destinate alla raccolta Obbligatorio, per compostaggio. differenziata, limitatamente ad edifici nuovi con più edifici nuovi, la unità abitative. Si consiglia la realizzazione di un’area predisposizione per RSU destinata al compostaggio domestico. e consigliato per il compostaggio. Misure atte a sviluppare il Creare aree protette ed attrezzate per il parcheggio di Obbligatorio. biciclette o mezzi similari. Le piazzole di sosta dovranno trasporto ospitare un numero di biciclette non inferiore al numero alternativo. di abitanti l’edificio. Per affrontare l’aggiornamento del Regolamento edilizio comunale si dovrebbe procedere in tre fasi: 1. analisi dello stato di fatto, inizialmente si raccolgono le informazioni a carattere energetico del territorio al fine di fare emergere le criticità dell’area in esame; 2. elaborazione del nuovo Regolamento, in base alle caratteristiche del territorio ed alle specificità emerse in fase di analisi, si procede all’adeguamento del vecchio strumento urbanistico; 3. incontri di diffusione ed informazione, l’organizzazione di incontri aperti a tutti i possibili portatori di interesse, oltre a facilitare la diffusione del nuovo strumento comunale, ne agevola l’iter politico di applicazione. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 21 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia 5. Gli strumenti disponibili per un costruire sostenibile L’applicazione delle norme contenute nei Regolamenti edilizi dovrebbe portare alla costruzione di edifici energeticamente e ambientalmente sostenibili, con sovraccosti compresi tra il 3% ed il 5% rispetto ai costi di costruzione di un edificio convenzionale. La riduzione del consumo energetico complessivo si aggira intorno al 25-30% dei consumi energetici di un edificio convenzionale: l’ammortamento dell’investimento avverrebbe in 8 anni circa, senza contabilizzare i benefici ambientali e le eventuali defiscalizzazioni previste per particolari tipologie di interventi. Poter valutare in maniera oggettiva la rispondenza tra quanto prescritto dal Regolamento e quanto effettivamente progettato e realizzato risulta, quindi, di vitale importanza. Innanzitutto, è necessario verificare il rispetto degli articoli considerati obbligatori, quindi è fondamentale rendere “appetibile” l’applicazione di quanto indicato come “consigliato”. L’esperienza ha dimostrato che la condivisione dello scopo è uno degli strumenti più efficaci nel perseguire l’obiettivo dell’applicazione volontaria di uno strumento urbanistico non sempre compreso e quindi ostacolato nei suoi cambiamenti. Unitamente può essere previsto un sistema che premi i cittadini più solerti e volonterosi a scapito dei meno virtuosi attraverso misure come la riduzione degli oneri urbanistici o l’incremento degli indici urbanistici. Per gli aspetti energetici la valutazione dovrebbe avvenire in due distinte fasi: 1. controllo del progetto, la rispondenza tra il progetto e le indicazioni del Regolamento edilizio può avvenire con una semplice pagina excel che consenta, inseriti i dati principali (volumetria, superficie lorda totale, superficie trasparente, trasmittanza, ecc.), un rapido ed immediato calcolo del Fabbisogno Energetico dell’Edificio e quindi evidenzi automaticamente la classe energetica di riferimento; 2. controllo in realizzazione, controllo delle fasi critiche (posa dell’isolante, dei serramenti, ecc.) da eseguirsi in cantiere. La valutazione ambientale avviene invece in fase progettuale, stimando e conteggiando tutti gli interventi, inseriti in apposito elenco (consumo di acqua potabile, utilizzo di materiali ecocertificati, ecc.). Esistono comunque numerosi sistemi per stimare la qualità ambientale ed energetica di un edificio. I sistemi di certificazione europei sono molti, alcuni si occupano essenzialmente dell’aspetto energetico, mentre altri affrontano in modo integrato la qualità ambientale ed in alcuni casi si spingono sino alla valutazione della sostenibilità ambientale. Di seguito si elencano i principali: - Green Building Challenge (GBC), network composto da istituti, enti pubblici e privati appartenenti a più di venti nazioni, il cui obiettivo è sviluppare e sperimentare un nuovo metodo per la valutazione della performance ambientale degli edifici. Lo schema di analisi Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 22 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia elaborato si propone come strumento operativo per la valutazione dell’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita di una costruzione e, attraverso l’attribuzione di un punteggio di performance all’edificio, per la classificazione in scala di qualità. - Building Research Establishment Environmental Assessment Method (BREEAM), primo strumento di tipo commerciale per la valutazione della qualità degli edifici. Sviluppato all’inizio degli anno ’90, è diventato un punto di riferimento per i metodi prodotti successivamente. La valutazione di impatto ambientale prende in considerazioni le seguenti problematiche ecologiche: - - gestione (procedure per la verifica della performance e politiche ambientali); - uso dell’energia (consumi ed emissioni di CO2); - benessere e comfort (interno ed esterno); - inquinamento (aria ed acqua); - trasporti (emissioni di CO2 ed accessibilità con mezzi pubblici e biciclette); - uso del terreno (riuso di aree industriali e/o siti contaminati); - ecologia (valore ecologico del sito); - materiali (eco-compatibilità dei materiali da costruzione); - acqua (consumi). Leadership in Energy and Environmental Design (LEED), schema di valutazione della qualità energetico-ambientale delle costruzioni. Promulgato negli Stati Uniti nel marzo 2000, è di applicazione volontaria. Il sistema è stato promosso dall’U.S. Green Council Membership che rappresenta tutti gli attori del settore delle costruzioni e in ogni fase di elaborazione è stato offerto a un esame pubblico. Il LEED è destinato ai progettisti ed ai gestori dei processi di costruzione di edifici commerciali, e rappresenta una guida alla progettazione di un design eco-compatibile essendo strutturato come una check-list. - - Haute Qualité Environnementale (HQE), sistema francese basato su due componenti: - qualità ambientale dei fabbricati, il cui scopo è l’ottenimento, il miglioramento o il mantenimento della qualità dei fabbricati per tutto il loro ciclo di vita dalla costruzione, e/o ristrutturazione alla gestione; - gestione ambientale delle attività edilizie al fine di ottimizzare la qualità ambientale dell’intervento. Minergie, sistema elaborato in Svizzera che permette di rilasciare un marchio di qualità destinato agli edifici nuovi e ristrutturati. L’obiettivo principale è l’ottenimento di un livello di comfort ottimale per tutti gli utenti dell’edificio: un involucro di alta qualità ed un ricambio d’aria sistematico permettono di garantire tale comfort. L’indice energetico è la grandezza di riferimento che consente di quantificare la qualità della costruzione e di procedere ad una valutazione attendibile. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 23 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia In Italia esistono cinque sistemi di certificazione, alcuni nati in realtà locali, altri già diffusi a livello nazionale: - ITACA, protocollo risultato del lavoro di un team di esperti, che ricalca il modello del sistema internazionale GBC. - CASACLIMA, sistema di certificazione, principalmente energetica, sviluppato dalla Provincia di Bolzano allo scopo di rilasciare una targa contenente i dati del fabbisogno energetico dell’edificio esaminato. - SB100, sistema di valutazione integrato realizzato da ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), che affronta in modo complessivo gli aspetti ecologico, sociale ed economico dello sviluppo sostenibile applicati al settore edilizio. Il sistema a base prestazionale conferisce un punteggio, per un massimo di 100, a seconda del numero di interventi conformi a quanto stabilito nelle schede e fornisce quindi una valutazione energetico-ambientale dell’edificio. - INBAR, procedura di certificazione delle performance energetico-ambientali degli edifici. Il metodo è stato realizzato dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) da cui prende il nome, e si applica su base volontaria. La procedura è in linea con gli standards di certificazione energetico-ambientali accettati a livello internazionale, e si pone l’obiettivo della certificazione di un corretto processo edilizio che porti al conseguimento di prestazioni caratteristiche dell’edilizia sostenibile. La procedura analizza la fase progettuale, realizzativa e gestionale di edifici a carattere residenziale, o a questi assimilabili, di nuova costruzione o soggetti a recupero. - RECENS21, articolato compendio di requisiti, disposizioni e standards che, messi a sistema e organicamente articolati, conferiscono all’edificio, attraverso scale di merito, un riconosciuto e riconoscibile attestato di sostenibilità ambientale (TARCES). Per questi motivi, il RECENS21 costituisce oggi a tutti gli effetti uno strumento di certificazione energetica ed ambientale degli edifici nuovi, in ristrutturazione ed esistenti che, per completezza, coerenza e necessità legislativa (L.R. 12/2005), viene inglobato al Regolamento edilizio comunale. Pertanto, gli EE.LL. che adotteranno il RECENS21 si doteranno di uno strumento di governance del territorio già allineato con la L.R. 12/2005 e potranno da subito certificare gli edifici. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 24 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia 6. La certificazione e la diagnosi energetica La certificazione energetica, attraverso un’ormai sperimentata e consolidata procedura di calcolo, permette di stimare i consumi energetici di un edificio. Il sistema di calcolo, seguendo fedelmente quanto indicato dalle norme UNI, vede come dati di partenza: - caratteristiche generali dell’edificio (geometria, esposizione, volumetria, specifiche tecniche costruttive, ecc.); - caratteristiche tecniche dell’impianto (numero e tipologia dei generatori, sistema distributivo, rendimento di produzione, distribuzione, regolazione, ecc.); - valutazione degli apporti gratuiti (radiazione solare, numero di utenti, apparecchiature, ecc.); - attività previste, per definire i parametri ambientali necessari ad un uso ottimale dell’ambiente costruito; - consumo convenzionale di riferimento, considerando anche i consumi di energia elettrica in termini di energia primaria. Il risultato delle elaborazioni altro non è che il Fabbisogno Energetico Primario Specifico convenzionalmente necessario per mantenere le condizioni di comfort ambientale definite in fase progettuale per il riscaldamento degli ambienti, la produzione di acqua sanitaria, il condizionamento estivo degli ambienti. Il passo successivo, fondamentale nella politica di sensibilizzazione, divulgazione e promozione della cultura ambientale, è l’affissione di una targa che riporti il punteggio e la classe di riferimento dei consumi energetici. La targa fornirà informazioni utili circa i costi di gestione, limitatamente agli aspetti energetici ed ambientali, che il futuro proprietario o locatario dovrà affrontare. LA QUALITA’ ENERGETICA DELL’EDIFICIO kWh/m2 anno Categoria di Consumo Basso Consumo 15 30 Passive House 50 Reg. Edilizio Carugate 62 Limite massimo della Provincia di Bolzano 70 90 Classe edifici L. 10/91 120 160 Alto Consumo Consumo energetico Risc + Acqua calda Figura 5 Schema Targa energetica, in evidenza le classi di consumo energetico Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 25 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia Si promuove così la diffusione di una nuova cultura dell’abitare e del costruire e quelli che finora sono stati visti come costi fissi, dovuti al mantenimento del livello di comfort desiderato, diventeranno invece costi variabili a seconda del punteggio raggiunto. Procedendo in questa direzione, le conseguenze saranno: - richiesta di edifici caratterizzati da un più alto livello prestazionale a cui il mercato edilizio si dovrà adeguare; - maggiore trasparenza del mercato immobiliare. La certificazione dei consumi energetici rappresenterà un valore aggiunto per l’immobile sia in caso di compravendita che di locazione, soprattutto aumenterà il valore nel caso di edifici passivi oppure marcati classe A o B; - promozione degli investimenti per l’uso razionale dell’energia, dando maggior valore agli immobili soggetti ad interventi di riqualificazione energetica; - riduzione dei consumi specifici, dando rilievo all’efficienza energetica; - incremento delle opere di risparmio energetico, per ristrutturazioni edilizie impiantistiche, con positive ripercussioni sulle opportunità occupazionali del settore. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese ed 26 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia 7. Vantaggi del costruire sostenibile Il vantaggio derivante da una edificazione basata sui principi del costruire sostenibile è duplice: energetico ed ambientale. Energetico perché si riducono i consumi e quindi anche i costi dei relativi servizi (erogazione di energia elettrica, termica e di acqua potabile), ambientale perché si riduce la pressione ambientale che l’edificio esercita sul territorio. La riduzione dei consumi energetici porterà come conseguenza la riduzione delle emissioni inquinanti e favorirà il rispetto dei limiti imposti con l’adesione e la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto. Per evidenziare i possibili guadagni è sufficiente confrontare i consumi, i fabbisogni energetici e le emissioni per diverse tipologie edilizie (Tabella1 Confronto), per la conversione sono stati utilizzati i seguenti poteri calorifici: PC metano = 8.250 kcal/m3 e PC gasolio = 10.200 kcal/kg. Classe E C E C F C F C Fabbisogno di Risparmio di Emissioni di CO2 Risparmio di energia per gas metano evitate gasolio riscaldamento (m3/m2)•anno (Kg/m2)•anno (Kg/m2)•anno 2 (kWh/m )•anno Edificio a torre (8 piani, 32 appartamenti da 126 m2) 129,3 88,1 4,29 6,0 3,47 Edificio in linea (3 piani, 12 appartamenti da 102 m2) 145,1 86,3 3,14 8,5 3,72 Villetta a schiera (6 villette monofamiliari, 2 piani da 143 m2) 189,9 79,9 5,69 15,8 6,91 Villetta monofamiliare (2 piani, 185 m2) 207,0 89,3 6,13 17,1 7,44 Emissioni di CO2 evitate (Kg/m2)•anno) 7,7 11,0 20,4 22,0 Tabella 1 Confronto (in collaborazione con ARPA Lombardia) La tabella evidenzia come il passaggio da una classe caratterizzata da alti livelli di dispersioni (E o F) ad una di medi livelli (C) porti ad una notevole riduzione di consumi ed emissioni soprattutto nel caso in cui si utilizzi il gasolio. Per rendere i numeri e le grandezze sopra riportati concreti e comprensibili, è stato elaborato un procedimento di calcolo semplice ed immediato che consente a chiunque sia interessato di valutare i consumi energetici, dovuti al riscaldamento degli ambienti, della propria abitazione. Il metodo, realizzato dal Prof. Ing. Ferruccio Jarach e riportato in Figura 6 Autodiagnosi della qualità dell’edificio, si basa sui dati reali dei consumi, rilevabili dalla fatturazione (bollette), e consente, stimando i consumi di acqua calda sanitaria e della cucina, di ricavare i consumi dovuti al solo riscaldamento e di ottenere i consumi energetici specifici sulla superficie dell’abitazione, applicando i coefficienti indicati nella scheda. La classe di riferimento può quindi essere definita considerando i range di valori che determinano le diverse fasce di consumi. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 27 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia AUTO-DIAGNOSI DELLA QUALITA’ DELL’EDIFICIO Il fabbisogno annuale di energia termica è definito dal parametro (kWh/m2)•anno, che indica la quantità di energia termica richiesta per il riscaldamento da ogni metro quadrato di abitazione, esso è un indice della qualità energetica della struttura dell’edificio e della sua gestione: più è basso questo valore, più è alta tale qualità. Un alto valore del fabbisogno annuale di energia termica è indice di qualcosa che può e deve essere, quando possibile, corretto. Quando un elevato valore viene rilevato, diventa opportuno analizzare da cosa esso è stato generato (gestione e/o struttura?) in modo da poter intervenire opportunamente. È consigliabile che tutti gli utilizzatori od amministratori degli edifici esistenti effettuino una diagnosi della qualità energetica della propria abitazione, per valutare l’opportunità di effettuare interventi migliorativi. Per calcolare questo parametro è necessario conoscere i dati di consumo di combustibile per il riscaldamento e la superficie interna dell’abitazione riscaldata. Se l’impianto gas fornisce il combustibile anche per l’acqua calda sanitaria (ACS) e la cucina, si possono valutare i consumi di gas nei mesi successivi allo spegnimento dell’impianto di riscaldamento, per determinarne la media mensile. Questa va sottratta dai consumi mensili totali di gas dei mesi invernali, al fine di calcolare il totale annuale di gas per il riscaldamento. Per una valutazione approssimata, che comunque consente di identificare il livello di qualità energetica dell’abitazione, si può assumere che il consumo per cucina ed acqua calda sanitaria annuale sia pari al 15% del totale consumo di gas. I calcoli vanno effettuati come nell’esempio di seguito: Totale consumi gas G 2.467 m3 (dalle bollette) 3 Consumi sanitari e cucina SC = G • 0,15 370 m Consumi riscaldamento R = G – SC 2.097 m3 Energia riscaldamento E = R • PC 20.130 kWh (vedi sotto valori di PC) Superficie dell’abitazione S 100 m2 Fabbisogno specifico FS = E / S 200 (kWh/m2)•anno (circa) Un valore di questo tipo 200 (kWh/m2)•anno identifica una bassa qualità energetica dell’abitazione ovvero una sua inefficiente gestione (temperature troppo alte, finestre aperte, riscaldamento acceso quando la casa è vuota, ecc.). Esso evidenzia l’urgenza di effettuare un’analisi di fattibilità tecnico-economica di interventi migliorativi (isolamento del sottotetto, cappotto, porte e finestre con vetri a bassa conducibilità termica) ovvero di modificarne la gestione, aumentandone l’efficienza. Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 28 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia Note e osservazioni Classificazione degli edifici proposta da Bolzano: CLASSE A <= 30 (kWh/m2)•anno CLASSE B <= 50 (kWh/m2)•anno CLASSE C <= 70 (kWh/m2)•anno CLASSE D <= 90 (kWh/m2)•anno CLASSE E <= 120 (kWh/m2)•anno CLASSE F <= 160 (kWh/m2)•anno CLASSE G > 160 (kWh/m2)•anno Potere calorifico di alcuni combustibili (indica quanta energia è in grado di fornire un’unità di peso o volume) Gas metano PC = 9,6 kWh/m3 Gasolio PC = 9,9 kWh/l GPL PC = 12,8 kWh/kg Figura 6 Autodiagnosi della qualità dell’edificio (Prof. Ing. Ferruccio Jarach) I vantaggi del costruire sostenibile, non si riducono solamente all’aspetto energetico, anche se questi ultimi sono quelli economicamente più apprezzabili. I vantaggi ambientali non sono certo secondari: - utilizzare un impianto solare termico comporta lo sfruttamento di una fonte energetica rinnovabile, a basso costo, per produrre acqua calda ad uso sanitario e nel caso di abbinamento con impianto di riscaldamento a pannelli radianti, anche per ridurre i consumi delle fonti energetiche fossili tradizionali; - utilizzare un impianto fotovoltaico per la produzione di corrente elettrica, da consumarsi in loco o riversare, come “componente verde” , in rete; - sfruttare gli apporti solari gratuiti, anche attraverso i sistemi solari passivi, per un migliore livello qualitativo dell’ambiente; - recuperare acqua piovana per usi non potabili quali il giardino, la lavatrice, gli sciacquoni, ecc., porta alla riduzione degli sprechi di una risorsa fondamentale, l’acqua ed al recupero di una quantità d’acqua altrimenti sprecata; - installare il contatore individuale per l’acqua potabile con il risultato di contabilizzare solo i propri consumi e quindi poter intervenire con soluzioni studiate ad hoc per ridurre i consumi (ad esempio il semplice inserimento dei riduttori di flusso porta alla riduzione del 50% dei consumi idrici di un’abitazione); - applicare la tecnologia del tetto verde per aumentare il livello di isolamento termico ed acustico dello stabile; Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 29 Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia - promuovere il trasporto alternativo, quale ciclistico, pensando ad apposite aree attrezzate per la sosta ed il parcheggio dei mezzi. Questi sono solo alcuni dei suggerimenti ambientali che possono essere sfruttati per integrare il costruito con l’ambiente che lo ospiterà. Per alcune proposte esistono poi dei finanziamenti regionali o nazionali che ne agevolano la realizzazione. Inoltre per tutti questi interventi, in ambito di manovra finanziaria, vengono stabilite delle agevolazioni quali l’I.V.A. agevolata del 10%, oppure il rimborso I.R.E (ex I.R.P.E.F.). Linee guida per i Comuni della Provincia di Varese 30