Il recente Centro per l`Arte Diego Martelli

2000
(Inaugurazione del Centro per l'Arte Diego Martelli)
Il mondo di Guido
Spadolini
Guido Spadolini, La grotta del Lupo, Castiglioncello,
1933
1889/1944
Guido Spadolini, La spiaggia del Monte alla Rena,
Rosignano , 1934
Guido Spadolini, La via del Galafone, Vada, 1933
Guido Spadolini, Scogliera sul Quercetano, 1932
Una mostra dedicata a Guido Spadolini e curata da Carlo Sisi per inaugurare il Centro per l'arte intitolato a
Diego Martelli, nei locali appena restaurati della Virgola di Castiglioncello: un centro artistico, storico,
documentario. Un centro che testimonia le belle e stimolanti presenze culturali che hanno animato questo
territorio sin dall'epoca dei Macchiaioli. Il centro, ideato da Francesca Dini e voluto dal comune di
Rosignano Marittimo e dall'Assessorato alla Promozione della cultura e della formazione, situato in un
edificio che fa parte del castello Pasquini, aprirà i battenti con «Il mondo di Guido Spadolini, dipinti,
acqueforti, fotografie dal 1909 al 1942», una rassegna di opere del pittore e incisore Guido Spadolini (padre
di Pierluigi, Paolo e Giovanni) che, come tutta la famiglia, aveva un rapporto di profondo affetto con
Castiglioncello. E proprio di mostra «degli affetti» si deve parlare per questa raccolta di quadri, bozzetti,
incisioni, fotografie, che vanno dai primi del 900 fino agli anni 40 e che provengono dalla Fondazione
Spadolini - Nuova Antologia e dalla famiglia, mai esposti dopo la morte per una sorta di pudore della
famiglia stessa, ma gelosamente custoditi e anzi, cercati in ogni parte del mondo: un'opera del 1934, "La
spiaggia del Monte alla Rena - Rosignano" fu acquistata da Pierluigi Spadolini ad un'asta ad Amburgo alla
fine degli anni 80 e "Via di Galafone a Vada" e "Bocca d'Arno" se li ricomprò Giovanni dal maggiordomo
degli Antinori, a cui erano stati lasciati in eredità. La mostra, si compone di quattro sezioni: una prima, di
pittura generale, di 24 quadri a olio eseguiti con colori decisi, che spesso hanno per soggetto Pian de'
Giullari, S. Margherita a Montici; una seconda, di 23 pezzi, dedicata a Castiglioncello e alla costa livornese;
una terza di 19 incisioni e una quarta, «Atelier dell'artista»: autoritratti, bozzetti, disegni, fotografie relative
alle opere esposte e alla famiglia Spadolini a Castiglioncello. Dopo un primo gruppo di incisioni e quadri
degli anni 1909-1919 Guido Spadolini eseguì dal 1931 al 1943 numerosi quadri presentati in esposizioni
collettive e personali a Firenze, Milano e Bergamo. Le sue opere sono state apprezzate non soltanto in Italia,
ma anche all'estero - come ha ricordato Hendrik Schulte Nordholt - «per la sua profonda rispondenza a quella
che è stata la grande lezione dell'Accademia del disegno: realismo e magistero espressivo. Doti che
rispondono alla natura toscana: quella Toscana e quella toscanità di cui Spadolini fu interprete». Adesso
queste opere tornano a Castiglioncello, luogo scelto da Diego Martelli - ricordava Giovanni Spadolini «come luogo di incontro fra gli artisti suoi ospiti in un casone estivo: ed essi ripagavano l'ospitalità lasciando
quadri e bozzetti». Una scelta felice, perchè, come afferma Cosimo Ceccuti, Guido contribuì non poco col
suo amico Vittorio Alinari a far conoscere e apprezzare l'opera dei Macchiaioli». (6-2000)